di Maurizio Alesi - Capita ogni tanto, per fortuna, di assistere a fatti che dimostrano in maniera chiara e inequivocabile come in politica sia lecito parlare a vanvera, contraddire se stessi, accusare gli altri delle medesime nefandezze commesse da chi si erge a moralizzatore di turno, sperando di farla franca.
Succede talvolta, grazie ad alcuni pochi giornalisti seri e con buona memoria (merce assai rara), che qualcuno viene sputtanato per il suo eccesso di protagonismo. E’ quanto capitato allo spregiudicato presidente del Consiglio che non riesce a tenere a bada la propria lingua. L’episodio è in linea con i soliti sproloqui a cui ci ha abituati e ha creato molto scalpore per il valore simbolico del luogo interessato.
Tutti i telegiornali e i quotidiani più diffusi, venerdì 18 settembre, hanno aperto con la notizia del Colosseo, chiuso per tre ore, a causa di uno sciopero indetto dalle Rappresentanze Sindacali Unitarie. Ma per poter esprimere un’opinione avveduta è indispensabile conoscere tutti gli elementi. Nonostante le notizie vengano rese con superficialità, edulcorate o esasperate in funzione di chi si deve attaccare o correre in soccorso, alla faccia del dovere di informazione.
Nel caso in argomento si sentiva il dovere di assecondare lo sdegno, espresso dal noto moralista che siede a Palazzo Chigi, imbufalito con i lavoratori riuniti in assemblea lasciando in fila i turisti fuori dal Colosseo, contro i quali aveva annunciato il pugno di ferro per eccesso del diritto di sciopero. E per assecondare il grande capo, gli house organ del palazzo, si sono scagliati contro l'ennesimo "sciopero selvaggio". In realtà (nessuno l’ha scritto), l’assemblea dei lavoratori era stata comunicata una settimana prima ed era stata regolarmente autorizzata, quindi nessun comportamento che si possa definire selvaggio.
Ma c’è di più. La stessa sovrintendenza speciale per il Colosseo e l’area Archeologica di Roma, ha rivendicato la piena regolarità della riunione. Nessuno ha alzato un sopracciglio quando la richiesta è stata inoltrata, nonostante fossero prevedibili i disagi per i visitatori.
La Sovrintendenza è l’organo deputato a dare comunicazione della chiusura dei monumenti e non l’ha fatto. Così come nessuno ha avuto nulla da obiettare sul rilascio dell’autorizzazione: è stato esposto persino un cartello che indicava la chiusura dello storico monumento. Per carità, si può sempre essere contrari ad una protesta del genere anche se autorizzata, ma definire “selvaggia” un’iniziativa sindacale regolarmente autorizzata e preannunciata per tempo nasconde davvero la coda di paglia. Fingendo stupore e sgomento la politica si è lanciata in un attacco frontale alla rappresentanza sindacale.
Un episodio analogo si era già verificato a Pompei nel luglio scorso (anche in questo caso la manifestazione fu spacciata per “selvaggia” mentre non lo era affatto). Per completare il contesto va anche detto che si decise di convocare l’assemblea perché i lavoratori non vengono pagati dal mese di gennaio (parliamo di gente che guadagna 1.000 euro al mese). Il ministro Franceschini, primo destinatario della protesta ha parlato di “misura colma”, il partito di Scelta Civica ha invocato il licenziamento di tutti i dipendenti, mentre il solito cazzaro fiorentino ha sproloquiato di “sindacalisti contro l’Italia”.
Si aggiunga anche che i lavoratori avevano sottoscritto e rispettato un accordo, per evitare assemblee nel periodo di luglio e agosto proprio per non danneggiare il turismo. Non avendo avuto risposte, hanno giustamente convocato una assemblea nel rispetto dei termini di legge.
Ma Renzi, con il suo solito potente Tweet, ha comunque bollato come irresponsabili i lavoratori, gridando allo scandalo e preannunciando un decreto, già approvato dal Consiglio dei Ministri, per impedire la chiusura dei musei e dei luoghi di cultura perché ritenuti servizi pubblici essenziali. Un provvedimento ragionevole che può anche essere condiviso.
Il divertente Presidente del Consiglio dimentica, però, che a giugno del 2013, quando era sindaco di Firenze chiuse (senza preavviso e senza segnaletica, di sabato pomeriggio e fino a sera) il monumento simbolo della sua città, il Ponte Vecchio, uno dei ponti più famosi del mondo, per consentire una festa con cena privata del suo amico Montezemolo. Ingresso vietato a migliaia di turisti e lasciapassare solo per gli invitati, tutti tesserati Club Ferrari. Quello che si contesta ai lavoratori, evidentemente, non vale per gli amici.
Oggi Renzi ha cambiato opinione, come spesso gli capita, convinto di poter prendere per il culo gli italiani come e quando vuole. A prescindere da come si voglia giudicare l’episodio, quanto accaduto conferma abbondantemente l’ipocrisia, l’arroganza, la superficialità e la mancanza di coerenza tra ciò che il premier proclama demagogicamente e i comportamenti che assume. In politica è quasi normale dire impunemente tutto ciò che si vuole, cambiando opinione dalla sera alla mattina e fingendo sgomento per i comportamenti altrui, senza badare ai propri, aggravati da futili motivi.
Aggiungere qualche cosa alla lucida "cronaca" di questo articolo sarebbe solo aggiungere delle ovvietà.
RispondiEliminaComunue, mi sia consentito di fare una modesta riflessione che,penso, non sarebbe male che la facessero tutti gli italiani: possibile che nessuno di quelli che continuano ad osannare questo governo e il partito di maggioranza che lo sostiene e che vede uniti negli stessi intenti ( quanto riformatrici?) il PD a tutto l'arco ( anticostituzionale) che va dal PD alla Lega( quando gli conviene come ad esempio incassare i soldi dei rimborsi elettorali) non si accorga quali sono le reali intenzioni del Capo del Governo messo là da chi aveva ed ha un solo intento quello di distruggere quel minimo di democrazia e di libertà (anche individuale) che ci resta?
Le mosse del governo che prende a pretesto, falsando la realtà e smentendo anche i propri adempimenti, una “regolare” assemblea autorizzata definendola “sciopero selvaggio” mi sembra che la dica molto chiara e allora: Che si fa? Si continua a battere le mani al “picciotto” fiorentino e alla sua corte o lo si manda a casa quanto prima?
Ma, e mi si scusi il concetto volgare, quello che fa più schifo è quella parte dei deputati del PD che si autodefiniscono di “sinistra” e “dissidenti” e che, alla fine, fa solo chiacchiere, chiuacchiere, chiacchiere e...resta là e si adegua. Secondo me è una cosa ributtante.
Ma forse io ho lo stomaco debole!
Concordo interamente con quanto scritto nell'articolo di Maurizio Alesi. Mi infastidisce moltissimo l'arroganza con cui Renzi si rivolge ai sindacati. Fin dal suo insediamento a Palazzo Chigi non ha perso occasione per criticare in senso molto dispregiativo la funzione del sindacato, cosa intollerabile per tutti ma soprattutto per un politico che si professa del centro-sinistra. Forse molti poco informati non se ne accorgono, ma sono sicura che tantissimi italiani vedono chiaramente la sua arroganza, la sua superficialità, la sua mancanza di rispetto verso chi non condivide le sue idee, le contraddizioni fra ciò che dice e ciò che fa. A me sembra che siamo governati da una scolaresca i mprovvisatasi professore. A malincuore debbo dire che anche le donne del governo Renzi danno un'immagine scolorita e poco affidabile: penso alla Boschi, alla Lorenzin, passando per la Serracchiani che è la vice di Renzi nel PD. Mi infastidisce anche l'ostinazione di Renzi a voler ricoprire la carica di capo del governo e segretario del partito. Pure questo esprime la sua smodata presunzione
RispondiEliminaCondivido l'articolo, ed aggiungo che le assemblee si possono fare anche fuori dell'orario di lavoro, ma se i lavoratori non l'avessero fatta durante le ore di lavoro non avremmo saputo e molti se ne sarebbero fregati della loro assemblea per aver pagato lo straordinario arretrato sin dal novembre 2014!!! Non era sciopero e l'assemblea era stata comunicata con diversi giorni di anticipo, secondo le vigenti leggi.
RispondiEliminaSul giovin Presidente del Consiglio potreste leggere il mio post di oggi, su Google +, Ma che Senato sarebbe!!! Addirittura non elettivo! Città metropolitane non elettive al posto delle Province elettive! Feroce critica con disinformazione sull'Assemblea dei lavoratori del Colosseo! Senaticchio non elettivo! Città metropolitane non elettive! Deriva autoritaria...? - Città metropolitane? No, grazie! Meglio le Province, miglior espressione di autonomia locale, perché gestiscono un territorio più piccolo di quello regionale. Ma 110 Province sono troppe, meglio unire le piccole poco popolate. Idem per i piccoli Comuni con centri abitati contigui e vicinissimi. Abbiamo più di 8.000 Comuni in difficoltà economiche, troppi! Dopo quello degli anni Sessanta del secolo scorso un altro miracolo economico è possibile, ma non con le riformicche costituzionali in corso!
Non mi sembra normale e legale che il Governo, espressione del Parlamento eletto col poco democratico e incostituzionale porcellum, modifichi la costituzione senza nemmeno aver proposto le modifiche in campagna elettorale agli italiani. Ed ha sostituito il porcellum con l'italicum, quasi un porcellum bis, anzi un cacatellum. Questo Governo dovrebbe occuparsi solo degli affari correnti e darci una legge elettorale democratica. Quando bocciò il porcellum, la Corte Costituzionale disse che possiamo votare col proporzionale. Applicando al proporzionale il correttivo della sfiducia costruttiva alla tedesca, se non erro, si assicurano massima rappresentatività democratica e stabilità di governo che evita frequenti e lunghe crisi di governo, al buio. In Germania, post seconda guerra mondiale, ci sono democrazia e stabilità di Governi.
RispondiEliminaMa perchè invece di chiamarle assemblee , che normalmente si fanno in orari fuori dal lavoro non li chiamano con il loro nome SCIOPERO?
RispondiEliminaQuello non era uno sciopero, puó verificarlo da una semplicissima ricerca su internet. Era proprio una assemblea in senso tecnico, tenuta a norma di legge e dentro il baget delle ore previste per le assemblee.
EliminaDa ex dirigente sindacale dico che il comportamento del Presidente del Consiglio è un comportamento tipicamente padronale. Il problema è che un tale comportamento, Renzi, non ha come contraltare un soggetto sindacale capace di farsi valere, avendo perso credibilità, ruolo e funzione propria, per incapacità conclamata dei suoi gruppi dirigenti in carica, da un pò di anni a questa parte. Perchè, allora, dare la colpa a Renzi?
RispondiEliminachapeau come dicono i francesi , cioè complimenti, caro sig, Mancuso il problema sta prorpio in questo che le dirigenze sindacali, anzicchè rendersi conto della scarsissima popolarità della quale godono, oggi , i sindacati, si sono arroccati in posizioni antiquate , sempre pronte alla difesa dei diritti dei propri iscritti, molte volte non meritevoli, senza una volta, UNA SOLA , parlare di doveri, le organizzazioni sindacali di una volta, delle quali anche io facevo parte, anni 60/70, erano tutt-altra cosa , erano dei lavoratori a capo di lavoratori, non dei POLITICI O POLITICANTI a capo di lavoratori
EliminaI lavoratori hanno diritto di sciopero e tutte le volte che scioperano sono autorizzati a farlo tranne nei casi imprevisti di sommosse e rivolte selvagge! Dunque, niente di anomalo per lo sciopero "Colosseo" tutto il resto sono parole a cui non dobbiamo dar retta. Esiste uno strumento e cioè quello di "Precettare" i lavoratori quando si tratta di lavori essenziali la cui sospensione può arrecare danno al buon funzionamento ed alla immagine della Cosa Pubblica. Occorre tener conto però che un turista che ha solo poche ore per visitare un luogo e lo trova chiuso per qualsiasi motivo ci rimane male e porterà con se un triste ricordo per non aver potuto godere di quel patrimonio culturale che aveva programmato di vedere.
RispondiEliminaParlare ancora di Renzi, della sue ciance e delle sue cavolate, mi fa venire l’orticaria. Posso solo dire che sulla ormai notissima "questione "Colosseo", non sapendo che pesci prendere... hanno creato un pasticciaccio. Con il risultato che l'Italia ne esce sempre malconcia! Farò una novena perché questo personaggio di becera mala politica... vada via quanto prima con tutto il suo carrozzone.
RispondiEliminaUn plauso a Maurizio Alesi per aver descritto con somma criticità il comportamento di un premier incoerente, prepotente, presuntuoso e ignorante al cubo. I lavoratori hanno fatto benissimo a indire una assemblea per poter chiede il diritto di essere pagati adeguatamente e non con una elemosina giusto per dire che sono remunerati. Questo pagliaccio fiorentino, trova tutti i pretesti per mettere in cattiva luce in primis i sindacati che lui teme come la peste, in secondo luogo i lavoratori. Pensi piuttosto ai danni che sta causando al paese anziché trovare costantemente il modo di pavoneggiarsi come il.più imbecille degli insicuri.
RispondiEliminaNon so a che prezzo ma tutto quello che è arte nel nostro paese dovrebbe essere fruibile ogni giorno dell'anno e per le 24 ore ...certo non è bello che a questi lavoratori da mesi non venivano pagati gli straordinari, sembra che già qualche giorno prima dell'assemblea era stato deliberato il pagamento ...per ovviare a questo tipo d'inconveniente si dovrebbero adeguare le risorse umane all'attività ed evitare gli straordinari, vista la disoccupazione che c'è in giro qualche posto in più non sarebbe male, tra l'altro ci sono da ricollocare gli impiegati delle ex province...per chiudere io al posto del Presidente del Consiglio avrei avuto la medesima reazione e bene ha fatto il Governo ad inserire le attività museali tra i servizi pubblici essenziali!!!
RispondiEliminaAlla fine di tutto ne viene fuori una sola considerazione: Renzi sta trovando ogni scusa per distruggere ogni forma di "democrazia" e di "libertà" questa è la pura e semplice verità. Purtroppo chi dovrebbe intervenire nelle sedi appropriate per impedirlo alla fine trova "l'intesa- palliativo" chiaramente per non perdere la poltrona. Non vi è altra conclusione da trarre guardando a ciò che si sta verificando. Il tutto dovrebbe servire almeno per far riflettere gli elettori al momento di andare a votare, se ancora avremo questa possibilità, ma dubito che ci sarà qualcuno che rifletterà seriamente e tenendo presenti gli interessi comuni e non solo quelli che lo riguardano personalmente rompendo definitivamente con il nepotismo e il clientelismo che sono stati finora i fattori determinanti che ci hanno condotto alla situazione attuale.
RispondiEliminaRenzi non sopporta i sindacati. Questo è stato chiaro sin dal primo giorno che lui e il suo governo si son messi a legiferare.
RispondiEliminaA dire il vero non solo i sindacati, ma chiunque non sia un signorsì nei suoi confronti in quanto segretario e in quanto capo del governo. Non si era mai visto Un governo, che si dichiara di centro sinistra, vituperare tanto i sindacati. Prima erano accusati di essere "cinghia di trasmissione". Adesso sono "ostacolo al progresso".
Certo, i lavoratori hanno tutto il diritto di essere pagati regolarmente per gli straordinari. Ma una assemblea di tre ore, in orario di punta di afflusso dei turisti, solo per parlare del mancato pagamento mi sembrano troppi. A meno che il risultato voleva essere proprio quello di creare quel disagio. infatti sembra che lo scopo è stato raggiunto e avranno pagati gli arretrati.
A prescindere dal caso specifico, su cui ognuno può pensarla come vuole, lasciatemi dire una assoluta banalità. Da che mondo è mondo lo sciopero ha sempre avuto l’obiettivo di creare un disagio, perché è proprio il disagio che rende visibile la protesta. Avete mai visto l’azienda dei trasporti che quando sciopera aumenta le sue corse? Se i ferrovieri scioperano, i treni inevitabilmente si fermano creando un disagio, se a scioperare sono i vigli urbani c’è il caos. Fatta questa ovvia precisazione va detto che tutti hanno il diritto di contestare l’assemblea del Colosseo (assemblea e non sciopero). Tutti, tranne Renzi che da sindaco ha chiuso il Ponte Vecchio ai turisti (dal pomeriggio alla sera) non per motivi sindacali, ma per favorire la festa dell’amico Montezemolo. E’ questa vergognosa schizofrenia che intendevo porre all’attenzione di chi ha la bontà di leggere questo articolo. Sul sindacato ognuno mantenga pure i suoi giudizi, ma è tutt’altro argomento.
EliminaMi piace.
EliminaFacciamo chiarezza......e ci accorgiamo che tutte le polemiche suscitate dalla chiusura, momentanea, del Colosseo.sono state fini a se stesse.
RispondiEliminaNon solo in Italia, i lavoratori si riuniscono in Assemblee, sopratutto se non gli viene elargito il giusto e pattuito compenso.
La nostra Carta Costituzionale recita>:
Articolo 35
La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni.
Cura la formazione e l'elevazione professionale dei lavoratori.
Promuove e favorisce gli accordi e le organizzazioni internazionali intesi ad affermare e regolare i diritti del lavoro.
Riconosce la libertà di emigrazione, salvo gli obblighi stabiliti dalla legge nell'interesse generale, e tutela il lavoro italiano all'estero.
Articolo 36
Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa.
La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge
Mi piacciono le disamine specie quando son raccontate senza esagerazioni. E questa spiega bene lo stato dei fatti. Premesso che la Costituzione contempla il diritto di scioperare mi preme sottolineare come la colpa del disagio vissuto dal turista sia attribuibile alla sovrintendenza e dunque trovo lecito protestare dopo mesi e mesi di mancata erogazione dello stipendio. Piena solidarietà ai lavoratori, gli unici che ci rimettono la pelle.
RispondiEliminaNon sono un esperto dei "sindacati", la mia stima per essi si è fermata a "Luciano Lama", ma: chi mi può spiegare il perchè dello scandalo di questa benedetta assemblea\colosseum, se la stessa è stata concordata già qualche mese prima e, approvata dal ministero delle belle arti? Ho informazioni errate? Come stanno i fatti?
RispondiEliminaUn proverbio che si dice dalle mie parti, recita : - la lingua non ha ossa ma rompe le ossa.- Poi , in un LIBRO , è scritto di " tenere a freno la lingua " perchè è un piccolo organo ma può provocare molti danni. Credo che, nella nostra Italia, si vada a " ruota libera " e si parla e si straparla in tutti i sensi, in tutti i modi, e da tutte le parti.- Detto questo, bisogna dire che democrazia non significa fare tutto ciò che si vuole, io ho fatto l' attivista sindacale e sono stato per ben trentadue anni operatore della sanità, mi rendo conto che ci sono dei diritti da rivendicare ma , pensando all' operare in un pronto soccorso, occorre avere anche il " senso civico " del rispetto della collettività, ma questo senso civico deve essere posseduto anche dai governanti per far sì che non si induca gli operatori ad estreme posizioni. Ecco perchè dico che con molta facilità si " straparla " ma con molta facilità ci si imbastisce in diatribe dove chi ci va di mezzo sono gli utenti, ed allora su questo chi " ha da riflettere rifletta ", affinché nel paese si creino più confronti costruttivi per il bene comune e per la " buona creanza " verso chi vuole usufruire di un servizio.-
RispondiEliminaQuando ho letto il titolo dell'articolo ho pensato: "oddio ci sarà da penare!" ma poi ho letto che l'autore era Alesi e i miei patemi si sono calmati. Grande Alesi! condivido tutto e non ho altro da aggiungere!
RispondiEliminaGrande Stefania. La tua grandezza risiede nella infinita passione civile che straripa da ogni riga che scrivi. Grazie.
EliminaMaurizio Alesi e' stato chiaro ed esauriente. Sul problema Colosseo sono state rispettate le regole. Hanno fatto un'assemblea programmata, Renzi dovrebbe stare zitto: i sindacati lo hanno graziato piu' volte negli ultimi tempi e le tematiche erano oltremodo scottanti come la Scuola e la Sanita'. Non mi soffermo sull'insipienza sindacale per quanto riguarda la legge Fornero sulle pensioni. Essi, pare, abbiano perso la loro funzione di difesa dei sacrosanti diritti dei lavoratori; quasi fossero cauti ed allarmari nel non creare disagi a Renzi ed ai cittadini. I disagi vanno messi in conto in qualsiasi sciopero che si rispetti perche', senza di questi, sarebbe difficile raggiungere lo scopo. I Prof, da sempre bistrattati, avrebbero dovuto, con l'aiuto dei sindacati, portare le dimostrazioni alle estreme conseguenze, rischiando financo la precettazione. Non hanno voluto creare problemi ed oggi ci ritroviamo con una "cattiva Scuola". E' un esempio che calza con tutti i settori lavorativi. La lotta sindacale e' indispensabile quando si nega la concertazione e soprattutto quando la richiesta e' indubbiamente giusta. Renzi ha trovato un ambiente sopito,mogio, insipiente e si prende la briga di fare il ducetto arrabiato.
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