di Giuseppe Vullo - Ognuno può dare una chiave di lettura diversa per l'elezione del Presidente della Repubblica, ma ci sono dei fatti oggettivi incontestabili.
Innanzitutto mentre dal paese si chiede un rinnovamento radicale la casta si arrocca nel bunker imponendo la restaurazione. Infatti qual è il nuovo che avanza? Un seppur, incolpevole Napolitano ed un possibile Amato, l'odiato ladro dei conti correnti, con pensione da 32 mila euro al mese! In questo caso intollerabile, scenderei in piazza con Grillo anch’io. Insomma il vecchio che avanza, un socialista ed un comunista di razza... ma la piazza si incazza!
Ma l'altro fatto eclatante di questi giorni è: che il partito delle contraddizioni, il partito delle correnti, il diavolo e l'acqua santa, "UN PARTITO OGM", troppi innesti di cromosomi diversi hanno favorito l'implosione! In tutto questo il povero Bersani, tradito, stordito e confuso, mi fa tenerezza! Come Dorando Petri a pochi metri dal traguardo viene stroncato da machiavellismi inconfessabili ed incontrollabili, che si chiamino: Renzi, D’Alema, Bindi, Giovani turchi, Vendola etc., ma il risultato è stato che, mentre ieri alla camera Berlusconi rideva e gongolava, il povero ed umile Bersani piangeva.
Onore all'uomo vinto, onore a Bersani! Ormai il PD è andato in barca. Ma la stessa barca che doveva traghettare il partito verso una sponda più sicura, è piena di buchi e fa acqua da tutte le parti. Dopo la tappa del quirinale ci sarà l'ultimo congresso del PD con decreto di scioglimento dell'ultimo sogno "cattocomunista" cioè tenere insieme cattolici e atei o laici non credenti. Che direzione prenderanno i vari frantumi del PD? Si possono fare solo alcune ipotesi più o meno verosimili: Barca che sembrava un nuovo possibile segretario con le sue dichiarazioni a favore di Rodotà, coincidenti con quelli di Vendola hanno già sottoscritto un patto virtuale con Grillo. Renzi farà il suo partito di centro destra, magari assieme a Monti ed i liberal ed ex DC del partito. Per tutti gli altri la diaspora o la pensione.
Nei prossimi mesi si sancirà la procedura fallimentare, di quello che fu il più grande partito comunista d'occidente, tanti uomini e donne piangeranno, perché tante speranze, sogni ed utopie si spegneranno! Ma poiché in fisica nulla si crea e nulla si distrugge, nel firmamento politico italiano sorgeranno nuove stelle? Si, credo di si... spero di si! Infatti Grillo o non Grillo con le sue contraddizioni ed esagerazioni ha innescato un processo che non si può più fermare. Ma se lassù e quaggiù qualcuno ci ama... le stelle non possono sempre stare a guardare!
Giuseppe Vullo
22 aprile 2013
Bersani ha perso non ieri o venerdì scorso, ma nel momento in cui la sua coalizione non ha avuto la maggioranza al senato. Ci sono anchye altri motivi. Bersani non sa quel che significa la real politik, non è pragmatico, ha pensato che in un modo o nell'altro avrebbe convinto Grillo a partecipare ad un governo PD-5stelle, ha cercato, temendo l'ira dei suoi elettori, di evitare il governo dalle larghe intese, e si è recato da Napolitano dopo aver perso giorni e giorni senza costrutto, con un pugno di mosche in mano.
RispondiEliminaNel mentre, giornalmente gli imprenditori continuavano a suicidarsi e le imprese a chiudere battenti,non voglio nemmeno quantificare, adesso, questi tristi fenomeni, Bersani, imperterrito ha continuato a supplicare giornalmente Grillo di fargli fare il governo e a ricevere, come da protocollo, schiaffi e pernacchie giornaliere, nonchè continui sfottò nella Rete. Ha inventato l'ennesimo slogan idiota da appaiare a quello del giaguaro, cioè "Il governo del cambiamento" che non si è capito quale dovesse essere e in che cosa consistesse il cambiamento; slogan ripreso da tutti i suoi fedelissimi che hanno cominciato a rompere i timpani tutte le volte che radio e televisioni mettevano loro in mano un microfono ripetendo continuamente il mantra.
Alla fine il segretario PD che cosa ha concluso? Una serie di disastri, tra cui il maldestro tentativo di accordo col PDL con la proposta di Marini candidato alla presidenza della Repubblica, l'impietosa bocciatura dello stesso da parte del parlamento e dei grandi elettori, la successiva bocciatura di Prodi, le dimissioni sue da segretario e di Rosi Bindi da presidente del PD, lo sgretolamento del suo partito e...dulcis in fundo la rielezione di Napolitano il quale, a scanso di equivoci ha fatto capire che vuole un governo a tutti i costi e quindi l'unico governo possibile, stante la non disponibilita del movimento 5stelle, cioè quel governo di larghe intese su cui è franato Bersani e il suo slogan "governo del cambiamento". Gira gira, alla fine il cerchio si è chiuso.
Pino tributa gli onori allo sconfitto. Umanamente ci potrebbe anche stare, ma politicamente Bersani meriterebbe l'espulsione dal PD per i danni letali procurati al partito stesso, altro che onore allo sconfitto!
Vedete, a me Nanni Moretti non è mai piaciuto nè come regista a causa dei suoi film ad alto contenuto di "attasso" (vedere per favore la stanza del figlio), nè come personaggio di sinistra per il fenomeno dei girotondi, ma una cosa glie la devo, per aver detto: "Con questi dirigenti la sinistra è destinata a perdere sempre".
Parole risultate ineccepibili nel corso degli anni.
Adesso, invece di ringraziare Napolitano che darà un pò di tempo al PD per riprendersi e magari per provare a ricucire qualche strappo, mi pare che stanno cominciando a dargli addosso perchè ha voluto il governissimo!
Altra prova, se ce ne fosse ancora di bisogno, di miopia politica. Del "dalli addosso a Napolitano" già si è vista qualcosa anche in PoliticaPrima.
Meditate gente, meditate.
Ho trovato il modo, quando ci sono troppi errori di battuta, di eliminare il commmento e di rimetterlo un pò più corretto, ma nonostante ciò, qualche errore scappa sempre.
RispondiEliminaOttimo articolo. Bravo Pino. C'è molta onesta culturale nel tuo scritto.
RispondiEliminaMi associo all'onore delle armi a Bersani, uomo perbene e onesto, troppo buono e generoso ma poco furbo. Di lui se ne sono approfittati in tanti, anzi troppi dentro il PD.
Questa volta mi auguro, e reputo verosimile, che entro qualche mese il prossimo Congresso straordinario del PD sia quello del suo scioglimento. Sarebbe la cosa più seria per recuperare la credibilità di tutti quelli che in questi anni vi hanno appartenuto: elettori e dirigenti, ex comunisti ed ex democristiani, nonchè tutti gli ex qualcos'altro.
Da questo scioglimento ci guadagneranno tutti, e in primis il Paese.
Niente drammi. Sarà sufficiente formare le filiali italiane del PSE (per i compagni) e un PPE (per i cattolici democratici). Il loro futuro sarà riprendere l'alleanza governativa in rispettiva parità e libertà. L'Italia rimane a stragrande maggioranza di centrosinistra, ed ha bisogno di due forze politiche del genere per collaborare in positivo, non in competizione "ad excludendum".
Coraggio Italia. Nulla è perduto, anche l'onore.
Devo dire che i due amici Nino e Pasquale sono due persone per bene ed intellettualmente oneste. Sono due facce della stessa medaglia, ritengo persone moderate, di centro, ma uno con lo sguardo a dx e l'altro a sx. Ma se siamo in buona fede ed onesti dovremmo essere per il bene comune e cogliere i segnali di sofferenza che vengono dalla società. Io penso che il fallimento del PD sia un disastro per l'italia, perchè fallisce il sogno, l'utopia che cercava di mettere assieme e coniugare l'umanesimo social-comunista e l'umanesimo cristiano. Mi sembra di capire comunque che l'amico Nino Pepe condivida il fatto che berlusconi sia un'anomalia per questa dx e per questo paese, che non abbia l'etica e la statura morale per guidare la societa italiana fuori dalla crisi, perchè tutte le sue azioni sono inquinate da bisogni e narcisismi personali. Egli ha un partito che non ha nessuna idealità. La sua ideologia distruttiva e corruttrice è fatta da 3 S, cioè:successo, soldi, sesso. Per fortuna che almeno adesso abbiamo il vecchio presidente Napolitano al disopra di queste 3 S. Egli è il nostro "super io"(morale) che deve contrastare e sferzare "l'ES"(immorale) del berlusconismo. Insomma è vero che il comunismo è stato fallimentare ed ha lasciato via libera al capitalismo. Ma ora le esperienze di questi ultimi anni ci domostrano che anche il capitalismo soprattutto finanziario, egoista, cinico, rapinoso e moralmente disonesto è fallito. Forse può essere accettabile un capitalismo industriale, paternalistico, dove i mezzi di produzione siano gestiti assieme dai padroni e dai cittadini. Utopia? La strada è stata indicata da papa Francesco, umiltà, povertà, condivisione, tenerezza, amore, rispetto per la terra e l'uomo. In un paese cattolico queste parole dovrebbero esser importanti. Insomma le forze del bene che trionfano contro il male. Altrimenti come Bersani non ci resta che piangere.
RispondiEliminaMa dai, smettiamola di fare i moralisti. Altrimenti dico una frase di Filippo Turati, LA FEROCIA DEI MORALISTI E' SUPERATA SOLTANTO DALLA LORO PROFONDA STUPIDITA'.
RispondiEliminaOra, lungi da me dare dello stupido a Pino Vullo, non voglio e nemmeno posso, perchè è tutto fuorchè stupido. Ma insomma perchè rimproverare le tre "S" a Berlusconi, quando ci sono tante cose più gravi e importanti da addebitargli, una fra tutte, le mancate realizzazione di tante e tante anche importanti promesse elettorali.
Sulle tre "S", hai mai visto che gli altri politici le abbiano disdegnate? Tu pensi proprio che ci sia stato finora qualche politico che si sia proposto per spirito di servizio? Successo? Chiedi a Casini come si sente adesso che non ha più la bocca attaccata ad un microfono. Soldi, ti risulta che qualcuno abbia disdegnato lauti stipendi, vitalizi e prebende varie? Ma se stanno tutti a piangere che con i soldi che gli danno adesso non ce la fanno a sopravvivere in una città come Roma! Sesso? Quì le cose che vengono fuori sono soltanto la punta dell'iceberg, ma quello che si sa è indicativo; gli scandali a sfondo sessuale non si contano, e riguardano illustri politici coinvolti anche in situazioni imbarazzanti, festini, rapporti continuativi con trans e altre amenità del genere.
Ognuno fa quel che può e si arrangia secondo le sue possibilità. Berlusconi ovviamente è più favorito in tutte le tre "S" perchè è molto danaroso e, si sa, il denaro è potere. Ma le sue colpe maggiori non sono quelle legate alle tre "S" quanto quelle strettamente politiche, perchè è lì che bisogna cercare e trovare i suoi punti deboli e le sue colpe maggiori.
Quindi, invito l'amico Pino a smetterla di fare il moralista e ad "appricàrisi" alle cose più importanti.
P.S. Napolitano è sicuramente al di sopra di una delle tre "S", la terza, per motivi di età, ma ricordo a tutti che il Presidente della Repubblica, tra super stipendi e "agevolazioni" varie, quali il mantenimeno di residenze faraoniche con un esercito di addetti, viene a costare all'Italia molto più del doppio di quanto costa all'Inghilterra la Regina , corte e palazzi compresi.
RispondiEliminaRingrazio Pino Vullo per le gentili parole nei miei confronti.
RispondiEliminaPerò, leggendo i commenti dell'amico Nino Pepe, consentimi di fare una precisione: secondo me io e Nino non siamo due facce della stessa medaglia.
Io sono una medaglia (da un lato un cattolico e dall'altra un moderato che guarda alla solidarietà ed al progresso); Nino invece è un altra medaglia, che da un lato è un attento osservatore di cose e persone, dall'altro mi risulta tuttora del tutto enigmatico.
Nino non volermene, ma ritenevo utile fare chiarezza. Converrai anche tu che sporadiche convergenze non significano assonanza, neanche pari ad una sola faccia di una medaglia. I nostri commenti e le nostre scelte politiche ed elettorali lo dimostrano.
La reciproca simpatia ed amicizia sono un altra cosa che vivono al di fuori del nostro rispettivo pensiero politico.
Non ci sono dubbi su quello che dici tu. Sono d'accordo anche quando dici che ti risulto enigmatico perchè a volte neanche io riesco ad essere chiaro con me stesso essendo spesso combattuto da dubbi di non facile soluzione, visto quello che ci offre il "mercato" politico, dove tutti cercano di dimostrare di avere ragione e invece hanno torto, o magari, ribaltando il ragionamento, tutti hanno torto mentre invece qualcuno potrebbe avere una punta di ragione.
RispondiEliminaNon riesco a sopportare, e mi ci incazzo pure, una sola cosa, la tendenza, anche in questo blog, ai ragionamenti manichei dove il bene sta tutto da una parte e il male tutto dall'altra. Non funziona così, e allora polemizzo con chiunque, anche se tra questi ci sono persone amiche.
La mia morale si basa sulla filosofia greca, Cristianesimo, diritto romano, e principi social-comunisti. Il tutto si può sintetizzare "a ciascuno secondo i suoi meriti ed i suoi bisogni", sommato con i principi della rivoluzione francese, libertè, egalitè, fraternitè. Tutto questo corrisponde ad una democrazia di stampo europeo. Ma se dobbiamo fare dei distinguo pure sulla morale e quindi sul tipo di democrazia allora sono sulla lunghezza d'onda di Pasquale Nevone. Ha fatto bene Pasquale a puntualizzare di non essere nella stessa medaglia di Nino Pepe. Infatti chi è tollerante, compiacente, giustificatorio con i comportamenti morali e politici di berlusconi da me sarà sempre combattutto. Un legislatore non si può porre al di sopra della legge e della giustizia, quindi al di sopra dei magistrati, che giustizia devono amministrare. Pertanto se costui per le leggi della nostra democrazia, merita di andare in prigione, deve scontare la sua pena. Se costui in una generazione, ha accumulato ricchezza in modo oscuro e fraudolento, gli venga confiscato il patrimonio. Pertanto il cosidetto governissimo da tanti auspicato, la parte sana della politica italiana, cioè 5 stelle e gran parte del PD, non possono accettare di stare assieme a berlusconi ed al suo marciume. Perciò se non si può fare il governo, il presidente lo faccia con i suoi saggi... cose urgentissime e poi al massimo ad ottobre si vada alle elezioni. Nel frattempo spero che 5 stelle e quel che resta della sinistra si alleino e si coalizzino contro berlusconi e lo mandino a quel paese per sempre.
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EliminaE' proprio per questo che ancora non si è fatto il governo e nemmeno il nuovo presidente della repubblica, e se si continua con questa specie di ostracismo a oltranza, non si farà mai un governo.
Elimina5stelle non si alleerà con nessuno, e, come hanno dimostrato le elezioni regionali in Friuli, perderà i suoi consensi.
Riguardo l'accusa sottintesa rivolta a me sulla mia presunta tolleranza sui comportamenti morali di Berlusconi, sei fuori strada. Io ho soltanto detto che non bisogna essere moralisti, perchè il moralismo è sempre stato l'arma dei miserabili (non ricordo di chi sia questa frase) e poi sappiamo le turpitudini privati in cui sono sempre incorsi i grandi moralisti della storia. I famosi vizi privati e pubbliche virtù. Il moralismo sui costumi sessuali è sempre pericoloso e scivoloso, ma soprattutto come importanza è inversamente proporzionale al grado di sviluppo della società. Potrei esemplificare con la società talebana dove vengono uccise le donne che vengono pescate a conversare con uomini che non siano il loro marito e con il suo opposto, una qualunque delle democrazie del nord, indifferentemente Svezia, Norvegia Finlandia, dove ognuno vive la sua vita e la sua sessualità come gli pare senza che nessuno osi intromettersi o giudicare. Ora, mi dispiace, non posso seguirti in questa tua insistenza un pò talebana su aspetti per me poco importanti, e infatti ho soltanto detto che ci sono cose più importanti su cui attaccare Berlusconi, perchè sono sempre convinto che contano di più i comportamenti politici che non quelli privati.
Colgo l'occasione per invitarti a riflettere meglio su quello che scrivi, in quanto certe accuse più o meno velate urtano la mia suscettibilità. Oltretutto la differenza tra me e Pasquale non sta in quello che dici tu, ma in quello che ha detto lo stesso Pasquale Nevone e in quello che ho detto io nel commento
precedente.
Visto quello di cui abbiamo parlato, chiarisco che a me dei costumi sessuali delle persone non importa niente, sono fatti loro, nè posso cambiare questo mio atteggiamento perchè si tratta di Berlusconi, come penso faccia tu; infatti tu che normalmente sei una persona civile, comprensiva e tollerante, di fronte a Berlusconi fai un viaggio veloce dall'Italia all'Afghanistan e giudichi adeguandoti agli standard di quella "evolutissima" nazione. Se sbaglio mi correggi.
Riguardo i famosi comportamenti di Berlusconi, abbi fede, ci sta pensando da diversi anni e con decine e decine di processi la magistratura italiana, ma soprattutto ci penserà la Boccassini a condannarlo. Perciò c'è la fondata speranza che prima o dopo arriverà qualche condanna definitiva che toglierà di torno il Berlusca, anche se non si potrà mandarlo in galera per raggiunti limiti di età.
Nel frattempo, visto che secondo la legge, ognuno è innocente fino a sentenza definitiva contraria, il governo con Berlusconi, malgrado i tuoi malumori, si farà.
Ieri l’altro ho letto l’articolo di Giangiuseppe Gattuso sull’elezione del Capo dello Stato ed avevo deciso di scrivere un mio commento perchè lo meritava, ma avendo letto tutti i 38 commenti, dalla prima all’ultima parola, avevo capito prima di avere sbagliato blog, o che forse il blog “politicaprima” fosse diventato una pagina di “gossip”?.
RispondiEliminaAnche il povero Calogero Dolcemascolo, si trovò spiazzato si da chiedere aiuto anche a Salvo Geraci, che sa come risolvere i problemi difficili, dopo le precisazioni del bravo Vullo.
Ma visto che neanche Salvo si faceva sentire, rinunziai al commento che volevo fare, anche perché volevo chiedere a Giangiuseppe il perché della marcia indietro nella sua ulteriore precisazione. Ma abbiamo tempo per parlarne.
Ora, per la verità, di fronte questo bellissimo intervento di Pino Vullo, che in grande parte condivido, vorrei esprimere il mio parere sull’attuale diaspora in seno al P.D.
Vorrei aggiungere che il pd non ha saputo mai vincere, perché è un partito di vera opposizione, appena si sente sul carro del vincente, perde la testa.
A guardare i giovani parlamentari di questa legislatura c’era una disinvoltura in quello che dicevano o facevano, come se fossero studenti in viaggio d’istruzione, anziché essere chiamati ad esprimere il loro voto per il Capo dello Stato, e questo fosse un optional, a cominciare dai deputati pd siciliani, che hanno giustificato così il voto del tradimento da loro espresso, che avevano liberamente indicato e votato in Assemblea di gruppo.
Non hanno avuto il coraggio di dichiararlo in Assemblea e prima hanno votato per Marini e poi hanno fatto i franchi tiratori non votandolo. Lo stesso è successo per Romano Prodi.
Infatti Crocetta disse di aver votato il presidente del Senato Grasso, mentre il deputato Ribaudo, vicino a Cracolici, ha dichiarato di aver votato scheda bianca, Faraone ha votato invece Chiamparino, seguendo le indicazioni di Renzi. Così hanno bruciato il nome dell’ex Presidente del Senato Franco Marini, che aveva avuto il consenso anche di Berlusconi, e successivamente quello di Romano Prodi ex Presidente della U.E. ed ex premier.
Così Bersani si è dimesso da Segretario, la Bindi da Presidente, e tutta la segreteria del p.d.
Ma diceva Pino Vullo che la scissione è un punto di non ritorno. Io non sarei molto d’accordo su questo, perché questa non è una crisi tra le due anime che hanno costituito il P.D., facendo una fusione a freddo, tra l’anima cattolica e l’anima atea (o non credente), ma è una crisi generazionale, di cambiamento.Bisogna capire che il consenso non si recupera costituendo piccoli partitini, ma avendo la capacità di unirsi agli altri, attorno ad una idea-forza, tenendo conto che si possono fare schieramenti vincenti solo se ognuno fa un passo indietro.
Filippo, vedo che scrivi delle anime del PD, e distingui tra anima cattolica ed anima atea o non cattolica,diciamo laica.
RispondiEliminaFilippo , ma tu davvero credi che le divisioni siano attribuibili a cose simili?
Differenti anime?
Ma ti sembrano individui che abbiano un anima?
Credi che persone con un anima ''politica'',avrebbero potuto fare a me e a te e a tantissimi come ,quello che ci hanno fatto in questi giorni?
Le anime del PD. Stasera ho visto la Bindi a Porta a Porta, e francamente non l'ho riconosciuta. Niente della Bindi battagliera e rompiscatole che ero abituato a vedere, quella che non lasciava parlare gli altri intervenendo sempre e dando sulla voce a chi aveva la sfortuna di aprire bocca in sua presenza.
RispondiEliminaStasera niente, una Bindi moscia, a bassa voce e rassegnata alle aborrite larghe intese.
Da questo ho capito il danno che aveva combinato Bersani.
Se un leader politico si valuta da quel che lascia dietro di sè, il giudizio su Bersani non può che essere negativo. Con le sue dimissioni consegna un partito allo sbando, costretto a governare col suo nemico di sempre, con una classe dirigente azzerata e un’altra ancora non formata. Il Pd va incontro a un congresso a settimane senza sapere chi comanda, chi sta con chi e chi tra tre mesi sarà ancora nel partito. Alla testa di questa formazione scalcagnata e per di più con Grillo, Pier Luigi Bersani pretendeva di guidare l’Italia fuori dalla crisi mondiale più grande degli ultimi cent’anni. Le sue doverose dimissioni sono una buona notizia, come forse lo è la scissione che inevitabilmente si profila nel Pd, che finalmente sarà costretto a uscire dall’equivoco: il tentativo di conciliare l’anima progressista-riformista con quella che un tempo era l'anima operaia e ora è un insieme di centri sociali, associazionismo vario e mefitici salotti radical chic. Nel perseguire il suo tentativo tentativo Bersani si è alleato con Vendola contro Renzi, ha scaricato Casini e Monti allo scopo di coprirsi a sinistra...e si è scavato la fossa, facendo la fine di Prodi.
Pino Vullo gli dà l'onore delle armi, io invece, come ho già detto in altro commento, penso che abbia meritato l'espulsione dal partito per i grandi danni procurati.
Personalmente non sono affatto tranquilla. A guardare lo spettacolo dell’aula parlamentare di ieri, durante il discorso del presidente Napolitano, su tutto spiccava il viso soddisfatto, gaudente, di Silvio Berlusconi.
RispondiEliminaUn applauso dietro l’altro, instancabile. Da vero vincitore della partita. Sorriso a bocca piena, singulto sganasciato, occhietti soddisfatti, compiaciuti della propria prepotenza.
Di là, Bersani, anche lui in primo piano, ad applaudire, magari in tono minore, per l’ operazione compiuta.
Al centro la fascia di chi restava seduto in silenzio,e non applaudiva, la fascia di coloro che ci hanno fatto sognare in questa lunga attesa, i poeti cittadini.
Coloro che, per quante critiche sui modi, tutte giuste per carità, si possano fare, ci hanno parlato di povertà, di riscatto, di valori da recuperare: oltre le banche, oltre gli accomodamenti (inciucio non si può più dire, è stato vietato), oltre gli schema che condizionano la libertà dell’uomo, che ledono la sua dignità.
Un colpo grosso! Persino Grillo è stato messo a tacere.
Su facebook, dalle esaltanti parole di speranza, accompagnate dallo sventolio di bandiere, al timido cenno di domande, confuse; increduli di veder tornare quanto pensavamo non dovesse più tornare: la paura!
Continuo a chiedermi: come è stato possibile tutto questo! E tutto in così poche ore!
Ci dicono che abbia prevalso “il buon senso”, ma ci dicono anche che “chi sgarrerà sarà punito”. Il malefico serpeggiare di un “attenti a voi”.
Intanto gli iscritti PD bruciano le tessere, i giovani occupano le sedi del partito in tutta Italia.
Quel vento di novità, quella poesia pronunciata con rabbia da giovani coscienze, piene di fuoco, impegnate in un lotta di ideali, sarà difficile spegnerli.
La frattura non è avvenuta solo all’interno del PD, ma nell’intero paese.
Perché la povertà non potrà più tornare ad essere un “valore”, da accettare in silenzio, con rassegnazione, per consentire ai bancomat tedeschi di riprendere a funzionare a pieno regime, né sarà più tanto facile imporre il silenzio dei cittadini sui blog, né tanto meno riprendere il controllo dei giornali e delle reti televisive da parte dei gestori del pensiero comune, quello pesantemente prevalente, che si comincia già a respirare, e che si sta cercando di far passare nella popolazione.
Certo il clima di piombo è calato, e pesa su un paese che aveva bisogno di ben altro.
Il discorso di Napolitano è stato autoritario e sferzante contro i partiti, ciononostante tutti hanno applaudito, anche quelli a cui i rimproveri erano diretti. Io resto convinto che il matrimonio PD_PDL è un matrimonio contro natura e per il PD morte sicura. Ma se governissimo dev'essere venga affidato a Renzi che è il più affine a berlusconi. Ma ricordino che il problema più importante è l'economia delle piccole imprese, il reddito di sussistenza e le gravi disuguaglianze. Il presidente Napolitano potrebbe già iniziare tagliando il suo stipendio e le spese macroscopiche del quirinale.
RispondiEliminaAmica Fausta Fabbri, il tuo commento mi piace molto perchè esprime con sobrietà e ragionamenti pacati il grande dolore del cittadino perbene e democratico di fronte alla tristezza di istituzioni squallide e squalificate che si nascondono, facendone il proprio scudo, dietro ad un grande vecchio, anzi l'ultimo, di questa sgangherata seconda Repubblica.
RispondiEliminaNon sarei però così lugubre, non penso che tutto è perduto. Anzi.
Credo che si è semplicemente rinviata la "resa dei conti".
Nessuno può pensare che Napolitano potrà completare il suo nuovo mandato per intero fino ai suoi 95 anni. Nè tantomeno si può ragionevolmente ritenere che il nascente "governaccio" durerà per tutta la legislatura.
Napolitano è stato chiaro: ho accettato solo per dare subito al paese un governo che faccia le riforme elettorale e costituzionali, e che poi passi la parola agli elettori.Dunque al massimo 1 anno. Dopo si dimetterà. Ha minacciato che se i partiti non faranno questo ed in tempi brevi li "scaricherà" davanti al Paese scioglengo le Camere e dimettendosi. Quest'ultima ipotesi sarebbe la legittimazione dell'insurrezione popolare.
Sconcertante e ridicolo è stato vedere tutti partiti (tranne il M5S che ho apprezzato), presi dal Presidente pubblicamente a schiaffi e per cialtroni, applaudire spellandosi le mani per 30 volte, pure quando Napolitano, forse stufo di tanta indegnità, gli ha perfino detto che era inutile che pensassero che applaudendolo si autoassolvevano.
In verità la cosa più consona e logica sarebbe stata che solo il M5S avrebbe avuto ragione e titolo per applaudire Il capo dello Stato, mentre tutti gli altri se ne dovevano stare in piedi, zitti e con mani conserte.
Sarebbero molte le cose da dire.Mi fermo dicendo che non è finita quà. Sono sicuro che ne vedremo a presto delle altre ancora, e bruttissime. Si dice che il lupo perde il pelo ma non il vizio; i cialtroni "ladri e imbroglioni" faranno molto peggio.
In ultimo. Il risultato del Friuli è interessante e da elaborare.
Lo spread scende: il premio!
EliminaQuesta è la politica che piace alle banche, all'Europa, alla Merkel. Napolitano ne è il garante, Amato (o Letta) il "padrino".
Desolante, stiamo tornando indietro, ai tempi di Scelba. E ancora non abbiamo visto niente....Repubblica presidenziale, "governo forte", polizia affiancata. Che tristezza!
E la scuola? Questa mi preoccupa più di tutto.
Napolitano, prima di dimettersi, nominerà Berlusconi senatore a vita...Liberi tutti!
Poi sarà nominato presidente della Repubblica.
Il sogno s'avvera! Questo, più di tutto, il primo motivo dei suoi lunghi applausi in parlamento: ce l'ho fatta"!
Il Friuli è un seme di speranza! I giovani! Ci stanno dando lezioni di vita, oltre che di responsabilità. E ce ne sono!
Solo loro sono la speranza del nostro Paese.
La Serracchiani ha un bel viso, pulito, è molto preparata e gli occhi le brillano come quelli di un bimbo. Sorride.
Governo a Renzi ottima soluzione.
RispondiEliminaRenderebbe il quadro politico più confacente alla situazione dell'italia.
E' certamente uno che può gareggiare ad armi pari con Grillo e Berlusconi, cosa che non poteva fare Bersani.
Ha superato a pieni voti tutte le apparizioni televisive, e non ha nulla da invidiare sul piano della comunicazione ai due competitor che con le tv sono di casa.
Ha dimostrato nella trasmissione di Maria De Filippi di essere in grado di governare, è stato forse superiore a Berlusconi nella trasmissione con Barbara D'Urso.
Insomma un cavallo di razza come si diceva una volta, quindi puntiamo su Renzi e godiamoci la corsa.
Sono ottimista, perchè almeno sarà divertente.
Comunque a me piace anche tanto Checco Zalone, però è troppo serio per entrare in politica
Re Giorgio ha fatto sentire la sua voce, ha sbeffeggiato i partiti tutti, ha detto ai deputati e senatori che non tollererà più ciò che ha dovuto subire nel suo passato settennato; o si farà ciò che dirà lui o se ne andrà lui a casa. Questo lo spirito dell’accettazione del Presidente e malgrado fossero stati trattati da scolaretti, i nostri parlamentari gli hanno tributato oltre trenta applausi ed i commenti più favorevoli.
RispondiEliminaAnche io che, per la verità, non avrei voluto mai un governissimo, oggi sento il dovere di dire si, perchè lo dice il Presidente. Dovremmo abituarci tutti al senso dello stato. Io ricordo quando tempo addietro andai in America, questa frase la sentivo ripetere spesso ai miei parenti che incontravo in quell’occasione: lo ha detto il presidente!. E tutti allora seguivano le indicazioni del Presidente.
Ma tornando al PD. Hai ragione mio caro Sergio a dire quali anime sono quelle ci hanno combinato questo scherzo, ma queste sono anime?
Tu sai che quando faccio una cosa ce la metto tutta. Spero quindi che, se spaccatura ci dovrà essere, sia il meno possibile cruenta nell’interesse dell’Italia, anche se è facile sperarlo ma difficile crederlo.
Penso che i fatti mi daranno ragione perché, come dicevo prima, questo è dovuto ad uno scontro generazionale trasversale che investe tutto il partito e creare nuovi partiti non giova a nessuno come le ultime elezioni ci hanno insegnato. Per cui in un partito non padronale, veramente democratico, con base nei territori, che sta a contatto con la gente, i congressi sono chiamati a risolvere le divergenze. Mi pare, è così?
Filippo, è stato ed è un coro,quello contro la politica e contro i partiti.
RispondiEliminaBene, il risultato,visto che neppure il PD ha dimostrato di essere un partito,è questo.
Io non mi accodo a nessun coro, per me la ricetta e la soluzione,sta nella partecipazione vera,fisica alla politica.
Quindi ideali,ed orizzonti politico-sociali a cui si aderisce
E si aderisce tesserandosi ad un partito e partecipando alla vita ed all'organizzazione,e poi si celebrano infiniti congressi dove si decidono punto per punto, virgola per virgola le cose da fare.
E si scelgono e si fanno crescere le classi dirigenti,questa è l'unica politica che conosco e che rispetto,il resto è cialtroneria e populismo da tre lire.
L'adesione conformistica di quasi tutti i partiti alle sferzanti parole di Napolitano mi pare incarnino il detto "calati iuncu ca passa la china" .
RispondiEliminaIncapaci ,a destra come a sinistra di individuare un minimo di risposta politica,per vent'anni hanno fanto finta di litigare su quasi tutto,per poi affidarsi al capo dello stato,pronto e preparato,al richiamo salvifico,con intesta una soluzione politica già pensata e concordata da tempo .
Infatti,gli "errori" commessi anzitutto dal PD,così eclatanti nella loro disarmante e colpevole ingenuità ,sanno assai poco di " errori",ed hanno tutto il sapore di una scelta studiata da tempo,concordata,trasversalmente individuabile in quegli interessi che da sempre annullano le possibili distinzioni tra partiti.Il tutto,assai probabilmente venato da ricatti reciproci sugli affari,o malaffari che,piaccia o no,hanno visto coinvolti,magari in misura diversa,entrambi gli schieramenti.
Quanto alla questione delle così dette " anime " dentro i partiti.
Ma che vogliamo scherzare?Ma di quali anime si parla?
Davvero si può credere che le diatribe interne ai partiti,almeno da trent'anni,siano riconducibili a sensibilità,correnti,anime?
In questo senso,non in relazione alla loro importanza in una democrazia,i partiti sono morti.
Meglio,si sono volutamente suicidati,tutti,sia chiaro,sull'altare di quello che giustamente si definisce"Pragmatismo senza Principi".
E,lo dico con chiarezza,la colpa non è del solito Berlusconi.
Quando un partito rinuncia a selezionare la propria classe dirigente privilegiando e favorendo la scomparsa progressiva dei loro punti di aggregazione,optando sulla semplificazione,abdica al suo ruolo,e lo fa,lo hanno fatto tutti,con colpevole consapevolezza.
Meglio degli Yes Man,dei clientes,che teste pensanti,magari scomode.
Grillo,viene anche per questo.
Tranquilli,adesso,ci pensa Napolitano,tranquilli.
Finalmente abbiamo i numeri delle Quirinarie realizzate dal Movimento Cinque Stelle.
RispondiEliminaScopriamo con sorpresa che su 48.000 potenziali elettori che avevano i requisiti per votare, 20.000 grillini non hanno votato per scegliere dopo la prima fase della consultazione tra nove nomi, per cui i voti in totale sono stati 28.518.
Un numero troppo piccolo per pensare di imporre il Presidente della Repubblica al Paese intero.
Guardando tra i numeri vediamo che Milena Gabanelli ha avuto 5796 voti, Gino Strada 4938 e, terzo, Rodotà ha raccolto appena 4677 voti.
A Romano Prodi sono andati 1394 voti, decisamente pochi per il candidato PD che doveva far superare lo stallo determinatosi con la bocciatura di Marini e salvare i democratici dalla disfatta proprio con l’appoggio del Movimento 5stelle.
.Ora mi chiedo come si possa con numeri così insignificanti essere tanto arroganti e pretenziosi da volere a tutti i costi il proprio candidato Rodotà eletto a Presidente, e montare tutto quel casino come se metà della popolazione italiana fosse con loro. Mi meraviglio anche come mai quelli di SEL abbiano appoggiato questa proposta in maniera acritica e rompendo l’alleanza col PD……. MISTERI.
Non mi vogliate male perché intervengo troppo, ma in questi giorni non ho un beneamato da fare e sono sempre davanti al PC. E allora:
RispondiEliminaULTIME CATTIVE NOTIZIE PER CHI TIFA PD, SINISTRA E CINQUE STELLE.
Secondo l’ultimo sondaggio di SKY, reso noto poco fa, abbiamo la seguente situazione:
il Pd incasserebbe alla Camera il 23%, perdendo oltre due punti, e al Senato il 24,7%, perdendo 2,4 punti. Migliora, invece, il Sel di Nichi Vendola che si attesterebbe poco sopra al 5%, non abbastanza per far rialzare la testa alla coalizione del centrosinistra che, in caso di voto, porterebbe a casa appena il 29,8% delle preferenze con una flessione negativa dell'1,6. Con le sue sole forze il Pdl incasserebbe alla Camera il 29,5%, segnando un balzo avanti del 2,4%, e al Senato il 30,4%, guadagnando 2,6 punti. Migliora sensibilmente anche la Lega Nord che si porta sopra il 5% in entrambe le Camere, mentre rimane stazionario Fratelli d'Italia (2,1% alla Camera e 1,9% al Senato). Nel complesso la coalizione di centrodestra si attesterebbe tra il 37,7% e il 39,0% con un balzo in avanti di 3,5 punti. In netto calo il partito di Beppe Grillo che perde tre punti e si attesta al 21,2% a Montecitorio e al 19,6% a Palazzo Madama. In leggera ripresa i montiani con la lista Scelta civica intorno al 6% e l'Udc al 2,6%.
Certo, dopo la figuraccia incassata durante l'elezione del presidente della Repubblica e il successivo tracollo del PD, è il minimo che gli elettori PD si potessero aspettare, ma la batosta , anche se preventivata, fa sempre male.
Amareggiato per il risultato del Friuli,doveva essere la prima regione a guida m5s,cosi' aveva pensato e dichiarato Grillo che ha subito chiamato i ragazzi siciliani facendogli dichiarare la fine dell'esperienza con Crocetta.
RispondiEliminaNessun stupore per quel che mi riguarda,forse un pò di pena per i ragazzi siciliani,che credo siano brave ma inutili persone.
Io non capisco molto di dinamiche di partito ma la disfatta del pd, probabilmente, è causa sia di controversie interne, che di un rifiuto da parte della vecchia guardia ad accettare il cambio generazionale. Si parla tanto di dare spazio ai giovani e poi quando si deve metter in atto il cambiamento i detentori del potere fanno di tutto perché questo non avvenga. Spero che diano spazio a giovani come Renzi e Letta e capiscano che il loro tempo è quasi scaduto.
RispondiEliminaLo scenario politico è cambiato, alla Camera l’età media dei deputati si è di molto abbassata e la presenza di giovani è notevole. Il futuro quindi non può che essere delle nuove generazioni, specialmente di quelli che sono rimasti in silenzio durante il discorso di Napolitano e anche degli altri nuovi arrivati. Mentre molti di quelli che applaudivano non facevano altro che giocare con l’intelligenza degli italiani.