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mercoledì 3 ottobre 2012

AAA – CERCASI POLITICI DISPERATAMENTE

Pasquale-NevoneAlle elezioni regionali siciliane 2012 ormai mancano poco più di una ventina di giorni. A quelle politiche 2013, invece, circa sei mesi. Entrambe le scadenze, diciamoci la verità, hanno lo stesso denominatore comune:
sono “artefatte”, cioè, “fatte proprio ad arte” con queste scadenze dalla casta dei deputati uscenti per trovare il modo e i tempi più adatti a favorire la rielezione del maggior numero possibile di loro e soprattutto la riconferma più massiccia possibile dei consensi per i partiti attuali e le loro classi dirigenti. Avevano ed hanno ancora bisogno di tempo per inventarsi un “maquillage”, un nuovo volto esteticamente, quindi solo esteriormente, appena accettabile, secondo le loro attese, dagli elettori.
Le predette elezioni, infatti, se ci fossimo trovati in una democrazia compiuta e matura si sarebbero dovute svolgere al momento dovuto, cioè quando il governo in carica avesse perso irrimediabilmente la sua originaria maggioranza data dagli elettori. Quindi, in Sicilia nel 2010 e alle nazionali nel 2011. È in quel momento che i paesi veramente civili e democratici corrono subito di nuovo alle urne, e votano finché il “ferro è ancora caldo”, finché le ragioni e i torti appaiano con la massima evidenza. E invece no. Il potere uscente ha avuto ed ha tuttora terrore del voto popolare. Le recenti amministrative italiane del trascorso maggio 2012, infatti, hanno confermato a chiare lettere che anche gli italiani, forse, sono capaci di avere il coraggio di azzerare partiti e politici stagionati e di rimescolare le carte, nonché anche di provare strade e persone nuove.
Sono convinto che tutto l’arco dei partiti uscenti , dal PD al PDL, sono ormai irrimediabilmente screditati davanti all’opinione pubblica. Il Pdl e la Lega, perché con una stragrande maggioranza assoluta parlamentare (oltre 100 voti in più) non è riuscita a governare. Il PD e l’UDC, l’unica opposizione alternativa al governo, hanno rinunciato alle elezioni politiche immediate che le avrebbero sicuramente premiate (allora) in virtù della difesa del superiore interesse della nazione che spettava per dovere a loro, e che invece hanno delegato ad un tecnico, dimostrando platealmente di non essere in grado di governare. SEL e IDV, invece, hanno continuato a fare solo quello che fanno da sempre: polemiche velenose e distruttive nei confronti di tutto e di tutti; programmi concreti e sostenibili, invece, nessuno.
Dunque, da questo è nato l’inevitabile “Commissariamento” della politica italiana. Tutti i partiti e i loro “Dominus” si sono rivelati incapaci, cialtroni, dei pugili suonati, inaffidabili, non credibili. Dopo quasi un anno dal loro commissariamento non hanno fatto un passo avanti nella ripresa della proposta politica e nella offerta di nuovi leader. Era ed è ovvio per tutti, per qualunque uomo comune della strada, figuriamoci per il sistema politico-economico internazionale (Europeo e mondiale), che la rappresentanza politica italiana, se un anno fa era “malata”, adesso è “morta”.
Il governo tecnico di Monti oggi e domani non ha alternative politiche, e pertanto per il momento è “condannato” a continuare a governare. Il primato della politica non ha attualmente gambe su cui riprendere a camminare. Quindi, ai tecnici il potere, mentre alla società civile il compito di concepire e partorire nuovi contenitori e modalità di rappresentanza politica, ma soprattutto di darci nuovi politici, cioè uomini nuovi dotati di naturale passione e capacità politica e di un forte spirito di servizio allo stato. Insomma, cercasi politici disperatamente.
PASQUALE NEVONE
03 ottobre 2012




9 commenti:

  1. Caro Pasquale è lodevole sperare ancora di trovare i politici. Dopo fiorito un crisantemo sulla tomba della politica italiana, sale sulle ferite dei cittadini. Naturalmente Fiorito rappresenta l'ultima punta di diamante dei cialtroni. Però come vedi l'asticella della melma viene sempre spostata in basso e non sappiamo quando arriveremo in fondo e quindi al tracollo sociale. Ormai è palese che il problema più grave sono proprio gli "impolitici ladroni". Ma quello che è grave che nessuno fa niente. Per impedire a questi nuovi "lanzichenecchi" di nuocere sarebbe meglio che un governo autoritario abolisse almeno 3 livelli di governo, regioni, province, circoscrizioni. La presenza di questi ladri, grassi, grossi e sfrontati che un avv. Taormina qualsiasi li tirerà fuori dal carcere dopo qualche giorno. Poi del resto si prepara una nuova amnistia. Ma quello che è sorprendente che nessuno si indgna più. Come se mancassero le forze per reagire. Ma intanto ci aumentano l'irpef, l'imu, la tarsu e noi ormai facciamo spaventose rinuncie per finanziare un milione di personaggi come fiorito, lusi, belsito etc. Francamente insopportabile. Ormai se il governo non interviene dovremmo attuare lo sciopero fiscale, in alternativa ai forconi. Pur tuttavia il 28 ott. i siciliani potranno dimostrare se hanno gli attributi ed in primavera la resa dei conti. In questo momento vedo 3 possibilità che possano alimentare un minimo di riscossa rispetto agli impresentabili. Monti, Renzi, Grillo. Dopo di loro il diluvio. Concludo con le parole di Foscolo..."il sacrificio della patria è consumato, tutto è perduto e la vita seppure ne verrà concessa...non ci resterà che per piangere la nostra sciagura e la nostra infamia".

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  2. L'ultima considerazione è molto triste, per quanto sostanzialmente vera. Io ritengo che la ricetta Monti non sia quella giusta per rilanciare il paese, nè in senso economico, nè in nessun altro senso. I dati sono chiari, la responsabilità non è ovviamente riconducibile in larga misura al governo attuale, ma la disoccupazione in Italia è al massimo storico e non smette di crescere, le aziende chiudono a ritmo serrato, sia le medie che le piccole, i servizi offerti dagli enti pubblici sono al minimo, le retribuzioni calano mentre i prezzi continuano a salire. La ricetta Monti è, e continuerà ad essere anche nella prossima legislatura, quella della compressione dei diritti, della precarizzazione, del taglio dei servizi pubblici, del dissesto ambientale, etc...proprio perchè è questo che dai tecnici ci si aspetta. L'italia è infatti un'azienda piena di debiti, ed il ruolo di questo Governo è principalmente quello di assicurare la solvibilità dell'Italia e le entrate a questi creditori, che in buona parte sono gli stessi che questa crisi l'hanno causata e che hanno indirettamente o direttamente chiesto e ricevuto aiuti pubblici per finanziarsi o ricapitalizzarsi. La classe politica tutta è incapace di creare o anche solo cercare alternative a questo sistema. Non commento la situazione del pdl poichè non si tratta di un vero partito, ma di una accozzaglia di comparse ai piedi di un gangster-ciarlatano, incapace di offrire un qualsivoglia spunto politico. L'Udc ha abbracciato pienamente il progetto monti, cercando di cavalcarne l'onda, e non offrendo nulla di più che tale sbandierato appoggio. Il pd è combattuto tra una linea filomontiana e la ricerca di qualcosa di vagamente alternativo ma molto mal delineato, nonchè difficile da attuare se l'udc, come credo si mostrerà disponibile solo ad un sopstegno ad un governo monti bis; purtroppo il pd è l'unico vero "partito" italiano, e solo per mancanza di concorrenti rimane il più forte, ed in ogni caso si pone in continuità assoluta con l'esperienza politica (fallimentare) degli ultimi anni. A sinistra del pd, troviamo sel, fds, verdi ed idv, che sembrano tanti nani intenti a coltivare il proprio orticello, blando ma redditizio (per loro); hanno posizioni sostanzialmente identiche, tuttavia sono allegramente divisi, perdenti e scontenti, pronti a parlare e giudicare da un immaginario pulpito, pur non volendo fare alcuno sforzo per offrire un'alternativa di voto concreta. Eppure, se fossero uniti in un progetto comune avrebbero praterie di voti da pescare, poichè una buona fetta di italiani non è rimasta estasiata da Monti, e si è resa consapevole della necessità di un'alternativa. In tale prateria pesca il m5s, che ha un problema di democrazia interna grande quanto una casa, che sbiadisce su base locale ma pare insormontabile a livello nazionale, ma nonostante tutto ha già doppiato i voti dei decrepiti di pietro & c., a differenza dei quali può anche vantare una proposta programmatica meglio articolata.
    Mi sono dilungato, ma concludo dicendo che questa classe politica (tutta), non è in grado di offrire un bel nulla di innovativo, è destinata a sprofondare nella sua incapacità, ed il rischio è grande: se infatti non prende coscienza del dovere di farsi da parte, lasciando l'iniziativa alla società civile (come nell'articolo), potrebbe definitivamente portare con sè il declino delle istituzioni democratiche come storicamente concepite...ed in sostanza l'imposizione di un commissariamento tecnico perpetuo

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  3. Ho scritto al posto di qualcuno3 ottobre 2012 alle ore 15:52

    Tutti arrabiatissimi,tutti indignatissimi ,tutti pronti a rivolte cruentissime , tutti stanchissimi di sopportare l'insopportabile.
    Allors che fare ?
    Io un'idea l'avrei e vorrei sottoporvela .
    Che ne direste se tutti gli indignatissimi etc..etc..
    cosi' come facciamo per le badanti dei nostri genitori ,o per gli stagionali in agricoltura o gli operai di certe acciaierie , ci rivolgessimo agli extracomunitari a basso costo per portare avanti le nostre proteste fermissime ?
    Potremmo far fare a loro per conto nostro manifestazioni rumorose al limite della rivolta o anche oltre,potremmo fargli fare lo sciopero della fame a posto nostro , potremmo volendo estramizzare farli cospargere di benzina a trasformarli in torce umane ,ovviamente sempre a posto nostro, ricordate la cecoslovacchia ? Pero' quel tizio era proprio Cecoslovacco.
    Potremmo far fare anche attivita' politica a posto nostro, riunioni ed incontro a posto nostro .
    Insomma noi Italiani potremmo fare grandi cose se trovassimo gente al posto nostro.

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    1. ma devi dare anche la cittadinanza ai poveri estracomunitari, non credi o vuoi fare tutto nell'anonimato.

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    2. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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    3. Scusate, a me sembra evidente che il commento che vi ha fatto tanto arrabiare non sia assolutamente un attacco contro gli extracomunitari, ma una critica al lassismo e all'ignavia di noi italiani. Come si fa a non capirlo???

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    4. La libertà di espressione in questo blog è garantita dal fatto che non c'è controllo preventivo nè registrazione, ma non possono essere accettati commenti gratuitamente offensivi e stupidi. Come quello dell'extra comunitaro, il quale probabilmente non ha capito lo spirito assolutamente critico nei confronti di noi italiani e non contro gli extra comunitari.

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  4. Comunque la si giudichi, la magistratura, caro Pino Vullo, ha dato subito un risposta fortissima: Fiorito è in galera, e non credo che ne uscirà a breve. Così come un altro (e nuovo) personaggio assurto oggi alle cronache nazionali, l'esattore bancarottiere Francese è anch'egli in galera per avere rubato con la Tributi Italia s.p.a. 100 milioni ad oltre 400 Comuni. Si teme che dal 1° gennaio 2013, quando con l'entrata in vigore dei decreti sul federalismo fiscale Equitalia (che comunque è un ente pubblico statale)verrà sostituito nella riscosione delle tasse locali da circa 83 società private come la predetta esattoria, tutti gli oltre 8.000 comuni saranno a rischio finanziario. E già, caro Pino,l'asticella della melma si alza ogni giorno sempre più in alto, e quindi purtroppo in quantità industriale.
    Con altrettanta convinzione sottoscrivo l'allaemre di Ettore Volpe: se non fermiamo il declino della politica andranno in forte rischio di stabilità le stesse istituzioni democratiche,con le conseguenze che tutti possiamo facilmente immaginare sulla deriva etica e materiale del corpo sociale.
    Pur tuttavia, intravedo che tutti e tre (io, Pino ed Ettore), pur essendo amareggiati per l'assistere all'agonia di questa classe politica uscente, siamo convinti che "non può finire così", cioè gli italiani (e i siciliani), almeno quelli che andremo a votare con spirito libero e responsabile,daranno un segnale forte di cambiamento. Ne sono sicuro. Gli scandali nelle Regioni, nei partiti e nelle imprese sono talmente macroscopici e dilaganti che nessuno, penso, potrà seriamente considerare di astenersi.
    I partiti lo sanno: per questo non riescono a fare la riforma elettorale.
    Riguardo a quale partito e uomo politico votare, ancora oggi (è incredibile dirlo) è troppo presto: aprile 2013 sembra lontano anni luce. Da oggi ad allora, sicuramente agli italiani verrà proposto un nuovo soggetto politico ed una squadra di governo all'altezza del Paese e meritevole del suffragio convinto della maggioranza degli elettori.
    Dobbiamo avere soltanto ancora un pò di pazienza.
    Nel frattempo, alle regionali in Sicilia a fine mese e fra 3 mesi nel Lazio, andiamo tutti a votare, con libertà e fiducia. Nessuno deve astenersi. Chi lo fà dà spazio e vita ai distruttori del nostro futuro.

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  5. La cosa deludente di queste liste elettorali è stata la ricerca disperata di donne da sacrificare. Per chiudere le liste cercavano le tappa buche. Sono stata chiamata da tre partiti diversi, tutti mi hanno chiesto di mettermi in lista, ho ricevuto telefonate anche la notte prima della consegna delle liste. Era chiaro che avevano bisogno di donne per evitare di pagare la penale prevista dalla legge.Era chiara l'intenzione e lontana anni luce la volontà di metterne qualcuna nel listino e farla eleggere. Donne in lista! Donne entrate in politica! Ma per carità, rimanete a casa a lavare, stirare, cucinare e ad accudire alla prole!!!

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