di Sergio Volpe - I lavoratori della Gesip di Palermo sono arrivati al capolinea. La società creata nel 2001 dal Comune e da Italia Lavoro, l’agenzia del Ministero del Lavoro per lo sviluppo dei servizi a favore dell’occupazione, è, con molte probabilità, destinata a chiudere.
In una città e una Sicilia senza più energia e senza neppure un'anima. Dove circa 2000 famiglie vivono un dramma, un qualcosa che somiglia al fine vita, ma in assoluta solitudine e senza un minimo di solidarietà. Quasi un’altra Fiat di Termini Imerese. Un’agonia durata anni, dietro a promesse fasulle e governanti imbelli. E così tante altre realtà e tanti altri lavoratori abbandonati.
Nessuno accanto a loro, né politici né sindacati e neppure comuni cittadini, e nemmeno gli altri lavoratori. Neppure le migliaia di senza lavoro e di senza speranza, anzi, se vogliamo dirla tutta, Palermo gufa contro di loro. L'esercito dei disperati forse tifa contro in quanto si dice che “aver compagni al duolo allevia la pena”. Ma questo in fondo è spiegabile. Quello che invece è insopportabile è la presa di distanza e l’indifferenza di tutti i politici palermitani che invece di unirsi al Sindaco per fare fronte comune a difesa di questi concittadini, al solo fine di far fallire la solitaria e disperata azione di Leoluca Orlando, si spendono, per quello che possono, contro quasi duemila famiglie di questa città.
Per me è davvero indecente vedere Palermo sporcata da improponibili poster 3 metri x 6 con i faccioni sorridenti di un intera classe politica inetta e fallita, che butta così milioni di euro in mega manifesti ed in oceaniche cene mentre la gente muore disperata. Per quanto mi riguarda, mi unirò ai lavoratori Gesip nelle prossime manifestazioni, suggerendo loro se mi sarà possibile di non bloccare il traffico urbano, ma di bloccare, invece, i luoghi dove ci sono i grandi interessi, nelle sale ovattate dove si riuniscono i potenti, dove si tirano le fila.
E vorrei inoltre ricordare ai palermitani che liquidati i lavoratori Gesip, toccherà a quelli delle società partecipate e poi a quelli degli enti locali e poi e poi… ancora senza fine. Per concludere io sto con il sindaco e con i lavoratori Gesip, così come mi sento di abbracciare gli altri lavoratori siciliani che vagano abbandonati da una classe politica incapace di salvaguardare il lavoro e le poche realtà industriali ed economiche siciliane. Quella classe politica capace di garantire solo se stessa.
SERGIO VOLPE13 SETTEMBRE 2012
P.S.
“Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti,
e io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
e non c’era rimasto nessuno a protestare”.
(Bertold Brecht)
Sono pienamente d'accordo con Sergio.
RispondiEliminaPrima di ogni polemica e difesa del proprio credo politico deve primeggiare la solidarietà verso persone (1.800) che stanno perdendo il loro posto di lavoro, quasi per tutti l'unico reddito in famiglia.
In secondo luogo, è deprimente, direi offensivo, che i politici palermitani (comprersi i candidati a governatore o a deputato), di destra e di sinistra, non dicono una parola di solidarietà e speranza, non esprimono un progetto di salvataggio di questi posti di lavoro perchè sanno di essere responsabili di avere dilapidato il denaro pubblico.
Ma, caro Sergio, permettimi di sottolineare che la stessa cosa succede in Sicilia con Fiat di Termini Imerese, Wind Jet, ST Microelectronics di Catania, Centri commerciali (Migliore, Despar,Livorsi, Coop), Aziende private e pubblica di trasporti con bus, etc.. Ma anche in Italia con Alcoa, Ilva, Golden Lady, oggi perfino la Fiat ha fatto risentire la sua voce su un disimpegno totale dall'Italia.
Cosa vuol dire tutto ciò? Forse che adesso la priorità deve essere data non a provvedimenti tampone, ma ad un nuovo modello sociale ed economico sostenibile con le entrate pubbliche realmente conseguite e conseguibili.
Dobbiamo vivere (tutti) con i soldi che abbiamo a disposizione (pochi), e non con la demagogia (tantissima).
..."gli altri lavoratori siciliani che vagano abbandonati da una classe politica incapace di salvaguardare il lavoro"...
RispondiEliminaQuesto articolo, regalatoci da Sergio Volpe, che si dà purtroppo con molta parsimonia, non è soltanto buono. E' qualcosa di più. Ha il senso e il carattere della descrizione di un'epopea. Con la sua visione d'insieme, del dramma sociale, di una città e con lo spaccato della impotenza dei singoli...
La prima frase - che ho estrapolato - ha un sapore dantesco, con quelle "anime perse" che vagano senza fine, senza più fini.
Questo 'blog', del quale dobbiamo dir grazie soprattutto a Giangiuseppe Gattuso, ci sta regalando esternazioni intense, talvolta commoventi, sempre più vere!
E sento che è vicino il momento nel quale dalle enunciazioni di principio (pur importanti) si passerà a iniziative concrete. Volpe qui ne prefigura la imminente presenza.
Approfitto di questa emozionante occasione per ringraziare la quasi ventina di 'bloggers' che, avent'ieri, in casa mia, onorandomi della loro presenza, hanno dato vita a un dibattito costruttivo e partecipato.
Grazie a tutti e lunga vita a "PoliticaPrima".
Tutti pensano ai lavoratori della GESIP che sicuramente rispetto perchè il lavoro è un diritto di tutti.Volgo il pensiero alle famiglie e al loro logorio mentale dinanzi a tale gravoso avvenimento dietro alla quale stanno le basi della sopravvivenza.Rispetto il fare concitato di questi lavoratori in un momento di profonda crisi come quella che stiamo vivendo.Ma ora voglio innalzare la voce a favore di noi insegnanti della scuola dell'infanzia ,rimaste per un intero anno senza lavoro a penare libere forzatamente nella speranza di qualche incarico.Sconosco l'evolversi della situazione per l'anno scolastico che stà per presentarsi,ma tengo a sottolineare che siamo arrivati ad un capolinea.Sono nauseata di questo singolo ribollire di animi speranzosi solo di appropriarsi di un singolo diritto dopo anni e anni di duro lavoro, attese, accodate in graduatorie secolari.Le lotte si avviano e si mobilitano,ma i diritti vengono imbalsamati da forzati fermi.Se in giro lo scetticismo riguardo gli aiuti delle classi politiche aumenta, non ci sconvolga più di tanto.Siamo arrivati ad un capolinea..Basta innalzare torri su terreni franosi,basta illusioni costruite su false promesse,vogliamo concretezze e verità.
RispondiEliminaCaro Sergio ammiro il tuo afflato solidaristico per gesip e Orlando. Il sindaco leoluca ed i lavoratori gesip "fanno scrusciu" perchè, il sindaco si sta giocando la faccia per le promesse elettorali improbabili fatte. I lavoratori bloccano il traffico e la città ed i media sono costretti a parlarne come se la gesip fosse più importante della FIAT. Ma la fiat produceva qualcosa per il mercato, gesip cosa produce? Perchè per gli 8 mila della formazione professionale, cefop fallito), nessuno dice niente? Forse perchè nessuno blocca la città e non provocano disagi ai cittadini ? Ma se quelli della formazione non percepiscono lo stipendio e nel frattempo non riescono a pagare il mutuo della casa e vivono nella disperazione silenziosa, e nelle famiglie ci sono realtà incoffessabili solo per pudore! Ma ormai abbiamo capito che la verità sta solo sui mass-media...perciò mettiamo a ferro e fuoco la città. Più vedo la città invasa dalla cartellonistica e dai visi degli onorevoli sorridenti, agli operai, ai ragazzi di cinque stelle ed agli studenti tocca strngere i denti. E' veramente stridente l'assenza di un manifesto che sia uno dei ragazzi di grillo...che sia questa la migliore e povera e pulita strategia elettorale ??
RispondiEliminaQuello che più colpisce della vicenda Gesip è l'assoluta avversione che nei confronti di costoro manifesta la quasi totalità della cittadinanza palermitana. Li chiamano fannulloni, delinquenti, pensiamo alla gente per bene che non lavora, dicono, quasi a manifestare uno spirito bieco di rivalsa tra disperati. Io non conosco personalmente tutti i lavoratori della gesip, ce ne saranno di validi e meno validi, ma l'assenza di solidarietà nei confronti loro e delle loro famiglie è un pugno allo stomaco. L'altro giorno leggevo i dati sull'agonia di palermo, con tante storiche aziende in crisi e migliaia di lavoratori licenziati; ora la marea lascia per strada anche quelli della Gesip, poi a chi toccherà? Se la colpa di questa gente è stata protestare facendo troppo rumore, allora io penso che ne abbiano fatto anche poco; mi mette molta più tristezza stare a guardare la gente sull'orlo del baratro che sta giorni e giorni a fremere per l'uscita del nuovo iphone o che altro.
RispondiEliminaHo letto ed apprezzato tantissimo.
RispondiEliminaRitengo che se il mondo del lavoro nel suo complesso fosse unito le cose andrebbero diversamente .
Se gli operai Fiat avessero avuto a fianco gli operai Gesip e gli operatori della formazione e gli insegnanti e gli studenti tutto sarebbe andato diversamente .
Invece purtroppo ci cpmportiamo tutti come i ''POLLI DI RENZO'' ,e chi comanda gode.
ho letto l'articolo, ma voglio ricordare a volpe che non esiste solo la gesip, inoltre dei 2000 gesip 1600 hanno un doppio lavoro visto che a protestare sono solo 100 max 200
RispondiEliminasembra che molti della gesip non abbiano proprio la fedina penale immacolata. uno è il fratello di ginu u mitra
EliminaCaro "mi sono rotto", intanto sarebbe più carino se si presentasse con nome e cognome. Per quanto riguarda l'articolo di Volpe, è chiarissima l'intenzione dell'autore: fare un appello alla città e ai siciliani perchè si svegli di fronte al disatro di migliaia di lavoratori che si stanno ritrovando senza lavoro e senza salario. In buona sostanza è una condanna della classe politica e non solo di fronte ad una situazione sociale drammatica. E i lavoratori della Gesip (con la fedina penale pulita o meno e con il doppio lavoro.... vedremo) sono una parte del problema che affligge Palermo e la Sicilia, e, come dice benissimo Volpe, da nessun candidato si sentono voci di conforto nè di impegno a favore di questa vergognosa situazione.
EliminaSergio hai superato te stesso, hai saputo esternare col tuo pensiero tutta la coerenza della tua persona, a volte offuscata da scelte che personalmento ho considerato inopportune. Conosco le tue grandi potenzialità umane e politiche e mi dispiaccio di vederle impegnate in ruoli marginali.
RispondiEliminaDevo però constatare ancora una volta che la "Casta" tiene ai margini soggetti come te, perchè consapevole di non potere reggere minimamente alcun confronto.
Pertanto non pensare che il tuo tempo politico sia finito, forse sta nascendo proprio adesso, col tuo nuovo coraggio e con una coerenza che da oggi caratterizzerà ogni tua iniziativa a qualunque costo.
Auguri da Calogero Moscarelli
Difficile commentare il tuo articolo! difficile perché mi vengono i brividi caro Sergio. Hai ragione, che fine faranno tutti questi operai! Pensa, anche i braccianti forestali che ancora non sono stati pagati dal mese di giugno, ed Assessori che dicono di aver trovato i soldi "10 giorni di assunzione , vergogna" quale futuro si prospetta per questa terra oggi, terra di conquista e di INCAPACI! Operai Gesip, operai forestali, lavoratori asu, operai fiat ecc... ecc.... ad oggi nessuno ne parla . Tutti ne approfittano autoaccusandosi sulle malefatte! Tutti accusano tutti di incapacità di amministrare, di gestire, di governare; nessuna soluzione; nessun dibattito serio; nessun imbarazzo, semplicemente poi si vedrà. NOI abbiamo il dovere di capire, e di far riflettere tutti i candidati che su questi argomenti si trovi insieme una soluzione comune e condivisa, che renda alto il primato della Politica quella con la P maiuscola . Vorrei aggiungere, rispetto assoluto per tutti i lavoratori che svolgano le proprie funzioni e i loro compiti con onestà e legalità.
RispondiEliminaOttenere dai cittadini solidarietà per i dipendenti GESIP è molto difficile.
RispondiElimina1. Nel sentire collettivo questi 1800 lavoratori sono stati assunti sulla base di due requisiti:
-fedina penale sporca;
-raccomandazione politica.
2. Molti di questi lavoratori non svolgono bene il proprio lavoro, o non lo svolgono proprio.
3. Scelgono un modo di manifestare violento: incendiare i cassonetti, costringere le forze dell'ordine a reagire.(Una mia collega è stata anche violentemente strattonata, mentre tentava di tornare a casa).
La colpa di chi è?
Sicuramente di certa politica che ha creato il sistema clientelare che sta alla base di GESIP.
Ma siamo sicuri che tali lavoratori non c'entrino nulla?
Perchè i fannulloni (non tutti) non svolgono le proprie mansioni a dovere?
Perchè i loro colleghi che, al contrario, lavorano, girano la faccia davanti ad un collega fannullone?
Perchè girando per la città o entrando negli uffici pubblici, non si avverte alcuna differenza rispetto a quando i lavoratori GESIP erano in servizio?
Avere solidarietà dai Palermitani è molto difficile!!!
Personalmente ero con gli operai FIAT quando hanno occupato il comune di Termini Imerese. Ho avuto modo di trattare dei problemi FIAT,NOKIA, nonche delle aziende del siracusano che chiudono in Sicilia per riaprire all'estero.
Ma non scenderò in piazza per Gesip!!! Al momento la loro non sembra una manifestazione, ma un ricatto!!
Mi permetto di suggerire io una forma di manifestazione: che tutti i dipendenti GESIP, tornino a lavorare per trenta giorni senza stipendio e facciano vedere a tutti noi cittadini che abbiamo davvero bisogno di loro! Che la loro presenza, in termini di servizi, si avverta! Che la GESIP non è soltanto un carrozzone politico, che grava sulle tasche di tutti i cittadini!
Fatto questo, scenderò anche io a protestare per i "lavoratori" GESIP!!!
Basterebbe anche che tutti i lavoratori gesip e non gesip andassero a lavorare gratuitamente per un paio di mesi e tutto si sanerebbe.
RispondiEliminami piacerebbe che lavorasse gratuitamente anche il mio dentista da cui non posso andare, ma lui non ne vuole sapere.
Anonimo saremmo curiosi di sapere chi cacchio sei. ma in fondo non ci interessa tanto sei nessuno.
EliminaCondivido in pieno l'articolo del Sig Sergio Volpe, ma non ci dimentichiamo che nella sola citta' di palermo dal 2008 ad oggi hanno chiuso i battenti otto e dico otto concessionari
RispondiEliminadi autovetture con conseguente perdita di lavoro,ma nessuno ne parla.Il 19/02/1985 inizio la mia avventura in automega
concessionaria mercedes benz avendo 19 anni tutto era bello
ma il 31/12/2008 purtroppo svanisce tutto per la crisi
L'Automega chiude e non ho piu' 19 anni ma 42.
Abbiamo fatto di tutto anche stare con la tenda a piazza indipendenza per un mese.risultato?
nulla indifferenza totale sia dai sindacati dai politici
solo promesse mai mantenute.
percio' dico tutto quello che sta' succedendo ora con gesip
fiat migliore ecc.io lo vissuto quattro anni fa e continuo a viverlo perche a 46 anni e duro trovare un lavoro.
Bello l'articolo di Sergio Volpe che, non fa altro che confermare tutte le sue capacità umane di stare vicino agli ultimi.
RispondiEliminaSono vicino per principio a chi perde il posto di lavoro (pubblico o privato) perdere il lavoro è perdere la digntà di uomo, diventare un fantasma per la società.
Perchè la città non è vicina alla problematica dei lavoratori della GESIP?
Io mi sono fatto un idea, non so se giusta o sbagliata, ve la espongo: a prescindere dai blocchi stradali che buttano nel caos l'intera città e quel poco di economia che sviluppa Palermo, per me la GESIP non è altro che l'incarnazione di tutto l'universo politico che ha governato questa città, votato e mal sopportato da tutti, quando questo universo politico (la GESIP) si vede moribondo, tutti ne sono contenti e se seguite i commenti che in altri siti si susseguono sono tutti o quasi negativi verso tale società.
Gli operai della GESIP sono: fannulloni, incapaci, ex detenuti, mafiosi.
Benissimo togliete operai Gesip e mettete politici agli aggettivi che ho scritto sopra che cambia?
Niente perchè i nostri politici sono fannulloni, incapaci, ex detenuti, mafiosi.
La cittadinanza non li sopporta perchè vede una sovrapposizione.
Perchè questo assordante silenzio? neppure una parola di solidarietà dai politici e candidati alle prossime elezioni regionali.
Perchè i politici si specchiano e si vedono nei lavoratori della GESIP
Siamo vicini alla frutta e stiamo qui a disquisire se i “Gesip” lavorano o sono fannulloni o ancor peggio se hanno la fedina penale sporca.
RispondiEliminaSono uomini e donne che vivono in questo pianeta ed hanno diritto a vivere, con un briciolo di dignità.
Esattamente come ognuno di noi che dopo la propria giornata di lavoro, ha anche il tempo per dedicarsi a questo blog, per commentare gli articoli proposti
L’assenza dei politici è questa la vera tragedia il loro totale disintiresse, certo per adesso sono impegnati nella campagna elettorale, e non possono perder del tempo con questo piccolo manipolo di disturbatori, giusto proprio adesso, non si potrebbe spostare la protesta magari a metà novembre? Nel frattempo Il Sindaco trovi qualcosa, chiami il Prefetto, in modo che queste manifestazioni non li autorizzi, ci rendiamo conto che questo è un momento particolare, ci sono le Elezioni regionali, questi “fannulloni” senza stipendio e senza futuro bloccano la città, rovesciano i cassonetti, bloccano la stazione etc. etc."chi camurria" diciamolo.
Ma se tutto ciò capitasse a TE, si si proprio a Te che stai leggendo, cosa faresti?
“Speriamo che io me la cavo”
Bellissimo e intelligente commento! Complimenti di vero cuore.
Eliminala vicenda gesip e' un chiaro sintomo di "strategia della disattenzione".
RispondiEliminaLe politiche industriali e del lavoro degli ultimi decenni non potevano che portare a questi risultati.
L'unico dato certo e' che la trasformazione in carrozzoni delle aziende che sono finalizzate a rendere vivibile la citta'non puo' essere attribuibile ai lavoratori.
L'rganizzazione compete a quei benpagati vertici politici e tecnici che regolano e gestiscono.
L'idea che il prezzo lo paghino sempre i piu' deboli e' rivoltante.
Nel frattempo viene incrinato il rapporto fra la citta' e questi operatori con messaggi indecenti.4Se fossi in loro creerei il partito dei fannulloni, lo unirei ai contadini forconi, ai professori precari che per l'occasione chiamerei "matiton",un po' di pensionati sociali al minimo e poi vedrei di nascosto l'effetto che fa.
scusate gli errori di battitura ma e' ancora buio e vedo a stento la tastiera.
RispondiEliminaSe accendo la luce vengo preso a colpi di tappina dai familiari dormienti.
La mia solidarietà va a tutti i lavoratori che LAVORANO e perdono il posto di lavoro e perdendolo perdono anche la dignità di uomo e di padre di famiglia.
RispondiEliminaCerto se tutti (tutti i lavoratori e non solo GESIP) si unissero contro la crisi delle aziende, magari aiutando le stesse nei momenti di difficoltà con delle proposte operative (che so io diminuire le ore di lavoro, decurtare la paga, lavorare seriamente e produrre servizi efficienti) magari facendo interamente il proprio dovere , allora (forse, spero) le cose andrebbero meglio.
Non voglio colpevolizzare nessuno, il lavoro è un diritto sancito dalla Costituzione.
Ma le Istituzioni non garantiscono tutti allo stesso modo; garantiscono (non sempre) che perde il lavoro, gli ex detenuti per reinserirli nella società (giustissimo) e così via dicendo. Una delle poche categorie non tutelata è quella degli INOCCUPATI, ragazzi che hanno studiato e che si trovano con un pugno di mosche in mano.
Vi faccio partecipe della esperienza di mio figlio. Partecipa (qualche anno fa) ai test di ammissione alle professioni sanitarie, volendo fare il tecnico di radiologia, ma passa quello per igienista dentale. Si fa i tre anni di Università, studia e si laurea (99/100 sic...!!!). Prende l'agognato pezzo di carta e va a cercare il lavoro, e quì cominciano i guai.
Scopriamo che questa professione non è prevista negli organici delle strutture ospedaliere e quindi niente lavoro nel pubblico. Scopriamo che gli studi dentistici privati -per Legge- hanno l'obbligo, per l'igiene orale (qualora il medico non la faccia personalmente), di avvalersi dell'igienista ma i nostri dentisti preferiscono la figura femminile per questa professione (chissà perchè...!!!)
E allora nei confronti dell'Istituzione garantista, anche per gli ex detenuti (cosa giusta e sacrosanta), ci viene da pensare: ora faccio un finto furto mi autodenucio divento ex detenuto e finalmente (forse, se sono raccomandato) trovo il posto.
Ma, allora, perchè studiare 3 anni con profitto e non mettere subito in atto la storia dell'ex detenuto?
Che ho voluto dire con tutto questo, boh!!! fate Voi.
Le colpe del governo verso i popoli reagiscono sul governo stesso e su' legami che formano il nodo della società. (David Winspeare)
RispondiEliminaQuesti fannulloni, rivoltosi ed incendiari..
mi chiedo e Vi chiedo, perchè sono così...
non sono forse figli della nostra terra, figli dei nostri avi, figli dei nostri governi, figli dei nostri errori. Fratelli più sfortunati di noi..
Sono pienamente d'accordo con quanto espresso da Sergio e vorrei ricordare che oltre al problema GESIP vi è pure quello che si sta verificando nel mondo del Turismo e specificatamente nel ricettivo alberghiero, con centinaia o meglio migliaia di dipendenti che negli ultimi mesi si sono trovati senza lavoro. Bisogna reagire tutti uniti, solo in tal modo si può uscire dal tunnel.
RispondiEliminaPolitica Prima è sicuramente uno strumento idoneo. Crediamoci tutti.
Mario Marrone