di Giovanni Caianiello - Gli inglesi sottraggono il Regno Unito dalle grinfie europee, la vendetta delle Banche non si fa attendere.
Crolla la sterlina e con essa le borse. Ma sbollita la rabbia iniziale, per la oligarchia europea, ci sarà posto solo per il terrore che altri paesi possano seguirne l'esempio. Il Brexit infatti, non è solo una questione inglese, le dinamiche che ruotano intorno agli interessi finanziari e geopolitici europei sono tanto complesse quanto però anche prevedibili.
È un dato di fatto che i paesi più esposti e sensibili al regime di Bruxelles sono proprio l'Italia e la Grecia, per via del loro debito pubblico, (composto quasi interamente dagli interessi sulla moneta data in prestito dalla banca privata BCE), ed è indubbio che la finanza che gestisce la Commissione Europea, farà di tutto per conservare la propria egemonia sui paesi che ancora fanno parte della cosiddetta Unione.
Io sono un europeista convinto, ma noi italiani, a questo punto, dovremmo porci molti dubbi e riflettere seriamente sul reale significato dell'attuale Europa. L'idea, ormai rimasta orfana di una Europa dei popoli, della libera circolazione ad oggi irrealizzata e del lodevole progetto Erasmus, possono da soli giustificarne l'arrogante distorsione del sogno di una Europa dei cittadini, che si è tradotto in una esclusiva visione finanziaria ed affaristica, di una oligarchia fatta di personaggi non eletti, che impongono ad interi paesi, leggi, modelli e condizioni di vita, ormai inaccettabili?
Una pseudo Europa delle ingerenze interessate, persino sui nostri prodotti d’élite, anche ridicole, come per le arance, l’olio, e persino sulle dimensioni delle zucchine o delle telline. Privati cittadini che governano interi paesi e che chiudono gli occhi e si turano il naso, dinanzi ad una immigrazione di massa, tra l'altro determinata dalle politiche imposte, proprio da quelli che li hanno nominati alla guida dell'Europa.
Noi cittadini, al contrario, non possiamo turarci anche le orecchie, al grido d'aiuto che ci rivolgono le decine di migliaia di disgraziati che tentano di raggiungere le nostre coste. Per fortuna ragioniamo ancora diversamente. Io non voglio vivere in una Europa guidata da personaggi come quelli della Commissione Europea, di privati cittadini, nominati dai comitati d'affari della finanza speculativa delle banche, che dettano ad interi paesi ed ogni suo singolo cittadino, il loro futuro, le proprie condizioni di vita e grado di povertà.
Non è questa l'Europa sognata da Spinelli, e non è neppure la mia. È indubbio che il risultato inglese è adesso un forte stimolo anche per gli altri paesi a fare altrettanto, e che questo possa determinare la caduta di questa Europa a guida bancaria privata, al servizio delle multinazionali e della finanza speculativa. Un colpo durissimo al progetto del Nuovo Ordine Mondiale e per il suo vergognoso tifoso Napolitano.
Dopo il caos iniziale, la conseguenza del Brexit e l'allarme rosso che ne deriverà per la possibile fuoriuscita di altri paesi, la finanza internazionale, attraverso le sue armi della Commissione Europea, F.M.I. e la BCE, non esiterà a tentare di bloccare con ogni mezzo la perdita di ulteriore sovranità, faticosamente conquistata sui paesi dell’Unione e non è difficile immaginare che il dito verrà presto puntato proprio su Italia e Grecia, che ne avrebbero tutto da guadagnare, posto che peggio di così non si può.
È questa la vera conseguenza sul nostro paese della Brexit. Sarà un momento molto difficile e chiunque fosse il capo del governo sentirà il peso di enormi pressioni, andrà sostenuto ed intorno al quale, nel caso in cui decidesse una inversione di rotta rispetto alle politiche europee, tutti dovremo fare quadrato incondizionatamente, perché gli interessi in gioco, sono enormi, tali da mettere in discussione persino la concretezza dello Stato.
Molti di noi ricordano cosa successe a Berlusconi, quando fu costretto alle dimissioni, sotto la scure di uno spread impazzito e gonfiato ad arte per sostituirlo con il fido Mario Monti, e questo potrebbe succedere di nuovo. A quel punto, le beghe interne, gli scontri politici e le accuse reciproche perderebbero di significato.
Sarebbe compito di ogni cittadino, stare dalla parte del capo del governo, anche se si trattasse dello stesso Renzi, nella difesa degli interessi nazionali, perché nel gioco delle parti, in tali condizioni, si perde o si vince assieme, a prescindere dal colore politico.
Non resterà bassa la sterlina... è solo la solita isteria , pilotata, della borsa.....il problema è molto più profondo, siamo arrivati ad un limite di crescita ed il brexit non cambia questa situazione, ma lo rende più visibile e rende alla luce del sole il malcontento generale in tutta l'Europa serve una politica economica e sociale diametralmente opposta, altrimenti non crollerà non solo l'Eurozona ma tutta l'economia europea , a prescindere d'uneventuale crollo dell'UE , e questo gravissimo problema esiste con o senza l'unione europea, sono illusi quelli che vogliono risolvere tutti problemi eliminando l'UE, ma anche quelli che la vogliono mantenere anche al costo d'una crisi e carestia paneuropea, che includerebbe anche stati non membri.
RispondiEliminabEH PRIMA O POI DOVEVA SUCCEDERE ....adesso e' successo ..secondo me la crisi dell'euro e' iniziata con il primo grosso problema er l'euro , la caduta a picco della Grecia ..indebitata malamente dalle Olimpiadi ..quelle che vorrebbero fare a Roma cosi tanto per dire ..La Grecia.infatti non e' a mio parere stata aiutata ma anzi costretta a fare l'impossibile .Ma come il modello erano gli stati uniti d'America ? In America stato federale in senso vero se a caso la Louisiana fosse stata in difficolta' non sarebbe stata attaccata dagli altri ma aiutata ad uscire dalla crisi ..allora i tanto decantati STATI UNITI D'EUROPA ??nON SAREBBE STATO MEGLIO al momento in cui la Grecia vovleva entrare ditgli Cara Grecia hai i conti in disordine sistemali e poi ne riparliamo ..e non e' che l?italia sia messa meglio beh con una votagine nel bilancio di 2.300 miliardi di euro siamo praticamente falliti ..L'Inghilterra pero e' sempre rimasta un po defilata da loro e tutto contro corente a cominciare dalla guida a sinistra ..scherzo .ed ora al grido qui si fa L'europa o si muore ..sedersi urgentemente ad un tavolo e rivedere tutto lo schema correggere il tiro e formare veramente ...GLI STATI UNITI D'EUROPA ..ma seriamente questa volta e' un augurio ..
RispondiEliminaUn europa nata male, cresciuta a stenti, destinata a finire peggio se non cambiano atteggiamenti e finalità di intenti.
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RispondiEliminaFranco Gentile
Non sono un economista e, anzi, in materia ho le idee abbastanza confuse però, penso che a questo punto, sarebbe preferibile avere a "dirigere" le operazioni in Europa, un altro capo di gopverno con una autorità, sul piano etico, sociale e politico internazionale, da far fronte alle esigenti ora e certamente ancor di più dopo vbrame della Merkel. Mi sbaglierò ma il "sogno teutonico dell'Impero Europeo non credo che sia sparito del tutto. Basta vedere cosa sta accadendo in Grecia. Forse la via più giusta sarebbe quella di sciogliere l'attuale Unione e tentare di farne un altra, questa volta però non monetaria ma essenzialmente politica dove gli stati aderenti dovrebbero essere alla pari a tutti gli effetti e la moneta avere lo stesso, unico, valore.
Ma molto probabilmente le mie sono solo fantasie di un incompetente.
Bellissimo e chiarissimo articolo. Chi ci fece partecipare all'euro non capi' e non capisce cosa comportava e cosa comporta rimanere nell'euro. Bisognava instaurare un circolo virtuoso, invece si è continuato come prima e peggio di prima con tangentopoli, bancopoli privilegiopoli, poltronopoli, profugopoli, e via opolizzando di concussione in corruzione; infatti il devastante maxidebito pubblico è aumentato notevolmente. C'è modo e modo di rispettare il patto di stabilità chiesto, non a torto, dall'Europa: ci sono modi decenti , e modi indecenti ed osceni con I quali si rompono ancora le tasche agl'italiani; tasche nell'accezione di portafoglio. Con euro o con la lira bisogno bisogna eliminare sprechi, spropositati privilegi, eliminare tante poltrone superflue e / o in eccesso nel Parlamento Nazionale e dall'Etna alle Alpi : ENORME SPESA ASOCIALE ED IMPRODUTTIVA che, gravando anche su lavoratori ed aziende, danneggia la competitività del made in Italy con conseguente disoccupazione, miseria, cassa integrazione, catastrofico debito pubblico, ipertartassamento, aumento di truffe furti rapine, SUICIDI DI DISOCCUPATI ED IMPRENDITORI, decadenza economica-occupazionale-sociale-morale-demografica.
RispondiEliminaA me non sembra un fatto così negativo che l'Inghilterra esca dalla Comunità europea, poichè mai in essa ha cercato di identificarsi e sempre ha posto ostacoli sulla via di una vera nascita di quell'Europa che Spinelli ed altri sognatori delinearono nel Manifesto di Ventotene. Io credo, invece che l'Inghilterra sia entrata nella Comunità con l'intenzione di sabotarne le spinte unificatrici, azione svolta dagli Inglesi fin dalla lontanissima epoca della Guerra dei Cento anni
RispondiEliminaPer un certo verso, caro Rosario Arcidiacono, hai ragione. Nel popolo inglese è innata la volontà di sfasciare qualsiasi unione politica che coinvolga altri stati sovrani. Tu hai fatto giustamente l'esempio della guerra dei Cento Anni, io ne aggiungo un'altra, forse più importante, e molto più vicina a noi, quando gli inglesi si fecero in quattro , pur di sabotare e far cadere "Il Regno delle Due Sicilie".
EliminaOttima analisi, a parte la fine per cui secondo Giovanni Caianiello (a cui porgo auguri sinceri di un buon onomastico) bisognerebbe comunque restare con il Renzi! Nemmeno per sogno! Un'Europa e sopratutto un'Italia cosi' non mi appartiene! Sono spesso d'accordo con il suo pensiero, ma su questo no. Questo individuo e' stato messo (non dal popolo come ben sappiamo) nel posto che occupa per fare la marionetta nelle mani dei potenti europei.
RispondiEliminaI primi ministri che si sono succeduti dopo Berlusconi sono tutti il frutto di una cooptazione, voluta da Bruxelles e garantita da Napolitano, per dare attuazione a un piano voluto dalla Troika: Commissione Europea, Fondo Monetario Internazionale e Banca Centrale Europea.
EliminaTale piano, motivato dalla presenza di un enorme debito pubblico e dal mancato rispetto dei parametri economici, è stato ben sintetizzato dall'esternazione di Monti:
"L'Italia ha un grosso debito mentre tanti italiani hanno grossi risparmi".
Infatti finora abbiamo assistito a un continuo stillicidio dei risparmi attuato in diversi modi - aumento della pressione fiscale, mancati adeguamenti retributivi e pensionistici, riduzione progressiva dell'assistenza sanitaria, vendita incontrollata di prodotti finanziari tossici, aumento del costo dei servizi pubblici, aumento dell'età pensionabile, ecc - ciononostante e sebbene lo spread non abbia più turbato i nostri sogni, il debito pubblico non ha accennato a diminuire...anzi....
Se l'obiettivo primario fosse stato veramente la così detta Spending Review dal 2011, anno della chiamata di Monti alla guida del governo, qualche riduzione si sarebbe dovuta vedere e, invece, il debito pubblico è aumentato del 20% (dai 1880 miliardi del 2011 a 2172 del 2015).
Un risultato così deludente in un arco significativo di tempo (6 anni) induce a credere che non si tratti solo di una congiuntura sfavorevole o dell'incapacità di chi ha governato ma di una strategia per intaccare i risparmi delle famiglie in modo da mettere il circolazione questo enorme capitale ma, soprattutto, per alimentare uno stato di bisogno che, se opportunamente gestito, rende più agevole il governo delle masse.
A questo punto non credo che l'esigenza primaria sia quella di fare quadrato attorno a "qualsiasi" primo ministro, bensì quello di scegliere - possibilmente attraverso il voto - una compagine di governo che invece di recitare un copione scritto da altri si impegni seriamente a governare per il bene dei cittadini e che, invece di proclami demagogici, incida seriamente il bubbone del sistema di malcostume e corruttela che sta devastando il nostro Paese.
Non aiuterei mai Renzi, assolutamente. Questo articolo è intimidatorio, quasi convincente, ma quando dice di sostenere chiunque pure Renzi svela il suo vero volto. Non lo condivido, è di parte.
RispondiEliminaLa parte sbagliata!
ASSOLUTAMENTE DOBBIAMO LOTTARE PER MANDARLO VIA .NON E' STATO VOTATO DA NESSUNO ORA E' CHIARO E PALESE DEGLI IMBROGLI NELLE VOTAZIONI CHE SICURAMENTE CI SONO STATI NELLE FAMOSE ..EUROPEE DOVE IL PD PRESE IL 40 PER CENTO DOBBIAMO ASSOLUTAMENTE FARE DI TUTTO ..NESSUNO PENSAVA CHE DOPO BERLUSCONI AVREMMO DATTO L'ERRORE E' STATO FATTO RENZI SI E' DIMOSTRATO ANCHE PEGGIO !!
EliminaSignora Filome Friello, forse dovrebbe rileggere meglio la parte dell'articolo a cui si riferisce. Il mio non è certo un tifo per Renzi,verso il quale non ho alcuna stima, ci mancherebbe, che io avessi una buona considerazione su chi ha basato tutta la sua politica, sul benessere delle banche e non su quello dei cittadini.
EliminaUn articolo intriso di odio e di violenza verbale che lascia preasgire gli scenari nel caso vincessero in Italia le forze eueoscettiche. Il referendum per buona pace dei Farage di casa nostra si rivelerà per quello che è e cioè una buffonata che non sortirà gli effetti voluti da chi esulta ma solo guoai per l'Inghilterra che rischia a questo punto seriamente la secessione. Male per loro
RispondiEliminaSignor Bonafede, ha ragione. Io disprezzo fortemente questa organizzazione basata sul malaffare, ad esclusivo vantaggio della finanza speculativa, erroneamente chiamata "Unione Europea", anziché uonione bancaria. Mi dispiace per lei, ma io al primo posto, metto il benessere dei cittadini a non la loro schiavitù, ad opera dei privati ai quali è affidato il governo dei paesi del vecchio continente.
EliminaNon riesco a provare alcuna preoccupazione per quanto è successo nel regno Unito per almeno due motivi:
RispondiElimina1) non mi piacciono le lacrime di coccodrillo. Tutti sapevano quanto stesse lievitando il malessere verso l’Europa delle Finanze e delle banche, erette a sistema politico (altro che Europa dei Popoli), ma nessuno ha mosso un dito per lanciare messaggi di cambiamenti radicali;
2) Il mercato trova sempre il modo di autoregolamentarsi e si adegua a tutti gli eventi. Adesso si grida alla catastrofe per scoraggiare gli altri Stati a non seguire l’esempio inglese, invece di cambiare subito rotta rifondando un Europa il cui cemento deve essere la solidarietà nei confronti dei Paesi membri, e la loro sinergia per affrontare i problemi comuni, come l’immigrazione.
Non mi straccerò le vesti per il risultato referendario ma, al contrario, confido nella sua forza dirompente affinchè riconduca a maggiore ragionevolezza l’apparato usurpatore, al comando della più grande fregatura internazionale.
L'articolo di Caianiello mi sembra un pò contraddittorio. Ma come? Sei un Europeista convinto e nello stesso tempo chiedi lo scioglimento dell'attuale UE? Ipotizzi monete diverse per ogni Paese, ma delo stesso valore? Ma allora tanto varrebbe lasciare in vigore l'euro.
RispondiEliminaIo sono convinto che se l'Europa si scioglie, non si riscostituirà più.
Tra l'altro penso che la BCE (il capitalismo), i ricchi per intenderci, troveranno sempre e comunque il sistema per mantenere il loro potere, sia quello economico, così come di conseguenza, quello politico.
L'idea dei vari Spinelli, non era quella di formare una Europa del tipo che conosciamo, ma una Europa solidale, unita, e libera da pregiudizi verso il resto dell'umanità. Non mi pare che sia andata così.
Signor Botteon, non vedo alcuna contraddizione in quello che ho scritto. Io sono un europeista convinto. Non posso però esserlo di una organizzazione come questa basata sul malaffare e contraria al benessere dei cittadini. Ma la colpa di chi non ne comprendere la macchinazione è ben chiara ed inequivocabile. La domanda che tutti dovremmo porci dovrebbe essere: Perché nessuno racconta la verità ai cittadini di questo paese? Giornalisti delle tv e della carta stampata, così come i politici, dissertano su tutto fuorché sul vero motivo della Brexit, che invece dovrebbe far saltare dalle sedie tutti i cittadini della cosiddetta Unione. Ma perché gli inglesi hanno detto no all'Europa? Sono forse dei matti, incoscienti, degli anti europeisti a prescindere ed ancora troppo imperialisti per parte di una comunità? Niente di tutto questo. Hanno semplicemente scoperto e preso coscienza, che questa "europea", è una mera oligarchia omicida. Tutti o quasi, si lamentano per la sempre più evidente mancanza di democrazia, che il nostro primo ministro non è stato votato dai cittadini, dei tre ultimi governi nominati senza la legittimazione popolare, ma ciò che è davvero incomprensibile è perché tutti tacciono e non raccontano la verità e cioè, che i membri del governo dell'Unione Europea, sono anch'essi, dei privati cittadini non eletti (Commissione Europea), e posti su quelle poltrone direttamente dalle banche finanziarie, che dettano ai servili governi nazionali, le leggi e le norme da fare approvare, oltre a quelle che loro stessi emanano. Leggi tassative per tutti i cittadini europei, nell'unico interesse dei loro tutor. Che la BCE, che presta denaro ad interessi è privata, che il FMI è un ente privato. Insomma, che è la troika che gestisce la vita, il livello culturale, il grado di povertà, della salute, il tipo di alimentazione di ogni singolo cittadino europeo. Cioè dei privati, ai quali, a suo tempo, politici collusi, i cui nomi sono ben noti, hanno consegnato anche il nostro paese, tramite la sottoscrizione di trattati capestro, come quello di Lisbona, Maastricht, M.E.S. Pareggio di bilancio, Fiscal Combact etc... Questa si chiama dittatura e neppure nascosta. Mentre per tutti, fa scandalo Farage, LaPen, Salvini e Grillo, tutti etichettati come fascisti, tutto questo viene accuratamente taciuto da conniventi giornalisti, commentatori, politici e pseudo economisti ammaestrati, gli inglesi lo hanno invece capito e li hanno lasciati a palo a piangersi addosso!
Elimina...dello
RispondiEliminaHa ragione Enrico Letta. Ora occorre che l'Italia mantenga la calma. Soprattutto che non accetti Diktat dall'Europa vigliacca che potrebbe imporci, per rientrare in tempi brevi dal Debito, un'altra Dittatura del tipo Monti. L'unico Politico che in questa situazione potrebbe essere considerato utile, è Romano Prodi. È l'unico che avendo sempre avuto la sana visione di un'Europa Unita, prima Politica e dopo economica, sia anche capace di tenere Testa a Frau Merkel..... Ecco Renzi avrebbe dovuto riflettere anche su questo, prima di bocciare la sua Candidatura a Presidente della Repubblica.... Ma purtroppo, Renzi è Renzi, Prodi è Prodi e Renzi a Frau Merkel preferisce leccarle il culo...
RispondiEliminaNon amo i toni catastrofisti, anche se c'è da non rallegrarsi. A mio avviso l'Inghilterra non ha mai fatto veramente parte dell'Europa. Piuttosto non vorrei che altri seguissero identica strada. Per me soli ci indeboliamo
RispondiEliminama quale indebolimento hahaha sono loro che diventerebbero deboli noi no
RispondiEliminaL'Union Jack svetta dal 1600 in tutto il mondo. Gli Inglesi hanno costruito un impero senza porsi remore sociali ed etiche con i popoli assoggettati.
RispondiEliminaQuando i tempi sono cambiati, con grande oculatezza, per mantenere il controllo politico ed economico, si sono inventati il Commonwealth. Sono furbi ed i loro re, da Giacomo ad Elisabetta non sono da meno. Gioverà loro l'allontanamento definitivo dalla UE? Gioverà a noi? Le opinioni contrastanti degli esperti economici non m'interessano, anche perché sono certo che l'assestamento non tarderà a venire. Fin dalle Scuole medie sento parlare di CEE, di MEC e di UE. Adesso basta! Chiunque voglia parlare di Europa Unita lo deve fare in termini politici ed a queste condizioni: un solo Governo, un solo Parlamento, un solo Esercito, una sola Lingua(mi hanno fatto studiare l'Esperanto), una sola Moneta. Tutti devono partire con le stesse possibilità e la stessa dignità: si troverà il modo, per esempio, di spalmare il debito pubblico fra tutte le entità nazionali partecipanti. Se questo non sarà possibile e nessuno avrà l'ardire di iniziare o iniziare a parlarne...allora che ciascuno vada per la propria strada e l'Europa resti una mera espressione geografica.
NON POSSO ..CHE CONCORDARE ..GLI STATI UNITI D'EUROPA .NON CI SARANNO MAI ..VEDI COME HANNO AIUTATO LA ..GRECIA ..IN AMERICA VERO STATO ..FEDERALE SE LA GEORGIA FACCIO UN ESEMPIO E' IN CRISI (VEDI GRECIA ) ..VIENE ..AIUTATA A D USCIRNE .NON AFFOSSATA !!QUESTA E' L'EUROPA UNITA !!
EliminaPACE E COLLABORAZIONE TRA TUTTI GLI STATI EUROPEI.
RispondiEliminaLA VERA EUROPA: Per affinità culturali Russia ed Ucraina hanno la priorità di far parte della Comunità Europea, rispetto alla Turchia; non a caso Mosca è definita terza Roma. Ma non in questa strana Europa che tra le tante eurostranezze ci dice di fare formaggi e mozzarelle senza latte, ma con farina di latte ! Ma nell'Europa auspicata dai Padri Fondatori : Adenaueur, De Gasperi, Schuman. Diversi mesi fa il Vice Presidente turco disse che per le donne è peccaminoso sorridere in pubblico; le donne turche risposero con pubbliche risate.
Una vera, giusta migliore Europa anche per far sì che il Regno Unito rientri nella Comunità Europea.
Articolo di cui si può o meno condividere il contenuto ma è sicuramente interessantissimo che apre a riflessioni serieLa speculazione finanziaria su cambi e borse ci dice che sicuramente molti aspettavano una cosa del genere e ne hanno approfittato a man bassa Poi vedremo nel medio e lungo termine il reale impatto Si può o meno dar credito alle testate giornalistiche italiane e stranire ma sicuramente dei contraccolpi ci saranno specialmente dopo la conclusione delle procedure di completamento di uscita 18 mesi????Colpisce, se vera, la decisione della regina di abdicare coincidenza?????Concordo invece sulle preoccupazioni circa l’Italia ed il governo italiano e condivido la sua idea circa fare gruppo per la difesa degli interessi nazionali Anche se conoscendo la politica italiana ciascuno penserà al suo orticello
RispondiEliminaLa colpa dell'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea è di Cameron. Per conquistare un certo elettorato e vincere le elezioni ha promesso il referendum, la democrazia non può, impunemente, essere usata per fini personali. Le conseguenze più negative di questo divorzio le subirà il popolo inglese, in particolare i giovani che temono la contrazione del sistema sociale di apertura. Dall'analisi del voto sta montando un doppio conflitto. Uno generazionale, i giovani favorevoli alla permanenza contro gli anziani che hanno deciso per l'uscita. L'altro conflitto è territoriale, l'Irlanda e la Scozia, favorevoli alla permanenza, contro il resto dell'impero pronti a muoversi per l'indipendenza. Analizzando le conseguenze più generali all'intero sistema europa, in base agli interessi, vengono fuori diverse valutazioni. Quella preminente è la preoccupazione del crollo delle borse, un aspetto, per me, poco nobile in quanto trattasi di manovre speculative che purtroppo pesano sui popoli. La questione più delicata è quella politica. Giovanni Caianiello fa bene a rammentare che questa non è l'Europa sognata da Spinelli e da tutti quelli che ci abbiamo e ancora ci crediamo. La lezione della Gran Bretagna dovrebbe far riflettere tutti gli Stati membri e correre ai ripari prima che si allarga a macchia d'olio la spinta populista e xenofoba contro l'unità dei popoli, la cooperazione e l'accoglienza. L'Europa deve ripartire dagli ideali dei Padri Fondatori. Un primo e significativo cambiamento deve venire dall'assetto istituzionale: il potere decisionale, dal Consiglio Europeo dove prevalgono gli egoismi degli Stati, deve passare al Parlamento Europeo espressione della sovranità dei popoli. Questo assetto istituzionale faciliterebbe la costituzione degli Stati Uniti d'Europa. Vogliamo una Europa che esalta e tutela il sistema produttivo di tutti i popoli per un libero scambio nel nome della cooperazione finalizzata al benessere generale. Una Europa non più in mano ai burocrati che rappresentano interessi statuali e finanziari ma governata dai politici eletti dai cittadini. Concludo con una considerazione sulla ratifica dei trattati. Senza voler sminuire il valore democratico dei referendum, sono convinto che questo istituto non dovrebbe essere utilizzato per i trattati internazionali la cui approvazione dovrebbe essere demandata ai Parlamenti espressione della sovranità popolare dei vari Stati. Una volta approvati, qualsiasi trattato deve essere rispettato: "Pacta sunt servanda" Parafrasando il titolo del bellissimo articolo di Giovanni Caianiello : " DIO SALVI L'EUROPA. CHE POSSA RIMANERE UNITA ".
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