di Maurizio Alesi - La rottamazione e la rivoluzione copernicana annunciata dal fiorentino sono naufragate nello scoperchiarsi della pentola delle intercettazioni e delle dimissioni della ministra Guidi.
Tante volte abbiamo accostato il governo Renzi a quello del suo illustre predecessore di Arcore identificandone i tratti della sua azione che, oggettivamente, ricalca l’essenza del programma berlusconiano: abolizione dell’art. 18, riforma elettorale stile porcellum, riforma costituzionale che blinda l’esecutivo e indebolisce il Parlamento, attacco alla magistratura e via dicendo. D’altra parte da un Presidente del Consiglio non eletto da nessuno, sostenuto dalla stessa maggioranza che appoggiava Berlusconi, con un esercito di profughi parlamentari provenienti dal centro destra, non ci si poteva realisticamente attendere un percorso diverso.
La Guidi è solo un clamoroso esempio del criterio seguito da Renzi nella composizione del suo Governo, ispirato agli interessi particolari di lobby finanziarie, economiche, bancarie e industriali per le quali Renzi sta spendendo tutte le sue energie. La storia personale e professionale dell’ex ministro dello sviluppo economico (indicata personalmente da Berlusconi) era un libro aperto per tutti ben prima dello scandalo che l’ha investita. Il ruolo dirigenziale ricoperto all’interno di Confindustria (è stata presidente dei giovani industriali), gli interessi economici della sua famiglia nell’ambito dell’energia erano arcinoti. Ma Renzi, incurante, la piazza proprio nel dicastero che si occupa (guarda tu che combinazione), esattamente dei suoi stessi affari. Una circostanza e un fattore di rischio evidente per l’imparzialità che un ministro della Repubblica deve mantenere.
Il tentativo da parte dei cortigiani del presidente del Consiglio di far passare le telefonate come “inopportune”, ridimensionandone la portata e la gravità, cozza contro ciò che emerge dai colloqui intercettati e raccontano i veleni che pervadono questo governo, ormai delegittimato. Il colloquio tra i “fidanzatini” governativi rivelano una visione privatistica dello Stato. Alle quattro del mattino la Guidi (col consenso della Boschi), fa passare un emendamento, precedentemente ritenuto inammissibile, nel decreto “sblocca Italia” che porta 2,5 milioni di euro di lavori al compagno. Gianluca Gemelli, era un personaggio noto negli ambienti politici e istituzionali. E infatti è stata accertata la sua presenza, indebita e inopportuna, nel corso di una riunione della Commissione parlamentare presieduta da Anna Finocchiaro. A che titolo partecipa un faccendiere ai lavori di una commissione del Senato?
Evidentemente la commistione tra affari e politica è talmente evidente che neppure ci si preoccupa più di nascondersi. Con una certa dose di ipocrisia i renziani, invece di parlare della gravità di quanto sta succedendo, esaltano le dimissioni della ministra date in poche ore. Come se di fronte a quello che è emerso si fosse potuto fare qualcosa di diverso. La domanda da porsi è invece la seguente: perché la Guidi così sotto pressione dal compagno e dal “quartierino” come lei stessa afferma, non se n’è andata prima ed ha invece assecondato tutti i favori che le venivano richiesti? Ci sono volute le intercettazioni perché se ne andasse, non certo la sua onestà come ripetono i ventriloqui di Renzi. Ovviamente la madonnina Boschi, anch’essa tirata in ballo dalle intercettazioni, non si tocca. Questo è uno spaccato del nuovo corso renziano che emerge dalle intercettazioni sulle quali, non a caso, Renzi sta cercando di intervenire per mettere il bavaglio all’informazione e limitare l’uso delle registrazioni telefoniche, proprio come Berlusconi.
Ma lo scenario è molto più ampio. Le confidenze che la ministra rivolge al suo compagno rivelano un vero e proprio clan che siede a Palazzo Chigi a cominciare, come dice la stessa Guidi, dal ministro Padoan “messo lì non perché sia bravo ma per volere del quartierino, quello lì”. Così come emerge il ricatto nei confronti di Graziano Delrio vittima di un dossieraggio proveniente da ambienti istituzionali vicini a sottosegretari di governo, con tanto di foto (come dice la Guidi), in compagnia di ndranghetisti di Cutro. Ancora foto, come quelle del ministro del lavoro Poletti, renziano doc, immortalato in un pranzo di campagna elettorale, in compagnia di Carminati boss di mafia capitale e di gente del Pdl.
Lo stesso Poletti è a capo di un ministero che non dovrebbe essere rivestito da chi fino a ieri era presidente di Legacoop, se non altro per prevenire possibili, ulteriori capitoli di malaffare. E si ricorderà che prima della Guidi il ministro Lupi si dovette dimettere per gli stessi conflitti d’interesse e per lo scambio di favori chiesti e ottenuti, tra cui quelli per il figlio che riceveva vestiti, lavoro e Rolex. Così come i rapporti tra Lupi ed Ercole Incalza, il superburocrate arrestato per corruzione.
Cos’altro dobbiamo attenderci per definire immorale questo governo. Credo ce ne sia abbastanza per ritenere fondata la convinzione che prima o poi sarà seppellito dalla questione morale e dalle indagini giudiziarie, insieme al fallimento politico di una gestione arrogante, autoritaria e fallimentare del potere.
Che Renzi non fosse il rottamatore che gli italiani speravano, si era capito da tempo. Le auto blu del "Signori venghino..." sono rimaste tutte esattamente dov'erano, così i "i vecchi" della politica e così pure il modo di fare politica del collaudato sistema di sempre. Ma Renzi, rottamatore lo è stato davvero, per esempio, ha cancellato l'art. 18, quello conquistato con le lacrime e sangue e persino con la prigione dai nostri padri. Le grandi aziende e multinazionali ringraziano, ma ringrazieranno molto di più, fra poco. Infatti, per i lavoratori, già si parla di contratto aziendale al posto di quello nazionale. E la Costruzione? Demolita anche quella, proprio come sperava la P2. Si, perché la riforma del Senato è scritta con il copia ed incolla direttamente dal programma del defunto "venerabile" Licio Gelli, basta leggerlo per rendersene conto. Insomma il sistema prima di tutto, dal quale provengono anche alcuni uomini del governo scelti proprio da Matteo. Le intercettazioni ci hanno raccontato di Lupi, della Guidi, ma quanti sanno che il garante dell'economia Padoan, oltre ad essere un frequentatore del club criminale Bilderberg, è un uomo che proviene dal FMI e dell'OCSE? Nelle cui vesti ha fatto tanti danni all'Argentina, portandola al fallimento con le sue "ricette", ed alla Grecia, i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti. Un po' come mettere la pecora in bocca al lupo. Molti sostengono, ormai anche apertamente, che dietro il Presidente del Consiglio ci siano le lobby del petrolio, delle banche e delle multinazionali. Io mi chiedo, ma se questo non è vero, perché Renzi non vuole pubblicare, come gli viene richiesto continuamente, gli elenchi dei suoi finanziatori? Eppure, continua a riscuotere un certo credito tra i cittadini di sinistra, o meglio tra quelli che ancora si illudono che lui sia un uomo di sinistra e così pure le sue riforme, che evidentemente, pochi leggono.
RispondiEliminaLe indagine Giudiziarie vanno per le lunghe. Se dovessimo aspettare le sentenze della Magistratura per poter mandare a casa Renzi e il suo governo dovremmo aspettare anni ed anni. Se invece il popolo italiano fosse veramente stanco ne avrebbe la possibilità a breve. Renzi ha la maggioranza in parlamento, non nel Paese. Quale migliore occasione del referendum di ottobre? E' stato lui a dire che se perdesse il referendum addirittura si ritirerebbe dalla politica. E allora forza prepariamo il terremo per rottamarlo concentrandoci sulla propaganda per il NO di ottobre. Secondo me ogni altra scorciatoia non è praticabile.
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RispondiEliminaParliamoci chiaro: la missione di Renzi Capo del Governo è restauratrice del potere del capitale sul lavoro. Finora gli è perfettamente riuscita. Di che altro vogliamo parlare, se non partiamo da questa evidente verità elementare?
RispondiEliminaDi chi la colpa?!
RispondiEliminaSicuramente di chi si andò ad inventare le primarie “aperte” del PD: a cui parteciparono anche le parti avverse al partito felicissime di infilarsi in questo nuovo percorso che le avrebbe condotte alla presa del potere senza sforzi e senza colpo ferire.
Ogni ministro veramente competente: in ciò che garantiva sicurezza di movimenti e di profitti per amici e parenti; nonché di salvezza “da decreto” per inquisiti, indagati e collusi.
Poi, la colpa va a ricadere proprio sugli Italiani, su quel Popolo di cui più nessuno parla perché la stessa parola popolo non viene più neanche pronunciata!
Infatti, chi è il popolo? C'è ancora un popolo in un paese dove tutto è nelle mani di sfruttatori e corrotti che non lasciano spazi al dibattito, alla partecipazione, alle scelte possibili alternative a questo sistema di potere?
Dove lo si inviti a non partecipare ad un referendum indetto costituzionalmente?
Dove i sindacati si pieghino ad accordi pecorecci?
Così questo stesso popolo, come accade in ogni epoca quando si senta che le cose stiano barcollando pericolosamente, cerca di tenere stretto quello che ha, si diverte, spende senza sapere come poi pagare, non importa; godereccio e irresponsabile, senza mai farsi domande, senza più né coscienza...né morale: delega!
Grazie alle intercettazioni abbiamo saputo e le cose sono oggi in mano alla magistratura; diversamente tutto sarebbe andato avanti pacificamente, garantendo chi ci mangia bene sulle spalle di questo Popolo sovrano: corrotti e corruttori!
Matteo Renzi rottamatore o rottamato?
Né l'una, né l'altra cosa...se vogliamo parlare seriamente.
Solo uno dei tanti messi dominici inviati da poteri oscuri nelle cui mani sono la vera ricchezza e il vero dominio del mondo.
Renzi oggi c'è, domani non si sa!
Dipende!
E' stato ed è un servo sciocco utile al sistema!
Correggo: missi dominici e non messi dominici. Mi scuso!
EliminaNon posso che condividere il suo commento, onesto, intelligente e autocritico. Questo conferma ció che ho sempre pensato. L'attuale classe dirigente e governativa del PD non merita la fiducia dei suoi elettori che sono molto migliori di chi lo guida decidendo, senza alcun confronto, e passando sopra le loro teste.
EliminaChe aggiungere all'articolo che non sia già stato detto e ridetto e che così magistralmente il Dr.Alesi ha esternato?
EliminaDa tempo, direi da subito, s'era compreso come e perché Renzi aveva avuto l'incarico di formare il governo.
A partire dalla, ormai arcinota "cena ad Arcore" con il suo padre putativo, al tentativo di farsi "nominare" Premier a furor di popolo con le primarie nazionali tra lui, Bersani, e altri tre di cui ora mi sfugge il nome e infine con il fallimento del tentativo di formare il governo di Bersani determinato dall'atteggiamento quantomeno discutibile di coloro che oggi costituiscono il muro maestro del governo dentro al PD avrebbero dovuto far capire dove si sarebbe andati a finire, fino all'elezione a Segretario del PD con i voti dei berlusconiani e infine con il colpo di mano contro il governo Letta.
E' stato Renzi un rottamatore? I soli rottami che ha prodotto la sua azione sono stati quelli di rovinare il mercato del lavoro con il "Jobsact" e distruggere il PD ormai arrivato al capolinea della sua funzione come forza politica con la quale si possa sperare di risollevare l'Italia.
La cosa migliore sarebbe andare al voto, mandare a casa questo parlamento ormai al limite della consunzione e divenuto ricettacolo di mafiosi d'alto livello
Il nuovo non vi è dubbio che sulla scena politica il veramente nuovo allo stato è rappresentato solo dal M5S ma anche lì resta l'incertezza, motivata dalle espulsioni di elementi che vi si erano introfulati con interessi diversi da quelli conclamati e dalle defezioni, più che chiaramente motivate anche queste dall'ambioguità di chi facendo il cane fedele fino all'elezione immediatamente ottenuto lo scopo si è rimangiato ogni promnessa. Non v'è dubbio che agli occhi della gente tali eventi non depongono certamente a favore. Bisognerà tenerne conto al momento che,se si arriverà ad essere veramente maggioranza nel paese e si dovrà procedere alla scelta di chi dovrà rappresentarli al governo.
Infine una considerazione che non può essere ignorata: oggi vediamo applausi e consensi a scena aperta nei talkshow e su FB, per chi si sta esponendo in prima persona per il successo del Movimento ma nel segreto delle urne ci sarà lo stesso entusiasmo?............ o ci saranno i soliti ripensamenti al "buio" dei soliti, diciamo così, "incerti" che se la cavano citando un vecchio proverbio " chi lascia la via vecchia per la nuova, sa cosa lascia e non sa cosa trova....." e gli italiani fin troppe volte hanno agito in tal senso!
Ad ogni modo personalmente mi auguro che non sia così!
Se proprio vogliamo accostare il governo Renzi a quello di Berlusconi, le analogie le possiamo trovare nel metodo di comunicare e saper vendere per buone tutte le azioni del governo, in poche parole tutto fumo e niente arrosto. In senso negativo, il governo Renzi è riuscito a imporre cose che quello di Berlusconi, malgrado l'ampia maggioranza, non è riuscito nemmeno a scalfire. Renzi incarna il sistema dei sistemi, quello democristiano. Ambiva la presidenza del Consiglio e non ha avuto alcun scrupolo a sfrattare il suo compagno di partito. Questo governo per riuscire a deliberare attua la politica dei due forni di andreottiana memoria. Allora Andreotti, nei momenti difficili, a fase alterne si alleava con le forze del forno di sinistra dei socialisti o di quello di destra dei liberali e dei missini. Renzi preferisce le alleanze delle destre, fa e farà di tutto per rimanere in sella. Fino a quando riuscirà a trovare una maggioranza che lo sostiene non mollerà la guida del governo, ci sono tutti presupposti per arrivare alla fine della legislatura. Nel sistema costituzionale un presidente del Consiglio, per governare, non deve essere eletto ma avere la fiducia del Parlamento. Il Governo potrebbe essere sfiduciato dal PD e non si verificherà fino a quando la carica di presidente del Consiglio e Segretario del partito saranno cumulate nella medesima persona. Riuscire ad accostare l'attuale quadro politico ad altri del passato non cambia la questione dei problemi che affliggono questo paese. Il conflitto di interessi che si manifesta in diversi ambiti: economia, diritto, politica, lavoro e sanità viene da lontano. Non dimentichiamo il periodo dei governi Berlusconi: i parlamentari si sono distinti per la produzione delle leggi ad personam. Il conflitto di interessi va inquadrato nella questione morale che non e figlia di questo governo, ha le radici lontane e, con il tempo e i vari governi si sono rafforzate indebolendo tutto il quadro istituzionale. Nel 1981 il problema della questione morale era stata sollevata da Enrico Berlinguer, sosteneva che non è solo un problema di onestà della classe dirigente, bisogna difendere le istituzioni dalla partitocrazia che le ha invase. Un obiettivo ancora attuale. Da questa emergenza si potrà uscire solo con il contributo di tutti.
RispondiEliminaL'articolo è ben fatto, e spiega chiaramente i fatti oggetto di dibattito. Peccato che La mia rabbia non mi permette in questo periodo di commentare gli straordinari pezzi pubblicati dal blog. Sono schifata, delusa, stanca ed incazzata. Gli italiani accettano tutto e continuano a sguazzare nella loro apatia politica, trascinandoci tutti nella melma.
RispondiEliminaE mi rendo conto che nella melma ci sono dentro pure io malgrado la mia resistenza
Lui e' solo lo sguattero dei rottamatori mondiali e basta vedere davanti a chi il grande Francesco "il buono" s'inchina per sapere chi sono.
RispondiEliminaMatteo Renzi rottamare ha rottamato i suoi colleghi di partito come se fossero auto vecchie da portare allo sfasciacarrozze. Gli Esseri Umani non sono cose, non si rottamano ! Ma si contestano, garbatamente, le loro idee quando non si condividono.
RispondiEliminaEd oggi 11-4-2016 altro passo per rottamare il Senato e svilire o in senaticchio, bivacco di consiglieri regionali in vacanza a Roma in alberghi di lusso ed auto blu, nonostante le regioni non godano della fiducia degli italiani che, in diverse recenti elezioni regionali si sono astenuti dal voto con percentuali superiori al 50 %; iniziò la Sicilia.
L'iter legislativo non è rallentato dal Senato, ma dalla presentazione, nelle due Camere, di migliaia di cavillosi emendamenti, assurdità superabile modificando i regolamenti parlamentari. Post disastro seconda guerra mondiale l'Italia realizzo' il risorgimento economico anche col bicameralismo perfetto che è meglio non abolire ma dimezzando il numero di Deputati e Senatori. È bene che i Deputati legiferino in collaborazione col Senato, Assemblea di Anziani con più esperienza di vita; sarebbe bene elevare di 5 anni l'eta' per essere eletti senatori e per eleggerli. Col 50% in meno di Deputati e Senatori iter legislativo più veloce e notevole risparmio di spesa per diminuire la pressione fiscale e agevolare la ripresa economica rendendo più competitivo il made in Italy per fronteggiare la globalizzazione che provoca disoccupazione E SUICIDI DI DISOCCUPATI ED IMPRENDITORI. Per competere nella globalizzazione, che tende a ridurre e abolire i dazi doganali , occorre uno Stato snello, poco costoso, con burocrazia
Tutto vero e molto ben spiegato. Aggiungerei solo una cosa. Il popolo italiano dormiente nella sua apatia...non fa che contribuire col progetto di Renzi di rottamare l'Italia! Me ne accorgo perchè tutti i santi giorni cerco di informare le gente su quelli che sono i loro stessi diritti e non ottengo nessunissima attenzione. Come, per esempio, tutti che s'indignano davanti al gioielliere che spara al ladro e che si ritrova da vittima a carnefice.....c'è nei comuni, fino al 30 maggio, un foglio da firmare contro questa enorme ingiustizia! e, guarda caso, non ci va nessuno! tutti se ne fregano fino ad indignarsi poi falsamente al prossimo onesto colpito. Sono indignata da tutta la spazzatura fognaria che c'è al governo ma ancora di piu lo sono per l'indifferenza sorda e menefreghista del popolo italiano.......
RispondiEliminaVerità sacrosante Signora Sardisco! Prendersela con Renzi è giusto però non è il solo male di questa democrazia malata sin dall'origine di paternalismo, nepotismo, clientelismo e via dicendo e a tutto questo si è aggiunto ill male estremo, portato al governo da Berlusconi e certamente non rottamato da Renzi della mafia intesa non come "male siciliano" ma come componente primaria della nuova gestione del potere ormai, credo, palesamente, al servizio del capitale e della massonerie più spregevole quella di Luicio Gelli tesa esclusivamente alla dist ruzione di ogni vera e costruttiva libertà. E, sinceramente e senza acredine, fa male constatare come chi dovrebbe porvi rimedio sembra non accorgersi della deriva etica e sociale che ci sta davvero rottamando!
EliminaChe dire? Da un pezzo non commento a causa della disgrazia che mi è capitata, ma sul blog non avete perso molto. Voglio dire che, se questo era ancora possibile, la qualità degli interventi è aumentata, e non di poco.
RispondiEliminaSinceramente di parlare di Renzi, ormai mi annoia. Forse ho parlato troppo di Cetto La Qualunque (alias berlusconi), per parlare anche del suo epigono.
Si, sono d'accordo con il dott. Alesi, anzi complimenti per il bell'articolo. Ma sono d'accordo sopratutto con Salvatore R. Mancuso, quando afferma che la mission di Renzi era quella di "restaurare il potere del capitale sul lavoro". Questo ce l'ha fatta, berlusconi no.
Se si analizza tutta l'azione di governo di Renzi, essa è stata sempre contro i lavoratori. Persino la concessione degli 80 euro, è stata un'azione "contro" di loro. Infatti questo ha permesso di stravincere le elezioni Europee, e porre le condizioni per fare impunemente tutto ciò che questo "giovin signore" di Toscana ha fatto. E non è finita.
Se questo vincerà il referendum confermativo dello stravolgimento della Costituzione, ci troveremo davanti alla prospettiva di un altro ventennio, o più, democristiano.
Di chi la colpa? Ma io sono per incolpare il Popolo bue. Non userò più mezzi termini. Chi è causa del suo mal pianga se stesso.
Anch'io, come Franco Gentile spero che il M5S vinca le prossime elezioni, ma i dubbi restano, non tanto sulla capacità di questi di governare, ma sopratutto sulla incapacità del popolo di essere coerente con quanto in pubblico sostiene, ed in cabina elettorale modifica. Come sempre chiedo venia per gli errori. Ma dopo tanto tempo sopportatemi per favore.
Mario, amico mio, non chiudere così i tuoi commenti, credo che tutti come me, apprezzano il tuo sincero ed amichevole disquisire. Il tuo commento lo condivido in pieno, per questo sarei dell'avviso che ognuno di noi prima di scagliarsi con virulenza contro il politico di turno dovrebbe per prima auto fustigarsi per gli errori commessi.Noi italiano siamo portati per il pressapochismo, nel periodo pre-elettorale, mettiamo nelle mani del politico di turno determinate funzioni che non gli appartengono, tipo classico? La richiesta di un posto di lavoro o una raccomandazione. Questa è quella parte d'Italia caro Mario, e sono d'accordo con te che dobbiamo curare per prima, altrimenti non ci sarà politica che avràè la sua vera funzione.
EliminaMolti si sono fatte delle illusioni ed hanno votato per lui alle primarie. Io ho scelto Bersani ma dopo anch'io ho sperato nel cambiamento: mi piaceva il suo decisionismo, il suo linguaggio da rottamatore di burocrazia inutile e di Enti ed Istituzioni da rottamare insieme ad uomini appartenenti al vecchio sistema bacato e corrotto. È durato pochissimo! Egli appartiene al sistema. Egli si destreggia bene nel sistema per consolidare il suo potere e quello di qualcun altro, con cui di certo ha preso accordi prima della sua nomina. C'è voluto poco per capire, aldilà della compromissione dei suoi Ministri: i cambiamenti costituzionali rabberciati, le iniziative privatizzanti sulla Scuola e la Sanità, il suo essere democristo come il suo mentore berlusca. La rottamazione sta arrivando prima del previsto...ma arriverà per lui ed il sistema di cui ormai è un gagliardo sostenitore.
RispondiEliminaChe dire, l'articolo di Alesi non fa una piega: e' la fotografia della politica Che, per alto non e' solo di oggi. Da sempre la Confindustria e i banchieri sono gli uccel lacci che divorano i piccoli pesci. Prima o poi tocca a tutti.
RispondiEliminaEcco servito agl'italiani il porcellum bis! LEGGE ELETTORALE DECENTE: Non mi sembra normale e legale che il Governo, espressione del Parlamento eletto col poco democratico e incostituzionale porcellum, modifichi la costituzione senza nemmeno aver proposto le modifiche in campagna elettorale agli italiani. Ed ha sostituito il porcellum con l'italicum, quasi un porcellum bis, ANZI UN CACATELLUM ! Questo Governo dovrebbe occuparsi S O L O degli affari correnti e darci una legge elettorale democratica. Quando boccio' il porcellum, la Corte Costituzionale disse che possiamo votare col proporzionale. Applicando al proporzionale il CORRETTIVO della sfiducia costruttiva si assicurano massima rappresentatività democratica e stabilità di governo che evita frequenti e lunghe crisi di governo, al buio. Con sfiducia costruttiva, mentre si sfiducia il governo, simultaneamente si concede la fiducia al nuovo governo; se in Parlamento non c'è maggioranza per la sfiducia il governo rimane in carica.
RispondiEliminaBellissimo, chiaro articolo del nostro Maurizio Alesi, in cui mi ritrovo perfettamente!Renzi prende decisioni discutibili che allontanano gli italiani dalla politica, ma sulla pagina di F.B, è tutt’altra cosa.. Si osanna, dice che le riforme devono dare la priorità agli italiani e si vanta di tutto ciò che ha realizzato in soli due anni di governo. Che cosa?Mi chiedo!Vogliamo parlare del ddl Cirinnà, la crisi economica, dei privilegi della casta, del lavoro, della riforma scolastica,del debito pubblico. Le priorità degli italiani restano sempre le stesse: lavoro, riforma del sistema previdenziale che non penalizzi i pensionati. Le pensioni di reversibilità sono in dubbio, infatti, ci ha invitato a stare sereni! Ha rottamato chi voleva, naturalmente,non l’intoccabile Boschi. Insieme sempre. Anche i padri di entrambi indagati!il referendum costituzionale,forse,ci potrebbe salvare. volta sta a noi decidere e responsabilmente. Non possiamo più dire “Non sapevamo…. Grazie a Maurizio Alesi l’articolo mi è proprio piaciuto!
RispondiEliminaGrazie a te delle parole cortesi che hai voluto rivolgermi.
EliminaSono trascorsi tanti anni ma il nostro modo di assorbire i danni di una specie di politica non e' cambiato, siamo ingenui, qualche volta ci prostituiamo al primo che capita, altre volte ci piace essere vassalli del prepotente di turno. Oggi qualcosa sta cambiando, ma in peggio, si profila all'orizzonte la possibilita che quel M5S possa rompere gl'equilibri instaurati e consolidati in tanti anni di malgoverno. Ed allora si profila all'orizzonte una coalizione per salvare...: privilegi, cariche e malaffare, chiamiamole massonerie, quelle che da oltre venticinque anni malgovernano questo paese. Possiamo fare qualcosa per contrastare costoro....? Certo che si, ma bisogna essere dotati d'intelletto e buona fede, due cose che scarseggiano .....Io quasi rassegnato cerco la mia sponda di salvezza, ma non egoisticamente, sono pensionato ed ho consumato tutte le speranze, mi affido al migliore di turno, pure sapendo che peccando di un'ingenuita', non immacolata...., mi fa' sperare di essere dalla parte giusta. Purtroppo non sono ingenuuo,e sono cosciente che quel chiodo che scaccia chiodo, fra non molto mi chiedera' il conto, ma non ho scelta e cerco nel mio piccolo di salvare quantomeno la mia dignita'....Ai posteri.........
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