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martedì 3 maggio 2016

SINDACO DI ROMA. ELEZIONI QUASI NAZIONALI

SIndaci Roma

di Giangiuseppe Gattuso La politica romana specchio dell’Italia. Forse. Di sicuro rappresenta un nodo cruciale per future strategie. Perché Roma è la capitale e rappresenta nel mondo l’immagine del “bel paese”.

Marino-6753-630x419I fatti spiacevoli accaduti e lo stato di degrado in cui è sprofondata, per responsabilità di una classe dirigente inadeguata e collusa, rendono necessario un rilancio e una normalizzazione. A cominciare dagli interventi che interessano la quotidianità dei cittadini per finire a quelli che richiedono un respiro più lungo. Una visione della città al confronto con le grandi realtà metropolitane europee e mondiali.

Il teatro politico è ormai diradato e a un mese dall’apertura delle urne, si vota il 5 giugno, i candidati a sindaco sono pronti e perfettamente identificabili nella loro essenza politica e personale.

bertolaso-1L’ultima novità è rappresentata dalla definitiva scelta di Forza Italia guidata da Silvio Berlusconi. Dopo un primo forzato tentativo su Guido Bertolaso, la scelta è ricaduta su Alfio Marchini, la migliore e più intelligente mossa politica possibile. Un candidato “libero dai partiti”, così è scritto nei suoi manifesti, che aveva vinto inutilmente le “primarie” della Lega. In questo modo si è scelto di marginalizzare una destra estrema e lepenista frutto dell’accoppiata tra Fratelli d’Italia e il partito di Matteo Salvini.

Un’operazione che potrebbe portare a scenari diversi e potenzialmente capaci di determinare gli schieramenti politici del prossimo futuro. Un grande raggruppamento dei cosiddetti “moderati” capace di concorrere ancora per il governo del paese, partendo proprio dalla candidatura romana. Che riaggancia il folto stuolo di ex centro destra transitati nel tempo tra i sostenitori di Renzi e del suo governo e non solo. Ma veniamo a noi.

Chi sono i candidati alla carica di sindaco di Roma Capitale: Roberto Giachetti per il PD, Virginia Raggi per il M5S, Giorgia Meloni per Fratelli d’Italia e la Lega, Alfio Marchini esponente autonomo di un Movimento Civico e adesso appoggiato anche da Forza Italia, Stefano Fassina per la Sinistra e SEL, e forse Francesco Storace, il “fascista vero de core”, se non appoggerà Marchini; e pare ci sia anche Mario Adinolfi. Credo però che la battaglia possa essere ristretta a Giachetti, Marchini, Meloni e Raggi. Gli altri faranno la loro battaglia per poi riposizionarsi al ballottaggio.

Roberto GiachettiRoberto Giachetti, 55 anni romano di nascita, è il candidato ufficiale del Pd, ha vinto le primarie, è Vice Presidente della Camera dei Deputati, molto vicino al Segretario del partito. Ha una lunga storia politica che inizia a 18 anni con il Partito Radicale e un’esperienza importante proprio al comune di Roma dove ha svolto il ruolo di capo della Segreteria e Capo di Gabinetto dell’allora Sindaco Francesco Rutelli. Ha condotto molte battaglie insieme a Marco Pannella facendo della non violenza un principio fondante del suo percorso umano e politico. Molto attento all’universo dei diritti umani e civili e alla condizione dei detenuti, ogni anno passa il Natale e l’ultimo dell’anno proprio con loro. Una peculiarità che rivela uno spirito sensibile e attento alle esigenze di chi si trova in difficoltà. Apprezzabile. Ha, inoltre, condotto una battaglia per la riforma della legge elettorale e due scioperi della fame, 123 giorni e 69, per l’abrogazione del Porcellum.

Alfio MarchiniAlfio Marchini è un imprenditore, con interessi all’estero e attivo nei settori come l’energia, i servizi, le costruzioni e la finanza, con la passione per la politica. 51 anni romano di nascita ha già corso per la carica di Sindaco insieme all’allora vincente Ignazio Marino raccogliendo il 10% dei consensi. Un personaggio sui generis, trasversale, gode della simpatia di settori diversi della società. Ha fatto parte del Consiglio di Amministrazione della RAI, è stato AD di Roma Duemila S.p.A., società di proprietà del Gruppo Ferrovie dello Stato, per il Giubileo del 2000. È stato anche membro del CdA di Banca di Roma e Unicredit. È, tra l’altro, membro del Non Governmental Peace Strategies Project (insieme a George Bush Senior, Kofi Annan, Javier Solana, Mikhail Gorbachev), e socio fondatore dell’”Associazione Italia Decide”, presieduta da Luciano Violante e presidente onorario è Carlo Azeglio Ciampi. Con solide amicizie anche con Giuliano Amato e Massimo D’Alema.

Meloni sindacoGiorgia Meloni, classe 1977, romana verace, inizia giovanissima, a 15 anni, il suo impegno politico. A 19 è già responsabile nazionale del movimento studentesco di Alleanza Nazionale e a 21 anni è eletta consigliere della Provincia di Roma mentre, nel 2006, a 29 viene eletta deputata per Alleanza Nazionale. A 31 anni ricopre l’incarico di Ministro della Gioventù con Silvio Berlusconi: il Ministro più giovane della storia della Repubblica Italiana. Nel 2012, dopo avere abbandonato il Centro Destra, fonda, insieme a Guido Crosetto e Ignazio La Russa, il movimento politico “Fratelli d’Italia – Centrodestra nazionale” di cui è attualmente presidente nazionale. È pure sostenuta da Matteo Salvini in aperta ostilità con Silvio Berlusconi e il candidato Marchini.

virginia-raggi-candidata-movimento-5-stelle_655315Virginia Raggi rappresenta la novità assoluta. 37 anni, romana, è stata eletta nel 2013 Consigliera Capitolina durante la sindacatura di Ignazio Marino. Ha partecipato attivamente ai lavori consiliari e si è interessata ai problemi della cultura del lavoro, delle politiche giovanili, delle politiche sociali e della salute. Il suo impegno politico nasce dalla passione per la sua città impegnandosi nei primi comitati di quartiere a favore dei gruppi di acquisto e con un’attenzione particolare al tema della sostenibilità. Nel 2011, delusa e pentita dopo aver votato per anni a sinistra, ha condiviso l’idea del Movimento 5 Stelle costituendo, insieme ad altri due attivisti, il gruppo del XIV Municipio. Per la sua professione si occupa in particolare di diritto d'autore e di proprietà intellettuale. Nel 2007 è stata nominata Cultore di "Diritto dell'Informazione e dell'Informatica" presso l'Università degli Studi di Roma "Foro Italico".

Insomma, Roma è Roma. Una realtà bellissima, una metropoli che richiede dedizione e impegno totale, e chiunque sarà il sindaco avrà gli occhi puntati addosso. Se fossi un cittadino romano, libero da condizionamenti “politici” avrei qualche difficoltà a fare una scelta consapevole tra personaggi così diversi e fortemente caratterizzati.

Giangiuseppe Gattuso
03 Maggio 2016

22 commenti:

  1. Se volessi osservare solo le 4 biografie scritte da Giangiuseppe mi fermerei a quella di Giachetti perché mi sembra la più interessane. Ma è un renziano di ferro, quindi la domanda: quella biografia è ancora valida?

    Se abitassi a Roma sceglierei il nuovo, cioè la Raggi con tutte le incognite che rappresenta.

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    1. io no anche il suo passato ha delle ombre

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    2. Claudio ...ormai sembra (qui su FB) anche per il mio stimato amico Michele che basta essere non renziani e tutti vanno bene ...anche quelli che facevano il praticantato nello studio di Previti (certo Previti era uno sconosciuto) !!!

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  2. Credo che il governo di Roma non possa essere affidato a chiunque ...c'è bisogno di persone oneste, ma non solo oneste ma anche capaci e competenti!!!

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  3. Per i romani sarà un decisione molto difficile, ma, condivido il pensiero di Michele Maniscalco, probabilmente la scelta con più possibilità d'uscire dalla crisi di credibilità.

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. Gli interessi in ballo della Roma sorniona sono tanti e grossi. La maggior parte di questi interessi si coagula intorno a Marchini e Giachetti, meno sulla Meloni e meno ancora sulla Raggi. Se gli interessi in ballo sono, come io credo, il vero decisore del voto, il ballottaggio sarà fra Marchini e Giachetti. Ma c'è anche una Roma agitata e scontenta che voterà Raggi, che può diventare la sorpresa.Vedremo.

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  6. atteso che il fatto che raggi dica che ha votato per anni a sinistra non significa che sia vero, non ha fatto alcuna attività vestita da militante di sinistra...quindi per me è soloun modo come un altro per diffamare un avversario: ci sta ma non la userei come notizia che definisce la sua carriera politica...sarà che io alle balle dei grillini non credo primaditutto perchè sono molto bugiardi e amano spacciare falsi storici uno via l'altro.....ma anche perchè non hanno nemmeno la minima formazione e educazione istituzionale, sono incompetenti anche quando obbediscono agli ordini dall'alto lo fanno senza capire dove si muovono e approfittando dell'ignoranza altrui...la raggi ha simpatie di destra, questo lo ha detto e stare in m5s lo certifica. punto. ...se domani scrivessi che votai cimnquestelle e oggi li vado a denunciare dal primo all'ultimio...sarei credibile ?

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  7. Solo due brevi osservazioni sul candidato Outsider. La prima: Marchini poteva essere considerato un "candidato autonomo" forse fino al giorno prima del ritiro dalla corsa di Bertolaso da parte di Berlusconi. Adesso che l'ex cavaliere, dopo aver scaricato il suo improbabile candidato si è gettato nelle braccia dell'avvenente imprenditore assieme a Storace e le loro truppe cammellate, c’è qualcuno dotato di una intelligenza media, che può ragionevolmente pensare che Marchini possa ancora conservare tratti di indipendenza e di autonomia? E’ pensabile che Silvio Berlusconi con un curriculum politico e imprenditoriale come il suo, possa dare il proprio sostegno ad un candidato in maniera disinteressata, senza pensare ad un suo ritorno personale e di partito? La risposta è no. Dunque la si smetta di definire autonomo o indipendente un candidato che, in caso di una sua elezione a sindaco (molto improbabile), dovrà necessariamente rispondere delle sue scelte amministrative a Berlusconi, a Forza Italia, alla destra di Storace. In altre parole, se dovese vincere il piacione, dietro la sua faccina sorridente ci sarà l’eterno, inossidabile pregiudicato di Arcore, pronto a sfiduciarlo in Consiglio se non rispetterà gli impegni. Questa è la verità. L’altro deficit di questa candidatura è il potenziale, quanto concreto, rischio per Marchini, di incorrere in numerosi conflitti d’interesse stante il suo ricco e corposo curriculum imprenditoriale e politico. Praticamente ha interessi in quasi tutti i settori di cui dovrà occuparsi come sindaco nel compiere scelte amministrative. Gli altri candidati di “sistema” in corsa sono facce ben conosciute e con responsabilità amministrative accertate (personali o dei partiti cui appartengono), sullo sfascio della capitale. Ecco perché l’unica che può chiamarsi fuori dalle passate gestioni è la candidata dei 5Stelle che, non a caso, è data vincente in tutti i sondaggi.

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  8. Saranno elezioni importanti perché. Se non vince la Raggi, e non vincerà, Grillo ha promesso che si brucerà vivo. E siccome Grillo è un uomo d'onore, siamo tutti in trepida attesa. Sarà uno spettacolo unico e, naturalmente, irripetibile.

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  9. Allora, Giachetti è al soldo di Renzi con tutte le sue buone intenzioni, Marchini non ha avuto coerenza e si è aggregato, la Meloni ha cambiato più casacche.... rimane la Raggi...potrebbe essere l'alternativa da provare.......

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  10. antonella albertini4 maggio 2016 alle ore 15:35

    Se fossi una romana sarei molto preoccupata per la gestione della città. Roma merita un'amministrazione efficiente e all'altezza di una città metropolitana, come sono state le amministrazioni Rutelli e Veltroni, per fare esempi recenti. Purtroppo il PD non ha permesso a Marino di concludere il suo percorso; sono certa che contro di lui ha giocato la sua non confidenza con la gestione della cosa pubblica, proveniendo da esperienze molto diverse. Sull'onestà e sull'impegno di Marino non ho dubbi, forse sarebbe stato opportuno concedergli il tempo necessario per imparare a fare il Sindaco di Roma. Mi preoccuperei moltissimo se dovessero vincere Meloni, Raggi e Marchini. La Raggi difetta di un'accertata inesperienza e di idee banali e puerili quando espone il suo programma, secondo me non è all'altezza del compito. Abbiamo già sperimentato la Meloni quando era ministro del governo Berlusconi e per me é sufficiente per una sonora bocciatura. Marchini non mi piace perché ambiguo e troppo preso dalle sue attività imprenditoriali per dedicarsi con purezza all'amministrazione di Roma. Se fossi romana voterei per Giachetti, che pur non essendo un trascinatore di folla offre, secondo il mio punto di vista, un minimo di garanzie sia per quanto riguarda principi morali sia per esperienza politica. Avrei però preferito avessero lasciato Marino al suo posto per completare il suo mandato e poi essere giudicato.

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  11. Marchini, Il vecchio che avanza. Ma molti italiani, proprio non sanno fare a meno del masochismo. Dalle primarie del PD al sostegno di Berlusconi e Storace. È difficile capire quanto sia figlio del sistema e del patto del nazareno, più vivo che mai? Certo, una persona sveglia, ma lo erano anche Alemanno e Marini ed il risultato è sotto gli occhi di tutti. La Meloni, la stessa che ha votato per la "Fornero" e tante altre leggi criminali e Giachetti, dicono brava persona, ma allora perché si è digerito tutte le angherie e condiviso le scelte scellerate di Rutelli, quando faceva parte della sua giunta? Tutti improvvisamente ritornano vergini, grazie alla memoria da gallina degli italiani. Meglio Fassina, al quale va comunque riconosciuto la coerenza di essere rimasto un uomo di sinistra, nonostante Renzi.

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  12. S P Q R Sono Proprio Quattrini Rubati - Hanno spremuto persino le tette della Lupa Capitolina e Romolo e Remo son rimasti senza latte! Povera Roma! Povera Italia! Si scrive Roma ma si legge al contrario: Amor.

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  13. Ecco che non mancano neppure le solite critiche da parte di chi è stato comunista ed adesso, senza alcuna coerenza sostiene un governo di in partito di centro destra come il PDin affari con Berlusconi ed il suo emissario plurinquisito Verdini, che vergognosamente siede in parlamento ed addirittura gli consentano di ergersi a padre costituente. "La Raggi difetta di accertata inesperienza e di idee banali e puerili"? Ovviamente falso. La Raggi è più che esperta, essendo stata già consigliera in Campidoglio con larga conoscenza della macchina comunale, infatti,è a lei che ed alle sue capacità che si deve l'aver scoperchiato gli altarini degli intrecci politici mafiosi delle inchieste romane. Questa sarebbe inesperienza? I suoi programmi? Basta leggerli per comprenderne la lungimiranza e fattibilità, perché a differenza degli altri candidati, la Raggi, ha le mani libere per metterlo in pratica il suo programma, non dovendo ubbidire ai finanziatori di campagne elettorali. Ma questo, pare sia difficile da capire.

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  14. Non abito a Roma e quindi non posso votare nessuno dei nominati, posso dire che mi piacciono poco un pò tutti, se dovessi davvero scegliere, opterei per il nuovo, per quanto inesperta probabilmente non potrà fare peggio degli altri, sia i suoi avversari odiernii sia i suoi predecessori...chissà..

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  15. Faccio tanti auguri a Raggi.
    Qualche ombra ma la persona più utile per tentare un cambiamento e chiudere una stagione fallimentare.

    Peccato non abbia presentato la propria squadra.
    Farebbe la differenza.

    Altrove candidati modesti e quasi insignificanti... e ciò contribuisce ad accendere i riflettori su Roma.

    A noi non romani... non ci resta che attendere 😉

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  16. credo che chi si sta battendo per una causa giusta, nell'interesse dei Romani, delle persone più deboli, per chi non trova lavoro, per i giovani, i pensionati, per coloro che sono portatori di handicap, per tutti coloro che non hanno un alloggio, per la carenza degli asili nido, perchè Roma diventi la capitale dell'accoglinza. e, altro, sia Stefano Fassina.
    Gli altri: Giachetti, ha cambiate più casacche che scarpe, la Meloni. fascista su Roma, spero di no, Marchini, lo scarto recuperato perchè con Bertolaso non potevano sperare che nell'ultimo posto.. Confermo, Fassina.

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  17. Intendo sviluppare il mio commento sull'incipit dell'articolo di Giangiuseppe Gattuso: " La politica romana specchio dell'Italia. Forse. " Roma non ha bisogno ma, deve essere governata bene. L'impresa è ardua. Dal 2008, ogni anno, con le tasse di tutti gli italiani lo Stato dà al comune di Roma 500 milioni per sanare un buco di 22,4 miliardi accumulato negli anni passati. La Capitale, purtroppo, è la città più corrotta e inefficiente d'Europa. Chi sarà eletto Sindaco avrà un compito difficile: dovrà iniziare dalla questione morale eliminando l'illegalità che si annida nella macchina burocratica e dovrà far leva sul cambiamento culturale dei romani che dovranno incominciare ad amare e rispettare la loro città. Non intendo analizzare il profilo dei quattro candidati papabili, il compito della scelta spetta ai romani. Con il rilancio di Alfio Marchini le carte si stanno rimescolando, è dimostrato dai sondaggi che malgrado discordanti hanno ribaltato l'ordine della graduatoria delle preferenze. Roberto Giachetti che prima era dato per l'unico sfidante, al ballottaggio, di Virginia Raggi ora viene declassato al quarto posto nella classifica dei sondaggi. I sondaggisti intravedono un ballottaggio Raggi-Marchini e in subordine Raggi-Meloni: dalle due eventuali sfide uscirebbe vincitrice Raggi. L'esperienza ci dice che i risultati reali smentiscono i sondaggi anche per l'alta percentuale degli indecisi. Attenendomi agli spunti che vengono dall'articolo, dagli scenari romani, intravedo la possibilità di un accordo della destra moderata con il PD di Renzi per il futuro governo nazionale. Se questo mio presentimento ha un minimo di fondamento, al ballottaggio, cercheranno di fermare la corsa della Raggi e della Meloni. Fantapolitica? Vedremo! Comunque mi affido al buon senso dei romani. A loro dico che Roma ha bisogno di un Sindaco come Luigi Petroselli, che in solo due anni di amministrazione, con la sua politica attenta ai problemi degli esclusi, degli emarginati e dei poveri si batté per unire culturalmente e fisicamente le periferie e le borgate al centro della città. Se la sua opera non fosse stata fermata dall'improvvisa morte, oggi forse Roma sarebbe assai diversa.

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  18. Di certo queste romane non sono un banco di prova per le elezioni nazionali. A parer mio si evidenzia solo una netta distinzione fra Destra e Sinistra ed io da qui, dalla Sicilia, avrei da scegliere fra
    l'ottimo Giachetti, renziano ma non democristiano,e
    La Raggi, le cui precedenti simpatie di sinistra e l'appartenenza a 5S, che, a mio avviso, oggi è il solo Movimento politico che mi parla ed agisce secondo valori di Sinistra. Da romano non voterei certo per Marchini, che ha ricevuto l'infausto
    abbraccio del guitto di Arcore. Se avessi un po' di simpatia a destra voterei per la Meloni: ci sarebbero meno boss e, dunque, meno sporchi affari; il suo handicap è però Salvini. Fra Giacchetti e Raggi vinca dunque il più amato o il più fortunato.

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  19. L'unica candidata che rappresenta un'inversione ad U rispetto al disastroso passato e alle fallimentari amministrazioni che hanno lasciato la Capitale di questo paese in macerie è la RAGGI del M5S!!! Donna preparata,competente,col piglio giusto , che conosce la macchina amministrativa romana per essere stata 2 anni all'opposizione....l'unica candidata che ha davvero le mani libere per combattere corruzione,clientelismi, e per fare gli interessi dei cittadini romani !!!! Se i Romani ..la gente comune,i cittadini onesti sperano in una rinascita di Roma devono votare la RAGGI!!!! gli altri candidati sono espressione dei soliti poteri....Giachetti è il volto pulito ...de sinistra...con cui Renzi spera di ingannare i romani...ma dietro di lui ci sarà il solito PD romano....e sarà cmq pilotato dal PdC ....la Meloni è la solita bella faccina che Salvini spera di mettere sulla poltrona del Campidoglio per affermarsi in qualità di guida del CD e per fare le scarpe a Silvio...ma i romani dovrebbero cmq sapere che la Meloni è la stessa che in Parlamento ha votato le peggiori porcate ...quella che era culo e camicia con Alemanno ...e poi vorrei sapere da Giachetti e dalla Meloni se in caso di sconfitta accetteranno di sedersi sugli scranni riservati alle opposizioni o preferiranno tornarsene in Parlamento fregandosene della Capitale!!!! mi sembra che ancora adesso sia Giachetti che Meloni nn si sono dimessi da Parlamentari della Repubblica!"!!! Per qu<nto riguarda Marchini i cittadini romani dovrebbero sapere che si tratta di un imprenditore che nella scorsa amministrazione si è visto molto poco in Campidoglio.....doveva curare i suoi interessi e magari trasferire fondi all'estero!!! invotabile già prima ...e a maggior ragione adesso che è caduto tra le braccia di quel lazzarone di Silvio... sarà il solito imprenditore che mirerà a non scontentare i poteri forti della capitale...si accorderà con Caltagirone....privatizzerà i servizi pubblici...trasporti,rifiuti....venderà le partecipazioni del comune nelle municipalizzate....rilascerà concessioni edilizie agli amici...e nel frattempo ...lascerà Roma alla mercè di palazzinari senza scrupoli ...si accorderà con i potenti della capitale per riceverne sostegno finanziario indispensabile per scalare il centrodestra ....nei piani di Berlusconi il prode Arfio sarà l'uomo su cui puntare per riunire tutto il centrodestra...compreso Salvini....e per tentare in questo modo di sconfiggere Renzi alle prossime elezioni politiche!!!! In sostanza Giachetti, Meloni, Marchini sono candidati a Roma ma il loro intento nn è amministrare la città per il bene dei romani...con Giachetti Renzi spera di sbarrare la strada al M5S perchè qualora la Raggi diventasse sindaco ne scopriremmo delle belle....salterebbe il coperchio della pentola romana e sai quanti scheletri ? Meloni e Marchini invece sono solo le pedine rispettivamente di Salvini e Berlusconi che si stanno giocando la supremazia nel centrodestra in vista delle politiche 2018!!! in tutti i casi cmq solo la Raggi e il M5S rappresentano davvero il cambiamento...ed un grave pericolo per quella classe dirigente che in questi anni ha distrutto la capitale creando tra l'altro un DEBITO ENORME!!!!! Se ai romani è rimasto un minimo di amor proprio e di rispetto per la loro città l'unica scelta sensata è votare M5S!!!!

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