È proprio vero, la saggezza popolare non sbaglia mai. Quando il gatto non c’è i topi ballano. In questo caso, l’unica cosa da invertire sono i numeri da attribuire ai due “animali”, considerato che ad essere assenti sono i cittadini (cioè il gatto) mentre a ballare sono i leader politici (cioè i topi).
Per il resto il motto ci azzecca a puntino.
Infatti, BERLUSCONI dichiara che il leader dei moderati è sempre e solo lui, mentre LOMBARDO, tenuto conto che non è stato rinviato a giudizio e che in fondo potrebbe anche essere prosciolto da ogni accusa , dichiara che il 28 luglio p.v. potrebbe ripensarci e, quindi, non dimettersi più.
Da qualche settimana ho scommesso con qualche amico che “Raffaele” le dimissioni anche questa volta non le darà, come ha già fatto per ben due volte. L’ultima doveva essere il 28 marzo u.s., dopo l’approvazione del bilancio della Regione per il corrente esercizio. Ancora discutiamo delle sue promesse da marinaio. E invece è ancora lì, che “sgoverna” e fa raffiche di nuove nomine.
Ed allora “punto di domanda”. Ma perché questi due “topi” continuano a ballare? Risposta sconcertante che mi sovviene immediata: ma perché “i gatti” non ci sono, non ci vogliono essere più.
È la conseguenza più banale, ma lasciatemelo dire, evidente di due grandi errori del “micio” elettorato: l’astensione e le liste civiche. Come dire, l’elettore o non vota (troppi) o vota le liste “fai da te” (molte), liste che un tempo derideva (vedi Totò: vota e fai votare Antonio La Trippa, vota la Trippa. Con tanto di risposta popolare rigorosamente anonima: si, col sugo!), ma che oggi è convinto sia l’unica forma vincente di partecipazione politica.
Ecco perché Berlusconi ha fatto squillare le sue trombe per dire che ritorna in politica perché è lui il solo leader dei moderati italiani. D’altra parte Forza Italia nel 1994 non era una grande “lista civica nazionale”? E come ogni lista civica, ci vuole un “guru” per capo, e lui certamente lo era e lo rimane. È vero che ad Alfano manca il “quid”, ma lo stesso avverrebbe per qualunque altro delfino al suo posto.
Ed ecco perché Lombardo continua a non dimettersi e a tenere tutti sulla corda, perché sa che il suo MPA (e le sue numerose filiazioni, vedi MPS) è la lista civica preferita dai siciliani oggi.
Entrambi, Silvio e Raffaele, sanno di non avere concorrenti credibili, forse eccetto il solo M5S di Grillo. Tutti e tre sono dei “guru” con la loro brava “lista fai da te”.
In tutto il mondo i partiti storici rimangono tuttora punti di riferimento stabili e credibili per gli elettori che, con il oro voto, li alternano al governo o all’opposizione. In Italia, invece, sono in caduta libera nell’infamia e nel dileggio popolare più totali. Comunque la pensiate, io continuo a ritenere questo comportamento degli elettori la causa principale della nostra palude politica ed istituzionale.
Pasquale Nevone
23 giugno 2012
A parte le similitudini, questo è un momento particolare, perchè il gradimento di Monti dal 70& è sceso, in questi giorni, al 31&, per cui la maggior parte di coloro che avevano dato fiducia a questo governo sono pentiti di averlo fatto.
RispondiEliminaSe in queste circostanze il PDL desse all'elettorato l'impressione di operare un cambiamento radicale, sostituendo i vecchi tromboni con persone giovani, capaci e preparati, io credo che potrebbe recuperare una parte del suo elettorato deluso, per cui Berlusconi ha capito l'importanza di non lasciarsi sfuggire il momento propizio per operare quel cambiamento che il suo elettorato aspetta.
Che ci riesca è un'altra questione, infatti si tratta di buttare a mare tutto l'establishement su cui si è retto (malamente) il PDL. Effettivasmente, ogni volta che in televisione parlano Gasparri e Cicchitto il partito continua a perdere voti.
Berlusconi lo sa perfettamente, ed è convinto che il Pdl abbia finalmente invertito il trend nei sondaggi ed è ora sopra il 20% mentre l’M5S di Beppe Grillo inizia ad arretrare visto che Euromedia alle prossime politiche non lo stima oltre il 14.
Ecco spiegato il rinnovato attivismo del Cav. e di come la cosa abbia cominciato a mettere un pò di paura anche a Bersani.
Non ho seguito recentemente i sondaggi. Perciò, caro Nino, non mi sorprende che inizi una inversione di tendenza (giù Monti, su PDL, giù M5S, stazionario PD).
RispondiEliminaMonti e i tecnici hanno deluso per due motivi essenziali: non hanno un'anima (ha ragione Orlando), i cittadini sono numeri di matricola e marionette che non mangiano e bevono; non hanno cambiato niente, hanno annunciato riforme attese da decenni epopi, in pochi giorni, li hanno smontate e/o ritirate.
Hanno massacrato solo i soliti poveracci, hanno salvaguardato "le caste", tutte; d'altra parte loro provengono e sono " caste".
Berlusconi imprenditore ha imparato a fare politica, purtroppo. Ha "fiutato" che il popolo non ne può più di Monti e "compari", vuole il "sangue", cioè elezioni subito ad ottobre per mandarli a casa. Inoltre il popolo sa che: Berlusconi il presidente lo sa fare (almeno il 51% da 20 anni lo crede elo ha votato. Il restante 49% in parte lo vuole imitare cambiando il colore della carrozzeria.
Cari ragazzi (si fa per dire), se questo è il quadro c'è da fuggire via e non tornare più. Se, ancora, dopo quasi vent'anni di berlusconismo e compari, dopo i bunga bunga, dopo la derisione mondiale, il fallimento di tutte le promesse o quasi della "politica" di centro destra, si ritiene possibile un ritorno di Berlusconi, vuol dire che non abbiamo capito nulla. Vuol dire che la cattiva coscienza e l’analfabetismo politico degli italiani sono più forti di ogni voglia di cambiamento. Per quanto mi riguarda, nonostante tutto, ci credo poco, e un ritorno al passato così triste questo Paese non lo merita. I sondaggisti avranno molto da lavorare e ne vedremo delle belle. Ma tutti noi abbiamo una grandissima responsabilità. Il nostro ruolo, di cittadini attenti e protagonisti, è fondamentale. Il problema è farlo capire alla gente. Ma c’è speranza.
RispondiEliminaPraticamente siamo in un mare di guai; cerchiamo tuttavia di guardare in faccia la situazione. Agli italiani non è mai importato nulla del bunga bunga nè della derisione mondiale. Gli importa, questo sì, del fallimento delle promesse berlusconiane, ma la gente, dopo qualche mese di smarrimento, vuole tornare a sognare, vuole tornare a sperare.
RispondiEliminaIo temo, senza scomodare Gianbattista Vico, i ricorsi storici.
Chi è riuscito a far sognare le persone (Berlusconi ci è riuscito) potrebbe, ove le circostanze lo permettessero, farlo ancora, soprattutto adesso che si stanno verificando alcune cose come la caduta verticale del consenso a Monti e al suo governo.
Berlusconi sa benissimo che alle persone non importa niente del bunga bunga nè dei suoi processi nè del conflitto di interessi, la gente vuole sognare, e credo che lui si stia già muovendo in tal senso.
I sondaggisti hanno già registrato il fermento e sono al lavoro per capire la portata degli avvenimenti.
Noi, è vero,abbiamo una grande responsabilità, perchè pensiamo, argomentiamo, studiamo, parliamo, insomma siamo un pò più avanti della media in questo senso, e dobbiamo far capire alla gente il pericolo di quanto sta accadendo.
Ma come dobbiamo fare? Dobbiamo cominciare a parlar male di Berlusconi e dire come sarebbe deleterio un suo ritorno?
Possiamo appiattirci su questo tema?
Per questo ci sono giornali che sull'antiberlusconismo ci campano e non aspettano altro che l'evolversi degli eventi per ricominciare con la demonizzazione dell'uomo di Arcore per cercare di vendere più copie.
Loro sono specialisti in questo, altro che il nostro limitato impegno.
Abbiamo anche capito che il popolo italiano storicamente sia portato a dare fiducia e ad avere speranza nell'uomo della provvidenza, non tenendo conto di tutte le volte che lo ha preso dove non sorge mai il sole.
Insomma, parliamone, esaminiamo per bene la cosa e cerchiamo di arrivare ad una sintesi, senza farci prendere dal panico.
Naturalmente non posso che essere d'accordo...solo che al posto del gatto metterei i pecoroni ed a posto dei topi i caimani. Buona giornata.
RispondiEliminaAuguro a me stesso e a noi tutti che i sondaggi di cui stiamo parlando siano delle "bufale da sol leone", o se vogliamo "un sogno (meglio un incubo) di mezza estate". In questo senso sono d'accordo con Giangiuseppe.
RispondiEliminaMa devo confessare che, avendo visto i risultati della amministrative a Palermo e in Italia, anche le preoccupazioni di Nino in buon parte le condivido. Infatti, a fronte della oggettiva cauduta di Monti, non credo che abbiamo bisogno dei sondaggi per sapere che anche a noi oggi ci sta proprio, a dir poco, sui piedi, e all'immobilismo da "pugile suonato" della politica, assistere che gli unici due che agitano le acque e scaldano i motori sono Berlusconi e Renzi (a Grillo ormai hanno spento le luci delle TV e i microfoni) è davvero allarmante.
Con Pino trovo appropriato una revisione delle specie animali degli italiani: pecoroni e caimani è proprio "l'ingiuria" più calzante.
Temo che questa estate la nostra classe politica ci voglia preparare la fine del mondo per il 21.12.2012 (giuramento dei nuovi governi regionale e nazionale). E già, perchè non è ancora detto che il 28 luglio non si dimetta anche Monti. Ma che forse "Don Raffaele" ne sà qualcosa?
Don Raffaele il 28 luglio NON si dimetterà.
RispondiEliminaSi accettano scommesse!