di Stefania Sardisco - I muri della scuola Diaz erano completamente sporchi di sangue.
Una schiera di poliziotti in antisommossa, nel cuore della notte, hanno fatto irruzione nella scuola Diaz di Genova dove dormivano manifestanti pacifici provenienti da tutta Europa per manifestare contro il G8.
Persone di ogni età sono state massacrate di botte durante il blitz. Ho letto e ho ascoltato video di testimonianze da brivido! Piercing strappati via dalla faccia, sessantenni con gambe e costole rotte bastonati da gruppi di poliziotti imbestialiti... sputi in faccia, manganellate date a gente per terra inerme, giovani con le braccia alzate costretti per ore a stare in ginocchio.
Maschere di sangue che urlavano disperati e terrorizzati. Il sangue era ovunque! sui muri, sui pavimenti, sui vetri delle finestre... sulle porte. Le immagini sull'abuso di potere e sulle violenze ai danni dei manifestanti sono note in tutto il mondo! Il governo italiano ha costruito attorno alla manifestazione un pesante clima di terrore e di torture. Nonostante la presenza di oltre 300 mila persone quel che resta di quei giorni è un processo a pochi sfortunati e il silenzio di gran parte del movimento. L'amara conclusione della mattanza di Genova conta 1 morto, 1200 feriti, 450 persone al pronto soccorso... 6200 lacrimogeni usati!
Vorrei parlare del processo a Gianni De Gennaro, ex Capo della Polizia, Prefetto, direttore dei servizi segreti, grande poliziotto che ha fatto carriera lavorando con Falcone e poi con Caselli per l'antimafia. Ebbene, su di lui pesano gravi sospetti per un depistaggio delle indagini sulle responsabilità dell'assalto della polizia alla scuola Diaz. Per De Gennaro la procura di Genova ha chiesto 2 anni perché accusato di avere istigato, abusando della sua autorità, l'allora questore di Genova Francesco Colucci a mentire al tribunale di Genova nel processo principale per il massacro della Diaz.
Un processo importante perché importante è De Gennaro, per la figura e il ruolo che aveva, capo della Polizia e direttore dei servizi segreti. Per altro non va dimenticato che sono stati messi a processo i capi di entrambi i servizi segreti civile e militare. E cioè il generale Mario Mori, imputato a Palermo per favoreggiamento alla mafia e per la mancata cattura di Provenzano nel '96. Ma è sotto processo anche il generale Pollari per i dossier compilati nell'ufficio riservato del suo analista dove si spiavano illegalmente giornalisti, magistrati, politici... Quindi noi abbiamo tutti i vertici dei servizi segreti degli ultimi anni sotto processo per gravissimi reati. E nulla è stato fatto per almeno sospendere queste persone che invece sono stati tutti promossi. Gianni De Gennaro, dopo avere fatto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri del Governo Monti è attualmente Presidente di Finmeccanica.
E scandalo nello scandalo pochi giorni la proposta indecente del governo italiano rivolta ad un gruppo di vittime dei pestaggi: 45mila euro per ritirare ogni accusa e soprattutto il ricorso davanti alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo. La finalità del governo è fin troppo evidente: evitare, dopo quella per i fatti della Diaz, un'altra sentenza di condanna europea per la tortura. Sentenza scontata. Non solo, nell'ordinamento giuridico italiano non è mai stato introdotto il delitto di tortura. Questo vuol dire che il giudizio davanti alla Corte Europea andrà avanti qualunque cosa decidano le altri parti offese. E pare che molti siano orientati al no più deciso. Nel caso della scuola Diaz i tribunali italiani hanno qualificato le violenze commesse come "tortura", ma non esistendo lo specifico reato, la conseguenza è che i responsabili non sono stati condannati penalmente a causa della prescrizione.
Quella notte del 21 luglio 2001 le norme di convivenza civile furono sospese. Venne fuori il peggio dello Stato italiano. Eppure il peggio del peggio è avvenuto dopo, con l’impunità e la promozione dei responsabili. Tutto questo per noi italiani è inaccettabile, ma quel giorno a Genova c'erano moltissimi stranieri, che continuano per fortuna a metterci di fronte alle nostre responsabilità di aguzzini e torturatori.
Un suggerimento per chi non conosce la vicenda: guardate il film documentario 'DIAZ'. Mettetelo in videoteca, per mostrarlo ai vostri figli quando saranno adulti. Perché tutti i violenti, siano essi tiranni o semplici cittadini, contano sulla memoria corta dei popoli per perpetuare se stessi.
Stefania Sardisco
Alessandria
12 Gennaio 2016
Secondo me la morte di Giuliani è avvenuta per legittima difesa. Mentre i fatti della notte alla caserma Diaz sono stati una notte di torture ingiustificate e una pagina di vergogna di alcuni reparti della nostra polizia.
RispondiEliminaIl commento di sopra è pieno di errori. Lo rifaccio.
RispondiEliminaSecondo me la morte di Giuliani è avvenuta per legittima difesa.
Mentre quanto è avvenuto nella notte alla caserma Diaz rimane una pagina vergognosa per alcuni reperti della nostra polizia.
...sono d'accordo, molto probabilmente fu legittima difesa mentre quello che è successo alla Diaz è frutto della umana cattiveria
EliminaTortura per generare paura, anzi, più di paura, terrore. Questo pensiero mi viene in mente dopo avere letto l'articolo di Stefania Sardisco. Terrore generato da servitori dello Stato, quindi, dallo Stato.E' chiaro che è lo Stato Italiano, in quanto tale, l'imputato.Imputato di terrorismo.Ma, lo Stato, non processa se stesso e le promozioni degli uomini responsabili del massacro, ne sono la prova.Che dire di altro? Ci vorrebbe un tribunale sovranazionale per fare giustizia, ma non c'è. E, dove non si può fare giustizia, prevalgono le ragioni della forza.
RispondiEliminaQuesto è esattamente il nocciolo del messaggio che volevo passasse! Grazie Salvatore per questo tuo commento perfettamente centrato!
Elimina...non dimentichiamo Bolzaneto, altro luogo della vergogna.
RispondiEliminaFu una prova del governo Berlusconi per vedere se si poteva imporre il fascismo nuovamente. Gli andò male.
RispondiEliminaI nostri Servizi segreti sono tali, proprio perché sono stati istituiti per mantenere il segreto sui fatti che coinvolgono "pezzi" dello Stato, dall'unità d'Italia ad oggi. Questo accade da sempre, in ogni circostanza in cui bisogna difendere l'indifendibile, pur di giustificare i comportamenti più equivoci e controversi di singoli o di una parte delle nostre istituzioni. In tutti i numerosi misteri irrisolti che hanno attraversato la Repubblica, si affaccia sempre la partecipazione dei Servizi segreti, specializzati nella manipolazione delle prove, nella scomparsa di documenti decisivi per inchiodare i responsabili alle loro responsabilità. Non a caso sono stati sempre definiti "servizi deviati". Troppo lungo l'elenco che passa da Piazza Fontana, all’assassinio di Aldo Moro, alla trattativa Stato-Mafia, alle manovre di depistaggio di importanti processi che hanno segnato la storia d’Italia, per arrivare alla caserma Diaz. Non conosco nessun italiano che si sia mai fidato di questo corpo troppo chiacchierato dei nostri Governi. Nonostante la riforma della loro struttura, permane sempre una enorme zona d’ombra sulla loro reale utilità e sarebbe ora che venisse fatta piena luce su tante, troppe vicende oscure affinché non si abbiano a ripetere. Sono d’accordo che lo Stato deve avere al suo interno dei reparti che si muovono e agiscono con particolare riservatezza e riserbo delle loro azioni. Il problema è che tutto ciò deve avvenire nell’interesse dello stato, per prevenire azioni sovversive e a tutela della sicurezza degli italiani. Non mi sembra che i Servizi abbiano sempre tenuto fede a questi principi.
RispondiEliminaIn questo periodo regnava terrore di stato quasi in tutta Europa, una cosa inammissibile.
RispondiEliminala prima domanda che mi faccio è: chi governava allora e cosa ha fatto quel governo per appurare la verità o affossarla ?? il pesce comincia a puzzare sempre a partire dalla testa, il resto credo che chi vuole lo conosce
RispondiEliminaBrutto periodo e brutta cosa ci è capitata! Governo Berlusconi con Castelli ministro .... una vergogna infinita ..... la morte di Giuliani secondo me non è avvenuta per legittima difesa. Non si spara ad altezza uomo .... e visto quello che è successo successivamente alla Diaz ne dà la conferma. Periodo fascista, con polizia fascista ..... tanto i responsabili non pagheranno mai!!
RispondiEliminaDire che la morte di Giuliani non fu per legittima difesa è contro ogni logica, visto quello che stava andando a combinare quel gentiluomo con l'estintore tra le mani
Eliminal'estintore è stato buttato giù dal defender dei carabinieri e Giuliani lo ha solo raccolto, resta il fatto che il proiettile gli è entrato sotto l'occhio che era l'unica parte scoperta dal passamontagna per cui si è sparato per uccidere non per difendersi
EliminaIncominciamo dalla fine. Qualcuno ha voluto scindere l'omicidio di Giuliani, dalle responsabilità dello Stato nel massacro alla Scuola Diaz. Io dico che l'omicidio di quel ragazzo, rientra ampiamente nel quadro di quanto è successo a Genova in quei giorni. Diaz compresa. Ricordiamo la presenza non casuale sulla scena dell'on. Gianfranco Fini. In Italia il problema non è tanto nelle colpe di dei vari De Gennaro & Soci. La colpa è della struttura di come la nostra Giustizia e i responsabili delle Forze dell'Ordine sono formati. L'Italia ha vissuto per vent'anni nel fascismo. Poi la lotta di Resistenza e infine viene la Repubblica, quella nata dalla Resistenza appunto. Fin dalla nascita della Repubblica, di tutto l'Ordinamento Giuridico, di Polizia e Burocratico, si sarebbe dovuto fare "tabula rasa". L'ossatura dello Stato avrebbe dovuto essere rimessa a nuovo in armonia con la nuova Costituzione. Invece i Padri Costituenti ci hanno dotato di una delle Carte, fra le più moderne al Mondo, ma la sua applicazione l'hanno ri-posta nelle mani di un Ordinamento Giuridico-burocratico che era lo stesso che ha vissuto il fascismo. Le nostre Forze di Polizia, strutturalmente sono le stesse. Come stesse sono le strutture militari e stesse sono anche le Cariatidi Togate che oggi governano la Magistratura Italiana. Mi sa che l'Italia non è mai uscita definitivamente dal fascismo. Tant'è che oggi ci ritroviamo con un Neofascismo anche violento, che reclama di uscire da una (per loro ingiusta) clandestinità, nella quale la nuova/vecchia Repubblica li ha relegati, si fa per dire, negli ultimi settant'anni. Ora noi ci chiediamo come mai sanguinosi fatti di Genova siano potuti succedere. Questo episodio, come tanti altri accaduti nella nostra storia di lotte per la Civiltà e l'Uguaglianza, come (Avola, Reggio Emilia, Modena, il Battaglione Celere di Padova ecc. ) dove la Polizia ha usato le armi, ha picchiato e fatto vittime innocenti, è la stessa che picchiava, sparava e uccideva ai tempi del Ventennio. Stessi sono i Giudici e stessa è la Burocrazia. La nostra purtroppo è la Storia di una Resistenza tradita.
RispondiEliminaSono d'accordo con Maurizio Alessi! Per quanto mi riguarda io non mi ritengo un dittatore ma uno che se si fa un accordo si deve rispettare e chi non lo rispetta deve pagare con le sanzioni all'uopo previste! E noi l'elenco delle le sanzioni le abbiamo che sono le pene previste dalle leggi. La prima cosa da fare e far rispettare le leggi senza sconto per nessuno, dopodichè, esaminare se le leggi sono attuali o superate. Ma chi dovrà far ciò? Lo dovrà fare chi viene designato e cioè il parlamento formato da uomini del popolo seri e disciplinati secondo le leggi! Uomini seri e non arrivisti o politicanti da strapazzo! A volte negli uomini semplici troviamo il senso di maturità puro che è quello che manca nell'attuale sociteà italiana fatta di arrivisti e di egoismo! La cattiveria è dentro l'uomo ma l'uomo lo sa che non giusto rubare e non é giusto uccidere! L'uomo di coscienza oggi ci vuole! Ciao A tutti e non di misericordi!
RispondiEliminaSe si fosse trovato un covo di mafiosi non si sarebbe usata la stessa brutale determinazione. Le consegne da parte dei rappresentanti politici del tempo erano di scoraggiare a tutti i costi le manifestazioni anti-G8. De Gennaro, ligio servitore dello Stato, applica tali consegne nel modo più sbrigativo e determinato possibile. Il fatto che tutto ciò avrebbe coinvolto gente inerme, che si sarebbe sporcato le mani di sangue non ha molta importanza: i suoi ordini erano quelli e dovevano essere eseguiti. C'è riuscito e la legge dei bruti ha prevalso su quella dei giusti. Capo della Polizia, Prefetto, Capo dei Servizi ed ora un posto ben remunerato. Pochi spiccioli per far tacere la parte lesa e la faccenda finisce qui. Insomma, non siamo ancora ai livelli del Sud America, ma poco ci manca. i Servizi Segreti, il SISMI ed il SISDE , "deviano" spesso, costretti dai governi di turno a difendere, il piu' delle volte, gli sporchi interessi di lobby tutelate dallo stesso Stato. Ha fatto bene la Sardisco a rammentarci tali avvenimenti, a farli riaffiorare ogni qualvolta che questi fatti obbrobriosi sembrino cadere in letargo: la Storia non dimentica ed è un'ottima maestra di vita, siamo noi dei cattivi scolari.
RispondiEliminaHo letto l'articolo e ne condivido pienamente i toni. Ho letto anche i commenti che mi fanno pensare che siano dettati più da sensazioni personali che da una reale cognizione dei fatti. La morte di Giuliani non può in alcun modo essere ascritta a manipolazioni da parte di apparati dello stato, ne ad un episodio di gratuita violenza esercitata dal Carabiniere, dalla cui arma è partito il colpo che l'ha ucciso. Questo è quello che ha stabilito la Corte di Giustizia Europea. I fatti: Quel giorno il Giuliani doveva andarsene al mare con gli amici che però cambiarono idea, ed è per questo che all'ultimo momento, decise invece di partecipare come diversivo, alla manifestazione in piazza. Ma come lo fece? Indossò un passamontagna ed imbracciando un grosso estintore sfondò il vetro di una camionetta dei CC con l'intento di colpire gli occupanti. Il Carabiniere minacciato, ( un altro ragazzo dell'età stessa età dell'aggressore), seduto al suo posto, secondo le testimonianze, estrasse la pistola d'ordinanza, mostrandola a scopo intimidatorio, senza successo, contro la furia scatenata del Giuliani che brandendo l'estintore stava per colpirlo, forse anche mortalmente, ed è a quel punto che nella concitazione dell'angusto abitacolo che parte il colpo mortale per il Giuliani. Quindi un caso fortuito e non premeditato né voluto dal Carabiniere, mentre al contrario, la preneditazione e la volontà di uccidere era ben presente nell'aggressore Giuliani. Il solito becero perbenismo dei imbecilli politicanti a cui la Corte di Giustizia Europea, ha dato torto, ne fecero addirittura un eroe. I fatti della Diaz invece, sono frutto non di una mera idea fascista della gestione della giustizia, bensì del pensiero criminale di come essa doveva essere amministrata,a cominciare dai massimi vertici della Polizia al poliziotto, esecutore materiale del concetto repressivo anche con il ricorso alla violenza fisica. Era una condizione non solo consentita, ma un vero e proprio credo, una consuetudine di intervento, di investigazione e spesso in alcuni reparti persino un metodo di comportamento. È anche in questo ambito di pensiero che si inquadra il pestaggio mortale del povero Stefano Cucchi, di cui finalmente si parla nuovamente in questi giorni. Sembra però che oggi,questa aberrante abitudine stia del tutto scomparendo nelle Forze di Polizia e che vi sia sempre più spazio per una più sana professionalità. Ma quello che mi sconcerta veramente è l'insano e vergognoso comportamento del governo. In un momento in cui c'è sempre più gente che muore di fame, di esodati ai quali non vuole rendere giustizia, la truffa ai danni dei cittadini da parte delle banche che salva, rifiutando di risarcire il maltolto, trova però quarantacinquemila euro per ogni persona offesa nei fatti della Diaz, nell'abietto tentativo di tappargli la bocca. La politica, dell'elemosina degli ottanta euro per comprare i cittadini, prosegue nel tentativo di comprare il silenzio degli innocenti e salvare i soliti personaggi oscuri della casta. Mi vergogno di questa politica e dei suoi rappresentanti.
RispondiEliminaSono completamente d'accordo con te. Non credo che Giuliani sia innocente e per questo ho avuto anche accese discussioni. Ma tu hai commentato perfettamente! mi sarei stupita del contrario. Grazie Giovanni.
EliminaQuello della caserma Diaz è stato uno degli episodi più vomitevoli della storia d'Italia.
EliminaDetto e chiarito questo, voglio ricordare che tipo di governo avevamo e chi ne era a capo.
Oggi si vuole in un qualche modo risarcire le vittime di quel pestaggio fascista.
Forse è vero che 45mila euro sono pochi, anzi è vero senz'altro, però il fatto che oggi il govrno attuale si senta in debito verso quei giovani è un fatto, un fatto positivo ed importante.
Per quanto riguarda gli 8o euro, cifra che ho percepito, e che mi ha fatto tanto comodo, visto che da 1.200 euuro sono passato quasi a 1.330 di stipendio.
Oggi sono in pensione non raggiungo i mille euro al mese, e le assicuro che quella elemosini mi farebbe tanto comodo.
Non mi vergognerei affatto se qualcuno, lei compreso che considera 80 euro una elemosina, beato lei, volesse o potesse farla a me ed ad altri come me.
Preciso che ho votato PD prima degli 80 euro, continuo a votare Pd anche se non li percepisco più.
molto comodo e molto bello parlare dei massimi sistemi a pancia piena e tasche ben gonfie.
Egr. Signor Volpe, io non ho parlato di "elemosina", ma di "comprare". È innegabile che se gli ottanta euro, fossero stati solo quaranta o anche venti, avrebbero comunque fatto comodo a chiunque, anche a chi ne guadagna anche più di cinquemila. Il fatto che sia stata una missa di propaganda elettorale anche se indubbio, non mi interessa giudicare il PD da questo, piuttosto lo farei sul fatto che è un partito del sistema, dei legami dei suoi uomini con la finanza dei banchieri e quelli di Renzi con le lobby o sui suoi,arrestati, condannati o indagati, praticamente uno al giorno. Ma quello che mi è intetessato invece evidenziare è il perché questo governo, con quarantamcinqueila euro ha inteso comprare il silenzio degli innocenti,in cambio della rinuncia a proseguire l'azione contro gli apparati dello stato (che fa bene ricordarlo, sono sempre degli uomini soprattuto di potere). Se il governo non vuole che si prosegua oltre, la domanda è: Chi vuole proteggere e perché? Che interessei hanno i componenti del governo nella vicenda, se non quella della giusta esposizione della verità? Ecco le domande che tutti dovremmo porci, anche se le risposte non sono poi così tanto indecifrabili.
EliminaEgr. sig Caianello, lei e non solo lei in questo blog è chiaramente un militante attivo del m5s, non mi stupirei , anzi mi farebbe piacere che lei personalmente come altri frequentatori di questo blog riuscissero prossimamente conqistarsi una importante poltrona a Roma o altrove.
EliminaIo al contrario sono un semplice elettore, oggi del Pd, ieri della DCed ancor prima del PCI, sono un uomo di popolo e sto con i partiti grandi e di massa.
Sono ovviamente di parte, come lo siamo tutti, ma io e lei siamo di parte in maniera diversa oltre che opposta.
Per essere più chiaro, io sono oggi CON il PD , ma non sono DEL pd.
Lei ed altri in questo blog credo abbiate un concetto di appartenenza diverso dal mio.
Questa è una delle poche volte che non ironizzo, ma non sono nato ieri, ne ho viste tante e tanti, dico questo perchè noto che lei scrive molto bene, io ovviamente non condivido nulla di quello che sostiene, però lei fa bene il suo lavoro, sta studiando per uno scranno che le auguro di poter presto occupare.
Egr. Signor Volpe, al contrario di lei, io invece, apprezzo spesso quello che lei scrive e come lo scrive, ma devo, mio malgrado darle una delusione, io non sono un attivista del M5S e non figuro neppure fra i suoi iscritti, né aspiro a poltrone romane o di rango inferiore che siano. Devo piuttosto farle presente che le mie idee, al contrario di ciò che ha ritenuto di immaginare, sono storicamente piuttosto di sinistra. Una sinistra che ormai sopravvive solo negli affetti di molti italiani, essendo essa deceduta da diverso tempo in questo paese. Aborro per questo il PD, che si spaccia per un partito di sinistra, ingannando i suoi elettori, mentre fa politiche di destra, tanto da ricevere il plauso, l'appoggio e l'alleanza proprio da FI di Berlusconi ed ora di Verdini. Proprio per questo, nelle dichiarate intenzioni di Renzi, c'è il Partito della Nazione, che si traduce nella definitiva cancellazione di tutto ciò che ancora ricorda la sinistra, per la nuova entità di centro, in pratica la nuova DC. Questo non deve creare meraviglia. La storia politica personale di Renzi, nasce in seno alla DC toscana e vissuta sotto le ali di De Mita e Andreotti. Caro Signor Volpe, dice una cosa corretta quando afferma che sto studiando. In realtà, studio politica, i suoi personaggi e le loro storie personali sin da ragazzo. possiedo una nutrita raccolta di atti e documenti ufficiali sulle vicissitudini della politica e dei politicanti che hanno occupato e che occupano gli scranni del parlamento e delle istituzioni, oltre a documentarmi anche dai siti ufficiali stranieri. Ovviamente, lei svolge correttamente il suo ruolo di elettore difensore del PD, questo è nel suo pieno diritto e coscienza, quindi lungi da me il pensiero di muoverle appunti. Dal mio canto, quando ho tempo di scrivere, lo faccio sempre in piena coscienza di una realtà che conosco, non per convinzioni personali o per simpatie o antipatie politiche, bensì, badandomi su documenti e prove ufficiali inconfutabili. Le idee sono una cosa, ben altra cosa è scrivere la realtà dei fatti, anche se poco noti e spesso di difficile accettazione.
EliminaLei scrive molto bene,ed è proprio per questo che sarei lieto, visto che il suo cuore batte a sinistra, di leggere per una volta almeno un qualcosa che collimi anche con il mio sentire che è certamente di sinistra.
EliminaQuando e se questo dovesse avvenire, non potrei che esserne felice.
Detto questo la saluto cordialmente, mi scuso anche di averle dato del grillino, che a mio modo di vedere non è certo un complimento.
Le aggiungo una considerazione da osservatore. Forse non tutti se ne sono accorti e pochi ci hanno fatto caso, avendo confuso il PD come un partito di sinistra, ma la forza politica attualmente più a sinistra e che esercita politiche tipicamente di sinistra è proprio il M5S. Cordiali saluti,
EliminaQusta lei l'ha sparata proprio grossa.
EliminaNon me ne voglia, ma non riesco a credere che lei questo lo pensi veramente.
Bhe...devo ritenere che probabilmente non ha avuto occasione di leggere il loro programma che ho trovato fra i miei appunti e del quale le allego alcuni punti salienti che certo non tutto sembrano fuorchè di destra o di centro.
Elimina– Reddito di cittadinanza
– Misure immediate per il rilancio della piccola e media impresa
– Legge anticorruzione
– Informatizzazione e semplificazione dello Stato
– Abolizione dei contributi pubblici ai partiti
– Istituzione di un “politometro” per verificare arricchimenti illeciti dei politici negli ultimi 20 anni
– Referendum propositivo e senza quorum
– Referendum sulla permanenza nell’euro
– Obbligo di discussione di ogni legge di iniziativa popolare in Parlamento con voto palese
– Una sola rete televisiva pubblica, senza pubblicità, indipendente dai partiti
– Elezione diretta dei parlamentari alla Camera e al Senato
– Massimo di due mandati elettivi, ed impossibilità a ricandidarsi per tutti i politici.
– Legge sul conflitto di interessi
– Ripristino dei fondi tagliati alla Sanità e alla Scuola pubblica
– Abolizione dei finanziamenti diretti e indiretti ai giornali
– Accesso gratuito alla Rete per cittadinanza
– Abolizione dell’IMU sulla prima casa
– Non pignorabilità della prima casa
– Eliminazione delle province
– Abolizione di Equitalia
– Eliminazione di tutti i privilegi dei parlamentari
– Eliminazione del diritto alla pensione dei parlamentari dopo 2,5 anni di in parlamento.
– Stipendio parlamentare allineato alla media degli stipendi nazionali
– eliminazioni delle auto blu
– Leggi rese pubbliche on line almeno tre mesi prima delle loro approvazione per ricevere i
commenti dei cittadini.
– Divieto di cumulo delle cariche per i parlamentari (esempio: sindaco e deputato)
– Non eleggibilità a cariche pubbliche per i cittadini condannati
– Divieto per i parlamentari di esercitare un’altra professione durante il mandato
– Partecipazione diretta a ogni incontro pubblico da parte dei cittadini via web,
come già avviene per Camera e Senato.
- Reddito di cittadinanza.
Questi solo per citarne alcuni punti. Adesso, giusto per fare un veloce confronto con l'operato di quella in teoria era sinistra di questo paese ed oggi la nuova Dc, non potendo parlare di un programma politico perché Renzi, non aveva o non ne ha presentato, discutiamo, per ragioni di spazio solo di alcuni dei punti di cui si è occupato. Dalla nomina, a parte le promesse puntualmente disattese, l'abolizione dei diritti dei lavoratori, in particolare dell'art. 18, ottenuto della classe operaia con anni di lacrime e sangue, che è un vero è proprio schiaffo al comunismo, di cui tanto ci siamo riempiti la bocca per anni. La sistematica sottrazione di fondi alla sanità con costanti chiusure di ospedali, centri di emergenza e di nascite, solo in Sicilia ne stanno chiudendo ben altri diciassette, la rifora della costituzione tratta dal programma della P2 con il copia ed incolla, senza parlare di chi lo ha preceduto a cominciare da Prodi,Napolitano, D’Alema, etc…, per i quali vorrei al più presto una Norimberga italiana ,per alto tradimento e per essere stati collusi con la finanza internazionale e tifato per le disgrazie di questo paese.
Caro Signor Volpe, faccia qualche parallelo fra l’operato dell’ex sinistra oggi PD ed il programma che vuole attuale il M5S, ci rifletta un attimo e chissà che qualche qualcosa di sinistra magari ce lo trova.
Cordiali saluti.
Mi permetto di chiamarla amici, se la cosa non la offende,ho letto cià che ha scritto e che già sapevo, mi creda di sinistra nella sua filastrocca non c'è proprio niente.
EliminaTanta demagogia, meno stato e più mercato, partiti in mano a Berlusconi o a Grillo, stampa idem e poi una serie di banalità o di ovvietà.
Comunque è possibile che lei sia di sinistra, in questo caso io sono certamente di destra.
Lasciando da parte la geometri politica, ho letto alcuni suoi commenti su immigrati o clandestini come li chiama lei,erano di una virulenza tale da fare invidia a personaggi europei del secolo scorso che comiziavano a Norimberga.
Non trovo tracce di internaziolalismo operaio in quello che scrive, parla solo di onestà e cerca una controparte, se viole possiamo anche giocare cosi, lei ovviamente fa la guardia ed io il ladro.
Chi non è con lei e con voi non è onesto, è assolutamente consente che io sia ladro e disonesto.
Però visto che mi piace dialogare con lei, farò volentieri la mia parte.
Credo che lei sia totalmente fuori strada, e quello che crede di interpretare, è evidentemente una comprensione dei fatti dettata da un anestetica idea preconcetta, che evidentemente non le consente di osare oltre certi pensieri. Io non ho l'abitudine di esprimere pareri, nè idee personali, nei miei scritti o almeno lo faccio molto raramente. Mi limito ad una rappresentazione e cronaca fedele dei fatti, esclusivamente provati e documentati, perchè come si sa, le idee sono concetti astratti e mutevoli, che appartengono alla inquinata sfera soggettiva. I fatti,invece, sono tali perchè suffragati da prove inconfutabili e non discutibili. Ecco perchè preferisco scrivere solo di questi. Chi pensa interpretarli non fa altro che commettere un gesto di incomprensibile superbia fine solo a se stessa.
EliminaStupendo servizio il tuo, cara Stefania, è tangibile la tua animosità a descrivere un evento che ha funestato un giorno della storia italiana, ma soprattutto hai voluto evidenziare una vicenda di un popolo, come il nostro, sempre attento e vigile a voler conservare la propria umanità. Quel triste episodio, volendo, potrebbe essere racchiuso in poche parole: un ragazzo di 23 anni ucciso dai carabinieri, 93 persone pestate a sangue e arrestate sulla base di prove false alla scuola Diaz, decine di fermati torturati nella caserma di Bolzaneto…. in una vera e propria eclisse di democrazia e di decadimento di quei diritti costituzionali e democratici, di fatto sospesi. Non è mai stato mio costume porre le mie attenzioni su ciò su ciò che si intende far conoscere, soprattutto quando si abbia la chiara impressione che si stia calpestando la parte più nobile dell’uomo: la sua dignità. In questi casi, è necessario sempre, andare in profondità e farlo con spirito di verità e severo senso critico. Certo è un fatto gravissimo quando si tenta di manipolare, condizionare o addirittura fermare i processi, evidentemente si ignora del tutto l’esistenza di uno stato di diritto ed il rispetto della giustizia. Lo stato di precarietà, visto il lavoro svolto dall’intellighenzia, era evidente tanto ai politici, quanto alle forze dell’ordine circa la scelta della sede da destinare al congresso. Genova, mal si prestava ad insediare un evento di grande portata come il G8, iniziando dalla topografia della città che doveva far riflettere e sorgere enormi perplessità di carattere logistiche e di ordine pubblico. I servizi investigativi erano perfettamente a conoscenza, rendendo edotto il ministro Scajola che circa 700 gruppi di contestatori erano pronti con azioni di disturbo, a boicottare un incontro importantissimo quale il G8. La sua mondiale valenza, era una enorme e sicura “cassa di risonanza” che avrebbe attirato, come l’orso verso il miele, i peggiori “black block” europei. Malgrado questi sospetti su una ipotetica grande manifestazione di protesta si fece in modo di far operare 4 polizie provenienti da 4 caserme diverse, in una spaventosa disarmonicità tra di loro. Un poliziotto che in servizio al Reparto Mobile di Bolzaneto, e di cui Repubblica conosce il nome e il grado ma che non rivela per ragioni di riservatezza, racconta la "notte cilena" del G8. "Purtroppo è tutto vero. Anche di più. Ho ancora nel naso l'odore di quelle ore, quello delle feci degli arrestati ai quali non veniva permesso di andare in bagno. Ma quella notte è cominciata una settimana prima. Quando qui da noi a Bolzaneto sono arrivati un centinaio di agenti del Gruppo operativo mobile della polizia penitenziaria". E' il primo di uno dei molti retroscena sconosciuti del drammatico sabato del G8. Il poliziotto ammette anche che "nella polizia c'è ancora tanto fascismo, c'è la sottocultura di tanti giovani facilmente influenzabili, e di quelli di noi che quella sera hanno applaudito. Ma il macello lo hanno fatto gli altri, quelli del Gom della penitenziaria". E il pestaggio sistematico nella scuola? "Quello è roba nostra”. Purtroppo eravamo nel luglio del 2001, Berlusconi era reduce da una grande vittoria elettorale, aveva dalla parte sua gli uomini più forti del mondo: Putin, W. Bus, Gheddafi ecc. e probabilmente anche lui era intenzionato a mettere in campo una azione di forza per allinearsi ai suoi amici. Era il suo modo di intendere la politica ed un potere che gli veniva conferito da un suo personale suffragio elettorale. “”I regimi democratici possono essere definiti quelli nei quali di tanto in tanto, si da al popolo l’illusine di essere sovrano, ma l’aggettivo sovrano applicato al poplo è una tragica burla…”” scriveva il Duce. Alla prossima.....
RispondiEliminaGrazie del tuo commento Franco
EliminaEfficace descrizione dei fatti di Genova fatta nell'articolo di Stefania Sardisco. Io e mia moglie abbiamo visto il film documentario "DIAZ". Siamo rimasti inorriditi, ci sembrava di assistere alla proiezione di un film dell'orrore ma quelle scene, purtroppo, ricostruivano fatti realmente accaduti e perpetrati da coloro il cui compito è quello di tutelare l'incolumità dei cittadini. In quella nerissima notte del 21 luglio 2001 si e verificata una eclissi della democrazia. E' venuto meno lo stato di diritto sancito dalla Costituzione nata dalla Resistenza. Non va sottovalutata la composizione del governo di allora con la presenza di forze di destra alle quale un'azione di forza dei tutori della legge non dispiaceva. La copertura politica e degli alti gradi, che in un primo momento, hanno giustificato e manomesso le verità, con il tempo sono stati sconfessati dalla realtà innegabile grazie alla tenace denuncia delle vittime. La sentenza della Corte di Strasburgo del 7 aprile 2015 che condanna l'Italia per tortura per i fatti della Diaz in violazione dell'articolo 3 della convenzione europea dei diritti umani sul "divieto di tortura e trattamenti disumani e degradanti" conferma una brutta pagina della storia di questa Repubblica. La mancata condanna dei colpevoli per tortura, reato non riconosciuto dal codice penale, e a causa della prescrizione sta diventando una costante italiana con l'aggravante della beffa di vederli promuovere nella carriera. L'attuale governo anziché fare proposte di risarcimento alle vittime con la richiesta di ritirare l'accusa dovrebbe, da subito, inserire nel codice penale il reato di tortura accompagnato da pene severe per quei rappresentanti delle forze dell'ordine che disonorano la dignità dello stato.
RispondiEliminaEcco, questo è il vero senso dell'articolo. Gli italiani non s'informano e bevono tutto cio che gli viene detto dai tg asserviti.......ignorando, ahimè, ciò che invece NON dicono. Quanti italiani sanno che in italia non esiste il reato di tortura? e quanti, meno ancora, sanno che in italia non esiste una vera legge sul reciclaggio? e la prescrizione? quanti sanno cos'è e come funziona in italia? Tramano e non informano e piano piano mettono in piedi una costituzione di dittatura.....alla faccia dell'ignoranza e della disinformazione. Lo dico sempre, INFORMATEVI e fatelo su tutto. Dobbiamo diventare economisti per non essere truffati in banca, politici per non essere continuamente "sodomizzati", medici per non essere vittime di mala sanità o finire addirittura come cavie. Ma il discorso sarebbe lungo e va ad aprire un tema non piu inerente all'articolo. Grazie Lorenzo per aver colto ed evidenziato il nocciolo dell'articolo.
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