di Giangiuseppe Gattuso - Apprezzo e condivido spesso le tesi sostenute, dalle colonne del Corriere della Sera, da Ernesto Galli Della Loggia. Mai come in questo caso.
Il suo editoriale del 24 giugno 2015: “Il realismo saggio sui migranti” oltre a essere determinato è di una chiarezza disarmante. E mentre si continua a dibattere, quasi sempre con un qualche interesse politico elettorale, voglio esprimere, spero con altrettanta chiarezza, la mia opinione. Libera, posso affermare senza tema di smentita, da qualsivoglia interesse personale o politico.
Della Loggia traccia una linea netta e senza alternative. L'Italia, ormai da tempo, è in decrescita demografica, siamo diventati una società isterilita, che non fa figli, preoccupata e impaurita. Tantissime coppie si limitano a fare al massimo un solo figlio, perché convinte sia meglio concentrare la "ricchezza" per dare più chance al loro unico discendente. Una scelta sbagliata e grave di cui non si percepiscono ancora tutte le dirompenti conseguenze.
Senza l'apporto degli immigrati, della loro forza e voglia di vivere, dei loro figli saremo destinati a diventare, per dirla alla Galli Della Loggia, una società di vecchi poveri senza pensione, priva di energie vitali, di creatività e nel giro di pochi decenni la nostra economia si fermerà. Parole che possono sembrare fuori dal mondo, visto ciò che i media ci propinano ogni giorno e ascoltando le incredibili proposte e le posizioni di alcuni politici nostrani.
C’è, infatti, una percezione sovradimensionata della questione migranti, del loro numero, della reale situazione. Al punto che proprio qualche giorno fa, in una delle trasmissioni condotte da Gianluigi Paragone su LA7, è andato in onda un servizio sul comune di Albettone, 2000 abitanti, in provincia di Vicenza. Il sindaco Joe Formaggio (clicca per guardare il video) è pronto a murare porte e finestre degli immobili idonei ad ospitare migranti. Tutto questo approvato dal Consiglio Comunale che ha pure stabilito per ogni migrante il possesso preventivo di fotosegnalazione, fedina penale e certificato medico. Bene. Sapete quanti immigrati ci sono nell’abitato di Albettone? Parola di Joe: Nemmeno uno! Meglio fare prevenzione. Paolo Mieli presente in studio, anche per alleggerire, ha definito questa gente degli “scapocchiati”. E credo il termine renda perfettamente.
La questione, però è complicata davvero. Perché moltissimi italiani percepiscono l’arrivo di questa gente, nella stragrande maggioranza dei casi uomini donne e bambini che fuggono dall’orrore e dalla povertà estrema, come una invasione violenta. Che mina i capisaldi della nostra società, i nostri valori, la nostra religione, le consuetudini, la nostra sicurezza. E, per giunta, “questi” ci rubano il lavoro.
Ecco quindi il problema che, come sempre, riguarda la Politica. La capacità di affrontare seriamente, e con consapevolezza, una questione non più rinviabile. E, se ce ne fosse bisogno, da attuare senza tenere conto dei sentimenti di pancia di tanti, troppi italiani con i cervelli obnubilati da inqualificabili manipolatori.
Bisogna mettere mano a operazioni di vasta scala per una concreta integrazione che vada oltre il concetto di multiculturalità. I tantissimi immigrati lavoratori e residenti nella nostra penisola, i loro figli, molti dei quali nati sul nostro suolo, parlano benissimo la nostra lingua, vanno a scuola e studiano i nostri programmi, la nostra storia. Integrazione vera per avere medesimi doveri e medesimi diritti e, principalmente, perché “devono” diventare e “sentirsi” pienamente e orgogliosamente italiani.
E per questo è arrivato il tempo di risolvere una volta per tutte la questione della cittadinanza (su PoliticaPrima ne abbiamo parlato altre volte). Cominciando con l’applicazione immediata dello jus soli per i bambini nati da genitori immigrati e residenti. Non c’è alcun motivo per non farlo. È la prima delle condizioni per far sentire la nostra vicinanza e solidarietà oltre che la necessità di avere tanti nuovi italiani da compensare il nostro voluto e stupido calo demografico. Per poi concederla, attraverso passaggi burocratici semplici e precisi per evitare operazioni illegali, anche ai maggiorenni che vivono e lavorano nelle nostre città.
Questi nuovi cittadini maggiorenni potrebbero così partecipare gradatamente, iniziando dalle elezioni nei piccoli comuni e nei quartieri delle grandi città, al gioco democratico. Senza allarmismi ma, anzi, favorendone ogni inserimento e partecipazione.
E per ritornare alla questione sicurezza, così strumentalizzata e “sentita”, mi piace riportare la mia esperienza di tantissimi anni vissuti in una delle zone a più alta densità di “colore”. Un tripudio di diversità e di bellezze diverse. Di giovani di ogni età, di neonati colorati tra le braccia di madri affettuose. Di frotte di bambini che nel periodo scolastico si avviano alle scuole. Tutti perfettamente puliti e sistemati che è un piacere guardarli. E sentire le lingue che si mescolano a quelle dei ragazzi e dei più piccoli che invece parlano perfettamente l’italiano e pure il dialetto.
Si tratta di “Ballarò”. Uno dei quartieri simbolo più caratteristici di Palermo. E che ha dato il nome alla famosa trasmissione televisiva. La mia presenza in quelle zone è ormai ultradecennale. Lavoro li insieme a centinaia di colleghi,
E ho visto crescere pian piano il loro numero. Ho visto le case riempirsi, e le bancarelle del mercato con venditori di ogni provenienza, sempre sorridenti. E anche frutti della terra mai visti e negozi con i prodotti più disparati. C’è tanta gente, ci sono pure i turisti, e ci sono centri di accoglienza che fanno un lavoro fantastico e ammirevole.
E mai, a mia memoria, un problema di rilievo. Sono tutti buoni e perfetti? No. Sono solo perfettamente uguali a noi, lo ha pure detto papa Francesco. Basta, con un pizzico di onestà intellettuale, rendersene conto. C’è tanto da fare, è vero, e i problemi ci sono. Ma c’è, anche, tanta superficialità, incultura, e colpevole indifferenza.
Per concludere, vi invito a leggere (cliccando qui) il testo completo dell’editoriale di Galli Della Loggia dove troverete altre importanti e interessanti proposte sulle quali ritengo opportuno fare ulteriori approfondimenti.
Giangiuseppe Gattuso
24 Luglio 2015
Tutto bello, tutto buono, tutto giusto, però il punto è un altro, il disagio e quanto vi è collegato è dovuto al fatto che molti italiani sono poverissimi è che la logica del pater familias vorrebbe che prima si aiutassero i nostri poveri e poi tutti gli altri indistintamente. Invece si privilegia questa sorta di carità politica pelosa che fa arricchire preti porci e politici, nel senso più dispregiativo del termine, a danno del povero italiano. E. G. Della Loggia ha scoperto l'acqua calda
RispondiEliminaSe la 'Politica' si preoccupasse di giustizia sociale, ove non ci fosse disperazione, quartieri ghetto, esclusione dal tessuto sociale, recupero della scolarizzazione…..il 'diverso' sarebbe accolto , così come li accoglie la Sicilia , l'amara terra mia
RispondiEliminaQuando c'è crisi tutto si vede nero.Ma il problema è impostato su basi non reali.Il rifugiato non toglie niente agli italiani.Poverissimi? Qui,nel profondo Sud,non riesco a trovare un operaio che mi aiuti a pulire il giardino.I giovani sono andati tutti via,al Nord o all'estero. Abbiamo 16 rifugiati che vivono a spese dell'U E:.Prendetevela con la Merkel che non li vuole. Tsipras lo abbiamo lasciato da solo a lottare contro Golia,il buon Renzi si è messo in fila,come al solito.
RispondiEliminaMi piace commentare per primo il commento del mio amico direttore.
RispondiEliminaRitengo che si sia anche ispirato ad una conversazione che abbiamo avuto settimane orsono.
Come appare chiaro tra me e Giangiuseppe la condivisione su temi politici è praticamente nulla, non condividiamo quasi nessuna opinione politica.
Purtuttavia, questo suo articolo, mi ha dato un po' di buonumore, cosa che in me manca totalmente, tanto da farmi pensare che forse non tutto è perduto.
Andando al contenuto dell'articolo, che condivido in toto, Voglio solo augurarmi che la questione non venga messa da parte in quanto divisiva .
L'articolo del direttore, che cita quello di Ernesto Galli della Loggia, scritto sul Corriere della Sera, mi trova perfettamente d'accordo. Ciò che ha scritto GG. Gattuso, e, sopratutto, il contenuto di quanto scritto da Della Loggia, dovrebbe essere materia di esame e di studio nelle scuole Italiane di ogni ordine e grado. Perchè sostengo questo? Ma perchè le lapalissiane verità contenute nelle proposte di Galli Della Loggia, non sono affatto, ne conosciute, come lui mirabilmente le chiama usando un eufemismo: "dalla gente meno favorita da punto di vista socio -culturale, ne tanto meno prese in considerazione dai politici intellettualmente disonesti.
RispondiEliminaIo mi chiedo: Caro GGG. come chiamarli questi "meno favoriti dal punto di vista socio-culturale", se non razzisti e xenofobi? Chiamiamoli come eufemisticamente vogliamo. Ma esistono! E sono la maggioranza.
Salvini lo sa, gli altri politici, che fanno finta di essere a favore dell'integrazione anche. E allora come se ne esce?
L'analisi sulla decrescita demografica, e le proposte per rimediarvi di E. Galli della Loggia, sono interessanti e fattibili, ma certamente locate nel momento sbagliato e nel paese sbagliato.
Il momento è sbagliato perchè siamo nel picco dell'immigrazione, il Paese è sbagliato perchè la politica, o meglio i Salvini, ma anche tutti gli altri, ne fanno una questione di bassa lega.
Mi spiego: Se Salvini, e tutta la politica, invece di limitarsi ad esasperare gli animi dei "meno favoriti da punto di vista socio-culturale", si dessero da fare per creare una cultura dell'accoglienza, con degli obbiettivi prefissati : ripopolazione, integrazione, lavoro, svecchiamento, e sopratutto, se si dessero da fare perchè questo tema divenisse una questione CULTURALE e POLITICA, allora potremmo pensare che ci si avvi sulla giusta strada.
E' la politica, i politici di quarta serie, il reale impedimento che tutto ciò avvenga.
Il facile consenso, "estorto" a quelli "meno favoriti da punto di vista socio-culturale", è l'unico argomento che fa elettoralmente "ricco" un salvini qualsiasi.
Ma non è solo lui il colpevole, personalmente aggiungerei tutti i talk show che lo ospitano, i giornali, e tutti i media che riportano le bestialità che dice.
Infine non posso non aggiungere a Salvini tutta la politica Italiana, questa, per le stesse "ragioni" di Salvini, dice più o meno le stesse cose, rincorrendolo su una strada che lui conosce benissimo, gli altri no. Per questo lui "vincerà".
Io mi auguro che non vada così, spero che la politica abbia un conato di dignìtà, anche perchè, o la politica cambia strada, sopratutto a livello culturale, o gli indizi che ci sono, lasciano capire che le cose si complicheranno non poco nel nostro Paese.
Il problema degli immigrati è sconosciuto alla maggior parte degli italiani che attribuiscono la loro povertà all'arrivo di questi disperati. Come se i politici al governo prediligessero i meno fortunati ignorando gli italiani sulla canna del gas! Non è affatto cosi! ai "lorsignori" non importa niente della sorte dell'immigrato nella stessa schifosa misura in cui si disinteressano degli italiani! Il profugo porta un'ottima scusa per prendere soldi pubblici fingendo di destinarli ai profughi e ingrassando, invece, le solite cooperative rosse mafiose in cui sono coinvolti fino al collo. Salvini, poi, non fa che fomentare quest'odio istigando una guerra tra poveri che distragga l'attenzione dai politici che in questo modo succhiano miliardi indisturbati! Posso capire che la gente protesti per quest'invasione e hanno perfettamente ragione di farlo date le condizioni pietose dell'italia e degli italiani stessi.....assolutamente non in grado di aiutarli. Ma che lo si faccia consapevolmente della responsabilità UNICA dei politici al governo! Protestate per i vostri diritti! fatelo sempre e a voce alta! ma fatelo contro chi questi diritti ve li ha tolti poco alla volta! contro chi questi diritti dovrebbe garantirveli! contro chi pagate per essere tutelati e invece vi lasciano all'abbandono totale! Le vostre tasse non le pagate ai profughi ma le pagate a parlamentari che pagano 80 milioni AL GIORNO per spese militari, per fare la guerra in sud africa e far scappare i disperati... Riflettete bene, l'articolo è molto chiaro ed educato...in ottima sintesi con l'autore che stimo.
RispondiEliminaIl dibattito nazionale sull’immigrazione è ancora improntato su argomenti semplicemente infantili, ridicoli e privi di ogni sostanza. Il Governo, invece di trovare soluzioni, gira a vuoto e parla a vanvera. Ogni volta che apre bocca lo fa per enunciare solo affermazioni di principio, ecumeniche prontamente bollate come “buonismo” da Salvini che ringrazia e guadagna voti e consensi. La sinistra storicamente si è dimostrata inadeguata ad affrontare simili problematiche e si attarda ancora su posizioni difensive e giustificazioniste su tutto. Così facendo finirà per darla vinta a chi, sul problema degli immigrati ha triplicato i propri consensi elettorali. Senza rendersi conto che anche nelle posizioni più estremiste, epurate dalle imbecillità tipo: ognuno a casa sua; prendeteveli a casa vostra; prima vengono gli italiani, vanno colte alcune ragioni di fondo. Gli xenofobi hanno un limite molto grave: esasperano i problemi alzando i toni, procurando allarme sociale ma non hanno mai soluzioni praticabili da indicare; e quando hanno governato la situazione non era migliore di adesso. Chi sta al Governo, se vuole davvero contrastare le posizioni più emotive (che purtroppo incontrano il favore di tanta gente), ha l’onere di fare proprie le preoccupazioni della gente e dare soluzioni credibili. Durante il semestre italiano di presidenza del consiglio dell'unione europea, nulla è stato fatto per raggiugere accordi tra i vari Stati membri. Invece si continua a rispondere con le lacrime di Livia Turco o con le stupidaggini della ex ministra kyenge. Se non si ammette che il fenomeno va controllato e gestito, soprattutto garantendo dignità umana ai disperati che fuggono dalla fame o dalla guerra, su questo terreno vinceranno gli egoismi e le discriminazioni. Dobbiamo dimostrare di saper essere ospitali, solidali e accoglienti trovando le soluzioni per eliminare la paura per il “diverso” e per vivere in armonia in una società che è irreversibilmente multietnica. Senza enfasi ma con i piedi per terra. Qualcuno ha detto recentemente: il fenomeno dell’immigrazione è come l’acqua. Se viene canalizzata è fonte di vita e di prosperità, disseta e irriga i campi, ma se scorre in libertà provoca inondazioni e distruzioni. Questo vale per qualsiasi fenomeno lasciato incontrollato.
RispondiEliminaPer tutti quelli che non sanno cosa era la povertà un tempo e si credono poveri se no posso comprare il telefoni di ulti ma generazione al figlio.
RispondiEliminaQuando eravamo noi ed emigrare per fame, legalmente o clandestinamente.
Questo racconto (storia vera) l'ho già pubblicato per gli amici di"Jato e d'intorni" Oggi lo pubblico per gli amici di FB che non fanno parte del gruppo.
Memoria 5 volte "Anta" per la serie come eravamo.
I mie amici di FB non si possono ricordare di quello che sto per scrivere perché in quegli anni '40 '50 non erano ancora nati ho erano bambini.
Nel secondo dopoguerra per tutti gli anni'40 e parte degli anni '50 a San Giuseppe Jato, nelle famiglie più povere " u pitittu si tagghiava a feddi".( L'appetito si tagliava a fette)
Quando in queste famiglie si rompeva un piatto o un lemmu (bacinella in terracotta) si metteva da parte per quando passava "u consa lemmi". (riparatore di bacinelle in terra cotta e piatti rotti) Questo, praticando dei forellini ai bordi alle due tre parti del piatto rotto vi faceva passare un filu di ferrufilatu e li "cuciva".
Alessandro u "consa lemmi"
Mingherlino, con poca carne e muscoli per coprire le sue ossa. Ciò era dovuto in parte alla costituzione fisica e in parte alla scarsa alimentazione.
La sua testa aveva la forma di un grosso uovo a buccia scura. Bocca ed occhi che sembravano tre colpi di coltello in orizzontale. Per naso sembrava che gli avessero appiccicato un peperoncino rosso. Barba molto diradata e incolta, un mustazzeddu (baffetto) appena accennato sotto il peperoncino. I capelli non si vedevano perché portava sempre una coppola sudicia e mal ridotta.
Il suo mestiere era "consa lemmi" I suoi attrezzi lavoro erano: un trapano a corda come quelli che si usavano ai tempi di Gesù Cristo, una tenaglia e u ferru filatu. Il tutto non era pesante e gli consentiva di girare in tutta la provincia di Palermo in parte a piedi e in parte con mezzi di fortuna.
Periodicamente veniva anche a San Giuseppe Jato e si annunciava per le strade abbanniannu: (annunciando)
VA CUNSATIVI I LEMMI
VA CUNSATIVI I PIATTA
VAGGIUSTATIVI I PARACQUA
Tenaglia e ferrufilatu bastavano anche per riparare gli ombrelli.
Con quello che guadagnava non riusciva nemmeno a saziarsi di pane, figuratevi come poteva comprarsi scarpe e vestiti. Quindi scarpe mal ridotte, pantaloni strappati o mal rattoppati, giacca sudicia e fuori misura.
Un giorno è stato chiamato nella strada dove abitavo, in Via Vittorio Emanuele (nna strata mastra) per riparare un lemmu rotto in tre pezzi.
Alessandro si siede sopra i gradini dietro u purtuneddu (porta che portava ai piani superiori)da "Signora Trunza" ovvero Mariuccia Prestigiacomo. Allarga le gambe, vi sistema u lemmu da riparare e si accinge a fare i buchi dove farà passare u ferrufilatu per cucirlo.
In quella posizione da un buco al cavallo dei pantaloni esce un testicolo.
Nessuno ci fa caso, ma un gattino, voglioso di giocare scambia il testicolo per una pallina e si mette a giocare. Visto che la pallina non si muoveva il gattino aumenta la pressione con la zampina. A questo punto Alessandro reagisce: "Fina ca ci iucavatu va bene ora mi stai sgranciannu."
(fino che ci giocavi andava bene adesso mi stai graffiando)
Per molto tempo a San Giuseppe Jato la frase di Alessandro e stata usata contro i disturbatori.
Situazione complicata, molto complicata. Quello dell'immigrazione è un problema che non si sa come risolvere. E' vero non possiamo fare a meno dell'apporto degli immigrati ma nello stesso tempo abbiamo il problema di 4 milioni di Italiani poveri. L'italiano povero si domanda : i miei familiari hanno lavorato e pagato le tasse in questo Paese ed hanno contribuito a farlo diventare quello che è. Ora arrivano altri ed a loro danno la casa, investono , perché un immigrato costa al governo 35 euro al giorno , ed io sono costretto con la mia famiglia a dormire in macchina o sotto i ponti. Oltretutto l'immigrazione divide in due la società italiana. Non tutte le ragioni stanno dalla parte di quelli che vogliono l'accoglienza a tutti i costi. Quando facevo l'imprenditore una delle mie dipendenti mi raccontò di come fosse stato per lei impossibile mandare i bambini all'asilo nido. C'era una lunga lista d'attesa e lei era preceduta da straniere che erano bisognose. Queste cose sono importanti. La mia collaboratrice , insieme al marito, pagava fior di tasse e non riusciva ad usufruire delle cose per cui pagava. Naturalmente ho dovuto essere schematico, ma è un argomento che è difficile da affrontare.
RispondiEliminaBello, umano, sensato, e potrebbe rispecchiare una parte importante delle problematiche del nostro paese. Ma questa immigrazione di massa, non è come vogliono farcela percepire i media, con la loro costante manipolazione, questo non è un fenomeno spontaneo, ma piuttosto un fenomeno provocato, e costituisce, una delle armi più potenti, di cui dispongono coloro che vogliono imporre l'annientamento delle identità delle Nazioni, sommergere ed imporre degli schemi di una società globalizzata, ed uniformata al mercato unico, con una decadenza culturale, perdita di sovranità ed autonomia, a vantaggio dei Grandi. Noi siamo l'unico paese che si è " sbracato", visto la compagine politica di fiduciari e massoni all'interno delle Istituzioni. Gli altri si sono ben guardati dal farlo. Non condivido la tesi espressa dal giornalista La Loggia, perchè, a questo punto dovrebbe essere chiaro in qualsiasi ambito, che questa macelleria sociale non è accoglienza, non è integrazione, integrazione è dare Dignità, giusta accoglienza, rifugio e lavoro, Per Integrazione si intende tutto ciò, e non lasciarli come cani randagi in mezzo ai topi, lasciando chiunque a lucrare.,Noi non siamo pronti politicamente, culturalmente e per interessi a poterlo e saperlo fare. Quindi, cerchiamo di non nascondere un elefante dentro una stanza. Preciso che la mia opinione non è da persona razzista, ma consapevole dei problemi ampi che attraversa, volutamente, il nostro paese, anche considerando che siamo, o stiamo diventando, un paese di anziani, questa non è la soluzione giusta per risollevare e ripopolare una Nazione, ma a mio giudizio, è aizzare e rimuovere, quel razzismo sopito e combattuto per anni. QUESTA sarà una guerra combattuta solo tra i poveri......considerando che altri la vedranno dall'alto!.....
RispondiEliminaGiangiuseppe sempre attento alle problematiche sociali, io in famiglia nel 1910 ho avuto degli emigrati in America. Hanno lavorato e dato un avvenire ai figli. Lasciare i propri affetti è devastante per tutti, l'Europa tutta dovrebbe farsi carico di questo disagio e offrire a questi derelitti una avvenire migliore.
RispondiEliminaL’ Italia non ha i mezzi e non ha le risorse e però spreca milioni di euro per un’assistenza che fa acqua da tutte le parti, che non risolve certo il problema di quei popoli e che più facilmente finisce per ingrassare i professionisti dell’accoglienza. Se non si inizia a distinguere tra rifugiati politici e immigrati clandestini da rimpatriare non ne verremo mai a capo. I soldi che quotidianamente vengono impiegati per foraggiare i centri d’accoglienza andrebbero investiti nei paesi di provenienza se volessimo aiutare davvero i popoli africani, solo così possiamo sperare in una soluzione al problema !
RispondiEliminaVoglio dire a te Giangiuseppe, che sono quasi d'accordo su tutto quello che hai scritto, tranne in alcune cose. Non sono mai stato un razzista, e mai lo sarò. Abbiamo grandi problemi con l'Europa!! Ci hanno lasciati soli, li bloccano a Ventimiglia e non li fanno entrare in Francia. Loro non vogliono restare in Italia, semmai sono costretti a farlo. Sugli emigranti persone senza scrupoli hanno costruito le loro fortune ( si guadagna più che con la droga) la nostra lotta deve essere quella di sensibilizzare la gente di quel l'Europa becera e razzista. ISIS e infiltrazioni tra loro è quello che preoccupa maggiormente. Spero che tu sia d'accordo con me.
RispondiEliminaHo letto con attenzione il tuo articolo, mi permetto di dissentire in quanto a mio modesto parere prima di accogliere questa marea umana proveniente dall'Africa tutta, il Governo Italiano deve pensare ai propri cittadini. Nel momento in cui l'Italia sarà un paese che se lo può permettere, con infrastrutture adeguate inerenti all'accoglimento allora se ne potrà parlare. Non abbiamo i mezzi per provvedere a noi, figuriamoci per gli altri !!..Facendo entrare tutti questi immigrati, si crea il malcontento fra i cittadini che necessitano di aiuto perché hanno perso il lavoro, una casa, la dignità per una vita tranquilla. Abbiamo visto aumentare di gran lunga i poveri nel nostro paese per colpa della disoccupazione e della crisi e dunque dimmi..come possiamo permetterci di accogliere e dare lavoro ad altri se il lavoro stesso manca per i nostri?..Vorrei inoltre aggiungere che se c'è stato un calo demografico giustamente è perché le famiglie hanno paura del futuro che non si presenta per nulla roseo checché ne dica il Governo presentandoci un miglioramento seppur minimo della situazione. Ho un ragazzo di 27 anni e per trovare lavoro ha dovuto andare all'estero...ti sembra giusto che questi arrivino e prendano il posto dei nostri ?..e con questo quesito concludo.
RispondiEliminaMa come possiamo pensare di dare un'accoglienza degna a questi esseri umani? Se tanti,ma tanti italiani sono in uno stato di disagio? Il Governo sta scatenando una guerra fra poveri....e continua imperterrito a garantire i già ,in qualche modo,garantiti( vedi gli 80 euro)...Reddito di cittadinanza,neanche a parlarne...non ci sono coperture dicono...ma per tutto li trovano!!! Ecco perchè poi i poveri nostri si sentono inferiori persino agli immigrati! Quando hanno firmato quei trattati scellerati hanno fiutato l'affare e ora hanno una potata bollente che non sanno come gestire....Accogliere tutti indiscriminatamente non si puo'....Sono stufa delle parole stonate di solidarietà,quando non si è solidali neanche con chi è nato su questo suolo italiano e versa in condizioni disagiate e.lo Stato si gira disinvoltamente dall'altra parte!!!!!!!! Soffro quando vedo gli immigrati credetemi,ma soffro anche quando vedo un vecchio italiano che dorme in macchina!
RispondiEliminaLo squilibrio ideologico e demagogico dei costruttori di disagio..."antifascismo" "antimafia" "antirazzismo" "migrantismo" chi ha regione chi torto? Salvini o la Boldrini...ragionando razionalmente e senza preconcetti ideologici...io scelgo Salvini...la Boldrini da buona comunista non ha interesse a salvare gli immigrati ma a creare conflitti sociali...disordini...cavalcare il disagio...fare demagogia...e che sia chiaro il "populismo" non è risolvere i problemi, questa semmai è politica onesta, chi vuole risolvere i problemi viene subito accusato di qualunquismo e populismo... come se fosse normale "gestire" i problemi senza mai risolverli... strategia tipica della sinistra da sempre interessata solo al potere...con l'idea del popolo come "massa" e non come insieme di persone...bisogna evitare che quei poveracci muoiano in mare mentre attraversano con i barconi, a nessuno fa piacere lasciare la propria patria, bisogna aiutarli a casa loro...invece la sinistra sembra che, dietro il dolore e lo sdegno di facciata, si compiaccia di poter celebrare i morti affogati... a fini di potere e controllo...
RispondiEliminaOggi uno dei principali problemi che attanagliano l'Italia.sia la cosiddetta immigrazione. Essendo l'Italia un paese industrializzato, civile, e ospitale non può assolutissimamente ribellarsi a questo fenomeno.Ma per fare tutto ciò occorre che ci siano le minime condizioni necessarie vitali per farlo, e quindi credo che in questo momento l'Italia non avendo appoggio da parte dell'Europa, da sola non potrà farcela.Occorre sicurezza, sanità, alimentari ecc.non essendo l'Italia capace di dare questo, ne viene fuori un putiferio sociale come quello che stiamo vivendo da anni.
RispondiEliminami domando perché ogni cosa deve essere vista in termini di consenso elettorale e/o di egoismo ? , perché non cominciare a ragionare in termini di umanità globale ? perché noi siamo emigrati in massa e gli altri non possono farlo ( solo dalla sicilia ne sono partiti circa un milione nei primi anni del novecento ed altrettanti dal veneto , allora zona poverissima )
RispondiEliminaSe riuscissimo a partire da questi presupposti , ci si potrebbe provare a ragionare , altrimenti , i ragionamenti egoisti ed utilitaristi non mi interessano
Il 90 per cento dei cosiddetti migranti sono di religione mussulmana, ed è comprovato nei vari paesi dove essi vivono da decenni tipo Francia o paesi bassi, che per la loro religione tendono a rifiutare tutto ciò che la cultura che li accoglie a loro offre, sicuramente quando io e te non ci saremo più, L’Europa in maggioranza islamica perderà la connotazione di terra di libertà per tornare ad un periodo reazionario pre rivoluzione francese.
RispondiElimina"Con le vostre leggi democratiche ENTREREMO, con il ventre delle nostre donne vi CONQUISTEREMO, con le nostre leggi vi DOMINEREMO."(Imam di Londra).
Nel 1974 Houari Boumedienne, cioè l’uomo che tre anni dopo l’indipendenza dell’Algeria aveva spodestato Ben Bella, parlò dinanzi all’Assemblea delle Nazioni Unite e senza tanti complimenti disse: «Un giorno milioni di uomini abbandoneranno l’emisfero sud per irrompere nell’emisfero nord. E non certo da amici. Perché vi irromperanno per conquistarlo, e lo conquisteranno popolandolo coi loro figli. Sarà il ventre delle nostre donne a darci la vittoria».
Ho letto il primo paragrafo se ero al governo io lo spedivo al manicomio per un tso e poi a lavorare nell’economia reale invece di scrivere puttanate. L economia italiana è al collasso per la pressione fiscale. Io pago il 66 % su ogni fattura emessa e l’Inps vuole il 25% su ogni fattura. Un migrante in italia viene perche gli assicuriamo vitto alloggio e al contribuente costa un fottio di soldi. Cosa produce il migrante? La fiat è andata all’estero la Ferrari vuol togliere le tende. Sto testa di minchia in che paese pensa di vivere. Che venga nel mio studio in questo periodo di scadenze fiscali che i gli f 24 gli li cacciamo tutti in faccia
RispondiEliminaVada a fare in culo lui e i migranti siamo uno stato in dissesto economico la regione siciliana fallita i comuni in dissesto le imprese in crisi di liquidità e questi cervelli fritti stanno a scassare i coglioni. Porca puttana gli tagliavo tutti i finanziamenti a questi giornalai cosi andavano a lavorare e produrre economia reale.
Ecco questo e il mio pensiero sotto scadenze fiscali
Non posso che condividere tutto quanto...al di là delle mie convinzioni politiche (mi definisco sfiduciata,non qualunquista, anche se non riesco più a seguire e apprezzare alcun partito),la mia formazione professionale,sono assistente sociale,e la mia profonda fede cattolica mi inducono all'accoglienza e alla fratellanza
RispondiEliminaL'articolo di Giangiuseppe tocca un problema niente affatto secondario: il calo demografico della popolazione italiana e`un dato costante negli ultimi decenni. Ciò produce dei problemi consistenti che prima o poi esploderanno, in quanto tale calo incide sul mantenimento dei servizi quali scuole, asili, soprattutto nelle piccole realtà. Guardiamo in faccia la realtà senza ipocrisie:.spesso gli immigrati ci sono utilissimi perché ci permettono di mantenere le scuole delle piccole realtà che altrimenti verrebbero chiuse per un numero insufficiente di bambini. Ci sono dei lavori che gli italiani non fanno, nonostante i problemi di disoccupazione. Gli immigrati che arrivano rendono meno vecchio questo paese; quindi. dato che l'arrivo di tantissime persone in fuga dalla fame e dalle guerre non si arresterà, affrontiamo con umanità e spessore politico questo problema per gestirlo in modo adeguato. Sarà un bene per tutti: per noi che non possiamo modificare gli eventi storici come queste migrazioni; per loro che come tutti hanno diritto ad una vita dignitosa
RispondiEliminaNegli anni '60 moltissimi siciliani siamo emigrati in Svizzera per fame. Ne nostro modo di agire eravamo più vicini agli immigrati odierni che al popolo e alla cultura svizzera. Nei riguardi delle donne avevamo una cultura mussulmana vera e propria. Il delitto d'onore era frequente. Le donne svizzere erano considerate da noi tutte puttane. Quando sono cresciute le ragazze, figlie dlla prima emigrazione, andavano a convivere col proprio ragazzo. I padri imprecavano e bestemmiavono, ma non andavano oltre. Sopportavano LE CORNA. La terza generazione di siciliani in svizzera la distingui solo per il cgnome. Per il resto sono svizzeri al100%. La stessa cosa dicasi per i turchi e le altre etnie. In Svizzera ci sono circa un milione di abitanti di origine straniera. Circa il 20% della popolazione.
RispondiEliminaIndipendentemente da cio' che puo' dire Della Loggia, o altri, credo si debba sempre ricordare quando: NOI ERAVAMO LORO, solo in quel momento potremo parlare senza pregiudizi, Qualcuno, sopra, citava, la Svizzera, quando non ci voleva, sarebbe bene non essere uguali a loro,. Accoglienza, nelle diversità e con le diversità, aiuti, regolamentazione, ma sopratutto senza RAZZISMO..
RispondiEliminaNon sopporto chi dice: io non sono razzista MA, no, senza MA, tu lo sei e basta.
Bell'articolo. Sono molto d'accordo sulla tua analisi. Non si parla più di crisi Euro Grecia ma di invasione di migranti grazie ai buffoni fascisti di Casapound &c utili idioti della Troika ...è ciò che scrive anche Cremaschi.
RispondiEliminaLa USB e la Chiesa Evangelica Metodista hanno inaugurato ieri lo Sportello Migranti a Venosa per i lavoratori braccianti. Da qualche parte inizino a manifestarsi attenzioni per la loro integrazione e ciò è molto confortevole.
Ho fatto volontariato da quando ero ancora all'università! Questo mi ha messo al servizio di tanti ragazzi, tra i quali molti stranieri, della Nigeria, del Ghana, della Costa d'Avorio.....
RispondiEliminaHo insegnato loro la nostra lingua e li ho seguiti negli studi.
Ne sono contenta!
Ma tra il rendersi disponibili e condividere il modo di accogliere oggi gli stranieri ce ne passa...!
Non è più possibile pensare che abbiano precedenze assolute su assegnazioni di alloggi e di assistenze varie, quali gli italiani non hanno davvero!
Le loro pretese aumentano sempre di più,“fomentati” dai signori volontari che li istruiscono su come farsi avanti e chiedere oltre misura.
Molti sono anche veramente arroganti e ci deridono per la nostra dabbenaggine!
Ma questo è a margine.....La verità è che ci sono italiani davvero indigenti e di reddito di cittadinanza non se ne parla più; eppure corrisponderebbe alla metà di quanto ci costa oggi un extra comunitario.
Si obietta che di certe cifre buona parte finisce alle associazioni di volontariato, le quali -bèh, si capisce- non mollano, anzi vogliono potenziare i loro servizi.
Un'industria vera e propria che ci costa un'enormità!
E' vero che sia questa una forma di occupazione soprattutto giovanile, ma rischiamo l'indecenza!
Dall'altro verso, poi ci sono i nostri fratelli immigrati, reclutati dalla malavita, che raccolgono i pomodori a sei euro l'ora sotto il sole cocente e qualcuno ci rimette pure la pelle!
E' necessario un piano serio per accoglierli, nessuno va rigettato in mare....ci mancherebbe!
Ma una volta qui integriamoli facendoli sentire utili in lavori legali e organizzati magari dai comuni!
Il pane che si mangia va guadagnato in ogni caso.....e il da fare non manca!
Basti pensare al degrado delle nostre città, particolarmente al sud!
Troppa burocrazia....tempi d'attesa interminabili....pure per l'inedia di tanti “addetti ai lavori”!
Questo non è più possibile!
Bisogna riordinare gli elenchi di richieste di alloggi popolari, inserendo a pieno titolo gli stranieri regolari.
Assegnare loro le abitazioni è più che normale, ma senza lasciare indietro gli italiani!
In tal senso sarebbe utile censire e anche destinare con miglior criterio gli appartamenti confiscati alla mafia; e poi, perché no, magari far costruire agli stessi immigrati, e agli italiani che non ce l'hanno, la casa nella quale andranno ad abitare (magari fornendo i materiali e con una buona direzione tecnica).....come hanno fatto molti di noi....e tutto a spese proprie.....!
Do ut des non è qualcosa di scandaloso, è il principio su cui si basa l'economia, a cominciare da quella per la sopravvivenza!
Come sappiamo i migranti arrivano dal centro e corno d’africa e dall’estremo oriente soprattutto dalla Siria che da qualche anno è martoriata da una guerra contro il califfato. Gli aspetti dell’immigrazione secondo il mio modesto parere sono due: uno umanitario per accogliere i profughi che scappano dai conflitti e l’altro da una certa immigrazione dovuta alla miseria causata dai governanti. Sulla prima questione mi sembra che nessuna legge di natura possa impedire di aiutare questi poveri uomini che fuggono dalle guerre Per quanto riguarda l’altra immigrazione dovuta alla miseria confrontata alla benestante Europa faccio un esempio di uno Stato dove fuggono i migranti. Lo Stato del Mali il cui reddito pro-capite è di 365 dollari all'anno e quindi vivono con un dollaro al giorno. Se i 35 euro che corrispondo a circa 43,75 euro li diamo direttamente nel Mali si potrebbero sfamare con i 35 euro al giorno 43 persone senza e di conseguenza rallenterebbe la macchina organizzatissima della criminalità del traffico di migranti; il Mali è un paese povero perché ci sono risorse auree a non finire e potrebbero lavorare tranquillamente nel proprio paese. Poi vorrei aggiungere che questi migranti non hanno intenzione di fermarsi in Italia ma raggiungere i paesi del nord specie Francia e Germania e di conseguenza non sono d’accordo con l’analisi del prof. Galli della Loggia che ritiene che rappresentano una risorsa; oggi sono solamente un danno economico causato anche dei nostri solidaristi Italiani che ne hanno fatto un business. Vorrei anche concludere evidenziando che la nostra società è individualista e quindi qualsiasi argomento di apertura verso l’accoglienza ha forti resistenze e lo dimostrano anche i gravi problemi che ha la Francia con i migranti algerini. Infine la questione dei trafficanti di uomini si potrebbe definire in tempi brevissimi aumentando le pene detentive agli scafisti.
RispondiEliminaSono pienamente d'accordo con questi principi, che paghino le tasse e che chiedano e attengano quanto gli spetta, ma devono essere i primi a combattere contro i propri connazionali che arrivano con l'idea di poter delinquere impunemente.
RispondiEliminaAncora un articolo sul problema migranti del nostro direttore ,ma la prospettiva è diversa,rispetto ai precedenti, molto interessante e da tenere in considerazione Certamente in Italia il calo demografico è preoccupante e avrà ripercussioni che nell’articolo sono ben espresse. Le motivazioni sono tante e non si possono liquidare con la stupidità e l’egoismo che ci saranno pure La difficoltà a trovare un lavoro, la mancanza di asili nidi e di assistenza e spesso la perdita del lavoro femminile in caso di maternità,costringe a famiglie mononucleari.Il calo demografico,dunque,è sempre una questione politica e sociale Arrivi d’immigrati ne abbiamo avuti da più di un ventennio,non in massa alla spicciolata.Tutti perfettamente integrati con figli che frequentano pure le nostre università Li ho visti pure sfilare a manifestazioni politiche con marchi di sinistra e bandiere rosse !! Alcuni si sono fatti una discreta posizione ,hanno la macchina e mantengono la famiglia più che decorosamente. Non mi sembra che ci siano state manifestazioni razziste da parte italica Molti lavorano nelle fabbriche del nord e sono ricercati per le loro competenze Adesso la situazione è completamente cambiata Dice giusto il direttore ,vengono percepiti male e c’è tanta confusione Il problema è complesso e non si può liquidare semplicisticamente. Si è capito chiaramente che non si possono non soccorrere e che pochi vogliono restare in Italia Serve capire e bene come affrontarlo e se l’Italia è in grado di far fronte a sbarchi continui Di controllare le conseguenze sanitarie i loro documenti . Arrivano e non sappiamo chi siano Vengono accolti talvolta malissimo ,talvolta benissimo in un momento in cui siamo in guerra e c’è crisi e fame Non è vero che tolgono lavoro,di questo sono convinta ed è vero che possono diventare risorse ma anche problemi. In USA ,tanti emigranti meridionali andarano .Tralascio di parlare dell’accoglienza Furono aiutati ad integrarsi ? S’integrarono? Nemmeno per sogno Ci vollero quasi due generazioni Gli italiani vivevano nel loro quartiere ,continuavano a parlare la loro lingua a festeggiare i loro Santi e a sposarsi,a distanza,con le loro conterranee. Lavorarono e furono vitalità per l’America,come per le altre terre dove emigrarono. Ma quanti problemi si portarono dietro !!!!Insieme a tanta brava gente emigrò la mafia!!!Proibizionismo gangsterismo mafia politica Che guaiiiiiiiii!!!Inutile sognare I problemi ci sono !!!Sono razzista se chiedo solamente di sapere chi sono queste persone che ci mettiamo a casa nostra !!!Aiuto una famiglia di Mauriziani Li vorrei cittadini italiani al più presto Sono persone meravigliose di un’educazione e una civiltà incredibili!!Che risorse sarebbero per il nostro calo demografico!!!Eppure il capo famiglia,che lavora per 25 ore settimanali, può avere il permesso di soggiorno solo per i minori e ogni volta deve spendere tanti soldi!!!Diamo questi diritti a chi sarà sicuramente la nostra risorsa!!!Diamo pure il diritto di cittadinanza ai figli dei residenti nati in Italia e già le scarpe stanno strette,perché oltre il calo demografico abbiamo il calo di voti e i futuri cittadini colorati saranno il mezzo per raggiungere scopi !!!
RispondiEliminaQuesto argomento, lo so bene, è molto delicato e scatena reazioni di ogni genere. C’è sempre qualche recriminazione da fare, ci sono i nostri poveri e le nostre famiglie che non hanno la casa e così via. E accuse nei confronti di chi specula, degli scafisti, dei centri d’accoglienza, delle cooperative, bianche, rosse e verdi e, ovviamente nei confronti del governo e delle forze politiche. Che a loro volta si scontrano e tendono a ricavarne un qualche risultato. Una tristezza.
RispondiEliminaCredo, invece, che la questione sia di tutt’altro aspetto. Io mi riferisco principalmente la gran massa di immigrati stabilmente presenti nel nostro paese. Ai loro figli che non hanno la cittadinanza e al fatto che dovrebbero integrarsi nella nostra società. Diventare italiani a tutti gli effetti anche se di colore diverso. È un arricchimento della società e ne abbiamo pure bisogno. Lasciarli nei loro ghetti con la scusa delle diversa cultura e religione è un errore terribile e presto o tardi rischiamo reazioni anche aspre che non sappiamo dove potranno portarci. Non c’entra nulla il terrorismo, l’Isis, l’invasione etc etc. E nemmeno il lavoro che tolgono a nessuno. Tutte balle o, almeno, nella stragrande maggioranza dei casi. E non ci convinciamo che sono esseri umani come noi che hanno gli stessi diritti di vivere una vita dignitosa il problema non si risolverà. E questo vale per tutto il mondo occidentale, per questa Europa opulenta e che vorrebbe chiudersi a riccio.
Il parere di Ernesto Galli della Loggia è alquanto superficiale; un problema va esaminato a 360 gradi , in ogni suo aspetto anche alla luce della storia e di quel che succede oggi in diversi Paesi. Per brevità mi limito alla denatalità. Molti giovani italiani responsabilmente, non mettono al mondo nemmeno un solo figlio perché sono disoccupati. Abbiamo milioni di disoccupati tra i 4 milioni di italiani in assoluta povertà e tra gli 8 milioni in povertà relativa. Ieri il Fondo Monetario Internazionale ha detto che all'Italia, per riprendersi economicamente e realizzare lavoro, occorrono 20 anni, facendo le opportune riforme! Un'altra generazione perduta, con la continuazione di suicidi di disoccupati e di imprenditori. Per il risorgimento economico-occupazionale-morale - sociale non è necessario attendere 20 anni: basta ridimensionare spudorati privilegi, dimezzare i seggi del Senato e della Camera, non eliminare le Province ma riducendole di numero, eliminare sprechi e le tante poltrone superflue dall'Etna alle Alpi. Cosa intendono per poltrone superflue l'ho già detto in diversi precedenti commenti.
RispondiEliminaBb
RispondiEliminaOttimo articolo, l'acquisto della cittadinanza per ius soli per i figli degli immigrati in linea di principio è giusta ma il Paese reale come testimoniano episodi come quello di Treviso non è ancora maturo, la questione secondo cui lo Stato aiutando e concedendo asilo a coloro che vengono ritenuti in condizioni di riceverlo sottrarrebbe risorse ai cittadini italiani dà ingenuamente per scontato che in mancanza degli immigrati verrebbero destinate più risorse per l'occupazione degli italiani, mi sembra poco credibile con la classe dirigente che ci ritroviamo, ottimo l'articolo di GGG con particolare plauso alla parte su Ballarò, a suo modo un involontario spot turistico!
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