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sabato 23 maggio 2015

PREGHIERA DI UN SICILIANO

Giovanni Falconedi Davide Di Bernardo - Padre buono è da un po’ che ho deciso di scriverti. E' da un po’ che vorrei parlarti dei miei problemi, della mia condizione.

E, non per sconfortarti, la cosa non grava solo sulle mie spalle, ma anche su quelle di altri 4.994.436 persone. Padre buono io sono siciliano. Ed è dura andare avanti qui, sapendo di poter fare tanto, forse più di chiunque altro al mondo, ma sentendosi sempre schiacciato da quell'epidemia virale che ci attanaglia da più di un secolo.

Eppure di cose belle ce ne hai date: poter guardare nella stessa prospettiva e vedere un vulcano millenario ed un mare meraviglioso non è roba da poco; per non parlare degli ori che hai conservato per noi nel sottosuolo; o ancora di questa terra tanto buona e feconda da far crescere frutti unici e inimitabili.

Eppure qui, la bestia siciliana ha fatto crescere altro, ha prodotto la mafia. Tu, Padre buono, che tutto vedi e tutto senti, sai cos’è.

Sai che quest'animale come una serpe s'insidia tra le persone oneste e non, sai che riesce a trasformarsi diventando oggi uomo di legge e poi sacerdote o assassino, sai bene quello che si prova ad essere impotente. Anche tu, fattoti figlio, ne hai vissuto uno squarcio, ne hai visto una scintilla.

Fino ad ieri mi son svenato nel cercare di spiegare cos'era questa epidemia virale tanto forte e tanto tossica, ma nulla sembrava entrare nelle teste di chi la vede e continua a vederla come un mero fatto storico, lontano dai propri occhi e simile ai personaggi de Il Padrino.

Fino a ieri solo chi ne aveva vissuto da protagonista la trama, anche in piccolo, sapeva capirne la potenza e la gravità.

Poi ieri è accaduto uno di quegli eventi inaspettati e unici. Sono andato al cinema! ed ho visto un film che spero apra, per quanto possibile, le menti dei siciliani e di quelli che lo vedranno in quel tratto di terra dalle Alpi allo Stretto.

pif-mafia-uccide-solo-d-estate-torino-film-festivalIeri sera ho visto "La mafia uccide solo d'estate" ed ho sentito quel nodo alla gola che provi solamente quando il dramma entra nella tua intimità e così, tra gli eroi nobili e meno nobili della storia siciliana degli ultimi decenni, capì che forse è possibile far capire il vero volto della mafia.

Padre buono, ti prego, da siciliano e da uomo, fa che ci si desti da questo sonno e che si inizi a non accettare più il meschino gioco del clientelismo o del chiedere venia per avere quanto dovuto. Aiutaci ad alzare il capo verso il mondo e non ad abbassarlo al passaggio di quelli che si credono “potenti”.

Fa che non restino scintille, ma che si propaghino incendi che brucino via anni di dolori e malefatte da parte della bestia che si trasforma in mala politica e che con essa cammina a braccetto per continuare a dare briciole di pesce a noi siciliani e mai insegnarci a pescare.

Padre buono che sei nei cieli, vieni in Sicilia e liberaci da noi stessi, perché è qui che si nasconde la mafia.

Davide-Di-BernardoDavide Di Bernardo
23 Maggio 2015



Di Bernardo e PIFP.S.
Pubblichiamo questa bellissima lettera, scritta qualche tempo a fa, a PIF, il regista/attore del film “La mafia uccide sempre d’estate” in onda oggi su RaiUno in occasione del 23° anniversario della strage di Capaci dove persero la vita Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.

Davide Di Bernardo lo fece dopo avere incontrato l’artista a Taormina e dopo avere visto il film. La lettera è già stata pubblicata in prima pagina su “La Sicilia” di Catania e adesso l’ha proposta a PoliticaPrima. La pubblichiamo ben volentieri.
Grazie Davide.

***

15 commenti:

  1. Come dice il direttore, questa lettera e veramente bellissima. Però il destinatario, il Padre buono che stà lassù non ti può rispondere perchè di queste bellissime lettere ne riceve tutti i giorni da tutte le parti del mondo. Dalla Siria, dalla Libia, dall'Iraq, Dall'Afgnistan, dallo Jemen, dall'Africa tutta. per non parlare delle richieste singole che tutti i giorni gli arrivano amilioni. La sua scrivania nonostante che è immensa, è tanto piena che non sa più a chi rispondere prima. Quindi ha deciso di non rispondere a nessuno. Il suo ragionamento è questo: Io vi ho creati e vi ho lasciati liberi di scegliere il bene e il male. Purtroppo la maggior parte di voi ha scelto il male. Se la parte buona di voi non è capace di ribbellarsi e battere la parte cattiva son fatti vostri. Verrà un giorno in cui la mia pazienza sarà esaurita e disfarrò tutto quello che ho creato per ricostruirlo su una nuova base.

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  2. Non credo che ci siano commenti che possano rafforzare o sminuire la portata etico-sociale contenuta nelle parole dell'Autore.
    Credo che l'unica cosa valida sia darle la maggiore pubblicità possibile raccomandando una profonda riflessione sui suoi contenuti.
    Invitare ognuno di noi a guardare in faccia la realtà storica del nostro Paese ed il degrado etico pervenuto al potere ormai da oltre venti anni ad opera di un sostenitore accanito della "mafia statale"!
    Ci pensino su gli italiani tutti il prossimo 31 maggio........potrebbe divenire il giorno della sconfitta del "regime" e quello della resurrezione della nostra dignità di onesti cittadini!
    Ricordare una cosa: "Aiutati che Dio ti aiuta!"

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    1. Mi scusi, ma cosa dovrebbero fare gli Italiani il 31 di maggio?

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  3. Questa dovrebbe essere la preghiera di buona volontà, tenendo conto che le preghiere non bastano a cambiare il mondo, ma un costante atteggiamento di ripulsa dalla illegalità, non solo al momento delle votazioni, ma in ogni atto di relazione e di svolgimento delle attività giornaliere possono aiutare,se non ad abbatterla, almeno a contenerla ai margini della società.

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  4. intendevo dire "di tutti i cittadini di buona volotà"

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  5. Persone come Falcone oggi non esistono più.ucciso perché era arrivato a persone intoccabili oggi come allora

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  6. La sicilia è piena di siciliani onesti, come del resto tutta l'italia; il fenomeno mafioso è nato in sicilia e ne ha influenzato lo sviluppo. Capisco l'amarezza di Davide Di bernardo e di tantissimi siciliani corretti e onesti che devono convivere con una realtà degenerata dove mafia e politica si sono sempre intrecciate. Amarezza e sgomento che aumentano se si pensa alla bellissima terra siciliana ricca di arte, di storia, di folklore, di meraviglie naturali che nessun altra terra possiede. Speriamo in un riscatto vicino; che le nuove generazioni sappiano liberarsi di questi lacci, che sappiano far prevalere una politica vera che possa vincere sulla mafia.

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  7. Il Padre buono ha offerto alle persone la possibilità di scegliere (arbitrio) senza scegliere lui per esse rendendole BURATTINI... iniziate ad impegnarvi, perchè la tirannide del male discende dal SERVILISMO dei molti (che rendendo complici, corrompe allo stesso male)... e molti atti, molte cerimonie, nell'ipocrisia servono solo a tacitare la propria coscienza.

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  8. Ė da antologia questo pezzo che Davide ha voluto regalarci. Un accorato e sentito appello. E un grido di dolore. Per la Sicilia, per se stesso, per i giovani. Per noi tutti. La consapevolezza di una realtà difficile, di tanto male, di un sistema colluso e connivente. Potrà cambiare tutto questo? C'ė davvero bisogno dell'intervento divino? Non credo e spero basti la volontà e l'impegno di tanti giovani di buona volontà. Si io ci credo.

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  9. Che autogol che ha fatto la mafia con la strage di Capaci e via D'Amelio. Dopo 23 anni il ricordo di questi eroi (compresi a pieno titolo i ragazzi della scorta) è più vivo che mai e, tanti giovani e giovanissimi che non hanno conosciuto lo spessore di questi grandi magistrati, hanno imparato il valore della lotta alla mafia, attraverso il loro esempio che è diventato un monumento al riscatto della nostra terra. La loro esperienza, la qualità del loro lavoro e l’esperienza del pool antimafia, hanno contribuito a far crescere una nuova squadra di magistrati che hanno raggiunto risultati brillanti nelle repressione e lo smantellamento di Cosa Nostra,

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  10. SONO TRA I PIU' VECCHI DI QUESTO BLOG PER NON RICORDARE DI AVERE LETTO QUESTA LETTERA NEL GENNAIO 2014. IL GIOVANE DI BERNARDO CHE HA L'ETA' DI MIO FIGLIO QUANDO SCRIVE QUESTE LETTERE PIENE DI DOLORE CONTRO LA MAFIA E LA MALA POLITICA, MI STRAZIA IL CUORE ! ALLORA ANCH'IO VOGLIO SCRIVERE LA MIA LETTERA..."PADRE SANTO.... SCUSAMI TANTO... MA IO NON CREDO CHE TU VOGLIA BENE ALLA SICILIA , PERCHE' FAI MORIRE UOMINI BUONI, COME FALCONE E BORSELLINO, FAI VIVERE E PROSPERARE UOMINI MALVAGI... COME I MAFIOSI , DELUDI RAGAZZI ONESTI COME DAVIDE DI BERNARDO E MIO FIGLIO ! DAVIDE CHE SI OSTINA A STARE IN SICILIA NONOSTANTE SAPPIA CHE QUESTA TERRA SIA IRREDIMIBILE ( LEONARDO SCIASCIA)... E MIO FIGLIO CHE E' SCAPPATO IN INGHILTERRA , DOPO ESSERE STATO INGANNATO DA UN POLITICO CHE STA IN PARLAMENTO E CHE CONTINUA AD INGANNARE I SICILIANI ONESTI E CREDULONI E COGLIONI. INFINE PADRE SANTO CHE SEI NEI CIELI... SE SEI VERAMENTE UN DIO BUONO, VIENI IN SICILIA E FAI PULIZIA DELLA MAFIA E DELLA POLITICA CORROTTA E "LIBERA DAL MALE IL GIOVANE DAVIDE, MIO FIGLIO, E TUTTI I RAGAZZI ONESTI E LIMPIDI COME LORO" ! ULTIMA COSA SE PUOI "PADRE SANTO E BUONO" PERDONA ANCHE LE COLPE DEI PADRI CHE NON SI SONO RIBELLATI E CHE IN BUONA O MALA FEDE HANNO FATTO DEL MALE AI LORO FIGLI....!

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  11. Ho buona memoria, ricordo perfettamente i commenti dei Palermitani ''ONESTI'', al passaggio delle auto di scorta a Giovanni Falcone, e come veniva appellato, se non da tutti ma da quasi tutti.
    Oggi è il giorno giusto per chiedere scusa.

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    1. E' vero anche questo e lo ricordo anch'io. Ricordo anche le proteste dei suoi coinquilini alcuni dei quali, insofferenti per la presenza della scorta e delle misure di sicurezza, misero in vendita i loro appartamenti. Sarebbe bello poter leggere una lettera di scuse e di autocritica da parte loro. Ma la mafia, si sa, produce anche anche questo.

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  12. "Padre buono che sei nei cieli, vieni in Sicilia e liberaci da noi stessi, perché è qui che si nasconde la mafia." Questa frase conclusiva della lettera di Di Bernardo, me ne fa venire in mente un'altra simile che il mio più caro amico pronunciava quando, da adolescenti, cioè oltre cinquant'anni fa, parlando della nostra Sicilia e di noi siciliani, concludeva : per risolvere i nostri gravi problemi "CI VORREBBE UNA RUSPA GIGANTE PER LIBERARE LA SICILIA DEI SICILIANI".

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  13. Toccante lettera, piena di sofferenza, che ci racchiude tutti, tutti i siciliani coscienti e consapevoli di possedere una terra RICCA, ma POVERA di sentimenti, di diritti, che si è adagiata su un sistema di allarmante corruzione senza precedenti, dove collusione, connivenza, tra Mafia, Politica e Magistratura, è un'unica società malefica, che toglie sangue al cittadino inerme. Queste splendide parole, non arriveranno mai al Padre Buono, perchè saranno intercettate da mani sporche. Questa lettera, queste parole dovrebbero prendere per mano i siciliani, farne un Vangelo, far riflettere, prendere coscienza, che questa splendida terra ci appartiene, difenderla dai predatori, Ribellarsi per farla prosperare. Basta! Basta! E' il momento di dire basta a questi quattro ladri di galline, per riprendersi con volontà e forza ciò che appartiene a noi tutti, La Sicilia!!!!! smettendo di pascolare......!

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