di Giangiuseppe Gattuso - Un risultato da apprezzare la concessione della Cittadinanza Onoraria a 100 bambini figli di immigrati nati a Palermo.
Il provvedimento prende origine dal protocollo d'intesa tra la città di Palermo e I'UNICEF per il "Progetto Amiche dei Bambini", iniziativa, diffusa a livello mondiale, per promuovere i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.
Il Consiglio Comunale di Palermo, l'11 aprile del 2013, ha approvato la deliberazione n. 29 di adesione al programma che, tra l’altro, prevede la partecipazione alla campagna nazionale: "lo come tu - Tutti uguali di fronte alla vita, tutti uguali di fronte alla legge". Una progetto per far sì che Palermo possa promuovere l’adozione di ogni iniziativa finalizzata al conferimento della cittadinanza onoraria ai bambini di origine straniera nati o residenti sul territorio.
La proposta di concessione della Cittadinanza, è stata formalmente avanzata, fatto molto singolare, dal Presidente del Consiglio Comunale Salvatore Orlando. Il Sindaco, prendendone atto, ha conferito la Cittadinanza Onoraria, prima dei 18 anni, ai 100 bambini, impegnandosi a rimuovere gli ostacoli per una concreta e compiuta integrazione di coloro che vivono, frequentano le scuole locali e sono parte integrante della nostra città. L’iniziativa palermitana arriva dopo che oltre 160 Comuni (elenco dei comuni non completo, qui) hanno voluto anticipare la riforma della legge sulla cittadinanza definita superata, perché tutti i bambini sono cittadini, a prescindere dalla provenienza.
Perché ne parliamo?
Semplice. PoliticaPrima ha promosso nel novembre del 2011 una bellissima iniziativa di due Consiglieri Comunali, Giuseppe Milazzo e Ninni Terminelli, che hanno proposto una mozione, approvata all’unanimità da tutto il Consiglio, per l’istituzione a Palermo della Cittadinanza Morale (invece che onoraria) a tutti i bambini nati a Palermo da genitori extracomunitari.
La mozione, (per leggere integralmente il testo clicca questo link), prevedeva espressamente di: Istituire presso la Segreteria Generale il Registro delle Cittadinanze Morali della Città di Palermo. Qualsiasi nato, entro i confini del territorio della Città di Palermo, veniva iscritto nel predetto Registro. La Cittadinanza Morale, dal giorno successivo all'iscrizione, poteva essere certificata. L’Amministrazione, inoltre, si impegnava a presentare al Consiglio Comunale, ogni anno, un elenco delle attività e manifestazioni in favore della collaborazione tra popoli ed etnie diverse e per l'abbattimento di ogni barriera culturale al fine di un miglioramento della qualità della vita, tramite iniziative riguardanti gli iscritti nel Registro.
Insomma un’idea molto all’avanguardia, perfettamente in linea con le iniziative promosse solo adesso dal Comune di Palermo, ma a distanza di oltre un anno e mezzo. Sarebbe stato un esempio per tutti gli altri comuni grandi e piccoli d’Italia. Una iniziativa forte nella direzione dell’equità e della giustizia sociale. Una certificazione senza valore legale, ma con un alto valore simbolico. Si è solo perso del tempo. Forse per non dare la soddisfazione di attuare un’idea buona, sicuramente più efficace e diretta, ma proposta da altri. Meglio tardi che mai.
Giangiuseppe Gattuso
20 maggio 2013
Certamente l'iniziativa del comune di Palermo sulla cittadinanza onoraria ai bambini nati da extra comunitari riveste tutti i caratteri di nobiltà e di apertura mentale ma soprattutto umanitaria che si convengono alle migliori iniziative a sfondo sociale che potrebbero rappresentare il fiore all'occhiello di qualsiasi amministrazione locale, ma anche nazionale.
RispondiEliminaAnche l'iniziativa della cittadinanza morale suona bene alle mie orecchie.
Vorrei però capire quale sia la portata giuridica e l'utilità pratica ma soprattutto cosa significhino questi due tipi di cittadinanza. Perchè uno dovrebbe sentirsi onorato di avere la cittadinanza appunto "onoraria" di un comune come quello di Palermo? Che vantaggio gli porta questo tipo di cittadinanza?
Non parliamo poi dell'aggettivo qualificativo "morale" applicato alla cittadinanza relativa sempre allo stesso comune.
O una cittadinanza di questo tipo serve a qualcosa oppure si tratta di aria fritta o di concetti vaghi buoni per sciacquarsi la bocca.
Qualcuno mi e ci faccia capire a cosa servono.
Il sindaco della mia città ha compiuto un gesto simbolico di cui sono felice ed orgoglioso.
RispondiEliminaQualcuno non coglie il significato di un gesto morale,non comprendendo il significato dell'aggettivo o meglio del sostantivo,vorrei aiutarlo a capire ma non sono capace.
Mi dispiace che Volpe ci vada giú duro passando subito alle offese senza sforzarsi di capire perché io mi sia espresso in quel modo. Visto che non ha capito o voluto capire il senso di quello che ho detto cercheró di essere piú chiaro. Se l'iniziativa del sindaco porterà benefici e vantaggi veri e verificabili a questi 100 bambini sarò contentissimo per loro e scioglierò un peana in onoare del sindaco, in caso contrario sarà soltanto una botta di pubblicità a buon mercato senza una vera motivazione etica che possa giustificarne la realizzazione.
RispondiEliminaA Palermo la cittadinanza se la sono presa in 17 dominatori o invasori. Quindi Orlando ha solo ratificato quello cha da secoli accade nella mia cittá. Nessun merito.
RispondiEliminaFrancamente non capisco cosa vuole dire l'anonimo. "La cittadinanza se la son presa 17 dominatori o invasori" ? Boh...
RispondiEliminaL'istituto della cittadinanza onoraria esiste da sempre. E viene concessa a personalità che lo abbiano meritato per la loro attività professionale, sociale, e per altre motivate ragioni. È un riconoscimento, una gratificazione, un "onore". Semplice.
RispondiEliminaNel caso dei bambini, sia nell'ipotesi dell'iniziativa approvata e condivisa da PoliticaPrima della cittadinanza morale, che in quella portata avanti adesso dal Comune di Palermo e sponsorizzata dall'Unicef, si tratta, invece, di una presa di posizione “politica”.
Un messaggio forte in favore dell'idea della cittadinanza ai bambini nati in Italia da genitori extracomunitari. Una sorta di moral suasion che i Consigli Comunali, i Sindaci, insomma i rappresentanti delle istituzioni locali, che vivono a contatto con i cittadini, che percepiscono il “polso” dei bisogni, del sentire comune (almeno molto più di altri), vogliono proporre, per il raggiungimento di un obbiettivo ritenuto giusto, necessario, e di alta rilevanza morale.
Di sicuro è un primo passo molto importante, per il riconoscimento di un diritto ancora negato dalle leggi dello Stato.
RispondiEliminaSarebbe interessante se poi questo riconoscimento desse modo, a questi 100 bambini, di beneficiare di agevolazioni sociali per migliorare la loro convivenza nel nostro paese.
Domanda per il Direttore.
RispondiEliminaE i 200 genitori, oltre le altre centinaia di fratelli e sorelle, dei 100 bambini nuovo cittadini italiani e palermitani in che condizione anagrafica si trovano?Cioè si ha notizia di questo?
La mia è semplice curiosità che, ovviamente, nulla toglie al benvenuto che rivolgo a questi minori.
Intendo dire che tutti coloro i quali hanno calpestato e calpestano la nostra terra di Sicilia, la cittadinanza se la sono presa senza chiedere nulla a nessuno. Ricchi o poveri hanno preteso o goduto di tale privilegio. Qualcuno, e intendo dire l'autore di un testo di storia siciliana, si è preso la briga di contarne 16 o 17. L'ultima è quella " italiana". Di quest'ultima, un aneddoto vuole che un vecchio abbia detto : " Ma chisti avi un secolo ca sunnu ccà, ancora è prestu, mancu si sapi bonu chiddu chi vuonnu". Che sia vero? Personalmente, dovremmo pensare ad altro, perchè tra un pò la domanda sarà : ma i figli dei nostri figli emigrati godranno dello ius soli oppure resteranno italioti ? "
RispondiEliminaMio caro anonimo discutere con te in maniera asimmetrica, uno coperto e l'altro scoperto, mi crea un certo disagio. Purtuttavia accolgo con simpatia le tua tesi, anche se avendo letto la monumentale "storia della sicilia di Fsco Renda", morto alcuni giorni or sono, mi risultano 15 invasori anziché 17, ma la sostanza non cambia. CMQ se vuoi leggere come la penso, basta che vai sulla sinistra di questo blog e pigi su palermoprima, troverai una mia lirica, "l'amia sporca palermo fu dolce normanna" e ti renderai conto che i nostri giudizi non sono poi tanto difformi.Ti saluto.
EliminaHo letto . Complimenti!! Il giudizio non è difforme, e nemmeno l'amore viscerale che ci lega alla nostra città. Bravo.
EliminaPrima o poi il direttore dovrà spiegare e spiegarmi molto bene il motivo che lo spinge a consentire agli anonimi di scrivere su questo blog.
RispondiEliminaSpero anche che se volesse continuare ad ospitarli, sappia essere molto convincente,non vorrei che si dovesse trovare davanti ad un bivio.
Per essere chiaro, io trovo negativa ed offensiva la loro presenza, non è scritto da nessuna parte che certi matrimoni si debbano fare per forza.
L'opzione "anonimo", peraltro poco usata, evita a chi vuole partecipare e non ha le opportune conoscenze tecniche, di non poterlo fare. Ricevo, infatti, segnalazioni di lettori che hanno avuto difficoltà a scrivere commenti in modo corretto. Di solito, dopo qualche esperienza "anonima" le cose si aggiustano e tale scelta viene abbandonata. Se persisteranno interventi offensivi, di cattivo gusto o che possano nuocere al blog, provvederemo eliminando questa opportunità. Semplice.
RispondiEliminaGraie per l'accoglienza!
EliminaPardon! Grazie.
EliminaVi seguo da tempo e apprezzo diversi di voi per la passione e la competenza. Frequento diversi blog ma ho sempre iniziato così. Prima del matrimonio è utile un periodo di fidanzamento!
Torno all'argomento.
Se mi permettete, la trovata del sindaco misembra una delle sue solite "orlandate" . Prematura, spocchiosa, incomprensibile. Perfino la Kienge, come avevo scritto, ha detto chenon rientra tra le priorità delgoverno. Ergo ..a voi la palla Un saluto a tutti..
SODDISFATTO
RispondiEliminaA Milano il ministro Kyenge non stringe la mano al capogruppo leghista e dimostra un bel esempio di integrazione che si vorrebbe a tutti i costi.
RispondiEliminaPer la cronaca ieri un giovane marocchino, postegiatore abusivo, ha aggredito un catenese colpendolo con una bottiglia di vetro e mandandolo all'ospedale per il solo fatto che difendeva due ragazze che avevano un'accesa discussione con l'excomunitario che pretendeva dei soldi perche la via catanese ce l'aveva lasciato suo nonno nel testamento. L'extracomunitario è stato arrestato per il reato di lesioni gravi.Cercare di integrare lava vetri, prostitute, trafficanti di armi, terroristi, integralisti islamici non vi sembra un pò troppo con la giustificazione dei bambini quando in paesi come la Nigeria i cristiani vengono perseguitati?
Io sono vecchio e cattivo. Se mi permettete una piccola cattiveria, se oggi vi fosse un bando di arruolamento per una nuova edizione delle Crociate 2013 confesso il mio tormento interiore che mi attanaglierebbe nell'aderire o meno.
RispondiEliminaNon vorrei che il tempo delle parole stia per terminare.
Gentile anonimo, capisco il tormento interiore e la preoccupazione forte che l'assale e che è pure condivisibile.
EliminaMa quanto dobbiamo aspettare ancora perchè i suoi commenti vengano firmati con il suo riverito nome?
Mi dispiace per chi la pensa diversamente, ma credo che il commento di Calogero sia condivisibile.
RispondiEliminaVanno bene tutti i benefici di questo mondo per i figli degli extracomunitari, perchè come già detto precedentemente, siamo uguali di fronte alla vita. I bambini sono dei teneri virgulti che vanno curati e cresciuti a prescindere dalla nazionalità dei loro genitori, a prescindere anche addìavere o no la cittadinanza italiana. Sono delle piantine che crescendo diventeranno piante mature che daranno i loro frutti, per cui, anche per un semplice nostro calcolo egoistico,conviene far di tutto affinchè questi frutti non siano avvelenati.
Il problema non sono i bambini, ma gli adulti che che arrivano tra capo e collo in maniera varia,ente assortita, per cui abbiamo sì delle brave persone che desiderano soltanto togliersi dalla miseria lavorando onestamente, ma in mezzo a questi vi sono anche, per dirla con Calogero, prostitute, trafficanti di armi, terroristi e integralisti islamici.
Allora che facciamo, in nome di un generico spirito di accoglienza ci caliamo la braghe e ci facciamo invadere mostrando anche visi sorridenti?
E magari quando qualcuno di noi si trova dalle loro parti viene pure perseguitato perchè cristiano e quindi "cane infedele"?
Io, con tutto il rispetto per le idee altrui, sono del parere che non dobbiamo permettere che la nostra Italia divenga il paradiso in terra di fondamentalisti islamici, trafficanti di armi, potenziali terroristi e malavitosi che si fanno ignobilmente scudo di una religione, quella islamica, che essi stessi non praticano nella loro patria. Purtroppo devo dire che la grande Oriana Fallaci nel coniare il neologismo "EURABIA" aveva ragione.
Caro Nino, ma questo tuo discorso, in linea con il pensiero di Dolcimascolo, cosa c’entra con la cittadinanza ai bambini. Esseri umani nati in Italia, che crescono secondo le nostre leggi e consuetudini. Che parlano l’italiano bene e hanno pure ottimi risultati scolastici. E che si “sentono” italiani e vogliono esserlo. Per questo ti invito a visionare questo interessante Video sui ‘pericolosi’ immigrati pronti a ‘invadere’ l’Italia grazie allo Ius Soli!. Bambini che fa piacere ascoltarli e che fanno solo pensare a cose belle. Altro che fondamentalisti islamici. E anche Oriana Fallaci, lasciamola stare dove si trova. Una grandissima giornalista inimitabile.
RispondiEliminaNon puoi estrapolare dal mio commento la parte riguardante i figli degli immigrati, altrimenti fai un'operazione non degna dei tuoi standard. Tu salti a piè pari questo mio pensiero:
Elimina"Vanno bene tutti i benefici di questo mondo per i figli degli extracomunitari, perchè come già detto precedentemente, siamo uguali di fronte alla vita. I bambini sono dei teneri virgulti che vanno curati e cresciuti a prescindere dalla nazionalità dei loro genitori, a prescindere anche dall' avere o no la cittadinanza italiana. Sono delle piantine che crescendo diventeranno piante mature che daranno i loro frutti".
Solo saltando questa parte, le tue critiche sono giuste.
Mi devi dare atto comunque che nei commenti si è parlato più degli immigrati adulti che delinquono anzichè del vero problema da te sollevato, quello dei bambini. Allora,la critica dovresti farla agli altri, non a me.
Ho visto il video. Fosse per me tutti quei ragazzini sarebbero già cittadini italiani. Io avevo già detto che la cittadinanza si doveva poter dare nel momento in cui i bambini cominciavano ad andare a scuola.
L'altro discorso su cui non siamo d'accordo è quello di chi viene in Italia già adulto. Ne ho già parlato, non cambio opinione, specialmente dopo aver sentito del soldato inglese ucciso e decapitato a colpi di machete da due musulmani adulti, fanatici e terroristi assassini. Ma, ripeto, questo è un altro discorso che non c'entra niente con la cittadinanza ai figli degli immigrati che lavorano e che sono integrati nella nostra comunità.
In Svezia per la terza notte di fila, centinaia di giovani hanno incendiato macchine e si sono scontrati con la polizia.
RispondiEliminaI disordini, i più gravi degli ultimi anni, sono scoppiati nei quartieri periferici e più poveri della capitale.
Il paese si trova a fare i conti con le prime crepe del celebrato modello svedese di giustizia sociale e accoglienza.
L’arrivo in massa di gente di una cultura differente innesca problemi gravi nel paese che li accoglie.
Temo che se lo Stato Italiano non affronti seriamente la questione immigrati lasciando perdere iniziative populiste per attrarre voti, come sta facendo il Partito Democratico, rischiamo l’Italia che vorrebbero la Kyenge, la Boldrini ed i loro elettori presto seguirà le sorti dei partner europei.
Non è un problema di bambini perché nessuno toglie quei diritti inviolabili come l’istruzione, la sanità etc. e nemmeno la possibilità alla maggiore età di diventare cittadini Italiani.
Spero che qualcuno in questo blog non mi dirà che la Svezia non sia un paese civile
Se posso esprimere il mio parere su questa iniziativa, mi permetterei di considerarla demagogica. Una di quelle tante iniziative utili a ritagliarsi lo spazio di un articolo di giornale. Il problema, come ho precisato in un mio prcedente intervento, va affrontato, ma bisogna affrontarlo con serietà.
RispondiEliminaIl commento del prof. Hamel se non fosse firmato, stenterei a ricondurlo a lui.
RispondiEliminaIl gesto che ha fatto il Sindaco di Palermo, è il massimo che un primo cittadino possa fare, quando si vuole testimoniare un diffuso e maggioritario sentimento popolare.
Tanti gesti della vita sono puramente simbolici e privi di concretezze, purtuttavia,sono importantissimi e di grande valore.
Concludendo, non sono affato d'accordo con il Prof. Hamel.
Caro amcio Volpe, mi rendo conto della sua perplessità, ma nel mio DNA purtroppo c'é il rifiuto dell'ipocrisia di cui certi gesti simbolici sono espressione. Lei forse non conosce Orlando come lo conosco io, naturalmente é una mia presunzione, ma questi gesti fanno parte del suo bagaglio culturale da effetti speciali, ecco perché in me suscita non suscita alcuna emozione e nessuna condivisione. Sulla sostanza, mi pare di avere già espresso in modo chiaro e senza retropensiero la mia posizione ne sul tema. Naturalmente accetti questa come precisazione non mi permetterei, infatti, di farle un benché minimo appunto.
RispondiEliminaScusate c'è un "suscita" in più
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