di Giangiuseppe Gattuso - È interessante osservare come funzionano certe cose e certi servizi in altri Paesi.
Dai trasporti alla manutenzione delle strade e dei fabbricati, dalle infrastrutture alla quantità e qualità dei servizi offerti. E, in primis, la pulizia e il sistema della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti urbani. La presenza di contenitori distribuiti sul territorio, i mezzi per lo spazzamento e il trasporto. Ė la peculiarità più evidente, non se ne può fare a meno. E spesso, resto stupito.
Mi fa impazzire, per esempio, constatare come in certi Paesi europei, ma anche in altri più lontani, e in qualche fortunata e virtuosa città italiana, i rifiuti costituiscono un’opportunità, una risorsa da sfruttare per farne profitti. O, ancora, l’utilizzo delle macchinette per riciclare contenitori di plastica, vetro e alluminio che restituiscono, pronto cassa, un corrispettivo in denaro appetibile. Al punto che questi 'rifiuti' vengono raccolti accuratamente da chiunque e, in questo modo, intelligentemente smaltiti e recuperati per il successivo utilizzo umano.
Così come la trasformazione di materiali di scarto opportunamente trattati che diventano prodotti per l’agricoltura e non solo. Ma mi rode anche sapere che ci sono posti dove l'immondizia viene utilizzata per produrre energia, e per il riscaldamento delle abitazioni. E questo grazie ad apparati tecnologici situati addirittura in centro città. Del tipo, per esempio, di quelli che a casa nostra scatenano aspre guerre di religione. Spesso strumentali, ridicole e dannose.
Insomma, emerge chiaramente come questo grave problema sia ancora tale solamente in alcune parti d’Italia e del sud in particolare. Una questione che crea forti disagi, danni ambientali vistosi e un impatto negativo per l’immagine dei nostri territori.
Ma non si tratta solamente del 'disagio' che ne deriva. In Sicilia, come in Campania, così come a Roma, c’è di più, molto di più. C’è il business che “ruota intorno”. Enorme. Attraente. Capace di scatenare interessi e corrompere chi non ha la struttura morale per farlo. Rifiuti solidi urbani, rifiuti speciali, rifiuti pericolosi, rifiuti tossici, rifiuti di ogni genere. E posti di lavoro, affari, società nate e cresciute per sfruttare il sistema malato, imprenditori conniventi, e la mafia, lucrano fior di quattrini sulla pelle dei cittadini. Senza alcun ritegno.
Nel passato c’erano le discariche, gigantesche, tante e sparpagliate ovunque. Molte delle quali abusive e fonti di gravissimi inquinamenti ambientali e conseguenze per la salute. L’emergenza è diventata la norma e in nome di questa sono state perpetrate le cose più immonde. Parecchie sono state, giustamente, chiuse e alcune messe in sicurezza e utilizzate come enormi bacini di conferimento dei rifiuti provenienti da comuni anche parecchio distanti.
E quindi spese in più per il ‘conferimento’ sulla base di tariffe molto variabili e spese costosissime per i trasporti. Uno spreco di risorse senza fine. Come quando, succede ancora, i rifiuti prendono il largo, via mare su enormi mercantili o su treni merci, verso i centri di smaltimento in Olanda o in Germania. Una cosa da rabbrividire.
I cosiddetti servizi per l’igiene ambientale, prima gestiti direttamente dai comuni, con costi e risultati anche dignitosi, sono stati trasferiti agli Ato (Ambiti territoriali ottimali…!). Carrozzoni inventati per creare posti di lavoro, prebende e poltrone utili a tutti. I risultati, disastrosi. Debiti accumulati senza fine. Personale in esubero, sprechi e servizi offerti al di sotto del livello della sufficienza. Per non parlare della raccolta differenziata. Una questione culturale ma che le amministrazioni non sono state capaci di farne sistema. In larga parte ancora una chimera.
E non se ne esce mai. Si continua a non risolvere il problema. Troppo difficile. Una questione che i governanti e gli amministratori ad ogni livello sembrano incapaci di affrontare, e a volte lo sono davvero. Come se ci fosse una maledizione. Mentre, invece, le ragioni risiedono nella mancanza di volontà. Il bagaglio di conoscenze ed esperienze di tante amministrazioni, italiane ed europee, è una fonte gratuita alla quale attingere a piene mani, se solo si volesse.
Meglio, molto meglio, invece, andare avanti di emergenza in emergenza, e soluzioni tampone per raffreddare le tensioni, e via. In questo modo siamo sicuri sarà molto più facile continuare a fare business. Alla faccia dei cittadini che pagano la tassa sui rifiuti tra le più care del pianeta.
Giangiuseppe Gattuso
23 Dicembre 2014
Caro GianGiuseppe, ottimo articolo. La pura verità è spiegata a chiare lettere. Vorrei che i polici, in special modo quelli che ancora si dicono di sinistra, quelli a cui, fino a non molto tempo fa andavano le mie simpatie e il mio sostego, commentassero, con argomenti validi, quanto da te scritto e indicassero la loro soluzione in tempi brevi. Fino al momento attuale hanno saputo solo interdire, riuscendoci, gli impianti termovalorizzatori in nome dell'ecologia. "I termovalorizzatori inquinano", sostenendo, solo a parole, "rifiuti zero, tutto va riciclato". Visto i risultati, dico: o sono conniventi col sisteme attuale o sono veramente incapci. Spero che siano solo incapaci, diversamente potrebbero saltare fuori i connubi tra mafia e polica come a Roma.
RispondiEliminaMi aspetterei anche una rivolta che partisse dalla base cioè da noi cittadini. Non soltanto affinchè l'immondizia sia tolta dalle strade, ma per sapere, una volta tolta, dove va a finire. Le discariche, ovunque esse siano, inquinano molto di più dei termovalorizzatori di ultima generazione. Quindi chiedere con forza la differenziata fatta per bene e quello che rimane, non differenziabile, (non più del 20%) vada ai termovalorizzatori.
Articolo peno di verità, di buon senso e di valori civili. Sottoscrivo pienamente.
RispondiEliminaComplimenti per l'articolo che condivido in toto. Le regioni, rovina degl'italiani, non sanno gestire nemmeno la munnizza e, se non sono male informato, rischiano di fare appioppare dall'Europa all'Italia, cioè a noi contribuenti italiani, forte multe per la disastrosa gestione dei rifiuti. ATO, Ambiti Territoriali Ottimali, ottime poltrone per far aumentare la tassa sui rifiuti e la munnizza per le strade. Ottimali ! Re Mida morì di fame perché tramutava in oro tutto quello che toccava; certi nostri politici trasformano in oro tutto quello ove posano le mani: lenzuola, carceri, opere pubbliche; ma, a differenza di re Mida, mangiano. La frase non è mia, è del grande compianto Indro Montanelli. Da un bel po' di tempo trasformano in oro persino la munnizza ed addirittura i migranti che arrivano con i barconi! Quando ero ragazzo non c'era l'odierno bla bla sull'ecologia, ma si rispettava l'ambiente col vuoto a rendere e, nelle scuole, si celebrava la Festa degli Alberi che, tra le molteplici proprietà, hanno quella di trasformare l'anidride carbonica in ossigeno. Oggi, invece, si fa la festa agli alberi dandoli alle fiamme in estate, e poi, in inverno, il terreno, privo delle loro radici, frana. Non si capisce perché non si possa fare una seria raccolta differenziata per riciclare quel che si può riutilizzare e bruciare nei termovalorizzatori i rifiuti organici che, per produrre energia elettrica ci farebbero risparmiare petrolio e gas. I termovalorizzatori inquinano l'aria? Ed allora attuppiamo le bocche dei vulcani attivi! Sciocchezze ! Le guerre di religione contro i termovalorizzatori sono strumentalizzalizzazioni per coprire il bisinissi della munnizza? Italianizzo business in bisinissi per indicare uno sporco affare; nel caso in esame, sporco come l'immondizia. Mi è stato detto che il termo valorizzato di Vienna è dentro la Città. Il Presidente della regione siciliana vuol mandare, pagando, cioè tassando gli italiani di Sicilia la munnizza sicula e panormita in Germania e in Portogallo. Sono scemi i viennesi, i tedeschi, i portoghesi? O i nostri politici che, tra l'altro, stanno riempiendo con montagne di munnizza, alias discariche, il Bel Paese che l'Alpe col mar cinge come lo descrisse Dante Alighieri.
RispondiEliminaAbbiamo, giusto per differenziarci dal resto del mondo, un traffico di rifiuti e smaltimento degli stessi che fa bene solo ai criminali.
RispondiElimina“””””Il ruolo giocato dalle mafie "tradizionali" è generalmente molto importante nelle attività ecomafiose, ma spesso sono imprese private, amministratori locali e organi di controllo corrotti a costituire reti che compiono reati ambientali. Lo smaltimento illegale di rifiuti tossici o di scorie nucleari da parte di aziende che hanno ricevuto l'appalto per la loro depurazione, gestione e messa in sicurezza è considerato da Legambiente il più lucroso e pericoloso campo di attività delle ecomafie.
In Italia lo smaltimento illegale di rifiuti tossici ha riguardato in particolar modo la Campania; alcune zone geografiche della regione sono state denominate con appellativi specifici ad indicare la gravità delle conseguenze dello sversamento illegale (Triangolo della morte Acerra-Nola-Marigliano, Terra dei fuochi).
Nonostante l'attenzione e la repressione, secondo l'agenzia governativa Apat in Italia nel 1999 sono stati prodotti 72.5 milioni di tonnellate di rifiuti speciali, di cui 23 milioni da industrie di costruzione e 4 milioni considerati rifiuti pericolosi. Legambiente ha stimato che nello stesso anno siano stati smaltiti illegalmente 11.2 milioni di tonnellate di questi rifiuti.”””””
Se vogliamo parlare, dopo che la raccolta è stata sottratta ai comuni, come viene eseguita? Quanto volte, viene gettato tutto in unico contenitore, sebbene, noi si faccia la “differenziata?.
Dai rifiuti si potrebbe guadagnare, in modo lecito..invece ……..
Le considerazioni dell'Autore fanno indubbiamente riflettere sul problema in argomento ma poiché io abito in una citta' di appena trentamila abitanti e dotata ormasi da anni di un servizio di raccolta dei rifiuti ( col sistema della differenziata) che funziona abbastanza bene, credo di poter solo dire che anche in questo caso come nei tanti casi sollevati da Politica Prima,il tutto va a fare riferimento all'eterno problema della "cultura sociale". E' indubbio che c'è chi specula, che la crimminalità organizzata ha ampiamente dimostrato come si può sfruttare questo eterno problema a fini di lucro compromettendo nel contempo l'equilibrio ecologico tanto necessario all'uomo di oggi e alla sua salute.Che fare per risolverlo? Beh! A mio parere innanzitutto educare le giovani generazioni al rispetto dell'igiene personale e collettiva, cosa che,superfluo dirlo, rientra ampiamente nella funzione della scuola ;educare la popolazione adulta di una citta', con mezzi energici toccandola, principalmente, nel portafoglio prevedendo salate multe a chi sporca in giro, e, da parte delle Autorità Competenti ricercare, senza lasciarsi coinvolgere dalla solita ed usuale "mazzetta" a ricercare quell'organizzazione societaria, se necessario facendosene promotori, possibilmente non per creare posti di lavoro per amici ed amici degli amici o addirittura per "nipoti reali o inventati, a cui affidare con serietà d'intenti e capacità realizzative l'incombenza di tener puliti i centri abitati. ".Altro dire non so.." ma penso che alla fine, e dai che ti do,che ti do..forse qualche progresso lo si potrà vedere.
RispondiEliminaE' indubbio che il problema è grosso per chi non vuol rendersi conto che il mondo cammina e che la tecnologia moderna può veramente rendere grandi servizi all'umanita' purche' la si cominci a considerare una forma di progresso piuttosto che una chimera irraggiumngibile pensando che l'uomo è giunto a sopravvivere anche nello spazio!.
Ben detto Franco Gentile, è, in garan parte, questione di "cultura sociale". Noi del sud abbiamo una cultura sociale diversa dal nord. Egoismo e interesi personali hanno la meglio suggli interessi generali di tutti i cittadini. Io ho una età che non farà in tempo a vedere il cambiamento, ma spero che a questo ci arrivi anche il sud.
RispondiEliminaUn articolo che mi è piaciuto molto, complimenti... Lo stato, sicuramente, ha le sue colpe. Poi diciamolo francamente, in Italia è tutto in mano alla mafia (se non tutto una buona parte)... la spazzatura potrebbe essere un enorme investimento crea tanta energia, se sfruttata come si deve, non porta cattivi odori fa risparmiare, crea lavoro (si pagherebbero anche meno tasse). Vicino a me, a Peccioli, c'è una centrale costruita "come si deve" e funziona "come si deve". Quando parlano di costruire una centrale per lo smaltimento rifiuti succede il finimondo con manifestazioni firme e chi più ne ha più ne metta. Questo dipende, sia dai cittadini che non accettano cambiamenti (sbagliando perchè, basta guardare intorno a noi per capire che è cosa buona), sia per colpa del governo perchè, è un gran dispiacere dirlo, non ci possiamo fidare (gli eventi accaduti insegnano a volte, basta vedere cosa successe nel Vajont). Detto questo i cambiamenti ci vogliono vanno accettati e sono necessari, ma per fare questo ci vuole, al governo, persone affidabili pulite serie al di sopra di ogni sospetto e che non si facciano comprare "dal Dio soldo". Per quanto posso vedere io, almeno al momento, non mi danno questa fiducia...
RispondiEliminaIl recupero di energia e materia dai rifiuti è una prassi oramai consolidata da decenni, anche nel nostro paese.
RispondiEliminaLo smaltimento illegale dei rifiuti (pericolosi e non) è un reato (anche abbastanza grave)...punto. Quindi di competenza della magistratura.
La politica, invece, non riesce a dare, non solo sul tema rifitui, indirizzi strategici e obiettivi chiari.
In Italia ci sono tantissime realtà dove il ciclo dei rifiuti è gestito secondo diverse prassi tutte ugualmente efficaci ed efficenti:
- raccolta differenziata spinta che implica a valle
valorizzazione della frazione organica (compost);
riciclo di ciò che è "conveniente" riciclare (carta, plastica, alluminio, vetro, RAEE, ecc...)
- conferimento a termovalorizzatore (produzione di en. elettrica ed en. termica) con controllo delle emissioni ai camini;
- discariche controllate a servizio
Tutto questo non su Marte ma in molte regioni del nostro paese.
Inoltre, grazie alla vituperata UE il nostro parlamento ha dovuto normare anche sul tema biometano, ovvero il metano ottenuto anche dalla frazione organica dei rifiuti urbani (siamo in attesa di un paio di norme da parte dell'AEEG).
Quindi, a mio modesto parere, la differenza la fa sempre la capacità di analisi e di indirizzo della politica locale (regionale).
In Sicilia su questi temi si è cambiata direzione strategica ad ogni governo regionale. Risultato: il nulla!
Forse perchè anche i dirigenti e i funzionari tecnici preposti hanno una forte propensione ad andare a vela (ovvero seguono la direzione del vento politico/affaristico prevalente in quel momento).
Citando Seneca..."Nessun vento è favorevole per il marinaio che non sa a quale porto vuol approdare.”
L'articolo solleva un problema che da anni ci trasciniamo!!!Ben fatto Direttore.Il guaio è che ci troviamo sempre a sguazzare nella munnizza!!!forse la classe politica ha paura che i cittadini li portino in qualche discarica e magari pure abusiva?Lo meriterebbero Ma c'è pure un senso civico che manca. Franco Gentile ha citato la scuola che deve farsi carico di una cultura ambientale!!Giustissimo,ben detto!!!però questo già succede e da tanti anni!!tutte le scuole sono pieni di progetti ambientali!!Tutte le scuole ricevono sollecitazioni ambientaliste per il riciclaggio. Le insegnanti educano e fanno incredibile uso di cartelloni,programmano le loro gite in fattorie didattiche e le uscite sono sempre accompagnate da sacchetti riciclabili e guai a buttare qualcosa a terra!!!!Tutto questo dispiego di energie non ha portato grandi risultati!!Come insegnante,dopo aver parlato dell'importanza di differenziare i rifiuti mi son sentita dire"Dice mia madre che è inutile tanto poi immischiano tutto" Allora tra i valori della famiglia e quelli della scuola c'è forse un Black out? Mah C'è questa forma di mancanza di educazione civica ma c'è anche tanta sfiducia!!!Ho visto anch'io che mi affanno a riciclare tutto,passare un camion e mettere tutto insieme!!La mia posizione personale è poi a favore dei termovalorizzatori e contro la loro demonizzazione. Se non mi sbaglio,era già in costruzione a Bellolampo ma tutto fu fermato,perdendo immense somme di soldoni!!!Io vivo a Palermo,una città che consuma senza produrre.Mi chiedo visto che non ha niente e produce rifiuti a non finire,perchè non utilizzarli ?I rifiuti sono ORO!!!Nei paesi europei,sono ricercati e son ben organizzati per sfruttare al massimo i rifiuti. I cittadini sono coinvolti e a loro è facilitato il compito!!!quanti di noi si trovano davanti a campane del vetro strapieni e sono costretti a lasciare i loro sacchetti!!!Popolo di politicanti fate qualcosa,guadagnateci e speculateci pure,ma almeno date l'importanza che merita ai miei rufiuti!!!!Facendo la differenziata,il primo sacchetto che si riempe è la plastica e devo fare ricorso ad un altro sacchetto e così via(la raccolta della plastica avviene una volta la settimana)Non parliamo dell'umido,mi commuove!!Mi fa pensare a tanti bei terreni agricoli,fiorenti e tutti biologici alla fine di indifferenziata ne resta meno di tutti!!!
RispondiEliminaCondivido l'articolo e soprattutto il problema che a mio avviso va imputato in parte a noi cittadini che abbiamo perso il senso civico di differenziare le scorie ed in parte, anzi in massima parte , ai comuni e agli affaristi che ne fanno oggetto di affari d'oro. Siamo alle solite, il cittadino sente parlare da un decennio di raccolta differenziata, ma i comuni, almeno alcuni, non si sono ancora attrezzati. È evidente che sotto sotto, oltre alla incapacità e disonestà di chi ci governa, la immondizia è pozzo di petrolio per chi lo sa fare.
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