domenica 3 giugno 2012

LA NECESSITÀ DI UN'ALTERNATIVA

Ettore-Volpedi Ettore Volpe - Negli ultimi decenni siamo stati drogati da un sistema sociale, economico e culturale che ci ha insegnato il primato fondamentale del consumo fine a se stesso, del materialismo più spinto, e ci ha edotto su come sia fondamentale operare una svolta di deregolamentazione
assoluta, smontando quell'annoso sistema di garanzie e cooperazione sociale che per secoli si è stoltamente cercato di edificare.
Oggi abbiamo la fortuna di vivere in un mondo in cui le massime autorità sono "i mercati", le agenzie di rating ed i grandi investitori, che ci spiegano come sia prioritario che la Grecia paghi i suoi debiti, a costo di dover far morire letteralmente di fame la sua gente o di dover svendere il suo territorio e la sua sovranità a qualche emiro o a qualche fondo di investimento.
La verità è che questo sistema ha già divorato il concetto stesso di Europa.
Viviamo nello spossante, quanto inutile, dilemma tra "austerità" e "crescita", senza poi renderci conto che si tratta di due facce neanche tanto diverse della stessa amara pillola che sta distruggendo il nostro organismo.
Insomma, per me è chiaro che il liberismo spasmodico e la sua cultura siano un totale disastro...la domanda è: c'è un'alternativa?
A mio parere l'alternativa va ricercata in un ritorno a concetti prioritari quali la giustizia sociale, la cooperazione e la solidarietà (anche la tanto vituperata assistenza), la tutela e l'ampliamento dei diritti civili, nella rivalorizzazione delle attività culturali (a prescindere dal mercato), nell'ecologia, nella sostenibilità dello sviluppo e nel superamento del cancerogeno dogma della crescita.
Certamente si tratta di "principi grezzi", che necessitano di un processo di lavorazione politica.
E questo è il punto: il mondo ultraliberista è largamente rappresentato in Italia ed in Europa da Monti, dalla Merkel, fino a ieri da Sarkozy; il mondo dell'alternativa non trova invece quasi nessuna sponda.
In Europa forse il vento sta cambiando, dopo le elezioni presidenziali francesi e la batosta alle amministrative della Merkel...ed in Italia?
In Italia lo spazio che dovrebbe spettare ad una grande formazione socialdemocratica è oggi ricoperto dal Pd, che tra luci ed ombre è sempre pronto a strapparsi le vesti per Monti ed il suo Governo ultraliberista; alla sua sinistra IDV e SEL hanno il forte limite dato dalla identificazione con i loro leader...quasi ne fossero il salotto personale; infine, sta crescendo con irrefrenabile impeto la proposta del M5s, sicuramente la più innovativa dal punto di vista culturale e generazionale, lanciata nella sua ascesa dalle movenze pachidermiche di una classe politica "tradizionale" che definire fallimentare è una adulazione.
Insomma, io ritengo che un'alternativa a questo sistema esista...c'è soltanto bisogno di impegno e di interpreti per costruirla.
Ettore Volpe
03 giugno 2012

9 commenti:

  1. concisa e sistemica analisi delle cause e valida scelta alternativa. concordo

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  2. Mi fa piacere che oggi in molti stanno scoprendo anzi riscoprendo che l'investimento a cui puntare sia l'essere umano, il liberismo selvaggio che per anni ha travolto ogni equilibrio sociale oggi appare difficile da praticare con i risultati che poi vediamo tutti. cos'è il progresso se non quell'idea da mettere al centro di tutto l'uomo che è in grado di muovere tutto. l'aver delegato la sorte dell'umanità allo spread, agli investimenti sovrani o a ogni altra diavoleria ci ha fatto capire che molti di noi hanno rinunciato la loro sovranità sociale ed economica a favore di soggetti nuovi che non si conosce che progetti ed obiettivi hanno e soprattutto da chi sono formati. pretendere far fallire una nazione che non riesce a restituire i prestiti contratti è come sottoscrivere come un'idea neoliberista la vendita di Fontana di Trevi da parte di Totò a quel ingenuo turista.

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  3. Nel maggio del 1946 per volontà popolare crollò la monarchia di Re Umberto II , amato perché galantuomo ma screditato perchè troppo titubante al momento giusto, nonchè salito troppo tardi su un trono troppo devastato.
    Nel maggio 2013 cadrà ufficialmente questa seconda repubblica che, già a maggio 2012, ha ricevuto lo sfratto ufficioso dall’elettorato delle amministrative.
    L’angoscia che oggi ci pervade per una classe politica sconfitta dai finanzieri ed incapace di reagire con dignità, poiché si nasconde con codardia dietro “la gonnella” dei tecnici, fra un anno svanirà.
    Questo avverrà per necessità storica, perché sarà necessaria la “ricostruzione” dell’Italia e dell’Europa.
    Dubito che Grillo e M5S nel 2013 possa essere il De Gasperi e la DC del 1946 , ma credo che egli non sarà “debellato” dal morente sistema, e che nuove forze e personaggi gli si affiancheranno. La democrazia in un popolo civile e di lunga storia, prima o dopo, viene fuori forte e vigorosa.

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  4. Complimenti a E. Volpe autore dell'articolo. Questi sono i giovani valenti, sacrificati, dagli squali della finanza e dai caimani della politica. Ma ormai l'era dei tromboni, dei dinosauri e dei morti viventi sta per finire. Il 2013 ha in se un numero sfortunato per la razza "berluscana". Si spera finisca al più presto il dividendo del conflitto d'interesi, della corruzione, della devastazione economica-sociale e della svendita del nostro paese e della nostra gente, sugli altari dell'euro, dei banchieri, finanzieri e ricchi viziati e depravati. Certo la via maestra sono le elezioni prima possibile per mettere all'incasso la crescita esponenziale del malcontento, dell'indignazione e la richiesta di giustizia sociale e di eguaglianza. Ad maiora.

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    1. Caro g.v., noto che il tuo è un commento talmente pieno di tutti i luoghi comuni dell'indignazione a prescindere, che poi alla fine , al di là di una speranza invocata ma non supportata da qualcosa che ne giustifichi l'invocazione, non rimane niente da ricordare particolarmente. Un'invettiva generica. Da una persona della tua caratura mi sarei aspettato qualcosina in più.
      Vorrei che mi spiegassi, poi, il significato del 2013 come sfortunato per la razza berluscana.
      A proposito, hai visto che bei concetti nell'articolo di Volpe jr?, mi sa che abbiamo trovato un collaboratore dalle idee notevoli.
      Non prendere come polemico questo mio commento, ci mancherebbe; anzi, è un invito a giustificare meglio indignazioni e invettive varie.
      Con affetto e simpatia
      Nino Pepe

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    2. Si hai ragione ho notato pure io una pericolosa involuzione del mio giudizio e del pensiero. Si...sono d'accordo che luoghi comuni ed invettiva non hanno dignità di analisi... sono puro risentimento. Ma non avendo la possibilità di autocorreggermi dopo la pubblicazione, spesso il commento è frettoloso. Occorerebbe un comitato redazionale per il giudizio di congruità sugli articoli od un'autocensura a mente fredda sui commenti. Anch'io ho notato qualche volta commenti non rispondenti alla realtà di qualche collega. Purtuttavia ho lasciato correre perchè "il flusso del pensiero non è una costante dell'universo...anzi influeanzato da tante variabili: emotività, malesseri fisici, ritmo circadiano, refluenze economiche sociali, variabili umorali etc. Ti ringrazio dei rilievi. le critiche costruttive siano benvenute!

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  5. Grillo. Il Movimento 5 Stelle. I risultati delle amministrative del 6 e 7 maggio 2012. Diciamoci la verità, meno male che c'è il politico-comico genovese a ravvivare la scena. Abbiamo inserito nel blog (in evidenza nella home page in alto a sinistra) due link proprio sul M5S. L'intervista esclusiva, del 1° giugno su Sette, di Gian Antonio Stella e il pezzo di Giampaolo Pansa su Libero di oggi domenica 3. Lo abbiamo fatto per avere materiale in più per approfondire questo fenomeno politico che, comunque, potrebbe scardinare definitivamente l'attuale sistema partitico del Paese. O, almeno, di quei partiti che, a mio parere, meritano di essere scardinati. Anzi, meritano di sparire. Leggendo l'intervista si coglie in Grillo una ovvia sprovvedutezza e, anche, la consapevolezza della mancanza di un progetto politico. Tante belle idee, la rivoluzione culturale, l'iper democrazia e via dicendo. Non c'è dubbio però che in quel movimento c'è vera partecipazione, c'è gioventù e freschezza. Insomma c'è impegno e voglia di cambiare. Su Libero, invece, Pansa fa un'analisi critica, ne coglie le debolezze, la difficoltà a poter governare il Paese, e ne prefigura la fine non lontana.
    Ettore, in questo bellissimo pezzo, fa un'analisi del panorama politico e sociale molto precisa cogliendo la necessità di un'alternativa che va ricercata nella giustizia sociale, la solidarietà, la tutela dei diritti civili, la sostenibilità dello sviluppo superando il cancerogeno dogma della crescita. Ma per tutto questo, ovviamente, è necessario un processo politico che sia, come dice Grillo, una rivoluzione culturale. Speriamo bene.

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  6. Questa è la risposta a tutti coloro che giudicano i giovani senza spirito, disattenti su tutto senza idee ne principi. Leggiamo e riflettiamo su questa analisi politica d’attualità.
    Siamo Noi VECCHI, oltre che di età…., che non vogliamo o non riusciamo a dare spazio a questi ragazzi, e come Ettore penso che ce ne siano a iosa, dobbiamo solo avere il coraggio di dargli spazio senza star lì a criticare o ancor peggio utilizzare la solita frase “io sono più grande di te, quindi ….. ” frase idiota che non vuol dire nulla.
    Mi auguro che ragazzi come Ettore si avvicinino sempre di più ad interessarsi ai problemi di questa nostra nazione, togliendo di mezzo tutti questi brontosauri della politica che guardano il mondo dal loro piedistallo senza conoscere e sapere quelle che sono le esigenze reali dei cittadini.

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  7. La necessità di una alternativa ormai non solo è necessaria ma indispensabile. La forza politica che doveva assumere questo compito era il PD...ma evidentemente i suoi dirigenti hanno avuto paura della bancarotta. Perciò si sono riparati sotto l'ombrello del prof. Monti nonostante sia evidente che questi sia stato mandato dal capitalismo industriale e finanziario per mettere le pezze ad un sistema economico che si basa sulla crescita ma non riuscendo a creare posti di lavoro si ha stagnazione e deflazione. Il pd ha dovuto inghiottire obtorto collo i rospi delle pensioni e dell'articolo 18...ma non ha la forza di imporre la patrimoniale e neanche il decreto anticorruzione. Per questi motivi crescono i consensi per il movimento cinque stelle...grazie alle nefandezze dei vecchi partiti.

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