È arrivata l'ora dei protagonisti. La Sicilia ha bisogno di gente che con coraggio e senso delle istituzioni si assuma l'onere e l'onore di guidarla. Basta con le mezze figure, o seconde o terze fila.
C'è bisogno di persone autorevoli e capaci di interpretare i bisogni della Sicilia. Non ci sono scappatoie, non sono previste deroghe, non è più il tempo di fuggire dalle responsabilità.
A ottobre 2012 si vota e La carica di Presidente della Regione non è seconda a nessun’altra e per questo, al di la dei partiti, che non rappresentano più nulla, è necessario individuare persone con qualità, ruolo, senso dello Stato e del bene comune. Scelte forti, prestigiose, inattaccabili. Una è, certamente, Renato Schifani, la sua sarebbe una decisione difficile, un sacrificio che solo un uomo delle istituzioni può e deve accettare.
A ottobre 2012 si vota e La carica di Presidente della Regione non è seconda a nessun’altra e per questo, al di la dei partiti, che non rappresentano più nulla, è necessario individuare persone con qualità, ruolo, senso dello Stato e del bene comune. Scelte forti, prestigiose, inattaccabili. Una è, certamente, Renato Schifani, la sua sarebbe una decisione difficile, un sacrificio che solo un uomo delle istituzioni può e deve accettare.
Al presidente Schifani, si chiede un atto d'amore verso la sua terra, un appello che venga quantomeno tenuto in considerazione. Avendo ben chiaro, che altre soluzioni, almeno provenienti da quel versante politico, sarebbero percepite come una beffa o peggio come un insulto ai siciliani tutti.
E poi, per esempio, c’è Ignazio Marino, scienziato di fama, che negli anni trascorsi in Sicilia ha prima contribuito a fondare, e poi diretto, l'ISMETT, il centro trapianti multiorgano di Palermo, struttura sanitaria di livello internazionale, uno dei pochi fiori all’occhiello che può vantare questa terra.
Ecco, allora, la Sicilia avrebbe già vinto la sua partita, quella che fino ad oggi ha sempre perso.
Altri piccoli personaggi che si propongono o cercano di farsi proporre da compagni di merenda, se davvero hanno voglia di fare qualcosa di utile per la loro terra, la facciano, ''spariscano''.
I siciliani hanno ormai raggiunto il livello massimo di sopportazione e non potrebbero andare oltre. C'è nell'aria una forte voglia di cambiamento, una richiesta di attenzione per i problemi di sempre, per i giovani e il loro futuro.
Abbiamo voluto lanciare questa proposta perché siamo convinti che solo con l’intervento di personalità di alto livello, capaci di andare oltre gli schieramenti, con un bagaglio di esperienze e con un alto senso delle istituzioni, sarà possibile invertire la rotta.
Per questo auspichiamo fortemente che arrivino conferme e proposte. Insieme a un risveglio delle coscienze e delle intelligenze, perché il tempo della “vecchia politica” e dei giochini di palazzo siano definitivamente tramontati.
CATONE
06 GIUGNO 2012
06 GIUGNO 2012
Ben detto!!. ma come sempre torno a ripeterti che tutto ciò che dici è ovvio e scontato per una persona che vede la politica al servizio della polis, i signori politici non hanno ancora capito che la musica $$$ è finita e stanno cercando di cambiare pelle. Ti assicuro caro giangiuseppe che ancora ne vedremo delle belle e noi continueremo a dar fiato a bei propositi senza essere ascoltati. Unica salvezza un uomo dal grande carisma e determinato, purtoppo non ne vedo
RispondiEliminanino
Nei commenti c'è la tendenza ad essere retorici o pessimisti.
RispondiEliminaPulvino probabilmente ha la vista più lunga della mia, ma io non vedo tutta questa gente che vuole contribuire in modo serio e concreto al miglioramento della nostra società, ecc. ecc. e meno che meno a ripristinare i valori della costituzione. Riguardo la proposta catoniana di coinvolgere persone tipo Schifani o Ignazio Marino, vista l'importanza e la notorietà dei due (a me piace di più Marino, anche se ogni tanto nei talk show le dice un pò grosse, penso non per colpa sua ma del partito in cui milita) credo sia una buona idea.
Piuttosto non sono tanto sicuro della loro voglia di cimentarsi in una competizione per il governo della Sicilia, per l'incertezza del risultato ma anche perchè dovrebbero allontanarsi dalla Capitale, cioè dalla zona in cui si decidono le sorti della nazione e in cui si viene invitati continuamente ai vari porta a porta, ballarò, etc.
Come siamo lontani da quando Giulio Cesare diceva di preferire essere il primo nel suo paesello piuttosto che il secondo a Roma!
E comunque, storicamente, la Sicilia non ha mai avuto personaggi di primissimo piano al governo della regione, tranne pochissimi, come Alessi, La Loggia,Mattarella e qualche altro; alcuni personaggi di media grandezza e poi il nulla.
Ovviamente sarebbe auspicabile che la Sicilia venisse governata da gente di peso e di valore, ma credo che dobbiamo friggere con l'olio che abbiamo.
In ogni caso PoliticaPrima potrebbe escogitare qualcosa che potesse permettere ai nostri lettori, simpatizzanti e collaboratori di indicare il loro governatore favorito.
IL ''MESSAGGIO'' DI CATONE, E' FIN TROPPO CHIARO.
RispondiEliminaLA SICILIA E' L'OCCHIO DEL CICLONE DI OGNI TIPO DI EMERGENZA.
EMERGENZA ECONOMICA, POLITICA, MORALE, SOCIALE, STRUTTURALE, INFRASTRUTTURALE, ORAMAI SI INCROCIANO E SI CONFONDONO, MA UNA COSA È CHIARA, E CIOÈ, CHE IL LIMITE DEL NON RITORNO STA PER ESSERE SUPERATO.
BENE L'APPELLO AI FIGLI MIGLIORI DI QUESTA NOSTRA TERRA SI FACCIANO AVANTI E FACCIANO LA LORO PARTE. OVVIAMENTE CATONE HA VOLUTO RIFERIRSI AL VERSANTE INTANTO DELLA POLITICA, IO A QUESTI AGGIUNGEREI ANCHE QUELLI PROVENIENTI DA ALTRI MONDI COME AD ESEMPIO LA SCIENZA E LA CULTURA.
È CHIARO CHE QUESTO SOS AI MIGLIORI, NON PASSA CERTAMENTE ATTRAVERSO I PARTITI, NÈ TANTOMENO DAI PICCOLI PERSONAGGI CHE DICONO DI RAPPRESENTARLI.
ABBIAMO BISOGNO DI QUALCOSA DI RIVOLUZIONARIO. L'ARTICOLO CREDO VADA IN QUESTA DIREZIONE, D'ALTRONDE LE RIVOLUZIONI SI FANNO IN TANTI MODI, SE QUESTA DI CATONE NON DOVESSE RIUSCIRE, PURTROPPO, TEMO CHE SI PASSERÀ BEN PRESTO A QUALCOSA DI PIU' CONVENZIONALE
Il signor Catone,
RispondiEliminapersona preparata, dice bene quando afferma che la Sicilia, oggi più che mai ha bisogno di protagonisti, che con coraggio e senso delle istituzioni, governino bene.
Anche io penso che, come esistono politici che fanno politica con la P maiuscola, esistono politici che ancora non hanno capito che la musica è finita, giocando con l’intelligenza dei cittadini. Mi riferisco al fatto delle elezioni regionali ad ottobre. E’ cosa giusta mandare a casa al più presto chi ha distrutto in questi ultimi cinque anni la Sicilia, ma è cosa altrettanto giusta far passare la riforma sulla diminuzione dei deputati regionali da 90 a 70 evento che non accadrà andando ad elezioni anticipate. Allora io mi chiedo, abbiamo sofferto cinque anni, non possiamo soffrire qualche mese in più a fronte di un risparmio enorme di denaro pubblico?
PoliticaPrima potrebbe escogitare, sia di chiedere ai simpatizzanti del blog il loro governatore preferito sia se è opportuno andare ad elezioni anticipate.
Penso che il sig. Catone è d’accordo al mio pensiero, visto che durante la sua carica di censore si occupò di cacciare dal Senato parecchi membri che conducevano una vita non consona alla integrità politica.
Un bravo a Catone per aver sintetizzato quello che è il senso comune.
RispondiEliminaAbbiamo bisogno di una svolta forte e di coraggio per questa nostra Sicilia derubata, disperata, sola, maltrattata, ecc.
Il vento è cambiato Palermo docet, anche se hanno ritenuto di emarginare con un "fenomeno locale" il voto di Palermo.
Sono daccordo con quanto esposto dal mio amico Sergio e con quanto dice Carlotta nell'effettuare un sondaggio nel blog su quale presidente vogliamo.
Non sono daccordo nell'allontanare le elezioni ancora anche se andremo a votare per 90 deputati vorrei che si votasse SUBITO per cancellare l'onta di questo Parlamento indecente.
IVAN LO BELLO. PER LA RIVOLUZIONE DI OTTOBRE?!?
RispondiEliminaHo fatto il nome di "lo bello" per venire incontro alla proposta di Carlotta e cioè di fare un toto presidente? Ma naturalmente non voglio essere cosi sciocco e riduttivo e spendere a cuor leggero il nome di una persona seria, impegnata e specchiata come l'ex di confindustria siciliana. L'amico catone il censore fa 2 nomi per il toto presidente Schifani e Marino. A questo punto non posso far finta di non aver letto il commento di G. Bruno che rileva quasi "schifiatu"...chi Schifani?? E' pretendere troppo avere un presidente della regione che durante la legislatura non venga indagato per collusioni mafiose e quindi trasformarlo in anatra zoppa...ove costui invece che amministrare si dovrà dedicare alle chiamate dei magistrati ed ai consulti con i propri avvocati? Ogni riferimento è puramente casuale...Come si è ben capito non mi appassiona per nulla questo nome e per i suoi trascorsi nel PDL...ieri fresco, fresco, ha presieduto quella perla di senato fatta di galantuomini che con il massimo contributo del PDL ha sentenziato che il sen. De gregorio è un galantuomo perseguitato da magistrati paranoici! Si faccia una operazione verità su questo! In verità questi pseudo onorevoli invece di difendere il popolo, il popolo si deve difendere da essi. Racchiusi nel loro bunker agli ordini di capitan fracassa ci spremeranno fino all'ultima goccia di sangue. Ma quali arresti per i deputati delinquenti, ma quali riduzioni dei privilegi, ma quale decreto anticorruzione, ma quale abolizione finanziamento o riduzione deputati etc. Meno male che stanno facendo il partito degli onesti e di italia pulita . Il nome di LO BELLO per me è seriamente spendibile perchè finalmente un siciliano vice presidente confindustria per i suoi meriti nei protocolli di "LEGALITA'". Poi essendo egli un industriale speriamo che possa avere un'idea produttiva per i giovani disoccupati siciliani. Naturalmente oltre che il nome ci vuole la sostanza...cioè il programma!
EliminaLa creazione di un parlamento regionale piuì o meno decente e' passata attraverso meccanismi che sono piu' o meno indecenti.
RispondiEliminaCi aspettavamo, infatti, che signori che entravano all'ars con una quantita' di voti abnorme,fossero portatori di aktrettanta voglia di fare, di creare, di inventare, al limite di copiare qualcosa che nei paesi civili e' pura normalita'.
Non ricordo bene il consenso espresso dalla seconda carica dello stato Sen. Schifani o dal Sen. Marino.
I modelli espressi nelle ultime consultazioni elettorali fanno ben sperare che le figure di "uomo solo al potere" siano dismessi quasi definitivamente.
L'anomalia Orlando si inquadra in un contesto diverso di fratture di ogni tipo.
Il vento nazionale fa ben sperare che ci sia un cambio di rotta.
Per quanto concerne la Sicilia suppongo che ci saranno le refluenze sane del vento che e' cambiato e che si giunga a scelte che non portino a tatticismi beceri come quelli che ci hanno accompagnato negli ultimi anni.
Mi piace pensare che la convergenza di idee e di ipotesi di lavoro vincano su logiche di appartenenza che non reggono au bombardamenti della politica nazionale.
La dimensione del voto siciliano e' troppo elevata per non sperare che una volta tanto le scelte siciliane non siano ininfluenti sul piano nazionale.
Per quanto concerne le singole persone che cercheranno di andare alla presidenza, ad oggi, non vedo stelle che illuminano,
daltronde, se le vedessi ora significa che sono solo buttate li' per essere distrutte dalla politica vecchia maniera.
Basta ricordare i nomi che venivano fatti,autorevoli ed importanti, per la sindacatura di Palermo e poi in campo sono scesi, per conto della politica politicante, una serie di figure che balbettavano sulla gestione del comune.
Ovviamente non mi riferisco ai due ballottanti, ma pensate a cosa si e' visto in termini di cartellonistica in questa citta' e riflettiamo su cosa esprime la politica dei cosiddetti partiti.
Caro Catone, speriamo che si parta dal basso questa volta.
Vorrei firmarmi Menenio Agrippa per ricordare che dimenticare il popolo, la plebe e chi vive di lavoro non porta mai a scelte importanti.
Schifani?? ma fatemi capire, è chiedere troppo per la Sicilia e per i siciliani avere finalmente un Presidente che non sia discusso per i suoi rapporti con Cosa nostra?
RispondiEliminaCondivido la necessità di un rilancio "di qualità" per la polityica siciliana, a cominciare dalla figura del Prewsidente.
RispondiEliminaOnestamente non ritengo che Schifani sia minimamente rispondente al profilo ricercato...non credo che aver fatto il Presidente del Senato della peggiore legislatura della storia, in modo peraltro quasi sempre anonimo, ed in qualche caso manifestamente volto a salvaguardare gli interessi del capo in caduta, possa elevare Schifani al rangoi di grande statista o di illuminato rappresentante della buona politica.
Per quel che riguiarda Ignazio Marino devo invece dire che è una personalità che non disdegnerei di appoggiare, quantomeno per la sua competenza ed indipendenza, che lo portano ad essere una mina vagante del suo imbambolato partito (sebbene non condivida del tutto le sue posizioni...specie sull'appoggio al governo Monti).
condivido la posizione di e.v. sul senatore Schifani.
RispondiEliminaNon ho mai visto un colpo d'ala di rango da parte del presidente del senato.
Resta impressa la difesa oltranzista delle posizioni berlusconiane su tutto cio' che fuoriusciva dalla mente del Cavaliere, indipendentemente dalla lucidita' in cui si trovava in quel momento il Berlusca.
Non ho mai letto una critica anche velata alle scelte che hanno penalizzato il mezzogiorno d'Italia con norme imposte dalla lega nord.
I momenti critici di questa citta' e della regione non l'hanno visto in nessun modo attivo o indignato rispetto al baratro e al dissesto materiale e morale del periodo cammaratiano.
Lo vedrei meglio come capogruppo del residuo PDL quando verra' messo all'opposizione.
Questo ruolo lo rivestiva con una vis polemica spesso insignificante e petulante: "controlliamo il numero legale", "vogliamo il voto elettronico" etc etc.
Se scendesse in campo come presidente della regione ripeterebbe il successo di quando si e' candidato al comune di Palermo.
Insisto Schifani non ha il profilo ne la storia adeguata per fare il presidente della sicilia. Perchè? Semplicemente perchè è stato creatura silente ed accomodante delle amenità pubbliche e private di berlusconi. Stamattina su televideo ho letto che la produzione industriale italiana è andata giù del 9 per cento. Alla faccia della crescita! In questo modo tra poco non ci saranno più neanche i soldi per pagare stipendi e pensioni. Già pagaiamo 70 miliardi l'anno di debito. Quanto tempo possiamo durare? con un unteresse del 6 per cento? O dovremo vendere il colosseo come i greci venderanno il partenone? Io avrei un'idea pazza se l'italia dovesse implodere facciamo un referendum di annessione volontaria alla Germania...lo dico seriamente. I tedeschi hanno i forzieri pieni di euro e forse gli farebbe comodo comprare le nostre spiaggie...cosi oltre che ricchi diventano abbronzati. Buona giornata.
RispondiEliminaScusate...correzione paghiamo 70 miliardi. Nel frattempo ho sentito che nel fine settimana la spagna chiederà aiuto ( qualche centinaio di miliardi di euro) all'europa.
RispondiEliminaI tedeschi?...
RispondiEliminaCome diceva Carducci?
"Fanno Pasqua i Lurchi ne le lor tane, e poi calano a valle".
Vi dice niente il fatto che Lurco (ghiottone, beone) era un epiteto medievale dedicato esclusivamente alla nazione germanica?
Cos'è cambiato dopo oltre 1500 anni?
Chi se ne fotte dei loro forzieri pieni di euro!
Di loro apprezzo soltanto Musicisti, Filosofi e Poeti.
I politici mai e poi mai!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Moderatore, aiuto...FOSSE un epiteto medievale, non...era
RispondiEliminaApprovo l'editoriale di Catone.
RispondiEliminaE' ora di cominciare a chiederci chi potrebbe essere il Presidente della Speranza per la salvezza della Regione Siciliana dal baratro dell'immoralità pubblica ed istituzionale e dal "default" finanziario (ricordiamoci che un annetto fà il rating intrenazionale della Regione Sicilia veniva subito dopo quello della Grecia).
I nomi di Schifani e Marino li condivido. Su Schifani, sinceramente, devo dire che non riesco a ritrovarmi su i suoi detrattori per due motivi:
1° se fosse veramente colluso e compromesso con la mafia sono sicuro che già da tempo avrebbe fatto la fine di Berlusconi, nesuuno gli avrebbe fatto sconti. Non si può definire un avvocato "fallimentarista" mafioso perchè si occupa per professione di fallimenti , in qualcuno dei quali sono implicati dei mafiosi. Forse un penalista o un medico sono mafiosi perchè difendono o curano un mafioso?
2° nei sondaggi di mesi fa guardate che in Italia, non in Sicilia, Schifani era ben visto dagli italiani. Si piazzava dopo Napolitano, e tra i vari personaggi era l'unico in crescita percentuale.
Quindi Marino sicuramente, ma anche Schifani non sarebbero male.
Putroppo credo che difficilmente Marino sarà candidato, perchè per la Sicilia non si spella e perchè la Sicilia, come PD, è in mano a D'Alema.
Piuttosto Schifani potrebbe avere più chances se fosse sponsorizzato da Alfano che, in Sicilia e in Italia, conta e conterà di più. Non credo infatti che Miccichè, anche se manovrato dal suo puparo Dell'Utri, possa andare oltre il suo attuale elettorato.
Ivan Lo Bello, perdonami Pino Vullo, non mi piace.Non ne posso più di imprenditori che, con la puzza sotto il naso, scendono in campo come gli unici salvatori della patria che loro hanno divorato come roditori (fa rima con imprenditori). Ma, hai visto mai?
E poi Lumia, dopo il suo fallimento per il Sindaco di Palermo, le dimissioni di Giuseppe Lupo e la rottura con Lombardo, ha ancora margini di manovra?
E Beppe Grillo non se lo vuole levare uno "sfizio" alle Regionali Siciliane 2012?
E Lombardo non lancerà il suo ormai unico sostenitore di peso : l'Assessore alla Sanità Russo?
E Castiglione da Catania che farà?
Infine, per l'UDC D'Alia ormai sembra fatta a Roma con l'accordo Bersani-Casini ( D'Alia Presidente Regione - Un uomo PD Presidente ARS (Genovese o Papania?).
Facciamolo pure un toto presidente. Siamo Bravi.Per il Sindaco di Palermo il più votato fin dall'inizio era Orlando, che ha vinto alla grande. Se poi alcuni, io tra questi, nonostante il sondaggio abbiamo preferito Ferrandelli per delle motivazioni ormai affidate alla storia non inficiano la nostra capacità, dimostrata sul campo, di sapere intuire chi vincerà le elezioni ma anche chi è l'unica alternativa credibile (abbiamo indovinato anche il ballottaggio Orlando-ferrandelli). Quindi, coraggio. Avanti tutta.
Catone risponde:
RispondiEliminaIl senso del post mi pare sia stato colto. Ma chiariamo ancora meglio la questione.
Sul fatto che la Sicilia abbia bisogno, anzi la necessità assoluta, di avere il meglio possibile è un dato condiviso.
L'ipotesi della candidatura Schifani emerge dalla semplice considerazione che, per quanto riguarda il Pdl, è, o dovrebbe essere, l'espressione massima di quella forza politica, che comunque ha il diritto di indicare un suo uomo per la guida della Regione. Se qualcuno non è d'accordo faccia altri nomi che abbiano il medesimo livello di rappresentanza e caratura politica. Non credo possano essere accettate proposte al ribasso, ma possiamo valutarne altre.
Per quanto riguarda, invece, il Pd vale lo stesso ragionamento. E cioè l'individuazione di una personalità di indubbio valore, non compromesso con fatti locali, con una esperienza professionale internazionale e, comunque, in qualche modo legato a Palermo.
Tutti gli altri è evidente che dovranno adeguarsi al rilancio proponendo i migliori sulla piazza, ancora meglio, se espressione della cosiddetta società civile e ancor di più se non compromessi con la partitocrazia.
PoliticaPrima, come dice bene Nevone, Volpe, Carlotta e altri cercherà di dare un suo contributo per individuare gli esponenti più rappresentativi e i protagonisti di questa terra che abbiano la capacità di avviare quella "rivoluzione" culturale che serve alla Sicilia per riemergere.
Aspettiamo, quindi, proposte precise e possibilmente motivate per avviare un sondaggio tra i nostri amici e frequentatori su una rosa di nomi spendibili per fare i candidati alla carica di Presidente della Regione Siciliana.
Restiamo in attesa, a presto e buon lavoro a tutti.
CATONE
il meglio oggi non è un opzione. s'impone per necessità ed urgenza. pienamente d'accordo con l'autore.
RispondiEliminaDobbiamo dare il maggioritario per definitivamente acquisito in Italia, non come sistema elettorale ma come mentalità e necessità politica.
RispondiEliminaQuando nella vita reale ci si trova di fronte a problemi vitali da risolvere la risposta da dare è SI' o NO, una terza scelta non è data perchè non risolve ma rimanda il problema che, pertanto, si aggrava o addirittura conduce alla morte immediata.
Oggi siamo di fronte a problemi vitali, quindi la politica deve offrire agli elettori una scelta secca non solo tra due schieramenti ciascuno con il suo programma,ma anche tra due candidati leader, che cioè siano la massima espressione di ognuno delle due forze in campo.
In Italia, anche se si dovesse riuscire a fare la riforma elettorale in senso proporzionale, credo che sarà comunque confermata la bipolarità, e perciò sicuramente la lotta elettorale sarà tra due soli candidati, uno per polo.
Ciò non toglie, purtroppo, che ci saranno comunque altri candidati che, per motivi vari, parteciperanno ugualmente alla competizione, creando il solito "circo di nani e ballerine" di cui oggi, però, non si ha proprio bisogno.
Quando le cose si fanno serissime, non si deve scherzare nè permettere che qualcuno lo faccia lo stesso.
Claudio FAVA come Orlando? inizia il dopo lombardo e forse inizia anche la terza repubblica? Un candidato autorevole e credibile fuore dai cerimoniali e dagli alambicchi dei partiti "catatonici" che chiede il consenso direttamente ai cittadini...se ha funzionato per Orlando potrebbe anche funzionare per FAVA! Ormai si cercano candidati credibili che ci tirino fuori dai casini e dalle zoccole in cui ci hanno messo alcuni pulcinella chiamati onorevoli.
RispondiElimina