di Giangiuseppe Gattuso - Lo dicono in tanti e anch’io ne sono convinto. Il “Giovane Fiorentino” è il Presidente del Consiglio con più “potere” reale dall’alba dell’Italia repubblicana.
Nessuno dei predecessori regge il confronto.
I numerosi Presidenti di provenienza democristiana, è risaputo, si dovevano barcamenare tra le richieste dei partitini di maggioranza e le correnti organizzate della DC che, spesso, oltre a imporre ministri e sottosegretari, determinavano le azioni di governo e la linea politica.
Bettino Craxi, benché fosse riuscito a guidare un governo duraturo (agosto 1983 – aprile 1987) con una certa energia e autorevolezza, e con un notevole ruolo a livello internazionale, doveva, per forza di cose e per i numeri parlamentari, accettare le spinte e le limitazioni imposte dal partito egemone rappresentato dalla Democrazia Cristiana.
Silvio Berlusconi, vincitore a sorpresa nel 1994 con il capolavoro delle maggioranze territoriali (con la Lega al nord e con Alleanza Nazionale al sud), e poi nei tre governi presieduti, non ha mai avuto e goduto di un consenso così vasto. E si è sempre lamentato di non avere potuto ‘fare’ quello che aveva sempre promesso per responsabilità dei piccoli e rissosi partiti delle sue maggioranze che riusciva a fare stare insieme solo nel momento elettorale o poco più. Non gli è bastato l’enorme potere delle sue imprese, dei suoi soldi, e nemmeno quello delle televisioni, dei giornali e via dicendo.
Gli altri Presidenti, tecnici di livello, e più o meno validi come politici, non fanno testo. Hanno svolto il loro mandato sostenuti da maggioranze ‘larghe’ e portato a termine il lavoro difficile e meno gratificante per mettere al sicuro i nostri conti. Mario Monti fa il senatore a vita ed è letteralmente svanito. Mentre Enrico Letta, più famoso come ‘enricostaisereno’, ha preso la via di Parigi in attesa di tempi migliori.
Sembra un paradosso, ma è così che stanno le cose. Matteo Renzi, per una incredibile serie di concause, insieme a intelligenza tattica e capacità ‘comunicativa’, oltre ogni limite, aldilà dei contenuti, e dopo avere ‘scalato’ il PD, ha spianato tutto ciò che era possibile fare. Uomini e partiti. E, non bisogna dimenticarlo, utilizzando con disinvoltura, da faccia di bronzo, il medesimo risultato delle politiche del 2013, quando Bersani uscì di scena per non avere vinto.
E adesso, con la firma dal Presidente della repubblica sull’Italicum e il disegno del nuovo Senato, viaggia spedito verso un sostanziale premierato. Una concentrazione di poteri nella figura del Presidente e del Governo notevole. Al punto che lo scioglimento del Parlamento resterà nelle mani del Capo dello Stato solamente per una questione meramente ‘formale’. Insomma una modifica sostanziale dei poteri e dei rapporti istituzionali del Governo e del Parlamento.
È un male tutto questo? Non ho un preciso convincimento e ho qualche dubbio. Sono sicuro, però, che il ‘Fiorentino’ non rappresenta, credo per sua natura, un pericolo per la nostra democrazia.
Piuttosto, si pone, in tutta la sua clamorosa evidenza, una questione importante per il gioco democratico e per lo stesso Governo. Il ruolo e la presenza di un’opposizione seria, forte, e alternativa. Ecco qual è il vero problema. Ci troviamo, ormai da tempo, in un periodo lungo nel quale è difficilissimo, se non impossibile, immaginare ciò che potrà esserci dopo. Dopo Renzi, in questo caso. Abbiamo un punto fermo rappresentato dal Governo, debordante nei confronti del Parlamento, con un sostanziale appiattimento del potere ‘legislativo’ nei confronti del potere ‘esecutivo. Senza che si scorga, nemmeno in lontananza, l’altro punto fermo che dovrebbe rappresentare l’alternativa, appunto, al Governo stesso. E che potrebbe governare il Paese senza traumi particolari.
Insomma, per capirci meglio. Manca al sistema politico italiano l’individuazione chiara di chi rappresenta l’opposizione intesa come alternativa immediata, pronta a governare al posto di chi c’è già. E questo vale per chiunque sieda a Palazzo Chigi. È il tema che ci trasciniamo dalla caduta della cosiddetta Prima repubblica e ancora non risolto. Quel sistema bipolare che in Italia non è mai riuscito a decollare del tutto. Una conseguenza dei gusti elettorali, di una società con molte anime e infiniti individualismi che tende più alla divisione che all’unione.
Anche per questo non si è mai riusciti ad affrontare seriamente la questione anche quando si è tentato di approvare uno “Statuto dell’Opposizione”. Quell’insieme di regole scritte e non scritte che, in maniera quasi automatica, determinano, immediatamente dopo l’insediamento di un Governo, il riferimento e la rappresentazione plastica della sua alternativa. Un tema ancora poco sentito da chi ci rappresenta e, ovviamente, diretta conseguenza della mancanza di maturità e consapevolezza politica dei cittadini, disabituati da decenni alla partecipazione attiva e all’impegno sociale.
Giangiuseppe Gattuso
10 Maggio 2015
L'analisi di Giangiuseppe in buona parte condivisibile richiede alcune precisazione da parte mia.
RispondiEliminaCondivido che ogni democrazia ha bisogno di un Governo che governi ed una opposizione con progetti validi ed alternativi pronta all'alternanza ... ma non credo che Renzi sia il primo ad avere tutto questo potere ... credo che Berlusconi per certi versi ha avuto più potere (mediatico e numerico) e non è riuscito a realizzare le cose più importanti dei suoi programmi (molto probabilmente per gli evidenti conflitti d'interessi che venivano fuori costantemente in tutte le sue scelte) ... quella di Berlusconi era un'Italia bipolare dove l'altro polo per riuscire a contrastarlo doveva costruire coalizioni molto variegate e alla fine si dimostravano molto fragili ... adesso ci troviamo di fronte tre poli e i numeri per governare hanno bisogno di intese che da larghe sono diventate strette ...ma sono sempre intese necessarie e prive di progettualità comune ...certo adesso abbiamo l'Italicum ma i risultati sono al di là da venire e non darei niente per scontato vista anche la conflittualità a sinistra sempre in agguato !!!
Bene Matteo Renzi è convinto con tutto il pd che sarà il nuovo reggente per il prossimo ventennio ma l'ebete nel suo ottimismo si scorda che egli ha preso il 40% del 60%* dei votanti che a stento fa il 20%. Se Grillo e Casaleggio mettono su una squadra di governo discreta e i non votanti vanno a votare Renzi sara spianato assieme al pd e poi frignerà come un ossesso. Se il premio di maggioranza lo prende il movimento di Grillo per mezzo partito democratico si aprono le porte delle patrie galere fanno prima a prendere i barconi dei migranti. Io personalmente ho deciso che alle prossime elezioni andrò a votare contro Renzi. Non voto dal 1989 ma questa volta voto chiunque a Matteo Renzi e al pd +fi +ncd io preferisco Totò Riina e la mafia in prima persona.
RispondiEliminaLeggere di Renzi, della sua insopportabile escalation... passando sulle teste di tutti, senza alcun ritegno, mi fa scendere il latte alle ginocchia, mi fa venire l'orticaria. Ed ora questo pericoloso e furbo politico fiorentino, comincia a farmi paura... lo ritengo pericoloso e l'Italia è col c.... a terra .... e anche su una polveriera! Pertanto, non intendo scrivere o meglio esprimere un giudizio su una persona che non mi piace, un po’ fascistello che gioca col potere di cui si è appropriato, con l'inganno. No non mi piace. Punto. Ribadisco che non mi va di spendere e sprecare il mio fiato per costui e gli auguro una subitanea... uscita dal governo, ma purtroppo è un’utopia!!!
RispondiEliminaLEI HA PERFETTAMENTE RAGIONE SIGNORA ARNAO!
EliminaL'attuale PDC pare convinto di poter decidere tutto a suo piacimento, al momento gli è andata bene, ma pare scordare di non essere mai stato eletto dal popolo,ma nominato dal precedente ">Reggente" che ancora lo tiene sotto la sua ala protettrice, non arrivando a capire, non volendo capire..che resterà in quella posizione sino a che congiuntura lo vorrà, un attimo dopo sarà defenestrato e che, in caso di elezioni, perchè verrà il giorno che torneremo a votare ed allora il 40°/° del 40°/° dei votanti non gli basterà, essendo a tutti gli effetti, l'ASTENSIONE di gran lunga il primo partito.
RispondiEliminaHo visto nel bell'articolo di Gattuso che c'è riferimento a Letta, persona che ammiro moltissimo, per capacità e serietà, non mi soffermo sugli altri.
Con la nuova legge elettorale, non vorrei trovarmi davanti ad un ballottaggio che mi costringerebbe a scegliere tra il PDR e i 5S, Il partito del fiorentino non lo voto, era il mio partito, oggi non c'è più grazie a lui.
L'impostazione sostanzialmente corretta manca di un confrontro importante con un campione ( Carlo A: Ciampi ) , anche lui ha fatto tante cose innovative e sorprendenti , ma li ha fatti con la CONCERTAZIONE , altri tempi altri leader ( Trentin e gli altri , dell'epoca , non sono minimamente paragonabili ) che hanno ottenuto il consenso dei lavoratori su sacrifici ben più dolorose di quelle di oggi .
RispondiEliminaL'altra osservazione su una alternativa democratica , basta guardare come si sono sfaldati coloro che dicono di rappresentare l'opposizione , è veramente degna di nota , ma qui c'è un enorme problema .. per fare una buona opposizione , bisogna saper essere all'altezza di governare , e , mi chiedo e vi chiedo , vi è qualcuno capace di farlo ?
Vendola non ha saputo governare una regione , figuriamoci il Paese ;
Beluscono ha già dato pessima prova si se ;
Landini , non sa difendere i lavoratori figuriamoci ....
Grillo / Casaleggio avevano in mano una scala reale e la hanno sciupata ;
Salvini , non mi pare proprio ;
l'unico che avrebbe qualcosa di serio per una destra democratica potrebbe essere Passera , ma non ha carisma manco per costruire un partitino
Il problema è serio , ma dopo venti anni di disastro non si può fare tutto in un sol colpo , per ora andiamo avanti con le riforme , poi le alternative nasceranno dalle cose
Sono convinto che ad una maggioranza unita, seguirà una opposizione riunificata.
RispondiEliminaIl tuo giudizio è ancora viziato dall'iniziale pregiudizio, nei confronti dell'ebetino di Firenze. CMQ vedo che qualcosa del tua posizione di totale sfiducia su Renzi va pian piano cambiando. Però altresi il tuo ragionamento presenta elementi di debolezza che sono datati e fai raffronti improponibili...tra gli ex dc, craxi, berlusconi. Su molti di essi già possiamo dare un giudizio storico. Però essendo tu estensore dell'articolo sempre con un trasparente ed implicito giudizio negativo su Renzi, hai la capacità di selezionare una classe di commentatori tutta ostile nei confronti del giovane premier. Innanzitutto fai un paragone improponibile tra la classe dirigente della prima, della seconda e della terza repubblica, quest'ultima rappresentata da Renzi e dai suoi giovani amici. Pertanto è opinabile affermare che Renzi ha in questo momento un potere che nessuno ha mai avuto ! In tutti i casi se Renzi ha un potere sostanziale, ma non ancora formale e con molte resistenze, questo potere lo ha conquistato sul campo con intelligenza e se vuoi anche con cinismo politico ! Renzi è costretto a governare con i fichi secchi e con il bastone della Merkel ! Non si può fare il paragone con i politici della prima e seconda repubblica, da Fanfani a berlusconi, che avevano governato e galleggiato sul boom economico e sulla svalutazione competitiva della lira, distribuendo prebende, clientelismo, assistenzialismo...fino al punto da dilapidare tutto il PIL guadagnato con boom economico, non solo...ma addirittura caricando un debito pubblico mustruoso, dovuto anche alle ruberie e parassitismi politici, debito che vigliaccamente e ingiustamente è stato caricato sulle nuove generazioni senza lavoro, senza speranze e senza futuro...! continua....
RispondiEliminaCaro Gianni...parafrasandoti...mi viene da dire "siamo tutti colpevoli"...perchè sia io che tu abbiamo sostenuto quel sistema che ha portato l'italia al fallimento...io da utile idiota....ripensandoci ora avrei potuto prendere le distanze. Ma se all'amico comune nel 1985 ho consentito di fare il tesseramento della DC Villa-tasca-mezzomonreale nel mio ambualatorio...più idiota di cosi...Tuttavia dei politici democristiani menzionati io salverei....De Gasperi naturalmente, che si fece prestare il cappotto, per andare a parlare e chiedere comprensione ai vincitori dell'ultima guerra mondiale. Poi salvo Fanfani e Moro per motivi opposti il primo di centro destra, il secondo di centro sinistra. Su andreotti e de mita meglio stendere un velo pietoso...su craxi e berlusconi altrettanto, quest'ultimo addirittura ha la faccia tosta di accusare Renzi di tirannia...buffone...non ha neanche il senso del ridicolo...eh certo con 5 miliardi di liquidità pensa di potersi comprare anche le opinioni ed i giudizi dei cittadini. Basterebbe ricordare il suo avvocato e capogruppo di forza italia " Vittorio Dotti" che lo conosce molto bene ha dichiarato che a Berlusconi interessa solo il "portafoglio e l'impunità". Un altro avvocato eminente..Pecorella ha dichiarato che il PDL ha toccato il fondo quando berlusconi li ha costretti a votare in parlamento che Ruby era la nipote di Mubrak. Per completezza bisognerebbe ricordare un altro avvocato di berlusconi un certo "Previti" che è stato condannato per avere coorrotto i magistarti ed addomesticato sentenze e tuttavia si "fotte il vitalizio"...!! Certo ora è deluso da Renzi perchè non fa quello che vuole lui. Infatti il sig. berlusconi ci voleva appioppare amato o letta come presidente della repubblica...invece l'ebetino che ha fatto ? gli ha rifilato Mattarella...!! Perciò da ebetino è diventato un pericoloso tiranno ! Che dire di Napolitano, prodi, ciampi, monti e letta...ascari...semplicemente ascari...della troika e dei figli di troika...!!! Ah....ho scritto con mano sx...tu sai perchè....!
RispondiEliminaI presidenti del Consiglio della prima Repubblica, ricordàti da Giangiuseppe Gattuso, in effetti dovevano fare i conti con i mal di pancia dei piccoli partitini che componevano, pressocchè ininterrottamente, le coalizioni cosiddette di “Pentapartito”. C’è però un’eccezione, nell’elenco del direttore, che non può essere annoverata tra le vittime del “fuoco amico”. Questa eccezione si chiama Berlusconi Silvio. Per lui non può essere richiamata l’impossibilità di governare a causa dei suoi alleati. Berlusconi, a differenza degli altri suoi predecessori, era il padrone assoluto e plenipotenziario del governo e della coalizione. Con i suoi soldi riusciva a risolvere, sul nascere, ogni eventuale problema. Non era possibile solo pensare di impedire la sua volontà, da parte degli alleati, scelti e cooptati proprio e soltanto per eseguire i suoi ordini. Forza Italia e i partiti satelliti si sono sempre comportati come in una caserma accettando ed eseguendo gli ordine del comandante e ripetendo a pappagallo e in coro le stesse cose. Hanno sempre ingoiato di tutto: dai continui cambiamenti di posizione politica fino alla derisione del Parlamento italiano, costringendo l’intera maggioranza berlusconiana a votare in Parlamento la risoluzione su Ruby, figlia di Mubarak. La verità è che Berlusconi non ha gli alibi dei precedenti governi; l’ex cavaliere ha esaurito la sua forza propulsiva perché ha fallito su tutto ciò che aveva promesso agli italiani. Non ha realizzato una riforma che sia una, o un beneficio economico per il nostro Paese, non ha ridotto la disoccupazione nè le tasse peggiorando (conti pubblici alla mano) la nostra economia. Solo qualche ingenuo ha potuto credere che la colpa del suo fallimento fossero i capricci di Fini. Berlusconi non ha mai avuto una opposizione interna, degna di questo nome e, quando i numeri sembravano vacillare, si prodigava per “comprare” Senatori e deputati. La Lega, suo principale alleato, sbraitava solo per cercare di ottenere di più, fingendo qualche dissenso che rientrava subito dopo il contentino, magari qualche seggio in più nei collegi del nord. Per quanto riguarda il pericolo che il “fiorentino” rappresenti un pericolo per la nostra democrazia, anch’io credo che ciò sia una esagerazione. Il problema è che le riforme (a partire da quella elettorale) non vanno calibrate alla situazione in cui esse vengono realizzate ma pensando a chi può venire dopo. E non è detto che dopo Renzi venga uno migliore di lui. Se il suo successore (quando verrà) avrà una idea distorta e infastidita della democrazia, grazie agli squilibri istituzionali e al nuovo strapotere del presidente del Consiglio, voluti dal governo delle “bellocce”, potrà farne un uso distorto e (perché no) anche pericoloso. Questa è la ragione per cui le riforme si fanno senza fretta, senza porre la fiducia e, soprattutto, in maniera condivisa.
RispondiEliminaOttimo articolo. Io sono per il sistema Parlamentare col bicameralismo paritario, ma dimezzando il numero dei Deputati e Senatori che ora sono quasi il doppio di quelli degli USA. E ritengo il sistema elettorale proporzionale il migliore MA COL CORRETTIVO DELLA SFIDUCIA COSTRUTTIVA ALLA TEDESCA che assicura massima rappresentatività democratica e stabilità di governo.
RispondiEliminaNon abbiamo bisogno del Sindaco d'Italia, ne' del caudillino, dello stalinino, del furherino del ducetto. Chi farà opposizione seria a Renzi? Non lo so. Ma la potrebbe fare e vincere ALLA GRANDE (e vincerebbero pure gl'italiani) un Partito, che ora non esiste, che in bioetica rispettasse le Leggi di Madre Natura, che rispettasse la Democrazia, e che dicesse: "Care italiane, cari italiani volete ancora suicidi d'imprenditori e disoccupati? Volete altre tasse, imposte, e salassi? Volete ancora tagliati i coglioni e le pensioni o tagliamo tante superflue poltrone e tutte le 20 regioni?". Mizzica questo motto elettorale fa anche rima! Mizzica!.
Non sto babbiando (scherzando); per fronteggiare la globalizzazione, madre di tanti problemi, e la sfida dell'euro, o della lira se venisse reintrodotta, urge uno Stato, dalla Sicilia alle Alpi, poco costoso, snello, con burocrazia che faciliti la vita dei cittadini e delle aziende. Tutti i partiti dicono che la pressione fiscale e alta e che la vogliono diminuire, ma NON DICONO QUALI SPESE PUBBLICHE TAGLIARE PER DIMINUIRE TASSE E IMPOSTE! Serietà, Serietà, Serietà. Dopo il risorgimento economico post disastro seconda guerra mondiale un altro miracolo economico è possibile. Quando politici e sindacalisti non fanno passar la voglia di lavorare noi italiani per attaccamento al lavoro, per estro, inventiva, fantasia non siamo secondi a nessuno al mondo. In Europa possiamo essere primi inter pares.
Io non le chiamerei concause ma fatti e capacità, e se è pur giusto che ci sia un valida opposizione per il bene del paese, non si crea certo, con la sinistra dei nostalgici e la destra berlusconiana non pià credibili, con le cavolate di Grillo, e con le stupidate leghiste, se fossi opposizione due domande me le farei, anzichè denigrare Renzi, e commettendo lo stesso errore che ha fatto la minoranza PD per anni nei confronti di Berlusconi evidentemente gli errori passati non sono serviti
RispondiEliminaLa forza di Renzi sta proprio nella minoranza del PD. Giochetti e accordi di potere vecchi x non fare scappare i voti. Un metodo usato dalla vecchia democrazia cristiana: fra costole, partitini, opposizioni interne, distacchi, alla fine erano sempre loro. E' il gioco della palla a mano.Solo adesso Civati ha dato un senso al suo gesto.
RispondiEliminaL'opposizione è il POPOLO CHE SI INTERESSA E SI IMPEGNA civicamente come Comunità di Governo, GOVERNANDOSI. Le leggi le fa il parlamento, pertanto la questione maggioranza opposizione è un INGANNO, perchè sono le LEGGI APPROVATE A MAGGIORANZA, non la maggioranza quale SCUSA PER FARE LE LEGGI; in questo modo infatti non si fa altro che INSTAURARE UNA DITTATURA con il pretesto della DELEGA... Questi concetti si studiano in 3^ elementare, definiti come tripartizione dei poteri; ma non sentitevi giudicati, cogliete la condizione di SUDDITANZA come opportunità per offrire un SIGNIFICATO NOBILE alla propria esistenza: quello di MIGLIORARE QUESTO PAESE, migliorandosi).
RispondiEliminaIl tuo articolo ha la capacità di espletare ogni sfaccettatura di questo governo pur mancando di una marcata posizione nella figura di Renzi. Costui lo vedo con grande capacità di presunzione e di caparbietà tipiche di quei ragazzini prepotenti e viziati. Non è un politico non sa come si governa, è soltanto fortunato perché abbiamo un presidente della repubblica inanime e dal.suo canto un perfetto gioco di domino. Ha fatto si di creare un governo con tutti coloro che avidi di potete fanno visto in costui la capacità di farlo loro. Ha fatto riforme per cui il presidenzialiamo sia assoluto. L'opposizione è impegnata unicamente a scalare il successo e non a difendere leggi che non possono e non devono essere approvate. Il dopo Renzi non lo immagino, mi concentro unicamente nella speranza che questo incapaci non faccia troppi disastri e si renda conto che sta governando un paese abitato da persone e non da pedine da spostare a suo piacimento.
RispondiEliminaRenzi è l'ennesimo truffatore esaltato dai media per ILLUDERE un popolo che ha bisogno di padroni per sentirsi rassicurato dalle paure che loro stessi provocano abusando del popolo... A questo serve la PROPAGANDA MEDIATICA: ad estorcere consenso tramite il LAVAGGIO DEL CERVELLO DEI MEDIA.
EliminaAbbattiamo Renzi e siamo a posto.
RispondiElimina...Dopo Renzi? Il mio trasferimento a San Marino, ovvio! Vabbè, dai una battuta, ma francamente che dire? Io credo che dopo il 1994 la politica sia cambiata totalmente, ora in ogni caso si indossano le idee come un prêt-à-porter. Da piccola adoravo i sondaggi post elettorali, premesso che si,da noi funziona sempre che tutti hanno vinto in un certo modo, c'è quello che arriva prima,quello che nelle ultime elezioni era andato peggio e ha risicato voti all'altra fazione che comunque non si considera perdente perché trovi sempre qualcuno che ha fatto peggio di te, ma in ogni caso c'erano sempre quelli, democristiani, comunisti, socialisti, repubblicani e liberali, poi arrivarono i radicali, i verdi, e pian pianino una miriade di gruppelletti e comunque tutti si agitavano sotto la propria bandiera. Dopo le elezioni del 1994 (e ricordo quella esortazione " ricordati di andare a votare" in basso sul teleschermo) , i politici sono diventati come un mazzo di carte, ad ogni giro, una rimescolata, e adesso stando a quel che vedo, dopo Renzi, i numeri ce li ha... il gruppo misto. Ecco, per me il gruppo misto è l'esatta fotografia di quel che siamo noi nel 2015, bravi a trovare ogni scusa per cambiar casacca ma rimanere li a munger la vacca.... Io son curiosa di vedere come andranno le regionali qui da me, nelle Marche, soprattutto per questo cambio d'abito, poi, veramente, San Marino mi puoi accettare ( intanto ) come frontaliera?
RispondiEliminaIncomincio col dire che "il giovane fiorentino" non mi piace, politicamente, perché da segretario e da Presidente del consiglio ha trasformato il PD in una cosa che non ha più niente a che fare con la sinistra. Non parlo della sinistra estremista, ma di quella moderata. Si lui ha il consenso in parlamento e nel Paese. Anche la DC aveva il consenso dentro e fuori il parlamento. Io non la votavo perché la sua politica non corrispondeva ai miei ideali. Non vedo il perché adesso dovrei votare per un partito trasformato in una nuova DC.
RispondiEliminaGiustamente dice Gattuso che lui governa con la maggioranza di Bersani ottenuta col 25% dei voti degli italiani. Con questa massa di deputati trasformisti ha potuto portare avanti le leggi per il suo desiderio di "un uomo solo al comando" e il resto delle istituzioni sotto di lui. Come ho letto in un commento, non è detto che lui si trasformi in dittatore, queste leggi, in seguito, potranno servire a qualcuno propenso a diventarlo.
"E DOPO RENZI ?"
L'opposizione di sinistra? Circoscritta in un 10% di voti sparsi in diversi partitini.
L'opposizione di destra? Se non si mettono d'accordo per un grande contenitore dove entrano tutti, dalla Meloni a Fitto e alla Lega sarà ininfluente come quella della sinistra.
Rimangono i pentastellati che non sono omologabili ne con la sinistra ne con la destra. Secondo me in caso di ballottaggio con il PD e una scarsa affluenza alle urne potrebbero riservare una sorpresa come quella di Parma.
Sì appunto, sembra che Renzi abbia il "potere assoluto". Dove non è riuscito Berlusconi è arrivato Renzi con riforme che fanno pensare alla destra. Non è che Bersani non ha visto, Bersani nonostante abbia vinto non ha potuto governare proprio "grazie al porcellum", in qualsiasi altro Stato sarebbe stato lui al governo dopo le votazioni senza se e senza ma. Renzi viaggia alla velocità della luce asfaltando rottamando tutto e tutti e con l'approvazione dell'Italicum e la riforma del Senato, se non sono ben equilibrate, rischiamo seriamente la democrazia e di ritrovarci con "un uomo solo al comando".
RispondiEliminaRenzi è l'uomo più amato e tranquillizante per molti(a questi non dite maiche è stato eletto da un parlamento non leggittimato),odiatissimo da altri e il meno peggio per la maggior parte dei cittadini!!!!Ma lui E',faccia di bronzo,pochi scrupoli,rottamatore,buttafuori,prestigiatore!!!Con l'Italicum approvato a grande maggioranza,lui ha trasformato la sua poltrona in trono!!!Cito le sue parole ""LE RIFORME NON SI FANNO A COLPA DI MAGGIORANZA MA CON AMPIO CONSENSO"""Molti diranno solite lamentele!!NOOOOOO io penso che ,al contrario di molti politici,lui non cerchi posti di lavoro per parenti e amici,ma consolidi il suo di posto di lavoro.Devo ammettere,però,che tra tanta mediocrità,inettitudine e grettezza politica spicca!!!Riuscirà anche a far passare la riforma della scuola !!!LUI non perde tempo,va al sodo!I L'ITALICUM per me ha un gran pregio,sappiamo subito chi ha vinto,non dobbiamo scegliere il capolista e dobbiamo votare i proposti !!!Va benissimo!!!Ma il problema dell'opposizione c'è e chi fa seriea opposizione ?? Seria nel senso che sta a sbraitare,come per l'Italicum e poi vota come è giusto votare!!!Secondo me solo il movimento 5 stelle cerca di opporsi !!Va bene Renzi il suo primierato mah..................!!!Allora spero che riescano a salire come numero e spero che siano eletti e che siano molto agguerriti!!!Sono seriamente preoccupata !!E se poi non cerca più che il suo consenso che facciamo?
RispondiEliminaIl personaggio Renzi è certamente una figura che esce fuori dai canoni di quelli visti finora nella storia della nostra repubblica. Devo precisare che da anni mi sono abituato ad una politica italiana che discute, parla, poi ridiscute in modo abbastanza sterile ma senza aver costruito niente. A tutto ciò si aggiungono i vari organi d’informazione che, ex abrupto, diventano grandi propositori di idee a secondo il politico di turno a cui sono asserviti. L’Italia, caro direttore, ha bisogno di persone che prendono di petto i problemi e risolvendoli, non di politici in carriera, incollate alle poltrone, in continua autoreferenza. Credo di averlo detto , ridetto e ripetuto che l’intero sistema politico italiano è basato su chiacchiere… chiacchiere e chiacchiere. Questa squadra di governo per quanto giovane e un po’ inesperta, la preferisco rispetto a quelle del passato e lo stile di Renzi ingiustamente accusato di “deriva autoritaria”conferisce autorevolezza e rapidità alle decisioni. Starei per dire: “Tutto bene!”Non lo faccio e non lo farò mai, non solo perché non sono un supporter del governo attuale, ma soprattutto “il tutto bene”in politica è pura utopia. Per onestà intellettuale, però, apprezzo il decisionismo e la temerarietà di questo personaggio, nel saper affrontare anche le forze sociali e sindacali, che vorrebbero presentarsi all’opinione pubblica come le “verginelle” della politica italiana. Rinfrescare la memoria a questi signori, sarebbe molto salutare, soprattutto quando gli si fa rilevare che in tempi non remoti,quando la “Triplice”era autorizzata alla trattenuta coattiva sulle retribuzioni ed aveva un fatturato a livello di una grande azienda, difendendo spesso fannulloni e nullafacenti. Perciò, caro direttore, sarebbe il caso di augurarsi che dopo Renzi la politica italiana vada alla ricerca di personaggi freschi e risoluti con la voglia di continuare l’opera di “rottamazione”e del decisionismo..anzichè di una opposizione da contrapporre. LA CRISI DELLA DEMOCRAZIA VIENE ANCHE DA QUI. PER QUESTO DICO CHE NON SI PUO' ACCUSARE RENZI DI ESSERE UN DITTATORE SE PREME AFFINCHE' SI GIUNGA A DELLE CONCLUSIONI AL PIU' PRESTO E NEL CONTEMPO COLPEVOLIZZARLO DI NON AVERE MANTENUTO PROMESSE E TEMPI DELLE RIFORME.
EliminaLo stimolante intervento del direttore, in sostanza pone due questioni: primo, Renzi ha un potere che nessun Presidente del Consiglio ha mai avuto, secondo, non esiste una opposizione in grado di contrapporre un programma credibile.
RispondiEliminaRenzi sa di "fascistello", domina la scena, governa a colpi di maggioranza, come gli pare e piace, e con la sua azione politica (di renzi), il Presidente della Repubblica è diventato un notaio che "timbra e firma" tutto ciò che lo stesso Renzi gli pone sul tavolo (Italicum docet).
L'opposizione non esiste perchè è divisa, ed il M5S sta conducendo una battaglia, che, praticamente, esclude qualsiasi alleanza, per cui, o vinceranno le prossime elezioni, o diventeranno inninfluenti.
Un bel quadro, non c'è che dire. I nostri figli non avrebbero futuro se le cose dovessero continuare così. Già ora le prospettive di un futuro migliore sono svanite, ora si sta profilando la possibilità che non ci sarà nessun futuro, nemmeno per noi anziani.
Per una volta tanto voglio essere un pò ottimista.
E' noto che non "amo" Renzi. I dittatorelli di borgata non mi sono mai piaciuti, ma dall'affermare questo, a riconoscere che "amo" qualcun altro, che attualmente sta nell'agone politico Italiano, c'è una differenza abissale.
Le ultime elezioni in Alto Adige, ed Aosta, hanno dimostrato una volta di più che Renzi (non il pd) è vincente. Hanno dimostrato inoltre che berlusconi è finito davvero, ed hanno dimostrato (purtroppo) che salvini aumenta, ma fino ad un certo punto.
Il M5S, malgrado l'euforia dei commentatori appartenenti al movimento, è aumentato del doppio, ma la base di partenza era minima.
Questo, in estrema sintesi è stato il risultato dell'ultimo test elettorale.
Ciò mi fa pensare che se le elezioni Nazionali fossero prossime, Renzi le vincerebbe alla grande.
Detto ciò, non è che il mio auspicio sia esattamente che ciò che ho descritto, si realizzi a livello Nazionale, tutt'altro.
Il mio desiderio è che la politica, diventi davvero la buona politica.
Si è detto e sostenuto che la buona politica sarebbe stata attuato con la spartizione delle ideologie, ma così non è stato.
Sono morte le ideologie (sopratutto quelle degli altri), ma la politica, la buona politica è ancora al di là da venire.
Renzi è un vincente perchè è giovane, perchè ha colto prima degli altri il momento giusto per pubblicizzare una "merce" che non ha. E se gli si scopre il gioco, lui afferma che la "merce" lui la venderebbe a buon mercato, ma la sinistra e gli oppositori vari non gliela forniscono. E' lo stile berlusconiano, da lui appreso all'università di Arcore
E' vincente perchè decide. Non importa se poi queste decisioni sono raffazzonate (vedi province, Senato, riforma della scuola, ecc.), la maggioranza della gente è contenta perchè afferma: "E' uno che decide", non entrano nel merito delle decisioni, non gli interessa se queste decisioni sono buone o cattive, prevale il sentimento fascista che ancora alberga nell'animo di molti Italiani.
Cetto la qualunque (alias berlusconi), politicamente è morto. Non gli crede più nessuno, non ci crede più nemmeno lui. Per luii sta realizzando la previsione di Montanelli.
Salvini otterrà tanti voti sollecitando l'animo più bieco della destra contro i poveri cristi che scappano dalla fame e dalle guerre, contro i rom, contro tutti i disgraziati del mondo.
Il M5S è l'unica forza politica che potrebbe contrapporsi a Renzi, avrebbe un consenso vincente se imparassero a far politica davvero, Cosa significa questo? Significa che dovrebbero togliere dal loro programma alcuni punti, che loro stessi sanno essere irrealizzabili, primo fra tutti l'uscita dall'euro.
Come potete notare, non ho mai fatto cenno alla sinistra, ma non perchè io abbia cambiata idea, ma semplicemente perchè non esiste più, o meglio, esiste ancora sotto traccia, ma quando esprime i propri desiderata, se nell'assemblea sono in dieci, baruffano in venticinque.
Rappresentazione non pessimistica, ma purtroppo realistica dell'attuale quadro politico del povera Italia. Dobbiamo affidarci alle preghiere?
EliminaE COME SEMPRE HAI PERFETTAMENTE RAGIONE. uN QUALCHE RIMEDIO POTREBBE VENIRE DA UNA INTESA, SERIA E CONCRETA SULL'AVVENIRE, FRA m5s E DISSIDENTI PD! cERTO NON VINCEREBBERO ORA MA, FORSE, SI APèRIREBBE UNA PORTA ALLA SPERANZA CHE, COME E' NOTIO, E' L'ULTIMA A MORIRE...ANCHE SE FOSCOLO, A SUO TEMPO. ERA UN PO' SCETTICO!
EliminaNon capisco la semplicità con cui lo si vuole liquidare chiamandolo "ebetino" od altre simili definizioni. Il giovane fiorentino ha fin qui dato esecuzione ad un progetto bene studiato fin nei minimi particolari, da quando, perse le primarie con il ben più affidabile Bersani, volle dimostrare la sua indole di realistico e mite Cincinnato, lasciando che le cose andassero per il loro verso, pronto tuttavia a dare la zampata, attraverso il potere acquisito con la conquista del titolo di segretario del PD.
RispondiEliminaAmbizioso e astuto più di quanto la fortunata caricatura del comico e simpatico Crozza non lasci immaginare, con l'aiuto anche di tanta fortuna e dell'arrendevolezza dei suoi competitori interni, si è insediato in una posizione di forza, e sbandierando il successo delle elezioni europee, l'eccezionale 40,8%, come merito personale, ha costituito attorno a sé una corte di fedelissimi, che comanda a bacchetta, creando di fatto quella che con efficacia, Scalfari ed altri maestri di pensiero hanno definito "democratura", un mix inscindibile di democrazia e di dittatura, abbattendo di fatto ogni opposizione.
Si, caro Gianni, abbiamo serio motivo per essere preoccupati: a parte la difficoltà di trovare una valida alternativa, la minaccia ripetuta di far saltare la legislatura, se non gli lasciano fare come crede. Il suo piano funziona in un parlamento in gran parte costituito da nominati che temono la possibilità di non essere rieletti. Viviamo un berlusconismo più avanzato, proprio che pensavamo di esserci sbarazzati di Berlusconi, con il timore che duri a lungo, considerate l'energia e l'età del giovanotto che ci ritroviamo a governare il Bel Paese.
Avvilente tiro al bersaglio contro Renzi. Indicate almeno il genio che potrebbe sostituirlo. Io in questo panorama di macerie vedo solo Di Maio ma solo per provvedimenti pauperistici tipo "caritàs e reddito minimo ".
RispondiEliminain riferimento alla conclusione del tuo articolo, se non propongono una vera alternativa al capitalismo, restano parolai e opportunisti che vogliono approfittare dell'indignazione e delle aspirazioni delle masse e dei giovani. "Tutti i mali che affliggono il proletariato, le masse popolari, femminili e giovanili, a cominciare dallo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, dai bassi salari, dalla disoccupazione, dai tagli alla scuola e alla sanità pubblica, dipendono dal capitalismo sostenuto e servito dai partiti di destra, di centro e di 'sinistra' borghesi. Come ha dimostrato chiaramente il governo Monti, messo su con un golpe bianco dalla grande finanza e dall'Unione europea imperialista con la connivenza e la collaborazione di Napolitano....
RispondiEliminaNon si possono nutrire illusioni che cambiando il governo, ossia il "comitato di affari" della borghesia, ma lasciando il capitalismo al suo posto, sarà possibile uscire dalla crisi a favore delle masse lavoratrici e popolari e risolvere i gravi problemi che affliggono i giovani.
Solo una cosa voglio scrivere che è quello che penso, il problema non è che lui sia competente, bravo e chissà che altro il problema è che non ci sia nessuno capace di cacciarlo via. Si è imposto da solo senza che nessuno lo abbia voluto e noi per la terza volta ci stiamo "sucando", scusate il francesismo, un uomo imposto non votato non voluto dalla sovranità popolare. non è per niente quello che si crede e quello che noi, soprattutto gli organi di stampa, vogliono far credere! Se ci fossero oggi i Politici con la P maiuscola elencati nel tuo articolo lui non avrebbe messo nemmeno il naso fuori dalla porta di casa sua.
RispondiEliminaRenzi non gode di largo consenso. E' contestato ovunque... solo che si sta cercando in tutti modi di fare credere agli italiani che sia amato. Non dimentichiamolo che ovunque si reca, viene contestato e soprattutto criticato per il suo arrogante dispotismo e quindi perchè anche tu ci vuoi far credere che Renzi è amato dagli italiani? Chi gode di intelletto vede in lui, un pericolo altro che fiorentino apprezzato.
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