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giovedì 12 settembre 2013
Palermo capitale europea della cultura 2019
di Giangiuseppe Gattuso - É una iniziativa importante. Uno sforzo notevole per riportare Palermo all'attenzione internazionale. Per provare a rilanciare una città difficile e malgovernata.
Da decenni. Che non riesce a risolvere problemi normali, questioni che altrove hanno archiviato e per i quali già intravedono altre innovative soluzioni. Problemi che sono divenuti cronici. Incredibilmente irrisolti.
E nonostante tutto dobbiamo crederci. Dobbiamo sperare e dare fiducia. Non si tratta di fare il tifo per Leoluca Orlando perché lui 'il Sindaco lo sa fare'. No. Dobbiamo farlo per amore. Per la nostra incondizionata passione per questa bellissima e sfortunata città.
Alla fine del 2011 alcuni cittadini volenterosi, come Egle Palazzolo, Aurelio Angelini, Giuseppe Barbera, Gaetano De Bernardis, Antonio Gerbino, Manlio Mele e Bernardo Tortorici hanno costituito un Comitato civico, coinvolgendo organizzazioni pubbliche e private, istituzioni locali, testate giornalistiche, imprenditori e associazioni, finalizzato alla candidatura di Palermo. Nel 2012, la nuova Amministrazione guidata da Leoluca Orlando coglie in pieno la proposta e avvia la macchina organizzativa.
La candidatura di Palermo a capitale della cultura 2019 é un'occasione da non perdere. Un treno sul quale tentare di salire a prescindere da tutto. In Sicilia anche Siracusa prova ad esserci. Ma credo non ci sia storia, molto meglio fare fronte comune.
Le altre città concorrenti (*) faranno la loro battaglia e metteranno sul piatto tutta la loro capacità e la loro storia. Le aspiranti al titolo, entro il 20 settembre 2013, dovranno presentare il dossier di candidatura al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per l’avvio della prima fase di selezione.
Palermo, adesso, si sta preparando. Al meglio possibile. Sono coinvolti personalità dell’arte e della cultura che si stanno spendendo per l’obiettivo finale.
Palermo, si legge sul sito internet creato per l’occasione (www.Palermo2019.it), è luogo di incontro e confronto di tre continenti, crocevia delle culture mediterranee e di quelle continentali europee. In tutte le sue espressioni culturali mostra gli esiti secolari di un dialogo fecondo che oggi si confronta con le tensioni fra Europa e mondo arabo, Africa, e globalità. La candidatura a Capitale europea della cultura del 2019 è il progetto della città per la città del prossimo futuro, un processo di ampia partecipazione civica, che ne accompagnerà la sostenibilità nel tempo facendo radicare valori globali quali la pace e il multiculturalismo, la solidarietà e l’accoglienza, lo sviluppo economico sostenibile e legale, l’educazione.
Insomma, è l’occasione per il riscatto. Per le tante condizioni negative, come la mafia ma non solo. Per una cultura della convivenza basata sul rispetto e la solidarietà. Per una Palermo Capitale, aperta, accogliente, libera e democratica. Nella quale deve farsi strada una coscienza civica impregnata di valori fondamentali come la partecipazione, la cultura dei diritti, la difesa, la valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale, materiale ed immateriale.
Un disegno, quindi, di grande respiro, che guarda lontano. Una iniziativa da sostenere con ogni mezzo, senza pregiudizi politici, o d’altro genere. Per questo c’è bisogno di tanta buona volontà e impegno. Per coinvolgere di più la città, per superare l’indifferenza che regna sovrana. Per i tantissimi palermitani sommersi dai problemi quotidiani, dalle criticità, che hanno frenato, e frenano ancora, lo sviluppo sociale, economico e culturale di questa città. Ma, intanto, auguri.
Giangiuseppe Gattuso12 settembre 2013
(*) Elenco non definitivo delle città candidate e link internet:
- Aosta
- Bergamo 2019
- Caserta 2019
- Catanzaro- L’Aquila 2019
- Lecce 2019
- Mantova 2019
- Matera 2019
- Palermo 2019
- Perugia-Assisi 2019
- Pisa- Ravenna 2019
- Siena 2019
- Siracusa- Taranto
- Torino 2019
- Urbino 2019
- Venezia con Nordest 2019
Mi sono commossa! Palermo è una città straordinaria,unica al mondo per le sue tradizioni.la sua storia, i suoi colori e sapori.Io da buona palermitana tifo per lei! Grazie dell'articolo Giangiuseppe!
RispondiEliminaSono una che abita in piemonte ma di origini toscane, sebbene amo abbastanza la mia regione , potrei tifare per Palermo, bella citta' e regione splendida, ma il malgoverno l'ha molto penalizzata.Se i siciliani ce la facessero a ripulirla sarebbe un fantastico riscatto .
RispondiEliminaSono quasi certo che il ''Benaltrismo'' preverrà, e quindi non se ne farà niente.
RispondiEliminaAnche se ritengo che Palermo, visto il suo passato non abbia rivali nella competizione, neppure il Sindaco Orlando ha rivali o colleghi alla sua altezza, certo il livello culturale dei palermitani non è il massimo, comunque staremo a vedere.
Di certo alla maggioranza dei miei concittadini ritengo che dell'argomento non importi proprio niente, hanno ben altro a cui pensare, per esempio possono ciattare su facebook, o visitare i nostri meravigliosi ipermercati.
Forse, come dite sempre voi della sinistra, molti palermitani non arrivano alla terza settimana del mese, per cui hanno altro cui pensare. Ovviamente c'è chi chatta e chi va all'ipermercato, ma che ci azzecca questa constatazione con l'iniziativa di Palermo capitale della cultura?
EliminaRitengo questa una singolare esperienza se riusciremo a vincere la competizione con le altre città, anch’esse prestigiose, per far diventare la nostra Palermo, capitale della cultura nell’anno 2019. Bella l’idea, Palermo, capitale di quest’isola bellissima, al centro del Mediterraneo, con i suoi monumenti, vera città d’arte, lo meriterebbe davvero.
RispondiEliminaMa pensare, per davvero, che lo possa diventare mi pare una cosa estremamente difficile. Perché, e qui sono d’accordo con Sergio Volpe, occorre prima cambiare la testa dei palermitani, più propensi a ciattare o andare all’ipermercato che a leggere un libro. Il ventennio che ci ha preceduto, il ventennio del cosiddetto “berlusconismo”, per la verità, ha dato una mano a questo modo di pensare, al consumismo ad oltranza, e questi sono i risultati: una città in cui su tutto vince l’egoismo, dove non si respira l’aria della solidarietà, in cui non si fa niente di positivo, che si è rassegnata anche a non far valere i propri diritti ed a protestare contro il male, passato e presente della nostra città.
Basta vedere come i cittadini sono abituati sempre più all'immondizia, i cui cumuli li vediamo per le strade più importanti della città, e anziché protestare li incendiano provocando la fuoriuscita di diossina che avvelena irrimediabilmente i nostri organismi.
Occorre come diceva l’allora Prefetto Dalla Chiesa, vittima della mafia, che si cominci dall’asilo a educare e dare un indirizzo valido all’insegnamento dei nostri ragazzi.
Ma di fronte ai millenni di storia che questa città ha vissuto, alla convivenza tra le diverse etnie che da secoli abbiamo accettato, e che ci hanno lasciato un immenso patrimonio culturale, noi non possiamo stare con le mani in mano a piangerci addosso, ma ritengo sia necessaria una nostra partecipazione acchè questo patrimonio non venga disperso, ma possa essere ancor più valorizzato in questa iniziativa, che sono sicuro potrà attrarre risorse e potrà contribuire alla rinascita della nostra Palermo.
Mi potete dire che sono fissato, ma mi pare esilarante attribuire l'abitudine dei palermitani ai cumuli di immondizia o quella di andare ai centri commerciali al ventennio del berlusconismo.
EliminaA questo punto, secondo i principi della meccanica quantistica che sconvolgono le nozioni di tempo e di spazio, potremmo anche dire che il berlusconismo è stata la causa delle invasioni barbariche nel tardo impero romano, e magari la causa anche della "spagnola" che agli inizi del novecento fece milioni e milioni di morti.
Sarò fissato, ma anche voi...!!!
Palermo, senza ombra di dubbio, potrebbe ospitare un evento di tale portata, ricca com’è di bellezze architettoniche e di straordinari personaggi storici che hanno dato lustro culturale a questa meravigliosa città.
RispondiEliminaSenza nulla togliere alle altre Città candidate, possiamo vantarci di avere, oltre al clima favorevole, le più belle coste e uno dei più belli promontori del mondo (Monte Pellegrino), dal quale si gode una vista mozzafiato della Città.
Tutto in regola, se non fosse che, per raggiungere tale risultato bisognerà mettere a lucido tutta la città, quindi con uno sforzo sovrumano da parte dei Politici e delle maestranze, un traguardo notevole che richiederà l’impegno di tutti per dimostrare che abbiamo voglia di uscire dagli stereotipi negativi che ci hanno penalizzato e ci hanno impedito di mostrare il lato migliore della nostra Palermo.
"TI ODIO SPORCA PALERMO. TI AMO DOLCE NORMANNA".. C'era una volta la città di "Panormo", anche da Goethe conca d'oro chiamata. Ricoperta d'arance e limoni brillanti, ora in mano a mafiosi e ladroni furfanti. Dello "STUPOR MUNDI" io sogno il ritorno, ma nel frattempo immondizia di notte e di giorno. Dagli abusivi imbrattata e stuprata, da tante genti odiata ed amata. Dai "fenici fondata, poi araba e felice normanna"! Ma or stare qui per me è una condanna? La città antica, dalle mura cadenti, fai pochi passi e tra le buche sprofondi. Dai violenti il sopruso e l'abuso, dai poveri cristi lamento diffuso. Nei vicoli stretti gli scippi, panelle e sticchiole, ciononostante... amore, sorrisi e belle figliuole. Le macchine sempre in sosta selvaggia! Ho l'ansia al cuor...sembra l'ultima spiaggia! Dal mare, alla Kalsa, da Monreale alla rocca...hoi poveri occhi cosa vedere mi tocca!? Sui marciapiedi la cacca e rifiuti, sguazzan bestie e topi paffuti. Oh Palermo decadente ed olezzosa, arsa e bruciata dal sole, sotto piante appassite, palme seccate, dal punteruolo attecchite! Oh Panormo...Panormo...per il dolore non dormo! Ogni notte io sogno il ritorno al lindo paesello natio...Ma oramai siam nelle mani di DIO...tra le sue braccia la sofferenza e l'oblio! Con l'alba agitata ed il sonno malfermo, ancora una rima, poi dopo mi fermo...PER AMORE DI UNA BIONDA NORMANNA IN FONDO IO T'AMO MIA SPORCA PALERMO!!! G.VULLO. Non ho altre parole per descrivere Palermo.
RispondiEliminaMolto bella questa poesia di Pino Vullo. Palermo è descritta benissimo. La copio, grazie. filippo
EliminaGrazie Filippo i tuoi complimenti sono ben graditi. Se vuoi ti faccio dono dell'originale in pergamena incorniciata. Se mi dai il tuo cell. mi faccio una passeggiata con mia moglie a Belmonte e te la consegno. Grazie cmq di avermi letto.
EliminaPalermo capitale della cultura?
RispondiEliminaHo letto il pubblico appello di Moni Ovadia e Simonetta Agnello Hornby cui hanno aderito personaggi mica male, come il regista Roberto Andò, l’artista Emilio Isgrò, il Presidente di Ntv Antonello Perricone, il Direttore generale Fondazione Istud Marella Caramazza, il giornalista e scrittore Roberto Alajmo e il disegnatore satirico Vincino.
Veronika Ratzenböck, direttrice del centro di documentazione della cultura di Vienna e membro della giuria per la nomina della Capitale europea della cultura 2019, ha detto: «Palermo ha tutte le caratteristiche per essere prescelta come Capitale europea della cultura per il 2019. In effetti è già pronta e potrebbe esserlo anche l’anno prossimo perché ha due elementi che fanno la differenza con le altre città italiane in competizione alle quali non mancano certo la storia e la bellezza. Palermo ha una posizione strategica nel Mediterraneo e una straordinaria identità culturale fatta di grandissime ricchezze e risorse e il suo progetto ha una forte sostenibilità, un grande respiro che viene dal basso. Tutto rappresenta già oggi una straordinaria risorsa, dovete imparare a mostrarla agli altri, a indicarla con puntualità continuando sempre di più a coinvolgere i cittadini, i giovani e i creativi».
Tutto bene, anzi benissimo Peccato che...
I 47 lavoratori del Teatro Biondo sono saliti sul tetto, hanno occupato lo Stabile e da un mese sono in assemblea permanente: non ricevono lo stipendio da aprile e non hanno idea di chi dovrà curare il cartellone del prossimo anno. I 147 dipendenti dell’Orchestra sinfonica siciliana sono stati più originali: hanno allestito un carro funebre in piena regola e giovedì sfilano per la città per dare l’ultimo saluto alla musica sinfonica. Anche loro senza stipendio, vivono da mesi una situazione di autogestione, con un sovrintendente dimissionario da maggio.
A Palermo la cultura non è morta, non ancora. È, però, emarginata, stritolata da giochi politici imperscrutabili e abbandonata a sé stessa. La fine del Biondo, dell’orchestra sinfonica, del Brass Group è all’orizzonte: a Palermo, un tempo città animata da fiorenti iniziative culturali, la belle époque è finita da un pezzo, inghiottita insieme alle primavere degli anni ’90. Oggi quasi tutti gli enti culturali cittadini navigano in cattivissime acque.
Orlando e Crocetta non si mettono d'accordo.
I tagli a Teatri e Orchestre sono inaccettabili, non si può tollerare l'idea che la cultura può essere emarginata e fatta morire, mentre i costi della politica non vengono neanche sfiorati dalla crisi, perchè tutto può andare affanculo, meno le prebende dei politici.
Ecco, questo contrasta e stride con l'iniziativa di fare diventare Palermo Capitale della Cultura.
Palermo, per quello che è, anzi, che è stata, merita senz'altro il titolo, ma per come viene governata e amministrata non merita niente
Mi fa rabbia vedere rifiuti abbandonati ovunque. I servizi di trasporto che funzionano male. Il traffico che ammorba la città e una viabilità ridicola. E così i servizi sociali e le strutture culturali in difficoltà. Ma, come dice bene l'autore, dobbiamo crederci e sperare. L'occasione è ghiotta e vale la pena provarci. Poi si vedrà.
RispondiEliminaHo sempre pensato che la scelta di una città quale capitale europea della cultura sia il giusto premio che va dato ad una città che ha dimostrato con i fatti, concreti e tangibili, di sapersi bene amministrare nella erogazione e fruizione dei servizi pubblici e nel decoro urbanistico, e che, soprattutto, sia capace di andare oltre l'ordinarietà, e se si vuole normalità, per promuovere costantemente iniziative culturali di vario genere, originalità e coinvolgimento.
RispondiEliminaGenova lo è stata in anni recenti, e se lo meritò perchè seppe ridisegnare la sua identità con Renzo Piano che nel porto ha realizzato delle strutture interessanti, che dal nulla ha realizzato l'acquario più grande e moderno d'Europa, e tante nuove iniziative culturali e d'arte.
Oggi credo che in Italia se lo meritano solo Perugia e Torino. Entrambe sono spesso nella cronaca nazionali per i grandi eventi e manifestazioni culturali , artistiche e turistiche che sanno organizzare in una città che è davvero vivibile e fruibile al meglio in tutto ciò che oggi significa vivere in una città moderna e contemporanea.
Qualcuno crede davvero che Palermo si possa accreditare come una città godibile e vivibile perchè, intanto, erogatrice di efficienti servizi e qualità di vita ? Qualcuno ritiene che la nostra città produca grandi eventi e manifestazioni in grado da soli di richiamare turisti?
Io ritengo di no.
Sono convinto che Palermo, oggi più che in passato, non merita assolutamente il riconoscimento di capitale europea della cultura, merita solo il biasimo più severo per le condizioni materiali e morali in cui versa, complice la più assoluta ignavia della maggioranza dei cittadini e dei suoi amministratori pubblici.
Quei pochi cittadini dotati di alto senso civico ed appassionati di cultura, qualche migliaio di persone, sono "rondini che non fanno primavera".
Come al solito il mio amico Giangiuseppe ha scritto un articolo molto bello che questa volta parla con passione della sua città Palermo alle prese con la candidatura per la capitale europea della cultura. Ha tutto il mio sostegno Palermo (anchè la città dove vivo attualmente è candidata ma lasciatemi tradirla su questo punto!) perchè ne ha le credenziali, è un punto di incontro (come ha accennato Giangiuseppe) di tante culture, è sempre stata internazionale, tollerante, caotica e lo stesso momento ordinata. Ha stupito il mondo con la sua dura reazione nei momenti tragici nelle stagioni delle stragi, ha saputo ammirevolmente alzare la testa per superare tante difficoltà e così via.
RispondiEliminaCi sono stato a Palermo per la prima volta agli inizi del 2000 per una mezza giornata in attesa di qualchè traghetto notturno da Trapani che mi portasse a Pantelleria, ho girato e rigirato andando a zonzo fin dove potevo, in quelle poche ore io e la mia allora fidanzata (ora dichiara di essere mia moglie e temo abbia ragione!)trovammo una città viva e allegra, baristi cordialissimi e tanta gente che a tratti parlava un incompresibile e velocissimo dialetto! la cosa mi suscitò tanta ammirazione e sorrisi sulle labbra.
Un'eventuale assegnazione dell'ospitalità sarebbe anchè una vittoria siciliana, quella Sicilia che nonstante tutto è la madre che non sa dire di no a tanti figli bisognosi che sono di passaggio, alla ricerca di salvezza e riscatto. Insomma una Sicilia che pratica quotidianamente, sotto gli occhi del mondo intero, il verbo della civiltà e della cultura quella cultura che tutti noi auspichiamo che trovi simbolicamente dimora, almeno per un anno, a Palermo.
Palermo capitale della cultura è un sogno, un miraggio. Siamo dolorosamente consapevoli che Palermo nel mondo è identificata come capitale della mafia. Questo stereotipo ho sperimentato personalmente all'estero. Poi c'è l'anatema di Sciascia "Palermo città irredimibile". Purtroppo confermato dai comportamenti quotidiani. Volendo fare una analisi storica, oggi in Italia solo 3 città sono superiori, dal punto di vista storico culturale, ovvero Roma, Venezia, Firenze. La nostra città nel periodo "normanno-svevo" era la più importante capitale europea. Non dimentichiamo che con la poetica siciliana, sono nati i primi abbozzi di lingua italiana. Abbiamo il centro storico più grande d'Europa. Ma la cultura non la fanno le pietre antiche, ma gli abitanti. Se gli abitanti non hanno nessun rispetto per la città e per se stessi, tutto sarà vano e illusorio. La candidatura di Siracusa ha la sua ragion d'essere, perché forse la più grande città della magna Grecia. Infatti gareggiò anche militarmente contro Atene.
RispondiEliminaMi piacciono, e pertanto condivido e sottoscrivo per intero, le seguenti affermazioni di Pino Vullo : " ...Ma la cultura non la fanno le pietre antiche, ma gli abitanti. Se gli abitanti non hanno nessun rispetto per la città e per se stessi, tutto sarà vano e illusorio..."
RispondiEliminaAltresì concordo sulla indicazione di Siracusa quale città siciliana, che oggi, meriterebbe al nomina a capitale europea della cultura.
Siracusa è stata a lungo la città più importante e prestigiosa della Sicilia. E' la patria di Archimede. Ho sentito recentemente una conferenza di Zichichi che lo definiva forse il più grande scienziato di tutti i tempi, perchè con le conoscenze ed i mezzi a sua disposizione intuì verità scientifiche in anticipo di secoli. Oggi Siracusa è in fermento imprenditoriale e civile. Meriterebbe una autostrada , un aeroporto ed una Università, cose che la vicina e rivale Catania da sempre gli osteggia e nega.
Palermo, certamente ha un patrimonio architettonico storico-artistico che copre molti secoli, ed ha altresì un "DNA etnoantropologico" sintesi di incroci di tutte le razze ed i popoli dominanti nell'euromediterraneo negli ultimi 2.500 anni che anima dei cittadini vivaci ed intelligenti, amanti dei rapporti con gli altri ed anche dell'effimero. Ma oggi è sprofondata così tanto nella palude di una vita quotidiana così tanto fetida ed immobile che ha solo il dovere di tirarsene fuori per recuperare dignità e credibilità. La cultura è un altra cosa che ,oggi, è stata siliata da Palermo.
Non si tratta di dividersi in positivisti e negativisti, ma di essere realisti. Aspirare ad essere capitale della cultura, vuol dire avere un progetto di esemplarità, perchè cultura è un termine complesso, che tiene insieme le strutture e le persone: bisognerà darsi un progetto e un programma, di cose, luoghi e date, altrimenti pensare al 2019 potrebbe diventare un incubo. Io mi rendo disponibile, come altre volte, ma non ho mai avuto nessun segnale di attenzione, nè da Orlando, nè da Crocetta. Non si può improvvisare e poi prendersela con la mala sorte. Non sottovalutiamo le cose che dice Pepe, io da antico lettore di Marx non lo faccio. Caro Gattuso ha fatto bene a fare questo punto.FGM
RispondiEliminaun sogno....un sogno bellissimo.Amo la mia città e non la voglio criticata da nessuno,come quando criticano una persona cara che ,pur conoscendone i difetti,difendi a spada tratta...Palermo dovrebbe indossare i vestiti migliori per mettere in mostra le sue bellezze artistiche e naturali e qui non la batte nessuno,ma soprattutto per distrarre dalle carenze che possiede, relative alla inesistente educazione civica di molte persone,strade sporche anche se vi sono i cassonetti,posteggi in seconda,terza,quarta fila,posteggiatori abusivi che ti mandano a quel paese in malo modo se non hai monete,quartieri degradati che si abbelliscono solo quando ci sono avvenimenti a cui partecipano personalità,il classico fumo negli occhi.Non ho mai visto interventi in queste zone a rischio ma ho sentito la giustificazione ridicola degli organi competenti...è inutile mettere a posto,creare punti di riunione all'aperto per i bambini,per le loro mamme,costruire parchi gioco,piantare alberi se poi i vandali distruggono tutto,ma allora non si farà mai niente in questa nostra città. La cosa più grave è la diseducazione culturale...gli atteggiamenti mafiosi,l'ignoranza sono il male peggiore,ci vuole cultura...ci vogliono educatori preparati e coscenziosi nelle scuol e dappertutto occorra la loro opera che diffondano la cultura della cultura...la lettura dei libri,della letteratura ,la cultura della legalità.Soltanto con questi bei vestiti che non nascondono ma mettono in risalto le bellezze interiori di coscienze rinnovate, mi piacerebbe che Palermo diventasse la capitale della cultura...
RispondiEliminaL’iniziativa dell’amministrazione comunale di candidare Palermo a capitale europea della cultura 2019 merita di essere sostenuta con convinzione da tutti i palermitani onesti, e non solo per ragioni storiche. Va in questa direzione l’articolo di Giangiuseppe Gattuso che supporta la proposta senza nessuna boria d’appartenenza, anche se l’autore non nasconde la sua «incondizionata passione per questa bellissima e sfortunata città». Ma ne ha ben donde. Già all'epoca della dominazione araba, Palermo era una delle più importanti e belle città del mondo. La conquista normanna, la fondazione del «regnum» di Sicilia e la ricostituzione dell’impero in epoca federiciana fecero di Palermo il più importante avamposto strategico della cristianità e della cultura occidentale minacciate dall'Islam. E se distrussero diversi segni materiali del dominio arabo nell'Isola, non cancellarono del tutto la vecchia concezione del mondo e della vita che tuttora si riscontra nei siciliani, e nei palermitani in particolare. Il nuovo si aggiunse armonicamente al vecchio anche nelle grandi emergenze architettoniche urbane. Né, all'epoca dei dominatori venuti dall'Europa del Nord, scomparvero le tecniche di captazione e uso plurimo delle acque importate dal deserto. Al contrario hanno finito per plasmare inconfondibilmente l’immagine della Conca d’oro, che è stata oggetto di stupore per i viaggiatori stranieri del Sette-ottocento. Certo, la città e il suo hinterland hanno dovuto fare i conti con la cavalcata selvaggia del cemento e lo scempio urbanistico degli anni Cinquanta e Sessanta. A Palermo e la sua provincia hanno spadroneggiato i mafiosi e i politici collusi con la mafia. Ma Palermo è stata e rimane pur sempre la città delle grandi iniziative capaci di coinvolgere le altre grandi città del Vecchio Continente. È successo questo nel 1848, qualcosa di analogo è accaduto con la «Primavera di Palermo», guidata negli anni novanta da Orlando. Si sta propagando in tutta l’Europa la cultura antimafia di cui sono portatori i ragazzi di Addiopizzo e gli imprenditori palermitani che si sono ribellati al racket delle estorsioni. Quale altra città può vantare una storia così gloriosa e una capacità propositiva come quelle di Palermo?
RispondiEliminaFaccio tanti auguri a che il progetto si realizzi, visto la validità del comitato che l'ha proposto,e mi auguro che le persone amanti di cultura seguono con interesse e amore questo evento.
RispondiEliminaÈ un iniziativa importante che può dare una svolta..., ma se non si comincia dalla base... dalla scuola, da modelli giusti..., es. spazi pubblici e verdi per i bambini ed i ragazzi, attività ludiche e culturali mirate, e poi se non si infonde una cultura del lavoro lavoro e dico lavoro in alcuni ceti sociali di questa città ... coscienza civile di rispetto per la cosa pubblica..ed un progetto per unire le forze commerciali e imprenditoriali... con l'obiettivo di "vendere" Palermo come Città.. etc etc etc... noi voleremo senza ali, ed è pericoloso!!!
RispondiEliminaBen detto.
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