di Giangiuseppe Gattuso – Forse questa volta ci siamo. E considerate le vergognose emergenze, il pacato silenzio istituzionale del Presidente Mattarella potrebbe essere interrotto.
È siciliano, abita a Palermo e quando atterra da Roma per tornare a casa percorre la medesima autostrada la A29 Palermo-Mazara del Vallo e il raccordo per il famoso aeroporto di Punta Raisi intitolato a Falcone e Borsellino. E fa lo stesso tragitto all’incontrario quando si reca verso Castellammare del Golfo nel trapanese, terra dei suoi cari.
Non si sarà stupito più di tanto, quindi, dell’accorato appello lanciato dal pilota dell’Alitalia, Riccardo Alessi, palermitano anche lui, che vive a Udine, ma torna per le vacanze. Un grido di dolore fatto insieme ai suoi figli piccoli sul bordo della strada che scorre parallela all’autostrada nei pressi di Carini, un grosso centro vicino Palermo, a due passi dal luogo dove la Mafia ha fatto saltare in aria Giovanni Falcone e la sua scorta.
Un lungo, lunghissimo, incredibile, maleodorante, vergognoso cordone d’immondizia di ogni genere che regna sovrano da mesi. E che negli ultimi giorni ha assunto dimensioni ancora più preoccupanti.
Queste le sue parole: "Presidente Mattarella faccia qualcosa. Io sono palermitano vivo a Udine e ho portato qui i miei figli. Guardi cosa c'è qui. Presidente guardi che vergogna, questo è un cordone di immondizia che si trova sulla Palermo Mazara del Vallo. Presidente quando torna da Roma lei fa questa strada. Ed è imbarazzante, una vergogna. Presidente faccia qualcosa. Lo faccia per le generazioni future. Riunisca i sindaci, parli con il presidente della Regione. Chiami la protezione civile, i militari risolvete questo problema. Lei lo può fare. Presidente io mi appello a lei perché io vorrei il prossimo anno tornare a Palermo e non vergognarmi da palermitano nei confronti dei miei figli"
Che dire di più. Stiamo parlando di un balletto ridicolo tra istituzioni che si rimpallano le responsabilità. Di riforme avviate e mai portate a termine. Di raccolta differenziata sempre ai livelli minimi che stenta a crescere. Di infrastrutture mai realizzate, di opere mai completate, di macchinari sottoutilizzati. E di cittadini e famiglie allo stremo che ritengono tutto questo quasi “normale”. I sindaci si scontrano con i vertici della Regione e chiedono deroghe al blocco delle discariche sempre piene e insufficienti.
Ai tempi di Cuffaro, all'epoca governatore e commissario per l'emergenza rifiuti, nel giugno 2003 venne addirittura firmata una convenzione ventennale con alcune associazioni d’imprese per la realizzazione di 4 termovalorizzatori: Palermo, Augusta, Casteltermini e Paternò. Una procedura che, però, venne annullata nel 2007 dalla Corte di Giustizia Europea. E via ai contenziosi. Fino al 2010 quando con un decreto del governo Lombardo si pose fine alla questione annullando tutto. C’era il rischio, e ti pareva, di infiltrazioni del crimine organizzato. La Mafia.
Adesso però si ricomincia. Crocetta, dopo una girandola di ripensamenti, ha annunciato la realizzazione di 5/6 “piccoli” termovalorizzatori.
Intanto però il tempo è passato senza che nulla di realmente efficace e strutturale sia stato fatto per risolvere una questione importante e gravissima come quella della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti.
Gli autocompattatori pieni come un uovo dopo centinaia di chilometri sono costretti a tornare indietro dalle poche discariche ancora attive. I cassonetti non possono essere svuotati e i sindaci si affannano a emettere ordinanze per invitare i cittadini a tenersi la spazzatura a casa. Ovvie le proteste e le conseguenze.
È accaduto a Bagheria dove il sindaco pentastellato Patrizio Cinque minaccia di portare gli autocompattatori pieni davanti la sede del Governo Regionale. Così come a Villabate alle porte del capoluogo dove un sindaco, Vincenzo Oliveri, ex Presidente della Corte d’Appello di Palermo, ha emesso analogo provvedimento.
E Giovì Monteleone, Sindaco PD di Carini, ha chiesto l'intervento dell'esercito.
Leoluca Orlando, intanto, lo “storico” Sindaco di Palermo e presidente dell’Anci Sicilia, in perenne contrasto con il Presidente Crocetta, di cui non potrò mai pentirmi abbastanza per averlo votato, lancia pesanti accuse a nome dei cittadini e delle Amministrazioni comunali vittime di un sistema regionale che alimenta disservizi e sprechi.
E invita Crocetta a impedire "comportamenti dei suoi assessori che introducono elementi di grande confusione a danno della gestione pubblica ed efficiente dei servizi, caratterizzati da interessi speculativi, e talora costituenti un sistema politico/affaristico anche mafioso".
Insomma siamo al disastro e alla vergogna assoluta. Difficile individuare chi ha meno responsabilità e ancora più difficile sperare in una soluzione a breve del dramma perenne che avvolge i siciliani. I quali si guardano bene dallo scendere in piazza a manifestare, a urlare con tutte le loro forze la loro indignazione.
Ecco perché, il pilota dell’Alitalia di cui abbiamo parlato all’inizio, si è rivolto al Presidente della Repubblica Mattarella. Chissà, forse un suo intervento, una “raccomandazione”, anche senza clamori, come nel suo stile, potrebbe sortire qualche effetto. È sempre una speranza. E pare sia l’ultima a morire.
Giangiuseppe Gattuso
10 Luglio 2016
Pensi riesca ad intravedere....attraverso i vetri oscurati della sua auto blindata ??
RispondiEliminaMattarella e' il presidente della corrotta casta politica e' inesistente non prende mai una posizione per il popolo italiano una vera colossale delusione !
EliminaVede e non favella...la sa lunga, molto lunga...
RispondiEliminaGrazie Giangiuseppe. Come avrai notato proprio ieri avevo postato sul diario di Politica Prima: " Mi piacerebbe se per qualche giorno Politica Prima Abbandonasse le discussioni sull'immondizia politca e si dedicasse all'immondizia reale che sta sommergendo la Sicilia. Gli "ecologisti" sono in ferie e non vedono niente. Crocetta fa bla,bla,bla, Cracolici sempre attivo nel suo campo (l'assessorato all'agricoltura) non vede niente, Orlando sempre impegnato a dare la colpa agli altri, i pentastellati in tutte altre faccende affaccendati (per il momento vedono solo Raggi di sole) Intanto gli inceneritori fai da te dalle parte di Carini si moltiplicano."
RispondiEliminaHo il dubbio che respiri. Figuriamoci se proferisce parola.
RispondiEliminamattarella ..UNA COLOSSALE DELUSIONE .IL PRESIDENTE DELLA CORROTTA CASTA POLITICA
EliminaPossiamo avere i migliori monumenti, il migliore mare, la migliore cucina, ma ci manca ancora la cultura civile nel rispetto della natura, e del prossimo!
RispondiEliminaOra ci credo che farà qualcosa . Stucchevole disillusa!! Da buon padre di famiglia, il pilota non poteva che fare ciò che ha fatto ovvero rivolgere un appello a colui che dovrebbe amare la città , sua maestà il Presidente Mattarella, che a quanto pare non vede la munizza anche se la produce in quei pochi giorni che alberga in via libertà.
RispondiEliminaAnche per la monnezza dobbiamo chiedere aiuto al capo dello Stato?
RispondiEliminaAnche il seguente commento lo riciclo poiché è in tema co l'articolo di Gianngiuseppe. Mio post su FB di ieri mattino. "La Sicilia: non solo CANNOLI e Belle spiagge, ma anche immondizia ovunque e a montagne.
RispondiEliminaIncapaci di gestire la differenziata, incapaci di gestire le discariche, icapaci di tenere le strade pulite, ma "E C O L O G I S T I". Non vogliamo i termovalorizzatori ( Tutti d'accordo sinistre e pentastellati) perchè inquinano. A parole i nostri ammistratori vogliono la differenziata, ma inacapaci di realizzarla. Intanto impazzano gli inceneritori fai date con l'incendio dei cumoli di immondizia sul posto."
visto il vergognoso rimpallo di responsabilità che ha determinato una situazione di stallo che inevitabilmente determina "l'emergenza" - parolina magica che da la stura a interventi straordinari e pertanto fuori dai meccanismi di controllo - ritengo che sia necessario che i cittadini scendano in piazza e spingano i rappresentanti a prendersi le loro responsabilità.....in fondo i vecchi proverbi sono pillole di saggezza: chi si fa pecora viene mangiato dal lupo
RispondiEliminaQuesto Paese è davvero strano, lo diciamo da tanto tempo. Per rimuovere le tonnellate di rifiuti che stanno sfregiando la Sicilia (Palermo per fortuna non vive l’emergenza), si chiama ad intervenire nientemeno che il presidente della Repubblica. Mi sono impegnato a leggere e rileggere su un testo di diritto costituzionale, le prerogative assegnate al capo dello Stato. Giuro, non ho trovato una sola parola che lasciasse immaginare un minimo di competenza in merito al conferimento e lo smaltimento dei rifiuti, strettamente riservato ai Sindaci (per la loro parte) e, soprattutto, al presidente della Regione che deve provvedere alla realizzazione e al funzionamento delle discariche, o di tutti gli altri strumenti alternativi necessari volti a garantire la salute dei cittadini e il decoro dell’ambiente. L’appello a Mattarella di cui s’invoca un singolare potere sostitutivo, dovrebbe far arrossire l’ignavo personaggio che governa la Sicilia che non è stato capace di prevedere il verificarsi di tale disastrosa situazione. Ora il problema è che Mattarella non è Pertini, non sa strigliare la politica, non è in grado di dire pane al pane e vino al vino. Soprattutto non avrà mai il coraggio di indicare ai cittadini il nome e cognome dei responsabili. Si limiterà a lanciare un monito col suo solito stile clericale, invece di denunciare alla Procura della Repubblica i comportamenti dei responsabili.
RispondiEliminaMATTARELLA LO STA DIMOSTRANDO AMPIAMENTE E' IL PRESIDENTE DELLA CORROTTA CASTA POLITICA DEL POPOLO NON GLIENE FREGA UN ACCIDENTE ..UNA VERA COLOSSALE DELUSIONE ...
EliminaBeroste, non provi un po di vergogna ad esprimerti in questi termini il Presidente della repubblica italiana? Intorno a te vedi solo corruzione e menefreghismo, mi stupisco che il direttore del blog no ti faccia notare il tuo brutale modo di commentare. E' vero, ogni pensiero è legittimo, fa parte della democrazia, però avere un po ti contegno e non parlare a vanvera sia da persona civile. Secondo una mia modesta visione, questo blog ha bisogno di gente che sappia dialogare e confrontarsi, non di persone abilitate a sparare nel mucchio.Forse ho speso anche del tempo a commentarti.
EliminaMi sembra che dietro questo disagio ed emergenza dello smaltimento dei rifiuti, non solo la colpa è della cattiva gestione regionale e comunale ( la differenziata in molte città ha numeri da prefisso telefonico, dovrebbero multare i sindaci inandempienti) , ma sembra che la "mangiugghia in salsa sicula", in questo settore non sia stata mai contrastata, ne dal governo di centrodestra ne dall'attuale governo Crocetta / PD.
RispondiEliminaHo visto di recente un documentario sui "cianciaiuoli" di Palermo, loro si, attuavano la differenziata e proprio loro sono stati distrutti dai politici, loro campavano famiglie facendo la differenziata!
RispondiEliminaSi, è vero Santuzza, esistevano delle cooperative che facevano quello che avrebbe dovuto fare la pubblica amministrazione. La passata Giunta comunale li ha mandati a casa, ma senza farsi carico del problema.
EliminaE schifosamente, dopo avergli fatto costituire una sorta di cooperativa , per metterli in una parvenza di regolarità con cui continuavano la differenziata, non li hanno pagati! e qualcuno è stato pure arrestato! ho visto le lacrime di quest'uomo e spero che i responsabili piangano lacrime di sangue! noi del movimento 5Stelle stiamo facendo riunioni in cui divulghiamo questo vdocumentario, i cittadini devono sapere di cosa sono stati e sono capaci i POLITICI in carica. LURIDE CANAGLIE! quale aggettivo dare a chi ancora li sostiene? Imbecilli o collusi? con tutto il rispetto per le opinioni altrui, fate voi.
EliminaAvremo le regioni e saranno la rovina degl'italiani (F.sco Saverio Nitti, seduta parlamentare 29-10-1947 )
RispondiEliminaCostano un sacco di soldi, sono causa di ipertartassamento, non sanno gestire il territorio. Esempio emblematico la Sicilia un mese fa devastata dagli incendi dei boschi e ricoperta di munnizza; mica ma.e come promozione turistica.
E, invece di dimezzare il numero di Deputati e Senatori senza abolire il bicameralismo perfetto (anche col quale l'Italia realizzo ' il risorgimento economico post sciagura seconda guerra mondiale) si perde tempo per svilire il Senato in bivacco NON ELETTIVO di consiglieri regionali in vacanza a Roma in alberghi di lusso ed auto blu no se ne può più.
Voi siciliani avete la SICILIA.
RispondiEliminaMagnifica terra, magnifico mare, magnifiche città, ricca di storia .... avete un paradiso, ma com'è che non lo sanno i siciliani?
Ovviamente rispetta il ruolo che gli è stato assegnato, non vedere non sentire non parlare, devo dire che è bravissimo. Ed in questo noi
RispondiEliminasiciliani lo aiutano benissimo, gli spianiamo così bene le strade.
Ma i pupari sono raggiungibili. Il Pupo è dd'ocu, ma nulla fa se il puparo non dispone.
RispondiElimina... Ha detto: Buttate tutto a mare...c'è tanto posto!
RispondiEliminaMa davvero credete che si possa occupare della SUA, nostra città? Io sono molto scettica e nauseata... anche. dal fetore emanato dai cumuli di immondizia che giacciono in moltissime strade , compresa la mia! MA DOVE SONO GLI ENTI PREPOSTI ALLA CURA DELLA SALUTE, DELL'IGIENE, DELL'AMBIENTE, DEL TERRITORIO ??? POVERA PALERMO! Un caro saluto a tutti
RispondiEliminaSui rifiuti o nta munizza ha spadroneggiato sempre la mafia. Questo è un problema che assilla tutti i Paesi civilizzati, solo per usare un gergo comune. I Paesi civilizzati e civili però l'hanno risolto mentre noi, civilizzati ed incivili, non lo risolvere o mai. Ritorniamo sempre al punto di partenza: se ci teniamo questo sistema, che usa sempre gli stessi metodi per evidenziare e giustificare disagi che esso stesso crea, non si va da nessuna parte. È improprio e penoso usare l'Esercito, ma le circostanze ci fanno pensare a presenze di alto lignaggio nell'ambito di quest'ambiente altamente specializzato e civilizzato. La vogliamo smettere con la falsa tolleranza e l'ipocrisia più becera? La Democrazia in questo momento ha bisogno di uomini coraggiosi che, legittimati da normative statali, possano ristabilire un vero ordine democratico contro la corruzione e la disonestà imperante. Bisogna davvero cambiare verso e rottamare quello che c'è di superfluo, di superato e di pericoloso. Ancora ci sono siciliani che dimostrano per l'indipendenza della Sicilia. L'autonomia ci ha reso indipendenti da Roma e liberi di adottare politiche più consone alla nostra economia. Dobbiamo togliere tutta da munnizza che sta a Palermo e rifiutare il nostro statuto speciale.
RispondiEliminaIl problema non è nuovo e questo stato di cose era ampiamente prevedibile.
RispondiEliminaAnche l'amministratore meno accorto conosce i tempi di esaurimento delle discariche.
Se puntualmente si arriva a questo punto è quindi per determinare una interessata "emergenza" che consenta di derogare a leggi e procedure o per colpevole incapacità.
C'è poi una terza ipotesi che è data dalla coesistenza delle due già indicate.
La Sicilia ha gli strumenti, i mezzi, le risorse, le possibilità per affrontare e risolvere il problema, ma risolverlo significa rinunciare a un business lucroso perché ogni creata emergenza è molto profittevole.
Vale per l'oro del terzo millennio, la munnizza, ma anche per l'immigrazione, il dissesto idrogeologico...
Riguardo a Mattarella, non credo possa fare molto però esiste il Governo della Regione siciliana, con il suo parlamento.
Forse sarebbe più utile una denuncia penale per procurato rischio alla salute pubblica, disastro ambientale, citazione in Tribunale del presidente della regione e degli assessori competenti per danni morali e materiali con sequestro cautelativo delle loro indennità e ogni altro bene patrimoniale.
Ovviamente, la denuncia dovrebbe essere allargata ai Prefetti, per negligenza e omesso intervento, e al loro capo gerarchico, il ministro dell'interno della Repubblica italiana.
Buona denuncia a tutti.
Il problema dell'immondizia in Sicilia non è nato in questi ultimi anni; purtroppo la nostra società produce quantità enorme di rifiuti tutti i giorni e per risolvere l'annoso problema sono necessarie due cose: fare una raccolta differenziata rigorosa e costruire alcuni termovalorizzatori, come ce ne sono in quasi tutte le città europee. In Sicilia non si è fatto né l'uno, né l'altro. Alcuni anni fa si era scelta la strada inevitabile della costruzione di cinque termovalorizzatori, ma poi per le proteste dei cittadini e dei movimenti ecologisti non se ne è fatto nulla. Secondo me sarebbe corretto che ogni regione italiana, anziché scaricare altrove, si occupasse dello smaltimento dei rifiuti prodotto nel proprio territorio. Anche le discariche inquinano, per cui optiamo per i termovalorizzatori
RispondiEliminaNelle discariche dovrebbe andare ben poco. I rifiuti devono essere riciclati anche quelli organici trasformandoli in concime.
RispondiEliminaPer non fare una seria raccolta differenziata con riciclo quanto spendiamo per importare petrolio e gettarlo, in forma di plastica, nelle discariche ? Il petrolio non serve solo,per fare carburanti ed energia elettrica. Non abbiamo bisogno d'importare molto petrolio. Potremmo avvalerci in modo intensivo delle energie pulite non rischiose ( ma senza deturpare l'ambiente come nel caso delle enormi pale eoliche ), specie quella solare. Centrali solari e, se non fossimo ipertsrtassati dall'Etna alle Alpi per finanziare sprechi, spropositati privilegi tante poltrone superflue e / o in eccesso nel Parlamento Nazionale e dall'Etna alle Alpi, potremmo installare migliaia di km quadrati di pannelli fotovoltaici sui tetti delle nostre case e sui capannoni agricoli e industriali
In diversi Paesi produttori di petrolio e dove passano oleodotti c'è più kasino del necessario con armi comprate coi nostri soldi coi quali acquistiamo l'inquinante petrolio e, a quanto pare, pericoloso perché provoca effetto serra con surriscaldamento della Terra e sconvolgimenti climatici. E, con i nostri soldi, coi quali acquistiamo il petrolio gli Arabi comprano aziende italiane ed europee; PER LA DIFESA DELLE NOSTRE LIBERTA ' ÙRGONO L' INDIPENDENZA ENERGETICA ED ECONOMICA DALLE QUALI DERIVA QUELLA POLITICA SULLA SCENA INTERNAZIONALE
La Responsabilità del sindaco Cinque Stelle
RispondiEliminahttp://www.maredolce.com/2016/07/10/emergenza-rifiuti-le-responsabilita-del-sindaco-cinque-stelle-a-bagheria/
Quasi tutta la Sicilia e invasa da rifiuti tanto che parecchi sindaci sono sotto al palazzo di Crocetta e il Bonafede mette i link di Bagheria, questi sono gli italiani, a me viene da ridere
EliminaI sindaci sono da Crocetta perché non hanno fatto nulla per la differenziata.
EliminaDare la colpa solo alle istituzioni è riduttivo. Occorre lavorare in sinergia. E i cittadini devono fare la loro parte. E invece a fronte dei pochissimi che correttamente fanno la differenziata, conferiscono agli orari stabiliti, accedono ai servizi Rap per lo smaltimento dei rifiuti ingombranti, smaltiscono ogni cosa a qualunque ora. Ciò che manca è il rispetto del bene comune. Della nostra città' , le nostre periferie. Dei nostri borghi marinari. Indecente quello che si vede percorrendo la A 29 ai bordi dell'autostrada. Avremo certamente amministrazioni che difettano. Ma l'inciviltà è solo del cittadino .
RispondiEliminaCosa c'entri il Presidente della Regione in questa emergenza è tutto da comprendere. Il Presidente si è limitato a emettere le ordinanze che sono previste dalla legge ed a fronte di questi adempimenti dovuti per legge ci ritroviamo con sindaci irresponsabili che mettendo a repentaglio la salute dei propri cittadini non solo si rifiutano di avviare la raccolta differenziata ma minacciano per giunta azioni di protesta tanto velleitarie quanto ridicole per nascondere il loro clamoroso fallimento amministrativo. Primo tra tutti questi è il sindaco pentastellato di Bagheria che anziché presentare entro il termine del 15 luglio il Piano d'azione, minaccia di portare i compattatori davanti Palazzo d'Orleans. Ma è in buona compagnia. Dei sindaci delle maggiori città siciliane solo il Sindaco di Catania può vantare azioni risolutive per uscire dall'emergenza con un piano d'azione adeguato che, in parte attuato, sta dando risultati interessanti nelle zone in cui è stata iniziata la raccolta porta a porta (con percentuali di raccolta differenziata superiori al 50%), mentre gli altri chiacchieroni, da Palermo a Messina, passando per Ragusa (e come detto Bagheria), si sono riempiti la bocca di raccolta differenziata, lanciando accuse a vanvera contro tutto e contro tutti, ma poi alla prova dei fatti si sono rivelati incapaci di differenziare un solo sacchetto di immondizia in più rispetto a quelli che hanno differenziato i loro predecessori.
RispondiEliminaEcco Bonafede, che non perde occasione per prendere di mira i cinque stelle. Come dice il servizio, il problema di Bagheria è annoso ed ereditato dal nuovo sindaco. Le giunte precedenti, molto "intelligentemente", non hanno mai previsto che dei ccompattatori si potessero guastare, ed è proprio quello che è successo. Adesso li stanno facendo riparare e ne stanno acquistando altri compresi i pezzi di ricambi.
EliminaCaianiello, sono i sindaci che si sono rivelati del tutto incapaci di gestire questa emergenza. Non tutti per fortuna. A Piana degli Albanesi, nonostante il fallimento dell'ATO, abbiamo continuato a fare la differenziata. L'articolo che ho postato dimostra che le responsabilità sono tutte e soltanto di sindaci incapaci ed irresponsabili che tra l'altro si rifiutano d mantenere gli impegni con i propri elettori. Inutile mettere Crocetta nel mazzo, la responsabilità stavolta è tutta loro.
EliminaGiangiuseppe, in quest’articolo, da voce ai Siciliani che vivono nel degrado totale e in continua emergenza-e non solo rifiuti. In Sicilia è difficile vivere e morire Rivolgersi al nostro letargico Presidente scelto per il suo mutismo? Non ci credo che farà qualcosa!Ma si preoccuperà tanto Santa Rosalia aiutaci tu!Palermo non vive l’emergenza rifiuti?La capitale è tra le più ferite. Vive tutte le emergenze. Ricordo il famoso termovalizzatore, sospeso quando già era in atto la costruzione che s’ispirava alle tecniche più sofisticate. TONNELLATE DI RIFIUTI CHE POTREBBERO ESSERE L’ORO NERO.Molti stati si sono fatti avanti per comprare ciò che per noi costituisce problema. Spero che i sindaci siciliani scarichino i rifiuti all’assemblea regionale e davanti il comune. Roma è al centro di tutti per il suo benessere. Tutti devono lavorare per migliorarla. Noi non siamo presi in considerazione per il nostro malessere. Più volte ho sentito dire che l’essere regione a statuto speciale non può far intervenire il governo ma sarà vero? E mentre Crocetta e Orlando palleggiano le responsabilità,noi siamo invasi da topi,blatte ecc…. e da fumi tossici. Bisogna però aggiungere che molta sporcizia è dovuta a maleducazione civica. Perché non elevare multe agli sporcaccioni?Vivere in Sicilia è diventato veramente molto difficile!
RispondiEliminaGiangiuseppe Gattuso chiude il suo articolo affermando che la speranza è l'ultima a morire. Mi chiedo quale siano le aspettative dei siciliani talmente fatalisti da non scendere in piazza per esprimere dissenso e rabbia per la situazione dei rifiuti che invadono le strade di Palermo e diversi comuni siciliani. A lungo andare potrebbe provocare emergenze sanitarie aggravate anche dal razionamento dell'acqua. All'apatia dei siciliani si è surrogato Riccardo Alessi con il suo appello al presidente Mattarella, entrambi palermitani. Poiché amo Palermo per motivi personali e per la sua bellezza, faccio mia la petizione. Oggi Orlando, a Palazzo Chigi, con il sottosegretario Claudio De Vincenzi ha affrontato la delicata situazione dei rifiuti in Sicilia . Dove era Crocetta? Che fine hanno fatto i suoi termovalorizzatori ? Il sottosegretario Faraone minaccia il commissariamento se Crocetta non rispetta gli impegni. Intanto, nel concreto, Orlando si è impegnato per il ripristino a pieno regime della discarica di Bellocampo augurandosi che non intervengono interdizioni su denuncia di esponenti della Regione che sono gli unici responsabili dell'attuale sfascio in tutto il territorio siciliano. Don Abbondio diceva che, se uno non ha coraggio, non può darselo. Questo è l'atteggiamento che hanno gli amministratori della Regione siciliana che, per paura dell'infiltrazione mafiosa, non realizzano le infrastrutture. Alibi indecente per giustificare l'immobilismo e l'incapacità di governare. Anche se i siciliani non scendono in piazza non meritano di essere immersi dai rifiuti. Mattarella, istituzionalmente, non può intervenire ma sono convinto che con discrezione dirà le giuste parole a chi di dovere. Forza presidente intervenga per ripristinare la bellezza di Palermo, di tutta la Sicilia e garantire la salute dei siciliani.
RispondiEliminaMattarella? Ma si può credere davvero un intervento del capo dello stato? Nemmeno Orlando scende in piazza ma interviene al gay pride... ma non avete capito che la classe politica siciliana se ne strafrega dei nostri problemi?
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