di Giovanni Caianiello - “La mafia è una montagna di merda e i mafiosi sono dei pezzi di merda” scrisse Peppino Impastato in articolo, che al suo interno citava con coraggio i nomi dei mafiosi e dei politici corrotti”.
Oggi avrebbe detto la stessa cosa della politica e dei politicanti. In questo momento, sono più di cento i parlamentari condannati, imputati, indagati e prescritti che siedono tra Montecitorio e Palazzo Madama, le accuse, sempre le stesse: Collusione, corruzione, peculato, truffa, mafia, falsa testimonianza, appropriazione indebita, sfruttamento prostituzione, abuso di potere, voto di scambio, ma anche associazione mafiosa, droga etc..
È dunque, questa la gente a cui è affidata la vita degli italiani ed il futuro dei nostri figli?
Qualcuno sostiene che in parlamento ci sono anche persone oneste. Io invece sostengo di no, perché chi collabora e condivide di sedere accanto ad un delinquente, non ne condanna l’operato e non lo denuncia o non se ne allontana, se ne rende automaticamente complice. I danni che questi personaggi recano ai cittadini sono incalcolabili.
La crisi economica, il disastro della sanità, della scuola, l’aumento della miseria, dei poveri, della disoccupazione e la cancellazione del futuro dei giovani, deriva soprattutto dalla disonestà intellettuale di questi ambigui personaggi chiamati ad amministrare le nostre vite. Come ormai sanno le persone ben informate, le difficoltà economiche che stiamo vivendo sono frutto di un disegno criminale di potentati finanziari privati, per i quali, non è più sufficiente possedere ‘montagne’ di denaro e il potere che ne deriva. Per questo hanno alzato la posta, nel tentativo di impadronirsi di interi paesi sovrani, fino a reclamare il diritto di deciderne l’indirizzo politico, sociale, economico e militare. Come sta già accadendo in Italia da oltre vent’anni.
Ma a tanto potere, per sostenersi serve una montagna di merda: la stampa, la televisione ed i giornali foraggiati (l’ultimo regalo di fine anno centoventi milioni a favore dell’editoria è appena stato elargito), per mentire e mistificare, al cui coro fanno quotidianamente eco deputati e senatori in tv e sui giornali, nell’opera di denigrazione e demolizione controllata dell’avversario di turno, pericoloso per il loro ferreo sistema.
Il recente caso di Quarto ne è l’esempio lampante. Il nemico, il pericolosissimo Movimento Cinque Stelle, colpevole di percorrere strade avverse. Ma per capire la montagna, bisogna ricorrere ai fatti, nonostante il fango che intrica una vicenda, piccola, chiarissima e inattaccabile, facendola diventare un caso nazionale, fondato sul nulla.
Ma cosa dicono i fatti. Il Direttorio 5 Stelle, prima ancora che la magistratura lo indagasse, espelle dal Movimento un consigliere del Comune di Quarto, Luigi De Robbio, perché pretendeva, facendo pressioni sul sindaco Rosa Capuozzo, l’affidamento di servizi comunali, come quelli cimiteriali, dello stadio di calcio, oltre a decidere sui nomi degli assessori e sulla carica di presidente del consiglio comunale per se stesso.
Ma allora perché è stato espulso anche il Sindaco Capuozzo? Il motivo è altrettanto lineare: Non ha immediatamente denunciato alla magistratura il Consigliere De Robbio per i ricatti subiti, dei quali, non ha informato i vertici del Movimento. E non ne aveva parlato per evitare che venisse fuori un presunto abuso edilizio del marito della villa di sua proprietà. Per le stesse motivazioni saranno espulsi gli altri consiglieri, la cui permanenza non avrebbe senso.
Perché come diceva Paolo Borsellino “non basta essere onesti, bisogna anche apparire onesti”.
La “Montagna”, disarmata, a questo punto sposta il tiro sul Direttorio perché sapeva delle pressioni sulla Capuozzo, ma ha taciuto, esibendo messaggi telefonici a riprova. Ma anche qui i fatti parlano da soli. I messaggi però hanno date e orari diversi rispetto ai fatti ai quali si vogliono accostare e quindi incompatibili con il caso ricatti, e si riferiscono ad altri argomenti. Lo confermano i deputati pubblicandoli sulle loro pagine facebook, e anche l’espulsa Capuozzo davanti al magistrato.
Il Pd ed i suoi deputati, da Romano alla Serrachiani a Orfini e la Picerno ed altri, spalano lo stesso, mentendo sapendo di mentire. E insieme alla montagna mediatica di tv e giornali non trovano nessuna immoralità e tacciono sugli 83 arrestati, condannati, indagati, ed avvisati di casa loro. Neppure di queste ultime ore, mentre i parlamentari del PD, le Tv, i talk show e i giornali continuano a montare oltre ogni misura il caso Quarto.
Meglio non parlare dell'arresto del Sindaco PD di Brenta, del capogruppo PD di Sassuolo Stefano Megale, per voto di scambio; del Sindaco di Castenaso sempre del PD, Stefano Sermenghi, renziano di ferro, sotto indagine da settembre (il suo assessore Benedetta Renzi è sorella di Matteo); del Presidente della commissione bilancio del comune di Marsala Vito Cimotta, PD, indagato per voti di scambio politico mafioso, e mi fermo per non tediare i lettori… Insomma dov’è la moralità dei partiti e dei media che stanno sulla montagna di merda?
Tutto merda, Tranne Grillo, Di Battista e Di Maio.
RispondiEliminaDimenticavo Fico, quello con la barba, quello che è in guerra con i congiuntivi.
Anzi a proposito, nel programma del M5S dovrebbero inserire l'abolizioni dei congiuntivi, creano troppo discrimine ed imbarazzo a chi come all'on. Fico non gliene va bene uno, una specie di congiura contro di lui-
Ricorda lo spot contro l'evasione fiscale?Quello con la foto inquietante con un brutto ceffo dallo sguardo torvo? Alla luce dei fatti gli evasori e i corruttori hanno giacca e cravatta e parlano perfettamente l'italiano......Meglio un congiuntivo sbagliato....
EliminaChe cosa ci fa la foto di quella delinquente insieme a quelle di due martiri della nostra terra.
RispondiEliminaChe vergogna.
Sergio Volpe, lei non è obiettivo e non si attiene ai fatti che dicono altra cosa. In ogni caso, non mi pare che lo possa essere meno di Orfini.
EliminaGli errori possono esistere ed esistono per tutti e questo è un fatto...sarà che siamo talmente assuefatti a questo modo di fare e vedere la politica che il cambiamento ci fa così paura?
RispondiEliminaMeglio un errore commesso per inesperienza o l'arroganza di chi non teme nulla perché sa che non ci sarà punizione?
Io preferisco il cambiamento ale balle e prese in giro...provare non sarà più dannoso di quello che abbiamo ora...siamo nella merda...al massimo ci restiamo ma almeno proviamoci.
Condivido la durezza etica di Grillo ! La politica non solo deve essere ma apparire onesta ! Renzi nel suo ruolo di rottamatore, a causa di continui compromessi, ormai mi sembra appannato ! Ci vuole chiarezza e tagli chirurgici... perchè ormai siamo nella fase prerivoluzionaria. Come nella rivoluzione Russa il partito operaio, in una prima fase si divise in Menscevichi e Bolscevichi, moderati e radicali...ormai siamo allo scontro finale. l'amministrazione di quarto appare compromessa e deve andare via. Giusto taglio chirurgico. Certo c'è chi gode nel dire che anche gli onesti ragazzi a 5 stelle sono sfiorati dal fetore della cammorra, perciò non si presti il fianco ai mistificatori della realtà...i ragazzi 5 stelle sono rimasti ormai l'unica oasi di onestà e meritano sostegno. Tra un Renzi fiancheggiato da Verdini ed un Di Maio fiancheggiato da Grillo noi preferiamo i secondi. Perciò pulizia , taglio della mala palitica, della corruzione , delle mafie, dei privilegi, dei vitalizi, tagli dei politici e dei loro immeritati stipendi.
RispondiEliminaL’ho già detto in altre occasioni e lo ripeto in questo ennesimo autogol dei 5 Stelle consumato a Quarto. L’eccesso di zelo nel volersi immolare sull’altare della diversità, portata alle estreme conseguenze e oltre ogni confine del buon senso, rischia di far perdere a questa importante realtà politica, affidabilità e consenso. La perdita di un punto percentuale nei sondaggi è la spia e la conferma di un malessere che non deve essere sottovalutato. Mi chiedo che motivo c’era di buttare giù un sindaco appena eletto che ha dimostrato a tutta l’Italia, in maniera cristallina attraverso le intercettazioni e i suoi comportamenti, di aver lasciato dietro la porta ogni richiesta di provenienza illecita e camorristica. Un sindaco che, pur sapendo della ricattabilità del suocero e del suo piccolo abuso edilizio, non ha ceduto alle pressioni del consigliere di cui oggi si chiedono provvedimenti cautelari. Se si accredita la versione di Fico, Di Battista e Di Maio i quali sostengono che il dialogo intercettato si riferiva ad altre circostanze, non vedo perché non si debba dare credito alla Capuozzo quando afferma che non aveva percepito che le pressanti richieste ricevute (e respinte), avessero il tenore di vere e proprie minacce estorsive. La sostanza è che la sindaca ha reagito con onestà, coerenza e legalità dimostrando che i 5 Stelle sono diversi dagli altri non a parole ma con i fatti. Ma questo lo sanno anche i vertici del movimento, infatti ci hanno messo cinque giorni per prendere una decisione, oltretutto accelerata dalla dura presa di posizione di Roberto Saviano. Che vuol dire essere onesti, ma anche apparire onesti? Forse l’essersi schierata contro il malaffare non la fa apparire onesta? Così come non regge neppure la discussione sui possibili voti inquinati (neppure determinanti come affermano gli stessi big pentastellati). In ogni competizione elettorale può accadere che i voti non siano tutti casti e puri. È sempre possibile che loschi figuri cerchino di infiltrarsi magari pensando di poter condizionare, una volta eletto il sindaco, la sua azione amministrativa. Il problema nasce quando i voti sporchi si cercano, si usano come scambio e si onorano rispondendo ai patti. Nulla di tutto questo è accaduto. Anzi è stata l’occasione per dimostrare l’assoluta integrità e impermeabilità del movimento. Quarto è un comune pervaso dalla camorra e sciolto tre o quattro volte. Questo era noto al movimento che con un suo sindaco avrebbe avuto l’occasione per imprimere una svolta culturale e di buona amministrazione. Il tempo ci dirà se la Capuozzo sarà un buon sindaco oppure no, in una realtà irredimibile per chiunque, ma se farà il bene della sua comunità, i 5Stelle avranno perso un’occasione preziosa e un bel po’ di voti. Peccato.
RispondiEliminaCaro Maurizio Alesi, apprezzo sempre quello che scrive,ma temo che nel suo commento forse, le siano sfuggiti alcuni passaggi dell'articolo. L'espulsione della Capuozzo è dovuta al tentativo di ricatto da parte del De Robbio, non denunciato alla magistratura, cosa grave per le regole del M5Sm, soprattutto per fatti così gravi. Per quanto riguarda il fatto che si accrediti le versioni di Fico, Di Battista e Di Maio, c'è da dire che questo non avviene per fede, ma perchè sono i fatti a dimostrarlo. I relativi SMS infatti, riportano date ed orari diversi non compatibili con i fatti, ai quali si sono voluto in mala fede collegarli e sono pubblicati online, visibile a tutti, Circostanze confermate, tra l'altro proprio dalla espulsa Capuozzo davanti ai magistrati, dove ha anche confermato che aveva ben capito che quelli del De Robbio fossero dei ricatti in piena regola, ma che ne aveva taciuto la portata per non inficiare l'immagine del Comune.Qualcuno sostiene invece per non far venire allo scoperto l'abuso edilizio.
RispondiEliminaVolevo semplicemente sottolineare che di fronte a fatti straordinariamente importanti, come il rifiuto ad ogni compromesso da parte della sindaca, che fa onore al movimento, si è preferito bruciare una esperienza così importante per rivendicare la mancata denuncia delle pressioni ricevute. Chi dice che non sarebbe potuta avvenire in seguito? Ma ci rendiamo conto del contesto in cui questa sindaca si trova ad operare? Non sarebbe stato più conducente accontentarsi del massimo risultato possibile in quell'area della Campania, che era la dimostrazione di un Dna diverso?
EliminaDei ricatti risponde chi li fa, non chi li respinge. Credo che un po' di sano realismo, senza rinunciare ai propri principi, non farebbe male ai 5 Stelle. Ma è una mia opinione.
Condivido il suo pensiero. Se fossi stato io a dover decidere, avrei scelto una maggiore prudenza nell'espellere la Sindaco Capuozzo. L'intransigenza dei 5S è effettivamente molto radicale. Da comprendere, forse anche il grosso e sproporzionato chiasso mediatico sulla vicenda che certo non ha favorito un più sereno clima nel decidere.
RispondiEliminaSono sicuro che il Movimento, che ho visto un po' lacerato da questa esperienza, saprà superare alcuni limiti, per togliere argomenti ad una pletora di leccaculi che costituiscono l'ordine dei giornalisti, sempre pronti a falsare la realtà per timore che i 5 Stelle possano seppellire i loro padroni definitivamente
RispondiEliminaA volte ho il presentimento che il gioco della delegittimazione reciproca delle forze politiche abbia l'obiettivo di distrarre l'opinione pubblica da ciò che il parlamento sta per decidere o cammuffare l'incapacità di decidere. Ho già scritto, in altre occasioni, che la sindaco di Quarto deve decidere di dimettersi o rimanere dopo un dibattito in consiglio comunale espressione del voto popolare. La medesima idea l'avevo auspicata per il caso di Roma. Ai politici, prendendo in prestito il motto evangelico, dovremmo dire: chi non ha peccato scagli la prima pietra. Purtroppo le pietre vengono tirate da quelli che hanno più peccati che tradotto in laico vuol dire inquisiti per reati. La moralità pubblica e politica non può essere affidata alla magistratura. In attesa dei tre gradi di giudizio il clima politico si avvelena sempre di più. Sul versante politico manca la volontà di affrontare, con determinazione, la questione morale. Prevale lo spirito di conservazione della casta e questo atteggiamento porta i parlamentari a non prendere le dovute distanze dagli inquisiti. In questo quadro di valori, gli interessi economici dei potenti, a volte fraudolenti, che agiscono a danno della società trovano il terreno fertile, la questione delle banche fallite è una dimostrazione tangibile. Se vogliamo che gli esempi di gente come Peppino Impastato e Paolo Borsellino non vadano dimenticati, dobbiamo chiedere ai politici onesti di imitarli nel coraggio di prendere le distanze dai colleghi indegni di stare in Parlamento e, in modo trasversale, deliberare provvedimenti chiari sui requisiti morali per essere eletti a rappresentare il popolo. Solo allora avremo la garanzia di affidare in buone mani la vita degli italiani in particolare quella dei nostri figli e nipoti.
RispondiEliminaHo forti, fortissimi dubbi, che i pentastellati al governo possano risolvere la situazione catastrofica esistente in Parlamento e nel Paese, come descritta da Caianiello. A meno che non si avvalgano della tanta vituperata legge elettorale varata dal governo Renzi. Con l'italicum anche col 30% percento deoi votti otterrebero alla Camera una maggioranza tale da potere fare quello che vorranno. Ma avranno anche bisogno dellaltra altrttanta vituperata legge di riforma costituzionale che abolisce di fatto l'attuale Senato. diversamente la loro maggioranza assoluta alla Camera Diventerebbe inutile.
RispondiElimina"Qualcuno sostiene che in parlamento ci sono anche persone oneste. Io invece sostengo di no, perché chi collabora e condivide di sedere accanto ad un delinquente, non ne condanna l’operato e non lo denuncia o non se ne allontana, se ne rende automaticamente complice. I danni che questi personaggi recano ai cittadini sono incalcolabili". Questo paragrafo esprime esattamente il mio pensiero di vita. Ovviamente gli eletti onesti in questa legislatura ci sono e sono i 5 stelle esclusi gli espulsi e credo che l'autore intendesse dire anche questo. In ogni caso Grillo che per molti è un accentratore per me è il garante di questo progetto politico sociale economico e culturale che porterà gli onesti al trionfo e allora sì che non ci sarà spazio per corruzione, mafia, scambi, truffe etc. Sono d'accordo con lo scrivente sul fatto che Peppino avrebbe definito merda la politica d resto come gli si potrebbe dare torto visto i capi d'accusa dei condannati in casa Pd , forza Italia e lega ?
RispondiEliminaComplimenti lei esprime benissimo il vero sentire dei fans del M5S,
EliminaAltri in questo blog ci girano attorno, senza arrivare mai alle sue conclusioni con tanta chiarezza.
Lei distingue benissimo il bene dal male, ha le idee chiara e fede incrollabile, se tutti fossero altrettanto netti come lo è lei tutto sarebbe più scorrevole.
Invece quasi tutti quelli che la pensano come lei, almeno in questo blog, si trincerano dietro un ecumenismo ''peloso''.
Alla Sindaca di Quarto è stato fatto l'analisi del DNA per sapere se il suo gene dell'onestà fosse bacato? Il paradosso indica la difficoltà in cui si trova un Partito quando deve fare delle scelte che riguardino i propri iscritti da collocare in un Ente pubblico. La buona fede dei 5S è indubbia e sembra anche quella della "moglie di Cesare", ma ella deve apparire oltre che essere e per questo deve essere allontanata. Il Direttorio dei 5S ha preso la giusta decisione, anche perché il comportamento della stessa avrebbe lasciato un quasi impercettibile neo alla sua " illibatezza", alla limpidezza, alla trasparenza. Grillo, il Movimento, non può tollerare nemmeno quell'impercettibile neo. Preferisco questo intransigente comportamento a quello lassista e superficiale degli altri Partiti. Le mafie si possono combattere solo col coraggio e l'intransigenza, oltre che con provvedimenti speciali e altamente coattivi da parte dello Stato. L' immenso letame che ormai imbratta i gangli del nostro apparato istituzionale deve essere rimosso con grande determinazione. Tutti sanno chi sono le famiglie mafiose in Italia, tutti conoscono gli inquisiti di mafia che siedono negli scranni del Parlamento o che fanno parte di enti istituzionali o di potentati economico-finanziari. È comprensibile oggi che il Movimento risulti scomodo a questi signori; e comprensibile adesso che i politici, i mezzi di comunicazione avanzino delle illazioni pretestuose contro il Movimento. Hanno veramente paura di perdere tutto: il loro potere, i loro privilegi e la loro impunità.
RispondiEliminaDal passato alcune riflessioni. C'era chi ha detto di badare bene alla trave nel proprio occhio, prima d'indicare la pagliuzza nell'occhio altrui; ed in questo il PD docet in miopia, da non percepire il proprio trave. L'elettorato, scontento in più fronti, non cerca il proprio Cincinnato; perché?
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