di Sandro Bonomo - Già il nome è strano: Papa Francesco sembra che non suoni bene, se poi diciamo Papa Francesco Primo, sembra più un re.
Pochissimi altri casi simili nella storia: un Papa nuovo con un altro Papa vivo.
Un Papa alla vigilia non incluso tra i grandi papabili.
Comincia il papato impacciato, con un errore, invece di dire “dai confini del mondo” dice “dalla fine del mondo” e poi sembrava che non avesse molto da dire: qualche ripetizione ed il rifugio sicuro nella preghiera.
Sembrava già un capitolo chiuso, ci si aspettava che dopo l’entusiasmo iniziale Papa Francesco sarebbe stato annoverato tra i “Papi che non fanno la storia”.
E invece no. Proprio no.
Con piccoli gesti “umani”, momento dopo momento, giorno dopo giorno, ha già fatto il miracolo.
Per descrivere questo miracolo ci vorrebbe un addetto ai lavori e non uno come me che non è nemmeno un cattolico della Domenica, ma un cattolico delle Grandi Occasioni (Pasqua, Natale) e dei funerali, dei battesimi e dei matrimoni.
In diverse occasioni mi è tornata in mente la figura di Papa Francesco in qualcuno dei suoi momenti pubblici; poco per volta ho cominciato ad immaginare Papa Francesco al centro e tutti gli altri (uomini e donne, ricchi e poveri, politici, gente comune, cattolici, atei, tutti gli altri esseri umani) al loro posto abituale.
Io credo che così come è avvenuto per me lo stesso sia avvenuto per tutto il mondo. Papa Francesco è riuscito subito a fare il miracolo: è riuscito a diminuire la normale distanza tra la gente ed il Papato. Anche se potrebbe non avverarsi di vederlo di persona, Io mi sento più vicino a lui che a qualunque altro Papa a me contemporaneo.
Grazie Papa Francesco. Grazie a nome di tutti, perché tutti, con te, ci sentiamo meno soli.
Sandro Bonomo
28 marzo 2013
P.S. Riceviamo e volentieri pubblichiamo, in prossimità della Pasqua, questo interessante e originale contributo su Papa Francesco.
Sandro Bonomo, appassionato di politica, ci segue da tempo, e con questo articolo inizia la sua collaborazione con PoliticaPrima.
Auguri e buon lavoro.
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Con Papa Francesco la Chiesa cattolica è ritornata alle sue umili origini. La vita di questo Vescovo, passata e recente, è la conferma del carattere pastorale e della bontà cristiana. E’ Lui che, in ossequio alla parabola «Abbiamo una pecora nel recinto e novantanove che non andiamo a cercare», scende fra la gente alla ricerca dei bisognosi, degli umili, degli ammalati, dei carcerati e a loro porta il vangelo. Di questo tutti noi dobbiamo nutrirci e trasmettere agli altri, cattolici e non. Cristo è sceso fra la gente ed ha accettato tutto e tutti. Papa Francesco segue questo spirito. Sandro ha colto nel segno nel dire che Papa Francesco è al centro di tutti gli esseri umani di qualsiasi religione e condizione sociale. Questo è il suo primo miracolo. Benvenuto.
RispondiEliminaE' già nel cuore di tutti! Ha conquistato con la sua semplicità,con il sorriso e le parole. "Non fatevi rubare la speranza" raccomanda e in questa frase manifesta di essere vicino alla gente che ha bisogno di
RispondiEliminacredere nel futuro,soprattutto in questo momento....
Papa Francesco ama stare con gli ultimi,il nome che ha scelto è assai significativo.Oggi ha lavato i piedi a 12 ragazzi di un penitenziario,durante la celebrazione del giovedì Santo.E' un grande trascinatore e in futuro saprà riformare la Chiesa che ha bisogno di grandi cambiamenti.E' singolare constatare quanto presto si sia messo all'opera :da lui dovrebbero prendere esempio gli uomini politici che non riescono a prendere in mano il timone del nostro Paese!
Premetto, a scanso di equivoci, che ribadisco la mia simpatia ed il mio apprezzamento per questo nuovo papa.
RispondiEliminaPerò, ogni giorno che passa mi chiedo come si comporterà e che scelte farà quando, passata la Pasqua, dovrà affrontare il Mondo, le Nazioni, i loro capi e le loro "marachelle".
Dal nuovo papa i sistemi politici ed economico-sociali si aspettano di conoscere il Suo consenso, o dissenso, o un nuovo indirizzo per questa terra, non solo per l'altra vita (che fra l'altro,purtroppo, interessa soltanto a noi credenti praticanti ed impegnati nel sociale e in politica).
Insomma, finora Papa Francesco, diciamolo senza troppi falsi pudori, sta facendo il Parroco di S. Marta ed il Vescovo di Roma. E questo va anche bene, è giusto che sia così, è all'inizio del suo pontificato, deve prendere coraggio per la nuova missione, deve capire, deve farsi capire e conoscere.
Ma dopo Pasqua, finiti i riti della ricorrenza liturgica , secondo me la più importante e cruciale della Chiesa Cattolica, "dovrà" essere il nuovo "S. Giovanni Battista" che si mette davanti la casa di "Erode" per predicare e denunciare i cattivi comportamenti ed il mal governo del potere temporale.+
Tenuto conto che oggi la storia corre velocissima, che un giorno equivale a sei mesi dei vecchi tempi, mi sembra che Bergoglio che non ha molto tempo per incidere sulla storia.
perché continuate a non rispettare la sua decisione di essere il Vescovo di Roma continuando a nominarlo PAPA ( papa deriva da pontefice ed era una denominazione di origine pagana nell'impero romano , alias religione di stato ) mentre vescovo è di origine cristiana ed inoltre ha un significato programmatico di "PRIMUS INTER PARIS" ... una grande rivoluzione di enorme significato
RispondiEliminaveramente comico che il signor papa parli del papa hahaha
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