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giovedì 17 luglio 2014

E90 - PALERMO. LA VERGOGNA INFINITA

Leoluca Orlando Sindaco di Palermodi Giangiuseppe Gattuso - Circa tre anni fa avevo scritto su questa questione: "I problemi di Palermo. La circonvallazione - E90". E torno a scriverne per sottolineare ancora l'inadeguatezza delle classi dirigenti che nei decenni trascorsi, hanno determinato l'inesorabile china di Palermo nella classifica sulla vivibilità, i servizi e le infrastrutture.
La Circonvallazione di Palermo, rappresenta, infatti, un esempio perfetto e specchio fedele dell’ignominia di quanti hanno avuto la responsabilità di immaginare lo sviluppo e il futuro di questa città. Per chi non di Palermo, si tratta dell’unico asse di attraversamento longitudinale che collega l’ingresso Est, per capirci meglio, l’autostrada in direzione Catania/Messina, con l’ingresso Ovest, e cioè l’autostrada in direzione aeroporto Falcone e Borsellino e Trapani/Mazara del Vallo. Un collo di bottiglia, una strozzatura, sia per chi ha l’esigenza di bypassare Palermo, per raggiungere l’aeroporto Falcone e Borsellino, Trapani e Mazara del Vallo e viceversa, che per dirigersi verso Catania e Messina.

Mappa E90Ma questo tratto cittadino, che si chiama Viale Regione Siciliana, non molti lo sanno, fa parte interamente della Strada Europea E90, un itinerario che si estende, nientemeno, per 6.442 km, da Lisbona in Portogallo fino a Habur in Turchia ai confini con l'Iraq. Non è una barzelletta, e per chi volesse approfondire, basta cliccare qui per avere notizie più dettagliate.
Questa ‘opera d’arte’, nel senso che è comunque ‘frutto’ dell’ingegno umano, spacca in due la città. Come un muro che separa la vasta area densamente popolata che si estende verso l’entroterra fin sotto la circostante cintura montuosa e il centro, il porto, l’area lato mare, e la zona d’espansione nord. Un'arteria che rappresenta quanto di peggio possa essere stato concepito, mal realizzato e mai completato in fatto di infrastrutture viarie e di disegno urbano, frutto di una provinciale e miope visione delle esigenze urbanistiche di una grande città come Palermo.

Rotonda Viale Lazio Palermo foto da www.si24.itCostruita negli anni ‘50 è stata oggetto di numerosi interventi, spesso inadeguati e sempre parziali. Un tentativo di riqualificazione aveva previsto una sopraelevata per trasferirvi il traffico di attraversamento extraurbano alleggerendo di molto quello cittadino. Vennero realizzati molti degli enormi pilastri di sostegno che, nonostante il tentativo di mimetizzazione effettuato con piante rampicanti, si notano ancora benissimo. Un ricorso dei ‘Verdi’ sull'impatto ambientale, accolto con una sentenza del TAR di Cagliari, bloccò definitivamente i lavori. Allora, come adesso, il Sindaco era Leoluca Orlando. Quella classe politica, Sindaco in testa, non fece nulla. Nemmeno un tentativo, anche ipocrita, per contrastare la sentenza. E nemmeno tentò di individuare altre soluzioni. Niente. La città ringrazia.
Ma, vergognosamente, alcune delle opere previste, non sono tuttora realizzate. Qualche esempio. Il raddoppio del Ponte Corleone sul fiume Oreto, il Sottopasso di via Perpignano, lo svincolo di via Oreto.

Rotonda Leonardo da VinciAltre, invece, hanno visto la luce negli ultimi anni. E per la loro inaugurazione sono state organizzate cerimonie ridicole, al posto di chiedere, con il capo chino, scusa e perdono ai cittadini per gli enormi ritardi. Per il Sottopasso di via Leonardo da Vinci, qualcuno ricorderà, vennero installati pannelli luminosi che scandivano i giorni mancanti all'apertura, come per i lanci spaziali. Per la realizzazione del Sottopasso di via Pitrè venne mobilitato addirittura l'esercito.
L’inadeguatezza della struttura ha, inoltre, e forse con un impatto ancora più grande, una influenza negativa sul traffico veicolare per il superamento del ‘muro’.

Il collegamento, come dicevamo all'inizio, tra la parte della città che si estende a mare e le zone di espansione Nord, con quella a monte verso l'entroterra e i comuni della provincia a cominciare da Monreale. I ponti di Corso Calatafimi e di via Pitrè, soprannominati ‘dei sette nani’, sono inadeguati e insufficienti fin dalla loro realizzazione. L'incrocio di via Leonardo da Vinci, nonostante il sottopasso, non riesce a reggere l'impatto del traffico che si sposta verso le aree di grande espansione urbanistica verso monte e viceversa e così quello su viale Lazio.

Ringhiera tramInsomma, un disastro incredibile adesso aggravato dall’arrivo del tram. Sia per le conseguenze ovvie ai lavori, che per l’ulteriore ‘barriera’ creata dalle linee delimitate per tutta la lunghezza da una balaustra sormontata da una  insormontabile ringhiera in ferro. Dal Sindaco Orlando e dalla sua Amministrazione non arrivano segnali. Silenzio. Si salvi chi può.


Giangiuseppe Gattuso
17 luglio 2014

13 commenti:

  1. Concordo su tutto. Non c'è un angolo della circonvallazione che sia adeguato al traffico che è destinata a sostenere. Forse però il tram, se funzionante ed efficiente, andrebbe interpretato come un incentivo a lasciare l'auto a casa.

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  2. Nessuna meraviglia. I potenti di Palermo non sono imprenditori che devono correre contro il tempo per essere competitivi sul mercato e realizzare così i loro profitti. I potenti di Palermo sono gruppi familiari (e familistici) che vivono di rendita, la rendita detta legge, la legge di tempi lunghi: più tempo passa più la rendita aumenta. Per questo, a Palermo, meno funzionano le cose meglio è.

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  3. Sono d'accordo, e come si potrebbe non esserlo?, con le considerazioni esposte. Nata male, la Circonvallazione è cresciuta peggio. Peraltro, la realizzazione della linea della metropolitana di superficie riduce sensibilmente lo spazio destinato al traffico veicolare privato, già disagevole. C'è da sperare che i cittadini il tram sia realizzato nei tempi previsti eche i cittadini ne facciano uso come nelle principali metropoli.

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  4. Non sono di Palermo, per lavoro vivo qui da quasi 7 anni, una bellissima città, quando lo dico in giro tutti mi chiedono a cosa è dovuto l'aggettivo qualificativo visto che di qualificativo non c'è nulla. Bellissima perché, io vengo da Agrigento che è un'altra città abbandonata a se stessa, quindi il paragone mi risulta facile, quando vedo il Politeama, il Massimo, la Cattedrale, piazza Pretoria rimango incantata, purtroppo invivibile sotto molti punti di vista. Non ho visto miglioramenti con l'avvicendamento dei sindaci Cammarata-Orlando. Per quanto riguarda le strade posso solo dire che io impiego meno di un'ora e mezza da Agrigento per Palermo e più di un'ora da viale regione al centro città, non c'è un sottopasso che quando piove non si allaghi, la città è sporca ed abbandonata e lo dico con amarezza perché Palermo merita e merita tantissimo. Non dobbiamo andare tanto lontano, basta spostarci nel lato orientale della Sicilia per vedere il divario, Catania ad esempio è una bellissima città sotto molti aspetti, perché le amministrazioni funzionano, si ha una mentalità che tende a migliorare il bene pubblico. Mi auguro che arrivi anche qui questa mentalità e non arrivi via terra perché se così fosse, per come stanno messe le strade, non arriverebbe MAI!

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  5. Per fortuna Orlando "il sindaco lo sa fare"

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  6. Calogero Dolcimascolo18 luglio 2014 alle ore 20:31

    Passando giornalmente nel tratto di viale Regione siciliana dinanzi l’Assessorato regionale Agricoltura e Foreste ho notato che dove dovrebbe essere realizzata la sede del tram risultano collocati i sottoservizi ed in particolare una tubazione dell’acquedotto di almeno un diametro di un metro circa a poco meno di circa mt. 1,5 di profondità. Quindi sembrerebbe che la condotta idrica o altro che sia è destinata a sopportare sia le vibrazioni del suolo soprastante dovute al tram o peggio ancora in caso di rottura sarebbe complicato provvedere alla riparazione; mi sono chiesto se qualcuno abbia pensato che in alternativa eliminerà il tram per riparare la condotta.
    Quindi mi viene da pensare chi ha progettato il tram non solo non ha tenuto conto che le strade della famosa E90 non sono adeguate ma ha anche dimenticato che insistino le reti dei sottoservizi ( acqua, gas, fognatura, rete idrica etc).
    Un altro interrogativo mi è sorto quando si diceva nel periodo della sindacatura di Diego Cammarata che il tram ha Palermo scaturisce dalla necessità di collegare i centri commerciali ( La Torre e Forum) come se il sistema trasportistico di una città si progetta in relazione al commercio e non tenendo conto di come vive una città già stremata dal caos cittadino.
    Forse dobbiamo rassegnarci sia della E90 e sia dei nostri politici perché alla fine sono così bravi che daranno la colpa ai defunti Ciancimino e Lima.
    Credo che quest’ultimi con il senno di poi Palermo li rimpiangerà. vista la loro lungimiranza nel fare approvare il Piano Regolatore Generale del Comune di Palermo da parte del Ministero dei Lavori Pubblici nel lontano 1962 dopo quasi ottanta anni dal precedente, il Piano Giarrusso del 1885.

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  7. Non sono competente riguardo infrastrutture, viabilità urbana, etc. Però sono un utente che paga le tasse per ottenere in cambio dei servizi. Purtroppo questo scambio così logico nella realtà palermitana/siciliana/meridionale in realtà è totalmente fuorviante. Le imposte si pagano per mantenere al potere il sistema politico che ti governa. vengono spese per le esigenze sistemiche che riguardano anche l'assunzione di potenziali votanti. I servizi da dare alla cittadinanza sono una voce residuale. Anzi nelle realtà dove si sta meglio e dove esiste lo scambio imposte-servizi, il tasso di democraticità è più elevato e quindi il ricambio politico è paradossalmente più accentuato, perchè la politica è un servizio pubblico. Quindi la realizzazione di opere è nemica del mantenimento del potere. Il cantiere eternamente aperto, invece serve a molteplici funzioni. ma la colpa è anche nostra che affolliamo le loro segreterie politiche cercando di elemosinare favori e che votiamo senza una visione di medio periodo, ma solo con un'ottica legata al giorno stesso o al massimo all'indomani.

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  8. Io non riesco a capire come Palermo, e per lei il sindaco Orlando, abbia avuto la sfacciataggine di candidarsi come capitale europea della cultura, una candidatura assurda fatta da questo politico megalomane, incapace e piccolo piccolo.
    Cosa c’entra questo con la strada europea E90?
    C’entra perché una città che si candida ad essere capitale della cultura deve avere tutto a posto, i suoi governanti devono assicurare una buona qualità della vita ai suoi abitanti, devono eliminare l’inquinamento, la cattiva qualità del traffico cittadino, devono bonificare le zone degradate della città. Insomma, una capitale della cultura non può avere al suo interno quartieri fatiscenti come lo ZEN, tanto per fare un esempio. Prima devono essere risolti i problemi vitali e poi si potrà dedicare tempo ed energie ad imbellettarsi per essere una capitale. Primum vivere deinde filosofare, detto in latino maccheronico.
    La vergogna della strada europea E90 si aggiunge alle cose che impediscono e impediranno sempre che Palermo diventi quello che non è, una vera capitale non solo della cultura, ma una capitale moderna e al passo con i tempi. Dobbiamo ringraziare quei mentecatti, oscurantisti, medievali e talebani dei VERDI che con la loro opposizione hanno determinato l’impossibilità a realizzare la sopraelevata.
    Da questo derivano con un effetto domino, tutti i guai del traffico cittadino, dell’inquinamento atmosferico e in definitiva lo stato pietoso in cui si trova la circonvallazione, una struttura largamente insufficiente ai bisogni della città e strutturalmente incapace di fare parte degnamente della strada europea E90.
    La responsabilità di questo stato di cose non può essere data al popolo palermitano, che in questo caso anzi è una vittima. I responsabili sono ancora una volta i politici, quelli che hanno governato la città, quelli che non sono stati capaci di imprimere un impulso alla modernizzazione della città. Si tratta di gente inetta, incapace, velleitaria, modesta, arrogante (Orlando il sindaco lo sa fare!..ricordate?), insopportabilmente scarsa ed presuntuosa.
    Qualche tempo fa il direttore scrisse un articolo sulla trasformazione di Medellin, città della droga in città moderna, avanzata, i cui abitanti godono di un’alta qualità di vita. Allora io ebbi a commentare dicendo che sarebbe stato bello avere per un certo periodo a Palermo quegli amministratori capaci e intelligenti che avevano fatto diventare Medellin una città modello. Ecco, questo è il rimedio per trasformare Palermo in una città moderna e in una vera capitale della cultura, avere degli amministratori capaci, intelligenti, onesti e di grandi qualità.
    Purtroppo, se la storia ci insegna qualcosa, simili amministratori in Sicilia, anzi in Italia non esistono, mentre all’estero altrochè se esistono, se anche una città disastrata come Medellin ha cambiato volto e sostanza, grazie a loro.

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    1. Sarebbe interessante che lei ci parlasse anche dello stato disastroso in cui Orlando ha eridato questa città da una Giunta di Centro destra e sindaco di Forza Italia. Palermo era una città sull'orlo del fallimento, l'Amia (l'azienda per l'igiene ambientale) tecnicamente fallita e centinaia di lavoratori licenziati che incendiavano i cassonetti dell'immondizia. Orlando ha dovuto impiegare i primi due anni per sanare la voragine lasciata dal suo predecessore e mettere a posto i conti. Oggi è l'unica città da Roma in giù (Roma compresa), ad avere i conti in ordine ed è pronta ad effettuare nuove assunzioni. Palermo oggi è una città che scoppia di turismo e di iniziative culturali grazie a questo sindaco. Sono state create una serie di percorsi pedonali e quasi tutto il centro storico è diventato patrimonio dell'Umanità da parte dell'Unesco. Questo è il sindaco Orlando. Un sindaco che lavora 20 ore al giorno per questa città che tutta la stampa estera esalta invitando i propri concittadini a visitarla. Una città solidale ed accogliente che è prima in Europa per la sua cultura multietnica ed inclusiva e che ha gestito egregiamente il flusso delle migliaia di migranti sbarcati in città. Ci parli un pó di qualche altro sindaco e delle precedenti amministrazioni. Scoprirà che Orlando il sindaco lo sa fare veramente.

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  9. Ciao a tutti,
    l' unica soluzione a lungo termine che vedo io sarebbe un tunnel per collegare le autostrade e una ridisegnata strada per il traffico urbano sopra, fatto in modo armonico senza spaccare la città in due.Secondo me si dovrebbe pianificare il risanamento della città in passi precisi. Primo passo sarebbe accelerare il turismo per dare un po di ossigeno alla città visto che le casse sono vuote. E visto che nessun politico si vuole liberare dei PIP impegnarli nelle pulizie e raccolta rifiuti. Secondo passo migliorare le infrastrutture e viabilità. Terzo passo creare una città ecosostenibile, legato al passato con uno sguardo verso il futuro.

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  10. Con tutta la buona volontà non è un argomento facile da trattare, bisogna anche dire che tutte le grandi città del mondo soffrono di queste barriere tipo la circonvallazione di Palermo, magari in altri posti le scelte e le opere vengono fatti i tempi più ragionevoli ...nel 1979 appena rientrato da Milano ricordo che era un inferno attraversare Palermo, oltre al degrado tangibile lungo le parti incomplete ...certo non si può dire che oggi sia tutto perfetto, anzi ...ma è sicuramente meglio di allora.
    Negli anni ottanta girava uno studio della provincia per una circonvallazione esterna, una sorta di autostrada se non ricordo male a ridosso o sopra le montagne, certo che un'opera di questo tipo poteva servire a decongestionare il traffico.
    Tra metropolitana ferroviaria interrata o non interrata, a doppio binario o a binario unico, mi sembra che alla fine siamo rimasti davanti ad una eterna incompiuta, vivendo lontano da Palermo ormai da 14 anni magari mi sono perso qualcosa ma quelle volte che ho provato di utilizzarla per andare dalla stazione all'aeroporto l'ho vista sempre come una cosa inutile per quel servizio, i tempi e le frequenze di quelle corse non incoraggiano a prenderla ...Niente mi sono perso nel mio ragionamento, l'ho detto all'inizio che non era un argomento facile ...per chiudere speriamo che le linee del tram verranno completate presto, che verranno utilizzate (anche pagate) dai cittadini e che potranno servire a lasciare le macchine in garage ...la circonvallazione esterna della Provincia? Credo che sarebbe stata una bella soluzione per il traffico ma credo che tra ambientalisti e mancanza di risorse potrà restare solo nei miei ricordi!!!

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  11. Premesso che Orlando sa fare il sindaco come Marinoa Roma, Piasapia a Milano e tutti gli altri sindaci di Italia, mi chiedo se invece di pensare soltanto all'interno della città non sia il caso di perorare la costruzione del ponte dello stretto di Messina. L'alitalia, ormai straniera, sta cancellando i voli verso il sud, i treni o, come li chiamano, pemdolini non possono arrivare senza nave e questa se in mano a Schettino può solo procurare disastri immani. Prima che la Sicilia faccia ufficialmente parte dellAfrica del nord, che assetata e non solo di acqua - elemento indispensabile per lasopravvivenza -mi piacerebbe vedere una solidarieta degli Italiani verso il recupero di una nostra regione prima che i sindaci si siedano nel nuovo senato.

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  12. Prima di Orlando i palermitani ricordo restavano incolonnati per ore per uscire dalla città..! E perfino l'acqua arrivava una volta ogni due settimane. Grazie sindaco per le infrastrutture e anche per il tram e sistema integrato che ci fa spostare in pochi minuti da una parte all'altra della città con un biglietto. Grazie! Orlando Sindaco tutta la vita!!!

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