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mercoledì 26 dicembre 2012

PARTITA A SCACCHI TRA ASPIRANTI PREMIER

Mario-MontiBersaniSilvio-Berlusconidi Giuseppe Vullo - Avrei voluto evitare ulteriori argomenti sui personaggi della nostra politica stracciona. Qualcuno dice: parliamo di politica, non di politici.
Questo pio desiderio è matematicamente impossibile, perché dietro la politica ci sono uomini in carne ed ossa. Tra questi è facile discernere, tra chi svolge il ruolo del carnefice e chi subisce il ruolo della vittima. Non vorrei scatenare ancora una volta le tifoserie, le opposte fazioni, insomma l’Italia dei campanili. Ma siccome l'operato degli attori che ci accingiamo a votare si rifletterà sulla nostra vita e sulle famiglie italiane, obtorto collo... dobbiamo prendere posizione. Comune è l'afflato, per il bene comune... che è altresì la ragione sociale di questo blog. Perciò tentiamo di fare una analisi sommaria e sperabilmente obiettiva della situazione.

Inizio con Berlusconi che è il più devastante, onnipresente, e provocatorio per l'intelligenza degli italiani. Dico questo perché in altra campagna elettorale, disse che chi non vota per lui è un coglione. Nei suoi vent'anni di (mal) governo ha trasformato l’Italia in un "porcellum”. L'unica politica che conosce è populismo, leggi ad personam e contro i giudici. Domenica 23 dicembre, da Giletti, ha fatto una figura penosa, non sopportando il contraddittorio, insulti per tutti a cominciare dall'intervistatore, che non si prostrava ai suoi piedi, Fini ministro delle fogne, Monti che fino ad ieri voleva a capo del suo partito, è diventato una cosa inutile, perché non accondiscende ai suoi desideri, sorvolando sul fatto che egli medesimo lo ha sostenuto per 13 mesi.

Ora parliamo del prof. Monti che esordì, dopo il fallimento del suo predecessore, come salvatore della patria, con la triade: rigore, equità, crescita. Ricordare il risultato è pleonastico. Adesso dopo tanti dubbi ed incertezze ha presentato la sua preziosa agenda di natale. Ha attaccato duramente, contro il suo stile, ridicolizzando Berlusconi, che è come sparare sulla croce rossa! Ha evidenziato che ha difficoltà a seguire i cambi di rotta e gli sproloqui in continua contraddizione dell'ex premier. Sorvolo sul contenuto dell'agenda, intuitivamente sulla linea dei desiderata europei. Egli sottopone questo programma ai suoi vassalli... con alterigia, prendere o lasciare! Ha sparato delle cannonate contro Vendola e la Camusso, esprimendo al contrario, un giudizio quasi positivo su Bersani.

Nel frattempo sono iniziate le slavine nel PDL e nel PD, Frattini da un lato e Ichino dall'altro, pronti ad indossare la divisa montiana. Bersani in questa partita, sebbene irritato, sembra mostrare la virtù dei forti, pazienza e buonsenso. Egli ha fatto tutta una serie di mosse che preludono ad uno scacco matto per gli avversari. Le primarie per la premiership ed i parlamentari, rinnovamento delle liste, salvo poche lodevoli eccezioni, comunque volendo dimostrare cosi la voglia di superare il porcellum.

Matteo RenziA mio avviso però sta trascurando la mossa dell'alfiere RENZI. Infine per completezza bisogna citare l'ultimo giocatore, sconosciuto nel palazzo, ma molto osannato nelle piazze e sul web. Ma dove ha imparato a giocare a scacchi? Si dice che da autodidatta, con un programma di un certo Casaleggio, si è allenato sul PC e sul blog. Sembra il più debole nella partita a scacchi. Ma... potrebbe essere una sorpresa? Piacevole o spiacevole? Dipende da quale angolazione si guarda!
Vullo Pino  Giuseppe Vullo
  26 dicembre 2012

19 commenti:

  1. Il gioco degli scacchi è notoriamente il più geniale tra quelli mai inventati dall’uomo, ma al contempo il più subdolamente (perché fatto di una mossa-trappola per volta in attesa di quella sbagliata dell’avversario) perfida (perché persegue la sconfitta definitiva del nemico).
    Dei 5 giocatori indicati e descritti da Pino Vullo, pur tuttavia, io vedo accreditati, al momento almeno, solo 2 giocatori di prima grandezza: Berlusconi e Monti.
    Bersani è un buon uomo che ha anteposto il suo personale interesse per il bene comune dell’Italia (un vero giocatore di scacchi non lo avrebbe fatto mai); e infatti questa scelta era e si è rivelata utile “solo” per il suo sponsor (D’Alema) e per il suo partito che non ha voluto riformare il porcellum (credendo ancora una volta di avere la vittoria in pugno).
    Renzi è chiaro che non può che fare quello che sta facendo dalla sera dell sconfitta al ballottaggio: tacere ( tradotto: stà sulla riva del fiume Arno in attesa di vedere passare il cadavere di Bersani).Il suo elettorato, infatti, non lo seguirebbe mai nel sostenere Bersani (perché nemico era, e tale rimane).
    Grillo piazzerà un buon numero dei suoi in Parlamento, anche se lui non ci vuole andare (ma perché? Boh! Questo è un altro dei suoi enigmi più insolubili), ma non determinerà niente di più di questa novità.
    I duri, insomma, esistono sempre. Ci sono ancora nei palazzi del potere e nei loro dintorni. Stanno scaldando i motori per entrare in gioco si farà duro (alla presentazione delle liste).
    Noi che possiamo fare? Ma, intanto, temperiamo la punta delle nostre matite.

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  2. Le analisi politiche del dott.Vullo a mio parere, non hanno il 100% di affidabilità perché viziate all'origine da ossessione antiberlusconiana cronica, per cui bisogna fare sempre una cernita in quello che egli scrive e riflettere su quello che resta al netto. Per esempio, nella campagna elettorale delle primarie Renzi ha fatto la proposta di aumentare le tasse sui giochi d'azzardo.
    Avete voi visto che il dott. Vullo abbia espresso il suo sdegno per questa proposta del sindaco di Firenze?Nemmeno per sogno! anzi, col suo silenzio assenso sembrerebbe che abbia praticamente avallato questa proposta. Però, appena Berlusconi fa la stessa proposta di Renzi, puntuale come la scadenza dell'IMU arriva l'anatema di Vullo che bolla l'aspirante premier come "biscazziere".
    Tuttavia bisogna dire due parole. Ecco, tutti stiamo a lamentarci, io per primo e ci ho scritto pure un articolo, di come Monti ci abbia tartassati impietosamente, con ciò fedele ad una sua cinica frase che diceva: "i poveri hanno poco, ma sono tanti!!!" Mi pare logico che un aspirante premier competitore di Bersani e adesso anche di Monti, debba fondare la sua campagna elettorale non soltanto parlando male di Monti e del suo governo, ma presentando proposte alternative a questo governo e a questo spocchioso personaggio.
    Vullo ha la certezza che le proposte di Berlusconi e il suo stesso ripresentarsi come candidato premier siano provocatori per l'intelligenza degli italiani . Beato lui che ha qualche certezza, io non ne ho in merito, ma non mi scandalizzerei tanto per quello che Berlusconi farà e dirà nella campagna elettorale; ogni competitore sparerà le cartucce che avrà a disposizione, ma non mi sembra un'operazione intellettualmente onesta giudicare a priori la bontà delle "cartucce" di Monti e di Bersani e contemporaneamente la malvagità delle "cartucce" di Berlusconi.
    Bisognerebbe in questo blog essere un po' al di sopra delle parti perchè le nostre riflessioni NON devono avere funzioni pedagogiche. La nostra è una splendida vetrina-bacheca dove tutti possiamo dire la nostra con stile ed eleganza, non una piazza dove ci si accapiglia, perché così il blog stesso viene mortificato.
    P.S. Ovviamente i miei riferimenti agli scritti dell'amico Vullo sono soltanto espedienti dialettici, NON contrasti personali.

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  3. Cari amici Nevone e Pepe in questo momento c'è il direttore Gattuso che si sta facendo delle grasse risate a causa delle polemiche che io "involontariamente" scateno. Quando io gli mando l'articolo gli dico sempre di eliminare tutte le frasi, periodi, parole e circoncisi che possano additarmi come antiberlusconiano viscerale. Ma in fondo se io prendo le critiche...lui ride. Però ad onore di quelli che mi criticano,debbo dire, che forse non hanno tutti i torti. Insomma questo blog è come una buona pietanza di natale...per essere gustosa deve essere condita bene e soprattutto non deve mancare mai "il sale, il pepe, il peperoncino". Pasquale è sicuramente il sale( nel senso che ne ha molto nella zucca). Io ingenuamente ed in buonafede(vi giuro) mi sono assunto il ruolo del guastatore...quindi peperoncino quasi calabrese. Chi è il "Pepe" in questo blog lo lascio alla deduzione intelligente di ognuno. Ragazzi finisco qui perchè ieri mio cognato ci ha cucinato "lepre e cinghiale al sugo" che ancora non ho digerito bene e purtroppo nella pentola ed in frigorifero ci sono ancora dei resti che per amore di risparmio bisogna consumare. Poi magari una giocata a carte...ma ho già acidità nonostante il "Maalox" e la "Biochetasi", questa notte di santo stefano(Lode e onore a questo primo martire della chiesa)dicevo questa notte come sarà? Bohhh...forse è meglio se torno per colazione?!? Baci a Pepe e Nevone e Gattuso(anche se mi fa un pò schifo).

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  4. Devo dire che questa volta l'autore non ha esagerato così tanto nei confronti del suo "prescelto". E Nino Pepe, invece, è sempre molto guardingo e critico. Insomma, ognuno espone le sue tesi, le sue preferenze, le sue simpatie..., è normale e giusto che sia così. E sta all'intelligenza di tutti noi evitare gli accapigliamenti!
    Auguri a tutti

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  5. Pino, tu sei medico, non sarebbe meglio, a scopo preventivo, per questi giorni di grandi abbuffate prendere la mattina, 20 minuti prima di fare colazione, una bella capsuletta di lansoprazolo o simili, invece che ricorrere al Maalox? Anche perché il Maalox è disgustosamente dolciastro e quando si prende non funziona immediatamente.

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  6. Oltre la partita a scacchi di cui si parla nell’articolo, ci sono i burraco dei centristi, le lotterie dei traslocanti, la roulette dei grillini, il poker dei nuovi arrivi. E grazie a Dio benedetto, lo scopone di Bersani!
    Oggi,il gioco più pesante è quello di quei magistrati che usano l’attacco alla politica per candidarsi; naturalmente dopo regolari dimissioni dalla carica che rivestono.
    Cominciò Di Pietro, che, distrutto Craxi, stranamente, non continuò nella sua “epurazione”. Gettò la toga alle ortiche e entrò in Parlamento.
    Poi fu la volta di De Magistris per la sindacatura di Napoli.
    E adesso quella di Ingroia per il premierato.
    E dire che, nella sua funzione di morigeratore delle istituzioni, lo abbiamo sostenuto un po’ tutti, con fiducia e anche con umana simpatia: quell’uomo piccoletto, non uso ad ostentare, di poche parole, pronunciate sempre con oculatezza. Aspetto dimesso, aria tranquilla: ottimo giocatore!
    Da quanto tempo preparava la sua difficile partita?
    Sicuramente, già da parecchio. Queste cose non si improvvisano.
    In estate era molto presente alle feste di Liberazione, e con "diretta" partecipazione; per lo più sul tema della persecuzione per le intercettazioni al Presidente della Repubblica.
    Ho stimato molto Ingroia, e mi faceva anche simpatia, ma se avessi conosciuto prima le sue intenzioni future, non mi sarei sbracciata tanto per difenderlo dagli attacchi dei fans del Presidente.
    Che sia diventata una moda quella di lasciare i tribunali per arrampare in politica?
    E’ forse per questo che i Padri Costituenti hanno scritto la Costituzione, così come, ancora oggi, Benigni può raccontarla con l’orgoglio di un italiano?

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  7. Non sono insensibile alle "sofferenze gastronomiche" dell'amico Vullo.
    Penso che forse potrebbe aiutarlo in una pronta e felice digestione dare un "nome" al cinghiale (Berlusconi?), alla lepre (Monti?) ed al sugo (Bersani?).
    Purtroppo so che a noi elettori toccherà la parte di Pino Vullo, degustatori raffinati "destinati" a pagare la loro "golosità" con massicce dosi di digestivi vari.
    Auguri a tutti noi ed al nostro apparato digerente.

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  8. .....E ora Piero Grasso: con il PD! Però lui mi piace molto, sarà un buon politico!

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  9. anonimo non elettore di bersani28 dicembre 2012 alle ore 09:14

    QUESTO ARTICOLO E SBILANCIATO A FAVORE DI BERSANI. IN QUESTO BLOG SIETE QUASI TUTTI DI SINISTRA. PIERO GRASSO MAGISTRATO COMUNISTA. BERLUSCONI SE FA ALLEANZA CON LA LEGA SISTEMERA TUTTI MAGISTRATI E NON. PER ORA PREFERISCO RESTARE ANONIMO PERCHE I COMUNISTI SONO PERICOLOSI

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  10. Non me l'aspettavo che anche Pietro Grasso lasciasse (se ne va in pensione anticipata) la toga (la più prestigiosa ed importante d'Italia)per 1 qualunque dei 945 scranni del parlamento.
    Capisco che il PD doveva azzerare la candidatura di Ingroia negli arancioni, perchè questa lista infatti gli toglierà voti a sinistra.
    Capisco anche che il PD per "arruolare" il magistrato più prestigioso libero sulla "piazza" doveva "pagargli" il prezzo più alto (se Bersani andrà al governo, allora Grasso sarà il nuovo Ministro degli Interni).
    Non mi aspettavo però che Grasso, che tutti sanno essere da sempre un centrista (UDC), sia andato nel PD piutosto che con Monti (almeno). E invece...
    Questo fatto dimostra più che mai che se si fosse riformato il porcellum,e si fossero ripristinate le preferenze, col "ciufolo" che ci sarebbero stati tutti questi tecnici e società civile (del cavolo) che si sarebbero candidati in un capolista in un collegio sicuro e per nomina diretta del capo partito.
    Vede e prevedo per l'Italia orizzonti molto oscuri.

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    1. Pasquale, la mossa Grasso nel gioco degli scacchi può essere considerata la mossa dell'alfiere alla giustizia. Ma se berlusconi candida gli indagati e Bersani candida i magistrati cosa è meglio per gli italiani?

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    2. Nessuno dei due,nè indagati ne magistrati. La guerra "guardia e ladri" è meglio che sia fatta nelcampo di gioco competente: la società civle.
      In Parlamento devono andarci le persone perben, competente, ma soprattutto appassionate, talentuose e militanti da discreta data nella politica.

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  11. A ridaglie con il non elettore di Bersani! Ma ci sei o ci fai? CMQ siccome qualcuno non vuole che ti offenda, facciamo cosi: ti consideriamo una voce fuori campo. Tu fai la politica a modo tuo ed abbiamo capito che non hai simpatia per Bersani e la sinistra. Messaggio recepito.

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  12. La stella di Grillo e Renzi oscurata e cadente? La stella di Monti illuminata dalla luce della chiesa? Perchè?

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  13. Caro amico Vullo, vuoi sapere perchè la stella di Monti è illuminata dalla luce della chiesa? Te lo dico subito.
    La Chiesa politicamente è stata sempre piuttosto opportunista. Ti ricordi quando Berlusconi le andava bene nonostante la sua vita non fosse in linea con il pensiero cristiano e nemmeno con i comandamenti? Le andava bene perchè il suo governo, praticamente, sosteneva le tesi della Chiesa, soprattutto sui temi etici. Adesso che c'è aria di profondo cambiamento, la Chiesa sta agendo per esclusione, infatti: se dovesse vincere bersani e la sua banda di miscredenti rispunterebbero immediatamente i DACO, i DECO, i DICO, i DOCO, i DUCO (dimentico qualche vocale?), l'eutanasia, i matrimoni omosessuali, notoriamente unioni non a favore della vita, non potendo questa nascere da due persone dello stesso sesso, e dunque non ci potrebbe essere alcuna alleanza tra governo bersani e Chiesa Cattolica Romana. Non c'è più nemmeno l'alleanza con Berlusconi, e non per la vita libertina o per le indegnità morali di costui, ma soltanto perchè perderà le elezioni. Cosa rimane se non Monti e i centrini vari che lo sostengono? Ecco perchè la Chiesa si è praticamente alleata con questa proposta politica, ed ha cominciato a mobilitare le sue parrocchie, i suoi oratori, i suoi circoli ed associazioni varie più o meno benefiche, ma molto manovrabili, i suoi seminari e conventi vari, insomma, quelle che qualcuno definì "le divisioni del papa".
    P. S. : Due parole sull'anonimo non elettore di Bersani.
    Ho letto l'ultimo suo intervento e qualcosa non mi quadra. Ho visto una prosa sciatta, un'esposizione assolutamente primitiva di una paio di concetti, fra l'altro non argomentati, ho notato come mancano gli accenti sui verbi. Allora sono andato a rileggermi i primi commenti dell'anonimo, quelli sull'articolo di Vullo "il padre nobile, ecc.", e posso assicurare che si tratta di prosa corretta, con i congiuntivi a posto, ben fatta, insomma niente a che vedere con quelle quattro righe dell'ultimo intervento. Conclusione, quest'ultimo commento è stato scritto da un'altra persona.
    Se ciò è vero, il nome "anonimo non elettore di Bersani" sta diventando un manto dietro cui nascondersi, una specie di paravento, per cui ritengo sia assolutamente inutile incazzarsi contro questa entità virtuale che viene presa in prestito.

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  14. Dimenticavo un'ultima cosa. Contesto l'affermazione di Vullo buttata lì, così, come se fosse una cosa pacificamente acclarata, e cioè: ma se berlusconi candida gli indagati e bersani candida i magistrati...ecc. ecc.
    C'è un'inesattezza, perchè Berlusconi, caso mai, HA candidato gli indagati, non CANDIDA adesso. Siccome sulle prossime candidature non è stato ancora deciso nulla, io aspetterei, cercherei di sapere i nomi, andrei poi a fare delle indagini e solo allora potrei affermare qualcosa con una certa sicurezza.

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  15. Ridimensiono la "contestazione" sulla frase di Vullo. Non contesto, ci faccio sopra un ragionamento un pò cavilloso.
    COMUNQUE: LA SAPETE L'ULTIMA? LA RAI STA PREPARANDO UNA LEGGE AD PERSONAM PER MANDARE IL PROF. IN TV.
    Monti, non essendo candidato, non potrebbe andare in televisione, se non in qualità di presidente del Consiglio. Ma l'Agcom prepara una norma cucita su di lui
    Mario Monti è salito in politica. Ma ora dovrà far salire anche lo share e l'audience. Altrimenti la sua Agenda resta solo per gli addetti ai lavori. Formalmente però non è candidato premier, nè lo è al parlamento. Lui è già senatore a vita. E allora come spedire Mario in tv con la parcondicio che ha regole di ferro? Nel regolamento della par condicio che l'Autorità delle comunicazioni sta mettendo a punto, sarà inserita una norma che consentirà anche a soggetti non candidati di rappresentare le liste nelle trasmissioni televisive. Insomma un modo per spianare la strada a Monti che in realtà in tv non può andarci. Senza questo aggiustamento in corsa il Professore non potrebbe partecipare alle trasmissioni tv se non nella sua veste di presidente del Consiglio. In quel caso Monti non avrebbe l'opportunità di svolazzare nei comizi della campagna elettorale.
    Il regolamento sulla par condicio, infatti, vieterebbe la partecipazione a trasmissioni non di informazione o politiche a soggetti non candidati ma riconducibili ad una parte politica. Il punto è chiaro,non si scappa. Nelle trasmissioni politiche o di informazione, invece, ci sarebbe il contingentamento dei tempi, ma la partecipazione sarebbe riservata solo ai candidati. E così a proporre l'emendamento ci penserà il commissario dell'Authority relatore del provvedimento. Il regolamento dall'Agcom, va ricordato, ha valore solo per le tv private. La Rai cosa farà? La Commissione di vigilanza Rai adotterà una norma uguale? Una bella legge ad personam, basta che non se ne parli, il Prof. potrebbe offendersi.

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  16. AGGIORNAMENTO IN TEMPO QUASI REALE:
    Cambiata la norma per Monti. Le regole della par condicio riguarderanno dunque anche Mario Monti, nel suo status di "salito" in politica ma non candidato. I centristi per il Prof, i vari Casini e Montezemolo hanno finalmente deciso le liste e come mettere mano alla campagna elettorale. I montiani sono pronti e la tv deve essere a sua volta disponibile ad ospitare il Professore. Così l'Agcom dà infatti il via libera alle modifiche al regolamento che estendono la norme ai soggetti non candidati, come appunto Monti. L'articolo 7 prevede che le presenze di tali soggetti nei programmi di informazione sono equiparate quelle dei candidati e che tali soggetti non possono essere presenti nei programmi di intrattenimento. In sostanza Monti si è beccato una norma ad personam per portare la sua faccia davnti lo schermo e davanti agli italiani.

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  17. Caro Nino, ma se i partiti non hanno voluto cambiare il porcellum, perchè ti meravigli se l'Agcom ha invece modificato il regolamento della "par condicio"?
    Due soluzioni opposte che raggiungono lo stesso disegno: consentire alla casta politica e di potere di lasciare fuori dalle istituzioni (al 100%) il cittadino comune che , con la sua "ostinazione" a volere il voto di preferenza "disturba" troppo i manovratori.
    Monti è salito (che brutta parola! inaspettata da un professore) sulla politica, e la politica è salita sulla democrazia (per sterilizzarla).

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