di Gisa Siniscalchi - In un momento storico come quello attuale, ove si ha bisogno di solidarietà, condivisione ed accoglienza, esiste un pericolo grave, sottovalutato dai più. Stiamo scivolando verso una deriva nazionalista, razzista e sempre più intollerante.
Il sogno di Altiero Spinelli che immaginava un’Europa unita, federalista, si scontra ogni giorno di più con il nazionalismo esacerbato di molti paesi comunitari. E stupisce la tolleranza degli organi di governo di fronte a queste azioni, in totale violazione dei trattati.
Si guardi all'Ungheria, paese membro dell'unione, ma di fatto fascista, che ha eretto dei muri, per impedire e contrastare l'ingresso dei tanti immigrati e profughi, in fuga da guerre e miseria.
O alle recenti elezioni politiche in Polonia, dove ha vinto l'ultra destra, e per la prima volta nell’era post comunista, nessuna forza di sinistra ha ottenuto abbastanza voti da poter essere rappresentata in parlamento. Non è una bella prospettiva per l'Europa perché la destra polacca è decisamente antieuropeista.
Ed è notizia di questi giorni, in Turchia, alle elezioni politiche ha vinto l'anima islamica più intollerante, contro quella repubblicana, più aperta. In quella Turchia, porta ad est dell’UE e terra di confine con il mondo orientale, che aspira da tempo ad entrare a far parte dell'Unione.
Da tempo, sembra che i gruppi più populisti ed integralisti di destra, abbiano un più ampio consenso. Forti del loro pensiero anti immigrati e anti europeo, hanno navigato l'onda della paura, fomentando ed innescando tra i cittadini una sorta di rifiuto, complici la difficoltà di gestione dell'enorme flusso migratorio e le rigide regole in materia di politica economica della comunità europea.
Non solo in Polonia, anche in altri paesi, come l'Austria, anche se non agli stessi livelli, la destra è in crescita. Persino in Svizzera, paese neutrale, il tema più affrontato riguarda immigrati e profughi, e ciò ha portato consenso ai partiti più nazionalisti e sempre più a destra. E così la Danimarca come l'Olanda, dove il Partito delle Libertà, il cui programma prevede contrasto all'immigrazione ed euroscetticismo, è il terzo gruppo politico del paese.
In Francia il Front National di Marine Le Pen, nazionalista, che vorrebbe il blocco alla libera circolazione e misure contro l'immigrazione oltre all'uscita dall'euro, ha il 25% dei consensi, anche se al governo c’è la sinistra di Hollande. In Germania, pur non rappresentato nel parlamento, ma presente nelle zone rurali a livello locale, cresce il sentimento nazionalista.
E che dire dell'Italia, dove, oltre alla Lega coi suoi deliranti messaggi antimmigrazione ed antieuropeisti, esistono altri partiti e movimenti, come Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni, estremamente a destra, e Casapuond, un movimento dichiaratamente fascista,
È spaventoso e destabilizzante ciò che sta avvenendo, questo sentimento anti solidale, che sta crescendo, a volte fomentato solo per ottenere consenso elettorale, a volte per convinzione. Da la misura del fallimento degli Stati Uniti d'Europa, di cui siamo colpevoli tutti.
Un’Europa formata da un insieme di paesi mai uniti realmente, ognuno col suo governo centrale, con rigidi trattati penalizzanti in un modo o nell'altro le economie delle singole realtà nazionali. Svantaggi all'uno o all'altro paese, nessuna valutazione sulle conseguenze, vedasi ad esempio le quote latte, che hanno portato all'Italia multe salatissime. È fuori dal mondo pensare che un paese debba buttare il proprio prodotto per importare lo stesso da un altro paese della comunità cui appartiene. Non è questo il modo migliore, per nessuno, bisognerebbe valorizzare i prodotti di ogni paese, non svalutarli, le culture non dovrebbero avere un mero valore economico.
Per troppo tempo si è dato spazio all'economia, allo spread, alla moneta, al debito pubblico, che ha portato quasi alla catastrofe paesi come la Grecia in tempi nemmeno troppo lontani. La regola del più forte contro il più debole, senza una politica per l’eguaglianza, aiuti e vere regole di salvataggio, che non fossero solo per le banche, ma per la gente e per le varie eccellenze di ogni paese membro.
Il sogno europeo è cosa diversa da questo. Unione monetaria ed economica non basta, serve una vera Unione, che sia politica, militare, un solo governo, un vero federalismo che attui politiche più giuste e solidali applicabili in ogni paese che ne faccia parte, altrimenti il sogno... EUROPA... è destinato a morire.
Gisa Siniscalchi
Fusignano (RA)
04 Novembre 2015
La deriva europea non è altro che il risultato del fallimento dell'Islam. La loro assoluta incapacità di vivere in pace e di creare condizioni di vita decenti ci porta a tutto questo.
RispondiEliminafalso strumentale, tendenzioso, commentofrutto della totale ignoranza..sarebbe il caso di informarsi prima di soffiare sul fuoco
EliminaA me sarebbe veramente piaciuto condividere il commento della signora Siniscalchi, ma purtroppo oggi sono molto deluso, non dall’idea di una Europa di stati, ma dai vari politici che negli ultimi venti anni hanno governato questa Europa I governi dell’Ungheria, Polonia la Francia della Le Pen ed altri paesi sono la conseguenza di tutti questi errori Quel che è peggio è che non vedo all'orizzonte qualcuno che possa invertire la rotta di questa Europa.
EliminaSottoscrivo totalmente.
RispondiEliminaL'Europa non esiste, quello che hanno realizzato non è un'Europa dei popoli,è solamente un'azione commerciale.
RispondiEliminaL'Europa esiste e come. Da 70 anni i paesi europei non si affrontano più in guerre tra di loro. Bella storia non c'è mai stato un così lungo periodo di pace.
EliminaPino, non è grazie a questa Europa che non ci sono guerre (in Europa) da 70 anni
Eliminane ho già fatto un commento su questo e mison già presa le mie dosi di cannonate..ma vedo che ci si sta accoprgendo in tanti che le democrazie sono in crisi e che le istituzioni vanno protette prima che si spacchi tutto.. ma poi mi si dice che sono una pidiota perguinta renziana..e allora miarrendo
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RispondiEliminaQuesta Europa non mi piace, non mi è piaciuta fin da subito, non solo perché è molto lontana da quella sognata da Spinelli, ma perché è stata manipolata dalla finanza angloamericana, che grazie alla complicità di uomini politici e delle istituzioni corrotti, ai vertici dei vari paesi, che con la loro opera criminale teleguidata da sapienti burattinai, hanno sottomesso interi popoli, come anche il nostro, le loro sovranità nazionali, ponendo il controllo delle economie, dello stato sociale e della democrazia, nelle mani delle banche finanziarie, che di fatto, governano la vita di ogni singolo cittadino europeo , decidendo la loro sorte, il loro stile di vita e le loro condizioni economiche, grazie alla truffa più grande di tutti i tempi, perpetrata ai loro danni: l’introduzione dell’euro come arma di potere assoluto. In questo stato di cose, il senso di indipendenza dei cittadini che si rivolta contro l’oppressione di una Europa padrone, è un fatto più che naturale e spontaneo, nel quale però trovano facile gioco anche estremismi che cavalcano il disagio sociale, economico e democratico di gente esasperata. Questa Europa dei banchieri e delle lobby del malaffare, spero venga presto demolita dal popolo e si ricreino le condizioni per una società più equa e più democratica.
RispondiEliminaCondivido anche le virgole....
EliminaE anche i punti e virgola...già Giovanni hai prorio ragione, è quello che penso e che pensavo mentre scrivevo l'articolo, non mi piace, e non mi piace nemmeno chi strumentalizza questo disagio di tanti...speriamo bene...
EliminaRaffaella e Gina, il vero problema è che ben pochi cittadini hanno veramente contezza di quello che stanno subendo, anestesizzati dalle tv e dalla stampa, collusa, veri costruttori di coscienze, utilizzati come una vera e propria arma di massa.
EliminaStrike
EliminaFare dell'Unione Europea una confederazione di stati uniti politicamente é impossibile, perché nessuno sarebbe disposto a cedere la propria autonomia e autodeterminazione politica. Come dice Gina, ci sono stati con governi diametralmente opposti. Quindi l'Europa nasce fondamentalmente da un bisogno economico di far fronte comune contro le economie dei paesi emergenti come Cina, Brasile, India. Sicuramente molto c'è da modificare, per esempio stabilire regole per aiutare paesi in difficoltà, tutelare i prodotti agricoli dei vari stati senza costringerli a limitarne la produzione, definire regole di accoglienza per gli immigrati, creare un'Europa dove non ci siano paesi di serie A e quelli di serie B, imporre regole di civiltà per evitare di vedere ergersi quei terribili muri divisori che abbiamo visto in alcuni stati. Quindi sicuramente un'Europa da correggere, dove ci siano regole e valori umani condivisi e rispettati
RispondiEliminaHanno voluto creare l'Europa finanziaria e questa è la conseguenza...In nome dell'Europa si approvano leggi che vanno contro il popolo...l'esasperazione e la povertà crescono e anche il dissenso...E' QUESTA Europa che è sbagliata,il senso di colpa dovrebbero averla ai vertici.....
RispondiEliminaNon conosco nessuno che esulti per questa Unione Europea così come essa è strutturata e funziona. I più benevoli l’accettano consolandosi con l’idea (tutta da provare) che senza l’Unione sarebbe ancora peggio. Mentre la sua azione prevaricatrice e limitativa della sovranità degli stati membri è di dominio pubblico, si fatica a cogliere gli effetti benefici di questa ipocrita convivenza frutto solo di interessi economici e finanziari. In moltissime occasioni abbiamo sperimentato che al momento del bisogno il motto “tutti per uno e uno per tutti” è solo un sogno. Siamo stati lasciati soli nel dramma dell’esodo migratorio. Nell’indifferenza della Merkel sono stati lasciati morire migliaia di disperati che invocavano aiuto per loro e i loro bambini scaricando, per anni, il problema sulle spalle della povera isola di Lampedusa. Sempre da soli a governare un inferno di sbarchi interminabili. Si sono mossi solo quando i migranti si sono presentati alle loro frontiere, rispondendo col filo spinato e i mattoni per alzare muri. Trovate normale che un Europa, veramente unita, rimanga indifferente alla blindatura dei confini e non riesca ad impedire i comportamenti nazisti di alcuni stati membri? È la stessa Europa che quando si tratta di fissare le misure per la pesca delle vongole o per stabilire la quota latte, fa la voce grossa e impone le sue regole. No, così proprio non va e non stupisca se in Europa crescono e prosperano le destre radicali.
RispondiEliminaÈ l'Europa delle finanze e tutto risulta giustificato dagli interessi delle lobby
EliminaIl politico italiano Altiero Spinelli fu uno dei Padri dell’Unione europea. Fu inoltre
una delle figure chiave dietro la proposta del Parlamento europeo per un Trattato
su un’Unione europea federale, il cosiddetto “Piano Spinelli”. Quest’ultimo venne
adottato dal Parlamento nel 1984 con una maggioranza schiacciante e fu di
grande ispirazione per il consolidamento dei Trattati dell’Unione europea negli
anni ‘80 e ‘90
Solo che questa non è l'Europa che avrebbe voluto, come non è quella cui auspicavamo, però è l'Europa che c'è, cerchiamo di renderla più simile possibile ai nostri modi di vedere. Più portata all'uomo e meno alla finanza, se possibile.
Condivido tutto. Di fronte a questa immane tragedia nel mare Egeo i nostri politici cosa fanno? In cosa perdono tempo?
RispondiEliminaMa quanti bambini devono ancora morire nel mare Egeo per scuoterci dal sonno? E noi continuiamo a seguire calcio, sport, ecc. VERGOGNA.
Con i soldi di Expo buttati potevano sfamare molti italiani... e stranieri.
Ma che razza di civiltà é la nostra? Dove abbiamo il cuore e la testa?
SOLO EXPO?
Inutile dire che condivido l'articolo. Ciò che mi dispiace e che avevo scritto la mia riflessione ma ahimè la pubblicazione non è andata a buon fine. Sostanzialmente ritengo che l'Europa pensata da Spinelli non ha nulla a che vedere con la sbilenca Europa che noi conosciamo . Un'Europa incapace di parlare di solidarietà ma attenta alle esigenze delle multinazionali e delle lobby . È vero che l'Europa significa pace all'interno dei confini europei ma è altrettanto vero che lo scenario di guerra è fuori dai confini della stessa e che le missioni di pace spesso diventano pretesti per accaparrarsi porzioni di mercati. È un'Europa senza vere politiche comunitarie. È un'Europa assetata di lacrime e sangue e incapace di realizzare una vera comunità.
RispondiEliminaQuando si vuole cambiare qualcosa in un sistema sociale qualsiasi io credo che sia possibile solo se i molti individui che la compongono desiderino un solo risultato, che tra l'altro mette senz'altro d'accordo le singolarità: ovvero il desiderio che nessun uomo si senta felice quando un altro vicino a lui sia infelice. Non dipende quindi dalla possibilità di avere di più o di meno in beni o capacità. Esse,infatti, non dipendono da questa vita presente,ma dai limiti o dalle capacità che dobbiamo trasformare in qualcosa di nuovo. Pensare alla politica o al sistema bancario o a ciò che ostacola un progresso sociale umano, indicando anche eventuali responsabili e colpevoli, è come dire che una volta eliminati, il sistema, ripulito per bene, diventa finalmente a misura d'uomo. Ma è un ragionare simile a quello dei testimoni di Geova. E ogni ideale democratico, prodotto da chi intende promuoverlo. E la degenerazione non manca né a sinistra né a destra. Perciò dopo un certo tempo tende a degenerare. Il mondo è pur sempre composto da uomini, e nessuno che non abbia almeno una intuizione eccezionale potrà mai proporre un criterio di vita che possa valere davvero se non venisse fondato col principio sopra citato. Se invece si vuol credere che tali uomini siano certamente presenti nel mondo, non resta altro che farli salire dove devono essere. Però si deve anche essere davvero così intuitivi da non sbagliare la " scelta ". Altrimenti si deve accettare quel che viene....senza piangere troppo se poi le cose non riescono ad andare come si vorrebbero...
RispondiEliminaCertamente, ma non provarci è perdere a priori, provarci, tentare, si può fallire, certo, ma si deve provare a scegliere una strada diversa, magari persone diverse, più motivate, più giuste, ma provare...non arrendersi pensando gattopardascamente...tanto nulla cambia...io credo e spero che con un atteggiamento diverso, si possa e comunque si deve provare.
EliminaNino-Elia Risitano
RispondiEliminaNino-Elia Risitano Il tempo passa ed il sogno di un'Europa unita svanisce a contatto con la triste realtà'. Gisa e Giovanni sono stati molto esaurienti nel delineare un quadro europeo costellato di egoistici protezionismi nazionali e di interessi lobbistici. Gli ideali di solidarietà' e condivisione di Altiero Spinelli vengono cannibalizzati dagli sciacalli del becero utilitarismo e dal fanatismo destrorso e xenofobo, che fanno rivivere eccessi nazionalistici da tempo sopiti. Che fare per frenare tutto ciò' ed arginare quest'ondata di euro scetticismo? Il dialogo resta l'unico mezzo accettabile per evitare azioni drastiche che porterebbero a strappi e lacerazioni insanabili. Il popolo deve reagire con più' tempra nell'esigere un'Europa politica in cui tutti gli Stati federati siano guidati da un solo Governo, un solo Parlamento ed un solo Esercito. L'abbiamo già' detto in altre occasioni ma e' sempre bene ribadirlo perche' questa e' l'unica strada percorribile....se non si vuole tornare allo stato iniziale.
Cara Gisa,limpido articolo in cui c’è tutta la delusione e la preoccupazione di un ‘Europa che certo unita non è .Possiamo vantarci di avere ottimi prodotti e molto controllati.Sono d’accordo che non ha senso imporci prodotti inferiori e buttare i nostri. Tutto ciò è demotivante e dannoso. Che razza di Europa è questa?Beh lo chiediamo in tanti. A pensarci bene l’unione europea mi fa pensare a una cordata di alpinisti che si odiano con tutto il cuore, ma se ne cade uno si tira tutti gli altri e dunque devono collaborare La Grecia era l’ultima della cordata senza l’attrezzatura. Il capo cordata minacciva continuamente che era troppo difficile portarsela dietro !Beh il problema in questi casi èagliare la corda Nella voragine ci sarà fame, disoccupazione milioni di drammi umani, ma che ci possiamo fare?In ultimo ancora più preoccupante si va verso destra, anzi verso l’estrema destra che raccoglie partiti molto diversi. Si va dalle posizioni fasciste e oserei dire naziste, come in Germania, alle posizioni italiane come Salvini e la Meloni, Possiamo parlare di globalismo?Nemmeno per sogno UE è gravemente malata non c’è alcun dubbio!
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