di Giangiuseppe Gattuso - Non è stata una bella pagina quella consumatasi nei giorni scorsi nell’aula parlamentare della Camera dei Deputati.
Uno scontro che fa male a tutti. Alla Politica in primis. Una sceneggiata sgradevole tra due ‘giovani’ deputati alla loro prima legislatura, e palermitani.
Uno, Riccardo Nuti, 32 anni, classe 1981, Capogruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle dal 24 luglio 2013, alfiere del M5S siciliano. Candidato a sindaco di Palermo alle amministrative del 6 e 7 maggio 2012 ha ottenuto un discreto successo personale che non è bastato a superare la soglia di sbarramento del 5%. L’onda lunga di Beppe Grillo non era ancora arrivata, e il M5S è rimasto fuori dal Consiglio Comunale.
L’altro, Davide Faraone, 38 anni, classe 1975, del Partito Democratico, componente della Commissione Antimafia. Fresco fresco di nomina come responsabile Welfare e Scuola della segreteria politica di Matteo Renzi, di cui è amico della prima ora. Ha partecipato alle primarie per la candidatura a Sindaco di Palermo ma è stato battuto, anche se di poco, dal giovanissimo Fabrizio Ferrandelli.
Due personaggi, quindi, ‘nuovi’ e di primo livello.
Un metodo sbagliato per intraprendere un cammino importante come quello di ‘cittadini’ eletti nelle aule parlamentari in nome e per conto del popolo italiano.
Il sentimento dell’antipolitica così diffuso tra la gente si nutre di questo, ed è frutto di tanti anni di mala politica. Di nefandezze perpetrate per interesse personale, o di gruppo, e sempre a danno della collettività.
Per questo è ancora più pregnante il dovere morale di comportamenti adeguati e rispettosi delle istituzioni, dei rapporti umani e degli elettori.
E quando si commettono errori gravi è sempre bene prenderne atto e trarne le conseguenze.
Giangiuseppe Gattuso
16 dicembre 2013
non è solo questione di etichetta ma di sostanza , o Nuti può dimostrare ciò che ha affermato , e noi lo ringrazieremo per ciò , o è un mestatore , allora deve avere il coraggio e la dignità di rinunciare all'ombrello parlamentare ed affrontare la querela , non esistono altre vie . Il resto è sola zolfa putrida
RispondiEliminaA me pare che quando si scade negli attacchi personali, di cui quelli del movimento 5 stelle sono dei maestri incontrastati di livello mondiale, la politica continua a scivolare verso il basso, al termine del quale c'è un buco nero che ingoierà tutto.
RispondiEliminaRiccardo Nuti è arrogante come tutti quelli del suo movimento, che si credono, seguendo il cattivo esempio del PD, superiori agli altri in fatto di moralità. Premetto che è molto facile essere onesti, per chi non è dentro alla politica, a questa politica screditata e spesso corrotta, per cui loro sbagliano a credersi gli unici onesti. La cosa che mi infastidisce, nel movimento 5 stelle èil continuo brandire questa loro presunta onestà come un'arma nei confronti di chi ha la sfortuna di essere in politica e quindi di essere etichettato per questo motivo come disonesto e corrotto L'arroganza e la supponenza di questi pischelli che si trovano in un contesto tanto più grande di loro e che richiederebbe moderazione e spirito di servizio è irritante come il sale sulle ferite. Di tutto mi si può accusare, tranne di essere tenero con il PD, ma credo che Faraone abbia tutto il diritto di querelare Nuti, e di fargli pagare, se ci riesce, la sua arroganza. I ragazzi 5 stelle hanno fatto dell''attacco personale la loro arma più usata, questo fin quando qualcuno non glie la farà ingoiare.
In ogni caso, la lite da pollaio tra Nuti e Faraone è l'ennesimo disdicevole spettacolo che ci sta fornendo una politica che, lungi dal risolvere i problemi, si immiserisce in questioni personali di cui non ce ne può fregar di meno.
Come dice bene Salvo Papa, rinunci Nuti all'ombrello parlamentare e affronti la cosa in tribunale. Se dimostrerà di avere ragione, farò il mio mea culpa pubblico in questo blog..
Tutto molto squallido cari amici. Viene voglia di vomitare.
RispondiEliminaNUTI dovrebbe spiegare a tutti perchè ha sferrato questo attacco così violento su Faraone solo adesso che fa parte della segreteria di Renzi e non lo ha fatto all'atto della candidatura o quando Faraone è stato inserito in Commissione Antimafia. A Lui come a quelli come lui non interessa la pulizia, sanno solo usare questi argomenti per mettere nella gogna mediatica gli avversari, ne più ne meno di come fanno i famosi Professionisti dell'Antimafia.
Faraone d'altro canto porta come vanto che Lui non è stato nemmeno inquisito per quegli incontri a casa del mafioso Pizzuto, ai tempi incensurato e famoso per l'antitodo contro il punteruolo rosso che aveva inventato, mentre un altro politico non solo è stato inquisito ma è stato anche condannato, per aver incontrato in una riunione elettorale, nello studio di un collega medico, la stessa persona che era assistito di quel medico. Come dire 2 pesi e due misure.
Che squallore, che tristezza.
Il paese vive problemi drammmatici. Stigmatizzare il Movimento per un episodio increscioso dovuto ad un suo parlamentare e farne addirittura un caso politico mi pare veramente assurdo e strumentale. Pensiamo a ciò che di positivo si potrebbe fare ascoltando le tante proposte di questi giovani. parlamentari.. tutte bocciate regolarmente!Occorre una maggiore informazione sul Movimento...non mi stancherò mai di ripeterlo. Stavo guardando una trasmissione su la 7 in cui si parla di Renzi che propone un patto con Grillo sui finanziamenti ai partiti..che cosa ridicola! Perchè il Pd non ci rinunzia da subito invece di patteggiare?? Tornando all'argomento dell'articolo di Gian ..ecco cosa ha detto Nuti in proposito: "ROMA, 12 dicembre – "Rinuncio all’immunità, Faraone mi dia ampia facoltà di prova e vediamo chi ha ragione. Quello che ho ricordato ieri in aula è agli atti di un processo, quindi un atto pubblico". Vi sembra una persona disonesta?
RispondiEliminaGentile Maria Emilia Baldizzi, capisco la sua simpatia per il movimento 5 stelle, anche per meriti acquisiti nella lotta, anzi nella guerra personale tra loro e Berlusconi, ma non può girare lo sguardo dall'altra parte di fronte alla loro arroganza e alla pretesa di essere gli unici degni di stare in parlamento. Vedremo come andrà a finire la faccenda Nuti Faraone e se Nuti avrà ragione sarò ben lieto di riconoscerlo. Io ogni caso, il sua attacco a Faraone è fuori tempo, perchè le cose o si dicono subito o non si dicono. Loro, i 5 stelle, non possono stare un giorno senza insultare qualcuno, e quando non trovano niente, si insultano tra di loro.
RispondiEliminaGentile Nino Pepe io non li trovo affatto arroganti.Anzi. L'arroganza sta di casa altrove! Ma ognuno è libero di pensarla come vuole. Saranno gli elettori a decidere.
RispondiEliminaL'arroganza sta ovunque in politica e nemmeno i 5 stelle ne sono immuni
Eliminauno è andato a chiedere voti nel 2009 a casa di un custode di armi della mafia senza riuscire a farsi eleggere se ritiene che non sia vero dovrebbe denunciare i carabinieri che lo hanno incastrato. Alle ultime elezioni è stato smascherato da una delle iene, Stefania Petyx, a promettere lavoro in cambio di voti e anche quì avrebbe dovuto querelare striscia la notizia invece di sfidare Nuti che si è limitato a riferire in parlamento notizie di dominio pubblico come suo dovere nel momento in cui uno come Faraone inizia una brillante carriera politica grazie alla sponsorizzazione del nuovo leader del PD che ancor prima di essere tale è già stato inquisito dalla Corte dei Conti per danno erariale. Tenuto conto Che nuti ha anni meno di Faraone ed è alla sua prima esperienza politica, direi che l' Italia avrebbe bisogno di molti, moltissimi NUTI :D
RispondiEliminaLa prima volta che il m5s pronunzia la parola MAFIA.
RispondiEliminaGrillo ed i suoi portavoce si sono tenuti sempre lontani dall'argomento, anzi hanno più volte affermato la scomparsa del fenomeno, almeno in sicilia.
Quindi credo possa tranquillamente affermarsi che il tema non sia in agenda, personalmente credo non lo sia per calcolo e per non perdersi niente in termini elettorali .
Però l'occasione l'on. Nuti non ha voluto perdersela, con questo non voglio assolutamente dire che la cosa mi abbia stupito.
La mia considerazione politica dell'on. Nuti è talmente bassa che mi mette al riparo di ogni delusione o indignazione.
Comunque approfitto per esprimere solidarietà e stima a Davide Faraone, e mi permetto anche di dargli un affettuoso consiglio, che è quello di non polemizzare personalmente con il primo cialtrone che passa, anche perché da visibilità a chi non potrebbe averne in alcun modo.
La realtà è una, ed è quella che il direttore ha affiancato due foto in testa all'articolo, e che io stesso per la prima volta ho nominato un individuo che non avrei mai citato in nessun ragionamento.
A cosa servono gli eroi che per godere di un attimo in più di pubblicità godono nello smascherare !!
RispondiEliminaLa pubblicità va oltre, corre con i media e che figura facciamo noi, siamo sempre quei soliti palermitanazzi corrotti impregnati di mafia, già ci portiamo dietro un marchio che ci grava addosso pesantemente, e i nostri amici politici GIOVANI cosa fanno ci affondano nel mare delle accuse, ma se ci sarà un vincitore cosa avrà guadagnato? Tempo perso al suo dovere…!
Non ho mai sentito dire nè a Grillo nè ai parlamentari che la mafia non c'è più. Anche se non si usa la parola ogni forma di clientelismo e di illegalità,ogni tipo di atteggiamento mafioso è legato alla "mafia". Questo comporta che bisogna guardare al fenomeno mafia a 360 gradi.
RispondiEliminadefinire un atto politico l'intervento di Riccardo Nuti e' una forzatura eccessiva.
RispondiEliminaIl pentastellato ha colto l'occasione per dare una botta a Letta e colpire uno che a Palermo lo ha zittito col consenso.
Ma non basta il consenso come dimostrazione di onesta' civile e intellettuale.
Altrimenti avremmo esempi troppo eclatanti di consensi arraffati in mezzo alla mafia e\o sfruttando la miseria dei poveri e la miserabilita' dei meno poveri ma pronti a vendere il voto.
Allora bisogna entrare nel merito: chi conosce Davide Faraone, ed io l'ho conosciuto come avversario e ora come non avversario, ne deve ricordare quantomeno le attivita' politiche sul territorio, le guerre per i diritti civili e alcuni forti attacchi al malaffare.
In particolare vorrei ricordare i passaggi sulla malgestione delle case popolari (subappaltate per molti servizi alle famiglie mafiose) e molte altre battaglie sulla scuola e sui servizi ai cittadini.
Le soluzioni proposte erano talora divergenti, talora impossibili per il periodo oscuro in cui si doveva gettare tutto cio' che era risorsa economica nell'immondiziia (intendo AMIA)
Ricordo gli scontri in commissione con davide e ferrandelli, ricordo le nottate passate a cercare di risolvere i problemi, ricordo alcune battute con il consigliere dei Verdi, mio amico d'infanzia Ribaudo, prematuramente scomparso.
Ma credo di potere essere testimone di non avere mai colto ammiccamenti o tentativi di spostamento verso interessi poco puliti.
La mia sensibilita' in materia e' molto nota, anche perche' vivo in carcere da 33 anni; il metodo mafioso appartiene a chi vuole sopraffare gli altri per motivi di appartenenza.
Riccardo Nuti, detto Grillo, ha perso un'occasione favolosa per dimostrare di essere persona per bene, seria, affrancata da bisogni di politica marcia. Poteva dimostrare in tanti modi il suo dissenso verso il governo; ha scelto il piu' cialtronesco, facendo una figura di paracquaro.
Cara signora Baldizzi, la mafia si chiama mafia, le mafie si chiamano mafie; la lotta alla mafia si fa ogni giorno mostrando innanzi tutto di non accettarne il metodo (sopraffazione per appartenenza); di quello che dice Grillo in materia, non proponendo niente pur rappresentando milioni di elettori, mi astengo dal dire cosa ne farei se rimanesse verbale e cosa ne farei se fosse cartaceo.
Non conosco il signor Faraone e non ho dato giudizi a maggior ragione.Dice bene Gian quando nell'articol.o scrive che quando si parla di mafia il discorso è complesso.. Per me, come, lei afferma,signor La Menza può essere sicuramente un ottima persona. Non condivido invece il "vostro"(mi riferisco a chi ha il mal di pancia antigrillino) metodo:. trarre spunto da un episodio più o meno grave che sia, per stigmatizzare tutto il Movimento. E quello che fanno anche molti giornali.Oggi i nostri parlamentari hanno restituito 2.563.016,76 euro tra stipendi e diarie per destinarli a piccole e medie imprese. Anche così si combatte la mafia di cui lei parla..signor La Menza. Cordiali saluti.
RispondiEliminaGentile signora mi spiace ricordarle che in questa terra di sicilia tanti sono morti volendo opporsi alla mafia.
EliminaLei fa benissimo a ricordare i rimborsi, ma per carità si limiti a questo.
Le iniziative lodevoli dei 5 Stelle sono innegabili. Purtroppo si scontrano con pregiudizi e incrostazioni che non permettono di apprezzarne appieno la bontà e le potenzialità. Ma è pur vero che Riccardo Nuti ha sbagliato tantissimo a porre una questione così delicata attaccando frontalmente e pesantemente Davide Faraone. Forse un pochino di esperienza e di umiltà non guasterebbe.
RispondiEliminaGentile Alberti...non lo ricordi a me. Sono palermitana, anche se ormai abito lontana dalla mia città. Volevo semplicemente dire che quel gesto di restituire dei soldi per le piccole e medie imprese, (dato che i parlamentari sono super pagati) è uno dei segnali che tutta la classe dirigente italiana dovrebbe dare per avviarsi verso una concezione "pulita" della politica.Non capisco perchè mi dovrei fermare. Non ho mai detto che i 5 Stelle sono degli eroi...cercavo invece di dire che la mafia si combatte non solo con le inchieste ma con il comportamento di ciascuno di noi. Col dimostrare che la politica si fa non per intascare ricchi compensi spesso in maniera disonesta, ma per servire la comunità. L'educazione alla legalità è importante. Lo diceva Dalla Chiesa che andava nelle scuole a poarlare di mafia.... Lo dicevano Falcone e Borsellino. Loro sono morti anche perchè sono stati lasciati soli da una classe politica collusa...
RispondiEliminaPartiamo dal presupposto che la vicenda Nuti / Faraone tutto è tranne che una questione che riguarda la lotta alla mafia. Sarebbe un argomento troppo serio e delicato e non è questo il caso.
RispondiEliminaVoglio però dire qualcosa sul M5S. Proprio qualche minuto fa ho visto un servizio al TG2 (cosa molto rara). Alcuni parlamentari stanno presidiando il ministero dell'economia per spingere il ministro a emanare velocemente il decreto attuativo per utilizzare il fondo di garanzia per le piccole imprese. Un fondo creato grazie alle risorse accumulate con le riduzioni delle indennità dei parlamentari 5 Stelle. Già circa 2,5 milioni di euro. Mi pare un esempio importante. Assolutamente da non sottovalutare. Oserei dire 'rivoluzionario'. E va ricordato che il M5S non ha nemmeno preso i rimborsi elettorali, circa 42 milioni di euro. È poco? Dovrebbero fare di più? Non fanno proposte e non presentano disegni di legge? Non è così. Basta seguire i lavori parlamentari e leggere ciò che diffondono in rete. La TV e l'apparato mediatico in generale non ha alcun interesse a farlo. Anzi. Probabilmente hanno fatto errori e ne faranno ancora, sbaglieranno indirizzo, non sapranno cogliere il momento e forse (forse) il sistema si sbarazzerà di loro. Ma resterà una grande occasione perduta per il Paese.
Vorrei esprimere la mia solidarietà e la stima profonda nei confronti dell’on.le Davide Faraone, violentemente ed ingiustamente attaccato in Parlamento dal cittadino (mi pare vogliano essere chiamati così i pentastellari) on.le Riccardo Nuti. Uno che conosce, solamente un po’ Davide Faraone, le battaglie ed i valori ai quali ha ispirato la sua esistenza, non può essere in buona fede quando accusa un avversario politico dicendo cose che non hanno avuto una benché minima legittimazione da parte dell’autorità giudiziaria.
RispondiEliminaConosciamo tutti il modo di far politica nella nostra regione, un modo osceno in cui spesso si frammischiano fango, mafia, antimafia di facciata con antimafia vera, e si lanciano accuse, a destra e a manca, senza pensare che quel fango poi ritorna poi sulla faccia dei siciliani grazie ai nostri detrattori, che noi sappiamo essere sempre pronti a sbranarci.
E’ una polemica che ha causato oltre che un danno alla famiglia di Davide, perché ne è stato divulgato, con malizia, anche l’indirizzo dell’abitazione e un danno al territorio che l’on. Nuti dovrebbe rappresentare, in gran parte la città di Palermo ed palermitani. Mi auguro che Riccardo Nuti si renda conto del grave errore commesso, si ravvedi e cerchi di lavorare seriamente nell’interesse dei cittadini che lo hanno votato, mettendo da parte le polemiche.