Elenco pagine statiche
domenica 5 luglio 2015
Facciamo qualcosa per salvare il nostro pianeta
di Barbara Corrao - Possiamo continuare ancora a sfruttare indiscriminatamente il nostro generoso pianeta?
Dopo oltre mezzo secolo di crescita tumultuosa, di sfruttamenti forsennati, anche calpestando civiltà e territori meravigliosi, finalmente, qualcosa sta cambiando. La sensibilità dell’opinione pubblica e dei governanti nei confronti della magica parola dell'ecosostenibilità è cresciuta. Molti paesi, da qualche tempo, guardano sempre più ai temi ambientali, alla difesa e alla salvaguardia dell'ecosistema, ed è cresciuto l’interesse nei confronti delle risorse rinnovabili e sulle metodologie per un utilizzo sempre più diffuso.
La salute della Terra sta diventando un tema centrale e fortemente attenzionato. Il numero dei paesi industrializzati che promuovono modelli di sviluppo eco/sostenibile ė in crescita e anche tra i comuni cittadini la percentuale di persone che adotta stili di vita improntati sul rispetto della natura ė in aumento.
Ma va tutto bene? Purtroppo proprio no. I margini di miglioramento sono grandissimi. La diffusione della cultura per il rispetto e la salvaguardia dell'ambiente ha ancora molta strada da fare. Troppi anni di superficialità hanno creato disastri ambientali inimmaginabili. E, ancora peggio, hanno disabituato i cittadini al rispetto e alla salvaguardia della natura.
Ognuno di noi pensando all’inquinamento dei mari e anche dell’aria al riscaldamento del pianeta alla distruzione delle foreste, ai dissesti idrogeologici e per essere più terra terra alla pulizia dei nostri territori, si é mai chiesto qual ė il personale contributo per incidere su problemi di cosi vaste proporzioni?
I disastri ambientali sono eventi ineluttabili nei confronti dei quali siamo inermi? Non credo proprio. Ed ė bene avere maggiore consapevolezza che con le nostre forze e scelte quotidiane possiamo essere di grande aiuto alla lotta comune in difesa della natura.
I crolli improvvisi, le frane, le inondazioni, l’inquinamento hanno tutti un unico colpevole che, spesso, è rappresentato dall’uomo e dalle sue infinite ed esagerate esigenze.
E gli esempi sono molteplici, nel nostro paese e nel resto del mondo. In Italia dobbiamo fare i conti con le alluvioni periodiche, vedi Genova e non solo, le frane che distruggono interi abitati, stravolgono l’assetto viario di interi territori, e quelle che buttano giù pezzi di autostrada come l’A19 Palermo Catania, spessando i due la Sicilia.
Ma molto dipende anche da ognuno di noi. Dal nostro modo di vivere, dal contributo che possiamo dare per ridurre al massimo l’impatto sull’inquinamento ambientale e salvaguardare i nostri boschi, i fiumi, il mare. A volte è sufficiente adottare semplici regole da applicare tutti i giorni anche nelle nostre case. Una facile e utilissima attività ad esempio è quella di non disfarsi di rifiuti abbandonandoli nelle strade, sulle spiagge, nelle campagne, e rispettando gli orari e i luoghi di conferimento. Adottare una corretta raccolta differenziata, rispettando le indicazioni dei comuni, anche se purtroppo sono ancora pochi ad attuarla.
E altro accorgimento importante è quello di non sprecare energia, utilizzare lampadine a basso consumo energetico, e, ove possibile, sfruttare l’energia solare. Infine, ma non vuole essere per niente un elenco completo, l’acqua. Che non va sprecata e che va utilizzata in modo razionale. Un bene prezioso di tutta l’umanità ma che centinaia di milioni di esseri umani non ne hanno abbastanza. Un liquido necessario alla vita stessa che, per nessuna ragione, può essere utilizzata per lucrosi profitti privati.
“La sfida urgente di proteggere la nostra casa comune comprende la preoccupazione di unire tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale, poiché sappiamo che le cose possono cambiare. Meritano una gratitudine speciale quanti lottano con vigore per risolvere le drammatiche conseguenze del degrado ambientale nella vita dei più poveri del mondo.”
Ecco, prendendo in prestito le parole di Papa Francesco contenute nell’Enciclica sull'ambiente “Laudato si'”, volevo lanciare questo semplice messaggio perché i nostri figli possano continuare a godere della straordinaria bellezza e generosità rappresentata da nostra madre natura.
Barbara Corrao
05 Luglio 2015
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Quando si affrontano problematiche esistenziali, planetarie come quella trattata dalla brava Barbara Corrao, non c'è spazio per opinioni contrarie. Nel senso che le preoccupazioni per il futuro del mondo in cui viviamo non si possono che condividere. Nessuno può essere contento se stiamo marciando verso un ’irreversibile esaurimento delle nostre risorse naturali, del massacro irresponsabile del territorio, dell’inquinamento dei mari, fiumi, laghi, dello spreco energetico e delle cause che stanno avvelenando l’aria che respiriamo. L’argomento è di quelli che ti creano angoscia, ansia ma che non si sa da dove cominciare per tentare di affrontarlo. Parliamoci chiaro: il destino del mondo è sostanzialmente in mano a pochissime persone che governano le economie dei Paesi più forti. Da loro e dai loro interessi economici dipende la scelta di procedere verso la strada dell‘autodistruzione, oppure cambiare drasticamente il modello di società e stile di comportamento, rendendoli compatibili con la sopravvivenza del pianeta in cui viviamo. Nessuno pensi che la scelta dipenda da ragioni sentimentali o da un ritrovato amore verso l’habitat dell’homo sapiens. Le uniche ragioni che contano sono il profitto e l’arricchimento. E pazienza se si muore o aumentano le malattie genetiche. Il pensiero perverso è quello di ritenere che la distruzione del pianeta non riguarda gli attuali esseri viventi, ma quelli che verranno nei anni a venire. Non ci resta che piangere.
RispondiEliminaBuongiorno ringrazio il Sg.Maurizio Alesi,per l attenzione che ha prestato al mio articolo,concordo anche con il suo commento,grazie milla,per il tempo dedicatomi,Barbara Corrao.
EliminaHo fatto copia incolla di un mio post del 4 luglio
RispondiEliminaIn questo momomento sono felice.
Sto tornando adesso da sotto il ponte di Sanipirello dove il gruppo "Adesso Basta" si è ritrovato per dare uno schiaffo morale agli incivili che scambiano le periferie dei nostri due paesi (San Giuseppe Jato e Sancipirello) per discariche a cielo aperto.
Una cinquanti di volontari puri, giovani e meno giovani, stanno lavorando ancora alacremente per togliere sacchi e sacchi di immondizia di tutti i tipi da sotto il ponte e dintorni.
Bravi! siete un esempio. Mi auguro che sia una malattia contagiosa.
Ringrazio anche Michele Maniscalco,per il suo intervento,grazie,Barbara Corrao.
EliminaInteressantissimo servizio di Barbara Corrao, dovuto anche alla complessità del gravissimo problema che pone l’uomo di fronte alle sue responsabilità che conducono inevitabilmente alla sua autodistruzione. Chi ricorda come finì il secondo conflitto mondiale?... terminò con un lampo su Hiroshima e Nagasaki. In un milionesimo di secondo nel cielo si accese un nuovo sole, un bagliore bianco , abbagliante cento volte più dello stesso sole. In un secondo, l’uomo che Dio aveva creato a sua immagine e somiglianza, era riuscito con l’aiuto del suo “intelletto” a compiere il primo passo per annullare se stesso. Quei passi non si sono ancora fermati, l’uomo continua imperterrito il suo cammino verso la sua autodistruzione. “Homo homini lupus” avrebbe detto il poeta latino Plauto. Perché non prendere coscienza che si è oltrepassato ogni limite consentito? Perché non riconoscere che l'impatto dell'uomo sulla natura è universalmente riconosciuto come allarmante? Ormai sappiamo molto bene che la situazione è tale da minacciare fortemente, se non la nostra stessa sopravvivenza, almeno la qualità della nostra vita. Ma fino a quando? La straordinarietà di questo fenomeno che per la prima volta, nella storia della vita sulla terra, è solo l’uomo ad influire così radicalmente sul destino di tutte le altre specie viventi, animali e vegetali, sconvolgendo, distruggendo l’ecosistema. Il paradosso sta proprio nello specifico umano, cioè la ragione, a capire le cause della crisi ambientale, riconosciuta come la massima emergenza planetaria attuale ma si fa poco o nulla per riportare alla normalità il disequilibrio esistente. E’ diventato improrogabile comprendere la qualità e la quantità per un immediato cambiamento di rotta. Ritengo utile cara Barbara, se vogliamo affrontare il tema dell'impatto dell'uomo sulla natura, prestare molta attenzione a quelle discipline che studiano il comportamento degli animali nei rapporti reciproci e con l’ambiente naturale. Parlo appunto dell’etologia, la disciplina che, per la sua impronta comparativa, per l'attenzione al contesto ambientale, per la ricerca dei significati adattativi, più si presta per comprendere le straordinarie qualità, o per meglio dire diversità, del comportamento umano. In definitiva è stata proprio l’etologia ad offrirci con la maggiore evidenza un'immagine unificata dell'uomo cosiddetto biologico e culturale insieme, scavalcando l'antico e radicato dualismo corpo-mente che, tra l'altro, aveva prodotto discipline dimezzate quali, per esempio, l' antropologia fisica da un lato e quella culturale dall'altro. Per tanto tempo queste discipline si sono occupate della medesima specie, ovviamente analoghe, ma sono state, per una lunga serie di motivi, forse di carattere ideologico,e per tempo praticamente non comunicanti. Nel prendere decisioni che possono avere un impatto ambientale è indispensabile ricordarsi sempre che l'uomo è parte della natura e comunque sottoposto alle sue regole. Pertanto non bisogna mai valutare, quando il nostro comportamento ha un impatto sulla natura, esclusivamente i vantaggi sui tempi brevi propri del nostro consueto modo di agire, ma anche preoccuparci (ormai possediamo gli strumenti conoscitivi necessari) delle ricadute negative sui tempi lunghi propri della storia della vita. Ecco allora emergere forte la necessità di un generalizzato cambiamento culturale. Si è spesso affermato, e giustamente, che la nostra tradizione ha sempre privilegiato una preparazione di tipo umanistico deprimendo, penalizzando, talora addirittura relegandola in un angolo, la cultura scientifica. Ciò che ora pare essenziale è l'acquisizione che le scienze dell'ambiente non potranno che rappresentare quell'area del sapere fondamentale per il nostro benessere e forse la nostra stessa sopravvivenza. Grazie Barbara per il servizio, e grazie al direttore per avermelo passato.
RispondiEliminagrazie per l attentenzione e il corposo e dotto commento....
EliminaCara Barbara, quanto da te esposto nel servizio, è un problema che investe l'intera umanità, perciò non può essere commentato con poche parole, addirittura l'ho dovuto tagliare, perchè il blog non me lo accettava per capienza. Sono io che devo ringraziarti per avermi dato la possibilità di potermi esprimermi secondo una mia personale opinione.
EliminaCerto, dobbiamo fare il massimo per preservare la vivibilità del nostro pianeta. Non si deve abbassare la guardia. Mi viene in mente la Cina. Si erano battuti per continuare ad inquinare, accusando gli Stati Uniti di averlo fatto nel passato e di cercare di impedire con regole lo sviluppo industriale del loro Paese. Ora si sono accorti che sono gli stessi cinesi le prime vittime dell'inquinamento ambientale. D'altro canto dobbiamo anche considerare che la vita media è quasi raddoppiata a distanza di un secolo. Segno che ci si sta muovendo in quella direzione. Ricordo un articolo di un ambientalista che ricordava di come nel 600 ed anche prima e dopo la vita nelle città fosse invivibile e che il puzzo predominante fosse quello della cacca. A causa delle mancanze di fognature e delle mura che circondavano le città impedendo il rinnovo dell'aria.
RispondiEliminaringrazio Pino Granata per il suo commento storico...
EliminaL'acqua è un bene che ci è Donato dalla natura ..... appartiene al popolo e dovrebbe essere gratuito per tutti .... niente lucro sull acqua!
RispondiEliminaL Acqua é il bene piu' prezioso che abbiamo sul nostro pianeta,dovremmo risparmiarla e garantirla anche per il bene dei nostri figli.Ringrazio Francesca Cottoni,per il suo intervento.
Elimina"Scelte quotidiane", "esgerate esigenze"
RispondiEliminaA mio avviso le principlalii scelte quotidiane e le esegerate esigenze fortemente inquinanti sono due: L'uso dell'automobile e l'uso dell'aereo.
Quando usiamo l'automobile personale per qualsiasi spostamento, anche minimo, che potremmo fare a piedi e moltiplicando questi spostamenti per centinaia di milioni divolte in tutto il mondo, creamo un inquinamento atmosferico di dimenzioni incalcolabili.
Ci gloriamo che con pochi soldi possiamo volare in qualsiasi parte del mondo. Ma ha mai pensato nessuno quanto costa al nostro ambiente questa facilità di spostarsi per migliaia di Km solo per turismo? Giustamente ci indigniamo contro le fabbriche che inquinano ed è giusto che queste facciano il massimo per non inquinare. Ma noi quando ci spostiamo in macchina o in aereo per futili motivi o per vacanze ci pensiamo al disastro ecologico?
Lo spreco dell'acqua: trovo che sia spreco usare 50-60 litri per farsi la doccia, (personalmente me ne bastano 6-8 litri) lasciare il rubinetto aperto per lavare i piatti, lavare troppo spesso dove è già pulito, non usare la cassetta della toilette a doppio recipiente. Mentre invece non credo che sia sprecata l'acqua che do alle mie piante e al mio giardino. Questo migliora l'ambiente.
Non ho mai capito quando si fà l'accostamento tra lo spreco d'acqua in Europa e la mancanza d'acqua in Africa. Il risparmio d'acqua europeo come potrebbe andare a finire in Africa? C'è qualcuno che mi può dare una risposta? Io nella mia ignoranza mi sono sempre domandato: perchè è possibile trasporare petrolio e gas tramite tubature, dall'Africa all'Europa e non è possibile trasportare acqua dall'Europa all'Africa? Qualcuno mi risponderà che noi il petrolio lo pghiamo agli africani, mentre loro non hanno soldi per pagare l'acqua. Giusto, ma non sarebbe questo un modo per noi richhi europei aiutare i poveri africani evitando anche tanta emigrazione per motivi economici?
Signor Maniscalco...lei mi insegna che ogni singolo progresso fatto sul nostro pianeta e all interno della nostra vita o natura,sappiamo che ogni progresso porta inesorabilmente al regresso,infatti lei stesso ha citato il voli in aereo e gli spostamenti in macchina,,purtroppo se vogliamo viaggiare ed essere una Nazione in sviluppo e in progresso dovremmo renderci conto che dobbiamo accettare anche qualche piccolo neo,,che poi ci sia lo spreco eccessivo le do ragione....riguardo l Africa quello purtroppo è una discussione a se....la ringrazio per avermi prestato il suo tempo e l attenzione al mio Articolo
Eliminasplendido articolo davvero! Un invito a riflettere sullo sfruttamento indiscriminato del nostro pianeta. Un argomento, questo, che noi docenti spesso non trattiamo in maniera adeguata nelle nostre classi, visto che il tempo a disposizione è sempre troppo poco anche per via delle classi pollaio! Io che lavoro nella scuola Primaria ho tentato di orientare il mio lavoro favorendo il lato ecologico. Sono convinta, infatti, che solo sensibilizzando i piccoli verso un nuovo modo di intendere lo sviluppo, il progresso, lo sfruttamento delle risorse si riuscirà a fare qualcosa per la salvaguardia del nostro Pianeta e con esso della nostra salute e benessere.
RispondiEliminagrazie Maria Pia,per il suo commento,gentilissima.....cmq le do ragione scuola e famiglia insieme dovrebbero avere il ruolo importante per formare il nuovo popolo,alla cura e alla salvaguardia del pianeta....
EliminaMessaggio ricevuto.....ma non basta, dovrebbero riceverlo anche i potenti della terra che sono sordi e muti, ma hanno al vista acuta...negli affari...
RispondiEliminaConcordo in pieno....anche loro I Potenti dovremmo investire sulla salvaguardia del pianeta,loro non sono esonerati ne da guai e ne da catastrofi....grazie per il commento,Salvatore.r.Mauncuso.
EliminaHo scritto tanto su questo tema ( dalla decrescita felice alla scelta vegetariana ) due temi che hanno implicazioni sulla sopravvivenza del pianeta, per cui mi limito ad un copia ed incolla, ma solidale con l'autrice anche se non ho capito qual'è la sua posizione sul vegetarismo e veganismo, perchè come tutti sanno gli allevamenti intensivi per produrre carne, tolgono risorse alimentari ed acqua e distruggono la terra !......NEL MONDO GLOBALIZZATO ABBIAMO CAPITO CHE LA GRECIA CONTA QUANTO IL 2 DI PICCHE...!....I MERCATI CONSIDERANO RISOLTA LA QUESTIONE ..SI TRASCINERANNO ANCORA PER QUALCHE GIORNO...PERCHE' COSI IMPONE "LA TEORIA DEI GIOCHI"....LE QUESTIONI DETERMINANTI PER LA VITA SONO ALTRE... TRE IN QUESTO MOMENTO LE QUESTIONI CHE AFFLIGGONO L'UMANITA'......1) IL CLIMA....2) L'ECONOMIA....3) IL TERRORISMO...!....RIFLETTIAMO SUI VARI ASPETTI E CI ACCORGEREMO CHE TUTTO DIPENDE DA NOI...PER SEMPLIFICARE...BASTEREBBERO 3 EURO PER SALVARE LA GRECIA...BASTEREBBERO 3 MOSSE PER DISTRUGGERE IL TERRORISMO...MA COSA PIU' IMPORTANTE BASTEREBBERO 2 GRADI PER RISANARE IL CLIMA E SALVARE IL PIANETA E CON ESSO CITTA' COME ....VENEZIA...LONDRA...NEW YORK...!...."NEL PASSAGGIO DALL'ORIZZONTE BIOLOGICO, LIMITATO E MISURATO A QUELLO SOCIALE, POLITICO, ECONOMICO, ILLIMITATO E SMISURATO...LO SVILUPPO DIVENTA SINONIMO DI CRESCITA, PROGRESSO E INNOVAZIONE SENZA FINE, CRESCITA INFINITA IN UN PIANETA SFINITO ! PERSINO IL PAPA HA POSTO LA QUESTIONE AMBIENTALE E CLIMATICA NELL'ULTIMA ENCICLICA...!
RispondiEliminagrazie sg.Vullo per l attenzione che ha prestato al mio articolo e il tempo che mi ha dedicato,,riguardo la mia posizione ,non sono ne vegana,ne vegetaria,amo mangiare entro i limiti,mangio tutto,ed essendo Donna Prettamente MEDITERRANEA,AMO L ALIMENTAZIONE APPUNTO MEDITERRANEA.O DIETA MEDITERRANEA.
EliminaLeggendo l’articolo,che ritengo interessantissimo ,mi è venuto in mente Hans Jonas,che parecchi anni fa scrisse il libro Il principio di responsabilità. In pratica l'uomo in tutto ciò che fa deve essere guidato dall' ETICA DELLA RESPONSABILITA'.Le azioni che compie vanno valutate (E rigorosamente)non solo per le conseguenze immediate ma soprattutto per le conseguenze future. La nostra generazione dovrà consegnare il mondo alle nuove generazioni,ma non basta,dovrà consegnare un mondo vivibile e utilizzabile!!!Ma chi dovrà applicare l’etica della responsabilità se non chi ha il potere di farlo?Chi può essere irresponsabile se non chi è responsabile?Ogni gesto,ogni scelta,dovrà prendere ,prima di tutto,in considerazione le conseguenze future. Purtroppo prevale la morale dell'immoralità e del magna magna,sia nell'immediato che nel futuro siamo fregati!Ma il terribile è che sono condannati i nostri nipoti. L'equilibrio di crescita si potrebbe ottenere solo nello smettere di crescere noi (per es.tenendoci il cell. sin quando non muore di morte naturale)e favorendo la crescita di paesi poveri,dove i bambini muoiono per un vaccino di pochi euro. Mettere un limite ad un consumismo sfrenato,che c’impone il mercato Ma è pur vero che certe tragedie ,come l’alluvione di Genova ,non sono poi così facilmente aggiustabili!!Come si fa a tornare indietro ? Allora la faciloneria con cui si è costruito,deviando fiumi e altro,sono puri atti di crimini contro l’umanità Ma l’articolo ci richiama giustamente anche ad una responsabilità collettiva. Se ci si chiede il significato dell’ “essere irresponsabili”: innanzitutto è fondamentale dire che solo chi detiene una responsabilità può essere irresponsabile.Ma il nostro malcostume che ha prodotto la classe politica che ci ritroviamo ,ci richiama all’etica e perciò cresciamo perché la natura ci sta chiedendo il conto delle tante brutalità che le abbiamo riservate!!!
RispondiEliminaGrazie Marisa Bigardelli per il suo corposo e illustre intervento.
EliminaSiamo bravi a fare analisi, a dire che le cose non vanno per il verso giusto. Sono anni che sento di questi argomenti e non ditemi che al governo ci sono stati le stesse persone. Allora non sono i governi a distruggere la terra ma l'UOMO in se in quanto uomo e essere egocentrico. Poi si ci mette la cultura con i suoi indirizzi di globalizzazione infine le fiorenti ditte di armamenti dato che le guerre sono sia fomentate da loro sia dalla crisi che il dio DENARO sta dilagando in tutto il mondo.
RispondiEliminaCi sono persone lungimiranti ma sono noci solitarie messe nei cesti. I governi quello che dovrebbero fare e divulgare la cultura pro ambiente al posto di preoccuparsi se consentire o meno il matrimonio fra diversi, se iniziare nelle scuole primarie la teoria gender, se acconsentire alle diffide che distruggono la nostra agricoltura (vedi l'ultima di permettere di fare i formaggi senza latte). Chiudendo le masserie perchè non sono più economicamente fruttuose le nostre campagne diventano deserti la comunicazione richiede piu cemento e asfalto .
Non voglio fare anch'io analisi e diagnosi ma voglio ricordare la mia infanzia quando a inizio anno scolastico c'era la festa dell'albero e si andava in zone deserte a piantare pini e castagni. ricordo i pastori che pascolando i loro greggi non dissodavano i terreni per togliere l'erba. Inoltre ogni proprietario terriero riempiva di alberi da frutta i propri averi e sotto coltivavano cereali. Tutto salvaguardava l'ecosistema e pochissime erano le frane pur essendo un paese a 1100 mt sul livello del mare. le strade in terra battuta facevano polvere ma non incanalavano l'acqua da creare inondazioni.
la vera ricchezza di un popolo non sono le banche ma la terra ben curata, ricordo che i romani chiamavano la Sicilia GRANAIO. Allora ci vogliono UOMINI NUOVI con cultura AMBIENTALE tipo MUJICA PEPE e questi non possono venire DAI PARTITI E MOVIMENTI ATTUALI CHE TUTTO RIFORMANO A DISCAPITO DEL POPOLO.
Noi crediamo che solo i principi e i valori radicati nel Vangelo di Gesù Cristo assunti come comportamento personale hanno la forza di rinnovare la società mediante i risvolti socio-politici operati per il BENE COMUNE da << UOMINI NUOVI >>. Siamo ben lieti di accoglierti nel nostro MOVIMENTO di Ispirazione Cattolica aperto a tutti i cittadini di buona volontà. Aderisci al Movimento << Uomini Nuovi per una Società di Uguali e Partecipi >>in sigla. <>. Come socio Ordinario : hai diritto a ruoli e voto attivi; http:/www.ugualiepartecipi.it/allegati/madesionesoci.pdf Come socio amico :http:/www.ugualiepartecipi.it/allegati/madesioneamici.pdf potrai partecipare a tutti gli eventi ma senza voce attiva, e però ci assicuri che possiamo contare su di te.
Il foglio di adesione compilato e firmato può essere inoltrato via E-mail a info@ugualiepartecipi.it o consegnato al parroco di Nostra Signora delle Nazioni in Sant’Eugenio Papa.
grazie Angelo per il tuo intervento..
EliminaForse sono arrivata al punto di non avere quasi più nulla da dire. Ogni articolo che leggo e condivido e' l'esatto contrario della informazione mediatica e della politica reale. Ho creduto molto nel liberalismo e nella possibilità di uno sviluppo civile basato sulla giustizia e sul rispetto della natura, intendendo non solo terra, mare e monti. Ma pare che oggi il problema più importante sia concedere i matrimoni ghey, liberare le carceri sovraffollate, raccontare che la scuola deve tornare ad una cultura classica ed illuminista. Ebbene, a questo fine, finita la prova del cuoco trasmettono solo programmi di grande cucina francese o cinese. Mentre l'America ci insegna a seminare pomodori sul balcone. Fortunatamente ancora nessuno ci ha imposto di tenere in casa galline e porci. Ragazzi, con tutto il rispetto per la Corrao e per quanti riescono a concentrare su un solo problema, io mi sento confusa e, perché no, timorosa di vivere in un mondo di pazzi pronti a cambiare bandiera ben sapendo che la legge del più forte è l'unica legge che vale. Ma vogliamo fare qualcosa? Siiii, dobbiamo darci delle priorità e forse dare più spazio ad una Europa che sia una potenza e non una finzione.
RispondiEliminagrazie Gloria Trizzino,per L intervento...
EliminaHo l'impressione che ai commentatori di "Politica Prima" gli articoli sll'ammbiente interessano veramente poco.
RispondiEliminaTempo fà il nostro Direttore ha pubblicatoun articolo sullo smaltimento dei rifiuti in Sicilia, sulla differenziata, sugli inceneritori.
Totale 7 commenti.
Da 3 giorni Giangiuseppe propone un articolo di Barbara Corrao:
"FACCIAMO QUALCOSA PER IL NOSTRO AMBIENTE".
fino al momento attuale solo 12 commenti.
Articolo della Sardisco sull'elezione del sindaco di Gela 75 commenti. Quasi tutti grillini.
Articolo della Sardisco sul sindaco di Bagheria molti commenti. Quasi tutti grillini.
Articolo sulla trazzera di Caltavutro. un sacco di commenti. quasi tutti grillini.
Possibile che a loro interessa solo la propaganda e non interessa l'ambiente?
La Sardisco tace.
Adesso mi aspetto i commenti da parte dei grillini per rimbeccarmi. Saranno ben venuti.
Ma no Michele, perché dice cosi? L'articolo è bellissimo, interessantissimo e scritto molto molto bene! complimenti a Barbara Corrao. Personalmente, e nel piccolo della mia famiglia e del mio gruppo di amici, cerco di non inquinare mai. A partire dai mozziconi di sigarette schifosamente sepolti sotto la sabbia a finire ai cicles buttati per strada (che per altro ammazzano gli uccellini che, scambiandoli per molliche di pane, rimangono col becco imprigionato). Non ho commentato semplicemente perché non avevo nulla da dire o da ridire. L'articolo è splendido e il problema assai sottovalutato dal ministro dell'ambiente completamente sordo. Senza andar troppo lontano e restringendo i confini...in Italia abbiamo la terra dei fuochi, industrie come L'Ilva e delle leggi inesistenti......come al solito. Per il primo ministro & co. che, tutti i problemi che sta vivendo l'Italia in questo momento, l'unico motivo per cui il Pd si spacca è l'elezione dei senatori nella riforma costituzionale o la legge elettorale! Riforma Fornero, Ddl scuola, altri 3 miliardi di euro regalati alle banche, aumento dell'Iva, 9 milioni di poveri e loro pensano a come farsi rieleggere.... La triste verità è che i potenti, gli unici che potrebbero e dovrebbero fare qualcosa, se ne infischiano e a noi non resta che la presa di coscienza e il nostro piccolo contributo.
EliminaIn ogni caso, sono contenta non lo nascondo, che piace quello che scrivo! Qui son due le cose....o io scrivo talmente bene e cose talmente interessanti....oppure i grillini (come li definisce lei) sono in grande aumento! Buona giornata signor Michele e complimentissimi all'autrice di quest'articolo!
P.S. ieri sera al TG5 (mediaset) hanno fatto vedere un gruppo di siciliani, giustamente incavolati, che protestavano perchè sull'autostrada della vergogna nessun lavoro è stato ancora iniziato. Hanno parlato del grosso disagio che purtroppo devono subire e di quanto questo gravi su di loro. Nessunissimo accenno alla strada-toppa (come la definisco io) che il Movimento 5 Stelle, col taglio dei loro stipendi, stanno mettendo in piedi. Eh va beh......mica sono andata su tutte le furie....pazienza. Come vede Michele se ne parla bene, se ne parla male e non se ne parla proprio. Stia sereno, è tutto normale. Salutammo...
EliminaCaro Michele, hai perfettamente ragione per qaunto affermi. In realtà Barbara Corrao ha trattato un tema di importantissimo interesse, un tema che riveste l'intera umanità e la stessa sopravvivenza della specie umana. Ho notato che c'è stato più interesse per il referendum greco che di concreto non ha alcun significato ne etico e neppure morale. Riguarda quel lato della politica che si presta ad ogni interpetrazione .... ma sempre di carattere politico!! Ognuno è chiamato oppure a rinunciare ad ogni tipo di considerazione. Ogni espressione dell'uomo è da tenere in considerazione, ma giustamente come hai fatto rilevare, e sono certo che è l'opinione del direttore, dibattere su problemi seri occorre senza dubbio la massima partecipazione.
EliminaGrazie.
EliminaUn problema di cui l'umanità si è resa conto, purtroppo da poco tempo, è il degrado dell'ambiente, che mette a rischio la sopravvivenza, rendendola invivibile. E' molto complesso oggi agire, perchè si potrebbe rompere l'equilibrio dell'intero sistema, poichè i vari elementi sono collegati. Oggi il nostro pianeta non è più in grado di far fronte all'azione dell'uomo, i terreni si impoveriscono, i rifiuti non smaltiti, spesso tossici, attaccano e inquinano le nostre città. Ci siamo illusi che la natura fosse un bene inesauribile, mentre adesso ci accorgiamo che non è più cosi. Bisognerebbe orientare la capacità creativa dell'uomo, verso la ricerca di nuove tecniche per la conservazione dell'ambiente, che non è solo il verde che ci circonda, la natura, ma in realtà è un insieme di altri fattori, con esseri viventi, che permettono la vita e la continuità del nostro sistema.
RispondiEliminagrazie Rosaria Ferrara per il tuo intervento...
EliminaPrima di tutto ringrazio Barbara Corrao per aver affrontato un tema che riguarda la sopravvivenza dell'umanità. Il Papa l'ha affrontato addirittura con una Enciclica, il che significa che davvero siamo sull'orlo del baratro.
RispondiEliminaIo credo che l'apporto individuale di ognuno di noi sia importante per quanto riguarda la salvaguardia dell'ambiente, ma ritengo altresì che se non cambieranno i modelli di sviluppo, la fine del pianeta non sarà tanto lontana.
Perchè lego il modello di sviluppo economico ad un problema di mera natura ambientale? Ma perchè l'accumulo di ricchezza, l'aumento della produzione per competere sui mercati, sono elementi che contraddicono il fine ultimo della salvaguardia dell'ambiente e del pianeta.
Per esempio, la ricerca di energia diversa da quella data dal petrolio, dal gas, dal carbone, e dagli altri elementi non rinnovabili, a che punto è nel mondo? Non credo che si siano fatti molti passi in avanti. Il motivo del ritardo si "giustifica" con l'interesse delle multinazionali, con quello dei produttori (fin che ne hanno) di petrolio e di tutto il resto. D'altra parte questi preferiscono "un uovo oggi, piuttosto che una gallina domani".
Le catastrofi naturali saranno ancora presenti dunque, e, credo, per molto tempo ancora.
Ci avevano terrorizzati con il buco nell'ozono, oggi a che punto siamo? Perchè non se ne parla più? Lo scioglimento dei ghiacciai eterni che fine ha fatto, visto che non molto tempo fa veniva prevista perfino l'affondamento definitivo di Venezia, e di di tanti altri lidi, data la grandissima quantità d'acqua che si sarebbe riversata in oceano.
Io quindi non sarei tanto ottimista sulla possibilità di salvare il pianeta dai nuovi lanzichenecchi dell'econoima e del capitalismo. Questi conoscono una sola regola: gudagnare, gudagnare, guadagnare, non importa come. Non importa se il pianeta andra a ramengo.
Sbaglio? Meglio! Ma fin che le catastrofi si presentano con ritmi incalzanti (vedi cicloni dai nomi esotici), credo, purtroppo, di indovinare ciò che ci aspetta.
Tra l'altro, io che (l'ho dichiarato molte volte) sono un afnostico, CREDO NEL DIO NATURA, OLTRE CHE NELLA BUONA FEDE DI FRANCESCO E DEL SUO AGIRE PER SALVARE IL PIANETA. Dico questo perchè il Papa sicuramente non metterà in atto vendette, MA LA NATURA SI.
L'aumento della temperatura sulla terra, l'aumento esponenziale dei cicloni, delle alluvioni, delle frane (Italia docet), e di tutte le catastrofi naturali, non sono altro che la ritorsione della natura nei confronti dell'umanità. E' importante quindi l'acquisizione di una nuova e più sensibile cultura da parte di tanta umanità, ma finchè questa cultura non verrà acquisita dai produttori, dalle multinazionali, e dalle sette sorelle del petrolio, cari amici, scusatemi, ma io resto pessimista.
L'articolo di Barbara Corrao tratta un argomento scottante e strettamente connesso alla vita degli esseri umani sulla Terra. Una lotta forsennata allo sviluppo e alla crescita che ha spesso determinato anche disastrose conseguenze. Da numerosi decenni si parla di un pianeta al collasso, di un livello demografico insostenibile, di buchi nell'ozono, di clima impazzito, di siccità e desertificazione incombente, e di scioglimenti dei ghiacciai. Moltissime verità che riguardano disastri reali, e anche qualche esagerazione e forzatura. Ci sta.
RispondiEliminaOrmai siamo abituati a passare da un’emergenza all’altra assistendo alla lunga battaglia tra i catastrofisti cronici e gli ottimisti a prescindere. Io mi sento poco poco più vicino a questi ultimi. Nel senso che, credo, questo nostro generosissimo pianeta, ha potenzialità così grandi e ancora inesplorate da riservare molti anni di dignitosa vivibilità al punto da farmi guardare al futuro prossimo con una visione meno pessimistica di ciò che la pressione mediatica impone.
È vero, la natura è bella generosa e buona. Ma anche cattiva, e capace di scatenare disastri inimmaginabili. E, senza tema di essere smentito, a prescindere da qualsiasi comportamento di chi sta al vertice della piramide vivente.
Per concludere intendo dire che c’è tanto da fare per migliorare le cose e salvaguardare l’ambiente che ci circonda. Ma molte di queste attività dipendono, tanto per cambiare, dall’educazione e dalla cultura dei popoli.
Grazie Direttore per il suo intervento....gentilissimo come sempre...
EliminaSono con te e con Francesco ma bisogna combattere strenuamente contro il grande Moloc dei potentati politico-finanziari mondiali.Per gli utili loro non si fermano e non si fermeranno nemmeno davanti ai genocidi
RispondiElimina