Eppure la persona alla quale mi riferisco, considerato l’altissimo livello culturale ed etico che lo contraddistingue, se - per accidente glielo proponessero – immagino che ne rimarrebbe esterrefatto e che sorriderebbe con quel suo sorriso timido e accattivante, che trasmette un’incredibile modestia...
…ma sto disegnando uno scenario fantasioso. Nessuno, infatti, tra i nostri politici con le spalle incallite di compromessi (quelli che “compromettono”, non quelli che nascono da una visione strategica della politica!) vorrebbe mai averlo accanto… il “diverso” fa paura.
Segue estratto dalla rete:
Vito Mancuso è un teologo italiano. Docente di teologia presso la Facoltà di filosofia dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, è editorialista de La Repubblica. Nato nel 1962 a Carate Brianza da genitori siciliani, è dottore in teologia sistematica. Dei tre gradi accademici del corso teologico, ha conseguito il Baccellierato presso la Facoltà teologica dell'Italia settentrionale di Milano, la licenza presso la Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale San Tommaso d'Aquino di Napoli, il dottorato a Roma presso la Pontificia Università Lateranense.
Ordinato prete dal cardinale Carlo Maria Martini nel Duomo di Milano, all'età di 23 anni, distanza di un anno, ha chiesto di essere dispensato dall'attività pastorale e di dedicarsi solo allo studio della teologia.
Dietro indicazione del cardinal Martini ha vissuto due anni a Napoli presso il teologo Bruno Forte (attuale arcivescovo di Chieti - Vasto e presidente dellaCommissione Episcopale per la Dottrina della Fede della Cei), conseguendo in quella città il secondo grado accademico. Ha quindi iniziato a lavorare in editoria (Edizioni Piemme, Arnoldo Mondadori Editore, Edizioni San Paolo, ancora Mondadori) proseguendo nel frattempo lo studio della teologia per il terzo e conclusivo grado accademico, il dottorato, conseguito nel 1996 con il punteggio di 90/90 summa cum laude, discutendo una tesi dal titolo La salvezza della storia. La filosofia di Hegel come teologia, primo relatore Piero Coda (attuale presidente dell'Associazione Teologica Italiana), difesa il 29 febbraio 1996, e pubblicata nell'aprile dello stesso anno col titolo Hegel teologo e l'imperdonabile assenza del Principe di questo mondo. Ricevuta la dispensa papale dal celibato, si è sposato nella parrocchia milanese di Santa Maria del Suffragio con Jadranka Korlat, ingegnere civile. Dal matrimonio sono nati Stefano, nel 1995, e Caterina, nel 1999.
Opere
Hegel teologo e l'imperdonabile assenza del principe di questo mondo, Casale Monferrato, Piemme, 1996.
Dio e l'angelo dell'abisso, ovvero la visione cristiana del mondo, prefazione di Mario Luzi, Roma, Città Nuova Editrice, 1997.
Il dolore innocente. L'handicap, la natura e Dio, prefazione di Edoardo Boncinelli, Milano, Mondadori, 2002.
Per amore. Rifondazione della fede, Milano, Mondadori, 2005.
L'anima e il suo destino, prefazione di Carlo Maria Martini, Milano, Raffaello Cortina, 2007.
Disputa su Dio e dintorni, con Corrado Augias, Milano, Mondadori, 2009.
La vita autentica, Raffaello Cortina, 2009
La vita autentica, versione audiolibro letto da Vito Mancuso, Prefazione audio di Lucio Dalla, Emons:audiolibri, 2010
Io e Dio. Una guida dei perplessi, Garzanti, 2011.
Obbedienza e libertà, Fazi editore, 2012.
Opere su Vito Mancuso [modifica]
Corneliu C. Simut, Essentials of Catholic Radicalism. An Introduction to the Lay Theology of Vito Mancuso, Peter Lang, Frankfurt am Main 2011.
Vincenzo Vitale, Volti dell'Ateismo - Mancuso, Augias, Odifreddi. Alla ricerca della ragione perduta, prefazione di Antonio Socci, Sugarco Edizioni, Milano 2011ISBN 978-88-7198-599-2
Vito Mancuso è un teologo italiano. Docente di teologia presso la Facoltà di filosofia dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, è editorialista de La Repubblica. Nato nel 1962 a Carate Brianza da genitori siciliani, è dottore in teologia sistematica. Dei tre gradi accademici del corso teologico, ha conseguito il Baccellierato presso la Facoltà teologica dell'Italia settentrionale di Milano, la licenza presso la Pontificia facoltà teologica dell'Italia meridionale San Tommaso d'Aquino di Napoli, il dottorato a Roma presso la Pontificia Università Lateranense.
Ordinato prete dal cardinale Carlo Maria Martini nel Duomo di Milano, all'età di 23 anni, distanza di un anno, ha chiesto di essere dispensato dall'attività pastorale e di dedicarsi solo allo studio della teologia.
Dietro indicazione del cardinal Martini ha vissuto due anni a Napoli presso il teologo Bruno Forte (attuale arcivescovo di Chieti - Vasto e presidente dellaCommissione Episcopale per la Dottrina della Fede della Cei), conseguendo in quella città il secondo grado accademico. Ha quindi iniziato a lavorare in editoria (Edizioni Piemme, Arnoldo Mondadori Editore, Edizioni San Paolo, ancora Mondadori) proseguendo nel frattempo lo studio della teologia per il terzo e conclusivo grado accademico, il dottorato, conseguito nel 1996 con il punteggio di 90/90 summa cum laude, discutendo una tesi dal titolo La salvezza della storia. La filosofia di Hegel come teologia, primo relatore Piero Coda (attuale presidente dell'Associazione Teologica Italiana), difesa il 29 febbraio 1996, e pubblicata nell'aprile dello stesso anno col titolo Hegel teologo e l'imperdonabile assenza del Principe di questo mondo. Ricevuta la dispensa papale dal celibato, si è sposato nella parrocchia milanese di Santa Maria del Suffragio con Jadranka Korlat, ingegnere civile. Dal matrimonio sono nati Stefano, nel 1995, e Caterina, nel 1999.
Opere
Hegel teologo e l'imperdonabile assenza del principe di questo mondo, Casale Monferrato, Piemme, 1996.
Dio e l'angelo dell'abisso, ovvero la visione cristiana del mondo, prefazione di Mario Luzi, Roma, Città Nuova Editrice, 1997.
Il dolore innocente. L'handicap, la natura e Dio, prefazione di Edoardo Boncinelli, Milano, Mondadori, 2002.
Per amore. Rifondazione della fede, Milano, Mondadori, 2005.
L'anima e il suo destino, prefazione di Carlo Maria Martini, Milano, Raffaello Cortina, 2007.
Disputa su Dio e dintorni, con Corrado Augias, Milano, Mondadori, 2009.
La vita autentica, Raffaello Cortina, 2009
La vita autentica, versione audiolibro letto da Vito Mancuso, Prefazione audio di Lucio Dalla, Emons:audiolibri, 2010
Io e Dio. Una guida dei perplessi, Garzanti, 2011.
Obbedienza e libertà, Fazi editore, 2012.
Opere su Vito Mancuso [modifica]
Corneliu C. Simut, Essentials of Catholic Radicalism. An Introduction to the Lay Theology of Vito Mancuso, Peter Lang, Frankfurt am Main 2011.
Vincenzo Vitale, Volti dell'Ateismo - Mancuso, Augias, Odifreddi. Alla ricerca della ragione perduta, prefazione di Antonio Socci, Sugarco Edizioni, Milano 2011ISBN 978-88-7198-599-2
“In questo mondo ormai ampiamente globalizzato le religioni possono aumentare la crisi o contribuire a diminuirla, possono generare instabilità oppure equilibrio, possono portare allo scontro di civiltà oppure al dialogo interreligioso. Ma quali sono le condizioni per un dialogo realmente equilibrato tra le religioni, ognuna delle quali è sempre più tesa a rivendicare la propria specifica identità?”.
La proposta di Vito Mancuso consiste nel sostenere che si potrà raggiungere l'equilibrio interreligioso solo a condizione che ogni religione consideri la dimensione etica e la ricerca spirituale come più importanti di se stessa e delle proprie codificazioni. Ma questa è Politica?!
SALVO GERACI
12 agosto 2012
La proposta di Vito Mancuso consiste nel sostenere che si potrà raggiungere l'equilibrio interreligioso solo a condizione che ogni religione consideri la dimensione etica e la ricerca spirituale come più importanti di se stessa e delle proprie codificazioni. Ma questa è Politica?!
SALVO GERACI
12 agosto 2012
Vito Mancuso è un grande, una persona di eccezionale levatura intellettuale, un fiore all'occhiello della cultura italiana, ma direi anche mondiale.
RispondiEliminaPensare di lui come futuro presidente della regione Sicilia è un bellissimo sogno, una di quelle cose impossibili che però riscaldano il cuore di chi le concepisce.
Io ho avuto la fortuna di assistere ad una sua conferenza tenuta a Cefalù nel novembre 2010 in occasione del convegno annuale delle comunità missionarie del vangelo, e quindi credo di sapere un pò di cosa stia parlando il nostro Salvo Geraci.
Una discesa in campo di Vito Mancuso potrebbe produrre soltanto effetti benefici, perchè le cose sono due: o Mancuso si adegua all'andazzo politico corrente o la sua presenza potrebbe alzare il livello culturale ed etico del mondo politico.
Conoscendo un pò il personaggio non credo sia possibile la prima ipotesi, dunque sarebbe come una immissione di aria fresca, di grande cultura, di etica con la E maiuscola nel mondo malato della politica.
Mi pare però troppo difficile che avvenga una simile cosa, e quindi credo che il sogno di Salvo Geraci debba rimanere soltanto un bel sogno.
Ah !, come vorrei essere smentito dai fatti!!!!!!!!!!!!!!
Carissimo Salvo, anche se non ci conosciamo, mi hanno parlato così tanto e bene di te che mi viene naturale darti del tu (perdonami di ciò).
RispondiEliminaScrivo perchè vorrei, per un attimo, accarezzare anch io questo sogno utopico.
Avvolte mi sveglio dall'ordinarietà e mi accorgo che l'Italia è ricca di grandi uomini, ma non sò per quale sortilegio consideriamo quest'ultimi e la politica come cose diverse, incompatibili.
Capisco che i politici lavorano affinchè permanga questa incompatibilità ma i cittadini ?
Se questo sogno fosse condiviso da tantissimmi Siciliani potrebbe diventare realtà ?
Vito Mancuso potrebbe mai sentirsi in dovere di scendere in campo ?
Caro Giuseppe, io ho inviato l'articolo a Mancuso. Ma - quand'anche fosse minimamente interessato (cosa impossibile poiché la "nobile pragmatica politica" è precipitata troppo nel fango) - i meccanismi perversi creati dai cialtroni non lo consentirebbero. Hanno realizzato, infatti, una vera e propria 'conventio ad excludendum' che permette di eleggere dappertutto sempre uno dei loro 'clan', reciprocamente ricattabili come sono per le ruberie e gli abusi che quotidianamente commettono. Invito comunque Giangiuseppe, persona davvero molto esperta, a spiegare meglio. Un abbraccio. PS: appena ci conosceremo ti regalerò uno dei miei libri.
RispondiEliminaChe ne direste di promuovere una raccolta firme affinché i nostri consiglieri regionali (come tutti gli altri) non usino l'appellativo di onorevole? Sarebbe un segno, considerato, peraltro, che di onorevole non hanno nulla. Poi dovrebbe essere cura nostra non chiamarli neanche consiglieri, una volta decaduti dalla carica... Ciao.
RispondiEliminaPS: forse li vedremmo "gonfiarsi" di meno.
Vito Mancuso è un grande personaggio e fine intellettuale. Come dice bene Nino Pepe, sarebbe un enorme valore aggiunto per la Sicilia. Salvo Geraci ci prova. Pone alla nostra attenzione argomenti e persone che meritano grande rispetto e ci fa riflettere. Ci spinge a guardare lontano, a superare l'orizzonte a cui ci siamo abituati per decenni. Quasi con la mente obnubilata da una politica di basso profilo fatta da personaggi di infimo profilo. Fatte le debite eccezioni. Ma, come sa bene anche lui, per candidare qualcuno a presidente della regione ci vuole qualcosa che è ben al di la della nostra portata. Ci vuole una forte organizzazione e presenza territoriale, impegno, risorse, e tanta ma tanta buona volontà. I partiti queste cose ce l'hanno? Di sicuro hanno le risorse, l'organizzazione e tanta ma tanta voglia di mantenere il potere! Ecco perchè sono più forti. Perchè dall'altro lato manca l'impegno, la buona volontà, la partecipazione, la voglia di cambiare. Si la voglia di cambiare. Sembra assurdo, ma se davvero ci fosse questa grande voglia di cambiamento, statene certi che i partiti, per come li conosciamo finora, sarebbero spazzati via. Come sempre, dipende tutto da noi stessi. Da ogni cittadino che ha a cuore il bene del proprio territorio.
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