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mercoledì 26 febbraio 2014

Seconda lettera per Matteo Renzi sulle scuole

Mariapia Labitadi Mariapia Labita - Gent.mo Matteo Renzi, ho ascoltato il dibattito in aula e devo dire che è stato molto interessante sentire in diretta quel che Lei desidererebbe ardentemente fare nel nostro Paese!
In particolare ho/abbiamo molto apprezzato quel che ha detto della scuola statale, del ruolo delle maestre e dei maestri italiani che, ahinoi, tanto tanto tempo fa eravamo una ISTITUZIONE nel  vero senso più profondo della parola.
Quel che dicevano i maestri erano Vangelo. Si era trattati con molta più considerazione di quel che adesso avviene. Tuttavia la situazione da Lei descritta, per essere proprio assolutamente sincera, non è così grave come si può pensare.
Forse e dico “forse” si ha questa percezione di disaffezione verso chi fa parte della scuola perché molta, troppo stampa diffonde  solo ed esclusivamente la peggior notizia che riguarda i docenti. Certo, comprendiamo che la notizia di lingue tagliate, alunni maltrattati psicologicamente e fisicamente, sono proprio le notizie che fanno vendita. Troviamo giusto che vengano diffuse perché chi è colpevole deve pagare il male fatto, questo è doveroso precisarlo.
Mattero RenziAnche noi docenti abbiamo figli piccoli e adolescenti che frequentano le scuole di questo Paese per cui se sono delle mele marce è giusto escluderle dall’insegnamento, un mestiere assai difficile che ci mette a dura prova in contesti poco facili dove la scuola è considerata un nemico.
Chiaramente questo genere di notizie seminano nel cuore delle persone, dei genitori, dei nonni, dei bambini, il timore che dietro quel sorriso del maestro o della maestra si celi un mostro.
Noi precari che ogni anno cambiamo scuola, siamo annualmente sottoposti alla scansione/valutazione/radiografica di Colleghi, Dirigenti, Famiglie e Alunni.
Dopo la prima fase di ‘osservazione’, in genere, se gli alunni ti sorridono, ti fanno festa quando ti incontrano per strada e nei corridoi, se i genitori registrano soddisfazione nei propri figli… solo in questa fase c’è l’accettazione e finalmente la nascita di un vero rapporto educativo /didattico che “Normalmente” di base ci dovrebbe essere fin dall’inizio tra Famiglie e Docenti.
Ma vengo al dunque!
La scuola ha bisogno di riappropriarsi del suo ruolo .
E’ necessario che Famiglie, Alunni e insegnanti insieme al personale ATA diventino una vera e propria Comunità Educante di cui tanto si è sentito parlare fin da quando  anche noi docenti ultracinquantenni eravamo piccolini e andavamo a scuola da alunni.
Io ricordo bene quando nessun genitore poteva presentarsi a scuola a contestare voti e reclamare un trattamento più morbido! Io c’ero! Le mamme non potevano certo replicare a difesa di un qualunque scorretto comportamento cercando di giustificare, sì io posso dire che c’ero.
Poi adolescente ho lottato per i decreti delegati che sancivano la PARTECIPAZIONE delle famiglie attraverso le rappresentanze. Poi si lottò contro i voti. Sì ero là, con le mie compagne del Finocchiaro Aprile, a Palermo.
Matteo Renzi alla Camera per la fiduciaSa, Matteo Renzi adesso guardo le scuole a pezzi, faccio scuola di gran corsa che le ore non mi bastano per  offrire ai miei alunni quel tipo di insegnamento che  vorrei, come facevo prima quando c’erano i moduli, le compresenze ecc ecc.
Sì sono stata anche maestra unica, ma, c’erano anche tante bocciature a quel tempo. Le aule erano sovraffollate, poi si capì che servivano più insegnanti e la scuola primaria fiorì.
Che tristezza e tanta nostalgia. Come li volete recuperare i valori, la fiducia delle persone, la scuola che forma cittadini con una scuola malridotta? Attualmente sono con i miei alunni in aula informatica  perché devono accertare che la nostra aula sia sicura.
Che dirle? Buona Fortuna! Ma, se passa da Palermo ci venga a trovare.
Mariapia Labita26 febbraio 2014















16 commenti:

  1. Bene ha detto Renzi sulla scuola Italiana.
    Non solo e non tanto per quanto concerne l'edilizia ed il suo recupero.
    Se vuol mettere la scuola e la cultura in testa al suo progetto politico, devo dire che a mio avviso parte con il piede giusto.
    Certo, scuola e cultura in un italia ridotta in macerie non gli porteranno voti. ma se è davvero l'uomo che dice di essere, allora se ne infischi dei facili consensi e vada avanti.
    Forse alla lunga, se il suo percorso è genuino e sincero. gli Italiani capiranno.
    Comunque. spero che Renzi riesca a tirarci fuori dai guai.
    E se non dovesse riuscire in sette giorni a fare un mondo nuovo, e rendendosi conto di non essere dio. si prenda pure un pò di tempo in più.

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  2. Sono vicino alle problematiche evidenziate dall'articolo essendo uscito l'anno scorso da una realtà scolastica.
    In verità, sono cresciuto scolasticamente in un ambiente ottimo quale, secondo me, è il liceo classico "Vittorio Emanuele II" e aldilà delle difficoltà strutturali non avrei nulla da evidenziare.
    Ho molti amici che frequentano tanti tipi d'istituti e credo che, allora sia necessario evidenziare qualche aspetto.
    E' vero in prima istanza bisogna stabilizzare i precari per rendere possibile che si instauri un rapporto con la famiglia continuativo, per il bene dell'istruzione e dell'educazione dei ragazzi. Ma è ancora più vero che bisogna ripensare i programmi e il sistema scuola.
    In Italia abbiamo avuto per più di settant'anni un sistema impiantato pienamente sulla riforma Gentile, successivamente, vari tentativi, culminati nella riforma Gelmini hanno distrutto quel sistema e ci hanno consegnato una scuola senza più fini.
    Hanno ridotto ore di storia nei licei, vogliono togliere la storia dell'arte e -stando ad alcune indiscrezioni- esiste un piano per eliminare la filosofia dai trienni dei licei. Tutto ciò verrebbe fatto, nobilmente, in favore delle materie scientifiche e tecniche ma stando a un'analisi più accurata, per pagare meno stipendi e più spregevolmente per depotenziare la formazione critica che genera, a più livelli, lo studio di materie come la storia e la filosofia e la storia dell'arte.
    Il problema, evidentemente, lo si risolve attraverso un ripensamento del sistema scuola in cui, il primo strumento non sia la forbice per tagliare.
    Il procedere riformista, deve allora unire l'esigenza di velocità e di preparazione che il mercato necessita, all'altrettanto fondamentale esigenza che i contenuti siano ben saldi negli studenti. La scuola deve in poche parole offrire una buona preparazione, anche specialistica, ove sia richiesto, senza dimenticare di formare le coscienze.
    Cattive direttive su tempi mal gestiti, hanno portato gli insegnanti a rincorrere sia la presenza dei contenuti sia quella delle competenze, non registrando nè l'una nè l'altra.
    Sarà dura, rivoluzionare questo sistema, condivido l'idea del premier di una riforma assieme agli operatori della scuola, spero che in questa direzione si proceda. Una buona riforma della scuola, a lungo termine, potrebbe essere la vera salvezza del paese!

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  3. Mi permetto anche se da mamma e non da insegnante di lasciare un commento su questa lunga e bellissima lettera! Premetto che sono la mamma di un ex alunno della maestra che scrive a Renzi! Si proprio un ex alunno...perché purtroppo ci sono troppi insegnanti precari.... E non è giusto per loro e neanche per i nostri figli! Si è vero quello che scrive la maestra... All'inizio osservi un insegnate ... La scruti... Cerchi di capire se sa insegnare.... Se si prende cura di tuo figlio.... Ma il brutto viene dopo... Dopo che hai capito ....hai finito di scrutarla... E apprezzi il suo lavoro... Vedi tuo figlio interessato che ama la sua maestra..... Tutto finisce si... Perché lei è una precaria!!! Caro SIg Renzi mi permetta di dirle che se lei intende fare qualcosa per la scuola italiana cominci nel poter regolarizzare tante di queste maestre che hanno sempre lottato per un posto di lavoro! E con il loro aiuto danno basi ai nostri figli! Al loro futuro! Non prenda il mio commento come presa di difesa della maestra! Ma solo un consiglio per iniziare a creare una nuova scuola.... Un lavoro che qui a Palermo era seguito con amore da una donna eccezionale che ha creato qualcosa di meraviglioso" Palermo apre le porte" adesso lei non c'è più ma restano le donne che l'hanno accompagnata nelle sue battaglie! Lei era Alessandra ! Chieda quando e se passerà da Palermo cosa ha fatto per la scuola! Mi scuso se sono stata un po arrabbiata ma non se ne può più! La scuola il diritto allo studio ...ma sopratutto il diritto al lavoro! Saluti mamma Vania!

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    1. una mamma...che bella testimonianza per quel bel rapporto che solitamente riesco ad avere con i genitori dei miei ....chiamiamoli "Alunni di passaggio"

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  4. La prima uscita pubblica di Renzi in un scuola a treviso dimostra un serio interesse nei confronti del sistema scolastico. E se le promesse avranno un seguito qualcosa si vedrà presto. I ritardi e gli errori dei governi precedenti hanno creato problemi enormi e sarà difficile venirne a capo.

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    1. non mi pare un buon approccio al problema ....addossare le colpe di una scuola poco funzionante ai governi precedenti.....ce ne sarebbe da dire e ridire su tutti chiaramente ma bisogna essere costruttivi. Ripartiamo dalla macerie e cerchiamo di mettere delle pezze....non credo si possa aspirare a qualcosa di diverso! Ci vorranno almeno 100 anni per aver eun parziale miglioramento della scuola MA "Se" non iniziamo allora.....

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  5. La ri-valorizzazione della scuola pubblica è decisiva per ri-dare un futuro all'Italia ed alle nuove generazioni : ce la farà il governo Renzi a realizzarla nei fatti e non solo ad enunciarla con le parole, visto che la crisi ha lasciato le casse dello stato all'asciutto? Dove prenderà i soldi Renzi?

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  6. la scuola pubblica prima di tutto , ma con sapienza e prudenza . molti danni sono stati fatti nel passato tra questi vi è il fatto del calo vertiginoso dell'autorevolezza da imputare al fatto che vi si accede senza unna reale e provata professionalità

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    1. cosa vorresti dire caro Salvo Papa! MI stupisce questa tua affermazione! Siamo stati abbastanza SELEZIONATI nel corso degli anni! Ciascuno di noi possiede almeno da 3 a 6 abilitazioni all'insegnamento. Su una questione invece bisogna porre attenzione e cioè che molti, mi duole dirlo e ripeterlo, hanno scelto questo lavoro come RIPIEGO. No, non si può essere buoni docenti se NON si ama il proprio lavoro

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  7. La scuola ha bisogno di ritrovare se stessa, per rinnovarsi e rispondere seriamente alle richieste dei cittadini, tutti, ed offrire quei servizi di qualità, che le famiglie richiedono, spesso senza avere risposte.
    Innanzitutto deve tornare ad essere statale. La scuola azienda ha fallito, non si possono applicare le leggi del mercato alla cultura, perché l'obiettivo, il frutto, della cultura, è formazione -e non produzione- delle intelligenze e delle coscienze dei singoli.
    Questo patrimonio appartiene a tutti, senza discriminazioni.
    Non più templi esclusivi del sapere riservati a pochi fortunati, i cittadini bene; finanziati con gli stessi criteri della scuola pubblica, a pioggia fitta, secondo un ordine di precedenza rispetto al pubblico, difficilmente giustificabile se non sul privilegio.
    Istituti privati, religiosi o no, su cui piovono fondi della ricchezza nazionale, prelevati dalle tasse di tutti.
    Basta con la concorrenza tra scuola e scuola che discredita la qualità del sapere in virtù dell'accaparramento del maggior numero di iscritti per garantirsi più fondi possibile.
    Basta con la guerra tra poveri, insegnante contro insegnante; che porta a cercare di superare gli altri, a scavalcare i colleghi con qualunque mezzo, per avere qualche spicciolo o garanzia in più. La scuola dei nemici non può educare nessuno.
    Lo Stato deve riconoscere l'importanza della cultura non solo con le visite e le strette di mano, le inaugurazioni, le celebrazioni di ricorrenze, ma sostenendo con impegni finanziari quella che è la spina dorsale di un paese civile: la scuola!
    Mancano le strutture, mancano edifici efficienti, manca il personale.
    Assumere, questa la prima necessità a cui rispondere, compresi gli insegnanti di sostegno, una categoria ormai in estinzione.
    I programmi non possono essere sforbiciati dalla mano di "sarti" incompetenti, né alcune discipline possono essere eliminate, quali la geografia o la storia dell'arte, o la musica.
    Signori politici, sapere dove ci si trova e conoscere chi ci è vicino, insieme all'incantarsi di fronte ad un'opera d'arte o all'esecuzione di un brano musicale è quanto di più alto uno stato possa offrire all'educazione dei suoi cittadini.

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  8. è vero....cara Fausta! la fame di lavoro avvicina le persone, anche le più oneste, verso canali che possono soddisfare i bisogni. Oggi ho partecipato ad esempio alla PreSelezione per l'accesso ai corsi di sostegno. La prima prova presso l'università LUSPIO non è andata bene dato che .....da quel che si sa......gli unici docenti INTELLIGENTI sono stati quelli di Palmi e di Nola! Oggi invece presso UNIPA io e alcune altre colleghe abbiamo voluto nuovamente sfidare la nostra cattiva sorte ( mi domando se sia solo questione di sorte comunque!). Questi test erano più abbordabili di quelli proposti dalla Luspio e attendiamo i risultati in settimana. Eppure mi giunge VOCE da alcuni altri colleghi che la SORVEGLIANZA in alcune AULE non è stata adeguata e parecchi invece di ragionar sui TEST con un CERVELLO SOLO si sono dati da fare come potevano. Nell'aula dove io e altre 3 amiche ci trovavamo c'è stata la MASSIMA sorveglianza! Ecco! Mi potreste chiedere:"Volevi anche tu essere messa nelle condizioni di un test a più TESTE?" No.....ma NON avrei certo voluto che in altre aule si fossero create CONDIZIONI FAVOREVOLI! La cosa che mi ha fatto invece molto divertire è sentire che qualcuno/a aveva fatto controllare due domande perchè pensavano fossero errate! Beh! Io dico solo una cosa e cioè che NON è concepibile che maestre NON conoscano i superlativi assoluti comuni! Sicuramente questa cosa è più importante di RICORDARE qual è IL TITOLO di un LIBRO di un determinato psicologo! Mah! Chi vivrà vedrà! ....E buona fortuna a tutti noi!

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  9. La prima buffonata ufficiale di questo governo fantoccio, voluto dalla BCE, perchè facciano ciò che gli ha dettato di fare, è la vista a dei ragazzini delle scuole, come se questo bastasse a renderlo credibile, solo scene da avanspettacolo per impressionare l'opinione di qualche ingenuo credulone. Questo governo non farà nulla di veramente importante e risolutivo per il paese, ha solo cambiato di abito per avere un'aspetto più presentabile in funzioni delle elezioni europee. Rassegnatevi, è il proseguimento di monti e letta, un'altra marionetta a cui l'europa tira i fili. PER QUANTO ANCORA SIAMO DISPOSTI A SUBIRE E FARCI COMANDARE A CASA NOSTRA?

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  10. Bellissima lettera che spero venga letta dal presidente del consiglio..apprezzo il suo interesse ma speriamo che alle parole seguano i fatti. Purtroppo è circondato dagli stessi che hanno affondato la scuola.

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  11. Blle parole promesse o premesse???? to be or not to be. questo è il problema .Ce la farà il governo Renzi a mantenere tutto ciò che ha elencato???? ma se vogliono togliere dalle scuole la storia dell' arte, semplificare non significa migliorare . Mancano le strutture ,aule fatiscenti niente riscaldamenti ,disagi a non finire per non parlare della catergoria insegnanti , precari che si assoggettano a essere sfruttati .Pensiamo un pò .....io soggetto studente ho studiato per raggiugere un obbiettivo arrivo alla laurea pagando dico pagando profumatamente le tasse universitarie mi laureo mi abilito sono in regola, ma ecco arriva il bello lo stato è in crisi i posti mancano la classe insegnante è a rischio le graduatorie sembrano le liste di Auschwitz numeri solo interminabili numeri tu hai studiato solo per diventare un numero .Ecco oggi cos' è diventata la scuola in Italia un mumero in tutti i sensi. Mi rivolgo al signor Renzi se ha una bacchetta magica posso pensare che tutto quello che ha proposto può realizzarsi ,se non la possiede che se la procuri .Sarà sicuramente il nuovo mago Merlino del 2014 Buon lavoro!!!!

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  12. Maria Emilia Baldizzi28 febbraio 2014 alle ore 11:09

    Ahimè ..non voglio fare la disfattista ma sono abbastanza d'accordo con Eugenia del Pozzo ..la credibilità di Renzi è inficiata dalla sua dipendenza dalle politiche economiche europee( vedere chi ha messo come ministro dell'economia) Non basta fare la scenetta della visita alle scuole:quello è per la sua immagine! Ma occorrono fatti! Spero di sbagliarmi comunque.Solidarietà a tutti gli operatori scolastici!

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  13. Sono scettico, molto scettico, Renzi capo del governo con le camere composte dalle stesse persone, al governo parte di ministri già presenti in governi precedenti! Dove sarebbe la novità? Se poi a questo si aggiunge il sorriso beffardo di quel personaggio indefinibile quale è D'Alema, intervistato dalla Gruber sulla Sette qualche sera fà ha espreso, sotto traccia, l'auspicio che il pivello Renzi lo consultasse per assumere "informazioni" su come proporsi, muoversi e comunicare in europa. Già questo la dice lunga! Nulla di veramente nuovo sotto questo sole.

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