di Maurizio Alesi - È possibile rassegnarci ad una cultura politica mediamente scarsa e superficiale come quella che emerge dalla lettura di giornali, siti online, televisioni in questi ultimi giorni?
Mi riferisco al prossimo evento (tutto mediatico) della ”Leopolda” in salsa siciliana organizzata dal più famoso renziano Davide Faraone, attuale Sottosegretario all’Istruzione. Si sentono in giro giudizi, valutazioni e, soprattutto, aspettative miracolistiche da questo nuovo palcoscenico vissuto da molti come uno spartiacque, l’avvio di una rivoluzione copernicana che cambierà il mondo portandoci verso una sicura felicità generazionale.
Nessuno dice con chiarezza ed onestà intellettuale che la Leopolda siciliana è solo una passerella elettorale in un momento di grande scontro politico governato da confusione e divisione, tutto interno al PD, che Faraone e i suoi intendono conquistare e monopolizzare mostrando la loro potenza di fuoco.
Un modo per nascondere il grande vuoto lasciato da tempo dalla politica. Si stanno alimentando aspettative e speranze spropositate per questa Kermesse, novità del secolo, luogo straripante di proposte e iniziative, dove “discutere di alta politica” (o di potere?), grande pensatoio organizzato in tavoli di lavoro dai quali uscirà finalmente la soluzione ai problemi della Sicilia.
Si dimentica in fretta, però, che abbiamo già vissuto 4 edizioni di Leopolda nazionale che non hanno certo prodotto la rinascita economica del nostro Paese. Ma questa volta, secondo gli organizzatori, dopo la manifestazione niente sarà più come prima. Assisteremo alle solite sfilate di politici locali e nazionali, ministri e sottosegretari pronti a stupirci con effetti speciali, tranne a dimenticarsi degli impegni assunti quando si saranno spente le luci della ribalta.
Si sono affrettati a comunicare che già si contano un migliaio di adesioni e, per sottolineare la qualità della partecipazione, si citano: jazzisti, presidenti di club sportivi, gente di spettacolo, come se bastasse essere famosi in qualunque settore per qualificare una presenza politica. Questa gente farà sicuramente bene il proprio mestiere, ma indicarla come una risorsa per affrontare le gravi emergenze sociali suona eccessivo. Ma in fondo di cosa ci stupiamo? Cos’altro possiamo aspettarci da questa classe dirigente tutta slogan, battute e twitter? Ci stanno per propinare un ulteriore specchio per le allodole, facendoci credere che qualcosa si muove nella direzione degli interessi dei siciliani. Forse in vista di una prossima campagna elettorale a cui qualcuno sta già pensando.
Il segretario regionale del PD, proprio per sottolineare il carattere rivoluzionario ed innovatore del suo partito, ha lanciato la proposta di realizzare una nuova Balena Bianca che inglobi tutti: centro, destra e sinistra. E già si registra l’adesione degli ex lombardiani di art. 4 pronti a sciogliersi nel PD, ma c’è anche l’invito rivolto agli ex Cuffariani dell’UDC che sta ancora riflettendo. Porte aperte anche al movimento di Orlando in una macedonia, o meglio, un frullato, senza precedenti. Ecco, questi sono i rinnovatori della Leopolda che si immolano a rottamatori del vecchio sistema e che pretendono di scardinare il marciume del passato praticando la logica del “tutti dentro”.
Ma le cattive abitudini, tipiche della vecchia politica, si sono evidenziate anche rispetto alla loro posizione sul Governo regionale di cui fanno parte. Hanno fatto una guerra senza esclusione di colpi a Crocetta fino a quando non sono stati accontentati con nuovi assessori. Io ritengo, sommessamente, che oggi come non mai ci sia un grande bisogno di una salutare alternanza da contrapporre a questa logica di esercizio del potere che rifiuta il confronto e non ascolta neppure la minoranza dei rappresentanti di uno stesso partito. L’egemonia e l’arroganza in politica non hanno mai prodotto risultati positivi e ricordano periodi da dimenticare.
La tanto deprecata Democrazia Cristiana, per molti anni, ha goduto di una maggioranza assoluta dei consensi ma, nonostante avesse i numeri per governare da sola, per la sua concezione della politica partecipativa, chiamava alla responsabilità di governo, altri quattro partiti rispettandone l’identità e la storia. Il renzismo dominante di oggi, invece, punta a divorare la concorrenza, azzerare il dissenso facendolo annacquare in un unico partito della Nazione il cui dominus si chiama Matteo Renzi. Altro che Leopolda e rivoluzione. Siamo di fronte al più grande bluff degli ultimi decenni. Dominati da una cultura che sotto le bandiere di un certo giovanilismo di maniera, compie azioni spregiudicate da fare rimpiangere la prima Repubblica. Ai posteri l’ardua sentenza.
Maurizio Alesi
24 Febbraio 2015
Anche Raciti?
RispondiEliminaTutti sopra il carro del vincitore. Ma non sono gli stessi che hanno portato la Sicilia a tutte le emergenze attuali, aggravando i vecchi problemi e creandone dei nuovi? Questi saranno i rinnovatori?
Per quanto riguarda la sinistra, era molto più ascoltato e tenuto in considerazione il vecchio PCI da parte della DC che la sinistra interna nell'attuale PD. Comunque loro salgono e io sono sceso da un pezzo da quel Carro.
La "Leopolda" siciliana? E perché no la "Bernarda"?
RispondiEliminaSta per nascere "LA FARAONICA". Ovvero la più grande discarica politica siciliana sulle cenere del vecchio PD, PDS, DS, PCI.
RispondiEliminaNel nuovo immondizaio confluiranno politi di ogni provenienza. Senza fare la "differenziata" sinistri, centro e destri (di mano) tutti nella "FARAONICA". Lumia e Crocetta al centro della discarica accanto al Faraone.
Temo che il Direttore di questo blog censurerà questo mio commento per non correre il rischio di una querela.
Stia tranquillo il sig. Maniscalco.Non si rischia nessuna querela quando si esprimono giudizi politici in piena buona fede e convintamente. Credo che faccia bene sentire opinioni fuori dal coro anche quando vengono espressi con toni forti, ma chiari. Stiamo correndo il rischio di essere pervasi da un pensiero unico dominante, sovrastati da un unica presenza politica.
EliminaIl tema sarà di certo politico/elettorale, scelto con cura dai big siciliani ormai saliti sul carro del vincitore, ma il senso del ridicolo e soprattutto i patetici personaggi che affolleranno la Leopolda saranno il vero cartello dell'evento. La Sicilia non può di certo dimenticare la recente politica del PD, a destra o sinistra accanto al governo per fottersi una fetta di potere. Genovese ha scelto la formazione, altri la scuola, altri la sanità, ma tutti insieme hanno portato la Sicilia alla deriva, come topi famelici , rosicando velocemente tutto il denaro che avrebbe dovuto dare servizi, anziché rimpinguire le tasche dei politici e dei loro parenti! La Leopolda sarà l'ennesima passerella della vergogna della nostra isola! E Renzi? Aggiungerà il suo scanzonato e irresponsabile sorriso a quello di Faraone, mentre i compagni dell'ex PC, affolleranno la manifestazione nella speranza della resurrezione! Proprio come nel Titanic, si rideva e si ballava mentre la nave andava giù.....
RispondiEliminaSi il rischio è di essere dominati da un pensiero unico dominante ed è necessario opporci con tutte le nostre forze a questo. Noi lo stiamo facendo con "I Partigiani contro il pensiero unico dominante", perché abbiamo la consapevolezza della gravità della situazione politica italiana, in cui ci ha precipitati il governo Renzi con tutta la sua corte di nani e ballerine. Crediamo che bisogna lavorare per cambiare lo stato delle cose, sappiamo che la strada è tutta in salita, ma se riusciamo a far passare questo messaggio ed a far comprendere che questo governo ci sta portando dentro un regime che può portarci solo guai, penso che ce la possiamo fare.
RispondiEliminaSono assolutamente d'accordo con quello che ha scritto Maurizio Alesi che voglio condividere anche sulla mia pagina. Sono convinta che la Leopolda non è la rivoluzione, ma un grande bluff, forse il più grande degli ultimi decenni. Vediamo tutti che siamo dominati da una cultura che sotto le bandiere di un certo giovanilismo di maniera, compie azioni spregiudicate da fare rimpiangere la prima Repubblica.
Ha fatto bene Maurizio Alesi a ricordare la Democrazia Cristiana la quale, nel 1948 pur avendo i seggi per governare da sola, condivise il potere con altri partiti per allargare la maggioranza al fin di far risorgere l'Italia dopo la catastrofe bellica. Ed io mi permetto ricordare che la Democrazia Cristiana e i suoi partiti alleati realizzarono il miracolo economico degli anni sessanta del secolo scorso. Comunque non seguo la politica regionale. Ne quella nazionale per giochi di potere. M'interessa la politica economica nazionale e sindacale perché sono angosciato dalla tragedia di suicidi di disoccupati e imprenditori che continua da 25 anni, e alla quale si è aggiunta quella di molti italiani che dormono in vecchie auto, nelle stazioni ferroviarie, sui marciapiedi. Urge un nuovo miracolo economico occupazionale sociale morale. Per realizzarlo occorre uno Stato snello, senza burocrazia elefanti, poco costoso, che elimini poltrone ed enti superflui, e che ridimensioni spudorati privilegi che, parlando in lire, si manifestano, per dirigenti regionali e nazionali anche con maxi stipendi annui con relative macro liquidazioni, sfiorano e superano il miliardo annuo. Per finanziare certi privilegi, che la nostra asfittica economia non può permettersi, non bastano le tasse; lo Stato è costretto a indebitarsi emissione di titoli. E i debiti bisogna pagarli con gli interessi. La Grecia è vicina, pericolosamente vicina! Il lavoro non arriva per legge né per decreto legge, ma con la competitività del made in Italia. Gli spropositati privilegi, le poltrone e gli enti superflui, gravando con l'elevata pressione fiscale, anche sulle aziende fregano la loro competitività sui mercati esteri escursioni quello nazionale. A complicare il problema si aggiunge la repubblica di tangentopoli: il 10 febbraio 2015 la Corte dei Conti disse che crisi e corruzione corrono insieme. Urge restaurare la Repubblica Italiana per mandare la repubblica di tangentopoli dal Bel Paese a........quel paese ! Ancora non si vede nessun partito, nessun politico, nessun sindacalista che esponga ricette per affrontare la globalizzazione, madre di tanti problemi; eppure le soluzioni decenti ed efficaci esistono, anche con l'euro o la lira, per affrontarla e per essere in Europa primi inter pares
RispondiEliminasi continuano a lanciare eventi ...diciamo "Politici" come sempre e come al solito senza che vi siano ricadute per la crescita economica: i negozi continuano a fallire e chiudere....i giovani continuano a partire in cerca di lavoro perchè qui non c'è alcuna possibilità di trovarne. Gli ultracinquantenni che lo hanno perso non riescono a piazzarsi in nessun altro luogo.La gente continua a suicidarsi. La politica invece che fa....Organizza la Leopolda. A chi interessa? Solo a coloro che fanno o hanno fatto politica da sempre! E mentre "U medicu studia u malatu si ni va". La gente è stanca di tutto ciò..............lo capirà mai nessuno? Eppure come ho sempre detto e scritto, la nostra bella Sicilia potrebbe essere una delle più ricche regioni d'Italia grazie al suo favoloso patrimonio artistico e naturale. Buona Leopolda a tutti!
RispondiEliminaFaraone è solo un modesto imitatore del suo capo, e prepara una kermesse di scarsissimo interesse culturale e politico, un guazzabuglio dal quale spera di trarre personale vantaggio per una prossima occasione elettorale.
RispondiEliminaNon so se Faraone ė un imitatore di Renzi. E non so se questa iniziativa può essere utile alla Sicilia. Lo aperto. Anche perché lo stato della regione si avvicina a quello comatoso, che ha bisogno quindi di interventi urgenti di rianimazione. E vedendo Crocetta in TV c'ė veramente da essere preoccupati. Faraone ha la forza e la volontà di invertire questo catastrofico processo?
RispondiEliminaInteressantissimo articolo di cui ringrazio Maurizio Alesi.Già parlare di Leopolda sicula,mi fa ribollire il sangue siculo che mi è rimasto!!!Leipolda a Firenze ma a Palermo la Rosalia si doveva fare!!Perchè della nostra santa abbiamo tanto bisogno,al grido Salva Palermo Santa Rosalia!!!Mi scuso per l'ronia ma la Leopolda fa pensare ad una "Maitresse"e dall'articolo di Alesi,che condivido pienamente,a cosa di maloaffare si pensa!!!Ferrandelli non andrà e mi fa piacere!! Tanti i partecipanti e i magnati ,oltre i magnoni,che invece saranno presenti dallo sport alla cultura all'imprenditoria !!!Boom d'iscrizioni al sito anche di semplici cittadini che forse si giocano l'ultima carta per essere ascoltati.Spero che tra la cultura,sia presente l'orchestra del Teatro Politeama,ottima orchestra che si vuole uccidere,anzi rende meglio l'idea assassinare!(Da mesi gli orchestrali non vengono pagati,eppure sono al loro posto)spero che ci siano le rappresentante che difendano territorio ed ambiente dalle trivellazioni che ci stanno imponendo!spero che qualcuno parli dei fondi europei spesi per il tram che non riesco a capire se ci sarà veramente utile!Ma riesco a capire che una nuova rete fognaria ci salverebbe dagli allagamenti continui e che la metropolitana ci salverebbe dal traffico caotico!sistabilirà politicamente che c'è posto per tutti?Un'ammucchiata e va bene da tempo ,almeno io ,mi chiedo ma di che partito sono?La Leopolda siciliana concluderà qualcosa ai 4 canti dove ci sono la nicchie di Santa Ninfa,Santa Agata ,santa Oliva e Santa Cristina che daranno una mano a Santa Rosalia !!!
RispondiEliminaBravissima Marisa per il delizioso confettino ironico con il quale ha saputo esprimere efficacemente il suo punto di vista.
EliminaGrazie maurizio Alesi!!!
EliminaMarisa ho apprezzato il tuo commento, ma come sempre a me piace scandagliare la profondità di certe iniziative. Ho l’impressione che si voglia considerare la Toscana come l'ombelico d’Italia e tu fai bene a ribellarti ed a “far ribollire” il tuo sangue siculo. La cosa più grave di questa “Leopolda” che non si capisce se è un partito o una corrente di pensiero; qui regna sovrana una gran confusione, ma il sospetto è, che si tratti di una “Forza Italia” con un padrone diverso, uno speedy Gonzales (come avvenne nel 1994), che è riuscito a bruciare tutte le tappe a tempo di record. Sono certo che nessuno ha capito le vere finalità di questa “convention politica” al di fuori di coloro che l’hanno concepita e realizzata. Allora, cara Marisa, fai bene a mettere in primo piano l’amore per la tua terra. A prescindere le finalità di questi giochi politici, è abbastanza palese di porre una sola regione d’Italia, a generatrice di una nuova politica di una filosofia politica ancora sconosciuta. La Toscana non è nuova a queste iniziative a partire dalla imposizione della propria lingua sull’intero territorio nazionale. Qui si dimentica , o si tenta di far dimenticare che è sempre presente in ognuno di noi quel forte radicamento a riappropriarsi delle proprie origini, elemento fondamentale alla realizzazione della propria personalità. Il tuo risentimento, cara Marisa non è una pretesa ma un diritto, non una vanità campanilistica, ma una concreta sussistenza di tradizioni storiche, di condizioni ambientali, di esigenze caratteristiche, di interessi inderogabili che sarebbero pregiudicati da una eventuale prevaricazione di identità regionali.
EliminaRicordo pascoli verdi e valli rigogliose, poi arrivarono Renzi, Crocetta ed Orlando, e tutto è svanito.
RispondiEliminaMi chiedo se torneranno più quei decenni felici, benessere, spensieratezza e principalmente onestà.
Leggendo articoli e commenti, capisco che abbiamo tutti un comune sentire, quindi, mi sento ottimista e pieno di speranza.
IL FUTURO E' IL NOSTRO PRESENTE, grandi parole, degne di un grande leader. Ed adesso riportati in auge da un suo seguace, Davide Faraone, che ha organizzato a Palermo, La Leopolda 2.0, ovvero, la Faraone 2.0. Una due giorni, con 25 tavoli di confronto, dove si discuterà di EXPO, Economia, Innovazione, Sanità, Immigrazione, Assetto del Territorio, Artistico e paesaggistico. Con sul tavolo 22miliardi di fondi comunitari, pronti a spiccare il volo, con un unico intento, e porte aperte a tutti. Nessuno scontento, forse uno, Ferrandelli, il quale non interverrà, dichiarando che dopo due anni di nulla, e di vuoto politico, probabilmente i tavoli glieli tireranno addosso. E come nelle buone ed affettuose famiglie quando ci sono cene importanti, saranno presenti una buona fetta di affamati,
RispondiEliminaAnche se non sono siciliana e non conosco le caratteristiche del PD siciliano, concordo con le considerazioni generali dell'autore
RispondiEliminaFaraone come titolo di studio ha quello di perito chimico e fa il sottosegretario al Miur, si è segnalato finora per la proposta di valutazione dei docenti da parte degli alunni, come se un docente avesse bisogno di un questionario per sapere cosa pensano di lui gli studenti, peggio ancora se il suddetto questionario-valutazione dovesse avere degli effetti giuridici sul "merito" come blatera Renzi a proposito de "La Buona Scuola", facile immaginare che i docenti più "meritevoli" saranno quelli prodigali di voti sette ed otto, ho visto il servizio di "Striscia La Notizia" sulle primarie in Sicilia e mi è bastato per inquadrare il personaggio, ottimo articolo che condivido salvo che per la conclusione, non serve ahimé affidarsi ai posteri per la sentenza men che meno ardua su questa classe di arrivisti al potere.
RispondiEliminaGrazie per il commento. La conclusione dell'articolo voleva essere assolutamente ironica. Se fosse stata una frase convinta sarei caduto in contraddizione con me stesso. Ho scelto una citazione dotta in sintonia col ruolo istituzionale ricoperto da Faraone.
RispondiEliminaI rinnovatori sarebbero Renzi e i renziani, quelli che "non importa come l'importante è vincere" con voti di destra di sinistra di o di centro basta che il risultato arrivi, quelli che "parla pure tanto faccio come mi pare" perché noi abbiamo vinto, abbiamo la fiducia degli italiani. Anche in Sicilia, a quanto pare, sono saliti in tanti sul carro renziano, magari credendo in un cambiamento visto che è stato sbandierato ai quattro venti a forza di slogan e twitter. Non credo che con la Leopolda siciliana si riesca a risolvere i problemi della regione... MAGARI!!! Credo piuttosto che sia un modo per buttare fumo negli occhi alle persone e per non mostrare che all'interno del PD, tra minoranza e maggioranza, c'è uno strappo piuttosto preoccupante. La considerazione che faccio io, è che c'era più rispetto e considerazione tra il "vecchio" PCI e la "vecchia" DC, che tra maggioranza e minoranza PD che fanno parte dello stesso partito.
RispondiEliminaNon c'è dubbio che, comunque la pensi ciascuno di noi, il presente politico è inedito rispetto a tutti i passati.
RispondiEliminaE' rispetto a questo presente che dobbiamo confrontarci e decidere che cosa vogliamo fare adesso e nell'immediato futuro.
Tutto il resto lascia il tempo che trova.
Non è che una fase politica merita attenzione o apprezzamento per il solo fatto di essere inedita. A parte il fatto che il renzismo, a mio parere, del tutto inedito non è. Qualcosa di simile si era già vista nell'epoca berlusconiana che ha molti tratti in comune con il Renzi-pensiero che sembra proprio la continuazione di quel periodo, come tanti osservatori politici hanno riconosciuto. Altrimenti non poteva esistere il patto del Nazareno. Se bastasse essere inediti allora dovremmo confrontarci anche con la politica di estrema destra di Salvini. Anche Salvini è a modo suo inedito pur essendo alternativo a Renzi. Credo, molto più realisticamente, che dovremmo finirla di giudicare solo per la cosiddetta “capacità di comunicare”, dietro la quale spesso si nasconde il vuoto di idee e di programmi. L’unica cosa inedita che mi piacerebbe apprezzare sono i risultati positivi per la gran parte dei cittadini, soprattutto del sud, che stanno molto male e sono ridotti alla povertà. Mi sembra che ancora non ci siamo.
RispondiEliminaMi auguro che i siciliani si ricorderanno di cosa la vecchia politica ha fatto per loro. I vecchi partiti sono stati bravi a produrre sacchi di disoccupati e se la cosa sta bene al siciliano vorrà dire che merita questo. Non spendo tante parole nell'argomento poiché i protagonisti rappresentano un passato oscuro su cui occorrerebbe mettere un punto. L'articolo è sicuramente interessante e meritevole di attenzione ma non intendo aggiungere altro se non per dire che provo un certo disgusto verso quei millantatori che mai hanno lavorato nella vita.
RispondiElimina