domenica 8 febbraio 2015

La Politica: “Passione o Malcostume”?

Craxi alla Camera su tangentopolidi Franco Luce - In questi ultimi anni l’immagine che viene presentata al cittadino comune, è quella di un’Italia che vive un periodo di profonda crisi morale.
Non sbaglia, chi volendo dare una definizione appropriata, definisce l’inizio di questo terzo millennio l’epoca della prevaricazione della politica sui cittadini attraverso un notevole abbassamento del livello etico e sociale. Non è difficile constatare come il Paese risponde a questo guasto, mostrando una totale sfiducia nella politica e di conseguenza nelle istituzioni. Condizione negativa, questa, che tragicamente condanna la nazione ad assistere impassibile al suo lento e progressivo degrado, anche nei suoi valori fondamentali.

craxi-e-napolitanoCredo sia opportuno prendere atto che le istituzioni, che rappresentano l’ordinamento civile e morale, così come sono attualmente concepite, presentano vistose disfunzioni da non garantire più gli interessi di tutti, con il rischio di compromettere l’intero assetto dello Stato. Ciò è facilmente palpabile in ogni espressione della vita nazionale, in ogni manifestazione, e di come primeggia, quasi voler rappresentare come normalità, la retorica del volgare, l’uso sistematico dell’insulto ed infine la minaccia attraverso un utilizzo sconsiderato dei mezzi mediatici.

La cosa che più sconcerta è che il tutto avviene anche su argomenti che potrebbero essere del tutto condivisibili. Sarebbe necessario, pertanto, fare un’attenta riflessione sulla crisi che sta permeando la politica italiana con particolare attenzione a quei personaggi che vogliono forzatamente dominare la scena, spinti da mania di protagonismo e personalismo. Intenti forsennatamente a smontare artatamente quello che gli altri hanno costruito, o quanto meno di offuscarlo disinteressandosi completamente degli interessi della collettività.

Per contrastare tutto questo, è necessario iniziare da quegli ideali scomparsi che hanno accompagnato la vita dell’uomo nell'arco dei secoli, perché pare che nessuno abbia più voglia di lottare per qualcosa in cui crede, certo, non perché comporta sacrifici ed a volte sconfitte. Si ha l’impressione che sia svanito di colpo quell'impegno disinteressato per la tutela della cosa pubblica, tanto utile per la qualità della vita e per i nostri giovani, affinché non crescono nel negativo alone della “convenienza”; ma la cosa peggiore è che l’Italia si sia ormai abituata a convivere con il malcostume e l’illegalità.
Chi non ricorda il durissimo discorso di Craxi alla Camera con il quale accusava tutti di aver percepito tangenti e nessuno osò contraddirlo? Da allora niente è cambiato, con l’aggravante che ora questo malcostume viene respirato in un clima di truce e bassa volgarità.

Questo purtroppo è il quadro essenziale del nostro tempo che ci viene riverberato addosso con inusitata violenza dai mezzi di comunicazione, dai giornali alle televisioni, dai faccendieri a certi politici con il vizietto della bugia, i quali non so fino a che punto possono definirsi “onorevoli”. Infatti è proprio da questi ultimi che arriva il danno peggiore, quel forte radicamento del malcostume e della volgarità. Certi politici, spesso sfruttando privilegi e carisma di cui possono disporre, rappresentano dei veri e propri testimonial in grado di reclamizzare il loro prodotto, basato sull’ipocrisia e sulla menzogna, diventando dei punti di riferimento, per i propri adepti.

bossi-salvini-6401Così, il malcostume, essenza della volgarità, prende forma, diventa cattiva educazione di gesti e di linguaggi, pervertimento della verità, a favore di una verità nuova e costruita intenzionalmente sulla reticenza, furtività e su complicate macchinazioni. In sintesi la volgarità diventa un inganno che quasi sempre colpisce chi inconsciamente o ingenuamente depone la fiducia, in quelle istituzioni che la società ha creduto di poter erigere a garanzia e salvaguardia di uno stato moderno e democratico.

Credo, e non me lo auguro, come la storia ci insegna, che dopo una fase di politica bugiarda, urlata e volgare, basta una scintilla per sovvertire quello stato di reazione passiva che si pensava di aver raggiunto. Il grande timore è, che in dette circostanze, le persone che pagano lo scotto maggiore sono sempre le stesse. Onorevoli, sappiate custodire questo appellativo, senza dimenticare che la sua provenienza viene dal popolo!

Franco LuceFranco LuceStornarella (FG)
08 Febbraio 2015







15 commenti:

  1. RITROVARE LA VIA MAESTRA
    Nel tempo
    del pattume politico
    e della liquidità sociale,
    del pensiero assente
    e del comportamento deviante,
    occorre dissociarsi,
    alzarsi in piedi
    e camminare
    sulla strada
    dell'onestà
    e della coerenza personale,
    affrontare
    l'irta parete
    a mani nude,
    scavare
    nella memoria,
    scalare
    le cime più alte
    della storia,
    ritrovare
    la via maestra
    dei grandi ideali
    e dei principi etici e morali,
    lottare
    per farli diventare
    vita concreta
    e valori reali.
    (12-ottobre-2010)
    Di salvatore r. mancuso

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  2. Tutte le cose elencate nell'articolo di Franco Luce sono i motivi per cui mi sono allontanato dalla politica attiva. Non sono più iscritto a un partito politico e non vado più a votare. Nella mia vita la politica era stata una passione disinteressata. Durante i 30 anni di dimora in Svizzera mi sono sempre interessato, tenendomi informato tramite la stampa e i media audiovisivi, alla politica italiana. Per le elezioni politiche tornavo in Italia a votare ritenendolo un mio dovere civico. Mai pensato a vantaggi personali. Tornato in Italia, nel lontano 1989, ho continuato con la mia passione per una maggiore giustizia sociale a votare PC ,PDS, DS e PD. La svolta che mi ha fatto dire basta è stata quando 101 vigliacchi del PD nel segreto dell'urna hanno impallinato la candidatura di Prodi al Quirinale. Poi ci sono stati gli scandali che sempre di più coinvolgevano quelle persone che ritenevo oneste per il solo fatto che dicevano di essere di sinistra. Adesso non voto più, ma questo non mi impedisce di commentare e giudicare.

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  3. Non dobbiamo dimenticare, mai, che questa classe politica tanto bistrattata e colpevole di ogni nefandezza altro non ė che la rappresentazione della società. Anche se accettare questa verità fa molto male.

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  4. ho letto con attenzione l'articolo di Franco Luce.Luce dà voce ai nostri pensieri.Vorrei riferirmi,iniziando il mio commento a quanto detto dal commentatore Riccardo.Sono d'accordo che la nostra politica rispecchia la società in cui viviamo.Se ci sono tanti corruttori e perchè ci sono tanti corrotti. Noi italiani chiediamo che vada avanti la meritocrazia e poi chiediamo raccomandazioni per tutto. Pure se compriamo la frutta ,la frase tipica è""Mi raccomando mela dia buona"!!!Però da parte degli onesti,c'è voglia di chiarezza,di vera politica !!!Come avvicinare il cittadino alla politica?Questa domanda dovrebbe essere trasformata dai politici nell'imperativo categorico "Dobbiamo avvicinare il cittadino alla politica"Ma come aver fiducia nei nostri politicanti?Privilegi,vitalizi,pensioni d'oro,auto blu vergognosamente continuano ad essere difesi a spada tratta,mentre al cittadino si chiedono sacrifici!!Tante tasse pochi servizi,scandali che vengono insabbiati!!L'ultimo ha visto la Boschi,donna ombra di Renzi coinvolta in un giro bancario non certo onorevole e che sfrutta la legge sul conflitto d'interessi!!Tutto avviene legalmente grazie a leggi che si sono fatti ad personam!Allora smettiamo di criticare tanto Berlusconi!!!Poi inondano con la loro presenza i tallk show,usando una comunicazione prevaricatrice e fatta di urla!!E noi cittadini? Noi sappiamo solo ciò che vogliono che sappiamo!!!Ma come dice il nostro articolista ,c'è un limite a tutto e un popolo può anche scendere in piazza e in maniera violenta!Se ci sarà data la possibilità di votare,intanto stiamo attenti a non portare nelle poltrone miseri individui ignoranti come Razzi,per esempio,ma ho ascoltato una sua dichiarazione sgrammaticata che dice4va chiaramente che era là per fregarsi il vitalizio.Vorrei finire il mio commento con le parole di Luce "Onorevoli, sappiate custodire questo appellativo, senza dimenticare che la sua provenienza viene dal popolo! "

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  5. Winston Churchill espresse le seguenti convinzioni riguardo ai Membri del Parlamento: "Ognuno qui ha interessi privati che possono essere intaccati dai provvedimenti legislativi che sono all'esame ... Inoltre vi sono individui che rappresentano pubbliche istituzioni, gruppi particolari di natura non-politica in senso generale, e anche in ciò dobbiamo riconoscere una delle caratteristiche della nostra vita complessa ... Non è corretto concepirci come una assemblea di gentiluomini che non hanno interessi di alcun tipo e legami di alcuna natura. Questo è ridicolo. Potrebbe essere vero in Paradiso, ma non qui, fortunatamente ... ."

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  6. Questo articolo sembra quasi un urlo di dolore, quel dolore di coloro che hanno coscienza dello squallore politico che ci ha accompagnato e, purtroppo, continua ad accompagnarci !........
    Tuttavia rimango dell'idea che "La Politica", nata e sviluppatasi per rappresentare il Popolo, possa ancora riappropriarsi del suo più ALTO ruolo. Forse, penserete, "che sia un'ingenua...., eppure, permettetemi di avere ancora degli ideali. Complimenti per lo splendido articolo.

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  7. "Non è corretto concepirci come una assemblea di gentiluomini che non hanno interessi di alcun tipo e legami di alcuna natura. Questo è ridicolo. Potrebbe essere vero in Paradiso", E quindi se è questa la realtà in che cosa dobbiamo sperare? Cambiano gli orchestrali ma la musica che si sente è sempre la stessa! E no! Amici miei io non ci sto! Per questo mi muovo e mi oriento verso quelle che devono essere le regole, proprio perchè l'uomo per natura è un disgraziato consapevole di esserlo. Però l'uomo nella sua disgrazia sa dettare delle regole buone e giuste tutto sta a farle rispettare: " Ergastolo e scomunica per chiunque ruba la Cosa Pubblica anche con leggi che gli consentono di rubare!

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  8. Mi ha molto colpito l'idea che bisognerebbe che i cittadini rispolverassero gli ideali e andare a votare di conseguenza! Io condanno chi non vota perché questo partito del l'astensione ha permesso la degenerazione ulteriore della politica che abbassando il quorum è stata per i soliti partiti davvero una pacchia!
    Ma gli ideali che ci indirizzavano al voto trent'anni fa erano affidati agli uomini che non solo li sbandieravano ma per questi lottavano e a volte morivano. Oggi non ci ritroviamo più questi uomini ma la globalizzazione li ha resi uguali, ingordi di potere, di soldi, di fama!
    Onestamente non posso augurarmi che il popolo italiano prenda questi disonesti a modello! Un popolo dignitoso si sta riducendo alla fame stritolato dal debito pubblico per arricchire di prebende e vitalizi i rappresentanti dello stato e soprattutto aumentano la corruzione e le tangenti! Infatti in Italia non si rendono agibili le scuole, non si fanno nuove case popolari ma l'Expo, la Tav, il ponte sullo stretto, imprese faraoniche per tangenti certe per tutti! Gli ideali di questa gentaglia, caro amico, mi fanno orrore!

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  9. Caro Franco Luce... hai spiegato benissimo quello che sta succedendo.... onorevoli??? Non credo che ce ne siano ancora che meritano questo appellativo, il malcostume, odio la politica per ora... ma spero che il popolo si svegli al più presto e che vada a fare la rivolta, per pulire tutti questi personaggi ladroni. Per tutto questo c’è solo un metodo efficiente.... la rivoluzione, tribunale del popolo.... e truppa di fucilieri

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  10. Oggi il dilemma è: E' il potere dell'uomo che decide il destino, o il destino che decide il potere. Potrebbe essere un dilemma, se il popolo avesse coscienza della vera situazione attuale. I sentimenti verso la politica, esprimono un comune atteggiamento critico, non di passione, le nostre politiche , oggi sono incentrate su categorie ben definite, con Privilegi di pochi, e malesseri di tanti, di troppi. Tutto ciò è ispirato non da una moda, ma da malcostume, con dei contenuti visibili, analizzati, dove si rischia di delegittimare la democrazia. Diffidenza, sfiducia, scetticismo, non sono sentimenti generici, ma espressi con ragionamenti e motivazioni. Quindi non stupiamoci più di tanto se in Italia si fa politica denigrando la politica, tra vizi incorreggibili, disordini, inefficienza, cambi di poltrone, furibonde campagne, che idea possono farsi i cittadini? Il divario con altri paesi è incolmabile, e ciò sta portando un paese, non alla passione, ma all'imbarbarimento, alle ronde fai-da-tè, ai movimenti di estrema destra. Il disagio e il malcontento di un popolo è da tenere in considerazione, e fare dichiarazioni forti, come fa il nostro Presidente Renzi, " se ne faranno una ragione", credo che sia molto pericoloso.......

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  11. la genericità non mi è mai piaciuta e per questo provo a dire due sole cose .
    1) il cancro più infettivo , per me , è il populismo... un esempio eccellente sta nel fatto che quelli che hanno gridato , per tanti anni "ROMA LADRONA " sono stati trovati con le mani nel sacco .
    2) La storia dovrebbe essere maestra di vita , ed invece , pare non aver insegnato proprio niente

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  12. Franco Luce ha sintetizzato al meglio il quadro di decadenza vissuta dalla politica e dagli omuncoli che vi fanno parte. Dico omuncoli perché figure di basso spessore che si assicurano una poltrona unicamente per gestire il potere e i privilegi. Da anni ormai siamo privi di un governo che è al servizio dei cittadini. Da anni assistiamo a beghe politiche che niente hanno a che fare con la conduzione di un paese che influenzata dal degrado e dalla corruzione di chi dovrebbe dare l'esempio di regole scritte e messe in atto, non fanno altro che dare di loro una immagine di assoluta mancanza di moralità e di valori. Detesto in toto tutti i poco onorevoli che con disonore guidano il paese. Mi auguro che la forza e la volontà di cambiamento di persone oneste, possa essere ferma e decisa a contestare e a non accettare questa non politica. Bisogna contestare, uscire dalle case e tornare in piazza cin ritmo serrato affinché non ci possano privare di quella speranza insita in ogni essere ragionevole ed onesto. La Grecia e la Spagna hanno detto no al servilismo e all'accettazione di regole imposte da chi vuole soltanto il potere e i privilegi. Alziamo la testa anche noi e cambiamo questo stato paludoso che puo' solo portarci alla morte lenta e sofferta.

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  13. Condivido in toto l'articolo. ONOREVOLI SIATE ONOREVOLI! Banche, euro, globalizzazione, a parte, la causa principale della cosiddetta "crisi" è la pazzia per la grana, a tutti i livelli, che non ci consente di affrontare le sfide della globalizzazione, dell'euro, della lira se venisse reintrodotta. Non mi pare positivo l'acquisto dei nostri titoli di Stato da parte della Banca Centrale Europea; intanto è altro debito che si aggiunge all'enorme debito pregresso. I tassi d'interesse sono bassi ma il debito è altissimo, e l'acquisto dei nostri titoli da parte della BCE non è indifferente. Questo nuovo debito a cosa serve? Per investimenti produttivi? O per pagare i vecchi debiti e le spese correnti? In ogni caso non è un buon segno; perché interviene la BCE? Gli investitori e i risparmiatori ripongono meno fiducia nei nostri titoli? Non è esatto definire astronomico il nostro debito pubblico. Non è astronomico. E' GASTRONOMICO. Buon appetito! Il debito è simile a quello causato da una lunga guerra; purtroppo ci sono anche i morti: i moltissimi disoccupati e imprenditori che continuano a suicidarsi da ben 25 anni! Considerando che, a causa del debito, siamo in una situazione simile c quella della maledetta seconda guerra mondiale, se non vogliamo continuare con la decadenza, bisogna, per risorgere, riscoprire lo spirito e l'ansia di ricostruzione che avevamo dopo quella guerra. Il risorgimento economico-occupazionale-sociale-morale è possibile, non con riformine, ma con soluzioni decenti ed efficaci, senza rompere le tasche agl'italiani. Tasche nell'accezione di portafoglio. Soluzioni che esistono. Per competere nella globalizzazione, con euro o lira, urge uno Stato snello, con burocrazia semplice, poco costoso; caratteristiche simili a quelle dell'Italia del miracolo economico degli anni sessanta del secolo scorso durante i quali Catania era definita Milano del Sud e la lira era moneta forte che nel 1960 vinse l'Oscar Mondiale come moneta piu' forte. Allora fummo aiutati dai dollari del Piano Marshall e dalle rimesse dei nostri emigranti; soldi che oggi non ci sono. Ma abbiamo la possibilità, con globalizzazione, euro, o lira, di essere in Europa primi inter pares. Le riformine e i pannicelli caldi non servono. Urge ridimensionare spropositati privilegi, che per dirigenti pubblici superano quelli non indifferenti dei politici, eliminare la notevole spesa pubblica asociale e improduttiva imitando enti superflui e tante poltrone superflue non solo a Roma, ma anche dalla Sicilia alla Val Padana.
    Lo statista pensa alle future generazioni, il politico alle prossime elezioni (Alcide De Gasperi)
    La res publica si amministra con la diligenza del buon pater familias che usa tre C: cabeza, corazon, cojones. Il politico, invece, usa la quarta c: quella di culo per farlo star comodo sulla poltrona. Una grave epidemia debilita noi italiani: la poltronite acuta e cronica.

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  14. A Pupella i miei complimenti sinceri. Platone oltre 2 mila anni fa tentò 3 esperimenti di buona politica in Sicilia. Potrei raccontarvi questa storia molto interessante, ma col cellulare e' difficile. Anche allora la grana corrompeva gli uomini e lui aveva trovato una soluzione. Potremmo provare il metodo Platone.

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  15. Quando leggo il pensiero politico di Platone e poi vedo un senatore come Razzi. ...però si scrive Razzi, ma si legge Berlusconi e mi chiedo quale sia il pensiero di costoro. ...ah....si....ora ricordo. ..."Fatti li cazzi tua" !! Poi in questo blog parliamo di bene comune " e politica prima! AMMAZZA !

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