di Fausta Fabbri - La pulzella fiorentina ora si è scoperta partigiana, ma -sia chiaro- della prima ora!
Di quei partigiani veri che hanno vissuto la resistenza!
E sì, lei faceva la staffetta in montagna a cavalcioni di una bicicletta "su pei monti a guerreggiar"!
La colpa non è sua, ma di quegli insegnanti di storia che -come spesso capita- alla Resistenza "non ci arrivano" perché perdono tempo con Garibaldi e "la liberazione" del sud dai Borboni!
D'altra parte, la pulzella fiorentina non conosce neanche l'uso del congiuntivo (<<Come se camminano>>: sic, ieri su RAI 3!)
Scuola, scuola...!
Già, ma che importa!
Invece importa e come!
Lo studio della lingua forma la testa, dà quella logica che la partigiana non ha: di un pensiero coerente e moralmente integro necessario a chi è al governo di una nazione; a lei basta "sfurbacchiare"...e per questo la consecutio temporum non serve: è sufficiente il solo presente indicativo!
E poi...! La colpa è di Bersani che a suo tempo ha allentato le briglie -compiacente, forse in stato di momentanea incoscienza- non considerando per intero la portata del guaio che stava combinando dando fiducia, pur se ob torto collo, ad un prepotente come Matteo Renzi.
Morale, scrupolo, correttezza: che robe sono!
Non dimenticherò mai il passaggio da Letta a Renzi, umiliazione compresa: verso un membro del suo partito!
Faccia tosta e presa del "campanello governativo" ...mano tesa alla stretta rituale!
Ce ne vuole di fegato!
E noi ci dovremmo fidare di uno cosi!
Di un "costituzionalista" che, come la tosca, la costituzione neanche l'avrà letta per intero!
Diversamente, la partigiana non ne toccherebbe neanche una virgola!
O avendola letta la teme perché proprio quella COSTITUZIONE rappresenta l'ostacolo vero per portare avanti il progetto di un governo forte di cui la stessa Boschi sarebbe ministra garante poliziesca: innanzitutto degli interessi della grande finanza mondiale e delle varie banche nazionali, nonché delle tante forze oscure difficili da individuare in quel mondo "del sommerso" di oggi!
I partigiani, poiché in maggioranza non ci sono più, si staranno rivoltando nella tomba, infangati da tanta ignominia!
Loro che "su pei monti" ci sono stati davvero "a guerreggiar"!
Loro che ci hanno liberato dal fascismo per consegnarci un'Italia libera dall'oppressore, per una Repubblica Democratica fondata sulla Costituzione più bella del mondo!
Mi spieghi la tosca come potrebbero mai suggerire a chicchessia di votare SI'!
Forse a quel compiacente novantatreenne momentaneamente turbato dall'occhio ceruleo e dal biondo capello della bella pulzella fiorentina!
Bè, lo capisco...come tirarsi indietro!
E intanto Bersani comincia a preoccuparsi davvero e si gratta la pera!
Bellissimo articolo, veramente, anche a me da fastidio la continuo congiuntivo -condizionale- mania, quel continuo se fossi o se avessi .... in mancanza di determinazione, il relativizzare d'ogni impegno e dovere.... questo vaghizzare continuo lede qualcosa in me... m'offende.
RispondiEliminaSenza la giusta fermezza, si lascia il terreno delle future generazione ai sciacalli e si ruba il futuro ai giovani.....
Ho grande rispetto , stimo il sincero e pericoloso impegno dei partigiani italiani e greci e sono delusissimo della "sinistra " italiana ed anche quella svizzera che vivono legati nelcongiuntivo condizionante e paralizzante.
Mi piace il gioco di fioretto di Fausta Fabbri, con l'affondo finale che infilza gli sciabolatori Boschi e Renzi al servizio dei loro padroni.
RispondiEliminaFausta Fabri ha tracciato un profilo puntuale e circostanziato della fatina azzurra, elevata al ruolo di giureconsulto alla matriciana da quell’altro costituzionalista della domenica che gioca a fare il presidente del Consiglio e a distruggere la Costituzione italiana scritta a due mani (anzi a due piedi visto il pasticcio che hanno combinato), con il pluripregiudicato e condannato Verdini. Questi arrogantelli toscani (potremmo meglio definirli Etruri) stante la familiarità con banche e finanze), si permettono di disquisire sui partigiani e sulla resistenza che le loro riforme stanno infangando e calpestando. Se questo è il giovanilismo spacciato per nuova politica, la si smetta di guardare al dato anagrafico.
RispondiEliminaconcordo !
EliminaI ministri che si stanno succedendo dalla caduta del muro di Berlino e, in particolare, quelli dell’attuale governo sono attori che recitano copioni scritti da centri di potere sovranazionali e garantiti dalla regia di “garanti” nazionali.
RispondiEliminaCome ho già avuto modo di esprimere in un precedente commento la dimensione sovranazionale si manifesta attraverso pressioni esercitate da trattati e Direttive, come il pareggio di bilancio che subordina la sovranità di un Paese a politiche di bilancio dettate da organismi internazionali non elettivi che governano i mercati.
La dimensione nazionale, invece, tende a ridurre la dialettica politica e sottrae in modo sempre più sfacciato il potere di rappresentanza politica al voto popolare: attuando strategie disegnate da esecutivi sovranazionali, declassando il Parlamento a organo di ratifica di decisioni governative; cooptando parlamentari “di fiducia” e depotenziamento il contrappeso delle minoranze con premi di maggioranza che artificialmente trasformano affermazioni elettorali modeste in plebisciti.
Quello che più preoccupa in questa spirale perversa è il vuoto assordante del popolo che silenziosamente e ciecamente delega la propria libertà e il futuro dei loro figli a personaggi che senza il puparo si affloscerebbero nel vuoto della loro inconsistenza.
Sconcertante l'intervista alla Boschi ..pungente il commento dell'Annunziata nell'ultima domanda ..gli faccio questa domanda per non aspettare altri due anni , che dire? Cosa poteva significare la frase sui partigiani ..certamente quelli VERI ..sicuramente voteranno ....si ..gli altri quelli scarsi incapaci sicuramente voteranno NO ..cosa vuol dire ? Questa volta si e' sentito anche Bersani che veramente comincia a temere PER LA SUA POLTRONA ..dopo aver votato a favore delle leggi CAROGNA che l'arrogante premier sta imponendo a colpi di ghigliottina di canguro ,,contro l'UNICA VERA OPPOSIZIONE cioe' IL MOVIMENTO CINQUE STELLE ..PERCHE' E' INUTILE DARLO ci sono le false opposizioni s.e.l .fratello d'Italia forza italia il ministro alfano ..ed il popolo ..INEBETITO NON VA A VOTARE permettendo a questa marmaglia di fare i loro comodi ..ora e' proprio una GUERRA ..ieri renzi a Bergamo ha ricevuto il primo segnale .. DISORDINI URLA ANCHE NEL TEATRO ...abbiamo ad ottobre una grande occasione ..RESPINGERE CON UN NOOOO LA PESSIMA RIFORMA DELLA COSTITUZIONE ..andranno casa? Non crdo renzi e' assatanato di potere e poi dice continumente balle COLOSSALI .dobbiamo credere a queste sceneggiate ...se perdo vado a casa con Maria Elena ..e la gente si beve queste esternazioni noiose ormai ..
RispondiEliminaSe facciamo due conti, assegnando ai partigiani di allora un’età tra i 20 e i 30 anni, adesso dovrebbero essere tutti tra i 90 e i 100 anni di età. Siccome la vita media di allora era qualche decennio in meno di quella attuale, ne consegue che quasi tutti i partigiani dovrebbero essere già morti. Ne resterebbero ancora in vita veramente pochi.
RispondiEliminaLa frase della Boschi, detta certamente a braccio nella trasmissione televisiva condotta da Lucia Annunziata, secondo me ha poca, anzi pochissima importanza. La stessa ha spiegato come l’idea di citare i partigiani le fosse venuta in seguito alla dichiarazione di un partigiano vero (di cui adesso non mi sovviene il nome) il quale ha detto che al referendum avrebbe votato per il sì.
Ma siccome in Italia c’è gente che pur di fare polemica pagherebbe di tasca propria chi procura qualche motivo atto allo scopo, la frase della Boschi è capitata a fagiolo, e giù con attacchi, discussioni, critiche malevole, dispute sui partigiani, interviste al presidente dell’ANPI, condanne, stroncature, scambi di vedute, una vera e propria guerra mediatica.
Chi mi conosce sa che io aborro tutto quello che direttamente o indirettamente proviene dal PD, e quindi mai mi sognerei di difendere la Boschi.
Ma, dico io, con tutti i problemi veri che abbiamo, possibile che gli italiani perdano tanto tempo e tante energie a discutere della frase della ministra? Evidentemente siamo un popolo di gente abbastanza felice per andar dietro ad una frase magari sbagliata di un ministro, come se la Boschi avesse commesso un delitto di lesa maestà, oppure come se la frase incriminata potesse spostare di un mllimetro l’esito del referendum prossimo venturo, cosa impossibile vista l’esiguità del numero dei partigiani ancora in vita. Partigiani che comunque si sono già schierati per il NO.
E allora, per favore, cerchiamo di occupare in maniera più costruttiva il nostro tempo, senza perderci in futilità,stupidaggini e sciocchezze varie.
Complimenti a Fausta Fabri per il Suo simpatico e grazioso articolo. Allora la democratica Costituzione del 1948, ANCHE con la quale l'Italia realizzò il risorgimento economico post disastro seconda guerra mondiale, è nazista ? Anche con quella Costituzione l'Italia divenne la quinta potenza industriale al mondo. Se oggi siamo in decadenza economica-occupazionale-sociale-morale-demografica la Costituzione non c'entra, ma le cause sono la repubblica di privilegiopoli e tangentopoli (ex Regno d'Italia ed ex Repubblica Italiana ), e la globalizzazione subita invece di fronteggiarla.
RispondiEliminaLa globalizzazione tende a ridurre e abolire I dazi doganali anche tra Paesi con diverse potenzialità economiche ed ENORME differenza del costo del lavoro. Se, con l'autarchia, imponessimo pesanti dazi doganali alle importazioni gli Stati ricambierebbero la " cortesia " alle nostre esportazioni e sarebbe peggio. Ma la globalizzazione si può fronteggiare eliminando sprechi, ridimensionando spropositati privilegi, eliminando tante poltrone superflue e / o in eccesso nel Parlamento Nazionale e dall'Etna alle Alpi : ENORME SPESA ASOCIALE ED IMPRODUTTIVA che, gravando anche su lavoratori ed aziende, danneggia la competitività del made in Italy con conseguente disoccupazione, cassa integrazione, catastrofico debito pubblico, ipertartassamento, aumento di truffe furti rapine, SUICIDI DI DISOCCUPATI ED IMPRENDITORI, decadenza economica-occupazionale-sociale-morale-demografica. La Costituzione nel suo impianto va bene, ha solo bisogno di qualche lieve ritocco per riformarla E NON DEFORMARLA.
Gentile Signora Fabri, Bersani si è dimesso e le primarie Renzi le ha vinte contro Cuperlo e Civati. Così vanno le cose in democrazia. Bersani è stato vittima della sua ingenuità o scarsa intelligenza quando si è fatto deridere da quelle due nullità grilline che si chiamo Crimi e Lombardi. Chi è causa del suo mal pianga se stesso. Quanto alle derisioni di quella che lei chiama la pulzella fiorentina, temo che lei si dovrà ricredere. la pulzella è abile ed è molto preparata e sentirà , sentiremo, a lungo parlare di lei. E poi non è che certo sinistra può pensare di campare di rendita sulla Resistenza. Gli eroi sono stanchi, o deceduti.
RispondiEliminaCondivido la prima parte, mi preoccupa la seconda...per i partigiani si conservi la memoria storica a monito delle future generazioni!
EliminaFausta Fabri Conserviamo pure la memoria storica, ci mancherebbe ma l'Anpi non ha più ragione di esistere. Oltretutto a Roma l'Anpi si è opposta al fatto che la Brigata Ebraica partecipasse alla rievocazione del 25 Aprile per permettere ai terroristi palestinesi di essere presenti.
EliminaChi ha ascoltato attentamente la risposta di Maria Elena Boschi sa bene cosa intendesse per partigiani veri: quelli che hanno combattuto rispetto a figli e nipoti ..a prescindere dal fatto che sia o meno infelice la sua battuta (che invece ha del vero), mi pare che sia una polemica tirata per i capelli dal solito "fuoco amico"... quelli che vogliono dedicargli una targa sono i nemici dei partigiani...non la Boschi!
RispondiEliminaBattuta demenziale della Boschi. Una vera partigiana ancora vivente, "la staffetta" Lidia Menapace, ha suggerito alla Boschi di studiare un po di più la storia, prima di tentare di accaparrarsi pensieri lontani dai suoi. E, quale partigiana che ha realmente combattuto sul campo, gli ha comunicato anche che voterà NO al referendum, assieme a tutti i partigiani dell'AMPI.
EliminaCredo sia una moda dilagante dare addosso a Renzi , che con tutte le sue sbruffonate , ha fatto molto di più di tutti i precedenti "Padri della Patria e della poltrona permanente precedenti . Comunque democraticamente mi inchino alla volontà popolare e spero vinca il NO . Risultato si tornerà a votare per le 2 camere " tanto amate dai democraticissimi italiani" che ricominceranno a giocare a ping pong con "TUTTE le leggi" , con questo sistema di votazione, stante l'impossibilità di un vincitore (Per carità parola orrenda per i democraticissimi italioti) si farà FINALMENTE , un bel governo di salvezza pubblica ( con spread, statene certi a 500, con 5 stelle, Berlusconi, Salvini , i puri dissidenti PD (sono PD? mah) , Meloni etc , così gli italiani potranno andare dietro a leccare parlamentari e senatori per ipotetici posti di lavoro per i loro frugoletti , la Sacra Costituzione, immutabile come il Corano degli ayatollah, resterà là ( fa anche rima) e tutti felici e scontenti, come prima, pronti ad azzannare il prossimo governo, che è poi lo sport nazionale AUGURI!!!
RispondiEliminaInviterei a leggere bene la riforma per evitare di cadere nel tranello e nella bugia che finirà il pong pong tra i due rami del Parlamento. Il viavai tra le due Camera non solo rimarrà ma complicherà di più l'iter di approvazione delle leggi, con i 12 sistemi di votazioni previste dalla riforma. Domanda: non era più semplice abolire del Tutto il Senato invece di riformarlo?
EliminaNon essendo di sinistra mi rimane difficile commentare l'articolo Dico solo che perderemo ancora una volta l'occasione di cambiare qualcosa obsoleta da 70 anni Mi domando se a gli italiani non siano contenti dell'attuale situazione
RispondiEliminaStiamo parlando della Costituzione non di una leggina regionale. I nostri Padri costituenti l'hanno discussa e approvata dal 1946 al 1948 coinvolgendo tutte le forze politiche esistenti: dai cattolici ai liberali ai repubblicani agli estremisti di sinistra e ai conservatori per avere il massimo della condivisione. Non c'era nessuna fretta di approvare queste riforme con i voti di fiducia e senza dialogare con la società e con le opposizioni.
EliminaCiò che mi viene difficile capire, non è l'ostinazione di questo governo nel voler modificare la costituzione, comprendendone perfettamente le ragioni e gli scopi, ma quella di alcuni cittadini evidentemente forviati. Il fatto che abbia settanta anni significa che è necessariamente obsoleta? Quella inglese, per esempio, è ancora più vecchia e funziona benissimo. A cosa serve cambiare tanto per cambiare e basta, se poi come in questo caso, il risultato è solo a danno dei cittadini e della democrazia? O la si cambia semplicemente perché Renzi ha avuto l'obbligo di seguire le ricette della JP Morgan, per una Europa integrata e liberata dalle costituzioni antifasciste, proprio come l'aveva scritta anche Gelli? A tal proposito invito gli scettici a consultare il documento dalla banca d'affari americana del 2013 ed il "Piano di rinascita democratica" del defunto "venerabile", per fugare ogni ragionevole dubbio. L'alternativa è credere che gli asini volano.
EliminaCorrezione " se gli italiani non siano contenti dell'attuale situazione
RispondiEliminaBravissima Fausta Fabri. Bell'articolo, ironico quanto basta, anche il sarcasmo piace a me.
RispondiEliminaBellissima l'immagine della Tosca che fa la staffetta partigiana.
Mell'immagino la Boschi che cavalca una vecchia bicicletta per portare messaggi ai Partigiani (loro si che erano in montagna).
Bella coppia: La Tosca, ed il capo del governo, il giovin signore, tosco anche lui.
Ricordate "l'Enrico stai sereno?". Così disse il giovin signore toscano, prima di pugnalare alle spalle Enrico Letta.
Ma è sicuramente casuale che questi siano Toscani, quelli che io ho conosciuto (tanti) sono tutte brave persone, certo, in quanto a bestemmie possono gareggiare con i Veneti, ma, forse, a loro riescono meglio.
La Toscana è una Regione bellisima, piena di storia, d'arte e di cultura, e di brava gente.
Ma mi chiedo: Ma perchè in mezzo a tante belle e buone cose, proprie le due peggiori ci dovevano capitare a noi Italiani?
Perchè la Boschi, invece di parlare di cose troppo serie per lei, come la Resistenza, l'A.N.P.I. ed i Partigiani, non ha pensato di andare a lavorare in banca? Magari in quella di Etruria?
Li avrebbe avuto un posto di responsabilità sicuro.
E perchè Renzi, invece di scassare le palline a tutti gli Italiani, non è rimasto a fare i giochetti come quello che lui ha praticato, che si chiamava: "La ruota della fortuna"?
E' andata così....... Ora noi dobbiamo aggiornare le nostre nozioni sullla Resistenza, sopratutto sulla parte riguardante il ruolo delle staffette, che di solito veniva svolto da delle donne coraggiose. Così come dovremo "rileggere" con altri occhi la storia antica. In fatti Bruto e Cassio che pugnalarono Cesare, furono dei coraggiosi, o dei vigliacchi? Il risultato comunque fu che cesare morì. Certo Letta, per fortuna non è morto, ma il mio dubbio rimane. Infatti continuo a chiedermi: Il giovin signore toscano, è stato un coraggioso, o un vigliacco? Ci saranno persone che mi diranno che in politica non esistono regole. Io rispondo che quelli che non osservano le regole in politica, non le osservano nemmeno nella vita civile.
P.S - Come sempre chiedo venia per gli errori.
"Forse a quel compiacente novantatreenne momentaneamente turbato dall'occhio ceruleo e dal biondo capello della bella pulzella fiorentina!
RispondiEliminaBè, lo capisco...come tirarsi indietro!"
Questa offesa ad un 93enne Fausta Fabri la poteva Evitare. E' sicura lei che vota Si per "il Biondo capello e l'occhio ceruleo" e non per convinzione? Oppure noi vecchi che voteremo NO siamo in gamba e quelli che voteranno si sono rimbabiti?
Era solo una battuta mon dieu!
EliminaIo mi sgancio da questa diatriba perché non reputo importante l'apporto ANPI in tale questione, né do molta enfasi alla gaffe della Boschi, che, fra le altre cose, appartiene a generazioni che non hanno sofferto i problemi del dopoguerra. Molti storici moderni sostengono che sarebbe ora si parlasse di guerra civile e di pacificazione, mettendo da parte l'odio e ricordando la grande adesione dell'intero popolo italiano al ventennio.
RispondiEliminaOnore a Matteotti e Gramsci, i grandi veri artefici della Resistenza e buttiamo le basi per una pacificazione con tutti quei giovani che, pur conoscendo il loro triste destino, hanno sostenuto con convinzione e coraggio i loro ideali fino alla morte.Ho divagato e chiedo scusa, principalmente a Fausta, che ha scritto un ottimo, ironico e lucido articolo. So che mi attirero' l'antipatia di molti amici di Sinistra, ma ciò è quello che penso. Domani metterò su FB una mia poesia che tratta proprio quest'argomento.
Beh, carissimo Nino, non condivido la sua posizione, secondo me non è giusta, la storia è storia, non si può definire "guerra civile" l'autodifesa del popolo Italiano contro il nazifascismo. Ma stiamo scherzando? Fu una guerra di liberazione contro la tirannia e la barbarie. Io sono nato nel 1943, ho fatto in tempo a conoscere tanti Partigiani, è da loro che ho imparato ad amare la libertà. Mettere sullo stesso piano i fascisti ed i Partigiani, significa dare un messaggio sbagliato alle giovani generazione. Ma di quale pacificazione stiamo parlando con coloro che negano addirittura l'esistenza dei campi di sterminio nazista?
EliminaDopo 70 anni siamo capaci di capire quali siano stati i più grandi errori del Fascismo e di Mussolini: l'errore più ignobile è stato la promulgazione delle leggi razziali. Ora io dico, caro Mario, come fa un popolo a sopportare tali obbrobriose decisioni senza reagire? Come ha potuto dare per un ventennio la totale fiducia, il totale consenso, escludendo il dissenso eroico di Matteotti e Gramsci, ad un uomo, ad un regime la cui opera di convincimento era espressa da un dictat?
EliminaLa ribellione ed i partigiani appaiono in Italia con l'avanzata liberatoria degli eserciti alleati. Ho conosciuto partigiani animati dai più grandi ideali, ma adesso noi sappiamo che moltissimi reparti si formavano per motivi diversi e talvolta sconsolati. Fra tanto caos e disfacimento c'erano molti giovani, che si erano formati secondo l'educazione e gli ideali fascisti. Venti anni in cui la parola Patria veniva gridata, osannata e risuonava in tutto il mondo; quel mondo che poco tempo prima aveva bistrattato ed ingiuriato gli italiani: vietato l'ingresso ai cani, ai negri ed agli italiani era scritto nelle drogherie americane. Con le conquiste e la grandezza di Roma tutto questo era finito.
Violante, tu sai, in Parlamento ebbe a dire che si doveva portare rispetto a quei giovani, anche se, schierandosi con la Repubblica Sociale, avevano fatto una scelta sbagliata. Io la penso come lui. Quei giovani sapevano di dover morire, eppure la loro educazione, che era diventata una fede, parlava pervicacemente di Patria ed onore. Sappiamo adesso che siamo tutti cittadini del mondo e che potremmo vivere nella libertà e nella Giustizia Sociale se solo i rapaci boss delle lobby e dell'alta finanza ce lo consentissero. Oggi il nazionalismo è anacronistico, ma allora sotto la sua ala si rendevano schiavi intere popolazioni. L'uomo si evolve facendosi trasportare dalla Conoscenza: senza di essa non avremo alcuna possibilità di saggio discernimento.
Scelte, si tratta di scelte carissimo Nino. Anche i giovani che salivano sull'altipiano del Cansiglio, erano coscienti del fatto che la loro scelta li poteva portare alla morte. E gli Americani non erano arrivati in Veneto nel 1943 (allora si formarono le prime formazioni garibaldine). Sulla tua considerazione: "Ma come hanno potuto sopportare tali obbrobriose decisioni senza reagire?" Ma se avessero reagito (qualcuno lo fece) sarebbero stati ammazzati come cani. Se gli andava bene, sarebbero stati anche torturati, impringionati, o, nel migliore dei casi, mandati al confino. Lo stesso discorso vale per quelli che hanno aderito al fascismo. Fu un'adesione forzosa. Lo sai bene che chi non aveva la tessera del fascismo non trovava lavoro, non parliamo delle discriminazioni. No, no, i 70 anni sono un periodo troppo breve per parlare di riappacificazione. Oltretutto non si tratta di pacificare una cosa che non troverà mai una sintesi di pace, ma bensì di prendere atto che la storia è stata quella che è stata scritta. Sicuramente ci sono state delle deviazioni nel movimento Partigiano. Alcune le ho conosciute anch'io dai diretti protagonisti. Fatti esecrabili, ma nulla nei confronti delle stragi e delle uccisioni a freddo, come facevano i fscisti nelle mie zone. In ogni caso sarà bene (ne convengo) mettere un velo pietoso sopra tutto ciò che è successo, ma dimenticare e riappacificare no. Quelli che si dovevavno riappacificare sono tutti (o quasi) morti, noi parliamo in un'altra epoca, non abbiamo bisogno di pacificazione, si tratta solo di capire, e di trarne le giuste conclusioni, che durante il fascismo c'erano quelli che si battevano con gli assassini nazifascisti e il Popolo con i suoi Partigiani che si battevano contro tutto questo, e per la libertà. Questo deve essere un punto fermo innamovibile della nostra storia.
EliminaBuon pomeriggio Mario. Tu sei veneto ed io siculo, ma i nostri caratteri si assomigliano: tu mi piaci perché sei vero e gagliardo specialmente quando l'argomento è coinvolgente come questo. Io credo d'essere come te. Non ci hanno fatto studiare al Liceo Storia contemporanea ed io devo alla mia naturale curiosità l'apprendimento delle nozioni storiche che stiamo trattando. Ho anche letto qualcosa sul Villari e il De Felice. Mia nipote Donata sta studiando Storia contemporanea su un autore, un certo Banti, docente all'Università di Pisa, che, a quanto pare non la pensa esattamente come te. Per la Sinistra di una volta sarebbe stato uno sporco revisionista, ma oggi, a mio parere, è alla ricerca anche lui della verità. Lasciamo alla Storia che assolva al suo compito e speriamo si possa vivere in uno Stato democratico e repubblicano in cui ciascuno di noi, senza timore, possa esprimere il proprio credo nella più assoluta libertà, ma senza nuocere al prossimo: io 40 anni fa sono diventato ateo e provenivo dall'azione Cattolica e da militante del Fronte della Gioventù (noi ci definivamo socialnazionalisti) sono diventato socialista. Credo che morirò ateo e socialista. È molto probabile che tu abbia le mie stesse convinzioni a proposito, ma,credimi, ho un grande rispetto per te, per i tuoi sentimenti e per le tue certezze che in certi punti non coincidono con le mie. Oggi dobbiamo solo batterci per un futuro libertario ed egalitarista.
EliminaAbbiamo atto lo stesso percorso. Anch'io sono stato nell'azione cattolica che ho lasciata a 16 anni. Dall'età di 20 anni (ora ne ho 73) sono agnostico. Concordo con quanto hai scritto qui sopra. Io cerco di informarmi in modo empirico, non ho fatto studi particolari, se non le scuole di avviamento commerciale. Non ho prevenzioni. Ho letto anche i libri di Pansa, che non ritengo un revisionista, ma che abbia riportate delle testimonianze false ed interessate, su alcuni episodi accaduti qui dalle mie parti, è vero. Un saluto, e lottiamo per la libertà e la VERITA', queste sono le cose che ci da la democrazia.
EliminaLo sapete che il PD è per il NO al referendum costituzionale?
RispondiEliminaSono infatti per il NO molti "veri iscritti del PD"; quelli della prima ora, quelli che hanno consentito a Renzi di avere la maggioranza assoluta alla Camera.
Sono per il NO molti più iscritti del PD di quanti siano quelli dell'ANPI favorevoli al SI.
Delle due l'una.
O la Boschi è una stupida capra ignorante o è in malafede.
Poiché non mi pare stupida e ignorante, allora è in malafede.
Se una associazione assume una posizione, dopo un congresso che ha approvato a larghissima maggioranza una mozione, non significa che non ci sarà alcun parere contrario, perché il diritto al dissenso è sempre garantito.
Discutere quindi di veri e falsi è semplicemente degno di cretini che non hanno argomenti o di persone in malafede che vogliono capziosamente aprire sterili polemiche.
Anche nel PD ci sono molti che voteranno NO e hanno anche incarichi politici nel partito e nelle istituzioni.
Come può un ministro non distinguere tra posizione personale e posizione ufficiale di una associazione o di un partito?
Evidente la volontà di attivare polemiche per spostare l'attenzione dalla vera posta in gioco.
È una strategia che dura da due anni, da quando tirò fuori con stupore che oggi Rodotà è contrario a questa riforma quando in passato sosteneva tesi analoghe.
FALSO
E così ogni volta che interviene mistifica raccontando frottole. Da ultimo rispondendo allo studente di Catania.
Sta utilizzando le tecniche di propaganda codificate dai regimi totalitari: mentire, denigrare, distrarre, colpevolizzare, vittimismo.
Buongiorno Sergio era un poco che non t'incrociavo molto colpa della mia assenza Vero che non ho una mente contorta da politico ma una cosa mi sfugge Tu hai detto che nel referendum giugno 2006 la DX di Berlusconi non era pronta a sostenere il SI o almeno non era completamente preparata Oggi dici che la SX o una buona parte di essa voterà contro il referendum Mi stai quindi dicendo che in entrambi i casi il cittadino medio ha perso o perderà tempo andando a votare
EliminaBellissimo articolo! Hanno messo in moto i loro pezzi da 90 per il SI. ma sono pezzi un po' scaduti se si riducono ad un vecchio bavoso re, ad una tizia, che, pare semianalfabeta....e se, per fare...(cosa?), hanno bisogno dell'appoggio di Verdini.
RispondiEliminaTengano i Partigiani fuori dal loro delirio di onnipotenza, per carità.
Concordo assolutamente con le sue parole poche ma piu' pesanti dei macigni .soffrono pesantemente appunto di DELIRIO DI ONNIPOTENZA ..E USANO le parole denigratrici ..qualcun'altro le ha definite mentire, denigrare, distrarre, colpevolizzare, vittimismo. appunto tipiche dei regimi totalitari nei quali ..andava tutto alla meraviglia !!
EliminaO PARTIGIANO PORTAMI VIA.....in un posto dove esiste una democrazia sana. Fausta Fabbri, con piacevole ironia ci descrive il quadro di una situazione preoccupante che ci porta a riflettere. Condivido l'analisi di questo articolo e quella della lettera di Carlo Smuraglia inviata all'Unità. Il presidente del Consiglio procede, con disinvoltura, nella personalizzazione della campagna referendaria e, per garantirsi la vittoria, importante per il suo futuro politico, ricorre a squallidi tentativi per influenzare l'elettorato. Estrapolando frasi da più ampie riflessioni di Pietro Ingrao, Nilde Jotti e Berlinguer, con un uso strumentale vengono utilizzate per la campagna del SI. La loro idea politica e il loro stile era lontano da coloro che utilizzano la loro immagine. Enrico Berlinguer avanzava la proposta della totale eliminazione del Senato con il passaggio dell'attività legislativa alle Regioni e all'unica Camera parlamentare eletta con il sistema proporzionale per garantire la più ampia rappresentanza socio-politica della popolazione. Con il sistema proporzionale puro, il partito di maggioranza per governare doveva ottenere la maggioranza assoluta dei consensi. Fra questa proposta e la riforma renziana del bicameralismo c'è l'abisso. Con l'abbinamento della riforma costituzionale all'Italicum c'è il rischio di scivolare, gradualmente, verso un governo presidenziale. Ha ragione Smuraglia quando afferma che siamo obbligati a difendere la Costituzione nello spirito dei costituenti. Il problema di questo Paese non è il bicameralismo perfetto, che può essere corretto con i regolamenti parlamentari, ma la questione morale. Se qualcuno vuole ricordare e citare Enrico Berlinguer lo faccia sulla "Questione Morale" e non per legittimare la confusa riforma costituzionale. Concludo con l'augurio che Bersani invece di grattarsi la pera alzi, finalmente, la voce dicendo che non ci sta e vota NO.
RispondiEliminaottimo articolo, condivido in toto...
RispondiEliminaCara Fausta, mi sembrava di vederti mentre scrivevi l’articolo! Sono sicura che, dato il tuo brio, scriverai una poesia in dialetto romanesco. Maria Elena non usa il congiuntivo?Ammettiamolo, per lei l’indicativo è più adatto. E’ certa che vinceranno i Sì. E’ certa che hanno fatto un buon lavoro, che i grillini non vogliono il cambiamento ecc. L’intervista l’ha condotta lei. La mordente Lucia Annunziata non ha fatto domande scomode e lei ha parlato e sparlato a ruota libera. Ha messo in luce il risparmio della politica con la riforma costituzionale. Inizino i nostri parlamentari a rinunziare a lauti stipendi e privilegi. Cara Fausta Tu dovevi fare l'intervista!Una donna che ha creduto nella sinistra e vi ha militato che cede al realismo della fine. E’ vero che hanno personalizzato il referendum. Se fossero stati in buona fede, le loro decisioni li avrebbero dovuti comunicare dopo il risultato. L’osannazione della Boschi non ha preso in considerazione né i tanti indagati né l’alleanza dubbia con Verdini. Pur di vincere lei e Renzi farebbero di tutto e di più. Se passa la costituzione mal rifatta, diventeranno la coppia più bella del mondo e come dice la canzone”Ci dispiace per gli altri”Loro hanno la responsabilità di aiutare i rispettivi papà. Sono bravi figli. Per quanto riguarda i partigiani, io ho pensato subito a Pertini, un meraviglioso presidente vetusto e vegliardo ma anche gagliardo, e sono certa del suo NO. Io sono per le riforme e non per i pasticci riferiti a tornaconti di potere. Napolitano non è turbato dalla bella e insipida Maria Elena, solo continua a far politica decisamente e lucidamente vuole Renzi.Non possiamo pretendere che voti NO. Accettiamo democraticamente. Abbiamo un presidente in carica che parla poco, quasi letargico e un ex presidente che parla troppo. Bersani resta l’uomo del circa, forse, ma se. Ironia faustiana che ho accolto con grande piacere!
RispondiEliminaMi permetto di aggiungere che:
RispondiEliminaLe riforme di Renzi sono state tutte scritte dalla banca d'affari americana JP Morgan; delle quali riforme quella costituzionale ne rappresenta la parte centrale al fine di eliminare tutti diritti ottenuti negli anni attraverso le lotte sindacali (di quei sindacati...!)grazie alla nostra costituzione.
Lo scopo dell'alta finanza internazionale è di annullare la validità di qualunque contratto di lavoro, per creare l'uomo schiavo umiliato e disponibile a tutto pur di poter campare.
In America molte aziende hanno imposto l'uso del pannolone al lavoratore perché non interrompa il ritmo forsennato della produzione della fabbrica neanche per andare in bagno.
Il filosofo Diego Fusaro, allievo indipendente di Marx, come egli stesso ama definirsi, nei suoi libri e anche nei suoi interventi televisivi, fa una descrizione puntuale e critica sulla disumanizzazione del lavoratore schiavizzato: in nome di quel potere tanto oscuro quanto ingordo di un profitto senza limiti della finanza mondiale sostenuta e garantita dalle banche.
Il cielo è cupo!
Sulla parete di una delle celle di San Vittore a Milano, subito dopo la Liberazione, fu trovata incisa una scritta, lasciata da un Partigiano recluso, che diceva: "VORREI MORIRE ANCHE STASERA, SE SAPESSI CHE QUELLO CHE HO FATTO, È SERVITO A NIENTE". La storia recente del nostro Paese racconta lo scempio che i Governi passati, hanno fatto sia dei Diritti dei Lavoratori, sia dello Spirito della nostra Costituzione. Avere la Costituzione più bella del mondo e lasciarla inapplicata, ha vanificato e vanifica il Sacrificio di quel Partigiano rinchiuso in quella cella di San Vittore. Io non sono in grado di capire fino in fondo, la portata storica di questa riforma alla nostra Costituzione, voluta da Matteo Renzi, da Maria Elena Boschi e dal Partito Democratico in veste Leopolda. So soltanto che con la perdita dei Diritti dei Lavoratori, buona parte delle speranze di chi ha fatto la Resistenza, sono state tradite. Renzi e Maria Elena, quando parlano di Partigiani che voterebbe SI alla LORO Riforma, bestemmiano. Bestemmie pronunciate da Ignoranti, che la Storia l'hanno studiata magari alla Bocconi. Ma insegnata da Maieuti che col culo al caldo, la Resistenza non l'hanno fatta. Se non avversità. Mario Cecchini.
RispondiEliminadopo tanti cadaveri eccellenti, da Berlinguer a Ingrao alla Iotti, arruolati nella ragionevole certezza che non possano disertare, il fronte del SI al referendum strappa finalmente la firma di un divo famoso, accanto a quella dei soliti giuristi di partito e di governo ignoti ai piu... Franco Bassanini, consulente di Renzi per l'innovazione (ha appena 76 anni) dopo l'uscita da cassa depositi e prestiti. Non è certo la prima volta che l'insigne giurista firma qualcosa...partigiano? Ma nooo...è uno che è stato psi-pci-pds-ds e pd- Dove lo mette questo la Mariaele?
RispondiEliminaBell'articolo, i miei complimenti all'autrice