di Ignazio Coppola - Bersani non ha vinto, Berlusconi non ha perso, Grillo ha stravinto. Una vittoria al tirar delle somme che se non prevale il senso di responsabilità di chi dovrebbe avere a cuore il bene comune
può avere il significato di una vittoria di Pirro finendo per precipitare il paese, con tutte le conseguenze drammaticamente immaginabili, nel baratro dell’ingovernabilità. Oggi si presenta, malgrado le apparenze inducano a pensare il contrario, l’irripetibile occasione, essendo mutato drasticamente, con una rivoluzione epocale che non è certo la rivoluzione civile di Ingroia il quadro politico nazionale, di cambiare l’assetto istituzionale del nostro paese solo che appunto prevalga il senso di responsabilità sapendo cogliere appieno la protesta e la grande voglia di cambiamento venuta da tanta parte del paese stanca della mala politica per cui il sorprendente successo oltre ogni previsione del Movimento 5 Stelle si può, a buon diritto, interpretare come un vero e proprio referendum sulla questione morale.
Un successo, e questo fa parte di questa rivoluzione epocale, che ha portato in parlamento semplici cittadini (e così intendono essere definiti e non onorevoli) di ogni estrazione facendoli divenire protagonisti all’interno della stanza dei bottoni del parlamento e conseguentemente esautorando politici di vecchio corso quali: Fini, Di Pietro, Ferrero, Lombardo, Miccichè, Di Liberto, Marini e tanti altri che nel male e nel bene sono stati protagonisti per lunghi anni della vita politica.
Un rinnovamento della classe politica fatto soprattutto ad opera del Movimento 5 Stelle di giovani e che ci fa dire con orgoglio che il parlamento italiano, dopo questa tornata elettorale, per età dei suoi componenti e con più del 30% di presenza femminile, è divenuto, invidiabile primato, il più giovane d’Europa.
Tutto questo in una società liquida ed in disfacimento come la nostra, in cui è difficile oggi trovare dei validi punti di riferimento, è di buon auspicio e lascia ben sperare, ed in questa direzione i segnali sono inequivocabili e che per volontà popolare in questo senso molto sta cambiando.
Rimane, a questo punto, come dicevo all’inizio, dare seguito e senso, per non vanificare tutto, a questo rinnovamento epocale e soprattutto all’esigenza di cambiamento venuta dalle urne e dalle piazze. Chi ha sconfitto, come Grillo, la vecchia politica, gli inciuci e le vecchie logiche deve per questo farsi interprete e carico di questa esigenza e non trarsi i indietro rischiando di rovinare tutto tirando troppo la corda con il pericolo di romperla e precipitare, perché a quel punto non ci sarebbero più i margini, il paese in una strada senza ritorno. Dimostri non di essere un comico come i suoi detrattori tendono a definirlo ma un leader che ha a cuore il bene del paese. “Arrendetevi siete circondati” ha gridato a più riprese dal palco dei suoi comizi.
Ebbene ha stravinto circondando i suoi avversari costringendoli alla resa. Per il bene di tutti, abbandoni la logica, che non si fanno prigionieri. Chi vince, come spesso avviene,dettando le proprie condizioni, con i prigionieri tratta. Ed è per questo che Grillo deve e può trattare in una posizione di forza con Bersani che tutto preso a smacchiare giaguari e pettinare bambole è riuscito in soli due mesi, roba da Guinness dei primati, nella titanica impresa di perdere 10 punti percentuale di vantaggio su Silvio Berlusconi: Ed è in questa logica che il Movimento 5 Stelle, per il bene del paese, deve confrontarsi (lo chiede la maggioranza dei suoi elettori) con la coalizione del centro-sinistra con cui ha maggior affinità e compatibilità di intenti e di programmi. Ovvero: Riforme istituzionali, legge elettorale,riduzione dei costi della politica e dei privilegi,politiche del lavoro,il ruolo di pari dignità dell’Italia in Europa, conflitto d’interessi, falso in bilancio e tant’altro.
E questa è anche una irripetibile occasione per mettere all’angolo e cancellare in un solo colpo Berlusconi e venti anni di Berlusconismo. Grillo e la sua numerosa pattuglia di cittadini che si accingono a varcare le soglie della Camera e del Senato hanno per questo un epocale appuntamento con la storia del quale, cogliendone appieno il significato,raccogliendo il mandato di 8 milioni di elettori devono rendersi protagonisti.assicurando al paese la governabilità e l’agibilità politica istituzionale.
Per questo, oggi, i molti elettori che li hanno votati e buona parte di quegli italiani che per idealità e valori sono affini e compatibili ai grillini chiedono loro per salvare il paese questo grande atto di amore e responsabilità. In caso contrario non resta altro che affidarci al buon Dio che in questi giorni peraltro è tutto preso dai problemi in casa propria (dimissioni di Benedetto XVI ed elezione del nuovo pontefice) da non poter prestare troppa attenzione ai problemi in casa d’altri ovvero quello della governabilità in Italia.
Ignazio Coppola 02 marzo 2013
Il numero "8" è ricorrente nella vita Italiana. Abbiamo avuto "8" milioni di "baionette", abbiamo "8" mila chilometri di costa e tanti altri "8".
RispondiEliminaAdesso abbiamo "8" milioni di grillini sconosciuti. Ma non è che si preparano a marciare silenziosamente su Roma ed il Parlamento di tutti gli Italiani ?
Chissa! Ci dobbiamo preparare ad assistere ad un altro ventennio?
In quanti non potranno raccontare questo futuro e drammatico evento ?
"GRILLO ARRENDITI SEI CIRCONDATO" !! Sei circondato dalla speranza...dalla rabbia positiva...dalle aspettative di etica e buon governo...non sprechiamo questa occasione per risalire dagli inferi, dalle stalle alle 5 stelle! Condivido questo invito dell'amico Ignazio alla responsabilità, io che ho votato bersani e grillo insieme. Se l'invito alla responsabilità proviene da un laico come Coppola, i cristiani possono rinforzare questo appello cercando ed invitando tutti gli uomini e le donne di buona volontà di rifondare la nostra comunità, partendo dalle cellule più periferiche, le nostre famiglie, i nostri territori, paesi, provincie regioni...fino ad arrivare alla macrocellula della comunità nazionale, la nostra italia la nostra patria. Concludo con una citazione: "NON MI CAMMINARE AVANTI POTREI NON SEGUIRTI, NON MI CAMMINARE DIETRO POTREI NON VEDERTI, CAMMINA AL MIO FIANCO E SAREMO AMICI. Ecco persone responsabili e di buona volontà, giovani ed anziani comminiamo uno a fianco dell'altro e saremo una comunità di cittadini amici, solidale, giusta, onesta. Ad maiora.
RispondiEliminaE'PROPRIO VERO GLI ITALIANI HANNO SEMPRE SENTITO IL BISOGNO DI AFFIDARSI AD UN CAPO,UN LEADER,UN CONDUCATOR A CUI AFFIDARSI ED IN CUI CREDERE.
RispondiEliminaAVVIENE CICLICAMENTE, CON QUALCHE BREVE E MALSOPPORTATA PARENTESI PARA-DEMOCRATICA,POI SI TORNA ALL'UOMO DELLA PROVVIDENZA.
ANCHE STAVOLTA FORSE NE ABBIAMO TROVATO UNO NUOVO,UN NUOVO SOGNO E'PRONTO PER NOI,UN NUOVO POSTO AL SOLE PER GLI ITALIOTI.
TUTTO E' SCRITTO E TUTTO SI RIPETE, COSA DIRE SE NON AUGURARE A NOI TUTTI DI AVERE E DI OTTENERE QUELLO CHE MERITIAMO .
DI SOLITO TUTTO QUESTO DURA CIRCA VENT'ANNI,QUINDI E' PIU' CHE PROBABILE TANTI DI NOI NON CI SARANNO PER ASSISTERE ALLA FINE DELL'ATTUALE CICLO ED ALL'INIZIO DELL'ALTRO.
BUONA FORTUNA.
Solamente il senso di responsabilità dei partiti potrà salvaci da questo scenario politico incerto e poco confortante.
RispondiEliminaAttualmente si parla di mercato delle vacche da parte del PD;
Grillo sostiene che si stia facendo pressioni su diversi eletti del M5S offrendo loro cariche varie, come presidenze della Camera, di commissioni, persino di ministri.
Se Fosse vero questo comportamento, e non lo spero, sarebbe da insensati e irresponsabili, a parte che i candidati del M5S, all'atto della loro candidatura, hanno firmato il "codice di comportamento" , rendendolo anche pubblico, dove viene evidenziato che i gruppi parlamentari del M5S non dovranno associarsi con altri partiti se non per votazione sui punti condivisi.
Tra l'altro, mi sembra strano, anche se in politica tutto è possibile, che il PD attui simili iniziative per un incerto, quanto probabile governo a tempo.
Il M5S ha sempre e incessantemente dichiarato che non ci saranno inciuci con altri partiti e non farà parte di nessun governo ma, approverà di volta in volta, come nel parlamento siciliano, ciò che rispecchia il suo programma.
Il PD e il PDL, non credo abbiano la volontà di governare assieme, anche se auspicato Grillo; Monti e Casini non hanno i numeri e nessun partito è d'accordo per un governo di larghe intese.
ma allora, quale soluzione?
La situazione politica attuale è molto confusa e il paese ha urgente bisogno di un governo stabile almeno di un anno, per realizzare le riforme più urgenti e dare i primi segnali al popolo italiano che spera REALMENTE in un cambiamento radicale della politica, non più personale o partitica come è avvenuto fino adesso ma, una politica diversa che si occupi veramente della cosa pubblica e dei problemi sociali.
Gli italiani non sono sciocchi, verificheranno e si regoleranno di conseguenza alle prossime elezioni.
Bersani, legittimato a ricevere l'incarico di formare il nuovo governo, è stato consigliato da qualcuno della sua stessa sinistra di mettere da parte la squadra dei "vecchi politici" che gli girano intorno, di presentarsi in parlamento con un team giovane e innovativo e di proporre i punti di programma che intenderebbe portare avanti dopo la fiducia.
Ritengo che gli argomenti da presentare sono quelli più urgenti , di cui i partiti, chi più chi meno, hanno sempre sostenuto di averli proposti ma, per colpa degli altri non sono mai stati approvati, come: Modifica della legge elettorale; Riduzione del numero di parlamentari; Taglio dei costi della politica; Conflitto di interessi; Esenzioni IMU per la prima casa; Rimborso dei crediti vantati dalle aziende nei confronti dello Stato ; Abolizioni delle province; Abolizione del finanziamento pubblico ai partiti; Interventi urgenti per l'occupazione e la crescita, ecc.
Bersani avrà la volontà e la forza di portare avanti questi argomenti?
I partiti voteranno i punti programmati se Bersani dovesse avere la fiducia?
Occorre subito un governo per fronteggiare la crisi e tanta, tanta saggezza e buona volontà.
Il risultato elettorale ha dimostrato che gli italiani si sono per davvero rotti le scatole di una politica italiana incapace a governare , ma solo di tartassare i cittadini di tasse, disoccupazione, latrocinio, arroganza e cialtroneria.
RispondiEliminaPertanto Grillo è l'unico vero vincitore, magari premiato anche oltre il suo effettivo merito, perchè rappresenta l'unica vera novità nel quadro politico nazionale. Era l'unico modo per tutti gli elettori , qualunque fosse il loro colore politico, di dare un forte schiaffo ed un calcio nel sedere a tanti, troppi, "nemici del popolo", cioè alla stragrande maggioranza dei parlamentari uscenti.
Questo risultato va salutato con compiacimento, anche se amaro, perchè indica che ancora nel popolo italiano c'è voglia di cambiare.
Il pericolo prossimi è che Grillo è l'unica novità purtroppo "circondato" da notevoli "avanzi" del parlamento uscente.che intendono vendere cara la pelle. Grillo e Casaleggio, nonchè i parlamentari grillini, quindi devono immediatamente dimostrare di saper resistere alle sirene ed alle trappole della vecchia politica sopravvissuta. E' possibile.
La riscossa e la ripresa nel rinnovamento dell'Italia, non la semplice "governabilità" che è diventata una banalissima e decadente parola che ormai sa soltanto di becero conservatorismo, è possibile, e passa soltanto per una strada obbligata: Grillo al governo con appoggio esterno del PD; Bersani dimissionario ed in esilio, con Renzi immediatamente nuovo Segretario Nazionale; Berlusconi ad Arcore a guardarsi la TV.
SONO ALLA LETTERA D'ACCORDO CON QANTO SCRITTO DA SERGIO VOLPE DUE POST AVANTI IL PRESENTE. CREDO CHE SIA FINITO IL TEMPO DI PRENDERCI IN GIRO. LO PENSATE PURE VOI? GRAZIE.
EliminaHo letto l'illuminato commento di Pasquale del quale si sentiva la mancanza. Sono totalmente d'accordo sulle sue valutazioni. Infatti non si tratta solo della governabilità, ma di iniziare subito con i tagli della grassa politica e burocrazia. Si può subito iniziare con le provincie. Crocetta dia l'esempio tagli subito le province, io sono anni che non voto più per le province ed i quartieri, stipendifici inutili. Per una volta la sicilia sia capofila del buon governo e della buona politica. Coraggio si taglino le province senza tante chiacchiere. Un abbracio a Pasquale.
EliminaRispondo al sig.Ales per dirgli che la penso come lui e poi penso che il peggio sta per arrivare.
RispondiEliminaCon il passare delle ore e dei giorni la situazione diventa sempre più caotica e confusa in cui ogni forza politica e coalizione, come torre che non crolla, rimane arroccata sulle proprie stantie e personali posizioni che certo non aiutano la soluzione del problema .
RispondiEliminaPrimum vivere deinde philosophari. Prima vivere o meglio sopravvivere e poi fare filosofia ed elaborare strategie. Ed il nostro paese, per sopravvivere, nelle condizioni in cui si ritrova non può permettersi il lusso, di rinviare i problemi consentendo ad ognuno di passarsi il cerino acceso di mano in mano. Mentri u mericu sturia u malatu si 'nni va recita un saggio proverbio siciliano e per questo non è consentito a nessuno di mandare in malora il nostro paese e l'avvenire dei nostri figli. Deve, e non mi stancherò di ripeterlo, preso atto della situazione politica scaturita dalla urne, prevalere il senso di responsabilità. Quello stesso senso di responsabilità invocato dal capo dello stato Giorgio Napolitano cui spetta, garante del bene comune, il gravoso compito istituzionale di individuare quei soggetti in grado di assicurare la governabilità del paese. Tutto questo partendo dalle incompatibilità ambientali, personali e politiche esistenti tra i soggetti quali Grillo, Bersani e Berlusconi. Si tratta per questo di individuare un personaggio terzo, gradito alla coalizione del centro-sinistra ed al primo partito che ha ottenuto il maggior numero di voti, il Movimento 5 stelle, cui affidare la composizione del governo e l'attuazione di un minimo di programma comune e che sia condiviso dalle due soggettualità politiche. Una figura di alto profilo, morale, politico, culturale ed istituzionale che per la sua affidabilità sia in grado di garantire i dovuti passaggi e l'attuazione di quelle riforme e di quei provvedimenti che sono stati alla base del programma elettorale del centro-sinistra e del Movimento 5 Stelle: Riforma elettorale, lotta alla corruzione, al falso in bilancio e all'evasione,crescita dell'economia e rilancio dell'occupazione, taglio dei costi della politica, conflitto d'interessi ed ancor altro. Questa, di affidare ad una figura di alto profilo istituzionale gradita alle due parti( centrosinistra e movimento 5 Stelle) credo se si vuole arrivare alla soluzione del problema sia una strada obbligata o quanto meno, stante così le cose,auspicabilmente la più percorribile.. E perchè in questa direzione, alla fine non pensare ancor di più ad una figura femminile terza ed al di fuori degli schieramenti che abbia una grande esperienza istituzionale, onestà intellettuale e politica ed un significativo passato di impegno sociale e di lotte civili, quale Emma Bonino ?Sarebbe una soluzione ed anche la prima volta di una donna presidente del Consiglio