di Fausta Fabri - Questa mattina, 8 Agosto 2016, un po' come gli altri giorni all'ora del caffè, ho seguito Agorà Estate su Rai 3.
Si parlava di scuola, precisamente di quella parte della legge 107 (riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione) riguardante i nuovi criteri di assunzione in ruolo degli insegnanti in base all'ormai famoso algoritmo!
A chi sarà venuto in mente di usare questa parola così altisonante e solenne, quasi sacra, tanto da non azzardarsi neanche a pronunciarla se non sottovoce, e che poi significa semplicemente "procedimento sistematico di calcolo"!
Ma che riguardo la scuola, e qui è il punto, serve a mettere in funzione una specie di pallottoliere per l'estrazione a sorte dei trasferibili, difficile da controllare; tanto che poi di fatto diventa "io ti trasferisco, ma non è detto che tu ne capirai i motivi".
Prepara lo zaino e vai al nord così come accadeva anni fa quando si lasciava casa per andare a lavorare in fabbrica. Da una parte i rappresentanti del coordinamento SemiPrecari Scuola Palermo (CPS) a contestare la validità e l'onestà dell'algoritmo, dall'altra la responsabile nazionale scuola, del PD, Francesca Puglisi, arrogante e di traverso, tutta protesa a difendere il governo che ha creato tanti bei posti di lavoro.
Mi aspettavo di meglio, mi aspettavo di più da parte dei docenti palermitani riunitisi davanti la prefettura.
So che sarò criticata, ma ciò che ho ascoltato sono state solo due o tre lamentele riguardanti casi personali, sicuramente da considerare, emblematici, al limite e di limite... nessuno lo nega (ma....).
Ciò che noto nella scuola è la mancanza di una controproposta, di un programma, di un progetto alternativo alla riforma in atto.
L'individuale soffoca il collettivo, le forze si disperdono, manca una vera lotta di categoria che, globalmente, affronti il problema a prescindere dal caso personale, pur sempre degno di considerazione (ma...).
La difesa della 104, dell'età avanzata del trasferito e quant'altro di simile, restano sì cose importanti, motivazioni, ma non sono serie forme di lotta per un futuro del cambiamento!
Il massimo?
Si ripetono slogan davanti la regione o la prefettura, tipo "vergogna", "andate a casa", si grida la propria disperazione (sacrosanta), ma... alla fine, almeno oggi, si trattava solo di un gruppetto di insegnanti coinvolti direttamente.
I sindacati in questa fluidità ci sguazzano, si limitano ad ascoltare e sostenere "annoiati" i vari ricorrenti, sapendo in partenza, in mezzo a tanta confusione, di non riuscire se non in qualche loro smaneggiamento; danno un certo appoggio ma non più di tanto; qualche scioperetto e tutto continua tranquillamente ad andare avanti.
Così il problema personale rischia di mettere in secondo piano tutto il corpo della riforma; un impianto indegno, sicuramente "contro" la serietà e la dignità della scuola.
È sempre pericoloso ritagliare una parte dal tutto, si finisce col delegare ed andare incontro ad una mortificante sconfitta.
Insomma manca una vera di lotta di classe, perché gli insegnanti sono sì una categoria, ma non una "classe di lavoratori" in grado di riappropriarsi di quello spirito di coesione dal quale non si può prescindere per lottare davvero e avere un pieno cambiamento all'interno del pianeta scuola; in primis di questa riforma che fa veramente schifo e che hanno avuto il coraggio di chiamare nientemeno della 'buona scuola'.
Senza la rinascita di questo spirito di lotta, dico di lotta di classe, è inutile sperare, si può solo andare incontro ad ulteriori umiliazioni, e.…il governo ringrazia.
L'algoritmo non è maledetto è creato ad arte dal pd e da quella cialtrona con la quinta elementare mentale della giannini per destabilizzare l'italia.
RispondiEliminamia Cara Fabri....purtroppo per comprendere come si sono svolti i FATTI ...occorreva esserci. Ci è stato IMPOSTO ciò di cui si doveva parlare e, anzi, coloro che dovevano darci la parola sono stati ben attenti a togliercela appena si stava per uscire dal seminato. Di seguito il Report dei SemiPrecari....Report Manifestazione odierna
RispondiEliminaDal mio punto di vista( personalissimo) l'attacco che ci hanno fatto durante la DIRETTA è la piena dimostrazione che il PD attraverso la Puglisi ha inteso fare una difesa di facciata, fatta di MENZOGNE e PSEUDOPROCLAMI per sviare le argomentazioni IMPORTANTI.
Evidentemente sono spaventati dal flop della Buona Scuola e dalla enormità di RECLAMI che in questi giorni i docenti stanno inviando da sedi sindacali, legali e in forma autonoma.
Si mostrano ARROGANTI, invece di fare un bagno di UMILTA' sulla mancata TRASPARENZA e il MALFUNZIONAMENTO dell'AlgoRitmo, che sta diventando il tormentone dell'estate e la barzelletta della 107 con una caduta di stile imbarazzante.
Il Prefetto è stato gentilissimo e siamo stati anche LODATI dal Capo di gabinetto per come abbiamo condotto la manifestazione, in modo FERMO ma composto, educato e civile.
Ah ...dimenticavo....siamo stati ben attenti a parlare correttamente in lingua italiana........
Abbiamo esposto la situazione lasciando sul tavolo del Prefetto sia il documento preparato con tutte le richieste del caso ma anche dei dati tecnici volti alla dimostrazione che l'Algoritmo non ha funzionato e non risulta per niente trasparente così come è evidente che si sia proceduto attraverso la formazione di innumerevoli CODE (per Sentenza ILLEGITTIME)
Cara Maria Pia, hanno fatto di tutto per tenervi in ombra durante la trasmissione, dando spazio a quell'oca vociante.
EliminaIl discorso che io faccio però riguarda la perdita dello spirito di classe, di quella lotta politica che non può che essere agganciati a tutte le altre categorie di lavoratori per la rinascita di un sindacato che sappia opporsi a riforme come quella della scuola.
La cosa parte da lontano, dalla nascita dell'autonomia scolastica, alla quale -sindacalmente parlando- i colleghi in maggioranza ampia furono favorevoli,senza pensare che l'autonomia della scuola significava perdita della libertà della classe insegnante, fino alla deriva in cui ci troviamo.
Un paese di poveri, tutti appesi ad un filo, tutti a rischio: questo lo scopo del nostro governo servo dei poteri forti.
Umiliare i lavoratori è renderli dipendenti e senza forza soprattutto per contrattare le loro condizioni.
Mi dispiace tanto per te, spero che il ricorso ti faccia giustizia; per il resto si deve mandare a casa al più presto questo governo.
LA “BUONA SCUOLA” ERA STATA ANNUNCIATA DA CONFINDUSTRIA DIVERSI GIORNI PRIMA CHE FOSSE RESA NOTA.
RispondiEliminaL'ennesimo atto di prepotenza e scelleratezza da parte del fiorentino. Ho sempre avuto l'abitudine , oltre che leggere i fatti e notizie, di cercarne anche eventuali fonti di prove documentali. Ed ecco, che scopro che a scrivere il DDL sulla " buona scuola", non è stata la Giannini come tutti pensano ma l'Associazione TREELLLE, cioè, la stessa che scrisse la riforma della Gelmini e finanziata da confindustria e che annovera fra i suoi sostenitori, anche personaggi che fanno capo a Berlusconi, come Fedele Gonfalonieri, Presidente di Mesiaset. Sulla bontà del DDL, agli idioti che bovinamente si bevono tutto quello che arriva da Renzi, suggerisco una semplice riflessione: Ma se questa riforma è contestata dalla quasi totalità degli insegnanti, dagli studenti che sono quelli che la scuola la fanno e dai genitori, oltre che da milioni di comuni cittadini, è mai possibile che l'unico a capire di scuola sia solo Renzi, mentre tutti gli altri, sono dei perfetti stupidi incompetenti? Ed ancora, quali interessi ha Renzi ad aver voluto la cosiddetta "buona scuola", a tutti i costi, considerato che proprio grazie a questo DD.L, ha già perso oltre due milioni di voti? E’ Proprio così difficile da capire? Non credo. Io ci rifletterei.
Giovanni Caianiello non condivido l'analisi da te fatta, circa la riforma cosiddetta "buona scuola". Badi che non voglio assolutamente difendere ne chi l'ha fatta e nemmeno la stessa riforma, ma non posso condividere giudizi dettati da mera avversità politica. Non so da dove hai appreso quelle notizie da te esposte, ma non è assolutamente vero che la riforma è stata stilata dall'Associazione Life Long Learning (TREELLE PER CAPIRCI) e non dallo staff della ministra Giannini. Detta associazione è stata soltanto invitata ad un'audizione parlamentare quando fu presentato il DDL prima dell'approvazione. Credo che sia del tutto normale che un ministero si serva di istituti specializzati in ricerca di nuovi sistemi moderni di insegnamento. Sono abituato ad esprimere le mie opinioni senza alcun contagio politico. Non sono renziano e non appartengo nemmeno a quella "parrocchia", ma non ritengo giusto pubblicare notizie che non hanno un fondamento di verità. A me risulta che la TREELLE è assolutamente apartitica e portata avanti da ricercatori molto qualificati.
EliminaFranco Luce, la TREELLE, è stata invitata invitata ad una audizione parlamentare per cosa? Forse per fare arredamento? Al contrario, proprio su richiesta del governo, ha stilato ed inviato nel novembre del 2014, una "memoria" al Ministero dell'Istruzione in riferimento al Progetto governativo "La Buona scuola". Fonte: proprio Il sito ufficiale della Associazione. Inoltre, al di là della sua facciata apolitica, di fatti, al suo interno figurano molti nomi di politici, imprenditoriali e della comunicazione. Se questo significa essere imparziali... Franco, non scrivo mai cose che non verifico, o per sentito dire, o per mera avversità politica, come le piace scrivere, cosa tra l'altro, lontana dal mio pensiero. Ho simpatie, ma non avversari politici. Quindi prima di affermare che quello che ho postato "non è vero", le consiglierei di documentarsi meglio. Può non piacerle o condividere quello che scrivo, ma sostenere ipotesi rispetto alle motivazioni alla base dei miei scritti, mi pare un esercizio del tutto gratuito ed ingiustificato.
EliminaGiovanni Le chiedo scusa se mi sono permesso di rivolgermi a Lei in seconda persona, credevo che era possibile darci il "tu" per essere entrambi collaboratori dello stesso blog. Forse non sono stato felice nell'esporre il commento, allora cerco di essere più chiaro. Io non ho detto che ciò che Lei ha postato, non è vero, io ho detto un'altra cosa e lo confermo: "La riforma della Giannini non l'ha scritta la TREELLE, ma lo staff della ministra. L'associazione suddetta è stata interpellata al fine di esprimere un proprio giudizio, in virtù delle loro ricerche protese a ricercare nuovi sistemi di insegnamento, e credo che sia doveroso da chi intende camminare con i tempi, consultarsi con chi opera nel settore. Nel mio piccolo, come assessore comunale alla pubblica istruzione, ho sempre agito in questo modo: chiedere l'ausilio di chi ne sapeva più di me. Per fare un esempio, quando rinnovai l'arredo alla scuola per l'infanzia, per la scelta del colore dei banchi, consultai una dottoressa in psichiatria infantile e mi fu consigliato il giallo o il verde chiaro. Mi scuso ancora Giovanni.
EliminaCaro Franco, da te non posso accettare la romantica versione che questa "mite" e "sconosciuta" associazione Treelle, abbia partecipato alla riunione bicamerale per invito parlamentare, volto a conoscere il parere di "esperti del settore". Anche i bambini sanno che la Treelle è considerata, insieme a Confindustria, Banca S.Paolo ed altri una delle lobby più forti che condiziona l’azione di governo. Questa associazione ha dettato letteralmente il ddl al Governo e, se leggi la sua relazione dopo l'incontro, ti renderai conto che è stata fatta propria tutta la linea espressa dalla Treelle. Da un uomo navigato come te, non è accettabile che dica a Fausta Fabri che si è trattato solo di un'audizione. Dici di non essere renziano, e non ho motivo di metterlo in dubbio, ma cerca almeno di dimostrarlo senza difendere cause perse.
EliminaSignor Caianiello mi scusi ma come mai dal 68' in poi la scuola italiana è andata sempre più giù nonostante le varie riforme fatte negli anni la considerano la peggiore in europa ed una delle peggiori del mondo Lasciamo fuori le università altro discorso Ora qualcosa non ha funzionato e non funziona La domanda che sorge spontanea possibile che tutti i governi che si sono avvicendati siano stati e siano incapaci di fare qualcosa di buono???
EliminaCaro Maurizio, devo confessarti che mi aspettavo da te un commento del genere, anzi mi stupivo che non ancora mi davi dell'ingenuo, probabilmente io vivo in un altro mondo, o addirittura fuori di esso. Innanzitutto io non ho commentato a Fausta Fabri, in quanto da lei ho tutto da imparare, anzi ti assicuro che condivido tutto ciò che lei ha scritto nel suo servizio. Se ti può essere di conforto, io questa riforma non la condivido, perciò cerchiamo di stare nei termini di quanto ho commentato. Io condanno fermamente la "dietrologia" e probabilmente non scriverò pi su questo blog, anche se rispetto il direttore Giangiuseppe Gattuso. Io mi sforzo di dire che dobbiamo essere coerenti nei commenti e smetterla una volta per sempre che dietro ogni mossa del governo c'è una losca manovra oppure un complotto contro gli italiani o i loro interessi. Non mi piace e non mi è mai piaciuta la politica di parte, sono abituato alle analisi fatte con cognizione di causa. Ho due figlie 43 enne docenti e non immagini le strade che ho dovute percorrere per arrivare al loro ruolo. Seguo le riforme scolastiche da una vita, perciò posso dire che estrema serenità che nemmeno questa mi piace, anche se sicuramente migliore del "Taglio Gelmini". Io io politica non guardo chi è avversario e chi amico, io guardo la politica nel suo insieme, cioè quello strumento che ogni società utilizza per cambiarsi e migliorare. Non esistono persone antipatiche oppure simpatiche, ci sono persone che cercano di adoperarsi per la cosa pubblica e tra essi ci sono onesti e disonesti, e se la vuoi sapere tutta chi ruba in politica io gli darei l'ergastolo, perchè ruba avendo a sua disposizione due componenti: FIDUCIA E POTERE. Perdonami Maurizio, ma leggo troppe falsità che non condivido.
EliminaIo e mia moglie abbiamo seguito la trasmissione "Agorà Estate". Mia moglie da ex del mondo della scuola ed io da ex del settore pubblico siamo rimasti inorriditi per le argomentazioni, di pura propaganda, che il rappresentante politico del PD contrapponeva alle esigenze e alle difficoltà degli insegnanti costretti a trasferirsi dal Sud al Nord per l'ambita, da lungo tempo attesa, immissione in ruolo. RUOLO! Non è una parola magica ma il riconoscimento di un diritto e, ottenerlo a 60 anni rappresenta un sistema di negazione e di abuso di potere da parte della Pubblica Amministrazione. I colpevoli di questa situazione sono tutti governi, quelli precedenti e il presente. Non meno colpa hanno le Organizzazioni Sindacali e gli stessi lavoratori della scuola. Per mantenere alcuni privilegi hanno accettato passivamente riforme e controriforme. Ora siamo al ridicolo: per valutare l'assegnazione di una cattedra di ruolo ci si affida ad un "procedimento sistematico di calcolo" racchiuso in una parola, ALGORITMO. Confermo quanto scritto, a proposito della scuola, in un precedente commento: chi non è dell'ambiente difficilmente può argomentarne i problemi. Però non è difficile comprendere, da attento osservatore, che "LA BUONA SCUOLA E' QUELLA CHE FUNZIONA". Per farla funzionare occorrono risorse economiche, edilizia sicura e insegnanti bravi e motivati. Un insegnante, trasferito da Palermo a Milano, costretto a separarsi dalla famiglia e nella impossibilità di affrontare, con l'inadeguato stipendio, il mantenimento di chi rimane e l'affitto della nuova dimora, con quale motivazione affronterà l'insegnamento !!?? Basterebbero pochi accorgimenti, meno algoritmi e raccomandazioni. I trasferimenti, con un buon accordo sindacale, non dovrebbero valicare i confini regionali o comunque non oltre quella limitrofe. I sindacati non sono uniti o non ci si può fidare !!?? Allora ha ragione Fausta Fabri, è giunta l'ora di mostrare il coraggio di intraprendere una lotta di classe. - LOTTA DI CLASSE PER LA CONQUISTA DEI DIRITTI DEGLI INSEGNANTI E DEGLI ALUNNI -
RispondiEliminaCondivido pienamente il lucido e chiaro ragionamento di Fausta Fabbri, ma dico anche che gli insegnanti non sono una classe, non sono mai stata una classe.
RispondiEliminaLo siamo stati quando ci unimmo alla classe operaia e lottammo uniti! Molte cose ottenemmo e non solo economicamente...anche per una qualità della scuola: più formativa e democratica.
EliminaBisogna riappropriarsi dello spirito di classe, obbligare i sindacati a "starci", se no vanno tutti a casa: solo profittatori, si vergognino gli incapaci che "ci lavorano"!
Unità!
Condivido pienamente il lucido e chiaro ragionamento di Fausta Fabbri, ma dico anche che gli insegnanti non sono una classe, non sono mai stata una classe.
RispondiEliminaNon facendo parte del mondo della scuola dove gli effetti nefasti di tante riforme si sono affastellati non posso esprimere valutazioni di merito, ma avanzare solo un paio di osservazioni.
RispondiEliminaLa prima è "chi si loda si sbroda".... titolare BUONA SCUOLA una riforma è un atto di presunzione visto che la bontà si valuta sugli effetti e non sulle intenzioni, cioè a valle e non a monte.
La seconda è il tentativo di spersonalizzare le responsabilità, tirando in ballo l'algoritmo come fosse un feticcio avvolto da mistero. L'algoritmo non è una scatola nera bensì un criterio di calcolo basato su ipotesi e parametri....e allora come mai non lo si rende trasparente indicando i responsabili che hanno sottoscritto l'accordo che ha dato vita all'algoritmo?
Bravissima.......!!!!!
RispondiEliminaGli italiani, e in parte includo anche me stessa, sono un popolo di bonaccioni che necessitano di un Leader da seguire e quando, come in questo caso (per non parlare degli altri), il Leader delude si arrotolano nell'avvilimento cercando di resistere in attesa di un Leader-salvatore che ribalti la situazione e salvi l'italia....... Gli insegnanti hanno fatto diverse manifestazioni anche in passato, forse capitanati dai vari falsi sindacati e ancor piu falsi sindacalisti parassiti e inconcludenti! L'autrice ha ragione. I primi sono proprio i sindacati che abbassano le braghe (le nostre ovviamente e sempre) senza proporre iniziative o alternative!. E aggiungerei una cosa, ad oggi vengono destinati alle scuole paritarie più di 500 milioni di euro all'anno. Tra l'altro, l'articolo 33 della Costituzione prevede che gli enti e privati hanno diritto di istituire scuole e istitituti senza onori per lo Stato. La Pdl di Luigi Gallo prevede di abolire la destinazione di fondi alle scuole paritarie.
RispondiEliminaLa Pdl di Gianluca Vacca sui diplomifici (le fabbriche di diplomi, troppo spesso oggetto di attenzioni da parte della magistratura per truffe, sfruttamento in nero dei docenti precari, irregolarità) rende obbligatori i controlli per gli uffici scolastici regionali, istituisce il vincolo di deposito del rendiconto annuale - anche dei pagamenti tracciabili effettuati nei confronti dei docenti -, vieta lo sdoppiamento delle classi terminali, abolisce la possibilità di assumere il 25% del personale docente a titolo gratuito, introduce il limite del 50% di candidati privatisti tra gli alunni iscritti e, infine, impedisce la possibilità di svolgere l'esame di maturità al di fuori della provincia di residenza del candidato. (27 febb 2015).
La categoria più bistrattata d'Italia dovrebbe passare subito alla lotta do classe. Sono d'accordo con la Fabri. Quanto ancora gli insegnanti dovranno sopportare le prevaricazioni, l'insipienza o la dabbenaggine dei governi di turno? Così non si conclude nulla: uno sciopero generale dovrebbe essere l'inizio di una giusta riscossa. Non ribadisco i motivi che più volte ho espresso in numerosi commenti...anch'io sono stufo, deluso ed ameraggiato, anche se molto arrabbiato.
RispondiEliminaCaro Nino, fino a quando non si abbandonerà quello stupido senso di appartenenza ad un simbolo che ha tradito, nei suoi dirigenti, gli ideali che rappresentava, i lavoratori che erano la sua bandiera e, financo, se stesso, simbolo....... capace di far ingoiare di tutto e di più: non ci sarà delusione, amarezza o arrabbiatura che varrà..........
EliminaNon ho visto la trasmissione ma l'argomento mi coinvolge, coinvolge tutta la mia famiglia che subisce ogni giorno le conseguenze di un sistema sbagliato di un governo a cui interessano solo i numeri e non importa se dietro a ogni numero c'è una persona che ha degli affetti, che ha un vissuto l'importante è tirare le somme. Tanti suggeriscono scioperi e manifestazioni ma in questo momento l'unica soluzione mi pare abbattere la tirannia di questo governo.
RispondiEliminaIo non sono un Insegnante. Né sarei in grado di farlo. Ma sono convinto che siano venuti al pettine nodi e grovigli di precedenti Riforme che la Scuola l'hanno incasinata. Anziché semplificarla. Temo che questo si rivelerà un ulteriore incasinamento da sommare a quelli precedenti. Temo anche che i molti Sindacati della Scuola, abbiano in questo le loro responsabilità.... Ecco l'unica cosa razionale che posso dire, è quella sui trasferimenti. Al sud del Paese ci troviamo con un super eccesso di Insegnanti. Particolarmente in Sicilia. Segue Puglia e Calabria. È chiaro che una volta soddisfatto il fabbisogno della Regione, degli Insegnanti in esubero (con Contratti a tempo indeterminato) devono capire dove smerciarli. Senz'altro in altre Regioni. Qua occorre capire quale criterio usare per i vari spostamenti. Si spera sia usato un ratio che tenga conto delle varie situazioni famigliari, nonché dell'età. Qua davvero occorre stare in campana. Ma con i Sindacati Scuola che ci troviamo, sarà assai difficile....
RispondiEliminaBuongiorno Gruppo condivido il commento del signor Cecchini Aggiungerei che è dal 68' che la scuola italiana è in fase calante Certamente le riforme fatte debbono aver e molto influenzato il livello in maniera negativa se si pensa che in Europa è considerata ultima e tra le peggiori del mondo Sicuramente come sempre i sindacati hanno avuto ed hanno le loro colpe in negativo Molto complesso uscirne fuori Forse dovrebbero iniziare le famiglie a non difendere i figli sempre e comunque per aumentare il rispetto verso gli insegnanti
EliminaChi sa dire la verità? a Cosa è funzionale la 107? non avete ancora capito? bisogna analizzare razionalmente...continua la colonizzazione del Sud iniziata dall'unità d'Italia...al Nord rischiavano il tracollo culturale per mancanza assoluta di insegnanti...non lo vuole fare nessuno...noi la Magna Grecia ce la portiamo nel sangue...
RispondiEliminaSilvio, va bene. Ma in Sicilia ci sono 5.000 Insegnanti che saranno messi a ruolo. Alcune migliaia in più oltre il fabbisogno. Li teniamo tutti in Sicilia a fare che, oppure ci dobbiamo rendere conto che qualcuno dovrà per forza essere trasferito? Sarebbe interessante invece capire quale sarà il criterio per questi eventuali spostamenti. O no?
EliminaNO SBAGLIATO...questo è andare per la tangente...io ho detto: "s'è capito perché è stata fatta la 107?" ...cavolo... continua la colonizzazione del Sud...l'intento è malvagio...la questione dell'esubero è un'altro paio di maniche da sempre molti andavano al nord a inizio carriera...e poi tornavano...hanno voluto risparmiare sulla scuola togliendo le ore a disposizione (che poi non è risparmio) perché devono prendere il supplente...il "potenziamento"... non si sa bene cosa sia...in una scuola che strutturalmente non è cambiata affatto, al di la della propaganda falsa...l'impianto rimane quello gentiliano - che ha resistito egregiamente fino agli anni 90, ma la scuola "fascista era coerente con il contesto, pensiamo allo sport e alle colonie estive - oggi, dunque, la scuola italiana è come uno scheletro senza carne, l'unico paese europeo che mantiene una impostazione basata sulla "classe" relegata in un'aula...alunni sequestrati e che accumulano nevrosi spaventose...buonanotte "buona scuola" .
EliminaCara amica hai colpito il cuore del problema!Non ho mai avuto stima per i sindacati che hanno lavorato per gli interessi del governo ma devo riconoscere che non hanno avuto mai una forza dietro. Il sud, poi, è stato il più penalizzato. Ancora parliamo di emigrazione verso il nord ieri come trent’anni fa (La porcata non è nuova).Ci siamo prese tutte le riforme, che si sono susseguite anche in tempi brevi, senza protestare. Si parla di scuola e raramente di uno sciopero compatto, sentito e condiviso. Una volta mi è stato detto che gli scioperi della scuola non interessano, fanno più danno i metalmeccanici e gli operatori ecologici!Si parla di permessi sindacali ed io mi chiedo quanti vi hanno partecipato veramente. Le proteste dei docenti che subiscono il trasferimento senza chiarezza, sono giuste e sono forti ma spesso noi vediamo ciò che vogliono, insomma le immagini sono manipolate Allora dobbiamo chiederci perché non siamo una forza?spesso lo stipendio degli insegnanti è il contorno al piatto principale. Il coniuge professionista, dirigente, insomma è il piatto forte. Potrebbe essere una causa?Costiamo troppo allo stato?Ci dicano perché sono finanziate le scuole private!Se poi parliamo di valutazione dobbiamo riferirci a un sistema che comprende: strutture, docenti, preside, segreteria. Ancora vorrei dire che nella scuola che è laica ,gli insegnanti di religione,voluti per compiacere la chiesa,e che vengono assunti per chiamata diretta,siano pagati dalla Curia e non dallo stato. Tutte lotte che avremmo dovuto fare e pretendere dai nostri sindacati. Siamo soli e non presi in considerazione perché se i cittadini contano poco noi cittadini insegnanti, contiamo ancor di meno e un po’ di colpa l’abbiamo anche noi!
RispondiEliminaCara Marisa, hai toccato i punti nevralgici del problema della scuola nel suo complesso. Al primo posto metterei la mancanza di un riconoscersi come classe di lavoratori.
EliminaI sindacati ci hanno imbrogliato a cominciare dall'autonomia, dalla scuola azienda. Può mai essere gestita la scuola, o meglio i vari plessi scolastici, come aziende!?
La scuola deve essere pubblica anche nello spirito di classe dei suoi lavoratori.
I sindacati sempre di più ci hanno abbandonato, tanto...rendevamo poco.
La soluzione, e non solo riguardo la scuola, sta nell'unità dei lavoratori -tutti- per una lotta comune.
Da sola qualsivoglia categoria, con un governo come il nostro, può solo essere perdente!
Cara Fausta e cara Marisa, le vostre parole per me hanno il valore dell'oro colato. Chi meglio di voi ha avuto la possibilità di toccare con mano le tante anomalie che si sono verificate nel mondo della scuola? Sono davvero soddisfatto che entrambe avete fatto una costatazione comune: il losco gioco delle organizzazioni sindacali, basato sul vecchio sistema romano del “DIVIDI ET IMPERA”. Per questi signori l’organizzazione è servita soltanto come trampolino di lancio verso la politica, accaparrandosi la simpatia di un popolo ingenuo e fiducioso. Per chi ricorda, scrissi un articolo apposito su questo blog nello scorso mese di marzo, ed il direttore Gattuso gentilmente me lo pubblicò. In gran parte i dirigenti sindacali, sono individui nullafacenti, assenti dal servizio e regolarmente retribuiti, tutti protesi a creare scompiglio ed un continuo stato di contestazione, al fine di dare un senso alla loro inutile esistenza. Per cognizione di causa, avendo due figlie docenti, le vergogne più grandi, i sindacati, le hanno messe in atto nel mondo della scuola. Hanno sempre definito il corpo docente, “lavoratori privilegiati”, del pubblico impiego, ignorando l’enorme importanza di una funzione volta a migliorare quella carenza di cultura causa dei tanti mali nella nostra società iniziando dalla politica. Noi, molto spesso, troviamo nella politica l’unico colpevole del disastro sociale, dimenticandoci che da almeno 40 anni i sindacati hanno avuto libero accesso nella stanza dei bottoni. Inoltre da sempre, ha fatto da cinghia di trasmissione dei vari partiti politici, preoccupandosi più della gestione del potere che del benessere della gente, e tante volte, non è stato capace di guardare al futuro, tutto proteso a distribuire diritti ad alcuni facendo pagare il conto ad altri. Le mie figlie dopo tanti anni sono di ruolo, dopo aver subito scandalose ingiustizie fatte di graduatorie al massimo della indecenza ed il tutto concordato con le organizzazioni sindacali, suggeritori di false documentazioni. Hai ragione cara Fausta, quando metti in evidenza la mancanza di una vera lotta di classe. I sindacati attuali ci ridono sopra, il motivo è che darebbe loro fastidio, il formarsi di una “massa critica” in grado di lottare e di vincere e dimostrare l’importanza di una scuola annichilita e dimenticata.
EliminaCaro Luigi, la cosa peggiore è che nessuno parla più di popolo, di classe operaia, né degli insegnanti come facenti parte del mondo del lavoro al pari degli altri.
EliminaUn po' derisi, un po' presi in giro, un po' non calcolati da nessuno.
Una cosa però la debbo dire: tutti i prof. siciliani, pur sapendo della mancanza di posti in casa propria, hanno concorso per le cattedre locali.
Ora i nodi vengono al pettine: esaurite le assegnazioni in loco, finiti i posti disponibili, ti spediscono dove vogliono loro, è normale!
Che poi l'algoritmo sia un imbroglio siamo d'accordo, ma qualcuno ci deve pure andare al nord!
In generale i colleghi, di più colleghe, spesso scelgono questo mestiere per comodità e quando cade la brina...E' che tale scelta porta con sé la mancanza di interesse politico, lo starsene a casa dopo le poche ore di lavoro, il limitarsi a farsi ben volere dal dirigente...
Non è così semplice!