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sabato 20 giugno 2015
I migranti nella “Giornata mondiale del rifugiato”
di Giangiuseppe Gattuso - Tornano i muri. E continua la vergogna di società evolute, opulente, egoiste. Di “paesi” prosperosi, nei quali ricchezza e benessere vanno di pari passi con xenofobia e razzismo. In un’Europa arroccata, chiusa in se stessa e sempre più un insieme di staterelli paurosi e attenti a non scontentare le ‘pance’ dei loro cittadini. Che si rimpallano la gestione di quote d’ingresso, mentre attuano procedure inflessibili di respingimento. Dimenticando colpevolmente i 23.000 morti del Mediterraneo dal 2000, e carezzando l’idea di mettere in discussione il trattato di Schengen. Uno dei pochissimi obiettivi dell'Unione" realizzati, e straordinariamente bello.
Ovviamente per limitarne gli effetti. Al punto d'immaginare la costruzione di barriere invalicabili perché non passino da questa parte. Loro, i neri, e pure musulmani, quelli che vogliono invaderci. Come se non bastassero i Rom con i loro campi, abusivi, sporchi, senza voglia di lavorare. Che rubano e rapiscono i bambini. Perché noi siamo diversi, abbiamo la nostra identità, le nostre tradizioni, l’orgoglio di cittadini di un popolo fiero... cattolico, e seguaci di Francesco.
L’idea lanciata dal primo ministro ungherese Orbàn, una barriera lunga 175 chilometri e alta quattro metri, al confine con la Serbia, è l’ultima della serie. Per bloccare chi arriva a piedi da lontano, macinando chilometri ogni giorno per fuggire dall’orrore, per afferrare un sogno. E arriva dopo l’ipotesi di bombardamento dei barconi vuoti nei posti di partenza, o la costruzione di “centri di accoglienza” al di la del mare, per non farli allontanare troppo dalle loro terre. Per evitare che possano farsi male.
Ma quattro metri di altezza non bastano, in fondo non è poi così difficile saltarlo. È la preoccupazione di qualche ungherese che abita vicino al confine. E per la verità la nostra vicina e cattolicissima Spagna sperimenta ogni giorno a Melilla, la città autonoma sulla costa orientale del Marocco, la validità delle sue ben più alte barriere.
Cancellando anche la storia.
Racconta Franco Gentile, prezioso autore e commentatore di PoliticaPrima. “Nel 1956 lavoravo al Centro Emigrazione di Genova quando scoppiò la famosa rivoluzione ungherese. E su incarico del Direttore, per un mese intero ogni giorno lasciavo Genova nel pomeriggio e arrivavo a Tarvisio verso la mezzanotte, insieme ad un interprete del Comitato Intergovernativo per le Migrazioni Europee. Prendevamo in consegna uno o due vagoni provenienti dall'Austria, stracolmi di "profughi", gente disperata che fuggiva dalla Patria in rivolta.
Ripartivamo subito alla volta di Genova e durante il tragitto mettevamo ordine fra quella gente, dando loro una identità e una speranza. A Genova verso le nove della mattina raggiungevamo il porto e quella gente veniva imbarcata su navi dirette in Canada, Australia e Stati Uniti. Qualche volta, non essendo le navi pronte li alloggiavamo per giorni presso il Centro.
Ancora oggi ho presente l'ansia, la speranza, la gioia della libertà impresse negli occhi di quelle creature che sfuggivano alla schiavitù del loro paese verso la LIBERTÀ! Quella ritrovata loro speranza di vita la porto ancora con me ed è ciò che alimenta il mio amore verso le creature che approdano oggi sulle nostre coste con la stessa ansia e la stessa speranza di quegli ungheresi del ‘56 e con grande tristezza mi chiedo come possono aver dimenticato gli ungheresi di oggi la stessa speranza che fu dei loro padri”.
E allora che fare. Continuiamo ad alimentare la paura, lanciamo accuse, ci preoccupiamo dei costi, del lavoro che non c’è, e anche delle indegne speculazioni. Siamo contro gli scafisti, ma anche contro i centri di accoglienza e le operazioni di soccorso in mare. Costano troppo anche quelli e poi dobbiamo pure assisterli. E trasformiamo una grande operazione umanitaria, una missione di solidarietà e di accoglienza in un’arma potente di scontro elettorale. Che vergogna. Da chiunque provenga. Lega, destra, centro, sinistra. E pure dai grillini.
Adesso attendo. Da quando ho sentito la forte indignazione sulla tragedia del barcone affondato a 60 miglia dalla Libia con circa 800/900 esseri umani, domenica 19 Aprile 2015.
"Andremo a riprendere il barcone in fondo al Mediterraneo. Il mondo deve vedere. Costerà 15-20 milioni di euro, spero pagherà l'Unione europea se no pagheremo noi, ma tutti devono vedere quello che è successo, voglio che smettano quelli che fanno i furbi e ci fanno le lezioni". Parole solenni di Matteo Renzi. Bellissime e significative, un segnale forte degne di uno statista e di un cattolico, come lui ė.
Ė trascorso, però, un mese pieno. E io nella “Giornata mondiale del rifugiato” attendo speranzoso, sicuro che questa volta il "Giovane Fiorentino" non mi deluderà.
Giangiuseppe Gattuso
20 Giugno 2015
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Temo la tua attesa resterà....disattesa, lo temo fortemente, il signore dei proclami non ce la farà, non ce la può fare, nemmeno se lo volesse davvero, in un paese che ha dimenticato la propria migrazione, verso una libertà e un benessere che non esisteva...in una Europa che esiste solo sulla carta...e forse neanche...in un unità che è solo monetaria, ma non sociale, dove ognuno guarda il suo orto personale, in un continente di tante nazioni unite solo dalla salvaguardia al danaro, dove lo spread conta molto più delle persone.
RispondiEliminaDopo aver colonizzato e sfruttato tutto il possibile in Africa, come in altri posti, si abbandona il campo e....si arrangino...questo è il pensiero ricorrente in molte menti, italiane, francesi, inglesi, per parlare dei maggiori colonialisti, in altre menti c'è la paura, paura che questi poveri profughi, o anche solo disperati, vengano ad invadere un luogo che non è il loro, con la loro speranza di una vita migliore....una domanda mi viene da fare....ma quando sono andati a colonizzare, a depredare...lo hanno chiesto in permesso di farlo?
E non parliamo di operazione umanitaria...non lo è ...non deve esserlo, deve essere soltanto un fatto, logico e normale in un mondo che appartiene a tutti...e continuiamo ad attendere...
Qualsiasi commento sarebbe inadeguato al pregevole testo, che rispecchia con grande realismo lo sgomento, la paura dell'altro che ha dato tanto credito a opportunisti politicanti di destra, non solo in Italia, ma nell'intera UE.
RispondiEliminaA proposito delle dichiarazioni audaci del giovane fiorentino non nutro molta speranza: non sarebbe la prima volta che l'azione del nostro premier contraddice le sue parole.
Si è tanto detto delle radici cristiane dei popoli europei, ma finora il nostro Paese è stato l'unico, sostanzialmente, a farsi carico di questa emergenza che sta divenendo cronica. C'è da augurarsi che vada a buon fine la riscossione degli animi sollecitata dalla coraggiosa enciclica di Papa Francesco, "Laudato si" mio signore, ma temo che non basterà:
Si tratta a lungo e con scarsi risultati l'opportunità dell'accoglienza per quote nei vari paesi dell'UE, e nel frattempo tanti altri nostri fratelli vengono inghiottiti dal mare e chi riesce con immane fatica a superare le difficoltà immense della lunga fuga da guerre e dalla fame. trovano nuovi muri a separarli dalla speranza..
la verità è che siamo un popolo di smemorati se pensiamo che all'inizio del mille e novecento solo dalla Sicilia partirono per le americhe oltre un milione di siciliano ( ma anche tantissimi veneti ) da tutte le parte povere della misera Italia partirono in cerca di una vita migliore tantissimi Italiani ... ed ora immemori di tanta tragedia ci mostriamo egoisti e refrattari ... non ci sono parole per descrivere tanta disumanità
RispondiEliminaSplendido e sentito pensiero, espresso con la maestria che gli è propria, dal nostro GianGiuseppe Gattuso il quale ha voluto anche ricordarmi in questo suo scritto e lo ringrazio dell'immeritata, a mio parere, attenzione.
RispondiEliminaLe sue aspettative circa la realizzazione delle intenzioni espresse dal premier ho paura che resteranno davvero delle "aspettative" per la nota facilità alla promessa da parte del Primo Ministro che però pare abbia anche il dono di parlare d'istinto e poi di scordare, quasi subito, quello che dice.
Quello che c'è di concreto in tutta questa faccenda è il dramma esistenziale di quella povera gente che sfruttata da secoli ora viene trattata alla stregua di una invasione di cavallette dimenticando che sono fatti "a nostra immagine e somiglianza, tranne, per alcuni, il colore della pelle. E' una vergogna che colpisce l'intero globo terrestre e che mette in evidenza non la primitività ( seppure ve ne è una in gente che abbandona ogni cosa per salvare almeno la vita) ma la cavernicola usanza della legge del più forte che difende la propria forza distruggendo, senza alcuna pietà, delle vite umane, degli esseri incolpevoli, e con furia hitleriana ,scientemente, condannandoli a morte in nome di astruse pretese di una inesistente e pretesa "civiltà superiore" Vergogna mondo!
Articolo bello e dice una verità scottante di cui, purtroppo ci si dovrebbe vergognare. Fatti che mi danno malessere e soprattutto l’indifferenza e la brutalità umana, che tocco in prima persona, purtroppo... L'egoismo, la crudeltà fisica e mentale, l'arroganza, la sopraffazione, la prepotenza di chi ha un po' di potere... l'uomo soccombe, prevale la sua bestialità ho voglia di piangere che solo Dio sa... anche per questi nostri fratelli disperati, trattati al di sotto delle bestie da circo... Lo SCHIFO CHE PROVO PER TUTTA LA POLITICA ITALIANA; EUROPEA E MONDIALE è INCOMMENSURABILE COME LA MIA SFIDUCIA E DISPERAZIONE. Un'accozzaglia di delinquenti, predatori, crudeli, senza umanità... BESTIE.
RispondiEliminaCara Lucia, trovo il tuo sfogo umano e condiviso credi. Per dodici annj e mezzo ho lavorato con gli "emigranti" e per circa cinque sono stato anche, come si veniva definiti allora, "preselezionatore di emigranti" in quanto fui incaricatodai miei superiori presso l'Ufficio Internazionale del Lavoro quale primo "intervistatore" degli aspiranti emigranti. Sapessi quante sofferenze ho visto, quante vittorie e quante sconfitte.....oggi son vecchio e, diciamolo pure, pressoché inutile ma quei ricordi messi a confronto con la realtà di oggi, mi tormentano e mi costringono a riflettere sulla tragedia più grande che possa colpire un uomo: lo sdradicamento, volontario o forzato, dalla sua origine, dal sua habitat,dal suo costume ed uso, dalla sua gente se non addirittura dalla sua famiglia......... Una vera sofferenza che mai l'egoismo dei cosiddetti "civili" uomini d'oggi potrà comprendere e condividere.
EliminaIl mondo, invece di progredire, è divenuto sempre più arido e ferino. e bestiale!
Quando scappavano dall'Ungheria, dalla Polonia, dalla cecoslovacchia, dalla DDR dalla Russia, tutta l'Europa li accoglieva a braccia aperte perché, "poverini" cercavano la libertà. No anche allora, nel 99% dei casi si trattava di emigrazione economica. Però faceva comodo alla propaganda del mondo occidentale., perché scappavano da comunismo.
RispondiEliminaPreciso,attendibile e vero articolo. sono preoccupata della situazione in cui versa l'Italia e l'Europa, di tutti gli omicidi e violenze, che a volte sembrano banali ma significano morte.Leggo e sono preoccupata per l'uscia quasi sicura dell'inattendibile Grecia.
RispondiEliminaIl fenomeno dell’immigrazione è certamente un fenomeno epocale, enorme e nello sesso tempo molto complesso. Una fiumana umana che si sposta verso il nord del mondo, lasciandosi dietro interi territori devastati dalla fame e da continue guerre tribali. Affrontano una infinità di pericoli affidando la propria sopravvivenza ad un nomadismo diventato ormai endemico. Dobbiamo prendere atto che, almeno per l’occidente, non sarà mai più come prima, il suo volto subirà una profonda metamorfosi culturale. Nel frattempo quello che definiamo “mondo civile” quali iniziative prende per far fronte a questo tsunami epocale? Nessuno dei nostri politici, si preoccupa fronteggiare con politiche adeguate, ma soprattutto di capire quali saranno i risvolti futuri di questo incessante esodo. Intanto c’è chi con disinvoltura, disinteressandosi del problema, riesce ad alimentare il sospetto e la “paura del diverso”, solo con lo scopo di ricavare un vantaggio politico sull’avversario. Si dimentica spesso che siamo stati da sempre un popolo di emigrati subendo ingiustizie e discriminazioni e morte. Sono le stesse persone capeggiate dal leghista Salvini, che , durante il flusso migratorio verso il nord, noi meridionali eravamo accusati di essere sporchi e arretrati e privi di ogni forma del vivere civile. Io stesso agli inizi degli anni 70, cercavo casa a Milano e spesso trovavo il cartello: “non si affitta a meridionali”. Negli anni dei grandi esodi, che seguirono il ‘900, negli USA i siciliani quando venivano censiti, venivano marchiati come “non white”, in sintesi i meridionali venivano censiti separatamente dagli italiani del nord. Il “fenomeno” immigrazione, infatti, presenta notevoli implicazioni economiche, sociali, culturali, di ordine pubblico. Presenta sia problemi sia benefici, che non sono un dato fisso e inevitabile, ma il risultato della nostra capacità di gestirlo. Ogni discussione su questo tema, però, non può essere una fredda comparazione di costi e benefici. Non bisogna mai dimenticare che il “fenomeno” immigrazione è fatto dagli... immigrati: uomini in carne ed ossa, con le loro storie, le loro speranze, le loro paure e debolezze, i loro diritti (e i loro doveri), la loro creatività, la voglia di rendersi utili (o di approfittare delle situazioni), i loro vincoli familiari. La dimensione dell’immigrato-uomo spesso è trascurata anche da coloro che vedono nell’immigrazione solo una risorsa, e che si vorrebbero porre come paladini degli immigrati. Ma vedremo che proprio la dimensione di umanità può essere calpestata e offesa, se l’immigrazione è incoraggiata senza nessuna gestione o controllo.
RispondiEliminaGli esseri umani sono divisi in Nazioni non comprendono che l'equilibrio del mondo risiede nel combattere le disparità e ridurle. Credo ci voglia una certa presa di coscienza e onestà intellettuale per scrivere ciò che hai scritto, non è sempre facile sfuggire ai clichè ed è molto più comodo rifugiarsi nel pregiudizio esercizio ampiamente praticato dai cittadini europei incapaci di comprendere dove risiedano le criticità del problema.
RispondiEliminaCredo in tanti debbano leggerlo.
Allo stesso tempo devo dire che non credo il giovane fiorentino NON potrà non deluderti impegnato com'è ad analizzare il problema dai suoi aspetti marginali, incapace di affrontarne il cuore ed indicare soluzioni a livello europeo.
Abbiamo letto parole di buon senso nelle riflessioni di Giangiuseppe. Credo che in esse si possa rivedere la parte più solidale degli italiani che ripudiano L'odio e la discriminazione razziale. Purtroppo credo che le aspettative di Giangiuseppe (ne è consapevole egli stesso) non verranno onorate da parte del bullo di Pontassieve (erroneamente scambiato per fiorentino) per la semplice ragione che trattare questi temi, compiendo gesti simbolici di un certo tipo, puó fargli perdere consensi in certa parte della destra a cui Renzi ormai guarda da tempo. Ecco perchè il barcone in fondo al Mediterraneo puó aspettare, come è nel suo stile e nella sua pratica degli annunci, ai quali non seguono mai i fatti conseguenti.
RispondiEliminaSono certo che quel barcone, Renzi lo tirerà su.
RispondiEliminaManterrà la parola e farà riflettere e vergognare tanti miserabili, e ci darà un po' di dignità.
Spendere 20 milioni di euro per tirare su un barcone pieno di cadaveri sarebbe anche un atto onorevole se non provenisse dal presidente del consiglio di una nazione che sta morendo! da un presidente che con la legge fornero ha rubato fior fior di quattrini ai pensionati senza restituirli affatto! il presidente di una nazione che calcola la chiusura di oltre 50 aziende al giorno! il presidente di una nazione che conta oltre 250 suicidi dall'inizio del 2015! Questo non lo accetto. Il mediterraneo è un cimitero e non ci sono solo quegli 800 morti purtroppo! e poi.....ma 20 milioni???? quanti ne servirebbero in realtà e quanti, invece, andrebbero nelle tasche delle cooperative che lucrano sulla pelle di questi disperati? Mister Renzi con questa dichiarazione, che sono sicurissima che nemmeno manterrà...come tutto cio che promette, vuole solo mettersi in mostra come i suoi mille selfie e i suoi mille twitttttt! in realtà non gliene frega niente! e lo dimostra il fatto che, da presidente di una nazione ridotta alla fame, fa proposte di questo genere! m'indigno! e mi indigno mille volte e mi vergogno di essere rappresentata da un parassita del genere!
EliminaStefania, credo che queste tue invettive sia esagerate e, in questo caso fuori luogo. Renzi avrà mille difetti ma su questa ipotesi del recupero del barcone ha tutta la mia approvazione e solidarietà. Il problema di questo Paese non sono i 20 milioni di euro da spendere. Sarebbero solamente un atto di giustizia e un segnale fortissimo nei confronti dell'Europa e del mondo intero. Stiamo parlando di gente disperata che fugge dall'orrore. Uomini donne e bambini nei confronti dei quali dovremmo essere tutti solidali... tutti.
EliminaUno che non ha pietà dei suoi anziani che frugano nei cassonetti dell'immondizia, che se ne frega se il 47% dei suoi giovani non lavora, uno che abbandona i propri malati di sla....i propri handicappati alle loro sorti....uno che rimane sordo alle richieste urlate dal proprio popolo.... Dubito fortemente che tiri su il barcone per misericordia! anzi, lo escludo proprio! Il suo è solo un "selfie"
EliminaIo sono convinto che la ragione sta nel mezzo e cioè nel fatto che le regole vanno rispettate e chiunque non le rispetta deve essere punito! Le regole prima di tutto sono quelle umane dettate dal cuore e dall'intelligenza ed io che sono un credente intendo "Idieci comandamenti" di dio che appresi da piccolo quando andavo al catechismo! Ciò premesso, dico: annulliamo gli stati e creiamo un solo stato "Lo stato mondiale" ove tutti gli uomini della terra sono i suoi cittadini! Utopia! Ed allora se esistono gli stati per come esistono, ogni stato deve rispettare le regole dell'altro stato! Chi contravviene alle regole, dunque, deve essere sanzionato! L'emigrazione clandestina è una sorta di infrazione delle regole, ed io che vivo di pensione che non mi basta per campare, come faccio a sopravvivere se lo stato mi continua a tartassare senza pietà assottigliando sempre di più la mia pensione a caussa delle enormi spese che si devono sostenere e derivanti dal fenomeno dell'immigrazione?
RispondiEliminaIl Direttore, con la solita maestria affronta una questione che implica riflessioni profonde in modo semplice e comprensibil, anche da coloro che i muri li hanno nei cervelli ancor prima che sul terreno.
RispondiEliminaLa riflessione che mi propongo di scrivere è la seguente: La fuga dai Paese in guerra, da Paesi in cui ci sono fame, carestie e malattie. La fuga da regimi totalitari, ove esiste amcora la tortura, la delazione, la mancanza di qualsiasi libertà è ampiamente giustificata. Queste persone hanno diritto di essere salvate aiutate, curate e sfamate.
Ma quello che voglio dire è una cosa diversa rispetto al momento contingente e di ciò che è doveroso fare nell'immediato.
Io penso che questa "invasione", come la chiamano i beceri razzisti nostrani di casa nostra, non si potrà mai fermare, se non ci sarà un cambio di cultura, che non è tanto e solo riferito all'ospitalità, ma a ben altro, che ora mi proverò a dire.
Per poter affermare ciò che desidero esprimere, devo una volta di più prendere atto che nel mondo il COMUNISMO HA PERSO ED IL CAPITALISMO HA VINTO.
Bene. Partiamo da questa inconfutabile realtà.
Il capitalismo si accompagna al LIBERISMO, ed il tutto viene chiamato democrazia.
E' questa "democrazia" che è la causa maggiore del fenomeno dell'immigrazione.
Mi spiego: Lo potrei fare anche con la percentuale già chiarita molto bene dal grande Trilussa con la teoria dei due polli, ma sarebbe troppo semplicistico.
Oggi la libertà, la democrazia, il buon vivere civile, consiste nella possibilità che alcuni possano arricchirsi enormemente a discapito di altri. Non c'è limite alla ricchezza accumulata in poche mani. Poco importa se questa ricchezza si è accumulata vendendo armi, oppure affamando genti a cui si è depredato tutto.
La fiilosofica capitalistica si chiama CRESCITA...... dei guadagni delle multinazionali, dei Paperon de Paperoni vari sparsi sul pianeta.
In sintesi voglio dire che le colonie inglesi, portoghesi, francesi, e quelle del puzzone Italiano durante il ventennio, sono state depredate di tutto, non solo delle libertà individuali. Purtroppo la storia continua, non più come prima, ma semplicemente "comprando" oro, uranio ed altri beni preziosi a prezzi imposti dal compratore.
Tutto questo viene chiamata democrazia dal mondo occidentale.
Detto questo, e considerato che lil 90% delle ricchezze mondiali è posseduto dal 10% degli abitanti del momdo, come si può pensare di fermare coloro che scappano dalla miseria, dalla fame, dalle guerre, dalle persecuzioni razziali, politiche, , peggio, religiose?
Ecco, secondo me quali sono le cause alla base di tutto. Al mondo ci sono coloro che mangiano troppo, e i più mangiano poco..... o nulla. E' evidente che se non ci sarà una ridistribuzione della ricchezza in modo diverso, fermare l'immigrazione è come tentare di svuotare l'oceano con un semplice cucchiaio. Cosa propongo? Beh, ho già detto cosa fare nel momento contingente. Propongo di ritornare al comunismo? Ma giammai! Propongo semplicemente di mettere in pratica ciò che sostiene PAPA FRANCESCO....... anche se bush junior lo ha definitp comunista. A me il "comunismo" di Papa Francesco mi sta bene.
Intanto il trattato di Schengen e di una libera circolazione in Europa per gli europei e non per gli africani e nemmeno per altri popoli. D’altronde quando si arriva alle dogane degli aeroporti c’è lo sportello per gli europei e uno sportello per gli extracomunitari.
RispondiEliminaQuesto che sta subendo l’Italia è un invasione pura e non si può accettare. Le frontiere vanno rispettate e questi barconi vanno trainati immediatamente indietro.
Tutta questa gioventù arriva e esigono diritti.
Ma quali diritti? Dovrebbero ringraziare per il vitto e l’alloggio che diamo.
Si sa che il popolo africano non ama lavorare. Ed è questa la prima cosa ad insegnare a questa gente. Seconda cosa il rispetto degli altri popoli.
Io sono del parere che i popoli non vanno mischiati. Porta solo disordine rabbia e xenofobia.
Troppa gente nel nostro paese soffre non ha cibo e lavoro.
Ogni paese deve occuparsi in primo luogo della sua gente. E se poi c’è la possibilità si aiutano i vicini. Ma a casa loro.
Alle loro manifestazioni c’è molta arroganza e i cittadini italiani subiscono aggressioni e questo non va bene. Su tutto questo c’è da scrivere un libro. Vanno fermati questi sbarchi e al più presto.
Spendere 15-20 milioni per recuperare delle salme? Sì certo l'impatto servirebbe per scuotere coscienze ma nello stesso tempo quei soldi potrebbero servire per alleviare le sofferenze dei migranti. Certo che non possiamo far finta di niente di fronte a questa immane tragedia, ma bisogna anche fare alcune considerazioni. L'ONU in questa vicenda si dimostra una tigre di carta. Il suo ruolo è inesistente. I problemi non sono creati dalla vecchia Europa ma sono creati da regimi inetti, corrotti e fanatici. Quello che urge è risolvere i problemi in loco e stanziare fondi per cominciare l'opera. Saranno necessari interventi armati? Forse e credo siano inevitabili. Senza misure energiche e rigorose, il problema si aggraverà e diventerà un cancro che metterà in pericolo l'esistenza di tutti.
RispondiEliminaSpendere 20 milioni di euro per tirare su un barcone pieno di cadaveri sarebbe anche un atto onorevole se non provenisse dal presidente del consiglio di una nazione che sta morendo! da un presidente che con la legge fornero ha rubato fior fior di quattrini ai pensionati senza restituirli affatto! il presidente di una nazione che calcola la chiusura di oltre 50 aziende al giorno! il presidente di una nazione che conta oltre 250 suicidi dall'inizio del 2015! Questo non lo accetto. Il mediterraneo è un cimitero e non ci sono solo quegli 800 morti purtroppo! e poi.....ma 20 milioni???? quanti ne servirebbero in realtà e quanti, invece, andrebbero nelle tasche delle cooperative che lucrano sulla pelle di questi disperati? Mister Renzi con questa dichiarazione, che sono sicurissima che nemmeno manterrà...come tutto cio che promette, vuole solo mettersi in mostra come i suoi mille selfie e i suoi mille twitttttt! in realtà non gliene frega niente! e lo dimostra il fatto che, da presidente di una nazione ridotta alla fame, fa proposte di questo genere! m'indigno! e mi indigno mille volte e mi vergogno di essere rappresentata da un parassita del genere! incapace incompetente arrogante e menefreghista! Se i profughi e gli italiani che stanno perdendo tutto....fossero banche a quest'ora sarebbero tutti salvi! Renzi non è credibile ed è un venduto. In europa non è nemmeno tenuto in considerazione. E' ora che se ne vada!
RispondiElimina
RispondiEliminaAl grido di viva il Papa ci si ritrae, cala il timore davanti a fenomeni migratori che diventano sempre più insopportabili per l'Europa.
Certo l'appello alle coscienze, l'invito a chiedere perdono per la mancanza di carità verso chi arriva in cerca di una vita migliore, commuove! E così si tacitano le coscienze.
Intanto, mi viene difficile comprendere come un capo religioso possa entrare a gamba tesa con delle frasi ad effetto in problemi che sono molto più complessi ( ben lo sa il cardinale argentino....) e che riguardano rapporti politici e accordi presi tra i vari stati dell'UE non privi di difficoltà nel trovare mediazioni e soluzioni “decenti”, sicuramente egoistici, ma non di certo del tutto privi di umanità!
D'altra parte siamo davanti ad un flusso migratorio che non ha precedenti nella storia.
E poi non credo che la chiesa cattolica sia così immune da responsabilità riguardo le tragedie provocate in Africa, e non solo, dovute ad un'ingordigia secolare che di evangelico non ha proprio nulla. Né -sempre storia parla- riguardo la mancanza di umanità!
Che dovrebbero fare gli italiani? Aprire le loro case?
Beh, allora non ci starebbe male la frase di Salvini: quanti ce ne sono in vaticano!
Ma perché la chiesa, invece di montare rimproveri ai poveri cristi, non apre i monasteri e gli appartamenti di sua proprietà, quelli liberi voglio dire; e sono tanti!
Dia l'esempio!
Veniamo allo Stato...
La verità è che in Italia non c'è un governo a cui rifarsi e di cui fidarsi; mancano un pensiero politico, una linea di condotta, un progetto serio. Si firmano accordi o senza rendersene bene conto, o contraddicendo dopo ciò che si è firmato.
E poi, non difendiamo troppo le associazioni di volontariato! Costano tanto e rendono poco!
Sono pasticcioni, “ammucchiano” qua e là i migranti, dagli alberghi alle stazioni deserte, ai centri di accoglienza, alle tendopoli.....fino all'abbandono completo; animate sicuramente anche da buon cuore, ma ci vuole altro!
Ce la prendiamo con la Germania, ma Germania (e con essa la Svezia), è lo stato che ne ha accolti di più di migranti, ben il 40 %, mentre noi siamo solo all'8 %!...Pur tenendo conto delle debite differenze, PIL compreso.
Il problema vero è la Francia che ha provocato il disastro in Libia per gli interessi che conosciamo, contro l'Italia in particolare, e adesso chiude le frontiere; attenendosi comunque agli accordi firmati....cosa che noi non siamo in grado di fare. Solo frasi al vento: abbattiamo i barconi, andiamo a presidiare le spiagge libiche, facciamo patti con i capi tribù dando loro un po' di soldi....e via via cantando!
Di fatto, il nulla: Faremo da soli! Ma che cosa!.....Poi il piano B!
E' un fatto di organizzazione che vada oltre l'illecito dilagante.
L'emigrazione è ormai una realtà, questi disperati sono nostri fratelli, e lo sappiamo anche se il Papa non ce lo dovesse ricordare; ma va organizzata un'accoglienza dignitosa, compresa una nuova proposta per un piano del lavoro che li includa, e non di certo affidata al caporalato e alla mafia!
Come intervenire? Non c'è' commento che possa mettere in discussione il contenuto dell'articolo. Io sono cristiana, ma a questo punto vorrei che questi maledetti "statisti" provassero di persona cosa è' la povertà, la paura, la ricerca della morte come liberazione dagli incubi che portano questa povera gente a vendere la propria pelle per sopravvivere.
RispondiEliminaPurtroppo nessuno di noi ha una bacchetta magica per fermarli tutti e rimettere ordine nei cervelli di quegli assassini che ci governano.. In tutto questo finisce che chi ha avuto forni crematori oggi sembri un esempio di pulizia e civiltà' e ci meravigliamo dei gay, delle lesbiche e dei travestiti. no, dico no e poi no. Nella mia immobilità' fisica posso solo biasimare (che eufemismo!) questo mondo infame che nasconde dietro gli "incidenti" il più' turpe mercato di carne umana.
Ne ero certa Il nostro direttore, ricco di umanità, non si sarebbe lasciato sfuggire l’occasione per parlare degli immigrati, dopo quello che ha deciso l’Ungheria!!! In verità, lascia di stucco la costruzione di una barriera da parte proprio di questo stato e quando abbiamo sepolto le macerie del muro di Berlino. La Rivoluzione ungherese del 1956, fu una sollevazione armata anti antisovietica duramente repressa dall'intervento armato delle truppe russe. Tantissimi gli Ungheresi che lasciarono il proprio Paese rifugiandosi in Occidente. E adoperandosi per diffondere le loro idee nelle nazioni occidentali. Mi ritrovo molto con il commento fatto da Franco Luce. Il problema è complesso e non si può liquidare semplicisticamente. Non mi dilungo sulle posizioni di Salvini che respingo in toto. Si è capito chiaramente che non si possono non soccorrere e che pochi vogliono restare in Italia. Serve capire e bene come affrontarlo e se l’Italia è in grado di far fronte alle conseguenze sanitarie per esempio. I nostri emigranti che arrivavano in America venivano posti in quarantena e spruzzati abbondantemente di DDT e ciò che succedeva ai meridionali ne ha parlato Franco. Serve capire, per un etica della responsabilità le conseguenze che lasceremo alle nuove generazioni, servono maggiori controlli e li chiede anche l’Europa che certamente non è unita e che non vuole sentire di accoglienza. Di questi immigrati molti fuggono dagli orrori della guerra e per questi, l’asilo politico è innegabile se pur definito e regolamentato. In Siria si lotta anche per contrastare l’avanzata dell’ISIS, perché non intervenire per aiutarli? Perché i potenti non intervengono? Altri sfuggono alla fame. L’Africa sfruttata dalle multinazionali, non serve più? Questi si potrebbero aiutare in patria, avviando iniziative e attività. Dandogli la lenza, come si suol dire, per pescare da soli e intanto dargli un piccolo reddito di sopravvivenza. L’Ungheria potrebbe contribuire spendendo per gli immigrati il costo del muro. I senza nome, i senza identità vanno mandati via, prima che scappino da soli e se ne perda ogni traccia, aggiungendosi alla criminalità Il vero dramma è che L’Europa unita dall’accozzaglia di personalismi, non ne vuol sentire. Vergognoso il comportamento della Francia in questi giorni La chiesa perché non fa la sua parte? Possiede ostelli, alberghi (non ci paga nemmeno le tasse) ma non mi risulta che li abbia messi a disposizione. lo saranno per il Giubileo MAH. Anche alti prelati non hanno manifestato tangibilmente propositi di accoglienza, la Boldrini parla degli immigrati e si commuove ma anche lei non ha fatto NIENTE di pratico. Potremmo noi tutti contribuire con delle piccole donazioni ma In realtà l’Italia è sola dinanzi un problema che non è in grado di gestire!!! Non siamo noi siciliani a doverci vergognare, noi italiani direttore, ma i popoli europei!! Personalmente mi vergogno solo di Salvini!!!
RispondiEliminaE' verissimo Marisa, il nodo da sciogliere e che finora nessuno riesce a dare risposta alla domanda sicuramente la più importante che riporto integralmente:"Serve capire, per un etica della responsabilità le conseguenze che lasceremo alle nuove generazioni...." Giustissima riflessione, che cosa lasceremo a coloro che verranno dopo di noi?
EliminaGL'ITALIANI hanno poca memoria Mi meraviglia la disonestà di chi fa finta di non sapere
RispondiEliminaÈ fondamentale ricordare che le drammatiche condizioni provocate da conflitti e da disastri naturali non solo distruggono le vite di coloro che sono costretti alla fuga ma mettono anche a dura prova le risorse delle comunità che li accolgono. La Giornata Mondiale del Rifugiato è un’opportunità importante per ricordare al mondo l’esistenza di queste complesse questioni !
RispondiElimina“Chi non accoglie i rifugiati chieda perdono a Dio . Abbattiamo i muri e costruiamo ponti” Questo il monito di Papa Francesco su chi vuole erigere muri e negare l’accoglienza alla gente in fuga dalla morte e dalla miseria. Quello su cui poi, credo , dobbiamo riflettere è l’ipocrisia di coloro che gioirono e si esaltarono per l’abbattimento del muro di Berlino e che oggi, gran parte di questi, si augurano di erigere un nuovo muro, molto più lungo e tragico di quello di Berlino, per sbarrare il diritto alla vita ed alla sopravvivenza a tanti esseri umani. Non ci possono essere “ due muri e due misure” ed è anche questo il monito di Bergoglio rivolto agli ipocriti e a quei paesi che si definiscono civili e che vogliono erigere muri invalicabili a chi implora aiuto e solidarietà.
RispondiEliminaE per questo io credo ed apprezzo da quanto date scritto, caro Giangiuseppe, che questo papa che non è esagerato definire rivoluzionario, con la mancanza di ideali che ammorba la società, in questo vuoto, diventa un punto di riferimento certo per me e per chi come me è cresciuto nei valori socialisti e cristiani della solidarietà, della tolleranza e della difesa, dei più deboli e dei diseredati .Quei valori per cui si sacrificò Gesù Cristo che fu il primo socialista della storia .Abbattere i muri che si vogliono costruire per respingere i derelitti è un impegno morale civile e cristiano di chi crede nei valori del socialismo." I confini scellerati cancelliamo dagli emisferi" diceva Filippo Turati nel suo inno dei lavoratori. Ed è ciò che predica questo papa rivoluzionario piaccia o no a Salvini,alla Francia,all'Ungheria, all'Austria e ad altri che si dovranno prima o poi rassegnare al fatto che siamo tutti cittadini del mondo, fratelli e compagni che abbiamo diritto ad una esistenza dignitosa in una società di eguali. Ed è quello che ci chiedono quei derelitti che fuggono dalle guerre e dalla miseria con le loro famiglie, con le loro donne e i loro bambini e che chiedono solidarietà ed accoglienza. Ed è per questo che io, da socialista sto nel solco di Filippo Turati che nel suo inno cantava “ i confini scellerati cancelliamo dagli emisferi “ e sto con questo papa che sincero interprete della parola di Cristo predica abbattiamo i muri e costruiamo ponti. JE SUIS FRANCSCO
Se qualcuno ancora ripone speranze nel Fenomeno Fiorentino, resterà deluso come lo sono sempre rimasti tutti.
RispondiEliminaI muri, crescono dove vegeta l'ignoranza che porta il razzismo, la paura del diverso, senza mai ricordare che meno di un secolo fa, noi eravamo loro, trattati come loro.e non ci andava, giustamente bene.
Spero l'uomo riprenda quel barlume di umanità che dovrebbe contraddistinguerlo dagli animali e capisca che l'punica cosa da fare è aiutare chi fugge da guerre e fame...Guerre, nella maggior parte dei casi, che vengono combattute con armi che noi, noi italiani, gli vendiamo-
Spero, con tutto il cuore, qualcuno li aiuti .a trovare cio' che cercano, la libertà e la pace.
Molto bello. Non ce la faccio più a parlare di questo argomento. Consiglio, ogni volta che compare Salvini in tv o alla radio azionare il Mute, funziona ed è fantastico.
RispondiEliminaNon mi piace parlare di "società evolute, giusto chiamarle egoiste ed opulente, anzi obese, grasse e disgustose, come questi bruchi , chiamati bagnanti e turisti, che mangiano solo la metà d'ogni ietanza servita..... ma non danno nulla a chi ne avrebbe bisogno.
RispondiEliminaPreferisco definire queste società società asocali e parasitarie.
Animosamente...................
RispondiEliminaStiamo sempre a tribolare, oggi per un'argomento ,. domani per una tragedia, chi sceglie il comportamento lo fa per fini di apirazioni personali, quelle che spesso non tengono conto della professionalita', dell'onesta' e della coerenza...Rammentiamo per un'attimo noi Italiani chi eravamo, ricordiamo con quanto orgoglio superavamo le frontiere speranzosi...Passata l'ultima guerra , oggi si va' all'esero o come turisti oppure perche' lungi dall'essere gratificati di tanto studio e tanto lavoro , gl'Italiani di oggi sono giovani laureati e preparati, ma ai nostri governanti non interessa...Rammentia mo ieri la veccia america cob lo schiavismo e guardiamola ora con un Presidente di colore scuro, e' passato tanto tempo, sono finiti male tanti negri che speravano in un futro migliore, oggi finalmente, anche se non tutti i problemi sono rispolti, il primo cittadino Ameicano e' negro....Trovo entusiasmo a commentare e con tanto animo sensibile sono orgoglioso che la fraternita e la solidarieta' hanno vinto di nuovo...Noi non siamo l'America e non siamo nemmeno un paese forte economicamente, ma abbiamo aiutato tanti disperati, oggi c'e qualciuno che non li vuole, ma e' solo un'ignorante seguito dai suoi simili......Non dico che 'e tutto giusto, dico semplicemente seismoci tutti insieme e troviamo una soluzione che vada bene per loro e tuteli noi dai criminali che non mancano mai........................................
L'Europa senza regole e senza valori non può scaricare sull'Italia un problema di portata mondiale con l'assoluto silenzio dell'ONU. La Francia a Ventimiglia li sta buttando a mare i migranti mentre in Spagna li affondano. Aiutiamoli nei propri paesi magari creando un fondo monetario europeo ed evitiamo che l'africa sia un problema mondiale.
RispondiEliminaL'argomento non è uno dei più facili come non sono facili le soluzioni (meschini sono quelli che sull'argomento ogni giorno fanno delle speculazioni politiche) ...in ogni caso non si possono chiudere gli occhi e non trovare soluzioni per questa immane tragedia umana ...qualsiasi esodo umano nella storia ha avuto sempre dei risvolti dolorosi ...comunque dovrebbe prevalere sempre il buonsenso e in primo luogo il rispetto dell'essere umano (aldilà del fattore religioso) mettendo a bando gli egoismi di tutti i tipi ...un nuovo mondo è davanti a noi, la globalizzazione richiede nuovi equilibri e di questo credo che tutti i paesi debbano farsi carico, specialmente quelli più progrediti come il nostro ...da Renzi non mi aspetto che vengano ripescati i poveri corpi che giacciono in fondo al mare (un fatto emotivo può fare pronunciare a volte delle promesse inattuabili) ma che riesca a trovare in Europa un'unità di intendi per dare le giuste risposte a questa immane tragedia!!! ...noi italiani non dovremmo mai dimenticare che ci sono molti ma molti più italiani sparsi in tutto il modo (si dice 200 MILIONI) di quelli che popolano la nostra nazione (60 MILIONI) !!!
RispondiEliminaMIGRANTI. E' un fenomeno mondiale che va affrontato da tutti gli Stati, alias ONU. 60 milioni di rifugiati ed emigranti nel mondo non sono un fenomeno che si risolve con i campi profughi eterni e con l'accoglienza senza dare al rifugiato e all'emigrante la dignità del lavoro. Il problema va risolto alla radice. Accoglienza e lavoro per perseguitati politici e religiosi. I VERAMENTE poveri vanno aiutati a svilupparsi economicamente e socialmente nelle loro Patrie con un piano internazionale che coinvolga pure i ricchi Paesi Musulmani produttori di petrolio. Molti hanno paura vedendo quel che succede in alcuni Paesi Musulmani, anche con lancio di bombe dentro moschee e chiese piene di fedeli e con la feroce lotta tra Sciti e Sunniti. In questa massiccia immigrazione è elevata la componente islamica. Nell'aprile 2015, in Kenia, furono massacrati, cultura accoglienza, tolleranza, e 147 Studenti, in un campus universitario, perché non erano Musulmani. Non bisogna fare dei Paesi Islamici tutto un fascio. Egitto e Tunisia hanno guai seri col fondamentalismo islamico. Non dimentichiamo la strage al museo di Tunisi dove furono uccisi anche alcuni italiani. La politica USA ed Europea, se non erro, ha complicato le cose. Primavere arabe? E fu subito inverno! Questa immigrazione va gestita col cuore e col CERVELLO. Abbiamo a che fare con persone che predicano la guerra "santa" con relativo BOTTINO e promettono il Paradiso a chi ci rimette la pelle in tale guerra. Un Signore a sud est dell'Italia ha detto che deve conquistare Roma. E Roma significa Italia ed Europa. Nihil sub sole novi: nell'anno 846 Una grande flotta saracena approdò ad Ostia e saccheggiò Roma; altre visite del genere le ebbero anche Taormina, la Calabria, la Sardegna, la Corsica, la Puglia, Genova, Stati Europei come Spagna, Portogallo, Stati Balcanici e persino la Grecia. E bene che ci si documenti sul significato e il concetto di Dar el Islam; si può consultare internet e Wikipedia. In base a tale concetto è terra islamica quella dove i Musulmani sono già stati, pur se sono trascorsi secoli. I Francesi respingono i migranti a Ventimiglia hanno subito rivolte nelle balieu di persone che non riescono a integrarsi, e hanno subito attentati come quello contro il giornale satirico per il quale tutti dissero "Je sui Charlie". Le vignette erano offensive e di dubbio gusto ma non si uccide nemmeno per vignette del genere. Ma per i 147 Studenti massacrati in Kenya furono pochissimi, tra i quali il sottoscritto, a dire: Je suis keniote! Il quinto versetto della IX Sura del Corano predica di concludere patti con gli idolatri e di ucciderli, OVUNQUE si trovino, appena trascorsi i mesi sacri. Non credo che ci sia molta differenza tra idolatri, fedeli di altre religioni, e non credenti. Occorre prudenza avendo a che fare con persone il cui libro sacro predica di tradire i patti. Aiuto ai Paesi Islamici insanguinato dal terrorismo. Con tutti i Paesi Musulmani pace, collaborazione, commerci, e molta, molta prudenza nel gestire l'immigrazione specie quella islamica. Autorevoli personalità hanno detto che tra gli immigrati possono infiltrarsi anche terroristi. Non solo la Francia ma anche altri Stati Europei hanno subito attentati: Spagna, Gran Bretagna, Danimarca. Occorre cuore, CERVELLO, E OCCHIO VIVO.
RispondiEliminaIo mi chiedo oggi, 23 giugno, cosa è servito istituire una giornata mondiale del rifugiato. Molto terra terra, mi sembra un po' come quella volta quando una delle mie figlie in seconda media,dopo un tira e molla di mesi con una prof che assegnava compiti di punizione a tutta la classe perché c'erano individui che si presentavano da casa con i quaderni intonsi e a detta dell'insegnante, la classe doveva "sensibilizzare" coloro che non facevano i compiti a casa, si alzò in piedi e le disse schietto e tondo che non era quello il sistema e che si, le "rivoluzioni" partono dal basso, ma chi doveva far rispettare la disciplina in classe era lei in qualità di insegnante e persona adulta e doveva assumersi le sue responsabilità. Qui mi sembra la stessa cosa. Coloro che hanno potere decisionale in campo europeo (e mondiale) si lavano la faccia e si battono il petto nella giornata del rifugiato e ci fanno ribollire il sangue chiedendoci uno sforzo collettivo a fronte di un immobilismo e una loro inefficienza. Non ne verremo mai a capo!
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