di Giangiuseppe Gattuso - Succede in Sicilia, in un piccolo comune dell’entroterra palermitano. Una comunità dove tutti si conoscono, dove regna la calma e una qualità della vita più che dignitosa.
E dove non sono previste novità. Tutto ruota intorno al municipio, alla parrocchia, alle comunità religiose, alla squadra di calcio. Ci si organizza per l’organizzazione delle feste tradizionali e si fa a gara a chi le realizza meglio. C’è il lavoro alla forestale, la produzione di buoni formaggi, frutta e olio d’oliva. I servizi essenziali ci sono tutti, la posta, le banche, l’ambulatorio, e anche la pizzeria e i pub. E tutti a portata di mano.
E succede che il sindaco, spinto da sentimenti solidali nei confronti dei tanti immigrati che arrivano nei nostri territori, nel marzo 2015 manifesta la volontà di aderire alla rete del Progetto SPRAR 2014/2016 per l’attivazione di 50 posti di accoglienza, tipologia "Uomini Singoli".
Lo SPRAR, è bene sottolinearlo, è il Sistema del Ministero dell’Interno, di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. E si basa sulla collaborazione degli enti locali e delle organizzazione del cosiddetto terzo settore al fine di garantire un’accoglienza che, oltre al vitto e all’alloggio, prevede un’attività di informazione, assistenza e orientamento con l’obiettivo dell’inserimento socio-economico dei rifugiati e richiedenti asilo. Insomma, si tratta del “sistema” di gestione governativa dell’enorme problematica rappresentata dagli immigrati.
Un’iniziativa, per certi versi, lodevole, in linea con le indicazioni di Papa Francesco più volte espresse proprio in merito all’accoglienza di chi, partito da terre e luoghi di sofferenza e povertà, cerca soltanto un futuro migliore per se e la sua famiglia.
Ma non tutto è così semplice come potrebbe sembrare.
I recenti atti terroristici di Parigi, e prima ancora quelle di Tunisi, la pressione mediatica sull’invasione che stiamo subendo. I fatti di sangue, amplificati quando si tratta di un colore diverso, le notizie sui terroristi in giro per l’Europa, la percezione sovradimensionata della questione migranti e il loro vero numero, scatenano le reazioni più diverse.
Al punto che ad Albettone, 2000 abitanti, in provincia di Vicenza, il sindaco Joe Formaggio (nome vero), tempo fa, si è detto pronto a murare porte e finestre degli immobili idonei ad ospitare migranti. Tutto approvato dal Consiglio Comunale che ha pure stabilito per ogni migrante il possesso preventivo di fedina penale e certificato medico. Ad Albettone, però, non c’è nemmeno un immigrato. Meglio fare prevenzione, afferma Joe.
E così succede qualcosa di analogo nel piccolo comune di cui parliamo. Dove, oltre a qualche strumentalizzazione politica di troppo, si scatena la paura. Un "Comitato Cittadino per la Sicurezza del Paese", sorto spontaneamente al diffondersi della “notizia”, promuove una sottoscrizione pubblica per “fermare” la possibile apertura del Centro di Accoglienza. Alcuni Consiglieri fanno richiesta di convocazione straordinaria e urgente del Consiglio Comunale. Bisogna “fare chiarezza sulla veridicità e sulla possibile apertura di un centro di accoglienza nel territorio”, perché “tra la cittadinanza serpeggia paura e preoccupazione”.
Stiamo parlando di un’adesione ad un progetto, un’ipotesi di lavoro, per quanto portato avanti con una qualche superficialità sull’eventuale impatto sociale. E sorvolo sui risultati dell’assemblea consiliare. Probabilmente, però, alla notizia ufficiale della mancata realizzazione del progetto, i consiglieri preoccupati per se stessi e per la cittadinanza avranno tirato un sospiro di sollievo per lo scampato pericolo.
La questione, però, è complicata davvero. Moltissimi percepiscono l’arrivo di questi nostri “fratelli” come li chiama Francesco, come una effettiva invasione che mina i capisaldi della nostra società, i nostri valori, la nostra religione, le consuetudini, la nostra sicurezza. E, per giunta, “questi” ci rubano il lavoro.
Come abbiamo detto più volte, il problema riguarda la Politica. La capacità, fin nelle più piccole comunità, di affrontare seriamente, e con consapevolezza questioni così delicate, al fine di scongiurare reazioni scomposte e preoccupazioni eccessive. Nella speranza che anche le comunità religiose, i pastori della fede, gli uomini e donne di buona volontà possano contribuire, meglio tardi che mai, a diffondere messaggi e concrete iniziative di accoglienza e solidarietà.
Giangiuseppe Gattuso
30 novembre 2015
P.S. Il piccolo comune è Castronovo di Sicilia, circa 72 km da Palermo, al confine con la provincia di Agrigento. Conosco moltissimi residenti e quasi tutti gli amministratori. È il mio paesello natio.
La base di qualunque discorso è il rispetto reciproco ed il rispetto della nazione che ti ospita Tuttavia vorrei essere polemico in questo caso particolare Le prime generazioni in Francia Belgio GB Olanda erano così I problemi sono venuti poi. Vero che la storia non insegna nulla ma una riflessione si dovrebbe farla.
RispondiEliminaForse hai ragione, non sul razzismo, non lo chiamerei proprio così, è molta di più la paura in questo specifico momento, per certi versi comprensibile anche se non condivisibile, è una brutta bestia la paura, ti fa pensare e fare cose che probabilmente non credi giuste.
RispondiEliminaSono del parere che il rispetto chiama rispetto, se noi rispettiamo queste persone, le trattiamo allo stesso modo della nostra gente, loro rispetteranno noi, se si danno delle regole, delle indicazioni di vivere civile, se ne avrà riscontro.
non lasciamo che la paura si impadronisca del nostro intelletto, restiamo umani, come esseri umani, sono queste persone che cercano soltano una possibilità di vita, vita vera.
Hai toccato un punto dolente Gisa: dare delle regole. Dare delle regole ma sopratutto saperle far rispettare con piena applicazione della certezza del diritto. Questo per tutti.
RispondiEliminaCerto Tiziana...è il primo assunto da rispettare....tutti...
EliminaNon siamo tutti leghisti: noi al Sud, non abbiamo "occhi per piangere", loro del Nord navigano nell'abbondanza. La Lega Nord nasce come organizzazione per la difesa egoistica della ricchezza accumulata. Noi che cosa dobbiamo difendere la nostra povertà atavica?
RispondiEliminaE' proprio vero, rischiamo di diventare tutti un pò leghisti, anche perché non passa giorno che non ci vengano propinate le felpe di Salvini in tutti i canali televisivi, pubblici e privati, sempre impegnato a ricordarci che ognuno deve stare a casa propria. Il resto lo stanno facendo i criminali dell'Isis che seminando il terrore e le stragi degli innocenti, alimentano la paura e la diffidenza per chi è diverso da noi e dalla nostra cultura. In questo contesto come si fa a prendersela con chi si sente minacciato dalla presenza straniera di gente di cui non si conosce la cultura, la storia i sentimenti? E poco conta se la gran parte di terroristi sono di nazionalità europea e parlano la lingua della nazione in cui vivono. Mentre qualche attenuante sia legittima tra i cittadini comuni, nessuna giustificazione può essere accordata a chi svolge responsabilità pubbliche ed è alla guida di amministrazioni locali come quel giullare di Joe Formaggio (ridicolo a cominciare dal nome). Questa gente vive galoppando le ansie e le paure che invece dovrebbe contribuire a dissipare, attraverso il loro esempio di buoni amministratori e che invece alimentano, invocando l’uso indiscriminato delle armi e della giustizia fai da te. A Milano, Forza Italia, ha persino candidato l’assassino che ha ucciso un ladruncolo disarmato con in mano una torcia elettrica e, come emerge dalle indagini, lontano (e non dentro) il suo appartamento mentre stava fuggendo. Questo eroe lo hanno messo in lista per le amministrative, proprio per lanciare un messaggio inequivocabile sul loro modo di intendere e di garantire la sicurezza dei cittadini. Con l’aria che tira possiamo stupirci di quanto succede nel comune di Albettone o nella meno problematica Castronovo di Sicilia?
RispondiEliminaL'articolo di Giangiuseppe Gattuso mi piace perché riesce a descrivere una amara realtà, quella degli immigrati la cui situazione si è aggravata dopo gli ultimi episodi di terrorismo. In merito al titolo " Siamo tutti un po' leghisti " rispondo, io no. Non intendo accostare minimamente i miei sentimenti di emigrante in patria con dei sciacalli che speculano sulle tragedie per un pugno di voti. E' vero, la diffidenza verso gli immigrati accomuna tanta gente molto di più del consenso elettorale di quelle forze politiche che seminano paura e diffidenza per il diverso. Il caso della scelta di una scuola di festeggiare il Natale senza presepe ha scatenato l'ira dei cittadini e certi politici sono andati a fare la sceneggiata per approfittare il ripetere del solito ritornello: no all'immigrazione. Non si valutano i bisogni di questa gente che scappa dalle guerre e dai terroristi dell'isis i cui primi nemici sono gli stessi musulmani. Ad una concreta polica di accoglienza si risponde con la demonizzazione di tutto l'islam. Se quasi tutti, in questo paese, vogliamo il mantenimento dell'esposizione del Crocifisso nelle scuole e in tutti i luoghi pubblici vuol significare che siamo cristiani ma, lo si può essere senza un briciolo di carità per i bisognosi ? L'Avvento prepara i cristiani alla venuta di Gesù portatore di una nuova alleanza fra Dio e l'umanità improntata sulla misericordia e il perdono e, una nuova alleanza fra gli uomini nel segno della fratellanza e dell'amore. L'articolo di Giangiuseppe Gattuso si chiude con l'auspicio che il problema dell'immigrazione venga risolto dalla politica con un progetto di accoglienza e integrazione. Si chiede anche il contributo delle comunità religiose. Papa Francesco, giornalmente, ribadisce il dovere di tutti ad essere accoglienti. Predica l'esistenza di un unico Dio che ci accomuna nella fratellanza di tutte le comunità cristiane, con gli ebrei e i musulmani. Se l'Europa riuscirà a convincere tutti gli stati aderenti ad adottare una comune polita di accoglienza si segnerà una prima sconfitta culturale contro il terrorismo dell'isis. I francesi colpiti, nel dolore della tragedia, si sono uniti sotto il simbolo della loro bandiera e dell'inno nazionale. Tutti i cittadini europei possono unirsi sotto la bandiera della comunità cantando l'inno della gioia per una fratellanza globale contro tutte le guerre.
RispondiEliminaSiamo tutti un pò leghisti....anche un pò autolesionisti...islamisti...sinistri...comunisti...opportunisti...etc.Tutto ciò che accade è colpa nostra perchè siamo leghisti...razzisti...anti-islamisti...I nostri bambini amano il natale ed a scuola vogliono il presepe...il crocifisso...l'albero di natale e le fasticciole organizzate dalle maestre e dalle mamme con la canzoncina..." tu scendi dalle stelle"...mi piaceva tanto quando ero bambino...anche ai miei figli...ora i miei nipoti...Ma con questo offendiamo gli islamisti...perciò siamo leghisti...razzisti...tristi reazionari...oltranzisti...tutti gli Italiani da secoli antiquati cristiani che non vogliano rinunciare al natale ed alla befana, ed alla loro identità ! Perciò forse siamo stati noi che non vogliamo aborrire la nostra cultura e identità cristiana e occidentale ed in fondo forse , A Parigi ed in tante altre città cristiane... gli slamisti non hanno tutti i torti a massacrare i nostri ragazzi ed i nostri figli, come al " bataclan " di parigi...siamo stati noi che non ci vogliamo rassegnare...ad essere invasi, sottomessi e conquistati con la spada o con le bombe...si forse è cosi...perchè noi siamo un pò LEGHISTI ED OFFENDIAMO GLI ISLAMISTI SE FESTEGGIAMO IL NATALE...PERCIO' ABOLIAMO IL NATALE...!! ( siamo proprio simpatici )...!
RispondiEliminaNessuno può impunemente affibbiarmi il titolo di leghista. La Lega Nord è nata e è prosperata nella provincia ignorante e razzista, ora Salvini si è dimenticato delle sue origini e cerca voti nella stupidità razzista della gente, strumentalizzando anche le cose ovvie, ma chi ha un minimo d'intelligenza non può dimenticare che la Lega ci ha governato per anni, rubando e spartendosi il potere, non dimenticherò mai di aver mantenuto Bossi e quel super furbacchione del figlio, detto il trota. Il mio giudizio sugli elettori leghisti e severissimo e drastico, posso discutere con tutti, con la destra, con la sinistra, ma non con un leghista , quando l'ignoranza parla , l'intelligenza tace.
RispondiEliminaEssere leghisti non c'entra proprio. Andiamoci piano con le offese-
RispondiEliminaScommetto, che sono tutti cattolici!! Anche la Polonia patria del santo subito , ha rifiutato i rifugiati perchè sono di religione diversa!!
RispondiEliminaLa battuta sul santo subito NON FA RIDERE
EliminaPenso sia nella natura umana ma è vero che, in particolare gli italiani, nessuno ama ricordare che il genere umano, le nazioni, tutti gli agglomerati urbani sono frutto di migrazioni di interi popoli che, sfuggendo ad un disagio contingente o per seguire una curiosità pura e semplice si son spinti a cercare sollievo e originalità in altra patria.
RispondiEliminaHo lavorato dodici anni con gli emigranti e posso assicurare che chi si spostava dal dopo guerra fino agli anni sessanta lo faceva per sfuggire ad un disagio certamente, in particolare negli dal '45 al ''60, animato da una speranza unica di cambiare vita.
Questa gente fugge dal suo paese oggi e sembra voler addirittura buttarci fuori dalla nostra terra (nostra poi?) in parte lo fa per paura,per disagio economico, e qualcuno anche per pura curiosità. Si, lo ripeto, “curiosità”. Chissà quanti sono spinti all'avventura e approfittano di questa fase di sofferenza dell'intera umanità per andare a curiosare in una altra parte del mondo visto che il mondo è divenuto piccolissimo.
Come logico, visti certi episodi, direi giustamente, i "residenti" qualche riserva se la fanno. Non si può certo ignorare che furti,violenze e via dicendo sono statisticamente aumentate. Certo non trovo giustificate le speculazioni politiche (da parte della lega e di certa destra) esasperate come certi provvedimenti ridicoli come quello di quel preside ormai famoso di cui si son riempite le cronache in questi ultimi giorni.
Sono fermamente convinto che ogni distinzione “razzista” è solo dettata da un egocentrismo e da una superba e presuntuosa credenza di essere i migliori del mondo mentre siamo solo dei poveracci imbevuti di ipocrita perbenismo, falso patriottismo, e malinteso credo religioso. Insomma: ci riteniamo diversi ma alla fine siamo solo dei poveracci come questa gente poiché difficilmente agiamo, salvo casi eccezionali, perché spinti da genuina e spontanea carità ma per darci un contegno, per esibirci, per far dire bene o male al nostro vicino di destra che ne spettegola col suo di sinistra.
Forse quello che ho scritto non ti piacerà ma, come al solito, non posso esprimermi altrimenti da quello che penso.
Non ho alcuna fiducia del mio prossimo, l'esperienza me l'ha fatta perdere. Sarò anche sciocco, diffidente, volutamente polemico ma vivo molto male in questa società del 2015!
Ormai dopo i drammatici fatti di cronaca viviamo nella paura, e purtroppo la paura spesso coincide con lo straniero, con l'immigrato, continuo a ripetermi che siamo tutti uguali cristiani, musulmani, ma è inevitabile in questo momento associare tratti del viso ed espressioni a persone che ci riportano al terrore !
RispondiEliminaL'altro giorno ho accompagnato all'aeroporto mia sorella e non nego, che cercavo nella mia mente di controllare la gente che stava salendo su quel volo ! Non sono mai stata razzista e detesto chi lo è ma in questo momento comprendo chi può avere un sentimento di diffidenza verso gli altri. Certo arrivare a comportarsi come il Sig. Formaggio, vuol dire non avere senso di umanità!
Ammirevole ed altruista invece questo sindaco, mi auguro che anche i suoi concittadini siano contenti di questa iniziativa, e supportino il loro sindaco nell'integrazione di questa povera gente.
Il problema per me è leggermente piu' complesso, infatti a mio parere le proteste dei castronovesi non si riferiscono al rifiuto di dare ospitalita' ai rifugiati ma al fatto che si vogliano ospitare nel convento dei padri cappuccini. Per i castronovesi infatti questo luogo ha da sempre rappresentato centro di preghiera cristiana ed è frequentato da gruppi di preghiera locale per cui insediare persone di religione islamica, alla luce di quanto successo recentemente, ha urtato la tranquillita' del paese dando l'impressione che Castronovo sia un paese inospitale. Forse l'amministrazione, invece di prendere decisioni impopolari, avrebbe fatto meglio a coinvolgere i cittadini invitandoli ad un pubblico dibattito.
RispondiEliminaEcco perché dico che le religioni fanno male al mondo!! A maggior ragione si devono accettare persone bisognose. Proprio perché sono centri di preghiera, devono pregare insieme, cristiani con Musulmani, ebrei con musulmani e cristiani. devono accettarsi se vogliono salvare la loro anima e l'avvenire del Mondo, altrimenti si avranno sempre guerre religiose, che non fanno onore a nessuno di loro. Avremo sempre religioni che generano terrorismo, fanatismo, ignoranza e morte!! Non c'è niente peggio delle religioni per chiudere le menti e il cuore ai diversi, anche la Polonia rifiuta i rifugiati per la stessa ragione!!
EliminaCerto che a parole siamo tutti bravi a parlare di fratellanza e accoglienza però sarei curioso di vedere le stesse persone alla prova dei fatti. Io non voglio giustificare nessuno dico solo che finché non siamo intaccati personalmente la pensiamo in un modo mentre se questi fatti intaccano gli altri la pensiamo in un altro modo. Sfido chiunque a contraddirmi, solo Papa Francesco forse la pensa diversamente ma anche lui mica ha aperto San Pietro all'accoglienza!
EliminaPuoi sfidare quanto vuoi Calogero Alfonzo, la libertà che da a se stessa e agli altri una persona laica, non la da nessuna religiosa. Noi in famiglia siamo in quattro e anche se lavoriamo, dedichiamo la domenica da volontari in un centro profughi. Nel gruppo dove sono io siamo in venti, non c’è nessun cristiano, siamo solo atei, agnostici ... prettamente laici. Il centro profughi e' a 200 metri da casa mia, nessuno dei vicini si e' disturbato, anzi si fa gara a chi può fare di più per questa povera gente scioccata dalla guerra e dalle bruttissime vicende vissute!! Buonagiornata a tutti!!
EliminaLa religione cattolica, attraverso le parole degli evangelisti, ci parla in maniera chiara ed inequivocabile dell'amore per il prossimo, a prescindere dalla razza, religione età sesso etc., se poi entriamo nel merito dell'amore secondo Gesù Cristo, diventa davvero difficile capire come si possa amare chi ti perseguita, perdonare chi ti fa del male, persino chi sta attentando alla tua vita.
RispondiEliminaDavvero difficile pensare senza una grande fede in Gesù Cristo, come si possa perdonare una persona che al grido di "Allah è grande", uccide tuo figlio, al Bataclan, colpevole solo di andare a vedere uno spettacolo, in una sera qualunque, davvero difficile..... questa povera gente, che fugge da un paese in guerra, ha bisogno del nostro aiuto, e noi abbiamo il dovere di porgerglielo, senza se e senza ma, rimandiamo tutto al giudizio divino, noi dobbiamo solo amare oltre ogni umano discernimento, possibilmente senza giudicare nessuno.
Letto l'articolo e data un'occhiata un pò distratta alla fotografia ho subito pensato che si parlava del mio paese San Giuseppe Jato. Ai piedi della montagna e con le caratteristiche tale e quali quelli di Castronuovo. Ma subito il pensiero è andato indietro di un paio d'anni: Il mio Sindaco annunciava, tramite il giornale di Sicilia, che la prefettura aveva affittato, tramite una cooperativa appositamente costituita, il convento delle vincenziane, ormai vuoto per mancanza di vocazioni, per ospitarvi 70 immigrati. Lui protestava perché non era stato avvertito e temeva disordini pubblici. Poi le cose si sono chiarite e sia il Sindaco che le varie associazioni di volontariato hanno accolto la novità senza astio e con tolleranza.
RispondiEliminaAdesso li incontro spesso per le strade del paese, tranquilli come gli altri cittadini. Fanno qualche lavoretto volontario e durante questi 2 anni non ho avuto notizie di comportamenti scorretti da parte loro e tantomeno lamentele dalla popolazione. Nel mese di Giugno di quest'anno avevo fichi abbondanti dal mio giardino e ne ho portate due ceste per loro essendo un frutto che difficilmente avrebbero trovato al supermercato.
Leggo con grande interesse questo articolo che rispecchia la verità....sono consigliere comunale della sopracitata amministrazione,Castronovo è un piccolo paese dove regna una pseudo tranquillità, dico pseudo perché non siamo il paese delle meraviglie ogni tanto qualcosa succede! Le voci di corridoio sono spesso infondate,ma la piazza è il fulcro centrale della vita e delle discussioni, fa parte del sociale del nostro piccolo centro!la richiesta da parte del consiglio comunale di convocare una seduta urgente è nata solo dopo le insistenti richieste verbali di chiarimento da parte dei cittadini,senza risposta che hanno portato poi ad un vero e proprio referendum. Amministrare Castronovo è come amministrare una famiglia e nulla mette il veto ai cittadini di chiedere,di avere spiegazioni,fanno parte di questa famiglia e nelle migliori famiglie si dialoga, si partecipa alle discussioni e si dice sempre con dialogo costruttivo ciò che si pensa....ciò che qualcuno ha scambiato per populismo si chiama democrazia partecipata, e alla voce del popolo non si può fare altro che prestare attenzione e rispondere! E con umilta ammettere i propri errori.
RispondiEliminaCerto che questi rumors si sarebbero potuti evitare solo se il sindaco e la sua giunta avesse fatto per tempo un'assemblea o semplicemente un avviso sul sito istituzionale dove avrebbe potuto spiegare ciò che era successo a Marzo e l'evoluzione ad oggi del progetto SPRAR (il progetto non è stato approvato alla cooperativa di Caccamo e quindi di conseguenza è decaduta l'adesione del sindaco al progetto).
Nessuno ha parlato di razzismo, anche se forte è oggi la paura del "diverso" ma poi diverso da chi? Da chi dice di essere perfetto? Che cosa è la perfezione e quale è la migliore cultura e la migliore etnia? Domande senza risposte oggettive....ognuno ha il suo modo di pensare e di vedere questa umanita,così meravigliosa ma certe volte così violenta.
Chi ha bisogno deve essere aiutato su questo non c'è dubbio alcuno,la solidarietà fa parte dei diritti alla vita e quindi sacro e inviolabile. Il consiglio è un organo di tutela e di controllo e portavoce della popolazione, volevamo fare chiarezza nella piena libertà e per rendere l'idea mi affido a Gaber "libertà non è stare sopra un albero non è il volo di un Moscone libertà non è uno spazio libero libertà è partecipazione"
Ps.Mi scuso ma prima di lasciare il commento avrei dovuto registrarmi....
RispondiEliminaSaluti
CLAUDIA MIRABILE
Non siamo tutti leghisti, anche se un sentimento di paura e diffidenza serpeggia fra la gente. Mi risulta che diversi comuni della Sicilia e dell'Italia hanno aderito ad un progetto per l'accoglienza dei profughi, affidando loro delle abitazioni disabitate insieme ad un piccolo contributo economico. Nel cuore degli italiani non alloggia solo il razzismo e l'odio ma ci sono anche sentimenti di umanità e di accoglienza. Stiamo vivendo un periodo storico molto difficile e complicato, caratterizzato da molti focolai di guerra sparsi nel mondo e da una moltitudine di povere popolazioni che per sfuggire alla guerra e alla fame si spostano . Dobbiamo saper affrontare questi problemi , la politica deve provare a dare delle risposte. Sicuramente dobbiamo evitare che fra i profughi ci siano terroristi che vogliono raggiungere l'Europa, quindi servono maggiori controlli e più rigore. Però non possiamo rifiutare chi ha bisogno di aiuto; la storia ci parla di tragedie immani in cui l'uomo ha dimenticato la propria umanità, ha commesso massacri terribili; mi auguro che in questi tempi bui nell'animo umano prevalgano sentimenti positivi di tolleranza, accoglienza, amore. Non macchiamoci di altre nefandezze.
RispondiEliminaArticolo che tocca situazioni di grande attualità nel ns paese
RispondiEliminaFaccio una premessa d’obbligo “ non sono leghista “
Posso comprendere le preoccupazioni dei cittadini di questo comune Basta muoversi sulle strade ai semafori e fuori i centri commerciali per rendersene conto. Purtroppo l’errore fondamentale fatto è stato quello di accettare tutti indistintamente anche quelli che non avevano ragione di entrare I Nord africani, tutti quelli che vengono dalle zone del Sub Sahara. Vendere i fazzolettini nelle strade o pulire i vetri ai semafori lo potevano fare anche a casa loro Senza considerare che data la situazione sono facile preda del lavoro nero e peggio della criminalità Quindi andrebbero rinviati velocemente a casa loro dove nella realtà il lavoro volendo lo trovano-
Per tutti gli altri che scappano da guerre, vedi M.O. Afghanistan Iraq, la base di qualunque discorso è il rispetto reciproco ed il rispetto della nazione che ti ospita Non dimentichiamoci mai che il troppo buonismo non ha mai portato buoni frutti Vorrei essere polemico in questo caso particolare Le prime generazioni in Francia Belgio GB Olanda erano buoni tranquilli e sempre o quasi sempre rispettosi delle leggi del paese ospitante I problemi sono venuti poi con le generazioni successive Vero che la storia non insegna nulla ma una riflessione andrebbe fatta
Non entro nello specifico del fatto raccontato da Giangiuseppe. Vorrei solo ancora una volta ribadire che non esiste il “diverso”. Siamo tutti persone con aspirazioni, necessità di sopravvivenza, sentimenti. Non si nasce buoni o cattivi, le condizioni di vita però aiutano molto a farci diventare l’uno o l’altro. Questa premessa per dire che è innegabile il fatto che l’immigrazione incontrollata che ha interessato l’Italia ha portato molti problemi di convivenza e di micro criminalità diffusa. Parlando della realtà in cui vivo, fino a pochi anni si poteva tranquillamente girare per la città a sera tarda, ora non è più così. I furti negli appartamenti e i raid di biciclette e moto sono all’ordine del giorno. Le cose sono cambiate e di non poco. Quale la causa? Le condizioni di vita in cui si trovano a dover “sopravvivere”, senza uno scopo, senza un lavoro con i propri affetti lontani. Non sono loro ad essere peggiori o noi ad essere migliori. Ma quando si parla di accoglienza, dobbiamo essere consci che non si tratta solo di cantare l’inno alla gioia.
RispondiEliminaEssere ospitali e caritatevoli col prossimo è sempre stato nel dna dell'italiano. Ma credo ci sia un limite a tutto. Un giusto e saggio limite. In Sicilia trovare lavoro è diventata un'utopia e lo stesso sta succedendo nel resto d'Italia. Solo in quest'anno ci sono stati quasi 300 suicidi di italiani disperati e abbandonati e accoltellati dallo Stato. Anche volendo accogliere cosa si potrebbe dare? si da quel che si ha e.......purtroppo la disperazione è tutto cio che è rimasto a molti. A Lampedusa c'è stato un esempio fortissimo di quanto accoglienti e ben disposti fossero i siciliani che tali sono proprio per natura. Ma quando in dispensa non hai piu da mangiare per la tua famiglia è normale guardare gli altri con una sorta di diffidenza!. Ci sono state manifestazioni in tutta Italia, e tutt'ora ce ne sono....ma nessuna è stata citata nei Tg, e nessuna di queste è stata mai ascoltata dal Governo! Come fare a farci ascoltare?!?! Il comportamento di questi cittadini può essere un metodo...purtroppo. Ma è così. Tutta l'Africa, è matematico, non può stare in Sicilia nè in Italia. Continuano a dire che non dobbiamo lasciarci sopraffare dalla paura perchè stanno permettendo un'invasione nemmeno catalogata e poi, dalla strage di Parigi, non fanno che parlare quotidianamente di altre stragi avvenute in paesi dei quali non si sono mai occupati e nei quali gli attentati esistono da anni quotidianamente! La gente è confusa e invasa e queste sono le reazioni....è normale anche se alquanto triste, desolante e soprattutto allarmante.
RispondiElimina... io mi chiedo quanto ci vorrà ancora perchè la gente cominci a nn ragionare pù in termini di ideologie politiche. Ma come può chi cerca di comprendere davvero le problematiche sociali rispondervi con atteggiamenti di parte... pensarla come la lega, come il piddì...boh?
RispondiEliminaScinderò il mio commento in due parti. Il commento sulla bugia del sindaco e quello sul come la penso personalmente sulla vicenda e a difesa della mia gente. Abbiamo portato in consiglio le preoccupazioni dei nostri concittadini perché non si voleva fare chiarezza. Dicendo ogni giorno che non si era mai data disponibilità per un progetto del genere e mentendo ai proprio cittadino il sindaco Onorato non ci ha fatto una bella figura. Perché a quella gente che lo ha votato lui deve rispetto e i rispetto prevede anche che lui sia onesto e che non menta ai suoi cittadini. La nota di protocollo del marzo 2015 lo ha smentito in pieno. Aveva dato disponibilità e lo tenuto nascosto a tutti. Per il resto i cittadini del comune di Castronovo di Sicilia non sono razzisti né si sentono leghisti. Conoscono perfettamente la vita dei tanti che sono andati in America come emigranti e sanno cosa vuol dire essere trattati senza rispetto o come gente di terza categoria. La preoccupazione della nostra gente non è di stampo razzista ma di tipo logistico. Castronovo non può ospitare 50 clandestini, rifugiati o figiaschi perché non ha le strutture. Ma soprattutto il governo centrale non può scaricare su una piccola cittadina come CASTRONOVO una problematica del genere. CASTRONOVO vive di poche cose. Tra le altre la tranquillità e la serenità che permette a chi vuol goderne di venire qui e sapere che si può tranquillamente far giocare i bambini per strada o lasciare le porte aperte. Inoltre un centro di questo tipo sta per essere chiuso nella vicina San Giovanni gemini. Da quel centro arrivano notizie di aggressioni a chi ci lavora o comunque di atti di violenza. Per controllare una tale comprensibile disperazione le forze dell'ordine locale sarebbero ben poca cosa. Castronovo e i castronovesi non sono razzisti né tantomeno lo sono io. Grazie per avermi dato la possibilità di chiarire.
RispondiEliminaScusate alcuni errori di battitura ma vi rispondo col mio smartphone. Per la cronaca sono Giorgio Piazza ex assessore del comune di Castronovo di Sicilia e componente del gruppo consiliare Le Pecore Nere
RispondiEliminaNel momento di difficoltà ed emergenza dobbiamo essere solidali e prodigarsi al loro ristoro. Ma quanto durerà ancora l' emergenza? Saremo capaci di sostenere economicamente e psicologicamente il peso di tale problema? Saremo capaci di gestire l'immigrazione in modo da evitare gli atti delinquenziali conseguenti alle comprensibili esigenze di sopravvivenza non soddisfatte? Saremo capaci noi e loro di adattarci vicendevolmente alle nostre diverse culture? Saremo capaci di aggiungere questo problema a tutti gli altri che abbiamo , come la corruzione, la mafia e le tensioni sociali che si ripresentano in mancanza di Giustizia sociale? Continueranno gli Stati occidentali a cannibalizzare i Paesi sottosviluppati e fomentare pretestuasemente odio e guerre per soddisfare i loro sporchi interessi? Quanti punti interrogativi ancora? Quanto abbiamo scritto e quanto dovremo scrivere ancora? Salvini non fa parte della nostra discussione. Salvini ha sempre strumentalizzato l'immigrazione , come faceva col Sud. La vogliamo trovare una soluzione nella loro terra? È così difficile? Economicamente sarebbe più conveniente ma forse non coinciderebbe con le strategie e le alchimie del grande capitale a cui tutti i nostri Stati buonisti sono assoggettati.
RispondiEliminaIn questo blog si parla e si straparla sempre sotto l'influenza degli ultimi avvenimenti, spesso anzi quasi sempre prima che sia passato il tempo necessario per elaborare una riflessione su quello che è successo magari uno o due giorni prima. Nel caso del fenomeno migratorio ci troviamo un pò tutti ad essere l'eco dei giornali che leggiamo ogni mattina, ognuno secondo il suo credo politico e secondo quel che vorrebbe leggere. Insomma, adottiamo come nostre certe opinioni che in realtà nostre non sono, ma di chi scrive. Intanto sul fenomeno degli immigrati occorre dire due parole che potrebbero fare giustizia di tante prese di posizioni.
RispondiEliminaNonostante sia per molti primo paese di arrivo l’Italia è agli ultimi posti in Europa per incidenza dei rifugiati sulla popolazione totale. È per questo davvero incomprensibile come l’attenzione mediatica sia rivolta verso un gruppo così irrilevante.
L’intera Europa accoglie circa 1 milione 700 mila rifugiati, un numero simile a quello presente nel solo Pakistan. Questa la situazione nei principali paesi europei : dati 2015
Numero rifugiati Incidenza sul totale popolazione
Malta 9.906 2,35%
Svezia 114.175 1,19%
Austria 55.598 0,66%
Svizzera 52.464 0,65%
Olanda 74.707 0,45%
Francia 232.487 0,35%
Danimarca 13.170 0,24%
Belgio 25.633 0,23%
Germania 187.567 0,23%
Regno Unito 126.055 0,20%
Italia 78.061 solo lo 0,13%
Spagna 4.637 0,01%
Questi numeri ci raccontano di un continente dove la percentuale dei rifugiati rispetto alla popolazione totale è irrilevante, fatta eccezione per Malta e la Svezia, per motivi opposti: Malta è spesso la prima terra di sbarco, la Svezia è invece la meta agognata di molti, oltre ad avere una politica migratoria che predilige l’asilo politico come strumento di accoglienza.
Nonostante sia per molti primo paese di arrivo l’Italia è agli ultimi posti in Europa per incidenza dei rifugiati sulla popolazione totale. È per questo davvero incomprensibile come l’attenzione mediatica sia rivolta verso un gruppo così irrilevante.
Detto in parole povere, gli immigranti in Italia non vogliono starci. Sbarcano da noi per motivi geografici, ma è verosimile che vorrebbero raggiungere i paesi dove veramente vogliono andare senza mettere piedi nel nostro territorio, senza avere questo intralcio.
In un paese come Castronovo di Sicilia, con tutto il rispetto, non credo che gli immigrati ci starebbero con piacere. Dopo qualche giorno farebbero il casino per andarsene altrove.
Parlare e discutere sull’accoglienza e sul perchè dell’accoglienza è un problema nostro, è un argomento che riguardando non solo la politica ma la nostra religione e la nostra sensibilità verso l’estraneo e il diverso, diventa un ottimo motivo per discutere, per accapigliarci, per parlar male del governo, della chiesa, del papa e di tutto quello che ci aggrada. E’ un ARGOMENTO CONTENITORE.
Se noi vogliamo guadare in faccia la realtà, diciamo che nel mondo c’è un elenco di dieci paesi, che adesso proporrò a voi, che hanno numeri veramente importanti di immigrati e di rfugiati, di fronte a cui noi siamo dei lamentosi perenni e senza motivo.
RispondiElimina1)Pakistan con 1.616.500 immigrati e rifugiati. 2) Iran con 857.400. 3) Libano con 847.500. 4) Giordania con 641.900. 5) Turchia con 609.900. 6) Kenia con 534.900. 7) Ciad con 434.500. 8) Etiopia con 433,900. 9) Cina con 301.000. 10) Stati Uniti con 263.600.
Come si nota nessun paese europeo compare in questa “top 10”, e la situazione nei paesi del nostro continente è quasi irrilevante. L’intera Europa accoglie circa 1 milione 700 mila rifugiati, un numero simile a quello presente nel solo Pakistan.
Allora, invece di discutere dei nostri desideri e delle nostre preferenze etiche, politiche e sociali, pensiamo che il fenomeno migratorio c’è sempre stato e sempre ci sarà, e non crucciamoci più di tanto se vediamo qualche negretto in più per le nostre strade.
Preoccupiamoci invece dei venti di guerra che stanno attraversando il mondo, che non riesce a sradicare la malapianta dell’ISIS, fatta crescere troppo per l’ignavia soprattutto delle nazioni europee che intervenendo uno o due anni fa avrebbero fatto sparire facilmente questo sedicente califfato, ma che non avendo mosso un dito oggi se lo ritrovano ingrandito e difficile da estirpare.
ATTENZIONE, i numeri si riferiscono ad immigrati regolari e rifugiati, non tengono conto di quelli che da noi erano detti candestini e che adesso non si possono più chiamare così perchè la nostra imbecille sinistra non vuole più.
RispondiEliminaL'argomento è molto complesso e articolato soprattutto quando in gioco entra la paura per la propria incolumità, resta comunque il fatto che il Sindaco di Castronovo non c'entra nulla con l'idea di trasformare il convento dei cappuccini in centro di accoglienza. Il progetto SPRAR è ben altra cosa ma evidentemente qualcuno ha volutamente fatto confusione insinuando dubbi e preoccupazioni tra la popolazione. È alquanto triste vedere come una questione delicata come quella degli extracomunitari sia stata strumentalizzata per questioni "intracomunitarie"!
RispondiEliminaIl filosofo Italiano Antonio Rosmini quando gli chiedevano cos'è la pace? Rispondeva: la pace è assenza di guerra! Voleva significare che in duemila anni di storia gli anni di guerra sono prevalsi sugli anni di pace. E' stato profetico - considerato che Rosmini appartiene al XIX secolo - nel pensare ad una istituzione mondiale che nascerà dopo la prima guerra mondiale e che si chimerò ONU. Nessuno di noi vorrebbe un XXI secolo lacerato da guerre di nessuna natura né tantomeno di guerre di religioni. Allora non ci resta che ciascuno preghi il suo Dio nel proprio paese così evitiamo scontri di civiltà. Pertanto non resta che rispedire nei propri paesi e di conseguenza tutti i mussulmani che risiedono nel territorio Italiano. Vanno espulsi immediatamente; che il loro Allah con il profeta Maometto se lo preghino nei loro paesi di origine. L'Europa non può soccombere a nessun'altra civiltà ad eccezione della propria, figlia di secoli di battaglie per la libertà.
RispondiEliminaNon conosco il retroscena dei fatti, per cui esprimo una mia personalissima opinione: persa una grande occasione per porre ed imporre Castronovo all'avanguardia di quei valori dei quali si è sempre vantata: accoglienza, solidarietà, ospitalità, spiritualità... Evidentemente soltanto verso alcuni (con distinzione di razza e religione, in barba all'art.3 Cost.) e non verso tutti... L'Amministrazione Comunale era stata coraggiosa ed intraprendente ed aveva ben visto...Peccato!
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