di Paquale Nevone - È cominciato l’anno del Signore 2013. La prima festa che ci troviamo a celebrare è la “Epifania”, cioè la contemplazione e l’adorazione della divinità
volontariamente incarnatasi in innocente ed umile creatura umana che si offre a tutti noi ed alla nostra mercé. Simbolo e rappresentanti dell’umanità che contempla e adora questo misterioso dono sono i Tre Re Magi. Dunque non uomini, diciamo così, qualunque, ma addirittura tre Re, tre regnanti di nazioni diverse, appartenenti a tutte le razze allora conosciute (Arabia, Africa ed estremo Oriente), ricchi ma ancor più sapienti, e soprattutto sorprendentemente umili fino a deporre ai piedi di un bimbo appena nato le loro persone, il loro rango e le loro ricchezze. Loro adoravano Dio fattosi loro fratello , riconoscendolo Re dei Re, e tutta l’umanità rimaneva in gaudente contemplazione di questa stupefacente rivelazione.
Ebbene, qualcuno poteva seriamente pensare che Berlusconi, Bersani e Monti si sarebbero lasciati sfuggire l’occasione, con i tempi che corrono, di “rubare” la scena nel presepe ai Tre Re Magi? Ma neanche per sogno. E infatti eccoli lì, travestiti da goffi Re Magi e prostrati davanti alla ”sovranità” popolare di cui implorano il dono (elettorale) della salvezza (loro).
I doni che portano in offerta sono davvero “impresentabili”, eppure non se ne rendono neppure conto. Bersani offre il suo motto elettorale: “Italia Giusta” (ma che significa?). Monti un piccolo forziere con 2.000 mld di debito pubblico (ma se li paghi lui!). Berlusconi invece espone in bella vista caviale, champagne e tante ragazze bisognose di affetto (sicuramente è lui il Re Mago con la faccia di bronzo).
Tutto intorno alla grotta, si scorgono facilmente moltitudini di tecnici (banchieri, magistrati, idraulici, arrotini, impresari funebri, etc.). Politici invece neanche l’ombra; tra i pastori corre voce che sono agli arresti domiciliari perfino nel presepe. Tutti gli uomini di buona volontà, invece, non si distinguono più dai buoi e dalle pecore. Un presepe così non me lo sarei mai aspettato. E invece è sotto i nostri occhi in carne ed ossa. Loro, cioè i Tre Re Magi di “casa nostra”, pensano di tenerlo in piedi fino al 24/25 febbraio 2013. Io invece so già adesso che dopo l’epifania, già il 7 febbraio, li avrò già gettati nella spazzatura. Dio, Grande ed Onnipotente, avrà pietà di loro, ma l’urna elettorale non credo proprio che li premierà. Almeno me lo auguro a nome mio e di tutti gli altri mansueti abitanti del “Presepe Italia”.
Pasquale Nevone
05 gennaio 2013
quel che noi italiani dovremmo comprendere è che la SALVEZZA non può giungerci da un singolo! La storia ce lo insegna.....non è più epoca da RE. Eppure vedo nascere di continuo Movimenti o PseudoMovimenti che si defniscono "nuovi" perchè fanno riferimento ad un nuovo singolo personaggio( da presepe? Non saprei!)
RispondiEliminaE dietro a questi Movimenti infine chi c'è? I soliti noti, inutile farsi illusioni. Si schermano dietro i soliti discorsi su Scuola, Sanità, lavoro ecc ecc.....
E' rilevante l'insofferenza di Maria Pia per la nascita di "nuovi" Movimenti o Pseudo-Movimenti. Essi sono insignificanti , quantomeno numericamente, già al loro nascere.E questo lo sappiamo tutti, perfino i loro promotori. Ad esempio, i primi due che mi vengono in mente, sono il MIR di Samorì e Fermare il declino di Oscar Giannino. E pensare che nel 1994 volemmo il maggioritario e poi il porcellumm per evitare i partitini, che dietro il loro piccolo cespuglio tendevano gli agguati alle coalizioni che avevano sostenuto.
EliminaAdesso penso che "l'amor di patria" che muove questi nano-movimenti altro non è che la possibilità di accedere per i prossimi cinque anni al finanziamento pubblico, mi sembra 5 euro ogni anno per ogni voto valido di lista.
Una soluzione possibile? Una riforma elettorale che impedisca sul nascere la presentazione velleitaria di liste di "perditempo furbastri". Ma nel frattempo non votarli.
Speriamo. Si speriamo che la Befana si porti via qualcuno di loro, tanti di loro. Troppi hanno sguazzato, lucrato, beneficiato senza meriti, tra le pieghe di questo Paese maltrattato. Che sia l'Italia Giusta di Bersani la soluzione? La candidatura a Premier se l'è conquistata sul campo e adesso deve convincere gli italiani e non saranno rose e fiori. Del professore non parlo, non ne avevo previsto la "salita" in politica e non ne condivido il modo e il senso, insieme ai giovincelli Fini e Casini e al patron del lusso italiano, il Montezemolo venuto dalla luna. Giorgio Napolitano ci ha fatto un bel regalo.
RispondiEliminaBerlusconi fa la sua parte, vuole restare in campo e vuole dimostrare che anche lui ha ancora qualcosa da dire. Ai cittadini l'ardua sentenza e che il Signore e la Befana ci diano una mano!
Caro Gianni dici ben, non ci rimane che sperare nella befana per avere un pò di pulizia nel prossimo parlamento.
EliminaMolto concretamente però, e tu lo esplichi chiaramente, per paradosso la "Befana" sarà uno dei Tre Re Magi che manderà nella "spazzatura" gli altri due, insieme ai velleitari altri aspiranti.Il porcellumi, infatti, stabilisce che chi arriva primo prende tutto (il 55% da solo), mentre gli altri perdono tutto o quasi, insomma tutti insieme non valgono più del 45%.
Se tanto dà tanto, allora, guardando gli attuali candidati sembra che il meno peggio sia Bersani, in quanto Berlusconi e Monti si sono rivelati due "pinocchi" nazionali: Il primo si era ritirato dalla politica, il secondo voleva tornare a fare il Professore.
Abbiamo visto com'è andata a finire. Evviva la coerenza italica.
Apprezzo lo spirito che anima questo presepe, che ha sicuramente il pregio di riportare alla realtà: persone vere e non i soliti "angelici" in estasi.
RispondiEliminaDovremmo avere questa voglia di leggere senza sconti i fatti del mondo anche nel raccontare presepi.
Ma come non dare un posto speciale, però senza alcuna corona in testa, all'ex sindacalista Bersani, profeta di un'Italia Giusta. Da ricostruire in mezzo ai tanti "buoni" e "cattivi" biblici ladroni, a farisei bocconiani e pubblicani senza ritegno; e, non ultimo, l'adultero Berlusca?
Un Giovanni Battista, il Pierluigi, da collocare sul masso più alto di un monte di muschio....in attesa di tempi nuovi.
E già cara Fausta, il dubbio che non mi abbandona è proprio quello che auspichi alla fine del tuo commento: Bersani come un Giovanni Battista da mettere al Governo in attesa di tempi nuovi, sperabilmente migliori.
EliminaQuesta prospettiva, che in gran parte è anche la mia, mi inquieta e mi rattrista. Bersani è una gran persona per bene, non è coinvolto in nessuno scandalo, ha lunga esperienza politica e di governo, ma, ecco il punto, non è un "leader", ma un "gregario", un ottimo e diligente gregario. Tutti sappiamo che lo ha messo lì, come segretario e candidato premier, Massimo D'Alema. E' visto con benevolenza, non incute "timore" o "autorevolezza" in nessuno, nemmeno e soprattutto agli avversari che lui stesso addita (i supericchi).
Insomma, molti vorrebbero Bersani al governo in attesa di schiarite in economia, finanza pubblica e rapporti sociali, per poi fare una battaglia vera per la presa del potere reale.
Mi sembra che in Italia si voglia un armistizio politico, in attesa di tempi migliori. E questo non mi piace.
Infatti caro Pasquale, dici bene che questi tre re magi della società civile devono essere buttati nella spazzatura. Essi non hanno nulla a che vedere con i Re Magi dell’Epifania del Signore. I Magi, da ricchi che erano, hanno abbandonato le loro comodità e agiatezze per seguire la stella della Verità, che li ha portati davanti ad un povero bambino. I primi, invece, comodità ed agiatezze no ne vogliono abbandonare, anzi. Ed almeno due di loro, la verità neanche la conoscono. Allora per loro, va bene la festa profana della befana che cita Gattuso, così se li porta via.
RispondiEliminaCarlotta sei andata dritta all'interesse principale che ha motivato i Tre Re Magi ad invadere il Presepe Italia del 2013.
EliminaNessuno di loro vuole rinunciare alle "comodità ed agiatezze" a cui sono abituai e di cui godono largamente loro ed i loro sodali.
Berlusconi le sue strabocanti ricchezze personali ; Monti il suo discreto borghese "gruzzolo personale" da stimato professore e consulente finanziario internazionale ; Bersani il suo stipendio da funzionaro di partito ed il suo boccale di birra, ma soprattutto gli interessi economici (altrettanto rilevante) della c.d. "borghesia rossa" ( vedi De Benedetti, Colaninno, Tronchetti Provera, Lega Coperative, Unipol, etc..).
Insomma, avevamo bisogno veramente ed urgentemente di altro e di altri.