di Giangiuseppe Gattuso – Nel panorama politico italiano rappresenta il nuovo. Fosse solo per la sua giovane età. Ha iniziato con la rottamazione della vecchia classe politica e per questo ha attirato le ire dei tanti rottamandi.
Gente che da sempre fa il bello e il cattivo tempo in Parlamento a spese del Paese. E che altrove sarebbe in ‘pensione’ dalla politica da decenni. Ma in Italia no. Si dice che non si può fare a meno della saggezza e dell’esperienza e che la giovinezza non basta. Sarà. Ma se il metro di giudizio è quello a cui assistiamo ogni giorno non c’è dubbio su cosa scegliere. E non c’è dubbio nemmeno sul fatto che c’è l’esigenza di voltare pagina definitivamente. Di ricominciare daccapo per riconsegnare il futuro nelle mani di chi ne ha più diritto.
Alla Leopolda, la ex stazione ferroviaria di Firenze diventata il simbolo degli incontri renziani, non c’erano simboli di partito e men che meno quelli del PD. Una precisa scelta per parlare agli italiani, di ogni schieramento. Per sottolineare la differenza e sottolineare alcuni punti fondamentali sui quali confrontarsi. Una nuova, semplice, e chiara legge elettorale. Sul modello, consolidato e fruttuoso, dell’elezione dei sindaci. Un sistema elettorale per dare certezza di governo all’indomani del voto, garantendo la rappresentanza delle forze politiche, stabilendo una volta per tutte il sistema dell’alternanza. I cittadini devo sapere chi andrà a governare con il loro voto senza rischi di accordi post elettorali contrari alla volontà popolare.
E poi la riforma della giustizia. Perché non si ripetano gli errori del passato, e nemmeno quelli nuovi come quello di Silvio. Non Berlusconi ma di Silvio Scaglia. Il manager di Fastweb rimasto in carcere per più di un anno e poi assolto «per non aver commesso il fatto». Un’indecenza che coinvolge ogni anno migliaia di cittadini che vanno ad affollare celle invivibili.
E il Pd. «Dentro il Pse per cambiarlo e allargarlo a tutte le forze democratiche e progressiste, perché c’è da cambiare l’Europa. Un partito aperto, trasparente, partecipato. Fatto di parlamentari, amministratori e circoli, ovunque. Apriamoli, facciamoli vivere, spalanchiamoli. Valorizziamo gli iscritti. Chi prende la tessera è perché decide di partecipare a una scommessa collettiva. Facciamo un partito radicato, ma ricco di idee, non di dipartimenti nazionali… Ora voglio vincere le primarie perché voglio che il Pd vinca le prossime elezioni. L’altra volta abbiamo fatto grandi discorsi e poi abbiamo riportato al governo Brunetta e Alfano. Questa volta non si può sbagliare». (da un’intervista pubblicata su l’Unità del 20 ottobre scorso).
Sono passati due anni da quando abbiamo titolato “Matteo Renzi il PD che piace”. Era il 30 ottobre del 2011. E Mattero Renzi, sempre alla Leopolda di Firenze, organizzava la sua “Big Bang”: politici, scrittori, imprenditori e centinaia di persone sul palco per esprimere la propria idea sul cambiamento dell’Italia. Da allora non si è più fermato e adesso tira dritto per vincere. Una battaglia entusiasmante che può segnare il futuro dell’Italia, una scommessa. Deve convincere gli elettori del PD, i simpatizzanti, i delusi del centro destra, e fare molta attenzione nei confronti del Movimento 5 Stelle. Una forza politica diversa, importante, fatta di gente comune e di tantissimi giovani. Ad oggi, l’unica forte novità degli ultimi trent’anni.
Giangiuseppe Gattuso
28 ottobre 2013
Le lezioni della storia spesso non vengono recepite; prende il sopravvento il pret a porter del metodo imposto negli ultimi anni.
RispondiEliminaQuando mi domandano di Renzi, cosa ne penso, come vedo il futuro del pd di Renzi, cosa penso dei renziani vecchie nuovi mi domando: ma allora siamo pervicaci?
Ma allora Berlusconi non ci ha lasciato niente?
Lo spettacolo attuale per cui ci sono i berlusconlealisti e berlusconslealisti i quali all'unisono hanno votato che Ruby era maggiorenne nipote del presidente d'egitto, non ci lascia nulla nella cultura politica????????
Fatte queste apparentemente lunghe considerazioni, mi pongo il problema del futuro dell'assetto politico.
Renzi di per se non e' male, ma l'applicazione del modello da lui proposto e' ancora nebuloso, troppo legato alla esperienza di primo cittadino di una citta' i cui canoni e modelli sono ancora troppo distanti dai modelli delle altre citta' italiane.
Se penso all'applicazione del modello fiorentino a qualsiasi citta' del meridione mi viene da pensare che il modello di Sacchi potesse essere usato anche in squadre dove il portiere non sapeva parare, e dove i centrocampisti avevano appena finito di lavorare in fabrica pochi minuti prima della partita.
Ma non si deve essere disfattisti; trasformiamo i cantieri culturli della Zisa in una piccola Leopolda. Il teatro Massimo in un teatro della Scala e il fiume oreto in non so cosa.
Poi riprendiamo la specificita' dei nostri territori (disoccupazione, mafia, degrado del territorio, classe politica supponente che non riesce a scalarsi simbolicamente lo stipendio etc. etc.) e ridomandiamocci se e' importante che Renzi, cuperlo o civati prendano in mano il PD.
La mia scelta va verso Renzi, ma le scelte di Renzi andranno verso me?
Domanda a cui non so rispondere.
RispondiEliminaDi certo però sarà una campagna elettorale divertentissima.
Sono certo che Berlusconi, Grillo e Renzi ci faranno assistere a giochi d'artificio.
Nessuno dei tre si tirerà indietro sul piano dello spettacolo e delle mega promesse.
Sarà una partita al rilancio,alla fine vincerà il migliore,cioè quello che le avrà dette più grosse.
Altro che Bersani o Letta che parlano di cose piccole e fattibili,quindi noiose.
I nostri tre moschettieri invece, ci faranno volare alto.
Ma una cosa è certa, ed è quella che i nostri tre protagonisti, rappresentano davvero gli italiani.
Concetti brevi, parole facili, nessun ragionamento complesso, quindi incomprensibile.
Insomma sono realmente ottimista, comunque vada, certamente i vertici saranno l'esatta proiezione della base.
E poi vuoi mettere come tutto è più chiaro e semplice ragionando e contandosi tra Berlusconisti, Grillisti e Renzisti.
Basta con i filosofi, i poeti, gli artisti, la cultura, il pensiero e gli idealismi.
Renzi non mi piace più.
RispondiEliminaSono stato un suo sostenitore al ballottaggio per candidato premier PD alle ultime politiche, in alternativa a Bersani.
Ma adesso, a distanza di soli 8 mesi dal risultato del voto, un lasso di tempo che la velocità odierna dei tempi della politica rende siderale, tutto è cambiato.
Bersani non ha saputo gestire la vittoria, peraltro "mutilata", e adesso è in soffitta.
Grillo, non ha saputo approfittare di un successo elettorale unico, e pertanto irripetibile, per dare un forte contributo per un nuovo ed efficace governo.
Berlusconi ha piazzato una zampata da vecchio leone, imponendo il governo delle larghe intse, ma ciò non gli è valso a nulla perchè le sue vicende giudiziarie sono andate per come era facile immaginare, e adesso è fuori gioco, braccato ed abandonato dai suoi.
Renzi, mi sembra anche lui già vecchio. Adessp mi sembra il "classico" politico del PD, rischia di vincere le elezioni perchè i suoi avversari si sono "suicidati". Ma ancor peggio mi appare che chieda sfacciatamente agli elettori del centrodestra , specie del PDL, di votare per lui senza riserve da ambo le parti. Salvo precisare, però, che gli "ultii arrivati" non devono salire sul carro, ma spingere.
Ma che vuol dire? Forse lo so, o per meglio dire lo temo. Renzi sembra dire la stessa cosa che il PD ha "praticato" in silenzio fin dalla sua nascita fino ad ora: venite, votateci, iscrivetevi, riempite i nostri comizi, ma poi tutti a casa. Charo? Nessuno pretenda di chiedere qualcosa, meno che mai partecipare veramente, se non da sole comparse, alla vita del partito.
Secondo i sondaggi Renzi è vittorioso. Vedremo se lo sarà anche, quando ci saranno, alle prossime politiche.
Credo che, in italia come in Sicilia, stia per rinascere una cosa bianco/azzurra, un aversione rivista e corretta della vecchia DC, di un partito-stato., che spariglierà i conti e le previsioni.
Chi vivrà, vedrà.
Renzi si, Renzi no. E chi altri. Non sappiamo chi è meglio e chi peggio, è come un terno al lotto. Forse erano meglio i tempi andati quando c'erano i partiti con tutti i loro difetti. La DC gloriosa e il PCI e anche il PSI. Dopodiché c'è stato solo il disastro.
RispondiEliminaRenzi potrebbe essere un buon promotore di attività commerciali, ha la parlantina facile, una presenza gradevole e un'età ancora giovanile, ma la politica è un'altra cosa.
RispondiEliminaSe detta politica fosse all'altezza della situazione Renzi non avrebbe dove andare. Il fatto che sia volato così in alto nella considerazione di tanti che lo voteranno e probabilmente gli daranno una vittoria elettorale la dice lunga sulla miseria del partito di Renzi, quel PD che si è rivelato un partito di perdenti, di persone miopi e incapaci di colpi d'ala; situazione per altro inevitabile dopo che per 20 anni costoro hanno vegetato accontentandosi dell'antiberlusconismo a prescindere, senza proporre valide alternative e soprattutto, quando gli è capitato di vincere le elezioni, buttandosi a capofitto sul ricco banchetto del denaro pubblico.. Vi ricorda niente Fassino, detto "abbiamo una banca"?, o i soldi maneggiati e dati a chi di dovere da un certo Lusi, o il sistema corruttivo di Penati?
Adesso un personaggio come Renzi sta mettendo sotto tutti i politici del PD che ormai si sono rassegnati, non combattono più, hanno capito che non possono competere con lui sul piano della comunicazione e, a questo punto, neanche sul piano politico.
Il fatto che Renzi stia riempiendo le pagine dei giornali con le sue "imprese", che la televisione ormai ce lo mostra un giorno sì e un altro pure in tutti gli orari e in tutti i programmi più che una sua vittoria è una sconfitta per i politici suoi compagni.
Io penso che neanche le potenti logge massoniche di cui fa parte il nostro premier Letta potranno far nulla per impedire l'ascesa del sindaco di Firenze.
Credo che sia la sua ora, anche perchè dall'altra parte stanno compiendo un vero e proprio suicidio politico, e, se non succede un miracolo, perderanno alla grande le prossime elezioni.
Credo che in un futuro non lontano Renzi potrebbe diventare il capo del governo, ma non mi sembra una prospettiva entusiasmante. La decadenza e la sconfitta della politica e dei partiti non è una cosa positiva per il paese.
Una triade ridicola si contende una nazione ridicola, io non andrò a votare.
RispondiEliminaNon so se Renzi sia il futuro dell'Italia, ma sicuramente della triade più o meno ridicola è il meno peggio. E' giovane e fresco ed ha il diritto di provare. Non è minimamente paragonabile al grigio Cuperlo, il solito funzionario con la r moscia, allevato nell'incubatrice ex comunista. Spero che il sindaco di Firenze riesca con la sua arca a tirare fuori dalle secche del diluvio berlusconista l'Italia. E' difficile se non è aiutato da un popolo onesto, che abbia voglia di rinascere nella dignità e giustizia. Ma anche dai commenti di questo blog mi sembra che ci sia tanta voglia di "tanatos", disfattismo, nichilismo, auto distruzione. Poi mi viene l'orticaria, quando il cittadino alla fine di un ragionamento fatto di critiche negative e corrosive, conclude dicendo io non andrò a votare. Una ignoranza politica ed un autolesionismo terribile. Basterebbe leggere l'analfabeta politico di "Bertold Brecht" in bella evidenza in questo blog. Non vai a votare? Tante grazie dalla casta a cominciare da quella siciliana, che è la peggiore, che nasconde il proprio bottino dietro l'ipocrita facciata dell'autonomia siciliana, la prima cosa da abolire subito! infatti la commissione sui tagli ai privilegi, presieduta da R. Savona, non intende recepire il decreto Monti e di equipararsi agli stipendi delle altre regioni. Da noi no! Si fanno chiamare onorevoli e deputati invece di consiglieri, paragonano il proprio stipendio a quello dei senatori della repubblica. Bravi i ladroni della regione Sicilia. Per onestà bisogna escludere dai truffaldini di palazzo d'orleans i ragazzi 5 stelle.
RispondiEliminaForse sarò ignorante come sostiene il sig. Vullo. ma nessuno può convincermi a scegliere tra tre capre.
RispondiEliminaIl fatto che una capra sia meno capra delle altre per me non basta.
Mi dispiace se lei si è sentito colpito. Ma io parlavo del cittadino in generale. cmq l'esempio delle capre è divertente.
EliminaNon se e quanto c’entra il mio amico Pino Vullo, che mi aveva sollecitato in tal senso, però debbo comunicarvi che ho cambiato idea, nel senso che ho ripensato all’idea di non votare e debbo dire, con tutta umiltà ed onestà intellettuale che Matteo Renzi mi va piacendo sempre di più e, se si dovesse votare, io voterei per lui. Credo che Renzi sia una persona che ha le idee chiare: un uomo nuovo, un giovane, in un partito nuovo, capace di rinnovare e rinnovarsi, che riscuote successo e, soprattutto, che piace alla gente. Egli è stato capace, facendo capire che avevano ormai fatto il loro tempo, di far ritirare alcuni vecchi notabili come D’Alema e Veltroni e forse anche altri. Egli piace perché essendo sindaco di una grande città, sta a contatto e conosce i problemi della gente, e sa che farà il possibile per farci uscire presto dalla situazione in cui ci troviamo e si trova l’Italia. Difatti, egli, all’ultima convention della “Leopolda”
RispondiEliminanon ha messo alcun simbolo di partito appunto perchè voleva parlare ed ha stimolato i partecipanti a parlare dei problemi dell’Italia.
Insomma è l’uomo della speranza, del futuro, contrariamente a Cuperlo, che rappresenta la vecchia anima, il funzionario di partito, in un Italia che si deve rapportare ai problemi reali che la “terza repubblica” ci pone. Di fatti egli parla anche dei problemi della giustizia, dei problemi di Silvio, evidentemente non Berlusconi che manco nomina, perché rappresenta il passato, il premier delinquente che si è arricchito sulle spalle del paese, condannato in terzo grado a quattro anni di carcere per frode, bensì l’altro Silvio, il manager della Fastweb, che dopo un anno di carcere, è stato assolto.
Ed è anche l’ora di evitare che persone come Crisafulli vengano eletti Segretari Provinciali, non vogliamo e non possiamo essere rappresentati ancora da persone del genere. Speriamo che si faccia presto anche la legge elettorale – dice Renzi – come quella dei sindaci, ed auguriamoci che sia questo il momento di una vera svolta per il paese, e che Renzi sia l’uomo giusto al posto giusto.
Veramente paradossali le dichiarazioni di D'alema contro Renzi. Egli dichiara che il sindaco di firenze come virna lisi con quella bocca può dire quello che vuole e che la sua candidatura a premier non è sicura. D'alema, che ha ancora il coraggio di parlare dopo i suoi fallimenti, mi sembra come un vecchio allenatore bizzoso e narciso, che ha perso tutte le sfide decisive contro il suo più forte avversario degli ultimi 20 anni (S. B.), si ritrova in squadra un giovane fuoriclasse come Renzi che potrebbe risolvergli la partita decisiva contro l'acerrimo nemico...e lui che fa? Lo critica, lo azzoppa, citando un carosello del 1958, per invidia o gelosia? Che la società (il PD) licenzi il fallimentare e vecchio allenatore D'alema e mandi in campo il fuori classe Renzi !
RispondiEliminaSicuramente andrò sempre a votare, a tutte le elezioni di qualunque livello.
RispondiEliminaAltrettanto certo è che, purtroppo, a qualunque livello istituzionale, dalle Comunali alle Europee, non vi sono formazioni politiche ed esponenti politici in grado di accreditarsi come un punto di riferimento di alto profilo politico e governativo, affidabile, credibile. O almeno io non li vedo.
Non rimane pertanto che continuare a "turarsi " il naso, e scegliere il meno peggio sul "mercato" dell'offerta elettorale.
Io spero, ma credo anche fermamente, che per "fortuna" non si andrà a votare a febbraio 2014. Presto che sarà, le prossime elezioni non saranno prima del 2015 (dopo il semestre di presidenza europea dell'Italia). Non mi meraviglierei, anzi , anche in questo caso "turandomi" il naso, lo auspico.
E' necessario che tutte le attuali forze politiche si dissolvano nella loro inconcludenza ed inconsistenza programmatica e valoriale, per far spazio a nuovi, pochi ma solidi, partiti politici e nuove personalità.
Insomma meglio tenerci questo sia pur fragile governo per prenderci tutto il tempo necessario per fare una nuova legge elettorale, alcune riforme indifferibili, agganciare una sia pur debole ripresa economica, delineare un nuovo quadro di soggetti politici.