di Maurizio Alesi - Tutte le volte che a Palazzo Chigi arriva una proposta di buon senso, proveniente da uomini nominati dallo stesso Renzi, viene immediatamente accantonata.
È già successo con i commissari per la spending review. Il prof. Cottarelli firmò col governo un impegno triennale di collaborazione ma il suo lavoro durò solo un anno. Il tempo di presentare un piano serio e circostanziato per tagliare gli sprechi dell’Amministrazione statale a cominciare da quelli della casta e dai vitalizi dei parlamentari. L’esito è noto: invece di tagliare le spese è stato tagliato il Commissario. Cottarelli, commentando la sua uscita denunciò: “mentre cercavo di tagliare passavano misure che aumentavano le uscite e non mi facevano vedere neppure i provvedimenti che il Governo adottava”.
L’economista è tornato a Washington al Fondo monetario internazionale, dove rappresenta l’Italia e altri cinque Stati. È il secondo commissario che salta, prima di lui fu la volta di Enrico Bondi per evidenti contrasti col giovane fiorentino che non è abituato ai ragionamenti seri. Adesso il film si sta ripetendo con l’economista Tito Boeri, nominato da Renzi a capo dell’Inps. Che a giugno scorso ha presentato una proposta per il riequilibrio socio-assistenziale e contributivo, per affrontare il problema della generazione tra 55 e 65 anni, penalizzata dalle riforme.
Il progetto dal titolo evocativo “Non per cassa ma per equità” era stato consegnato a Palazzo Chigi. Dopo averlo studiato a lungo, alla fine è stato accantonato. Altra marcia indietro del governo e le solite giravolte giustificazioniste di Renzi: “l'intervento è costoso e complicato sia politicamente che giuridicamente” (e ti pareva!). Si ricorderà anche che a maggio Matteo Renzi aveva promesso un intervento per rendere più flessibili i paletti introdotti dalla riforma Fornero e consentire (parole sue) alla “signora di 62 anni che preferisce stare con il nipotino” di lasciare il lavoro prima, rinunciando a una quota di assegno”.
Ma tre giorni prima del varo della legge di Stabilità, nonostante la proposta Boeri, il premier si premurò a dire di “non aver trovato una soluzione” rimandando ulteriori interventi al 2016.
La riforma predisposta dal presidente dell’Inps è, invece, apprezzata da moltissimi tecnici e da economisti preparati. Il piano prevede, tra l’altro, che i pensionati "d'oro" contribuiscano alle spese necessarie per consentire l'uscita anticipata dal lavoro; un’uscita rivolta solo a chi accetta di ricevere un assegno più basso. Via libera poi alla possibilità di versare contributi aggiuntivi su base volontaria. Boeri ha inoltre previsto una ricetta per contrastare la povertà tra gli over 55 e riformare il sistema previdenziale e assistenziale. Si parla infatti di un reddito minimo per gli over 55 che prevede un assegno pari a 500 euro (400 euro nel 2016 e nel 2017) al mese per una famiglia con almeno un componente over 55.
A beneficiare della misura saranno anche eventuali figli disoccupati. Previsto anche il riordino delle prestazioni collegate al reddito, passando per il ricalcolo dei vitalizi. Il documento prevede un pacchetto di misure pensato a beneficio dei contribuenti attuali e futuri, abbatte del 50% la povertà fra chi ha più di 55 anni e non ha ancora maturato i requisiti per la pensione, mentre aumenta la sostenibilità del sistema previdenziale rendendolo più equo.
Cade anche l’assistenza per le famiglie ricche, con una riduzione degli aiuti a partire dai 32 mila euro. Per i nuclei più benestanti, sopra un reddito lordo di 37 mila euro annui, scatta lo stop a pensioni sociali, assegni sociali, integrazioni al trattamento minimo o altre forme di assistenza. Vengono riordinati gli istituti di assistenza per gli ultra 65enni e si introduce inoltre maggiore flessibilità nel sistema pensionistico prevedendo uscite anticipate a 63 anni e sette mesi, con una riduzione dell'assegno che si applica alla sola quota retributiva e che tende ad assottigliarsi nel corso del tempo.
Tra i punti della riforma è stato previsto il ricalcolo dei vitalizi per le cariche elettive per i quali si intende procedere a un vero e proprio ricalcolo delle pensioni secondo il metodo contributivo, oggi applicato a tutti i nuovi lavoratori. L’Inps ha previsto anche di aumentare la libertà di scelta quanto alla data da cui si decide di percepire la pensione imponendo equiparazioni di trattamenti fra chi ottiene la pensione prima e chi la ottiene dopo agevolando il turnover nella pubblica amministrazione, liberando posti per nuove competenze.
Il piano, inoltre, prevede il livellamento delle pensioni dei sindacalisti con distacco (o aspettativa) dal settore pubblico, al trattamento standard riservato agli altri lavoratori. Secondo Boeri con questo piano si riduce il debito pubblico ed si ha un contenuto espansivo senza mettere a rischio la tenuta dei nostri conti pubblici.
Il problema adesso è che dopo mesi di studio, di calcoli, di valutazioni economiche e finanziarie, il prof. Boeri (come i suoi illustri colleghi già citati), ha trovato il niet dell’uomo solo al comando, preoccupato forse che i provvedimenti disturbassero gli accordi fatti con Alfano e Verdini e la tenuta della maggioranza. Per Renzi quello che conta è aver annunciato la riforma dell’Inps. Nessun problema invece ha posto nell’accogliere ogni desiderata del NCD, dall’articolo 18 al tetto sui contanti e adesso anche sul ponte nello Stretto dopo esserci dissanguati col pagamento della penale di un miliardo per aver rinunciato al progetto. E adesso si ricomincia.
Un buon piano, almeno così sembrerebbe, se si facesse, cosa di cui dubito fortemente, quello che manca è un vero taglio alle pensioni d'oro, quelle veramente d' oro,intendo, quelle doppie, per meglio dire, vedasi Amato, Ciampi, Dini e compagnia cantando, mi si dirà che sono pochi, ma anche pochi possono servire, e delle pensioni dei parlamentari, ne vogliamo parlare?
RispondiEliminaMi chiedo, per quale maledetto motivo, un parlamentare dopo cinque anni di legislatura o anche meno, matura il diritto alla pensione, mentre persone con 35 anni di lavoro, non ne hanno diritto, non hanno diritto di scelta, sono anche queste le anomalie da eliminare, ritorno al mio pensiero primario, un parlamentare dopo la sua legislatura, deve tornare a fare quello prima di entrare in politica e l'unica pensione a cui deve avere diritto è relativa al suo lavoro nella vita fuori della politica...comunque speriamo che almeno questo progetto che seppur incompleto non è malvagio. Grazie al nostro Alesi, sempre preciso e chiarissimo.
La riforma predisposta dal presidente dell’Inps è, invece, apprezzata da moltissimi tecnici MA NON DA ME. Grazie ma non condivido il punto di vista dell'articolista. È necessario abbandonare ogni privatizzazione del welfare rilanciando il sistema pubblico.
RispondiEliminaCara signora, non era mia intenzione manifestare un punto di vista nel merito della riforma Inps. Mi sono limitato a tracciarne i punti essenziali ritenendo tuttavia che, comunque, migliora la situazione attuale e introduce senza dubbio maggiore equità e attenzione per le fasce più deboli. Volevo semplicemente far rilevare la schizofrenia del presidente del Consiglio il quale, in quattro casi si è vantato di avere scelto i migliori tecnici a cui affidare importanti incarichi amministrativi. Poi, quando questi professionisti si sono dimostrati autonomi e indipendenti dal Governo, facendo seriamente il loro lavoro, Renzi li ha accompagnati alla porta con tanti saluti da Palazzo Chigi.
EliminaGrazie Maurizio per aver affrontato questo argomento e per averlo fatto con precisione e dovizia. È un piano ambizioso , ma che credo difficilmente potrà vedere luce. Troppi i personaggi da scontentare, tra politici ed istutuzionali, senza contare i grandi manager, capaci di spostare grosse fette di elettori. Questo, Renzi lo sa e prende le distanze da Boeri, così come ha già fatto con Cantone. Ma l'avversità di questo governo ha anche altre radici che partono da Bruxelles, notoriamente contraria alle politiche redistributive e sostenitrice delle caste. In tutto questo, con gioco facile, prevale la comoda inerzia del governo.
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EliminaE' strano (usando un eufemismo)però. Bruxelles viene usata come scudo. Quando c'è da tagliare a danno dei più, ce lo impone Bruxelles, quando ci sarebbe da adeguarsi a standard migliori allora Bruxelles diventa indigesta. Che dire? Son cavoletti di Bruxelles.
EliminaGrazie Maurizio per aver affrontato questo argomento e per averlo fatto con precisione e dovizia. È un piano ambizioso , ma che credo difficilmente potrà vedere luce. Troppi i personaggi da scontentare, tra politici ed istutuzionali, senza contare i grandi manager, capaci di spostare grosse fette di elettori. Questo, Renzi lo sa e prende le distanze da Boeri, così come ha già fatto con Cantone. Ma l'avversità di questo governo ha anche altre radici che partono da Bruxelles, notoriamente contraria alle politiche redistributive e sostenitrice delle caste. In tutto questo, con gioco facile, prevale la comoda inerzia del governo.
RispondiEliminaNon so se costituzionalmente si possa togliere o ridurre certe pensioni mentre vengono elargite. Sicuramente si può fare delle nuove leggi che modifichino il sistema ora in atto. Per il resto io sono favorevole a dare un minimo di aiuto a persone che hanno più di 55 anni e che sono stati esclusi dal mondo del lavoro. In più le modifiche che Boeri propone mi pare di capir, possano avere una certa copertura finanziaria. Boeri non solo è una persona seria ma è anche un economista di prim'ordine. Uno che io vedrei anche molto bene come ministro dell'economia.
RispondiEliminaPino i diritti acquisiti dovrebbero valere per tutti. Con l'abominevole riforma delle pensioni sono state tolte certezze consolidate negli anni. Questo però solo per la massa. È stato sicuramente giusto ttagliare le baby pensioni ma si é arrivati ad un sistema assurdo ed iniquo e sicuramente improduttivo. Questa riforma tra il resto ci è stata venduta con la solita etichetta "made europa". Comunque tranquilli, non si farà nulla.
EliminaScusate, a quale titolo il dr. Boeri fa proposte di legge? È inoltre perché non rende pubblici i suoi redditi? Hanno mai pensato che stanno rinnovando tornando al 1939? Per il reddito minimo, condivisibilissimo, si può allargare l'assegno sociale. No?
RispondiEliminaIl presidente dell'Inps è di nomina governativa ed è al governo che risponde del suo operato. La sua non è una proposta di legge, né poteva esserlo non essendo Boeri un parlamentare. Neppure Cottarelli lo era, neppure Cantone lo è e neppure Enrico Bondi, ma tutti e quattro hanno avuto preciso mandato da Renzi, di produrre proposte di riforma nei loro settori di competenza. Non tutte le proposte devono essere tecnicamente dei disegni di legge. Sarà poi il Parlamento, se le adotterà, a farle diventare leggi. Il problema è che Renzi è refrattario alle riforme (quelle vere). Per lui le riforme sono quelle che non interessano agli italiani e che massacrano la Costituzione a colpi di maggioranza e di voto di fiducia.
Eliminanella battaglia tra ricchi e poveri è sempre quest'ultimo che perisce. Sono le macerie del capitalismo. ormai ci sono delle fasce di popolazione, quella dei 55 anni appunto senza lavoro e senza reddito, mentre ci sono delle pensioni da 90 mila euro al mese che viene lo schifo solo a sentirlo. Anche la proposta di Boeri ,il ricalcolo con il contributivo invece che retribuitivo, fa venire l'orticaria a coloro che hanno avuto pensioni regalate quando c'erano le vacche grasse. Renzi sembra che sia più interessato al consenso ed a mantenere a galla il suo governo non eletto. Perciò i vari commissari vengono buttati via via nel cestino. Da Bondi, Cottarelli, Cantone, Boeri insomma i privilegi ed i vitalizi non si toccano ! Spero che questo sia tutto grasso che cola per i 5 stelle. Una proposta non c'è, ma c'è una proposta del sindacato per la patrimoniale dove anche qui c'è parecchia sordità. Il 5% della popolazione Italiana ha oltre un milione du euro di patrimonio. Cosa sposterebbe a questi ricconi un prelievo per da 0,2 a 0,5 per la solidarietà sociale. Cosa si aspetta per fare un pò di giustizia sociale ed equità in una società dove si è firmato un contratto per la convvenza pacifica ? Si aspettano i rivoluzionari che lo facciano in maniera violenta ? Nall'antica Roma ci furono i fratelli Tiberio e Caio Graco, addirittura sotto augusto arrivò Gesù che chiedeva mercede per i poveri... poi nel novecento arrivarono Rosa Luxemburg, Marx-Engels, Lenin e Mao...in tempi più recenti in casa nostra arrivarono le brigate rosse...è questo che si vuole ?
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EliminaApprezzo molto la precisione e la chiarezza dell'articolo, che si sofferma sulla spiegazione di tutti i punti proposti da questo disegno di riforma, però.....Però avrei anche potuto non conoscere nulla del piano INPS perchè.....La ragione è una sola: MI FIDO DI BOERI ! So chi è, so come pensa, so come agisce. Dicevano gli uomini del Rinascimento: "Homo faber fortunae suae", e lui è proprio figlio di se stesso, della sua onestà, della sua alta competenza, della sua superiore professionalità. Non mi fido per niente, invece di questa INPS e parlo con cognizione di causa. Che dire se a me, di una misera reversibiltà di mio marito (130 euro). per 5 mesi all'anno mi lasciano 3 (=tre!) euro, perchè dicono chefa cumulo con la mia pensione di insegnante (quindi niente di che...) e pago anche l'affitto ? MI FIDO DI BOERI, che prova (ma non riuscirà!) a tagliare i loro castelli di soldi !
RispondiEliminale leggi sono il compromesso sociale determinato dalle finalità che si vogliano perseguire tenendo conto della situazione presente...questo è il motivo per cui prima o poi cambiano...il problema è ridurre i danni che inevitabilmente conseguono ai cambiamenti
RispondiEliminaBoeri fa una proposta intelligente, per questo Renzi la respinge.
RispondiEliminaMaurizio Alesi, come sempre scrive di argomenti interessanti e condivisibili.
RispondiEliminaLa sottolineatura del fatto che Boeri è stato nominato dal Governo Renzi, per cui ne deriverebbe che le proposte che fa dovrebbero essere accettate, proprio perchè l'elemento è di nomina governativa, non regge.
A Renzi non importa nulla se Boeri lo ha nominato lui perchè uomo competente, e di sua fiducia. Eh no, caro amico Alesi, non è così. A Renzi importa solo ed esclusivamente valutare quanto gli rende in termini elettorali una simile proposta.
Siccome lui ha puntato sui voti che restano al fu Berlusconi (quei pochi di Alfano, Verdini, sono già in saccoccia), è evidente che una proposta equa, che io oserei definire di sinistra, non gli va bene.
Ma tu lo sai quanti sono i fan di renzi che percepiscono una pensione al di sopra dei limiti umanamente decenti? Sono molti! E tutti con dei pacchetti di voti non indifferenti.
Mettiamoci d'accordo una volta per tutte sulla politica che intende portare avanti Renzi.
La politica di questo "giovin signore fiorentino" è tesa a non dispiacere alle varie lobby, e nello stesso tempo spaccia questa politica come una cosa che più di sinistra non si può.
In questo è favorito dal fatto che una sinistra programmatica e, sopratutto credibile, nel nostro Paese è ancora al di là del venire. Quella "inaugurata" ieri da Fassina e Vendola c'era già, e non ha concluso mai nulla di buono, se non crearsi lo spazio per mantenere le loro cadreghe. E in nome della sinistra, è ancora questo che tentano di fare con la loro iniziativa di fondare l'ennesima sinistrina.
Renzi ci sguazza, ci sguazza talmente tanto che può persino permettersi di promettere il ponte di Messina, senza che alcuno gli abbia "suonata" una pernacchia alla Totò, come quella che fece nel film " i due Marescalli."
Lo dico perchè il nostro amato direttore Giangiuseppe Gattuso ha scritto tanto bene di questa opera. Colgo l'occasione quindi per augurargli che il suo sogno s'avveri. Nello stesso tempo vorrei sommessamente dirgli che Renzi è un noto bugiardo, e che se anche dovesse mettere mano ad un progetto simile, auguro a Giangiuseppe di vivere fino alla sua realizzazione. E' sicuramente un buon augurio caro amico mio, dovresti vivere fino al duemilacinquecento.
Ma è della proposta di Boeri che Alesi parla, della sua fattibilità, della sua equità.
Io ne sono convinto, Boeri ha fatto una ottima proposta, se realizzata, potrebbe ben essere considerata un inizio di quell'equità tra le genti Italiane, che, peraltro si aspettano.
Certo, bisogna tener conto che il governo in carica è contro l'equità, ed è contro la lotta all'evasione.
Tutto questo costerebbe moltissimo in termini elettorali, si rischierebbe di far vincere in carrozza il M5S, e come si farebbe a vincere se non ci fossero i voti della destra e quelli di Berlusconi in particolare?
D'altra parte Renzi è uno "coerente", lo dimostrano i suoi maggiori sponsor: Marchionne, la Confindustria, e paradossalmente quelli che fanno strame della sinistra, dicendo che ne vogliono fare una nuova a scadenze ravvicinate e regolari.
Ci manca solo cashmere bertnotti come segretario, e poi Renzi avrà una polizza che gli assicurerà vita politica fino a 90 anni.
Caro Mario la tua analisi corrisponde esattamente a ciò che mi sono sforzato di rappresentare in questo articolo. Voglio solo aggiungere che ieri, Boeri è stato ricevuto a S. Pietro, accolto da Papa Francesco per presentargli la sua riforma dell'Inps che il papa ha condiviso e indicato come una riforma che va incontro ai più deboli. Credo che da oggi, per Renzi, anche il papa farà parte della nutrita colonia di Gufi.
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EliminaLa proposta di Boeri mi sembra assolutamente giusta e opportuna perché andrebbe a risolvere alcuni problemi che la crisi economica e la riforma Fornero hanno provocato. Va nella direzione dell'equità e della giustizia sociale; si troverebbe soluzione ai tantissimi ultracinquantacinquenni che hanno perso il lavoro e non hanno ancora le condizioni per andare in pensione. C'è una disparità economica impressionante fra le varie fasce di popolazione e in questi ultimi anni i ricchi si sono arricchiti ancora di più, i poveri sono aumentati e hanno peggiorato la loro situazione. È giusto che vengano tolti i privilegi, ridotte le pensioni altissime, doppie o triple, ben venga la patrimoniale e la cancellazione di Tutti i privilegi della classe politica. I politici devono avere lo stesso trattamento dei cittadini comuni. E Renzi? Se fosse stato di sinistra avrebbe accolto i suggerimenti di Boeri, ma non lo è. Ormai è chiarissimo, é un conservatore che si rifiuta di togliere qualunque privilegio. Mi dispiace dirlo, ma è così. In politica serve umiltà e confronto, collaborazione e condivisione. Il metodo di Renzi va in tutt'altra direzione.
RispondiEliminaI commenti di Vullo e la Sanchini al bell'articolo di Alesi sono da considerare esaustivi. Se non riusciamo a colmare o ad alleviare il gap economico fra i diversi soggetti sociali non riusciremo a raggiungere una pacificazione civile. La pace non può' esistere senza la Giustizia sociale - Pertini docet - ed un presa di posizione forte da parte dei ceti deboli porta inevitabilmente ad una sobillazione popolare. Le rivendicazioni dei cittadini, penalizzati da leggi inique, nei confronti di una casta politico-amministrativa ricca o super agiata, sono moralmente ineccepibili. La Comunità' , per essere chiamata tale, deve elaborare una più' equa distribuzione dei beni e deve sopperire ai bisogni piu' elementari degl'indigenti. So che l'eguaglianza non può' essere raggiunta, ma moderare le sperequazioni si può'.... e questo e un dovere dello Stato sociale.
RispondiElimina"L'articolo di Alesi inizia con due cose non vere ...Bondi era stato nominato da Monti e non ha avuto niente a che fare con il fiorentino ...Cottarelli era stato nominato da Letta, ha consegnato il suo lavoro al Governo Renzi quando Renzi lo ha destinato ad altro incarico ...Cottarelli si lamento perché non riceveva collaborazione da parte della burocrazia statale ...per quanto riguarda la proposta Boeri, da me condivisibile, credo che non tenga conto del pronunciamento della Corte Costituzionale sui tagli della Fornero e sembra che per attuarla bisogna partire a tagliare dalle pensioni di 2000 euro ...comunque mi sembra giusto che le decisioni vadano prese dalla politica e non dai consulenti della politica ...bisogna sempre ricordare che dietro certi tagli ci sono persone in carne ed ossa con le loro famiglie!!!!"
RispondiEliminaRoberto Perotti si è dimesso dall'incarico di commissario alla spending review. Lo ha annunciato al programma 'L'erba dei vicinì. "Non mi sentivo molto utile in questo momento", ha spiegato il professore, che ha rassegnato le dimissioni sabato scorso. Questo si che l'aveva nominato Renzi.
EliminaCottarelli è stato confermato da Renzi che non aveva nessun vincolo di continuità perchè sperava di fargli scrivere quello che lui desiderava. Siccome Cottarelli è persona libera, si è dissolto il rapporto. Per quanto riguarda Bondi, Renzi ha trovato le sue conclusioni sul tavolo ma non ne ha fatto nulla. Io non ho detto che Bondi lo ha nominato Renzi ho solo detto che tra i due c'erano contrasti e dunque le sue indicazioni non potevano essere recepite. Non cambia molto.
RispondiEliminaTecnicamente e giuridicamente é complicatissimo intervenire su decine di miglia di casi ...ognuno differente dall'altro. É tanto scandaloso il trattamento pensionistico di un professore andato in pensione a 42\43 anni , quando era possibile, del trattamento pensionistico di Mario Monti o di quello della Tim. Detto questo tutte queste iniquità \abomini vengono fuori da regolari Leggi dello stato o delle regioni. Ricordo a tutti i populisti e faciloni che il contributo di solidarietà mese proprio da monti fu impugnato dai magistrati, ebbero ragione e lo stato sta restituendo a tutti il famoso 5%. Detto questo credo sia meglio creare x il futuro un sistema pensionistico equo e sostenibile, solidale con i più disagiati e più rigido con chi sta meglio... In Germania oggi le pensioni pubbliche che eccedono i tremila € sono 18 !! La riforma delle pensioni la fecero nel 92. Oggi molti tedeschi anziani vanno nei limitrofi paesi dell est Europa. Il danno non lo hanno fatto ne Renzi ne Monti ne invero l ex cavaliere....sono leggi e leggine anni 70/80 ecc. Approvate con la compiacenza di tutti...forse anche di papi e cardinali!
RispondiEliminaChi scrive non è obbligato a scrivere tutto ma per chiarezza di informazione chi ama scrivere lo fa, non tralasciando nulla. Converrà con me che l'oggetto dell'articolo è una minestra nota, o no? La proposta di legge è cavallo di battaglia del m5s? E non a caso si parla di equità solo da quando il 5 stelle è all'opposizione di questo ennesimo governo ipocrita. La proposta di Boeri altro non è che il reddito di cuttadinanza, più volto chiesto dal 5 stelle , edulcorato in salsa Pd proveniente da un uomo vicino al Pd e se ci credesse davvero in ciò che ci consiglia, dovrebbe dimettersi dalla presidenza affidatagli dal governo Renzi.
RispondiEliminaBoeri è stato certamente nominato da Renzi, ma è difficile negare che con la sua proposta sia entrato in conflitto con lui e col Governo che infatti hanno accantonato la sua riforma. Ogni tanto succede (molto raramente) che un presunto uomo di Renzi, fa di testa sua senza consultarlo preventivamente e senza assecondare i suoi desiderata. Va dato onore al merito a Boeri per il gesto di autonomia e indipendenza dal potere. Certo, la proposta contiene anche delle affinità con la legge sul reddito di cittadinanza presentato dai 5 Stelle. E infatti Renzi continua a respingere sia il DDL di 5 Stelle, sia la proposta di Boeri. Ma perché prendersela con Boeri?
EliminaIl piano predisposto da Boeri è molto interessante e, come dice benissimo Asia Lucia Cricchio, ricalca l'idea dei grillini sul reddito di cittadinanza. Ovviamente, proprio perchè proposto dal M5S, non potrà mai essere accettato. E Boeri si è trovato in grande difficoltà. E credo che l'incontro dei dipendenti dell'INPS con il Papa e la presentazione del progetto, dal titolo evocativo come scrive l'autore, “Non per cassa ma per equità”, sarà un altro punto di demerito...
RispondiEliminaInsomma troppo protagonismo e il gran capo non lo può permettere.
Ritengo che l'ultimo rigo di questo Commento di Giangiuseppe Gattuso sia il punto nodale di tutte le vicende che riguardano consulenti o nomine di personalità che avrebbero dovuto garantire un controllo, non solo di merito, sulla gestione istituti o Enti che - sussidiaramente - costituiscono gli strumenti con cui "il Sistema Stato" agisce per la erogazione di servizi essenziali - siano e si personali che reali !
EliminaMai come in questo momento è chiaro quel Principio Siculo che costituisce una esplicita interpretazione di certi fenomeni che sembrano avere la caratteristica della ridondanza: "QUANNU U SCECCU UN VOLI VIVIRI è INUTILI FRISCARICI" ..... saggezza contadina ma anche considerazioni che si applicano tutte le volte che ci si accorge della discontinuità e dell'assenza di coerenza e perseveranza in Chi, con enfasi, aveva promesso di servirsi di certi Tecnici-Esperti capaci di trovare soluzioni possibili ed inconfutabili di equa e sana gestione si trovano in condizione di Disagio sia perché vengono smentiti o ancora peggio perché si trovano “defenestrati” e sostituiti senza una valida motivazione! A Chi giova una destabilizzazione non sempre apertamente dichiarata, o una sostituzione o, cosa peggiore, una chiassosa destabilizzazione che disarma ogni cittadino attento a ciò che accade nel Mondo della Politica! E' Mobbing, è gelosia, è invidia ? Cos’è ? Sembrerebbe che tutto questo non sia semplicemente un comportamento per far demotivare gli esperti scelti ma, per dimostrare a Terzi, che l'Autorevolezza potrebbe essere da qualche altra parte, ovvero quel tatticismo strumentale che potrebbero ostentare, coloro che usano il "potere fino a se stesso" !
rogano
La parola equità in italia andrebbe cancellata dal vocabolario. Da noi esiste solo il privilegio di pochi a svantaggio di molti. Io non ho mai sopportato i bocconiani e Tito Boeri rientra tra le persone a me sgradite.
RispondiEliminaQuesto non è un referendum pro o contro Boeri. Ognuno può avere le proprie opinioni sull'uomo. Stavamo cercando di discutere del merito della riforma e delle incomprensibili contraddizioni di Renzi che prima commissiona incarichi, e poi li mette nel cassetto.
EliminaNon voglio entrare nel merito della proposta Boeri già bocciata dal governo. E' interessante l'azione di Papa Francesco : difende i poveri, le donne, i lavoratori e i pensionati. Per eliminare le cause di insofferenza dei ceti più deboli ci vorrebbero provvedimenti con un pizzico di politica di sinistra. Il governo non ascolta i sindacati e le organizzazioni sociali rappresentative, potrebbe ascoltare il Papa....forse......
RispondiEliminaBellissimo articolo che condivido. Che fine ha fatto il Commissario alla "spending review" revisione della spesa? Chiediamo a Federica Sciarelli nella trasmissione TV "Chi l'ha visto?" Ha fatto proposte indecenti come le mie? Dimezzare il numero di Deputati e Senatori invece di abolire il bicameralismo paritario, diminuire le Province ELETTIVE invece di eliminarle per sostituirle con le città metropolitane NON ELETTIVE, eliminare tutte i 20 consigli regionali ordinari e speciali, eliminare altre poltrone superflue. Una proposta del Commissario alla revisione della spesa era identica alla mia per la quale nel dicembre 2013 presentai al Senato una petizione, ai sensi dell'art. 50 della Costituzione, per unire i piccoli Comuni con i centri abitati e vicinissimi; abbiamo più di 8.000 Comuni in difficoltà economiche. Il risorgimento economico-sociale-morale è possibile ed urgente pur con globalizzazione, euro o lira. Quanti altre centinaia o migliaia di disoccupati ed imprenditori, tragedia che dura da 25 anni, dovranno suicidarsi per svegliare la politica e lasciarci alle spalle questa lunga cosiddetta "crisi" ? Crisi ? Ma che cabasisi è questa crisi ?
RispondiEliminaSono convinto che tutti i commenti di cui sopra sono intelligenti e costruttivi per una seria riforma delle pensioni! Io penso che le pensioni dovrebbero essere tutte uguali perché le retribuzioni da lavoro dovrebbero essere tutte uguali : Una società di tutto rispetto ha bisogno di tutta la forza lavoro senza la quale non può andare avanti. Una sola differenza da mettere in conto e cioè quella che i lavori usuranti devono avere un migliore trattamento. Fine di una lunga storia: Baroni, baronetti e mischinazzi! Finalmente tutti "Lavoratori" con la stessa dignità e la stessa retribuzione.
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