di Pasquale Nevone - Il governo guidato dal giovane ma esperto dirigente del PD Enrico Letta ha conseguito una solidissima maggioranza assoluta in Parlamento.
L’anima politica è quella del PD-PDL-Scelta Civica. L’opposizione è guidata dal M5S, sorprendente novità parlamentare piazzatasi 2° partito, insieme ad un minuscolo alleato del fu Centrosinistra di Bersani, il SEL di Vendola, ed un altro nano-partito alleato del fu Centrodestra di Berlusconi, il Fratelli d’Italia di Ignazio La Russa. Il secondo alleato della destra, la neo-Lega di Maroni, invece si astiene.
La casta politica della seconda Repubblica tira un profondo respiro di grande sollievo. Come e più di quanto avvenne per la rielezione di Napolitano si auto-applaude per ben 45 volte. Tant’è che qualcuno fa girare tra i banchi del governo dei “pizzini” con i quali si invitavano almeno i ministri ad astenersi dall’applaudire Enrico Letta mentre legge il programma.
Tutto dunque dovrebbe indurci alla massima tranquillità per il ritorno alla normalità. Francamente, però, penso che nel sentimento diffuso tra i cittadini, in definitiva il vero sovrano della nostra Nazione, non ci sia granché posto per una sia pur moderata serenità.
Prima perplessità. Gli italiani in campagna elettorale non volevano questo governo di “servizio”, ma un forte cambiamento. Lo hanno detto votando la maggioranza assoluta vera (quella degli elettori, e non del palazzo) a 1° e 2° partito, cioè il PD (l’esperienza) e il M5S (la novità di una vera scelta civica). Sappiamo come sono andate le cose. È sufficiente dire che i loro leader, Bersani e Grillo, non sono stati all’altezza della grande novità politica espressa dai cittadini. Il primo non ha saputo impedire l’implosione del PD, il secondo ha dimostrato di non essere un “animale politico”, come fu il Bossi della Lega, cioè di non avere l’istinto della “realpolitik”. Dunque il vecchio, sconfitto nel consenso, ha vinto e governa di nuovo il paese.
Seconda perplessità. Letta propone l’immediata eliminazione dell’IMU sulla prima casa, dell’aumento dell’IVA di un ulteriore punto, del pagamento immediato di tutti i debiti dello Stato verso le imprese, del pagamento delle giuste spettanze degli esodati, dell’estensione degli ammortizzatori sociali anche ai precari, della concessione di un reddito minimo sociale alle famiglie in difficoltà. Splendido. Tutti chiedevamo queste. Ma per fare queste cose ci vogliono subito 30 miliardi che non ci sono. Lo dice persino Brunetta. Per reperire questi soldi ci vuole una finanziaria lacrime e sangue, oppure emettere nuovi titoli di stato, aumentando il debito pubblico. La prima ipotesi sembra l’unica praticabile, perché è l’unica che consente il mantenimento del rigore dei conti. La seconda è l’alternativa vetero DC-PSI-PCI, e per verificarla Letta oggi stesso parte per Bruxelles, Berlino e Parigi, per chiedere l’OK allo sforamento del debito pubblico italiano.
Terza perplessità. La riforma elettorale possibile per lui è l’abolizione del porcellum ed il ripristino “ope legis” del mattarellum. Il proporzionale e il voto di preferenza dei candidati si vanno a fare benedire. Per la riforma delle istituzioni è sufficiente l’abolizione delle province e l’istituzione di una bicamerale.
Quanto sopra esaminato mi pare sufficiente per poter dire che Enrico Letta non è De Gasperi, né Andreatta. Alcide De Gasperi aveva il consenso elettorale degli elettori e doveva ricostruire un paese distrutto dalla guerra.
Letta invece ha il consenso della vecchia casta e deve risanare un paese che è la decima potenza mondiale. Beniamino Andreatta teorizzava la ristrutturazione dell’economia politica di un paese benestante, ma troppo indebitato. Enrico Letta, invece, è il capo di governo di un paese tuttora facente parte del Gruppo dei 20 paesi più ricchi e potenti del mondo, con grandi risorse artistiche e culturali, ambientali e umane, economiche ed industriali. Ha soltanto troppi poveri, ma anche molti ricchi. Perciò la risoluzione dei nostri problemi passa per una sola via obbligata: riformare profondamente il paese per ridistribuire il reddito e la ricchezza per non fare restare nessuno solo o indietro, pagare i debiti e poi mantenere una società sostenibile per denaro e legalità.
Noi cittadini abbiamo fatto il nostro dovere, abbiamo votato con grande dibattito. La nascita di questo imprevedibile governo ci degrada da sovrani a buoi. Volevamo il cambiamento, e abbiamo ottenuto la continuazione del vecchio: stesso Capo dello Stato e stessa maggioranza parlamentare. Speriamo che questo governo sia almeno un buon mandriano.
Pasquale Nevone
30 aprile 2013
Colgo l'occasione dell'articolo molto interessante di Pasquale per sottolineare l’intervista sul Corriere della Sera.it (clicca per leggere il testo completo) della capo gruppo del M5S alla Camera riguardo la cittadinanza ai bambini nati in Italia da genitori extracomunitari. Al contrario da ciò che da qualche parte viene detto, e che anche il mio amico Volpe più volte ha riferito, c'è la piena condivisone della questione. Riporto la parte dell’intervista testuale: “Non è che non l'avete fatto perché lei si è detta favorevole al diritto di cittadinanza per chi nasce in Italia?
RispondiElimina«No, assolutamente, noi siamo favorevoli. Purché questo avvenga in una cornice di legalità. Se il bambino è integrato e respira la cultura del Paese, va bene».
Ma il passaggio dallo ius sanguinis allo ius soli comporta la cittadinanza a bambino nato, non integrato.
«Certo. Quello che voglio dire è che non basta renderlo italiano subito. Va costruita l'integrazione».
MI pare che non ci siano molti dubbi.
Caro Gianni apprezzo non poco la tua testardaggine rivolta
RispondiEliminaa volere razionalizzare un sentimento che è in te,che si chiama ''amore'',verso qualcuno o qualcosa, sinceramente e fraternamente ti esorto a vivere felicemente questa luna di miele,mettendo da parte logica e razionalità.
Hai invitato i lettori a leggere la dichiarazione della Lombardi,che non voglio definire in alcun modo,perchè tutto mi sembra spropositato per lei.
Comunque,LA LOmbardi, a proposito della cittadinanza ai bambini nati in italia da genitori stranieri dice di essere d'accordo a patto che......
1 il bambino deve nascere in una ''cornice'' di legalità.
2 deve essere già integrato nelle nostre tradizioni e nella nostra cultura,e che le deve ''respirare'' da subito.
Ora capisco che Grillo abbia bisogno di non perdere nè il mio amico Gianni,nè gli ex leghisti,nè gli amici di casa pound,ma sinceramente come si può far dire ad una palmipide come la Lombardi cazzate del genere?
Pasquale mi trovi veramente d'accordo sul fatto che Letta non sia De Gasperi.
RispondiEliminaInfatti si chiama Enrico,l'altro invece si chiamava Alcide ed è morto.
Per il resto,vedo che continui a tormentarti inutilmente, bisogna guardare realisticamente avanti se rimaniamo sulla politica,quello che ti tormenta consegnamolo agli storiografi,i nostri nipoti leggeranno e forse capiranno.
Io voglio vedere e vedo il bicchiere mezzo pieno,il contrario non serve a nessuno.
Comunque il tuo articolo è di qualità,complimenti.
Sergio, voglio rassicurarti che io non mi tormento affatto. Semplicemente non approvo la nascita di questo governo e sono scettico sulla realizzabilità del suo programma.
RispondiEliminaTi assicuro che siamo tantissimi a pensarla così, perfino dentro gli stessi PD e PDL. Con chiunque parlo nessuno è entusiasta di questo governo. Pochi minuti fà LA7 ha trasmesso i sondaggi sulle opinioni degli italiani sul governo Letta. A dir poco sono perplessi.
Riguardo al tuo bicchiere mezzo pieno,che tu stesso dici di "volere" vedere tale, dunque si tratta di un tuo personale "atto di fede", cosa vuoi che ti dica: buona bevuta. Però, fammi dire, è molto triste bere da soli.
Con affetto.
Meglio affogare in compagnia?
RispondiEliminaAssolutamente mai affogare, nè da soli nè in compagnia.
RispondiEliminaMa nemmeno chiudersi ed arroccarsi sulle proprie individuali convinzioni, anche se colte, sol perchè gli altri, tanti, troppi generano un grande trambusto nello svolgimento della vita sociale, nella quale si svolge anche la nostra piccola vita di formica laboriosa, frapponendo ostacoli, distorsioni o ritardi ad un sereno e fruttuoso "andare avanti" , tutti insieme nel rispetto e nella solidarietà reciproca.
Certo, anche a me viene l'istinto di reagire con un gran "waffa" a 360°, e poi farmi i "cavoli" miei considerato che se alla fine, nonostante tutta la buona fede e volontà, "se tanto da tanto".
Quindi non ho voglia nè di ubriacarmi per dimenticare o esorcizzare, nè di affogare, nè di fare ostruzionismo, nè di fare "lecchinaggio" ai vincitori che, fra l'altro, sono troppi e penso che il loro oarro adesso sia troppo sovraccarico per potersi muovere.
Per quanto mi riguarda, voglio solo capire bene dove siamo e dove stiamo andando, e continuare a dare il mio piccolo contributo a migliore le cose, per me e per tutti, con le mie idee, il mio lavoro, il mio impegno politico e , soprattutto, con il mio voto.
Pasquale,ti dico come la penso io,che poi non la penso tanto diversamente da te.
RispondiEliminaNon dobbiamo,nel nostro piccolo evidentemente,aspettare anni e mettere una crocetta su un simbolo,dobbiamo insieme, se siamo in grado e se ne abbiamo voglia,individuare un orizzonte che ci veda uniti,e cercare dall'interno della nostra area politica di orientare quanto più ''possibile''la barra verso la direzione che noi riteniamo più congeniale.
Al momento,prendo quello che se vuoi posso definire il minore dei mali,ma non mi piace scegliere il male, io come te vorrei il meglio.
Condivido il tuo pensiero., caro Pino.
RispondiEliminaIl problema di fondo, secondo me, è che noi tutti non abbiamo scelto un bel niente di quel che è successo in questa ultima settimana.
Io come te, e come ciascuno di tutti noi, avevamo espresso un voto a favore di una delle tante proposte politiche che ci vennero offerte. Orbene, nessuna di queste prevedeva la rielezione di un ottuagenario alla Presidenza della repubblica, e meno che mai un governo di larghe intese, di "inciucio", insomma del "volemose bene", o del" tarallucci e vino per una paciata che non c'è mai stata, perchè non poteva esserci, e che non c'è, non fosse altro perchè c'è un capo partito che si ritiene l'unico vincitore di questa elezione.
Ditemi tutto quello che volete. Ma questo non ha nessun precedente storico. Il governo Letta è l'unica soluzione che altri, poche persone in una stanza del Quirinale, hanno ritenuto al migliore. Noi tutti l'abbiamo subita, non l'avremmo mai approvata con il nostro voto.
Poco fa a Ballarò ha dato i suoi sondaggi sul governo Letta e le sue prospettive. Sono uguali a quelli di LA7 e di tutti i quotidiani. Dicono tutti la stessa cosa, anche se in maniera velata, gli italiani in larghissima parte non approvano, ne danno la colpa a Grillo e Bersani, ritengono che non durerà a lungo, al prossimo voto premierebbero il PDL.
A scanso di equivoci, dichiaro e confermo che anch'io adesso mi auguro che Letta vada avanti il più possibile, per il bene di tutti. Ma per carità, non mi fate "suonare la campane a festa" quando lo stesso Letta non voluto neanche brindare.
s.v. sta per sergio volpe. mi hai scambiato,meno male,forse con me saresti stato meno ''gentile''.
RispondiEliminaScusami Sergio per lo scambio di persona. Ovviamente chiedo altrettanto a Pino. La foga di scrivere di getto a volte mi fa di questi scherzi, oltre quelli di battitura.
EliminaComunque, ancora di più mi dispiace se tu, SERGIO, possa avere avuto la percezione che io volessi venirti meno in gentilezza. Non è ho motivo, credimi. La mia vis polemica, quando ne voglio fare eventualmente ricorso, non è mai contro le persone, perchè le ritengo uguali o addirittura migliori di me, ma per approfondire e spiegare meglio argomenti e opinioni.
In questo senso, la mia vis polemica è direttamente proporzionale alla stima e all'affetto per la persona che mi da occasione di entrare in correlazione su problematiche di comune e rilevante interesse.
La politica è uno degli argomenti principe dei dibattiti più elevati.
Riguardo la triste e grave vicenda dell’attentato di Piazza Monte Citorio voglio riportare il pensiero di Adriano Celentano in un suo articolo - La velocità degli sciacalli - sul Corriere della Sera di oggi 1° maggio 2013 (clicca per leggere il testo completo). Riferita a certa stampa e a certi politici che hanno voluto accostare tale efferata azione alle espressioni colorite del capo del Movimento 5 Stelle. Lo faccio sempre per avere una visione un pochino più ampia e meno faziosa di questa realtà della politica italiana.
RispondiEliminaNon siamo in guerra, questo è un pensiero ovvio, che va comunque tenuto presente.
RispondiEliminaTutto sembra cosi complicato ed invece è semplice.
Predicare ed esercitare la non violenza è una cosa sacrosanta su cui non so cosa aggiungere.
Sempre tenendo ben presente che non siamo in guerra,perchè se invece lo fossimo o ci si persuadesse di esserlo,allora il discorso si rovescerebbe.
Quando eravamo in guerra davvero,i migliori italiani hanno compiuto migliaia di azioni,allora fuorilegge e terroristiche che andavano contro l'ordine costituito,quegli uomini,divennero poi le guide morali della nuova italia.
Ma noi siamo in pace,ed in pace dobbiamo rimanere,e come la temperatura si misura in modi diversi,quella reale e quella percepita,cosi anche la pace interna si misura in due modi,e fare si,che qualcuno possa avere percezioni sbagliate va assolutamente evitato.
Gianni, non te la prendere...: ma ci farai sapere anche il pensiero di Pupo?
RispondiEliminaCaro Pasquale, il governo Letta a me sembra l’unica risposta possibile alla domanda di governabilità che si leva dal paese, in questo momento. Certo, non è il governo di cambiamento che volevamo e nemmeno (secondo me l’errore più grande fatto da Bersani) è stato spiegato bene ai cittadini che si erano espressi con il voto per un governo, che non era più realizzabile. Mentre invce sono stati realizzati accordi al chiuso fra quattro mura, che hanno portato alla rielezione del Presidente della Repubblica ed alla formazione di un governo, guidato da Enrico Letta, che viene costituito con l’avversario storico, il centro destra, nei cui confronti era stata fatta una accesa campagna elettorale nella quale si affermava che mai si sarebbe governato nsieme con il PDL di Berlusconi.
RispondiEliminaEpperò in questo governo si vedono per la prima volta, facce giovani e nuove, e contiene il meglio di quanto oggi è rappresentato in Parlamento.
Ci sono due sindaci di due grandi città, che porteranno al governo i problemi dei cittadini, così come c’è una risposta alla richiesta di competenze nei dicasteri, come ad esempio la Bonino agli Esteri.
Sono anche d’accordo con Sergio Volpe quando dice che vuole vedere il bicchiere mezzo pieno, e che “bisogna guardare realisticamente avanti”. Perché se, come dice il Premier, questo è un governo di servizio, dobbiamo augurarci che possa fare un buon lavoro per questa disastrata Italia. Un’incertezza, però, sarà la durata; e quà comincia il gioco di muscoli di Berlusconi sull’IMU, o sulla presidenza della bicamerale o, come l’ha chiamata Letta, la Convenzione sulle riforme Costituzionali, che vorrebbe presiedere Berlusconi. Insomma, aspetterà che si vedano i risultati del nuovo governo, o invece aspetterà il momento a lui più favorevole per riprendersi la guida del governo?.
Ma a noi interessa principalmente che il governo lavori nell’interesse esclusivo del paese. Ed in questo senso le premesse ci sono tutte.
Sono d'accordo con il tuo ragionamento di fondo, caro Filippo. Così come, in ultima analisi e sia pure con inquadrature diverse dello stato delle cose, con quello di Sergio che tu richiami.
EliminaCon la razionalità della logica politica "dai piedi per terra" non c'è dubbio: oggi il governo Letta è l'unico possibile. E difatti ha ottenuto larga maggioranza.
L'incognita, anche questa ritengo largamente condivisa anche da te e Sergio (correggetemi se sbaglio), non è tanto quanto durerà (in questa situazione il tempo è relativo, può anche essere tutta la legislatura) ma e come e quanti soldi troverà per dare attuare subito (cioè entro i primi famosi 100 giorni) quelle 4 o 5 priorità economiche e fiscali che ha promesso.
E' qui che Letta e tutta a politica si gioca tutto, cioè la propria sopravvivenza. Se fallisce Letta, credo che dopo la sola parola politica potrebbe essere dichiarato un "reato penale" da iscriverrsi nella specie giuridica del "genocidio".
E' chiaro che voglio tirarla in parodia estrema. Però ho paura che la realtà possa superare la fantasia e la minikizzazione della rabbia della gente. In questo senso, ad esempio, il M5S è una dimostrazione palese.
Concludo. Ribadisco che a me rimane l'amarezza per avere visto fallire il possible governo PD-SEL-M5S, che Bersani e Grillo non hanno saputo realizzare neanche nei minuti supplementari (dopo la 4.a votazione) durante lo svolgimento della 5.a votazione quando, con un "colpo di reni" potevano far saltare il tavolino del quirinale (per il quale comunque assolvo Napolitano).
E' una grande ed unica occasione perduta. Quel governo sì che avrebbe potuto fare molto. Gli elettori lo avrebbero fatto in un battibaleno, e credo che se Letta dovesse andare in crisi lo vorrebbero ancora.
Ma andiamo avanti. Giusto. Vediamo che succede. Di più non possiamo fare.
VOI AVETE GLI OROLOGI, NOI ABBIAMO IL TEMPO.
RispondiEliminaE' il titolo del libro di Federico Rampini.
Il TITOLO E' TRATTO DA UN ANTICO DETTO AFGHANO, E’ VERAMENTE UN LIBRO DA LEGGERE E DA CONSIGLIARE.
IO LO VORREI CONSIGLIARE A BERLUSCONI, FORSE CAPIREBBE TANTE COSE.
Grazie del suggerimento. Lo comprerò. Stimo molto Rampini. Credo che in TV non sia valorizzato per come e per quanto merita. Lo considero superiore a Travaglio, perché è polemico senza scadere nello scherno fine a se stesso e perché ha una visione internazionale dell'Italia.
EliminaInteressante dibattito su "In onda" su LA7.
RispondiEliminaCacciari ritiene che il governo Letta non è un governo politico, ma è il governo del Presidente per fare 2/3 cose urgenti (cassa integrazione, disoccupazione, riforma elettorale) per evitare problemi di "ordien pubblico"e tornare a votare.
Achille Occhetto ritiene che il governo Letta gli è incomprensibile. Se vuole durare poco tempo , allora non si capisce perchè ha presentato un programma così complesso. Se invece vuol durare molto,diciamo tutta la legislatura, allora non si capisce perchè non ha inserito il conflitto di interesse e l'ineleggibilità a deputato. Questo non è il governo di un compromesso tra Moro e Berlinguer, primo perchè si tratta di un pasticcio di intenti, secondo perchè oggi non esistono politici paragonabili A Moro e Berlinguer.
Mi sono piaciuti. Un valido contributo in più per capire, e c'è tanto da capire.
Da questo articolo e dai commenti non c'è niente, ma proprio niente di nuovo sotto il sole di PoliticaPrima.
RispondiEliminaContinuano le geremiadi di Pasquale,si replicano a iosa e sempre uguali le posizioni dei più assidui commentatori, ci si sta avvitando in un circolo non virtuoso di lamenti e qualche augurio (poco convincente) che Letta vada avanti il più possibile. Se il direttore avesse la pazienza di mettere insieme tutti gli scritti di Pasquale sull'argomento principe di questi giorni, il governissimo, verrebbe fuori un tot di indignazione e di rifiuti continui che formerebbero un bel volume, un pamphlet degno di miglior fortuna che finire nell'inevitabile dimenticatoio degli scritti che passano in PoliticaPrima.
Vi voglio tutti bene, quando ci riuniamo per me sono sempre felici pomeriggi, ma francemente mi sono scocciato.
Non prendetevela a cominciare da Pasquale, per quello che sto dicendo, ma insomma, già la vita è difficile (almeno per me) e pure mi state levando il piacere di passarmi un pò di tempo, anche polemizzando, per carità, in PoliticaPrima.
Uno non può permettersi di scrivere di altro che non di Grullo, Berluscazzo, Bersanic affondato e Lettino, che questi articoli non se li fila nessuno.
Il prof. Gallo ha raccolto con un articolo di spessore la miseria di 9 commenti, ma ancora peggio è toccato all'interessante articolo di Antonella Puleo con soli due commenti.
A questo punto io dico che abbiamo capito, questo governo non piace in ordine decrescente a Pasquale, Gattuso, Vullo. Volpe e poi tutti gli altri, me compreso. Perchè allora continuare sempre con lo stesso discorso? Perchè non liberarci da questa cappa e cominciare a spaziare un pò? Perchè non andiamo a vedere i video del TED e magari dibattere su qualche argomento particolarmente interessante che potremmo trovarvi? Fra l'altro, nella rivista Focus di qualche mese fa, fra i tanti suggerimenti per diventare più intelligenti c'era quello di gardare i videl delle conferenze del TED.
Ho detto, addì 1 maggio 2013 ore 21,13
Nino, sono purtroppo d'accordo con te.
RispondiEliminaL'unica persona con cui ho un contatto vero,cioè fisico'non per nulla siamo colleghi di lavoro, ed è a lui che anticiperò. una mia proposta, vorrei che immediatamente dopo,sempre che ne abbiate voglia,
parlarne con tutti voi.
Oltre ad essere persone credibili,come lo siamo tutti noi,occorre anche o forse principalmente apparire tali.
Prendo in prestito un concetto del prof.Gallo che ebbe a dire che l'abito non fa il monaco,ma è il monaco.
L'avvitamento di cui tu parli,è una verità,e se non facciamo il punto nave della situazione,e da come e se passare ad una fase diversa ed avanzata della nostra attività,rischiamo l'implosione o la morte per consunsione .
Comunque,sei stato crudo ed efficace.
Nino, non mi hai convinto per niente.
RispondiEliminaLo sai benissimo che tutti in Italia, non solo nel nostro blog, viviamo un momento difficile, ne abbiamo consapevolezza, sappiamo che la soluzione o la rinascita è nelle mani della politica.
Quindi nessuno di noi "ha scampo", tutti siamo "costretti" ad impiegare parte del nostro tempo ad occuparci di questa problematica.
Secondo me tu sei stufo semplicemente del fatto che sei il solo a difendere Berlusconi, non trovi nessun compagno "al duolo", almeno in questo blog.
Su una cosa mi trovi molto d'accordo. Gli articoli, indipendentemente da chi sia l'autore, trovano sempre meno commentatori. Quello che però trovo più "fastidioso", per così dire, è che il numero di lettori e di contatti è cospicuo. Ho contezza personale di molte persone che ho invitato ad intervenire che,invece, non lo fanno ma ci leggono sempre e me ne parlano loro. E allora, che significa questo? Pochi articoli e commenti, ma molti lettori interessati.
Vuoi sapere che cosa ho proposto a Gianni qualche giorno fà? Di chiudere questo Blog. Perchè? Non perchè parliamo sempre di politica, questo è lo scopo del blog: Non perchè siamo sempre di meno quelli che scriviamo, questi siamo i più appassionati di politica. Ma semplicemente perchè con il tanto atteso risultato di queste elezioni, e soprattutto con i suoi esiti parlamentari ed istuzionali, nonchè con la "polvere da sparo" in giro, non è nata la Terza repubblica,ma E' MORTA LA POLITICA.
Quindi, poichè ormai il potere sterilizza e disinnesca il nostro voto, per chiunque sia dato, poichè esso si riconferma e si ripropone/impone in ogni modo, allora: CHIUDIAMO QUESTA BOTTEGA, per non morire di noia o discredito.
Ho il dovere di essere franco.
RispondiEliminaPasquale, è da almeno due settimane che il blog è occupato da tue critiche, lamentele e invettive contro un governo che a tuo parere non si doveva fare, poi contro chi ne ha permesso la nascita e infine per sottolineare l'obbrobrio di un'alleanza che ha riportato, orrore, il caimano al governo!
E noi tutti dietro a te, a cercare di spiegarti il nostro parere; Volpe, soprattutto, a dirti che è meglio questo governo anzichè un Berlusconi che fra qualche mese vince tutto e si installa per altri cinque anni a Palazzo Chigi, e tu a rimbeccare che non è così per questo e per quest'altro. Anche io ho cercato di opporre ai tuoi ragionamenti qualche riflessione valida, e così via per giorni e giorni, e ancora non è finita. Tu dici che non ti ho convinto, e fai entrare anche Berlusconi nei motivi per cui mi sono stufato, prendendo ovviamente una cantonata totale.
Se infatti vogliamo dirla tutta,non vedo un motivo di duolo da parte mia. Berlusconi ha fatto "perdere" le elezioni al PD, un partito che aveva dichiarato tramite il suo segretario che avendo dopo le elezioni il 51% di consensi si sarebbe comportato come se avesse soltanto il 49%, dimostrando una sicumera insopportabile e una totale incapacità di riconoscere i propri limiti. Non solo, ma questo governo durerà fin quando Berlusconi non riterrà giunto il miglior momento, per lui, di tornare al voto.
Il PD adesso è nelle stesse condizioni di Forza Italia prima e del PDL dopo, che, durante i governi Berlusconi, pur essendo il partito più grande, ha dovuto sottostare ai capricci di Follini (Casini) e della Lega, partitini che grazie all'indispensabilità numerica dei loro parlamentari, avevano appunto la golden share sul governo, condizionarne l'attività e la vita stessa. Allora, in una situazione come questa tu dici che io avrei bisogno di "compagni di duolo"? Ma dai, non ci credi neanche tu.
Io sono stufo perchè tutte le discussioni su questo unico argomento mi sono venute a noia in quanto stucchevoli e ripetitive, altro che Berlusconi.
La proposta, poi, di chiudere il Blog perchè la Politica sarebbe morta, mi pare un'idea balzana, soprattutto perchè dettata dalla tua avversione per il governo attuale.
In buona sostanza, sol perchè è stato fatto un governo che non riscuote il tuo consenso, tu decreti che la politica è morta! Ma che ragionamento è questo? Pasquale, non ti riconosco, mai eri andato così lontano. Fammi sapere quando tornerai fra noi, e io ucciderò il vitello grasso.
Caro Pasquale in questo momento E. Letta, rappresenta il meglio che il vecchio poteva offrire. Siamo tornati all'italietta, confusa imu si, imu no. Le esigenze di normalizzazione sono prevalse. Bersani è stato espulso dal panorama perchè sembrava un rivoluzionario, con la sua fissa di prodi e 5 stelle, mentre berlusconi e brunetta sembrano uomini di stato. Grillo non ha avuto il fiuto politico ne realpolitik per dare risposte ora è subito. L'italia crepuscolare starà a galla per qualche tempo. In attesa degli eventi.
RispondiEliminaCari Nino e Pino, ma io sostengo e condivido lo stesso concetto di fondo da voi esposto, che mi pare essere anche quello di Sergio. Ovviamente ciascuno articola lo stesso concetto comune con le modalità e accentuazioni diverse. Ma siamo lì.
RispondiEliminaPertanto non capisco perchè non si sostanzia questa comune sentire, e invece si da spazio a polemiche così frontali.
Riprovo a ri-esporre il mio concetto di fondo.
Fermo restando che il governo Letta è l'unica soluzione possibile per come si sono messe le cose, che è il governo del Presidente Napolitano, che i suoi ministri sono i meno cialtroni ma non per questo sono dei giganti della politica, che tutti ci auguriamo che riesca a risolvere rapidamente alcuni dei problemi più urgenti e drammatici prima che dilaghi lo scoppio del disordine pubblico su larga scala, ciò non toglie che, se vogliamo dare libera e ragionata espressione ai nostri pensieri, dovremmo porci e ragionare il vero ed unico problema che, fuori da questo blog che sembra volerlo ignorare, tutti nel mondo si pongono: la politica deve dirci COME intende risolvere un qualsiasi problema concreto (ad es. ammortizzatori sociali e occupazione), dirci quanto COSTA, e soprattutto dirci a CHI TOGLIE il denaro necessario per quella soluzione (dal momento che è escluso emettere nuovi titoli di stato perchè aumenterebbe il debito pubblico, mentre questo invece va ridotto drasticamente sempre di più).
Punto. Tutto quì.
Su questo mi piacerebbe leggere le vostre opinioni. A polemiche fuori da questo tema francamente non mi va più di replicare, e di fatti non lo farò.
Riguardo allo "stato di salute" del nostro blog ritengo che se non abbandoniamo questa deriva ultra-polemicista (di cui anch'io faccio ammenda) credo che perderemmo spessore e credibilità. Probabilmente questo è il motivo del drastico calo di articoli e commenti, ma non di lettori , per fortuna. O probabilmente non è così. Non lo so. Però io rimango sempre seguace della logica, soprattutto quella matematica che mi dice che 1 + 1 fa 2, senza se e senza ma.
Con affetto per tutti.
Pensare che la politica possa venire incontro alle nostre aspettative o avvicinarsi alle nostre idee è impossibile, dovremmo chiederci perché le nostre osservazione non trovano riscontri a prescindere dalle varie posizioni politiche? Quali scopi perseguono i partiti politici? Quali lobby vengono tutelati in nome della democrazia?
RispondiEliminaWinston Churchill diceva che “La democrazia funziona quando a decidere sono in due e uno è malato”.
Caro Pasquale dovresti prendere atto che il PD è una società per azioni con circa quindici anime che tirano la giacca da ogni parte e non hanno propedeuticamente alcuna idea di crescere e far crescere questo paese fuori del sodalizio già istaurato.
I protagonisti del Partito Democratico hanno creato a Largo del Nazareno una bella associazione e tra loro nemmeno uno potrà mai essere paragonato ad Alcide De Gasperi.
Di De Gasperi conosciamo la sua statura politica e umana e confrontarlo con uno qualsiasi dell’attuale scenario sarebbe un’offesa.
Potresti fare un confronto con Berlinguer, Moro etc…. e già saremmo in un altro pianeta.
Sappiano altresì che Prodi viene dalla scuola di Andreatta e Letta dalla scuola di Prodi e quindi mi fermo qui per non entrare in eventuali polemiche.
Oggi i componenti dell’attuale casta di Governo sono condizionabili e non possono permettersi, soprattutto quelli del PD S.p.A., di perdere la loro fetta di partito, le pseudo-primarie si sono rivelate un fatto demagogico riservato ai soli iscritti e simpatizzanti. Per il PDL sappiamo che c'è solo un padrone con il 100% delle azioni e sappiamo benissimo cosa ne pensa della democrazia.
Grazie Calogero.
RispondiEliminaFinalmente un commento, senza voler offendere gli altri amici che hanno commentato precedentemente, che mi conforta al 100%. Non ho bisogno di aggiungere nulla.
Preciso soltanto che oggi mi sento senza partito. Anche il PD lo metto, quanto meno, in quarantena. Riguardo alle primarie, ieri sera ho sentito Epifani, a quanto pare in pole per fare il reggente fino al prossimo congresso straordinario, dire che le primarie vanno immediatamente sospese o, forse ho capito male, sono state addirittura abolite del tutto con una riforma dello statuto (già fatta a da fare).
Il PDL, che ostenta la sicumera di essere il salvatore della patria, veniva definito ieri sera da Achille Occhetto "Un uomo parttito", per cui sostiene che messo da parte Berlusconi il PDL evaporerebbe all'istante.
Comunque, a me oggi interessa una sola cosa, mi spiace se lo ripeto, e cioè avere una risposta ad una sola domanda: "Letta dove troverà i soldi per fare quello che ha dichiarato in Parlamento?".
Tutto il resto, all'infuori di questa problema, per il momento e l'immediato futuro non mi interessa più perchè è un "binario morto".
Mi piacerebbe leggere commenti su questa domanda.
Scusate.
RispondiEliminaPoco fa ho letto la notizia che Rivoluzione Civile è stata sciolta.
Dunque, dallo scioglimento delle Camere, nel dicembre sorso, aumenta il numero dei partiti che sono "evaporati". Finora ci sono già evaporati UDC, FLI, Alleanza per l'Italia, IDV, La Destra di Storace.
Questa "letale" epidemia è finita? Non lo so, e a questo punto non mi interessa più di tanto. Posso dire che secondo me non finisce quì, nè così.
La priorità diamola al "primum vivere, deinde philosaphare".
Per amore della verità:
RispondiEliminaDopo avere fatto riferimento, con relativo link attivo, all’articolo del Corriere della Sera con l’intervista della capogruppo alla Camera del M5S, Lombardi, e all’intervento di Adriano Celentano sullo sciacallaggio a seguito della sparatoria a Piazza Monte Citorio, oggi è la volta, invece, della dichiarazione chiarificatrice della Senatrice Marina Sereni Vice Presidente della Camera per il PD (cliccare per ascoltare dalla viva voce) . La Senatrice, ospite di Vespa su RAI1, con rara sincerità e, forse, ingenuità, dichiara: "L'idea non era di fare un governo con il MoVimento 5 Stelle, l'idea era di chiedere al M5S di consentire che nascesse un governo di centrosinistra".
La precisazione non è da poco. Serve a spazzare via le forzature e le strumentalizzazioni di politici e giornalisti che hanno addossato, e continuano a farlo, al M5S la responsabilità di avere fatto nascere l’unico governo possibile. E cioè l’inciucio voluto fortemente dagli amici del PD e, ancor di più da quelli del PDL. Semplice e chiaro.
Comunque, appena ci sarà una dichiarazione di Pupo, sarà mia premura fare altrettanto, per la felicità dell’amico Salvo Geraci.
Eheh,ti è piaciuta?! Caspita, un po' d'ironia fa buon sangue...
EliminaCaro Pasquale, mi sembra che ti sei ricreduto sulla idea di volere chiudere il blog, anzi hai avanzato delle proposte, che mi sono sembrate serie, e sono esattamente i punti qualificanti dei quali ha parlato nel suo discorso, con il quale ha chiesto ed ottenuto la fiducia, il premier Letta. Per quanto a me possibile, vorrei cimentarmi in questo arduo compito.
RispondiEliminaCome (anzi quali sono) I PROBLEMI da risolvere, a quanto AMMONTANO e dove si PRENDE il denaro necessario per risanare l’economia, chiede Pasquale.Ora penso che ci possiamo confrontare con problemi seri e veri! I problemi sono in ordine: gli esodati, problema lasciatoci in eredità dalla precedente Ministra Fornero, che non ha saputo quantificare la stima della spesa occorrente, ed ora ci proverà il nuovo ministro Giovannini, ex Presidente dell’ISTAT, il quale oltre a farci sapere quanto ci costano gli esodati, pare voglia mettere mano alla stessa riforma Fornero. E mi sembra una cosa interessante.
Ma poi c’è il reddito di cittadinanza, l’IMU, la diminuzione delle imposte sul lavoro, specie su giovani e donne, il rinvio o l’annullamento dell’aumento IVA previsto da luglio, così come il rinvio della TARES (la nuova imposta sui rifiuti), e le leggi per fare partire l’economia. Questi costi ammonterebbero a 60/80 miliardi secondo le stime correnti. Dove si prenderanno?
Certo, come diceva Pasquale, non si potranno emettere nuovi titoli di stato perché aumenterebbe il nostro disavanzo pubblico. E l’Europa non ce lo permetterebbe.
Ma sappiamo che il Presidente Letta, martedì si è visto con la Merkel a Berlino, ieri con Hollande in Francia, e oggi con Barroso ed altri a Bruxelles. Risulta chiaro che di questi problemi ne avrà parlato con i suoi colleghi, sappiamo che qualche spiraglio si è aperto, ha ottenuto un lusinghiero augurio da parte dei suoi colleghi europei, ma sappiamo pure che oggi l’OCSE si è mostrata contraria ad un abbassamento delle tasse in Italia, perché ancora siamo in recessione ed uno spiraglio si potrà vedere a fine anno.
E allora ? Il quadro politico è di nuovo incerto perché è nata una piccola guerra, in seno al governo, sull’IMU. Ma di tutto ha parlato Letta nel suo discorso alle Camere, tranne che della patrimoniale, che era nel programma del PD. Si farà o no? Staremo a vedere, così come vedremo come sarà modulata l’IMU. Una cosa è certa: il premier ha detto tagliando, ad una domanda di un giornalista tedesco che gli chiedeva se sarebbero state tagliate le tasse e se verrà abolita l’IMU, che questi sono fatti interni al nostro paese e saranno decise dal governo italiano. Questa ci sembra una risposta azzeccata. Letta ha cominciato bene. Vedremo…
Amico Filippo, l'idea di chiudere il Blog è stata una mera "provocazione" estremista che esternavo al Direttore Gianni in un discorso a due come "estremo rimedio" alle cocenti polemiche che fin dalle elezioni comunali di Palermo talvolta superano un certo limite di guardia facendo, forse, "scappare" lettori e commentatori, rimedio che poi ho esternato in un commento poco sopra di questo, sempre con lo stesso spirito di amichevole "strigliata" per tutti noi (quindi me compreso per primo).
RispondiEliminaEvidentemente, che questo blog invece possa continuare ad essere un punto di riferimento, o se vogliamo di "megafono", dei nostri pensieri in libertà e bontà di fede è qualcosa in cui io continuo a credere. E difatti continuo a "tormentarmi" e/o a "tormentare" tutti gli amici che ci incontriamo in questo sito virtuale.
Parlando ci cose più serie, ti dirò che più passano le ore più temo che neanche il governo sa esattamente quanto serve. Credo che Monti, Grilli e Napolitano non hanno detto tutti numeri che conoscevano.
Nel mio modesto articolo parlavo di almeno 30 mld per i soli primi cinque punti (IMU, IVA, Esodati, Ammortizzatori sociali, Crediti delle imprese). Stamattina sentivo che solo l'IMU costerebbe almeno 12 mld. A pranzo in auto sentivo che l'OCSE parla di una riduzione del PIL 2013 per l'Italia di almeno 2% (cioè 31 mld.). Tu adesso parli di 70/80 mld.
Temo possano essere molto di più, perchè il governo tace, non da numeri. Ammetto che sia giusto anche così, perchè la gente è così tanto allarmata che almeno il governo deve misurare con la bliancia di precisione, addirittura del farmacista, le parole da dire in pubblico.
Il fatto che Letta soltanto poche ore dopo la fiducia in Senato è volato a Berlino, poi in Francia, poi a Bruxelles, adesso vede Barroso, la BCE di Draghi riduce di un altro 0,25% il pronto termine, mi da l'impressione di un Italia come un malato gravissimo attorno al cui capezzale si radunano a consulto i migliori medici.
Incrociamo le dita. Prima o dopo dovranno dare un "bollettino medico".
L'idea del direttore ,di riportare il pensiero di Pupo,di Celentano,e di altri ,non è male.
RispondiEliminaRicordate Forrest Gump ,ricordate quando correva.....correva...correva....,attraversava gli Stati uniti,e migliaia anzi decine di migliaia di persone gli correvano dietro,ognuno delle persone che gli andava dietro,pensava di sapere il significato di quella corsa,ognuno dava una propria interpretazione ed un proprio signifato alla cosa.
Ma Forrest pensava solo alla sua piccola jane ed ai gamberetti,tant'e' che un giorno smise di correre.....e tutti tornarono a casa.
Dedicato al direttore.
Quello che riporta il direttore sulla trasmissione di Vespa a mio parere ha un valore relativo
RispondiEliminaperchè non conta quello che dice un singolo parlamentare ma semmai come agisce il partito nella sua totalità.
Non è la stessa cosa un singolo suicidio da un suicidio di massa, il PD ha preferito, anziché essere alternativo al Berlusconismo e porsi a guida del paese, quest’ultima opzione.
Speriamo che al PD non finisca come la favola di Esopo dove racconta la fine del Cervo alla fonte e il Leone.
Certo fidarsi di Berlusconi da parte del PD ci vuole davvero coraggio visto che può staccare la spina al Governo quando gli pare e piace.
Cari amici,
RispondiEliminavi chiedo scusa se, involontariamente, vi ho offeso.
Mi vado accorgendo che sono proprio un imbecille.
Vi prometto che, per il futuro, mi asterrò dallo scrivere e, se riuscirò, anche dal leggere.
Addio
Chiedo a Salvo se è accaduto qualcosa o mi sia sfuggito qualcosa.
RispondiEliminaMi chiedo anch'io cosa è successo. E non mi pare ci siano stati fatti di rilievo da urtare suscettibilità o offese. Forse qualche equivoco?
RispondiEliminaSalvo, ho rintracciato Pupo. Mi ha promesso che romperà il suo ostinato silenzio stampa, e che molto presto ci farà conoscere il suo "verbo".
RispondiEliminaDunque tutto volge al meglio, e tu proprio ora ci abbandoni ?
Davvero incredibile la velocità con la quale si susseguono notizie che lasciano sgomenti.
RispondiEliminaQuesta mattina apprendiamo che il Ministro Giovannini dichiara che "il problema dei giovani non è la disoccupazione giovanile, ma la loro inattività". Con questo intendeva rispondere al Presidente Letta che ieri ha dichiarato che "la disocupazione giovanile sarà l'ossessione di questo governo".
Ma chi governa non dovrebbe avere ossessioni, ma attuare soluzioni se non risolutive, quanto meno di inversione di tendenza e di sollievo. O no? Noi di questo blog abbiamo adottato e sosteniamo un progetto di intervento concreto e moderno, quello sulle startup elaborato dal nostro Presidente Salvo Geraci. Cento volte meglio essere "imbecilli" come il nostro amico Salvo, che "uomini di governo" come questi signori.
Fino a qualche ora si plaudiva almeno al fatto che questo governo ha molti giovani e donne. Questa mattina apprendiamo della nomina di 40 sottosegretari davvero "impresentabili", come Miccichè, Vicari, Biancofiore, etc...
Il Presidente della Camera Boldrini dichiara che si deve fare una legge per disciplinare i Blog e la Rete perchè non bisogna commettere l'errore si credere che quanto si dice e si scrive su Internet sia virtuale ed innocuo, mentre invece incita all'odio sociale.
I quotidiani all'unisono oggi risaltano che il deficit non deve aumentare, il deficit di bilancio non deve sforare il 3%, si reperiscono fondi tagliando spese come "le focaccine" per la festa della Repubblica del 2 giugno p.v.
Ma dove stiamo andando? Se il governo Letta ha davvero la bussola per navigare in sicurezza in questo mare di guai ce la indichi subito. Napolitano ha fatto saper che si dimetterà subito dopo le riforme, fra non oltre 2 anni, forse anche prima. Pare di capire che i 18 mesi indicati da Letta sia il traguardo "off limits" per l'Italia. Ma come pensa di poter governare altri 18 mesi con queste premesse e questi primi passi?
Scusate, ma siete ridicoli.
RispondiEliminaGentile anonimo, probabilmente lei è molto più ridicolo e non se ne rende conto.
EliminaSe ne è capace argomenti le sue opinioni, controbatta le tesi qui esposte da chi scrive, come non fa lei, con nome e cognome e foto, assumendosene la piena responsabilità.
Saremo lieti di leggere il suo pensiero e di farci illuminare della sua saggezza.
Con viva cordialità.
Caro anonimo, per favore, meno sberleffi e più ragionamenti.
RispondiEliminaSpiegaci perchè siamo ridicoli.
Potresti avere ragione e noi potremmo esserti più graditi.
E' inutile che vi incazzate, mettetevi invece nei panni di un lettore non facente parte dei gruppo dei più assidui, che comincia a vedere quello che chiede scusa accorgendosi di essere stato un imbecille, due che consecutivamente si chiedono cosa sia accaduto, un altro che parla di Pupo, insomma.... Cerchiamo di capire
Elimina.
Ieri nella trasmissione di Santoro, ho ascoltato bene ed attentamente il ragionamento di Alessandro Sallusti.
RispondiEliminaOggi ho pregato il nostro direttore, vero mago del web, di riprenderlo, per dare a noi di POLITICAPRIMA, di fare un contro-ragionamento.
Io credo di avere compreso il senso del suo discorso, anche perchè è stato estremamente esplicito.
Se gianni riuscisse a compiere il miracolo, allora sarebbe il caso che noi tutti si facesse una riflessione onesta e pacata.
Mi associo alla richiesta di Sergio.
RispondiEliminaMi vorrei permettere di suggerire la lettura di un articolo dell'economista Tito Boeri, pubblicato in prima pagina di La Repubblica di oggi. dal titolo "La spesa pubblica è il vero nodo".
Per Boeri Letta ha promesso molte cose buone e giuste, ma non ha spiegato come potrà finanziarle.
Ha chiesto all'Europa flessibilità sulla spesa. La risposta è stata negativa. Se vuole mantenere le sue promesse deve fare una manovra finanziaria di 15 mld per quest'anno,e una di 30 mld per il 2014.
Ogni nuova spesa o taglio di tasse dovrà essere compensata da un nuovo taglio o aumento di imposta.
Il nuovo art. 81 della Costituzione impone il pareggio di bilancio .
Dunque, si deve partire subito dalla revisione di tutta la spesa dello stato per individuare i tagli agli sprechi reali e consistenti, e poi rimodularla.
Ma oggi come stanno veramente le cose? L'emergenza economica quali limiti ha toccato? Quanto denaro ha in cassa lo Stato? E' in grado di pagare almeno stipendi, pensioni, ammortizzatori sociali e sanità? Si ha la sensazione che la crisi economica peggiora di giorno e giorno.
RispondiEliminaIl Presidente Letta entro i prossimi 100 giorni punta alla deroga nella riunione EU del 29 p.v. della politica di austerità, che terrebbe i conti pubblici in ordine ma farebbe precipitare nella "bancarotta sociale" per il fallimento delle imprese e delle famiglie, e contemporaneamente all’immediato ripristino del "mattarellum", per poter tornare eventualmente a nuove elezioni con una legge più equa
Non abbiamo la sfera di cristallo. Come singoli cittadini possiamo stare solo a guardare, ad ascoltare e francamente, comunque la si pensi, a tifare per questo governo, mettendo in "frigorifero" delusioni ed aspettative diverse