di Giangiuseppe Gattuso - Mi ha fatto sempre simpatia e anche una certa tenerezza. Per quella sua aria stralunata, da marziano buono catapultato inconsapevolmente sul nostro pianeta.
In una città che da sola rappresenta l'essenza dell'Italia. Il biglietto da visita nel mondo, la sede della cristianità. Un personaggio fuori dagli schemi, anche ingenuo e superficiale. Certamente lontano anni luce dal malaffare di quel verminaio venuto fuori con "mafia capitale".
E poi le sue sparate sulla sicurezza per giustificare le vacanze oltreoceano, mentre Roma ribolliva per le vicende del funerale dei Casamonica in mondovisione. E le altre per motivare la presenza a Filadelfia che ha "costretto" papà Francesco a intervenire con una dichiarazione pure fuori luogo.
Mezzo svizzero da parte di madre e mezzo siciliano da parte di padre. Romano d'adozione quasi da sempre e di convinta cultura cattolica. Un curriculum professionale di alto livello, medico e professore di chirurgia negli Stati Uniti. Un numero impressionante di trapianti eseguiti.
Mi incuriosiva il suo gironzolare in bicicletta e poi la panda rossa e le incredibili polemiche per i permessi scaduti e i divieti di sosta. Come se un Sindaco non potesse muoversi liberamente in città in virtù della sua carica e le funzioni da svolgere.
Senatore dal 2006 al 2013, non è stato mai amato dal suo PD. Ha vinto le primarie del 7 aprile 2013 sostenuto da una parte minoritaria battendo candidati del calibro di Davide Sassoli, attuale Vice presidente del Parlamento Europeo, e Paolo Gentiloni, ora Ministro degli Esteri di Renzi. Al ballottaggio del 9 e 10 giugno ha vinto con il 63,9% dei voti contro Gianni Alemanno.
Ha trovato una città disastrata, un apparato amministrativo diffidente, profondamente legato al passato e a un certo modo di gestione del potere che lo sentiva come un corpo estraneo. Si è trovato immerso, senza averne piena responsabilità, nell'immensa cloaca rappresentata dal pozzo senza fondo degli affari di mafia capitale.
Lo scandalo che ha coinvolto anche l’ex sindaco Alemanno scoppiato con gli arresti del 2 dicembre 2014 per reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, usura, riciclaggio, turbativa d’asta, false fatturazioni principalmente nel grande business degli immigrati e dei campi nomadi. Un "Mondo di Mezzo" sconvolgente che ha fatto emergere connivenze e interessi enormi tra amministratori, politici e criminalità.
Era quello il momento di fermare il treno in corsa. Con un atto di coraggio e di onestà intellettuale. Con una visione strategica e un progetto di rilancio per una capitale come Roma che meritava e merita di più, molto di più. Ignazio Marino ne sarebbe uscito forse indenne e vincitore e uomo ancora spendibile per la città se ne avesse avuto la voglia. Avrebbero deciso i cittadini romani. Al netto degli scontrini e del vizietto dei pranzi e delle cene a carico del bilancio comunale. Un fatto grave.
Ma Roma non è un qualsiasi comune della Sicilia o del Sud Italia. Una delle 253 amministrazioni sciolte per mafia dal 1991 al 2015. Di cui 65 nella sola Sicilia, praticamente poco meno del 17% dei comuni siciliani, grandi e piccoli, hanno subito questa sorte. Ma ciò che ha uno strano sapore è il fatto che tante di queste amministrazioni, tanti di questi sindaci sono stati "violentemente" dimessi senza avere subito, nemmeno lontanamente, i medesimi provvedimenti giudiziari dell'amministrazione capitolina. E forse per mettere una toppa hanno sciolto per mafia il municipio di Ostia. Una cosa da nulla.
il partito lo ha sopportato, poi sostenuto, e poi ancora contrastato. Ritenendolo il male minore in una situazione politica totalmente sfuggita di mano e nella quale il PD "locale" era, per larga parte, pienamente responsabile.
Si è dimesso, ma potrebbe ripensarci entro venti giorni. E nel mentre lancia accuse pesanti nei confronti degli “amici di partito”. Adesso però è tardi. È tardi per tutto. Le preoccupazioni elettorali e i sondaggi che danno i grillini sempre più vicini, hanno obnubilato i cervelli.
Giangiuseppe Gattuso
09 Ottobre 2015
L'esperienza Marino ci insegna due cose. La prima è che non basta essere onesti per essere bravi amministratori. La seconda ci conferma che il PD candida persone che godono di una buona reputazione, nel loro campo di provenienza e, una volta elette, si precipita ad occupare tutti i gangli dell’amministrazione mettendo propri fedelissimi a “controllare” e gestire i comuni. Il caso Marino è tra i più emblematici. Sfruttando, come uno scudo, il suo faccione pulito e disincantato il PD ha infilato nella sua Giunta senatori renziani nominandoli assessori, il prefetto di Roma con mansioni di commissario di fatto, ha proposto Mirko Coratti e Luca Odevaine (due arrestati di Mafia Capitale) come vicesindaco e come comandante dei vigili. Poi se Marino funziona e riscuote consenso, è stato bravo il PD a sceglierlo come sindaco; se invece viene massacrato dalla stampa viene lasciato solo e criticato dal suo stesso partito. Quando però Marino ha rischiato di essere travolto sulla vicenda dei Casamonica e di Mafia capitale il PD si è guardato bene dallo scaricarlo ben sapendo che, avendo avuto tra gli arrestati e gli inquisiti i propri dirigenti, avrebbe fatto Karachiri. Quando è saltato fuori qualche scontrino poco chiaro, il PD ha preso subito le distanze dal suo sindaco lasciandolo crocifiggere nel silenzio inquietante di Renzi e dei maggiorenti del partito. Trovo patetico e ipocrita scandalizzarsi per un vinello pagato con la carta di credito del comune (fatto ovviamente deprecabile), mentre il PD tace sulla moralità dei suoi alleati di governo inquisiti e condannati. Silenzio su Castiglione (coinvolto dentro Mafia capitale), silenzio su Verdini, silenzio su De Luca, silenzio sul sottosegretario Faraone tutti responsabili di cose ben più gravi di un coperto al ristorante. Ma questo purtroppo è il PD che conosciamo e che non si smentisce mai.
RispondiEliminaMaurizio il tuo ragionamento appare lineare , ma ti chiedo : il soggetto della discussione è il PD O MARINO ?
EliminaSe stiamo parlando di Marino , non credi che chi vuole moralizzare non può permettersi di scivolare nemmeno in piccolissime cose ? il moralizzatore non deve apparire ma essere integerrimo .. certo che c'è un abisso tra la pagliuzza di Marino e la trave di tutto il resto compresi molti esponenti della sua maggioranza , però resta il fatto che la pagliuzza c'è stata e non doveva esserci
mi trovi assolutamente concorde caro Salvo Papa! Anche se ultimamente non ho molto seguito le vicende politiche di questa nostra Povera Italia....devo dire che la vicenda di Marino mi ha incuriosito e mi continua a incurosire.Fermo restando che in questi ultimi anni, da elettrice del PD,mi sono fatta l'idea che la Politica italiana a prescindere dai colori e sapori NON rappresenti altro che scalate politiche, poltrone occupate, interessi personali.....per cui...SE i tuoi problemi coincidono con quelli espressi dalla politica di turno allora FORSE rientri tra i fortunati che si vedranno risolvere i PROBLEMI .....diversamente puoi rimanere IMPANTANATO nei problemi per tutti i secoli dei secoli. Purtroppo NON vedo Politica per i cittadini
EliminaMarino, faccia onesta, un presentabile, con al suo attivo una carriera lavorativa limpida ed eccellente, cosa voleva di più il PD?
RispondiEliminaChe fosse inadatto a governare Roma, una città piena di contraddizioni, all'indomani dello scandalo di mafia capitale era da pensare, da prevedere, ma forse è stato appoggiato proprio per il suo essere uno fuori dal coro, forse manovrabile, se fosse andato tutto bene e da scaricare nella situazione inversa, così come è stato, per gli errori che ha compiuto, che a ben pensare sono delle quisquilie in confronto al marcio esistente e passato.
Occasione mancata si, per Marino che ha dimostrato che essere ingenui ma onesti, non basta a fare un buon sindaco, e non solo per suo demerito, alcune buone cose che aveva in programma di fare, hanno trovato ostacoli enormi, anche a causa della situazione disastrosa che aveva trovato al suo arrivo, situazione a cui aveva contribuito...e non poco, il suo stesso partito, e dunque c'era da aspettarselo che al minimo errore, seppure veniale, come è stato il suo, sarebbe stato abbandonato al suo destino.
Quello che è accaduto ha dimostrato una volta di più, che il Pd è un partito che ha pesi e misure diversi a seconda dell'utilità delle persone che candida...si allea con chi serve, fosse anche Barbablù, fregandosene altamente della memoria storica di una sinistra di cui non conosce il significato...non mi piace questo PD. arrogante e arraffone..
Complimenti per l'analisi corretta. Credo che a noi comuni mortali sfuggano i motivi per i quali Marino è stato massacrato. Ha toccato i poteri forti, quelli mafiosi? Può darsi. Certo lui ha mancato di furbizia e s'è fatto impallinare come un tordo. Per il PD è un brutto colpo. Si sta comportando come una volta si comportava la DC. L'eliminazione di Marino era nell'aria da tempo. Praticamente da quando Renzi , il Marchese Renzi, come il Marchese del Grillo, è stato eletto segretario del PD. Credo che abbia in mente una sua donna , o un suo uomo da piazzare, tanto che s'è affrettato a dire che il PD non farà primarie e che il candidato lo sceglierà lui. Ora che la politica di Renzi stia dando frutti è innegabile ma se lui pensa di approfittare dei suoi successi per fare il ducetto credo che abbia sbagliato partito. Il PD non è il M5S-Scientology e se ne accorgerà presto. In quanto alle possibilità di vittoria dei grillini credo siano uguali a zero. E' un partito che rifiuta di discutere con gli altri e come tale + destinato all'estinzione. Di che pasta siano gli elettori grillini, lo abbiamo constatato. Basta leggere gli insulti sessisti e triviali pubblicati sul blog di Grillo. Certo un brutto momento per il PD. Un brutto momento che non sarà superato in modo indolore.
RispondiEliminaLa mia opinione è che la "questione Marino" non c'è mai stata. E' diventata tale perchè Marino non ha voluto fare il coperchio della pentola degli affari sporchi. Marino non è un politicante, è un professionista di valore che si è dato alla politica, pensando che la politica fosse Politica. Si è dovuto accorgere, a spese sue, che la politica sono prevalentemente sporchi affari. Ha fatto bene a dimettersi da sindaco.Io penso che dovrebbe anche lasciare la "politica-sporco-affare" e riprendere ad esercitare la sua professione, che ha dimostrato di saper fare molto bene.
RispondiEliminaDifendo Marino. Le opposizioni, in special modo i pentastellati, fanno il loro mestiere e sollecitano le dimissioni perchè sperano di andare al governo della Capitale. Marino è accusato di qualche innoqua bugia e di qualche altra, ancora tutta da provare, di avere mentito su alcuni scontrini per l'ammontare di alcuni centinaia di euro. Non capisco affatto il PD di Renzi e il suo presidente Orfini. Loro che in Parlamento hanno accolto, a braccia aperte persino Verdini con 5 rinvii a giudizio e diversi parlamentari con processi in corso adesso si comportano da primi della classe per la pagliuzza di Marino. In Sicilia, dove un incapace Crocetta rimarrà alla storia per la sua incapacità di governare non muovono un dito. Basterebbe che tutti Consiglieri Pd si dimettessero per mandarlo a casa. Ma quì, in sicilia ci sono due grossi ostacoli che impedisco al PD, siciliano e nazionale, di fare andare a casa anticipatamente Crocetta, la poltrona per i Consiglieri, e la certezza che con nuove elezioni i pentastellati andrebbero al governo della Regione.
RispondiEliminaGiudizio pienamente condivisibile, anche se un pò Marino se l'è cercata prestando il fianco alle polemiche, con comportamenti criticabili, vedi il viaggio a seguito del papà, le dichiarazioni sul costo zero per il comune di Roma, poi smentite da lui stesso con la pubblicazione delle spese su internet. Comunque é un analisi molto aderente alla realtà.
EliminaCrocifiggere Marino allontana l'attenzione dell'opinione pubblica sulle responsabilità del pd. E' questo che, secondo me, Voleva il pd.
RispondiEliminaE' questo partito che si deve "dimettere" politicamente, e per quanto riguarda l'onestà, il pd non ha nulla da insegnare a Marino.
Sinceramente, mi pare di poter dire che il "mestiere" di Sindaco di una città come Roma, non si addiceva ad una personalità come quella di Marino.
Un luminare della chirurgia e medicina non è certo una buona "carta di credito" per fare il Sindaco.
Nel caso specifico, nemmeno l'onestà personale è valsa a nulla.
Si, paradossalmente parlo di ONESTA'! Infatti non credo che Marino avesse bisogno di quelle poche migliaia di euro che si è speso in pranzi e vini per impinguare le casse personali.
L'aver usata la carta di credito del Comune sta indicare quanto ingenuo è il personaggio, e, se vogliamo, quanto "pollo" a non pagare di tasca propria quei conti.
Il fatto è che il "nostro", è politicamente ingenuo, e sotto il profilo amministrativo della città, anche se fosse stato capace, gli avrebbero messo i "bastoni tra le ruote."
Era il candidato sbagliato per il pd. Si, aveva vinto le primarie, ed è stato proprio questo che l'ha fottuto. Non doveva vincere lui, doveva vincere uno dei candidati indicati da Renzi.
Tutto nella norma dunque, probabilmente il pd rivincerà le elezioni a Roma, perchè la destra Romana, che è più che altro più fascista, che democratica, è impresentabile.
Il M5S secondo me non vorrà vincere, perchè? Ma perchè dovrebbe dimostrare di saper rimediare ad una situazione amministrativa che è marcia sotto tutti i punti di vista. E' evidente quindi che se la "prova" su Roma fallirà, loro non potranno candidarsi con una buona "carta di credito" politica per conquistare Palazzo Chigi.
Prababilmente la mia è una supposizione di fantapolitica....... ma per dirla con Andreotti "a pensar male, si fa male...... ma a volte ci s'indovina."
Mi sembra evidente che una persona come Marino sia incompatibile con la nostra classe politica composta da opportunisti, corrotti e irresponsabili. La sua onestà é evidente e documentata dalla lotta contro l'illegalità e la mafia che ha condotto con tenacia dalla sua poltrona di Primo Cittadino. E ha ottenuto indubbi risultati; purtroppo molti esponenti del suo partito e assessori imposti dal PD erano anch'essi coinvolti nel malaffare. Da questo si comprende la tenacia di Renzi e company nel volerlo scaricare. Ci stavano provando da tempo; Renzi non lo ha mai sostenuto, anzi non ha perso occasione per sminuirlo ed emarginarlo.Mi sono sempre chiesta come Marino avesse potuto mettere da parte una carriera illustre da chirurgo per caricarsi sulle spalle le contraddizioni e gli immensi problemi di Roma. Da scienziato preciso quale é, aveva creduto che anche la politica fosse con la P maiuscola; non poteva immaginare che avrebbe trovato loschi traffici e raggiri anche intorno a lui, fra i suoi collaboratori. Oltre al comportamento deplorevole del PD voglio mettere in luce anche l'atteggiamento di SEL, che come spesso fa prima ha fatto dimettere i suoi dalla giunta e ora dice che si può vedere se é possibile andare avanti. Le solite contraddittorie azioni di SEL. Mi auguro che verrà allontanato ogni dubbio sulla correttezza e trasparenza di Marino e che riprenda il suo lavoro che gli regalerà ancora tantissime soddisfazioni. Gli uomini un po' ingenuo come lui non sono adatti per la malapolitica
RispondiEliminaMarino deve fare il chirurgo. Il problema in Italia è che in politica si vedono troppi medici e magistrati. Penso comunque che, scritto nell'articolo sia "buono catapultato inconsapevolmente sul nostro pianeta". E' un pupo e come tale dietro ha dei pupari che prima lo hanno messo lì e adesso hanno fatto di tutto per farlo uscire di scena in maniera poco gradevole.
RispondiEliminaFrancamente non capisco cosa possa essere successo a Ignazio Marino. Un uomo molto intelligente, con una forte vocazione scientifica ( che secondo me avrebbe dovuto continuare a coltivare, offrendo del bene vero a chi ha bisogno di cure ), che però casca più volte nelle stesse criticità, lasciando aperta la porta alle insinuazioni, alle proteste e alle denunce dei suoi detrattori. Non capisco davvero perché si sia abbandonato a collezionare così tante sciocchezze nel giro di pochi mesi…….. Per fare il sindaco, e soprattutto per fare il sindaco a Roma, occorre una fibra dura, tanta dedizione, un forte attaccamento alla legalità, e soprattutto un amore viscerale per la città che si amministra. Forse è vera la considerazione che ho sentito ieri sera in un programma di Rai 3 dal Sindaco di Milano, Pisapia, il quale alla domanda – quasi profetica - se volesse in futuro candidarsi come sindaco di Roma, ha risposto che l’idea nemmeno lo sfiorava per il fatto che un Sindaco può fare il buon sindaco solo in una città che realmente conosce e soprattutto che realmente ama.
RispondiEliminaAzzardo.....quando la capitale finirà in mano a qualche mestierante della politica e quello che abbiamo visto sarà ameno a confronto di ciò che vedremo, rimpiangeranno quell'" incapace " di Marino.
RispondiEliminaSe Marino confermerà le dimissioni tra 20 gg. Roma, sono sicuro, lo rimpiangerà .
RispondiEliminaLa connivenza: l'ottavo peccato capitale.
RispondiEliminaE' proprio cosi'! L'agnello sacrificale e'stato immolato. Renzi cerca di propriziarsi la benevolenza della massa sperando di poter cancellare i misfatti di alcuni dirigenti PD romani. Ha vinto la sporca politica affaristica e mafiosa. L'ingenuita' iniziale di una persona perbene che, in ogni modo, ha apportato un po' di freschezza ed onesta' nella corrotta politica romana, devastata inesorabilmente dalle precedenti amministrazioni. Tutti adesso sono contenti: i grillini che starnazzano per occupare la sua poltrona e cosi' anche i salviniani, aiutati dalla plebaglia facinorosa degli estremisti di destra. Berlusconi e Company hanno trovato il modo di sbarazzarsi di un personaggio scomodo, che certamente frenava le loro mire "espansionistiche".
RispondiEliminall sindaco Marino ha, come tutti noi, i suio punti deboli, ma il vero problema è chi si cela dieto di lui, sfruttandolo come scudo, per la vecchia politica del "una mano lava l'altra", inpoco tempo sarano cancellat e le riforme positive e si ritornerà all'andazzo di prima che giova alla politica dell'amico dell'amico. Mi dispiace per il sindaco, mi dispiace per Roma, e dico, i problemi veri sono altrove, stanno nella vecchia partitocrazia arrogante e parasita.
RispondiEliminaDisamina perfetta e sincera e che mi trova concorde in ogni linea, rievocazione e risultanze.
RispondiEliminaVoglio essere sincero fino alla fine. Forse qualcuno penserà che abbia cambiato parere, no resto sempre dell'idea che per governare l'Italia ci vogliano forze vergini e queste potrebbero essere anche i 5S, ma non importa quello che è sicuro è che sono del parere che il "colpo" a Marino glielo ha dato Renzi che voleva le mani libere per mettere al suo posto qualcuno dei suoi amici, quelli che lo hanno aiutato e lo stanno aiutando, a sfasciare il PD e la Costituzione Italiana. Tutto qui.
Quest'uomo non è colpevole. Ha commesso delle leggerezze, non si comprende bene quali visto che i "politici" italiani sono adusi a ben altro carico di "leggerezze" e tutte da codice penale,. così non si può far altro che trarre delle conclusioni che riportano a considerare che il motivo principale della caduta di questo uomo resta quello: Renzi voleva un governatore per Roma e che fosse di sua fiducia esclusiva e allora ha fatto si che si creassero le condizioni per buttare fuori Marino e metterci una persona di sicura fede. Sembra, infatti, che non voglia neppure far svolgere le elezioni per sostituirlo per qualche ( mai?) tempo. Quello che è certo, a mio parere, è che Marino è uno degli agnelli sacrificali per l'affermazione del "nuovo corso" italiano. Non resta che dire: Auguri!
Molto precisa e condivisibile l'analisi di Gattuso. Io penso che Marino sia stato colpito dalla sindrome di "Calimero pulcino nero", preso di mira dai potentati del nostro tempo, in primis la stampa e i media, che purtroppo vanno in sollucchero solo per le notizie che possono preludere a grosse tempeste, spesso richiamando a bella posta quelle nuvole che in un angolo di cielo non avrebbero affatto aspetto minaccioso. Certo che lui, negli ultimi tempi, ci ha messo un bel carico da undici alla sua già altalenante situazione. Ingenuità ? Visione miope degli eventi ? Leggerezza? Difficile dirlo. Passi falsi, sicuramente.Sembra che si sia buttato da solo nelle sabbie mobili, consapevole dei vortici che l'avrebbero inghiottito. Io penso, comunque, che la verità non sia ancora emersa e che l'apparenza sia ben lontana dalla sostanza.
RispondiEliminaIngenuo? Cattolico? Non c'è buona fede nelle sue bugie ma solo malafede. Cattolico? Ma se neanche è stato capace di offrire la colazione a quel reduce di guerra. Ha vissuto di politica guadagnando soldoni e portava la moglie a cena fuori addebitandone i costi ai romani. Un elemento del genere andrebbe rinchiuso in una comunità altro che lasciato a piede libero. Le sue azioni sono tanto gravi tanto quanto Roma mafia capitale. Io mi auguro che i romani stavolta non si lasceranno abbindolare dalla falsità tipica del odio che candida visi innocenti per camuffare le oscurità.
RispondiEliminaIo credo che abbiamo assistito all'ennesimo linciaggio / killeraggio politico; si sono tutti scordati il marcio ai tempi di Alemanno.
RispondiEliminaCirca le minacce al PD di fare tutti i nomi...lo faccia o no, in Italia girano strane malattie e pessimi caffè.
Marino è stato solo contro tutti anche contro il papa.
Dava fastidio perciò lo hanno fatto dimettere; hanno vinto le lobby e la mafia.
Simpatia e tenerezza. Contento tu.
RispondiEliminaUno che si fa rimborsare anche 7 euro di colazione, ma per favore! Cmq il Papa ha fatto bene a precisare.
D'altronde è stato lui a istituire il registro delle unioni civili che, a torto o a ragione (non sta a me deciderlo) la Chiesa considera irricevibile, visto che non c'è il matrimonio . E allora cosa gli doveva fare il Papa. ..un balletto di benvenuto?
Personalmente mi auguro che ci ripensi, così non ha fatto altro che fare il gioco dei grillini, devo dire che la cosa mi lascia un po pensare. Ma sti grillini, perché non si dimettono dove possono raggiungere l'obiettivo di far cadere governi irresponsabili come in Sicilia? Forse, anche loro, si sono abituati alla poltrona?
RispondiEliminaSolo per fornire un dato tecnico. Anche se si dimettessero i deputati regionali di 5stelle il governo resterebbe in carica poiché, per mandare a casa Crocetta, secondo lo Statuo della regione siciliana, occorrono le dimissioni di ben 46 parlamentari, cioè la metà più uno della composizione dell'Aula. E' questa, verosimilmente la ragione per cui non si dimettono, Andrebbero a casa loro facendo un enorme regalo a Crocetta che resterebbe senza opposizione facendo ciò che vuole.
EliminaNon riesco a farmi un'idea su quanto Marino abbia pagato l'avversione per i loschi affari che lo hanno circondato o se anch'egli abbia messo del suo in questa questione. Gli assessori indagati li ha scelti lui se non sbaglio. Per cui ha quanto meno peccato d'ingenuità, cosa che in politica non é certamente una dote. E la goffaggine dimostrata nella gestione del caso Casamonica e l'auto invito negli Usa che ha fatto infuriare il Santo Padre sono stati altri autogol che hanno avuto il loro peso. Mi sembra oggettivamente un personaggio completamente inadatto al ruolo. Ora temo che più di elezioni si dovrà parlare di nuovo commissario
RispondiEliminaMarino è caduto, non per gli scontrini o perché si è fatto finanziare la campagna elettorale da Buzzi (quello di mafia capitale), con il quale andava a cena, o per i suoi viaggi di piacere negli Usa a spese dei cittadini, ma perché il PD lo ha scaricato. Altrimenti, non si capirebbe il perché altri uomini del PD, continuano a restare in carica De Luca in Campania (condannato), o i quattro segretari del governo di Renzi, come Vito De Filippo, sotto inchiesta per irregolarità nei rimborsi per spese elettorali e già condannato dalla Corte dei conti, Francesca Barracciu, indagata sulle spese pazze, Umberto Del Basso De Caro, indagato dalla Procura di Napoli per rimborsi, Giuseppe Castiglione, indagato per abuso d'ufficio e turbativa d'asta per gli appalti per la struttura di accoglienza siciliana di Mineo, questo solo per citarne alcuni. Quindi, il problema di Marino erano gli scontrini? No, la sua colpa è stata in primis di essere stato scelto da Bersani e nel momento in cui si votava al senato sul filo del voto, alla minoranza andava chiarito una volta per tutto chi comanda nel PD. E Marino era colpevole di non essere un renziano e subito dopo di non aver difeso gli uomini del PD romano che gli venivano arrestati uno dopo l'altro, ma soprattutto il PD, ha avuto paura dell'indagine su mafia capitale che ha interessato il comune, così come raccontano le intercettazioni e lo stesso Buzzi. E questo non perché Marino fosse disonesto più degli altri, ma perché si è messo nei guai da solo per la sua grande ingenuità. Le bugie ingenue che ha poi raccontato, sono solo state la scusa per farlo fuori, come l’aver dichiarato di non aver mai conosciuto Buzzi, salvo poi essere costretto ad ammetterlo, visto che c’erano delle foto che li ritraevano insieme, quelle sugli scontrini smentire dai fatti. E’ evidente che Marino non avesse uno staff della comunicazione molto sveglio, ed alla fine le ingenuità si pagano, soprattutto se al tuo stesso partito proprio non vai giù e gli interessi in campo sono davvero troppi con il giubileo in arrivo.
RispondiEliminaMarino tieni duro,la mafia non deve ritornare!!vediamo se hanno coraggio di sfiduciati sul bilancio.
RispondiEliminaquesta vicenda e figlia di una solita metodologia dei media di diffamare prima e nasconedere la mano poi, e jna storia che ha origini lontanissime, pensa che gia durante il fascismo il corriere della sera e il messaggero , dietro ai finanziamenti delle massonerie inglesi ( ti ricorda niente questo?) che erano interventiste, modificarono la linea italiana nei confronti di muovere o meno guerra all' austria mettendo in minoranza la linea di Salandra.. E figuriamoci se questo vizio non si ripropone anche oggi, sopratutto pensando che l' informazione non e piu finanziata dal pubblico..e pensa che quegli stessi, oggi, che sono contro al finanziamneto pubblico, sono favorevoli a sganciare totalmente la rai dallo stato... Ti dice nulla? Allora , dopo questa premessa io insisto su questo: ptimo: Marino anche se a torto( vedrai che le indagini trarranno fuori quanto di strumentale vi e in questo caso del sindaco... Ovviamente In ultima pagina come per il pres. Dell' Emilia , bassolino e crocetta..stesso modello) ....e inincandidabile sopratutto perche verrebbe strumentalizzato dalle opposizioni per spaccare la sinistra... Ma l' opinione pubblica deve imparare a sostenere i suoi sindaci senza posizioni pilatesche fino all' avvvenuta catarsi mediatica che e sempre la stessa... Devono PARTECIPARE... devono capire che in questa vicenda la responsabilita grande e nelle loro mani.. Inutile che si offendono e si risentano con battute volgari.. Accettino questo fatto di democrazia che e fondamentale, dopodiche , siccome intanto ci sono riforme importantissimi da far passare.. E decisioni dirimenti anche su politica estera.. Non facciamo anche noi che invece continuiamo a fare intasare i media di pettegolezzi .. No: pretendiamo informazione, pretendiamo che si leggano TUTTI i giornali e che si invitino a discutre TUTTI i rappresentanti di partito..che ormai le reti sono appannaggio esclusivo di grillini e salvini.. Voltiamo pagina e affrontiamo la democrazia senza fare il controcanto di queste serve al soldo di padroni che fingono di essere menti libere.... Guarda che il nodo della democrazia attraverso l' informazione e importantissimo.
RispondiEliminaIo come te provo una certa pena per il dott. Marino...un grande professionista , un grande medico chirurgo, essere sbeffeggiato cosi per 4 scontrini, e poi ha costretto perfino il papa a spargere sale sulle sue ferite. Ho simpatia per lui perchè è un nostro illustre collega ed è mezzo siciliano. Però se le cercata continuamente, con le sue continue e ridicole fughe in america mentre Roma stava, sotto il ridicolo dei funerali stile padrino ! Per cui alla fine con tutte le sue cazzate ha fatto quasi dimenticare le malefatte di Alemanno. Insomma alla fine per me è risultato come politico e soprattutto come sindaco di Roma un emerito coglione ! Ecco un emerito coglione che non è in grado di amministrare una città stratosferica come Roma. Se ne torni a fare il suo mestiere e lasci la politica a chi vuole bene a quella città !
RispondiEliminaMa quale giubileo!
RispondiEliminaIo lo farei saltare il giubileo!
Un gesuita resta sempre un gesuita....per giunta “quel gesuita argentino....!
C'era da aspettarselo!
Averla avuta vinta, assieme alla cricca romana, su un sindaco -cene a parte, alla fine marachelle (magari un po' costose) da ragazzotto che ruba nel portafogli di papà qualche euro per fare sfoggio di sé con le ragazze, e che poi cerca di nascondersi imbrogliando malamente, un mariuolo piacione...sicuramente da censurare, per carità, nessuno lo nega- averla avuta vinta, dicevo, su un sindaco onesto nell'amministrare le cose della città, e che sa dove “guardare e mettere mano”in certe faccende...non è piaciuto al papa; dopo averlo pure ridicolizzato in America col suo bel “chiaro!”.
Ora sua santità vuole stravincere allargando il tiro fino a ricorrere all'intervento di un procuratore volontario (?) che accerti i conti del giubileo.
Ma siamo ancora in uno stato laico, o no!
Se prima sospettavo di questo papa tanto buono e misericordioso, da adesso non crederò più alle belle parole d'amore che sa dire....per riportare le pecore al “suo ovile”!
Papa a parte, comunque è vero che Marino non sempre è andato “a tempo” in una Roma tanto trascurata e ridotta allo sbando quale oggi è.
Ma di certo non ha trovato un emporio ben ordinato e a posto con i conti! Di confusione e inciuci ce ne sono stati e ce ne sono tanti! Troppi furboni a mani piene....altro che cene!
Il che non vuol dire sicuramente che questo sindaco sia così preparato, nella pienezza delle sue funzioni, da restare ancora al Campidoglio!
Ma non diventi, quella delle cene in senso stretto, un'occasione per caricare sulla sua “incapacità, tra l'altro da riconsiderare in tutto il contesto....e a prescindere, solo per farlo fuori anche umanamente! E da parte di chi....lasciamo perdere! Magari solo per paura di “alcuni”accertamenti in corso che l'onesto sindaco stava portando avanti con successo!
Fermo restando che il compito di un sindaco non è solo quello di censore!
Ho letto il tuo articolo. Un buon articolo. Mi limito ad osservare, senza esprimere opinione, che a mio avviso il Governo ha oggi la preoccupazione di evitare che il Giubileo non riesca bene e che, leggendo le dichiarazioni di Sabella (per chi non lo sapesse è il giudice che coordinò le indagini che portarono all'arresto di Marino), più che Marino oggi l'ostacolo principale è costituito da una Amministrazione Comunale inetta, incapace, inefficiente al limite del sabotaggio deliberato. E che quindi le ragioni del Commissariamento stanno lì: mettere un Commissario nelle condizioni di fare quel che serve rispondendo direttamente alla Presidenza del Consiglio per tramite del Ministero dell'Interno e della Protezione Civile.
RispondiEliminaL' "affare Marino" mi lascia molto perplessa.Mi piace il tuo articolo perchè guardi la situazione da varie angolazioni e mi chiedo : Marino è come um bambino bugiardo scoperto con le mani dentro il vasetto della marmellata ed è divenuto l'agnello sacrificale o c'è ben altro ....perchè dava fastidio a qualche "amico degli amici"??? perchè altri del PD, che siedono in Parlamento, hanno speso o rubato ben altro e si è visto che hanno rapporti fin troppo amichevoli con i poteri mafiosi. La situazione non la vedo chiara, ma una cosa è certa :Marino dovrebbe rendere noti i nomi di quei politici che , a suo dire, si sono comportati male o disonestamente e che lui ha annotato su dei quaderni.
RispondiEliminaL'articolo, caro Giangiuseppe, è nei fatti perfetto e non vedo come possa essere contestato. Mi chiedo, considerati, i tempi in cui gli "eventi" si sono succeduti, se non fosse già previsto che DOVESSE cadere.
RispondiEliminaDopo i Lupi a mi avviso cadono i Topi. Ma lo credo fondamentalmente abbastanza onesto se non un poco fesso e quindi un non politico.
Se queste dimissioni servissero a pulire tutto il passato e a riordinare Roma sarei soddisfatta, ma temo che da sempre e per sempre non usciremo dal tunnel della disonestà che non è più la mafia di cui si parla senza sapere cosa fosse. La mafia non uccideva lentamente, bruciava in un semplice atto.
Bellissimo articolo che ci dà una piena visione dell’uso e getta che si è fatto del sindaco Marino. Renzi ne esce proprio male, anzi malissimo. Marino è uno Stimatissimo professionista, lodato dal sindaco di New York, Bill Di Blasio.Io mi chiedo com’è andato a finire in questo ginepraio. E’ stato accusato di tutto e di più. Questo mi fa pensare che è una persona onesta e che sarà rimpianto. Era meglio il sindaco Alemanno? Candidato a sindaco con l’appoggio di Renzi, In due anni come poteva aggiustare i guai di 50 anni? E’ vero Marino fa tenerezza ma non è così sprovveduto. Tante cose sono ripartite con lui. Certo ha segnato degli autogol che non l’hanno aiutato. Lui ha resistito a tutto per cadere sugli scontrini!Ridicolo con i politici corrotti e disonesti che abbiamo Allora io mi chiedo Stiamo assistendo a una rivoluzione etica del tipo se sbagli sei fuori?Felicissima! Renzi farà piazza pulita dei suoi tanti parlamentari indagati? Se ciò non dovesse succedere (e non succederà) allora è stata una carognata renziana e Marino è stato lasciato solo dopo essere stato presentatato come il candidato ideale del PD. L’avrebbe sostenuto Renzi se non avesse avuto paura del M5S? Il degrado di Roma ormai fa paura a tutti e mettere la legalità dove l’illegalità impera, competenza nei funzionari incompetenti, ci voleva tempo e miracoli. Chi vorrà diventare sindaco a Roma? Chi ci proporrà Renzi? Diventare sindaco è come stare in mezzo al colosseo aspettando l’entrata dei leoni che ti sbranano Oggi, parliamo di Roma ma quante regioni e sindaci si riconoscono in quest’ andazzo ? Vogliamo parlare di Orlando e Crocetta e del degrado in cui siamo arrivati? Inoltre loro non hanno nessuna intenzione di dimettersi. Ma chi siamo noi dinanzi a Roma Capitale?
RispondiEliminaL’errore di Marino e stato che le cene doveva farle con le troie. In tal modo avrebbe onorato la società italiana. E’ stato troppo sincero pensando che la sincerità fa parte del dna della politica e della società Italiana. Il sindaco Marino e il PD non hanno niente in comune e nemmeno appaiono gesta nobili da parte partito di Renzi per salvare il Campidoglio ma solamente delusioni per mancati riconoscimenti e compensi.
RispondiEliminaSe gli intellettuali romani si schiereranno a favore del sindaco uscente sarà un vero cesaricidio ad opera del PD iniziato non con le idi di marzo ma con mafia capitale.
L'incapacità, la mediocrità di Marino è stata evidente sin dall'inizio. Per alcuni versi, se ricordiamo, era già sotto attacco, prima di Mafia Capitale, quindi, evidentemente, con la sua aria da marziano inconsapevole, involontariamente, avrà pestato i piedi a diversi "centri di potere" romani, ovvero a piccole lobby cittadine, capaci di muovere e condizionare, voti e stampa locale. Ha sloggiato bancarelle, camion bar, ha regolamentato il mercato dei cartelloni e degli spazi pubblicitari selvaggi, che in periodo elettorale sono fondamentali. Insomma ha toccato chi, e cosa non doveva. Il degrado, la corruzione, il clientelismo, parentopoli, c'era già al tempo della catastrofica amministrazione di Alemanno,ma i media non hanno imbastito questo massacro e teatrino mediatico. Ciò detto, non salva Marino dalla sua incapacità, dalle bugie e contraddizioni. Non è stata una esperienza positiva e ne esce piuttosto malconcio. Ma è giusto notare, che cosi come i giornalisti sono stati alle calcagna di Marino, lo facessero con uguale zelo con tutti i politici. Quanti scandali gravi, i media hanno trattato distrattamente? o addirittura non ne hanno dato notizia?. Intanto ha 20 giorni per ritirare le dimissioni, per far ballare Renzi e tenere sulla graticola il pd, dichiarando di aver rotto le uova nel paniere del consociativismo politico...
RispondiEliminaIMMERSO NELL'IMMENSO POZZO DELLA CLOACA.- Ecco, il Marino è scivolato su delle bucce di banana che, a mio avviso " un politico non dovrebbe cascarci ". Primo, perchè dovrebbe sapere che " gli altri " aspettano proprio questo per riacquistarsi una " loro verginità " che avevano perso. Secondo, uno che predica e lancia anatemi di moralismo, di comportamento lineare, non può scivolare per degli scontrini o per il posteggio di una macchina, dovrebbe sapere che gli occhi sono puntati su di lui. Come mi diceva un amico mio catanese : - se punti il dito contro gli altri, devi sapere che contro di te almeno ci sono già cinque dita pronte ad accusarti-. E se lo sapeva questo mio amico, avrebbe dovuto saperlo anche il Marino, uomo navigato. Ecco che mi sorge un dubbio, ed è quello che " le prime donne " ( parlo di prime donne ma non è riferito alle donne ), in politica dovrebbero sapere che sono sull' occhio del ciclone e si può essere acclamati ma nello stesso tempo " basta un là " per farti scivolare nel pozzo. Ecco, secondo me, il Marino è scivolato nel profondo pozzo della cloaca. Profondo pozzo marcio emerso dall' affare vergognoso e sconcio di mafia - capitale, dove il Marino, ma io dico anche i partiti che lo appoggiavano, dovevano avere il buon senso di fare sciogliere tutto l' apparato elettivo e non solo il municipio di Ostia. Quell' errore, ma io dico quella presunzione, di aver voluto continuare ad andare avanti la si sta pagando cara. Poi, mi si permetta, mentre a Roma i cittadini aspettano con lunghe file l' arrivo del tram, mentre succedono i grovigli nella metropolitana, il Marino che fa??? Vola in America. Avrebbe dovuto coltivarsi le simpatie dei cittadini romani invece di coltivare le simpatie di sindaci di Parigi, Nuova York, e qualche altra città americana. Non è possibile : mentre la città di Roma langue, il Sindaco vola per altri siti, il suo posto era e doveva essere quello di stare a Roma ed andare incontro ai cittadini cercando di alleviarne il disagio. Ma il "clou" della "cosa" è questo : - perchè si è voluto andare avanti e non si sono sciolti tutti gli organismi elettivi all'indomani dello scoppio di mafia - capitale???
RispondiEliminaAndrei un pò cauto sull'aura di ingenuità e tenerezza attribuibile a Marino, il vero quesito che per me resta senza risposta è perché sia stato attaccato un giorno sì e l'altro pure da Renzi a cui non era avverso, vedendo come si è comportato in occasione del presunto scandalo dei vigili urbani della capitale in malattia a capodanno scorso e dell'altrettale presunto scandalo per l'assemblea legittimamente in orario di servizio dei lavoratori del Colosseo la sue dimissioni, che avrebbe dovuto rassegnare ben prima ovvero dopo gli arresti per Mafia Capitale dei suoi collaboratori ed assessori in giunta, non mi provocano alcun moto di solidarietà, Marino è un esponente liberal all'americana che in quel pateracchio a nome Pd ci può stare solo perché ci sta chi è peggio di lui.
RispondiEliminaMarino non si è dimesso, è stato fatto, costretto, alle dimissioni da chi lo ha avversato da subito, forse sentendo che non era personaggio che si sarebbe allineato.
RispondiEliminaHa scoperchiato pentoloni che avrebbero dovuto restare sigillati. Mi dispiace, lo conosco bene, anche se non sono romana, e so essere una persona seria ed onesta. Roma finirà in mano a chi? Non posso saperlo, certo vorrei, Marino si facesse una sua lista civica, giusto per rendere il regalo a chi lo ha costretto ad assurde e immotivate dimissioni
Sicuramente il personaggio Marino, come tu dici, suscita simpatia e anche un po’ di tenerezza. Io aggiungerei anche un po’ di rabbia, dato che non si può pensare, a meno di non essere un po’ presuntuosi ed arroganti (magari sotto l'aspetto pacioso e ingenuo) di contrastare da soli, una situazione di illegalità diffusa, di incancrenito marciume, come quello scoperto a Roma e che in Italia, purtroppo non costituisce un'eccezione. Rabbia perché una persona della sua levatura professionale e scientifica... e lo dico da medico... non doveva assolutamente permettere di essere coinvolto nel ciarpame che è attualmente la politica in Italia e di essere ridicolizzato e criminalizzato per errori più che altro dovuti ad ingenuità, mentre l'Italia affoga nel malaffare e nella corruzione. Si è fatto trascinare nel fango quando avrebbe potuto e dovuto solamente guardare da lontano senza farsi sporcare.
RispondiEliminanon sono di Roma, spero ci ripensi. perchè è una persona per bene, ha toccato cose che era meglio non toccare, scoperchiato pentole che non dovevano essere aperte.
RispondiEliminaVoglio ridere quando, ci ripensasse, dovranno sfiduciare uno dei loro uomini migliori.
Resta il fatto che in tutto questo marasma, il vincitore, almeno morale, è Marino.#iostoconmarino.