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mercoledì 23 luglio 2014

Parafarmacie. Errori gravi della Corte Costituzionale

Antonella Puleodi Antonella Puleo - Ultimamente si sente spesso dire “Le sentenze si rispettano”. E aggiungerei io “Le sentenze giustamente motivate si accettano”.
Le motivazioni con le quali la Consulta ha stabilito che medicinali di fascia C restano un’esclusiva delle farmacie lasciano sconcertati, poiché si tratta di presupposti fattuali errati. All’indomani della sentenza n.216/2014 con cui la Corte Costituzionale ha dichiarato non fondata la questione sollevata da un’ordinanza del TAR Calabria, leggendo le motivazioni viene da pensare che non vi sia stata una profonda conoscenza dell'argomento e della questione da dirimere.
ParafarmaciaLe sentenze si rispettano, ma i presupposti di fatto su cui si basano le motivazioni della Corte sono esposti in modo del tutto errato: il più alto organo di garanzia costituzionale descrive uno stato di fatto diametralmente opposto a quello effettivamente esistente e su questo basa una sentenza. Si evidenzia in particolare come sia palesemente errata la “descrizione” della stato giuridico-fattuale e che costituisce il presupposto su cui la Corte articola la parte centrale della propria decisione. Infatti, non è vero che i farmaci di fascia C possono essere dispensati nelle parafarmacie ad accezione di quelli espressamente indicati in un dato elenco.
È vero infatti l’opposto: possono essere dispensati nelle parafarmacie solo quei farmaci che sono inseriti in un determinato elenco predisposto dall’AIFA. Inoltre, non è vero che esiste il principio per cui i farmaci di fascia C sono liberalizzati e che è residuale il divieto della loro vendita (vale semmai l’opposto: i farmaci di fascia C soggetti a prescrizione “vendibili” nella parafarmacie sono solo una minima parte). Quindi, mentre le parafarmacie di fatto non possono vendere i farmaci di fascia C, eccetto quelli riportati in un elenco dell'Aifa, nella sentenza si dice l'opposto, ovvero che già la liberalizzazione della fascia C è avvenuta, poiché le parafarmacie possono vendere tutti i farmaci di fascia C eccetto quelli riportati nell'elenco dell'Aifa.
Logo farmaciaLa realtà a testa in giù. Infine non si comprende l’affermazione della Corte per cui vi sarebbero nelle farmacie maggiori garanzie per la tutela della salute dei cittadini; affermazione che, però, rimane a un livello generico e senza alcuna specificazione. Anche qui restiamo sconcertati, poiché i requisiti di sicurezza e controllo per i farmaci nelle farmacie e parafarmacia sono identici: con il recente decreto Crescitalia sono stati oramai inseriti all’interno dei nostri esercizi tutti gli obblighi di sicurezza e controllo che ritroviamo in farmacia.
La Corte, in definitiva, ha di fatto dato maggior importanza più alla struttura che non al professionista, rafforzando il legame farmacia/farmaco piuttosto che quello farmacista/farmaco. Come cittadina e farmacista non mi indigna la decisione che di fatto crea una dicotomia tra “farmacista” e “farmacia”, riconoscendo alla struttura la capacità di dispensare il farmaco, quanto la motivazione che sottende a tale decisione, poiché evidentemente poco aderente alla realtà dei fatti.
Antonella Puleo
23 luglio 2014




42 commenti:

  1. Sono a conoscenza della cosa e definire la sentenza surreale è dire poco.
    Hanno scritto due tre cose da antologia del supercazzolismo italiano.
    E mo si salva il Paese....l'ovvio esiste dappertutto, ma non qui.
    Liberalizzare per non morire.
    Renzi.....sveglia.sveglia.sveglia.

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  2. Penso che in questo paese nemmeno Margaret T. riuscirebbe a cavare un ragno dal buco.
    Che delusione......

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  3. Allibita dalla sentenza e' dire poco , me lo aspettavo pero' , perche' e' un paese di vecchi ,e di morti che camminano ,di gente che si beffa degli altri ,di un popolo che si e' rassegnato a subire

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  4. Cresci italia la chiamano.... ammazza italia direi una corte chiamata di giustizia..... ho molte perplessita'

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  5. le parafarmacie sono esercizi commerciali, invece le farmacie sono "casa della salute" .Casa della salute dove si vendono bracialetti, collane, vestiti profumi, giocattolli, vibratori sono chiamate farmacie.Se lavori li' dentro sei un professionista se lavori fuori sei un commerciante . E' come dire che il medico in ambulatorio e' medico e fuori e' un ciabattino (con tutto il rispetto per i ciabattini).Ma siamo nel 2014? Quando guardo documentari del medio evo , ritrovo molte analogie con l'italia , e' un paese alla sfascio .Siamo stati declassati, condannati a sfolgere una professione a meta' i prepotenti hanno vinto .
    Laurea ed abilitazione dello STATO. Controlli asl, nas finanza, vigili , abbiamo tutte le carte in regola pero' siamo la minoranza , una minoranza da schiacciare .Per ora... perche' il numero dei disoccupati aumentera' e negli anni a venire voglio vedere come argineranno il problema ...

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  6. Maggiori garanzie in farmacia? ma se la ricetta non la chiedono mai.Tachipirina 1000, fluimucil 600, folina, gentalyn beta, tutti farmaci che richiedono OBBLIGO di ricetta e che qualsiasi persona legga queste righe sa che si comprano senza ricetta in quasi tutte le farmacie.Già solo questo basterebbe a dimostrare come usano le frasi "tutela della salute" per tutelare in realtà i loro guadagni.Sono forse la categoria che meno rispetta le leggi, dispensano tutto a cani e porci, frequentemente leggiamo di truffe ai danni dell'asl, quindi di tutti noi, e i cittadini forse non sanno che anche in questo caso la farmacia resta di loro proprietà.Parlano di concorso,quando il 99% delle farmacie si compra e si eredita, anche se ci si laurea a 52 anni con la media del 18,2.CAPRE, che grazie allo spessore del portafoglio possono guardare dall'alto al basso colleghi molto,ma molto più preparati di loro.Che questo stato di cose fosse frutto di una politica corrotta lo si può anche capire,d'altronde hanno una faccia tosta tale da dichiarare pubblicamente,in un'intervista, che pagano destra e sinistra purchè "non gli cada nulla in testa", ma che arrivassero anche alla corte costituzionale lascia senza parole. E' un paese senza speranze

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  7. AVVVISO ai commentatori “ANONIMI”
    Come sapete PoliticaPrima non richiede registrazione per la pubblicazione di commenti e non c’è controllo preventivo. Ciò, però, non giustifica l’anonimato. Non ha senso. E in modo particolare per l’argomento che ‘interessa’ molti addetti ai lavori.
    Per chi ha problemi dal punto di vista tecnico, e non ha un account Google che risolverebbe ogni cosa, basta utilizzare il “Commenta come” e scegliere l’opzione “nome/URL”. Nella finestra che si apre ,nel primo rigo, si scrive il proprio nome, lasciando vuoto il secondo e si pubblica il commento. Se si vuole inserire anche il proprio URL basta copiarlo da facebook e incollarlo. Buon lavoro.

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  8. Io vorrei solo spiegazioni. Vorrei capire come fanno dei Giudici della Consulta a non verificare prima ciò che scrivono. E' gravissima questa cosa e qualcuno deve dare spiegazioni, poichè lo considero un abuso. Il silenzio dei colleghi che si considerano "vincitori" è ancora più scandaloso, poichè pur avendo compreso l'errore nella motivazione della sentenza, tacciono. Stavolta tacciono.

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  9. Fascia C, Racca a istituzioni: riconfermata eccellenza della farmacia
    24/07/2014 00:37:55
    «La sentenza della Corte costituzionale è un ulteriore riconoscimento di quanto sia importante la farmacia, che è efficiente grazie a un sistema di regole da lasciare inalterato perché a pagarne le conseguenze sarebbe il cittadino. Che rischierebbe di non poter più usufruire di un servizio efficiente e capillare». Lo scrive la presidente di Federfarma, Annarosa Racca, nella nota recapitata ieri alla politica e alle istituzioni per richiamare l’attenzione di chi governa sui passaggi nodali del dispositivo. «La Corte» sottolinea per esempio la presidente Racca «ricorda come il Legislatore abbia posto a carico delle farmacie una serie di obblighi dai quali discendono garanzie a tutela del cittadino che gli altri esercizi non possono assicurare. Non solo, il Legislatore ha anche affidato alle farmacie nuove funzioni da esercitare in stretta collaborazione con il Ssn».
    Le farmacie italiane, conclude quindi la nota «si aspettano che questa sentenza metta finalmente la parola fine a un approccio ai temi del servizio farmaceutico condizionato da pregiudizi ideologici e basato su un’ottica meramente liberista e commerciale. E favorisca invece una valorizzazione del contributo professionale che le farmacie possono assicurare per garantire un sempre più elevato livello di assistenza ai cittadini. Le farmacie sono pronte al confronto con le Istituzioni per individuare le forme di collaborazione più utili ed efficaci per raggiungere questo obiettivo». (AS)
    FRESCO FRESCO MA LA COLLEGA RACCA SI GUARDA BENE DAL DIRE CHE NELLA SENTENZA SI DICONO COSE NON ESATTE. A LORO E' BASTATO RAGGIUNGERE LO SCOPO....

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  10. Ma chi ha scritto la sentenza......capisce che ha fatto un errore? O faceva solo un dettato?...Noi abbiamo gli stessi obblighi.....sia di gestione sia burrocratici.....pagare ordine....quota intera enpaf...pero' non abitando nelle sacre mura.....non possiamo dispensare la fascia C...ma solo alcuni vecchi catorci di farmaci delistati....BRAVI COMPLIMENTONI

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  11. le parafarmacie sono esercizi commerciali, invece le farmacie sono "casa della salute" .Casa della salute dove si vendono bracialetti, collane, vestiti profumi, giocattolli, vibratori sono chiamate farmacie.Se lavori li' dentro sei un professionista se lavori fuori sei un commerciante . E' come dire che il medico in ambulatorio e' medico e fuori e' un ciabattino (con tutto il rispetto per i ciabattini).Ma siamo nel 2014? Quando guardo documentari del medio evo , ritrovo molte analogie con l'italia , e' un paese alla sfascio .Siamo stati declassati, condannati a sfolgere una professione a meta' i prepotenti hanno vinto .
    Laurea ed abilitazione dello STATO. Controlli asl, nas finanza, vigili , abbiamo tutte le carte in regola pero' siamo la minoranza , una minoranza da schiacciare .Per ora... perche' il numero dei disoccupati aumentera' e negli anni a venire voglio vedere come argineranno il problema ...

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  12. Quando si scatena la guerra dei farmacisti e parafarmacisti non ce ne per nessuno

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    1. Parafarmacista non esiste! Si informi prima di prendere iniziative.

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  13. E' stato deciso così e adesso capite bene che non esiste uguaglianza tra cittadini ma ci si differenzia in base ai soldi che si hanno....voi ne avete troppo pochi per poter decidere qualcosa o per spostare equilibri, l' Italia va avanti in questo modo e tutto va ben, madama la marchesa....questa è l' Italia pulita, l' Italia del fare, l' Italia della crescita....io sono io e voi non siete un cazzo (cit. il Marchese del Grillo).

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  14. La cosa divertente, se così si può dire , è che la Corte per mettere il bastone tra le ruote ad uno dei pochissimi isolotti sfuggiti dal controllo delle corporazioni che fa?
    Inventa un qualcosa di cerveslotico: la sicurezza, la tutela della salute non è tanto dovuta al farmacista (!)...ma a luogo...
    A questo punto vorrei sapere quali sono questi "stringenti" vincoli di cui fantastica la sentenza...anche perché da farmacista non li conosco, magari mi faccio una cultura.

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  15. Tutti fini giureconsulti qui eh?

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  16. Ci illumini prego. Ci spieghi dove stiamo sbagliando.

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  17. Visto che quelli veri scrivono certe boiate....e sono davvero grosse...chissà magari...

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  18. Sapremo distinguere una cosa falsa da una cosa vera? Non c'è bisogno di essere fini giureconsulti per comprendere che è stata scritta una cosa non vera. E' lingua italiana. Quella la comprendiamo bene.

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  19. non serve essere fini giureconsulti nemmeno per presiedere la corte costituzionale, a quanto pare. altrimenti non si spiega l'aberrazione del buon senso, non si spiegano le falsità, non si spiega nemmeno l'arroganza con cui questi sprezzanti gongolanti anonimi titolari, tutti sicuramente eroi vittoriosi di concorso, si permettono di sfottere senza nemmeno sforzarsi di capire le suddette aberrazioni. dott. matteo branca

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  20. La sicurezza in farmacia è datta sopratutto dai magazinieri che prendono facilmente il posto dei farmacisti col silenzio assenso generalmente del tiitolare e la professionalità degli stessi è per il 90% dovuta alla eredità dal padre, dal nonno o dall'avo di non so quale era storica senza aver mai visto un concorso reale, l'altra categoria di titolari decimamente affidabili e professionali è dovuta al denaro di famiglia che gli ha permesso di acquistare una farmacia anche questa volta senza ombra di concorso.............ecco cari giudici qual'è la sicurezza di queste farmacie tutte italiane! complimenti per le vostre scelte coscenziose con cui mettete in mano la salute pubblica a certe persone senza merito.

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  21. Ma poi hanno confuso la fascia c di competenza della discussione...ma che pasticcio hanno fatto!!!!

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  22. si metta anche nome cognome

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  23. Titolari avrete fermato la gdo ma non le multinazionali! Sarete ben presto asfaltati!

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  24. ci sono troppe contraddizioni nel sistema farmacia attuale.......vogliono essere professionali.......i signorotti titolari.....poi se entri in una farmacia privata....ti rendi conto che è' un bazar pieno zeppo di prodotti che con la salute e il farmaco c'entrano tra si e no...il giusto.......e poi se ti serve un tavor o un ok i....e perché' no un bel viagra scatola grande......così' fa cassetto si guardano bene da chiederti la ricetta........poi se ci scappa il morto.....chissenefrega l'importante è' avere il monopolio.....e schiacciare gli altri..........oggi capisco xché' molti figli di titolari si laureano in farmacia....a 50 anni......e a parte il borsellino pieno.........sono vuoti dentro

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  25. Due sono le cose gravissime che ha scritto la corte:
    1) la garanzia della farmacia è data dalle mura che fanno parte del sistema sanità... cioè nessun riconoscimento al farmacista che è l'unico che davvero tutela la salute all'atto della dispensazione del farmaco. E i titolari sono così contenti di aver salvato l'orticello che non si rendono conto che anche loro come professionisti sono stati annientati, spazzati via, non viene dato nessun riconoscimento alla figura del farmacista, fuori dalle sacre mura valiamo 0.
    2) gravissima l'affermazione che la salute è maggiormente tutelata in farmacia che in parafarmacia. Questo ci mortifica come professionisti e ci espone ancor di più all'ignoranza delle persone che già spesso ci chiedono se vendiamo farmaci cinesi! E' una cosa gravissima che la corte stravolga il senso del decreto monti che ci obbligava ad omologarci agli standard della farmacia. Noi abbiamo gli stessi standard strutturali tecnologici ed organizzativi e gli stesi titoli di studio!
    Con questa sentenza perde il farmacista e noi subiamo l'ennesimo torto da uno stato che non è in grado di garantire a tutti gli stessi diritti.

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  26. Colleghi andiamo in tv...,io non penso che i giornalisti capiscano ciò che sia successo realmente e potrebbero peggiorare la situazione capendo fischi per fiaschi,dobbiamo dire in tv la nostra verità...

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  27. Ma in tutto ciò...Renzi...che doveva anche lui come Silvio fare le liberalizzazioni.....che aveva Zingales come tutor economico e Serra come grande finanzatore...dov'è???oppure siamo alle solite:libertà per gli uno di far ciò che si vuole e x gli altri libertà di...obbedire....

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  28. Caro Libero Renzi è contro le liberalizzazioni e soprattutto sul farmaco. é stato chiaro!!!!.. è contro la politica Europea e ti ricordo contro l'antitrust..ti ricordo ancora che somiglia a Berlusconi amico di Mandelli

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  29. Io il problema lo vedo molto più grande che non una disputa tra farmacisti,che siano titolari di farmacia o parafarmacia.Come cittadino PRETENDO che chi fa da tramite tra il medico e me occupi quel posto per merito e non perchè ha i soldi per comprare una farmacia o il potere per influenzare un giudice.Ne va della salute pubblica

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    1. Blablablabla, questioni di lana caprina. Blablabla

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  30. Giusto commento Luigi..il problema è che non possiamo fare il nostro lavoro perché molti lo impediscono,noi amiamo ciò che facciamo!!!

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  31. Renzi....a buon rendere...liberale all'amatriciana.

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  32. Salve, io sono un nonaddetto ai lavori quindi posso parlare da cliente... Io preferisco di gran lunga recarmi in parafarmacia per il semplice fatto che ho sempre trovato massima esperienza e soprattutto umanità! Mi spiace ma in farmacia cerco di andarci solo per le ricette della mutua e cmq mai nella stessa ma a rotazione (tornando da lavoro ne incontro almeno una decina, sono tutte in centro città). Quindi viva i farmacisti di parafarmacia bravi.

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  33. Parafarmacie inutili. quando hai bisogno il farmaco vero loro non possono darlo. chiudeteli. punto.

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  34. Chiudete le parafarmacie? chiudiamo le menti ottuse ed ignoranti di questo paese, la loro presenza continua ad afflossarlo e rende un paese povero. Senza la liberta' l'uomo diventa una bestia si ricordi .A mio avviso lei e' provocatorio o veramente lei fa parte dell'assurdo nel 2014

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  35. Esistono anche tante persone inutili, ma non per questo vanno soppresse.....

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  36. credevamo nella giustizia, credevamo nella corte, il risultato è stata una grande sconfitta per me farmacista, ma soprattutto per me cittadino italiano che paga le tasse e che cresce i figli in questo paese

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  37. Le parafarmacie hanno un sacco di farmaci dalla tachipirina al moment al daflon....al canesten..giusto quelli che mi sovvengono!!

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  38. si davvero un sacco.......proprio un saccone enorme

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