di Mariapia Labita e Giuseppe Bianca - Che sia LUI il “Rivoluzionario” che aspettavamo? Il Papa si è dimesso! Così esordisce a scuola un collega. E’ tempo di Carnevale e lo prendiamo come uno scherzo…
Poi la scoperta che si tratta di una notizia assolutamente vera. Segue lo stupore e contemporaneamente la consapevolezza che siamo i “testimoni” di un fatto storico incredibile.
Appena a casa il primo pensiero va alle notizie in rete, si accende la tv, si tenta si carpire il “Perché”, la Verità attraverso l’ascolto delle varie testimonianze e le analisi di chi si intende di Chiesa e di Politica. Si andrà avanti per giorni, settimane e mesi su questo “tema” che occuperà stampa e tg.
Sicuramente ci troviamo di fronte ad un evento UNICO, qualcosa che colpisce e cattura il pensiero di credenti e non credenti. Sicuramente non ci dimenticheremo di questo Papa dall’immagine un po’ offuscata dal suo Grande Predecessore, una grande comunicatore.
Forse la Rivoluzione comincia proprio dal suo esempio, perché tutti possiamo essere promotori di rivoluzionari cambiamenti di questo piccolo Mondo in cui abitiamo, basta semplicemente passare dalle parole ai fatti….”Chi lo sa, forse un giorno scopriremo la Verità su queste già famosi dimissioni!”
Lasciamo che il Papa continui il suo percorso di preghiera e si dedichi a tutto ciò che nella Sua vita ha amato.
A noi non resta che salutarLo augurandoGli un Sereno Buon Cammino.
Mariapia Labita
12 febbraio 2013
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Un “conservatore” che lascia con un gesto da “progressista”. Un Pontificato difficile e per qualche aspetto incompiuto, attraversato dalla vicenda della pedofilia nella Chiesa, dagli scandali finanziari e da tante difficoltà attuali e non solo contingenti.
Joseph Ratzinger, teologo e giurista, lascia e con il gesto inusuale delle dimissioni, rilancia all’interno della Chiesa la necessità di rivedere molte cose. Di adeguarsi ai tempi. Di stimolare nuovi metodi e nuovi obiettivi. Di raggiungerli nell’interesse dell’Istituzione romana, a tratti disunita e conflittuale.
Contro gli eccessi ed il fondamentalismo. Contro le guerre di ogni tipo e natura, aveva scelto di essere Benedetto XVI. Alla vigilia dell’inizio della Quaresima, passa la mano, come Celestino V e Gregorio XII, le precedenti rinunce al soglio di Pietro.
Per lasciare ci voleva, come ha ricordato Napolitano, una forza straordinaria e fuori dal comune. Diamogliene atto. E che la Chiesa possa scegliere un Papa forte ed ispirato.
Giuseppe Bianca 12 febbraio 2013
P.S. Abbiamo voluto pubblicare, per questa rara occasione, due articoli in un unica pagina che parlano dello stesso argomento. Un evento storico visto da due punti di vista diversi. Una donna battagliera impegnata sul fronte della scuola, e un autore, giornalista, attento ai fatti della politica.
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Un fatto fuori dal comune che ci ha impressionato e che sicuramente farà discutere per parecchio tempo.
RispondiEliminaLe dichiarazioni di sua Santità Benedetto XVI° non ci hanno convinto del tutto sulle reali motivazioni che l'hanno indotto a lasciare un incarico così importante alla guida della chiesa cattolica nel mondo.
quello che appare evidente è che sia un uomo stanco e in precarie condizioni di salute, ed il peso degli innumerevoli impegni quotidiani è chiaro che farebbero stancare anche un ventenne in piena salute, malgrado ciò , penso sia doveroso rispettare le sue decisioni e augurargli di vivere in serenità il resto dei suoi anni.
Auguri sua Santità e grazie per l'impegno e l'amore che ha dedicato a Dio e a noi Cristiani Cattolici.
In un momento in cui un Papa (Benedetto XVI) con grande umiltà e grande coraggio, si dimette dal Soglio Pontificio, tanti pensieri affollano la mia mente, come in quelle, credo, di oltre un miliardo di fedeli sparsi nel mondo.
RispondiEliminaAveva capito che la sua fragilità non gli avrebbe permesso di portare sulle sue spalle il peso e la responsabilità del suo ruolo.
Brevi parole ha detto al collegio cardinalizio presente ieri in Vaticano: "Non ho più la forza, mi dimetto per il bene della Chiesa". E tra le qualche lacrima:"Perdonate i miei difetti".
Aveva capito che la sua fragilità non gli avrebbe permesso di portare sulle sue spalle il peso e la responsabilità del suo impegnativo ed importante ruolo. Avrà pensato tutte quelle cose che sono state scritte sui giornali e dai libri in questi mesi: I problemi dello IOR, il problema grave della pedoflia, i problemi che gli hanno creato la Curia Vaticana e le persone che gli dovevano essere vicine, con le rivelazioni sulla sua persona.
Chissà quanto male hanno fatto alla sua salute questi problemi, che, certamente, egli voleva completamente risolvere, e non lasciare al suo successore. Ma per quante supposizioni possiamo fare, rimarrà sempre questo un altro mistero sulla Chiesa Cattolica.
Un commento ieri mi ha colpito più di ogni altro su FB, era un frase semplice buttatta lì, quasi per caso, di Roberto Saviano. Diceva " in questo difficile momento manca alla Chiesa una persona che potrebbe risolvere i propri problemi: il Cardinale Carlo Maria Martini”. Ne sono convinto anch'io, e ne avevamo parlato un mesetto fa su questo stesso blog "politica prima".
Riportavo ciò che diceva il Cardinale Carlo Maria Martini, insigne figura di cattolico, nella ultima intervista concessa pochi mesi prima di morire, in “Conversazioni notturne a Gerusalemme” ad un suo confratello gesuita, Padre Georg Sporschill che gli chiedeva come vedeva la Chiesa:
“La Chiesa è stanca, nell’Europa del benessere ed in America. La nostra cultura è invecchiata, le nostre Chiese sono grandi, le nostre case religiose sono vuote e l’apparato burocratico della Chiesa lievita, i nostri riti ed i nostri abiti sono pomposi.
Il benessere pesa. Noi ci troviamo li come il giovane ricco che triste se ne andò via quando Gesù lo chiamò per farlo diventar suo discepolo. Lo so che non possiamo lasciare tutto con facilità. Quanto meno però potremmo cercare uomini che siano liberi e più vicini al prossimo. Come lo sono stati il Cardinale Romero ed i martiri gesuiti di El Salvador.
Dove sono da noi gli eroi a cui ispirarci? Per nessuna ragione dobbiamo limitarli con i vincoli delle Istituzioni”.
Egli diceva ancora: “Io consiglio al Papa ed ai Vescovi di cercare dodici persone fuori dalle righe per i posti direzionali. Uomini che siano vicini ai più poveri e che siano circondati da giovani e che sperimentino cose nuove.
Abbiamo bisogno del confronto con uomini che ardono in modo che lo spirito possa diffondersi ovunque.
La Chiesa deve riconoscere i propri errori e deve percorrere un cammino radicale di cambiamento, cominciando dal Papa ed i Vescovi. Gli scandali della pedofilia ci spingono ad intraprendere un cammino di conversione.
Le domande sulla sessualità e su tutti i temi del corpo ne sono un esempio. Dobbiamo chiederci se la gente ascolta ancora i consigli della Chiesa in materia sessuale.”
Una riflessione sulle qualità che dovrebbe avere il successore di Benedetto XVI e che mi sembra interessante riproporvi.
Chissa' forse avrebbe voluto fare qualcosa di buono,forse avrebbe voluto contrastare antiche ed indicibili logiche vaticane,forse si e' sentito troppo grande per accettare logiche troppo misere, o forse si e' sentito troppo piccolo per poterle combattere,chissa'.....
RispondiEliminaCredo non lo sapremo mai ,a meno che non sia egli stesso a dircelo,cosa che mi sento di escludere.
Adesso il pallino torna in mano di chi nel segreto del conclave stabilira' il nuovo corso.
Mi auguro che il prossimo Papa non sia europeo nè tantomeno italiano, sarebbe un segnale importante se si scegliesse nel sud del mondo in rappresentanza ed a difesa di aree e popolazioni martoriate , ma non credo che la chiesa ,quella di oggi meno che mai,sia su queste posizioni.
Il gesto del Santo Padre ha lasciato turbato tutto il mondo.
RispondiEliminaIn un primo momento il mio pensiero è stato di non condivisione, pensando che da buon Padre della grande famiglia dei cristiani cattolici non doveva dimettersi. Poi valutando bene tutti i fatti ho capito che per aver preso questa importante e responsabile decisione ha avuto i suoi buoni motivi umani e religiosi.
Benedetto XVI è un Papa dolce e molto spirituale, forse fragile per affrontare le tante difficoltà e problematiche che lo hanno investito durante il suo pontificato. Forse si aspettava più collaborazione da parte di alcuni uomini di chiesa, forse sperava in un maggiore sostegno all’interno del Vaticano.
Certo è, che rinunciando ai suoi poteri spirituali e temporali ha dato un forte segnale a quei vescovi e cardinali ammalati di carrierismo. Lo Spirito Santo che guida la Chiesa saprà individuare il nuovo successore capace di affrontare le difficoltà e saprà donare a lui serenità
A Sua Santità un grazie per quello che ci ha trasmesso e auguri.
“Un tempo avevo sogni sulla Chiesa. Una Chiesa che procede per la sua strada in povertà ed umiltà. Una Chiesa che non dipende dai poteri di questo mondo. Una Chiesa che da spazio alle persone capaci di pensare in modo più aperto. Una Chiesa che infonde coraggio soprattutto a coloro che si sentono piccoli o peccatori. Sognavo una Chiesa giovane. Oggi non ho più di questi sogni. Dopo i 75 anni ho deciso di pregare per la Chiesa.” chissà se Papa Benedetto si sia confrontato con queste parole del Card. Martini. Da lunedì penso che messi insieme il gesto di Papa Benedetto e il testamento spirituale del Card. Martini, queste due splendide figure, che allo scorso conclave, qualcuno pensò l’uno contro l’altro, consegnino alla Chiesa balbettante del secondo millennio, una via da seguire ricca di Speranza. ora tocca a noi, pregare a che lo Spirito Santo ci doni un nuovo Pastore secondo il cuore di Dio. vedete il pastore della chiesa è Gesù stesso, la Chiesa è sua fondata sulla fede di Pietro, e a Pietro da una certezza, che non è la esenzione dal peccato, ma che questo non prevarrà su di essa. ora si parla di complotti, massonerie,riunioni, avranno fatto tutte le congetture che volete, ma volete che la Chiesa possa sottomettersi ai voleri che non sono quelli del suo Maestro? una cosa è vera: vi è una domanda che Cristo rivolge a se stesso: quando il figlio dell’Uomo tornerà troverà la fede? ma non dice dove la troverà, ne cita il Vaticano. Non perdiamo mai la dimensione mistica della Chiesa, dove sta nascosta la sua vera essenza e la sua vera vita che dura da oltre 2000 anni.
RispondiEliminaVorrete accogliere la mia cruda riflessione :
RispondiEliminaBenedetto XVI ha troppi scheletri nell'armadio, il suo trascorso pedofilo (in tal senso, il fratello ha pure una condanna a suo carico...) non gli consente di opporre la chiesa ai matrimoni gay. Troppi ricatti sulla sua persona, meglio passare lo "scettro" !
Andiamoci piano con questi attacchi. Quì si sta dicendo, quasi per inciso, dei trascorsi pedofili del papa. Ma che ci siamo impazziti tutti quanti? Quì si lanciano insulti gravi come se fossero cose da nulla. Allora, sicilia anno uno, hai tu le prove di quello che dici? Hai tu le prove del fatto che il Papa sia pedofilo? Se le hai, mettili bene in vista, se non le hai chiudi quella boccaccia d'inferno. Lo stesso dicasi per il fratello del papa, non buttare il sasso e nasconderti, facci sapere tutto.
Eliminarispondo a Sicilia Anno Uno ......Mi sembra proprio "tipico" di taluni abitanti della mia stessa isola sommare due + due senza rifletterci su e, peraltro, facendo di tutta un'erba un fascio.
EliminaEssendo "Maestra" so di che parlo.
Spesso con troppa leggerezza esterniamo giudizi sulla base di racconti, favole e dicerie.
Come quando sui giornali viene fuori la notizia di qualche docente impazzito che, appunto, da impazzito si comporta in modo disdicevole o compie atti folli! Ci sono stati, è vero, ma purtroppo, questo, ha scatenato il TIMORE che tutti i docenti possano essere, ad esempio, PEDOFILI! Perchè non parlare invece dell'ultimo caso di Pedofilia emerso grazie all'attenzione e al riscontro di comportamenti strani, che alcune maestre avevano osservato in bambini palermitani? E' fin troppo facile giudicare in modo del tutto irragionevole e approssimativo! Ahimè. il vizio è difficile da perdere, per cui si continua a cercare il capro espiatorio di questo o quel Peccato Capitale. Oggi i docenti, domani i medici, poi i bidelli....adesso tocca al Papa. Trovo estremamente infantile il lancio del SASSO e al contempo il NASCONDERSI. Perchè non parliamo di quanto BENE seminano i nostri Padri Missionari nel mondo povero e dimenticato dove non esistono Diritti, men che meno per i bambini che subiscono ogni genere e tipo di maltrattamento? Rinnovo pertanto al Papa il mio augurio di Buon Cammino di meditazione di preghiera,soprattutto di preghiera ha bisogno il Mondo! Viviamo in un mondo dove prevalgono cattiveria, maldicenza, immoralità e sicuramente non è stato il Papa a coltivarle! Forse anni e anni di malgoverno e berlusconismo ne sono responsabili.....io da maestra li combatto ogni giorno soprattutto nelle realtà più svantaggiate dove molti di noi lavorano.
Mi dispiace, ma questo fango sul papa non l'ho ancora digerito, e mi chiedo come reagirebbe sicilia anno uno se qualcuno proclamasse in un blog, ad esempio, che i suoi genitori siano lui un pedofilo e lei una tenutaria di bordello.
Eliminahttp://youtu.be/sY_npPIY4qI
RispondiEliminaAll'attenzione di G. Gattuso. Ritengo vergognoso che il sedicente sicilia anno uno, possa impunemente scatenare la macchina del fango contro papa Ratzinger, accusato da questo signore anonimo, cosi a cuor leggero di pedofilia. L'amministratore del blog intervenga per bloccare questi cialtroni che feriscono, non solo la persona del papa, ma soprattutto la sensibilità di tanti cristiani e missionari che vengono perseguitati ed uccisi e nessuno sind'indigna.
RispondiEliminasi indigna
Eliminail fatto è che la madre degli stolti è sempre incinta,e questi sono giorni a loro favorevoli. Nel mio intervento tra le righe lasciavo trasparire un grande segno profetico per la Chiesa queste dimissioni.Io non sto negando che la Chiesa oggi ha seri problemi, ma anche Papa Benedetto lo ha ribadito mercoledì in maniera nuda e cruda, ma anche ribadito con forza che la Chiesa è di Cristo. forse è questa realtà che inquieta gli stolti, il timore che il prossimo pastore potrà condurre il gregge in pascoli erbosi e acque tranquille. Io non mi indigno, ma solo per non offrire loro l'importanza che scaturisce da un moto di indignazione, meglio lasciarli nel loro niente,comunque pregando per loro.
Eliminadiceva s. Agostino: "se ti metti a parlare con una persona di Dio e questa non ti sente, meglio lasciar perdere e iniziare a parlare con Dio di quella persona"
Caro Vullo, come tu hai ben constatato, in questo blog non c'è alcuna forma di censura, il nostro direttore non si è mai permesso di chiudere la bocca a nessuno. Sta a tutti quelli che scrivono nel blog attenersi alle più elementari regole della buona creanza. Dispiace che qualcuno abbia approfittato di questa libertà per lanciare accuse gratuite, ma in questo caso possiamo essere noi stessi ad intervenire, sempre con i dovuti modi. Fin quando avvenimenti straordinariamente odiosi non costringano il direttore a prendere provvedimenti censori, le regole sono queste.
EliminaCaro Pepe ti ringrazio per il tuo intervento. Ma come puoi ben constatare dalla "cagnara, frastuono, baldoria" tra farmacisti ricchi e poveri, titolari e riserve, il manicomio si può trasferire dal reale al virtuale e viceversa. Meglio è non prendere sul serio ciò che accade nei vari blog e social(90 X 100 chiacchiericcio). Non oso immaginare una discussione tra cristiani ed atei, cattolici e protestanti, ebrei, islamici... tassisti, notai, panettieri, avvocati, medici etc. CMQ l'unica cosa seria e reale, che conta in questo momento è il voto(li i vari berlusconi, monti, bersani, grillo ci affossano o sollevano). Lunedi vedremo i risultati dei nostri desideri, e quale terapia proporranno i cittadini per la società malata. Ognuno sarà responsabile con la propria coscienza.
EliminaE' vero, ognuno sarà responsabile con la propria coscienza. Ma proprio questo è il punto dolente, perchè io non dubito della coscienza di ognuno di noi, dubito della sua buonafede. Voglio dire: la buonafede è quella che ci fa commettere gli errori più clamorosi, infatti io non posso pensare che milioni di elettori diano il voto a quelli che grillo definisce "facce di merda" con il proposito di mandare in rovina il nostro paese. Ognuno esprime il suo voto perchè, in buonafede, è convinto di contribuire al bene comune; per cui io posso fare il tifo per chi voglio, ma poi, comunque vadano i risultati elettorali, non mi straccerò le vesti nè penserò di andarmene in esilio se gli esiti non sono quelli da me sperati, appunto perch ildiscorso sulla buonafede.
EliminaPreghiamo per il papa.
RispondiEliminaSono d'accordo al suo pensiero di Vullo.
RispondiEliminaMia cara Carlotta la ringrazio per la solidarietà. Ma ormai il mio disimpegno dal blog è utile e necessario(soprattutto a me stesso). I motivi? Stanghezza, indignazione, turbamento per aver letto su questo blog accuse inverosimili e gratuite contro il povero vecchio papa Benedetto. E' stato scritto che egli ha tanti "scheletri negli armadi e trascorsi pedofili"!! Una affermazione del genere contro un "Imam" di un paese islamico l'autore avrebbe rischiato la vita ed un sollevamento popolare. Da noi niente! I cristiani non difendono più la loro identità, nascondono la testa sotto la sabbia, la disgregazione della chiesa di Roma foriera della disgregazione dell'ITALIA. Non si può sottacere che la proposta del leghista Maroni per la macroregione-nord, con l'appoggio di Berlusconi ed i siciliani Lombardo e Miccichè, è il primo atto concreto della secessione. Tutti questi atti mi inducono al più cupo pessimismo per il destino del nostro paese. Forse la forza del profeta Grillo sta in questo: opera vendicatoria per la turpitudine politica e l'ignavia del popolo, penitenziale per i partiti ed infine riparatoria e purificatrice delle nefandezze da noi vissute ancora oggi. Purtuttavia alla vigilia di una rivoluzione elettorale (auspicabile), non nascondo il timore di una pericolosa ingovernabilità. Nonostante io sia per una pulizia hic et nunc, in un sussulto di responsabilità mi dividerò tra un voto Grillo alla camera ed un voto Bersani al senato per motivi di porcellum. CMQ la ringrazio per la sua testimonianza Crisitiana.
EliminaIo ringrazio lei Dott. Vullo per aver dato seguito alle mie parole, scritte velocemente e con un aggettivo possessivo in più.
EliminaLa scelta del Santo Padre mi ha sconvolta un po'. Non tanto per il gesto in sé, perché è stato un atto di umiltà, ma per le ragioni che stanno dietro questa scelta.
Il potere, il successo, l’attaccamento ai beni materiali purtroppo hanno fatto perdere di vista i veri valori sia all’uomo di chiesa che all’uomo politico. Questi sono uomini che a parer mio, viste le scelte che hanno fatto, dovrebbero mettere da parte egoismo e interessi personali e lavorare veramente per il bene comune.
Vorrei finire dicendole che non trovo giusto un suo disimpegno dal blog solo perché qualcuno fa accuse assurde (il blog è aperto a tutti e purtroppo si incontra pure gente sciocca), ma vorrei invogliarla citando una frase del Santo Padre “ La gioia di credere è la responsabilità del cristiano”.
Allora crediamo, al di là delle insinuazioni e preghiamo per questo Papa.
Un pensiero per Pino Vullo. Tu sai benissimo che chi ha in buona fede idee e valori onesti e generosi e li espone al pubblico dibattito con sincerità e semplicità, riceve condivisioni (solitamente pochi), ma più spesso contestazioni e talvolta offese e stupidaggini.
RispondiEliminaKant soleva dire che su 100 persone è più facile trovarne 1 intelligente e 99 stupide, piuttosto che 99 intelligenti ed 1 soltanto cretina. Certamente questa è l'affermazione di un filosofo del '700 molto vanitoso, però è pur sempre la voce di uno dei più grandi geni del pensiero umano di tutti i tempi.
Molto tempo prima Sant'Agostino diceva che se tu parli di Dio con una persona che non ti vuole ascoltare e magari ti insulta, allora smetti di parlare con lui di Dio ed, invece, parla con Dio di lui.
Dunque chi , come te, ama comunicare il proprio pensiero ed aprire la propria anima agli altri non può e non deve gettare la spugna. Altrimenti le tenebre dell'ignoranza e della insolenza si infittiscono sempre di più. E mi pare che in questi giorni ne abbiamo dosi massicce di ciarpame e quant'altro.
Per cui, caro Pino, " à la guerre, comme à la guerre", perchè i mediocri non la smetteranno mai di guerreggiare e, purtroppo, riprodursi.
Ti abbraccio. A presto.
Caro Pasquale ti abbraccio anchio e ti ringrazio del sostegno psicologico. Mi sembra veramente paradossale che debba essere stato io, cattolico con tutti sacramenti, sebbene poco praticante, ma in tutti i casi di cultura cattolica. Ma per rispetto di quelli che credono, ho avuto un moto di ribellione e di indignazione, nel leggere in questo blog che Papa Benedetto ha trascorsi pedofili. Una accusa scagliata con una tale leggerezza, e non rintuzzata in un primo momento da nessuno in questo blog compreso il nostro direttore. Sono rimasto malissimo e turbato che in questo blog non ci siano cristiani che difendono la prorpia identità e l'onore di Papa Benedetto, uomo vecchio , malato e fragile ma pur sempre il vicario di Cristo sulla terra! Con una accusa speculare a quella testè menzionata, in un paese musulmano cosa sarebbe successo? Tutto ciò, ovvero, la crisi della chiesa di Roma e la crisi dell'italia politica, mi hanno gettato nello sconforto, vedendo sempre più nero il futuro della nostra patria. Poi nel punto più basso del mio umore ha ricevuto la solidarietà di Carlotta, Pepe e Pasquale Nevone. Quindi mi sono rincuorato che ancora ci sono persone come voi che non hanno paura di portare la croce sopra il petto e dentro il cuore. Grazie a voi.
RispondiEliminaL'amica acronima che ama spargere fango, va lasciata libera di poterlo fare. Rientra nella sua libertà, un pò come il non firmarsi con nome e cognome. Deve rendere conto della sua dignità e delle sue opinioni solo a sè. Ed alla sua coscienza. Questa sconosciuta.
RispondiEliminaNon sono del tuo stesso parere, mi dispiace! Penso che fare dichiarazioni di un certo livello e poi....su un Personaggio di Grande Rilievo Sociale e Religioso, richieda la trasparenza necessaria da parte dell'"amica?" sconosciuta. Qui mi pare che tutti noi scriviamo e commentiamo mettendoci la nostra faccia,non di certo una maschera di carnevale
EliminaIniziando dal titolo di questo articolo: gesto umile... va bene. Ma forza straordinaria e coraggio tutt'altro. Fermo restando la solidarietà al vecchio fragile e malato, tutto il resto è grave e criticabile. Che ne sarà dell'anno della "fede" dichiarato dallo stesso papa Benedetto? Non indebolirà ulteriormente questo sentimento per i deboli di fede? La razionalità , lo scetticismo e l'incredulità che sovrasta il "dono della fede" non sovrasta ulteriormente la presenza persistente del dubbio? Inoltre che ne sarà di alcuni dogmi della chiesa come "l'infallibilità del papa" e il principio che egli è "il vicario di Cristo sulla terra"? Le dimissioni del papa, umanamente comprensibili, ma se diciamo umanamamente, non inficiamo tutto ciò che di "divino" si è cercato di inculcare per millenni nella mente e nel cuore degli uomini? Allora ha più ragione il papa polacco il quale disse che Gesù non scende mai dalla croce, piuttosto che il papa tedesco dimissionario? Con questi atroci dubbi tra l'immanente ed il trascendente, ci rammarichiamo per l'indebolimento della "missione Petrina" e della verità e dell'etica cristiana universale insieme con l'indebolimento dell'italia che di essa ne è stata principale incubatrice e tessuto conettivo per l'identità e la morale cristiana. Per chi ha fede non resta che pregare Dio...ammesso che egli abbia tempo e voglia di ascoltarci !
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