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domenica 11 novembre 2012

ALL’INDOMANI DEL VOTO

Fabrizio-Ferrandellidi Fabrizio Ferrandelli - Ammetto che l'ultimo appuntamento elettorale mi ha distolto non poco dal frequentare questa fecondo spazio, ma allo stesso tempo mi preme sottolineare il fatto che tornare a scrivere su PoliticaPrima per me è sempre un grande piacere.
Non posso negare come il confronto iniziato mesi fa con tutti gli amici della redazione sia stato fonte inesauribile di preziose suggestioni, di cui ho fatto tesoro nel delineare il mio percorso politico. Proprio a quest'ultimo proposito avverto forte la voglia di condividere ancora una volta con tutti voi alcune riflessioni su quelli che sono i nuovi scenari politici, locali e non, all'indomani delle elezioni regionali.
Sicuramente è inevitabile da parte di tutti gli attori politici avviare una riflessione – che non potrà e non vorrà esaurirsi in queste poche righe - su due dati evidenti: da un lato l'alta percentuale di astensioni, dall'altro il notevole risultato, in termini di consenso elettorale, del Movimento 5 Stelle. Sia l'uno sia l'altro aspetto possono essere letti come inevitabili conseguenze di quella deriva della politica – già tante volte sottolineata - che ha raggiunto picchi grotteschi con le ben note vicende che hanno coinvolto le giunte regionali del Lazio e della Lombardia.
Dal mio punto di vista occorre però fare anche dei distinguo. Infatti se l'astensionismo rappresenta di fatto un pericolo reale per le fondamenta stessa delle istituzioni democratiche, che mai come adesso sono apparse così realmente esautorate e prive della loro funzione di rappresentanza delle istanze della società civile, dall'altro, credo, si debba leggere il fenomeno 5 Stelle evitando i toni allarmisti – che pure l'hanno fatta da padrone in molta stampa in questi ultimi giorni -, considerando piuttosto questa nuova formazione politica per quello che rappresenta realmente, ovvero un soggetto politico nuovo, con il quale appare oggi inevitabile rapportarsi, puntando non ad una sua delegittimazione, che risulterebbe insensata e irrispettosa delle migliaia di cittadini, che pure gli hanno dato fiducia, ma ad un confronto che possa risultare il più costruttivo possibile nell'interesse del territorio e dei cittadini, che oggi siamo chiamati a rappresentare all'interno dell'Assemblea regionale. A tal fine reputo di grande importanza, anche per dare un nuovo slancio alla politica e spingerla fuori dalla marginalità alla quale è stata relegata, abbandonare ogni forma di ideologismo, il che, si badi bene, non significa abdicare alla "Sostanza" del discorso politico per auto-assumere il diritto di dire tutto e il contrario di tutto.
Occorre invece superare in maniera netta la stagione delle facili alleanze e dei trasformismi, mirando piuttosto ad un'azione sinergica delle forze politiche e alla creazione semmai di un'identità valoriale, che si riconosca in quei temi fondamentali – che oggi come non mai sono le persone stesse a suggerirci sulla base del proprio vissuto - quali la centralità del diritto al lavoro, l'abbattimento dei costi della politica, un sistema di welfare che sostenga le fasce più deboli, l'ammodernamento infrastrutturale.
Queste sono soltanto alcune delle priorità che dovranno guidare l'agenda della politica tutta, con la consapevolezza che a questa tornata elettorale non siamo stati chiamati semplicemente a sostituire un ceto dirigente con un altro, ma a produrre un ceto dirigente sano, capace e non autoreferenziale. In tal senso il 28 ottobre spero non sia stato un traguardo per nessuno, ma solo un punto di partenza.

Fabrizio Ferrandelli

11 novembre 2012




14 commenti:

  1. Abbiamo votato, abbiamo fatto le nostre scelte, abbiamo affidato il nostro destino nelle mani di chi abbiamo eletto, abbiamo fatto il nostro dovere. Adesso sono gli eletti a dover mettere in atto tutte le strategie possibili per risanare la nostra regione. Ci aspettiamo molto da loro, a prescindere dal partito o movimento di appartenza, tutti con responsabilità verso l'unico obbiettivo possibile.
    Ci dispiacerebbe molto vedere, quando saranno tutti seduti, discrepanze e modi diversi di pensare che non siano costruttivi per il bene comune. Non innamoratevi a tutti i costi della sola vostra idea.
    E' vero dobbiamo il massimo rispetto per gli eletti, tutti, che rappresentano un notevole numero di cittadini che ha votato democraticamente secondo il proprio convincimento, ma questi eletti sanno benissimo quale è il loro dovere.
    Posso non essere d'accordo sull'infinito numero di sigle che si leggeranno nel parlamento siciliano ma mi auguro, che con responsabilità si muovano per il bene primario di tutti noi.
    Adesso rappresentate i siciliani non lo dimenticate mai.
    Un mio personale in bocca al Lupo a Fabrizio per il successo veramente meritato, non deluderci.

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  2. La nuova Assemblea Regionale è composta per circa dell’70% di nuovi soggetti, a cominciare dal Presidente eletto direttamente dai Siciliani.
    Noi siciliani abbiamo contribuito a dare una forte svolta a questa terra spazzando via la vecchia classe politica, di cui non mi dilungo sui motivi che hanno indotto gli elettori a portali a rappresentanze misere in seno a Sala d’Ercole.
    Adesso, senza enfatizzare o sminuire nessuno degli eletti, sta a Voi e soprattutto a Voi giovani leve della politica, a far rinascere la Sicilia, ci sono tutte le condizioni abbiamo un Presidente che dai primi accenni di programma vuol fare una vera rivoluzione, bisogna sostenerlo in tutte le azioni che possono essere di svolta vera per questa nostra isola.
    Cose da fare cè ne sono tante, cominciate con la prima, quella che ritenete più urgente, non importa quale sarà, importante e cominciare, se è vero che la rivoluzione è già iniziata. I cittadini che non hanno votato perché disgustati dalla politica in generale, hanno sbagliato e con le Vostre azioni, presto si pentiranno di non aver partecipato alla svolta della Sicilia.
    E’ utile ricordare che questo blog non farà sconti a nessuno seguirà con attenzione tutte le iniziative dell’Assemblea, è sarà voce critica e pungolo per la Vostra attività.

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  3. Il rinnovo in questa nuova stagione politica deve essere, non quello di cambiare dirigenti e consulenti di una vecchia coalizione con altrettanti dirigenti e consulenti di quella nuova. Perché questo non è cambiamento. E’ solo togliere potere a chi ha goduto di certi privilegi sino ad oggi consegnandolo ad altri. Il neo Presidente in tutti i suoi interventi parla di cambiamento e rivoluzione, questa si fa non ripetendo le situazioni del passato.
    Bravo Ferrandelli. Sono contenta prima di tutto del tuo personale successo ed anche del rinnovo dell’Assemblea Regionale Siciliana, composta da molti giovani. E’ giustissimo quando affermi che si deve creare un ceto di dirigenti sani e capaci. Abbiamo bisogno, no di soggetti che parlano di politica e poi fanno poco, ma di Politici che sanno stare tra la persone raccogliere i loro bisogni e portarli nei palazzi istituzionali.
    Crocetta, sembra che voglia intraprendere questo modo di fare politica e tu che hai esperienza nel sociale puoi meglio di altri, avvicinandoti alle gente, fare una buona politica.
    Auguri di un Buon Lavoro.

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  4. E’ con grande piacere che rivediamo in questo blog Fabrizio Ferrandelli, che si trova a rappresentare il popolo siciliano e che aspettavamo, per confrontarci sui problemi che interessano e riguardano tutti i siciliani. E per prima cosa gli porgiamo le congratulazioni per il successo ottenuto, che per noi ha rappresentato anche segnale di rinnovamento e ringiovanimento della nostra classe politica.

    Ma passiamo subito a commentare l’articolo scritto da Fabrizio, su tre punti che, per me, sono molto importanti ed essenziali:
    1) quando dice che è necessario “per dare un nuovo slancio alla politica, e spingerla fuori dalla marginalità alla quale è stata relegata, occorre abbandonare ogni forma di ideologismo”, che non significa affatto rinnegare i valori ai quali abbiamo sempre creduto, e che ognuno porta con se ma, semmai, in una nuova stagione che sta per iniziare, portare gli altri a condividerli, in un programma serio e legittimo di governo che abbia la fiducia dell’Assemblea Regionale Siciliana;
    2) superare la stagione delle facili alleanze e dei trasformismi, che dobbiamo ritenere chiusa per sempre. Qualora non si trovasse l’accordo su punti essenziali del programma concordato, meglio andare subito a nuove elezioni, come il Presidente Crocetta ha detto più volte nel corso della campagna elettorale, piuttosto che ridursi a fare squallidi compromessi.
    3) Temi programmatici: quali la centralità del diritto al lavoro, l'abbattimento dei costi della politica, un sistema di welfare che sostenga le fasce più deboli, l'ammodernamento infrastrutturale.

    Sul tema del welfare, in un momento in cui il governo centrale sta tagliando tutto, è necessario fare una legge ad hoc, per non lasciare nel più completo abbandono le classi deboli della nostra regione. Bisogna tornare, su questo punto, ai tempi del ’86, quando la Sicilia fece la legge n.81 (che ancora ricordano tutti) , che fu una legge antesignana, presa come base di lavoro dalle altre regioni d’Italia per fare le leggi sul welfare, ed anche la legge nazionale, la 328/2000 (fatta 16 anni dopo), ne fa largo uso. Ciò a dimostrazione del fatto che i siciliani, quando si mettono a fare qualcosa di serio, sono i primi della classe.

    E’altresì essenziale la centralità del diritto al lavoro (specie dei giovani), dove sappiamo che la disoccupazione in Sicilia ha raggiunto soglie di primato europeo, così come in Europa è ultima per le infrastrutture in genere, e ferroviarie in particolare, dove siamo ancora a binario unico nel tratto ferroviario (importante per la Sicilia) della Palermo Messina, mentre dei “treni veloci” nemmeno se ne parla. Occorre dire subito a Monti che non ci serve il Ponte sullo stretto ma, in Sicilia, abbiamo cose più importanti cui pensare. Grazie Fabrizio e buon lavoro!



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  5. Quando incontro Fabrizio anche sugli schermi e come incontrare un amico od un parente. Nel ribadire le mie falicitazioni sia per lui che per Crocetta, sicuro che nel palazzo sono entrate finalmente persone perbene in sinergia con i ragazzi di cinquestelle. I primi passi del presidente Crocetta sono entusiasmanti e lasciano ben sperare per il futuro. Naturalmente sono presenti in assemblea vecchi rottami(anche se giovani anagraficamente) della vecchia politica clientelare, sciatta e senza ideali. Anche non volendo fare nomi e cognomi il PID al completo rappresenta tutto ciò, come alcuni nostalgici di Lombardo, Micciche e qualcosa si trova anche nell'UDC. Con tutte queste vecchie cariatidi vi dovete confrontare e spero non vi farete condizionare, anche perchè ormai gli elettori guardano con occhio non più benevolo e tollerante, soprattutto se si tratta di sprechi, privilegi e nepotismi. Mi fa piacere che Fabrizio guardi ai ragazzi di cinquestelle con rispetto, perchè sicuramente essi rappresentano l'anelito di rinovamento e di speranza ed una spina nel fianco per i cialtroni. Se le forze oscure che tuttavia sono presenti in parlamento vi vorranno condizionare e non vi faranno lavorare onestamente, ha fatto bene Crocetta a dire che in tal caso si ritorna a votare. State sicuri che questa volta avrete la maggioranza assoluta. Buon lavoro.

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  6. Caro Fabrizio, intanto congratulazioni vivissime per l’ottimo risultato elettorale. Tenuto conto che eri alla tua prima competizione per le regionali (quelle siciliane, mica quelle per la “repubblica delle banane”), ti sei dimostrato davvero quello che si dice “un giovane leone”. Questo per me è motivo di grande orgoglio e soddisfazione, e certamente anche per tutti gli amici e simpatizzanti di questo blog.
    La tua dichiarazione di intenti alla vigilia del tuo prossimo insediamento all’ARS la sottoscrivo pienamente.E’ anche in piena sintonia con il “manifesto non scritto” del nostro blog. Sono certo che non verrai meno agli impegni che liberamente hai preso con i tuoi elettori, e che altrettanto liberamente abbiamo preso anche noi con te. Non ci deluderai. Come te non ”molleremo” l’attenzione e l’impegno per i valori e le proposte di cui tutti abbiamo bisogno per uscire dalla palude in cui siamo impantanati.
    Condivido la tua preoccupazione per le ombre addensate sulla volontà di fare finalmente una buona politica, a causa del forte astensionismo, della novità M5S e della crisi dei partiti uscenti. La tua indicazione di dialogare con (quasi) tutti, mi sembra per davvero quella più razionale e saggia.
    In bocca al lupo. Siamo tutti con te

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  7. Caro Fabrizio, ho seguito con il batticuore gli ultimi risultati elettorali, la tua riuscita è stata una grande gioia per me! Ora, leggo la tua analisi e le tue impressioni post elettorali, che condivido pienamente. Ritornano gli impegni e le speranze del giovane leone di sempre. C'è una bella battaglia da fare!Auguri!

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  8. Fabrizio Ferrandelli,uno di noi .
    Non mi va di metterla in politica,una pronessa ed un semi-impegno mi sento di chiederla a Fabrizio,e cioe' vorrei che continuasse a scrivere su PoliticaPrima cosi' da renderci partecipi ed un po' protagonisti di cio'che riguarda la vita e le attivita' all'interno di un'assemblea che fino ad oggi ha tenuto tutti distanti ed esclusi .

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  9. Le elezioni sono già passate ed uno di noi di PoliticaPrima siede tra i banchi dell'assemblea regionale.
    Banchi che sono pieni di giovani a prescindere dall'età, pieni di voglia di fare e di dimostrare che una nuova politica in Sicilia è possibile.
    Vai Fabrizio vai, e sappi che noi saremo qui per stimolarti e darti il nostro aiuto nella tua e nella nostra missione.
    In bocca al lupo a te e a PoliticaPrima

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  10. Caro Ferrandelli, non posso sottrarmi alle felicitazioni, che faccio con grande piacere e augurare buon lavoro, di cui c'è tanto bisogno: in un mio prossimo intervento, porrò alcune questioni che mi sembrano fondamentali, per uno dei tanti punti di avvio, sulla questione del tasso di cultura necessario, non solo per governare, ma anche per generare,nuova moralità e nuovo spirito di cittadinanza: la questione del Cerisdi e quella di Palazzo Riso. Intanto consideri la possibilità di fare entrare in disuso l'anacronistico titolo di onorevole, sostituibile, con quello più prestigioso e moderno di deputato. Cordialità. FGM

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  11. Devo fare ammenda per una mia imprecisione nel commento di ieri.Un amico stamattina mi faceva notare che, in verità, Fabrizio si era già candidato alle elezioni regionali del 2002 nella lista Borsellino Presidente. Quell'avventura purtroppo non andò bene. Questa invece è andata davvero alla grande. La mia dimenticanza, comunque, esalta ancora di più lo spessore di Fabrizio Ferrandelli. Vuol dire che lui, non solo viene da lontano nonostante la giovane età, ma anche che è cresciuto politicamente in misura esponenziale, e che pertanto possiede una determinazione tenace del tipo "chi non molla, la vince". Rinnovo gli auguri di crescenti successi per te, per il nostro blog e per tutta la nostra Sicilia.

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  12. Per chi ci ha creduto, con Fabrizio Ferrandelli, alla fine ha vinto la sua scommessa. E ora, come si diceva una volta, "al lavoro e alla lotta"per rivoltare la Sicilia come un calzino ed impegnarsi per il riscatto morale e sociale di questa nostra meravigliosa terra. Buon Lavoro Fabrizio

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  13. Una grande soddisfazione. Un grande risultato. Abbiamo fatte delle scelte con coraggio e alla luce del sole. Come si fa quando si crede in qualcosa e in qualcuno e come è giusto fare quando c'è passione per la Politica. Abbiamo condiviso un progetto, un percorso di cambiamento, una speranza per il futuro di questa terra. Adesso c'è tanto da lavorare, c'è tanto tempo per ricostruire. Auguri Fabrizio, auguri per il tuo impegno e auguri a tutti noi. A presto e sempre avanti!

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