di Giangiuseppe Gattuso - Cosa si aspettano i cittadini da un nuovo sindaco. Cosa lo distingue dal vecchio. Quali sono le evidenze che caratterizzano i nuovi arrivati. Insomma, come si fa a capire che il cambiamento è iniziato.
Non è facile. C’è il periodo dell’iniziazione, c’è sempre il “disastro” lasciato in eredità dal precedente. Ci sono le difficoltà di bilancio. E ci sono le emergenze, che distolgono dall'impegno verso problematiche di più facile soluzione. La città è grande, il centro storico enorme, le periferie abbandonate, la zona costiera sempre in attesa di bonifica. I servizi sociali inadeguati, i cimiteri che è meglio non parlarne. Tante esigenze e altrettante difficoltà. Nessuno può pretendere cambiamenti immediati. Ci vuole tempo.
Il Consiglio Comunale è quasi interamente rinnovato. Il Sindaco ha una maggioranza bulgara, e praticamente è in condizione di farsi ratificare tutto, e non è cosa da poco. Il Consiglio ha pur sempre poteri importanti. E infatti è stato approvato il bilancio consuntivo 2011 (segno che i conti precedenti erano in ordine), il bilancio di previsione, l’assestamento e il riequilibrio 2012. Nel 2013, pare, saranno attivati interventi per 450 milioni di euro. Buone notizie e passaggi importanti.
Qualcosa, per la verità, è stata fatta, e con rara velocità. Sono stati sostituiti, anche a prescindere del loro operato (alcune avevano ottimi risultati), gli amministratori delle aziende controllate dal Comune. Sindaco nuovo, amministratori nuovi. Per i cittadini non ci sembra una grande soddisfazione. Manca ancora il Teatro Massimo, già commissariato, la Gesap, e qualcos'altro, poco importa. E, dimenticavamo, sono stati eliminati i dossi di Via Libertà. Un espediente della passata amministrazione per rendere meno pericoloso l’attraversamento dei pedoni.
Proviamo a fare qualche altro esempio. La raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani: strade sporche, discariche abusive e Bellolampo strapiena, raccolta differenziata al palo e uguale emergenza occupazionale. I gazebo su marciapiedi e strade in spregio alle più elementari norme di buon senso: non un caso isolato ma evidenze macroscopiche che ci si ritrova davanti, invisibili solo per i ciechi, vigilanti e responsabili amministrativi.
La città è quella di sempre. Così come il traffico, caotico e senza alternative valide: le zone blu per i posteggi meriterebbero una discussione intera, i vigili addetti agli incroci più caldi sono pochi. E d'altronde la struttura urbanistica della città è quella che è. Difficili gli attraversamenti da mare a monte, pochissimi i varchi utili per farlo. La percorribilità longitudinale e i transiti extra cittadini restano affidati alla Circonvallazione: la cosiddetta E90 (raro esempio di opera pubblica pensata, realizzata e gestita peggio, un disastro inaudito). Ma di questo non possiamo farne una colpa all'attuale sindacatura. Ma, probabilmente, alle “sue” precedenti, si.
Abbiamo apprezzato molto le dichiarazioni iniziali riguardo la cittadinanza ai bambini nati a Palermo da genitori extracomunitari. Una vergogna italiana che, prima di trovare una soluzione definitiva in parlamento, poteva essere affrontata qui. Sarebbe bastato ridare vita alla mozione sulla Cittadinanza Onoraria approvata all'unanimità dal vecchio consiglio (clicca per leggere la mozione) a novembre/dicembre 2011. Prevedeva l’istituzione di un apposito registro dove iscrivere tutti i bambini nati da genitori extracomunitari, garantendo i medesimi servizi e diritti dei bambini palermitani. Una iniziativa importante e lodevole, senza costi aggiuntivi per le casse comunali, abbandonata. (per approfondire:
Sia chiaro, non vogliamo arrivare a conclusioni affrettate e non pensiamo di dettare l’agenda del Sindaco. Ci mancherebbe. Abbiamo aspettato sei mesi e abbiamo assaporato il vento del cambiamento del maggio scorso. Avevamo puntato sul giovane Ferrandelli, che aveva vinto le primarie. Ma poi abbiamo condiviso pienamente la vittoria di Orlando. Basta leggere gli articoli pubblicati in quel periodo. (1, 2, 3)
Vorremmo, però, adesso, sentire segnali forti, qualcosa che segni sul serio la differenza e che sia facilmente percepibile dalla gente comune. Una spinta vigorosa per il risveglio della città, per far riemergere la speranza. Per far ritornare Palermo città europea, aperta e accogliente. Per alzare il livello d’attenzione del Paese nei confronti di questa città.
Lo sappiamo, in fondo, anche il Sindaco è un umano. Ma dal prof. Leoluca Orlando, per la sua capacità e lunga esperienza politica, la padronanza della macchina comunale, le sue enormi potenzialità, ci aspettiamo di più. E per questo aspetteremo ancora. Alla prossima.
Giangiuseppe Gattuso
08 dicembre 2012
P.S. Per approfondire la questione della Cittadinanza Onoraria i link di alcuni articoli già pubblicati da PoliticaPrima:
1) “Cittadinanza ai bambini figli di immigrati nati in Italia” 22/11/2011;
2) “Palermo. Cittadinanza Morale ai bambini nati da immigrati” 28/11/2011;
3) “De Magistris. Cittadinanza ai bambini figli di immigrati subito!” 16/02/2012.
Un bellissimo appello, ma ricordo a me stesso che il "nuovo" Sindaco Orlando non è nuovo e fatalmente anche lui fa parte dei suoi predecessori.
RispondiEliminaI primi passi sono stati e sono i tentativi, riusciti quasi tutti, di azzerare tutto per piazzare i propri uomini per meglio controllare il tutto (spoil sistem).
I secondi passi sono stati per la promozione della sua immagine.
I terzi passi sono stati i viaggi a Roma per cercare soldi per i precari.
I quarti passi siamo lì che aspettiamo di vederli.
Il programma dei primi cento giorni non riesco a vederlo ( e forse non lo vedrò neanche nei primi mille di giorni).
Il sindaco non ha fatto nemmeno un giro per la città (sarebbe stato bello, ancor meglio in forma anonima).
Strade con cumuli di spazzatura, traffico caotico, targhe pari e dispari che circolano alla faccia dei giorni consentiti, strade piene di buchi (opportunamente segnalate) da mesi, il ponte oreto che sta crollando (da lunedi provvederemo come la promessa della dieta che non cominciamo mai) metteranno sopra i marciapiedi le lastre di metallo per renderlo fruibile (è da anni che il ponte viene riempito di grate di passamanerie di lastre ma mai un intervento risolutivo), una scritta (anonima) recitava "Orlando il sindaco lo sai fare ma il ponte non lo sai aggiustare" la scritta è sparita quasi subito servizio eccellente non c'è che dire.
Chiedevamo il rinnovamento e anzicchè Ferrandelli abbiamo votato Orlando ma siamo seri!!!
Scusate mi sono sfogato.
AUUGGGUUUURRRRRIIIIII!!!!!!!!
Mio caro amico, lettori tutti di PoliticaPrima, l’articolo sul Comune di Palermo è, come al solito, un ottimo articolo. Certo; non è ancora tempo di bilanci.
RispondiEliminaMa probabilmente, come è stato fatto, qui ora, una prima bozza che metta in evidenza i ‘cons’ e i ‘pro’ che emergono e sono interpretabili da tutti cittadini, è una cosa buona redigerla.
Infatti, può servire, se non altro, come “ammonizione” rivolta ai novelli amministratori affinché avvertano la presenza vigile di coloro i quali hanno a cuore le sorti di Palazzo delle Aquile.
D’accordo, dunque.
Un’altra cosa, invece, mi sembra che debba essere sottolineata; ma probabilmente è soltanto un convincimento mio personale.
Mi riferisco al fatto che tutte le recenti vicende politiche, di fatto verificatesi nell’arco di pochi mesi, cenestesicamente le avverto come si fossero svolte in un tempo molto più lungo; ciò certamente dipende dal fatto che si tratta di eventi di un certo spessore…
Alla luce di ciò, però, penso che quasi sia riduttivo affrontare vicende-chiave che riguardano l’Amministrazione comunale di Palermo (così come qualsiasi altra amministrazione comunale) senza contestualizzarle con ciò che parallelamente si verifica, per esempio, presso l’amministrazione provinciale, così come quella regionale per arrivare al governo centrale; e tutto ciò con le implicazioni che inferiscono (intendo strutture para-pubbliche, partecipate e convenzionate).
Come potrebbe avvenire altrimenti, nel momento nel quale verifichiamo che i cambiamenti, come già detto, sono di ampia portata, e tanto ravvicinati che forse una cosa che può essere scritta oggi, probabilmente, se l’avessimo scritta ieri, sarebbe già superata dai fatti nuovi intervenuti!
È soltanto una mia sensazione?! Io ritengo di no.
E per chiosa, mi piace fare riferimento alla trasmissione di Santoro, andata in onda due sere fa, e che non ho tentennamenti nel definire “storica”.
Il mio consiglio, perché non abbia avuto la ventura di seguirla, è di cercarla in tutti quei ‘media’ che ne danno la possibilità.
Io stesso, infatti, per il futuro, avrò difficoltà a scrivere su qualcosa, se non avrò la certezza che la maggior parte di noi l’abbia vista e, possibilmente, metabolizzata, tanto la ritengo determinante.
Spero, infine, che proprio sui contenuti di questa trasmissione (per alcuni aspetti sorprendenti… per altri no ma che divengono anch’essi sorprendenti per il fatto che per la prima volta che ne sia parlato pubblicamente) , si apra un dibattito adeguato. Cordialità, Salvo.
Ho stima e simpatia per Leoluca Orlando, come persona e come politico. Per questo diverse volte l’ho votato nelle sue varie candidatura.
RispondiEliminaMa per la prima volta non l’ho votato quale candidato a Sindaco di Palermo. Ritenevo che la situazione attuale della nostra città fosse talmente eccezionale per inedita gravità che, per la sua più probabile ed efficace ripresa, fosse inevitabile cambiare completamente schieramento politico e persone fisiche. Dunque centrosinistra e Ferrandelli.
Invece Orlando ha rotto le regole democratiche (vedi primarie) , inizialmente accettate (forse perché sicuro di vincerle) e poi “criminalizzate” (forse perche le aveva perse?). Questo mi ha sconcertato perché mi parve che lui si ritenesse l’unico politico che facesse eccezione ad una regola aurea, quella per cui “non esistono uomini buoni per tutte le stagioni”.
Infatti, dopo oltre 150 giorni dal suo insediamento, la Sindacatura Orlando è già fallita. Palermo è uguale a quella che era con Cammarata. Qualche recente spiraglio per i precari (vedi Gesip) è dovuta alla “novità Crocetta” alla Presidenza della Regione, che è stato un tornado (almeno fino ad adesso), che ha ottenuto dal Governo Monti i finanziamenti necessari a patto che Orlando restasse fuori dalla porta ad aspettare in anticamera (lo hanno raccontato le cronache).
In definitiva, il famoso “laboratorio politico” di Palermo e Sicilia ha dimostrato che i “vecchi” (Orlando, Bersani, Berlusconi) hanno fatto fuori i “giovani” (Ferrandelli, Renzi, Alfano). Cioè il passato “risucchia” ed uccide il futuro già sul nascere. Così non và. I fatti lo dimostrano, Non possiamo abbassare la guardia. La nostra battaglia deve continuare.
“il Sindaco lo sa fare” questo è stato lo slogan che ha ricoperto la città durante le ultime elezioni amministrative. Appena insediato si è trovato da gestire la situazione Gesip, 1800 lavoratori sull’orlo del licenziamento. E a tutt’oggi la situazione ancora non è ben definita. Una città con questi problemi, non è facile pensare a tutto quanto possa renderla Europea.
RispondiEliminaHo appreso con piacere che il rapporto Crocetta-Orlando sembra che si stia avviando ad una svolta in positivo, un po' incrinato dalle ultime consultazioni regionali, ed è importante che l’asse Regione-Comune riprenda perché la sinergia tra le due amministrazioni può sicuramente rendere meno gravosi i problemi. Purtroppo Palermo è in uno stato di abbandono da almeno 10 anni e riprenderla è un compito difficile.
Alcuni primi segnali ci fanno ben sperare, certo qualcosa in più si sarebbe potuto fare, coinvolgere tutte le forze politiche che siedono a Palazzo delle Aquile non sarebbe male, il Consiglio Comunale deve anch’esso proporre e dare quegli spunti che portino questa città ad avere la sua giusta collocazione di città metropolitana. Il percorso è lungo e insidioso ma sono sicuro che questa nuova amministrazione metterà tutto l’impegno che occorre perché Palermo possa ritornare ad avere un ruolo come nel passato.
Non possiamo e non dobbiamo accettare di sentire parlare di Palermo come una città legata solo alla Mafia. Abbiamo il diritto, invece, che Palermo viva di Cultura e di Turismo, di attività produttive, e che il traffico, per quanto possibile, sia di stile Europeo. Che si organizzi al meglio la raccolta dei rifiuti, e mi auguro che la nostra città si aggiudichi la manifestazione internazionale “Capitale europea della cultura 2019”. Un grande obiettivo con ricadute notevoli e vantaggi in termini socio-culturali ed economici. Auguri Palermo.
"Anche il sindaco è umano", scrive tra le tante altre cose interessanti, e con sottile raffinata "ingenuità", Giangiuseppe Gattuso in questo suo ultimo riuscitissimo articolo.
RispondiEliminaE sì, il paladino Orlando è umano anche lui, pur se migliore degli altri.... nel "saperlo fare". Peccato che non si sia ancora ben capito quali cose abbia fatto così bene, sempre in virtù di quel suo particolare carisma "al meglio".
In verità, il nostro Luca è un uomo stanco, poco motivato, più dedito alle inaugurazioni di borgata, e alle comparse in TV ad imitazione di Paolini, che ad affrontare i tanti problemi che pesano sulla nostra città.
Continua a fare promesse, a sbracciarsi ostentando il suo affanno, a fare viaggi a Roma e presenze di piazza tentando di rassicurare chi sta aspettando di vedere risolti quei problemi, di cui, u sinnacu, ha pure lui qualche passata responsabilità.
Ma la realtà è che ha le mani fiacche e tutto gli scappa.
Come fu per Saul, gli pesano addosso le imprese da prode nel combattere l'avversario con ogni mezzo per vincere un'ingiusta battaglia e farsi eleggere sindaco a qualunque costo, senza alcun rispetto per chi aveva creduto nella primarie.
Non voglio rivangare, ma questo è un punto sicuramente a svantaggio di un uomo che, in tempi non poi tanto lontani, era stato di esempio all'intera nazione e conosciuto in tutto il mondo.
Non poteva conservare quella illustre memoria di sè, affiancando da padre nobile il giovane candidato da lui stesso ben cresciuto?
La speranza?
Il buon Crocetta, pronto a collaborare e a sostenerlo in tutte quelle iniziative che il sindaco non è più in grado di affrontare da solo, in primiis la gesip.
E una mano gliela darà -ironia della sorte- anche il bravo Fabrizio Ferrandelli, il David ferito a morte dal suo mentore, ma oggi di nuovo sulla ribalta politica con un successo meritato, come fu il primo, con lo stesso impegno e lo stesso onore di sempre.
Io sono per rendere la vita della Città di Palermo (e la Sicilia tutta) più vivibile!
RispondiEliminaQuindi vanno bene tutte le critiche e le proposte, ma che siano costruttive. Ne sono state fatte molte, moltissime di promesse, ma i risultati alla fine del 2012 sono evidenti... Le cose vanno avanti perchè di tanto in tanto un personaggio "politico" finalmente riesce a far firmare l'ultima "scartoffia" per dare il via alla conclusione dell'opera che serve alla Città.
Il tempo passa inesorabilmente e le speranza ed i sogni vengono messi sempre in "lista d'attesa" ...... (pensate che del Ponte sullo Stretto di Messina ne ho sentito parlare da sempre ........ E cosa dire dell'Autostrada che collega Messina a Palermo ? (trenta e più anni di lavori) ed il raddoppio della linea ferroviaria fra queste due città a quando ? ecc. ecc.
Quanti anni dovranno passare ? Quanti "politici" dovranno essere eletti o rieletti? Io non vorrei più aspettare, anche perchè di tempo non me ne rimane molto.
Ha ragione Giangiuseppe. Sono trascorsi sei mesi dalla elezione a Sindaco della città di Palermo di Leoluca Orlando ed io penso che il bilancio “in working”, di quanto fatto fin ora, non sia per niente positivo. Sono trascorsi, quasi inutilmente, questi sei mesi, senza che niente di nuovo fosse stato fatto, senza che alcun problema fosse stato avviato a soluzione. Ci immaginavamo una svolta con l’avvento di Leoluca Orlando. “Lui il sindaco lo sa fare” fu lo slogan con cui si presentò alle elezioni ed i palermitani, che ricordarono l’esperienza di Orlando Sindaco degli anni della “primavera di Palermo”, gli dettero una valanga di voti.
RispondiEliminaMa cosa hanno visto i cittadini palermitani in questi sei mesi: hanno visto un Sindaco, con una maggioranza senza precedenti, senza idee, che tira avanti a campare, trascinandosi appresso i problemi irrisolti della vecchia Amministrazione: dalla nettezza urbana al traffico, ai problemi causati ai cittadini per gli scioperi giornalieri . E’ deprimente presentare la città ai turisti in queste condizioni, ma chiederei ad Orlando: dove è finita la Palermo, città europea, che aveva promesso ai suoi concittadini? Come si fanno venire i turisti a Palermo?. Come si possono far vedere le bellezze della nostra città zigzagando tra i cumuli di immondizia?. E dire che il problema AMIA, è un grosso problema che oltre a passare da un Sindaco all’altro, passa da un P.M. ad un atro, considerato che, ci sono anche le ruberie degli amministratori di qualunque tipo.
Pensavo tra me e me: può essere che sia appunto questa maggioranza molto larga, che provoca l’assenza di stimoli al Sindaco ed alla sua Giunta? Non si legge mai un comunicato da parte dell’Ufficio Stampa, eppure un Ufficio Stampa mi pare che il comune l’abbia. Ma qualcuno si è mai accorto che Palermo, forse, è l’unica città al mondo dove si possono ancora vedere i danni causati dai bombardamenti dell’ultima guerra mondiale: basta andare a visitare la nostra bellissima Cattedrale, da C.so Vittorio Emanuele (esattamente in Via Protonotaro) o dietro Piazza Castelnuovo (piazza Politeama) o accanto al “President Hotel”, e ancora oggi si possono vedere i danni subiti dalla città, circa 70 anni fa!. Forse qualcuno ha mai pensato a questo di togliere questo degrado?.
Non si può dire che manca il personale nella nostra città: i milleottocento operai della GESIP o i tremila ex PIP, oggi mi pare transitati alla Trinacria, si sono mai chiesti gli amministratori comunali cosa fanno?. Noi dovremmo avere una città che luccica, splendente per la pulizia, la cura del verde e la manutenzione degli edifici pubblici se queste forze lavoro fossero utilizzati. E non fu il Sindaco Orlando ad iniziare quella stagione del precariato, degli ex carcerati e poi dei LSU, che hanno firmato il contratto di lavoro da poco tempo, dopo oltre 20 anni di lavoro, dei quali non possono vantare nessun euro di contributo versato all’INPS, sebbene regolarmente pagati?.
Che il Sindaco di questa città, si dia una smossa e tenga conto di quanto proposto nel suo programma elettorale e programmi al più presto possibile le prossime attività. Non c’è più tempo!
Io non sono affatto sorpreso da questi primi sei mesi di sindacatura. Il fatto è che fino a quando ci sono i soldi, si spende e spande e tutto va bene, quando mancano quelli iniziano i dolori. In fondo in questa situazione si è trovato Cammarata, che nel suo primo quinquennio ha ottenuto risultati importanti,ma nel secondo non si è ripetuto, ma certo la sottolineatura che il nuovo Consiglio abbia approvato il bilancio 2011, almeno rende giustizia a Cammarata circa la sua gestione quanto meno contabile. Forse una cosa sola è cambiata: l'atteggiamento dei media che ad oggi su Orlando di fatto non fanno alcuna pressione. Un esempio forse banale ma significativo: Ricorderete tutti la grande pressione mediatica sulla mancata apertura del sovrappasso di viale regione siciliana all'altezza di via perpignano? si gridò allo scandalo, alla vergogna perchè mancavano gli ascensoristi. Bene, da alcune settimane il secondo sovrappasso quello all'altezza del fu motel agip,sembra completo, eppure nessuno ne parla, nessuno grida allo scandalo, nessuno cerca ascensoristi.Che forse i giornalisti non passano più da viale regione siciliana? oppure ottenuta la sconfitta di una parte politica, hanno chiuso gli occhi, o cambiato strade?
RispondiEliminaIl profeta, lui che uscendo da una immagine bianca disse a tutti, Luca il sindaco lo sa fare è stato simile al santone che dice io lo so guarire, come si fa a guarire un morto?
RispondiEliminaLui che non veniva da Marte e si era unito a coloro che volevano le dimissioni del sindaco uscente conosceva perfettamente le condizioni del malato quindi niente attenuanti.
Per una città peraltro che non ha saputo esprimere un uomo e ha dovuto ripescare un uomo di vent’anni fa.
Luca è in buona fede.
Vuole salvare Palermo?
Faccia il Sindaco veramente in una città dove il suddito si confonde col padrone e dove non esiste neppure il concetto di caos che con tutto rispetto ha fatto scervellare i filosofi utilizzi fino a chiederne il sangue tutte le risorse umane, concerti con Presidente della regione, prefetto etc, le migliori iniziative per riportare questa città alla luce.
Già abbiamo assistito a conferenze dove imprenditori erano disposti a cambiare il volto di Palermo in breve tempo.
Lui che fa? va da Santoro, a Ballarò e sa passia.
Una città che non ha un piano traffico, e che potrebbe essere gestita come un villaggio, una città che non ha regole, i mercati non vengono valorizzati.
Insomma di tutto di più. So che lui uscirà allo scoperto due anni prima della fine del mandato
Se lo fa adesso la gente dimentica.
Condivido totalmente l'articolo in oggetto. Naturalmente neanche orlando ha la bacchetta magica e non può moltiplicare i pani ed i pesci. Stando cosi le cose quasi sono contento per Ferrandelli per lo scampato pericolo. Meglio uno dei novanta alla regione che sindaco di palermo. Avrà tempo di imparare e maturare e nel frattempo sostenere Crocetta in una politica difficile e solitaria.
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