L’anno prossimo scade la legislatura più controversa della storia regionale siciliana. Sembra ieri, il 2008. Quando, dopo l’incidente giudiziario di Totò Cuffaro, Raffaele Lombardo a capo di un’alleanza di centro destra vinse con grande distacco le elezioni.
Dall'altra parte, per il centro sinistra, Anna Finocchiaro, catanese come Lombardo e esponente di spicco del Pd. Passò poco e il capo dell’opposizione si trasferì armi e bagagli a Roma. Tutto più comodo e ovattato, lontano dalle piazze palermitane dei disoccupati, pip, lsu, forestali, ex keller, lavoratori Fiat etc etc. In fondo fare opposizione al suo conterraneo non la entusiasmava affatto. Forse aveva previsto tutto.
Invece, il grande amico e compagno di mille avventure politiche, aveva le idee molto chiare. Fare piazza pulita del cosiddetto cuffarismo per sostituirlo con un più concreto e scientifico lombardismo. Le guerre sotterranee nel Pdl, lo scontro nell’Udc, hanno segnato il periodo. Gianfranco Miccichè, invece, ha dato l’appoggio per concretizzare la svolta. Il Pd da perdente a vincitore. Fatto sta che Lombardo ha fatto e sfatto governi, cambiato intere strutture amministrative, licenziato dirigenti, nominati altri espandendo la sua influenza ovunque, in nome della trasparenza, della terzietà e del buon governo(!).
Non esistono aziende, società, consorzi, in attività o in via di scioglimento, enti vari e organismi che non hanno subito l’intervento normalizzatore del Presidente. Ha spaccato e quasi distrutto interi partiti, è entrato a gamba tesa in tutte le competizioni elettorali, dimenticando il ruolo di Presidente super partes. “Il Presidente della Sicilia e dei siciliani”. Una figura che, rafforzata dell’elezione a suffragio universale, si avvicina a quella del Presidente della Repubblica. E invece che fa. Guida e gestisce un partito l’MpA come sua proprietà privata.
Interviene nelle competizioni per le amministrative, come a Palermo per il Sindaco, addirittura promuovendo candidature e cambiandole in corso d’opera. E, ancora peggio, spingendo suoi assessori e amici deputati a organizzare liste per il Consiglio Comunale. Un comportamento censurabile ma da grande stratega. Ma ci pensate? L’Assessore regionale alla sanità, magistrato d’assalto, che convoca personale medico e organizza liste, in nome di che cosa? Invece di occuparsi “solo” di risolvere i problemi dell’assistenza sanitaria e della salute dei siciliani. E l’altro Assessore, quello che tiene i cordoni della borsa e quindi di tutte le società regionali, fatte di migliaia di personale e di infinite figure dirigenziali oltre che di manager, amministratori e componenti di organismi vari, che prepara un’altra lista. Così come vengono organizzati partitini a supporto della causa.
Questo il clima che si respira. Mentre le imprese soffrono, l’agricoltura è al collasso, la disoccupazione fa paura, i precari degli enti locali - ormai figli di un dio minore - attendono stabilizzazioni che si allontanano sempre di più. Il mondo della formazione professionale nella confusione più totale e migliaia di famiglie alla fame. A Termini Imerese l'improbabile Di Risio dovrebbe prendere il posto di Marchionne. Gli ex lavoratori Fiat aspettano. Mentre la classe dirigente, i capi dipartimento, la burocrazia e i parlamentari godono ancora di inique e vergognose prebende.
E, tanto per non farci mancare nulla, i fondi europei, al posto di essere spesi per creare sviluppo, languono nelle casse per incapacità. Nel 2013, tra un anno, si vota per il rinnovo del Parlamento siciliano e per il nuovo Presidente della Regione. E allora si vedranno i risultati, sarà quello il momento nel quale i cittadini dovranno decidere il loro futuro. Per i partiti, o per ciò che resterà di loro, saranno momenti difficili, molto difficili.
***
21 marzo 2012
Dall'altra parte, per il centro sinistra, Anna Finocchiaro, catanese come Lombardo e esponente di spicco del Pd. Passò poco e il capo dell’opposizione si trasferì armi e bagagli a Roma. Tutto più comodo e ovattato, lontano dalle piazze palermitane dei disoccupati, pip, lsu, forestali, ex keller, lavoratori Fiat etc etc. In fondo fare opposizione al suo conterraneo non la entusiasmava affatto. Forse aveva previsto tutto.
Invece, il grande amico e compagno di mille avventure politiche, aveva le idee molto chiare. Fare piazza pulita del cosiddetto cuffarismo per sostituirlo con un più concreto e scientifico lombardismo. Le guerre sotterranee nel Pdl, lo scontro nell’Udc, hanno segnato il periodo. Gianfranco Miccichè, invece, ha dato l’appoggio per concretizzare la svolta. Il Pd da perdente a vincitore. Fatto sta che Lombardo ha fatto e sfatto governi, cambiato intere strutture amministrative, licenziato dirigenti, nominati altri espandendo la sua influenza ovunque, in nome della trasparenza, della terzietà e del buon governo(!).
Non esistono aziende, società, consorzi, in attività o in via di scioglimento, enti vari e organismi che non hanno subito l’intervento normalizzatore del Presidente. Ha spaccato e quasi distrutto interi partiti, è entrato a gamba tesa in tutte le competizioni elettorali, dimenticando il ruolo di Presidente super partes. “Il Presidente della Sicilia e dei siciliani”. Una figura che, rafforzata dell’elezione a suffragio universale, si avvicina a quella del Presidente della Repubblica. E invece che fa. Guida e gestisce un partito l’MpA come sua proprietà privata.
Interviene nelle competizioni per le amministrative, come a Palermo per il Sindaco, addirittura promuovendo candidature e cambiandole in corso d’opera. E, ancora peggio, spingendo suoi assessori e amici deputati a organizzare liste per il Consiglio Comunale. Un comportamento censurabile ma da grande stratega. Ma ci pensate? L’Assessore regionale alla sanità, magistrato d’assalto, che convoca personale medico e organizza liste, in nome di che cosa? Invece di occuparsi “solo” di risolvere i problemi dell’assistenza sanitaria e della salute dei siciliani. E l’altro Assessore, quello che tiene i cordoni della borsa e quindi di tutte le società regionali, fatte di migliaia di personale e di infinite figure dirigenziali oltre che di manager, amministratori e componenti di organismi vari, che prepara un’altra lista. Così come vengono organizzati partitini a supporto della causa.
Questo il clima che si respira. Mentre le imprese soffrono, l’agricoltura è al collasso, la disoccupazione fa paura, i precari degli enti locali - ormai figli di un dio minore - attendono stabilizzazioni che si allontanano sempre di più. Il mondo della formazione professionale nella confusione più totale e migliaia di famiglie alla fame. A Termini Imerese l'improbabile Di Risio dovrebbe prendere il posto di Marchionne. Gli ex lavoratori Fiat aspettano. Mentre la classe dirigente, i capi dipartimento, la burocrazia e i parlamentari godono ancora di inique e vergognose prebende.
E, tanto per non farci mancare nulla, i fondi europei, al posto di essere spesi per creare sviluppo, languono nelle casse per incapacità. Nel 2013, tra un anno, si vota per il rinnovo del Parlamento siciliano e per il nuovo Presidente della Regione. E allora si vedranno i risultati, sarà quello il momento nel quale i cittadini dovranno decidere il loro futuro. Per i partiti, o per ciò che resterà di loro, saranno momenti difficili, molto difficili.
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21 marzo 2012
I SISTEMI ED I METODI CHE LOMBARDO USA PER RAGGIUNGERE I PROPRI OBIETTIVI E REALIZZARE I SUOI PROGRAMMI NON SONO CERTAMENTE DA PRENDERE AD ESEMPIO IN UNA SOCIETA' DI GENTILUOMINI.
RispondiEliminaIL SUO CINISMO ED IL SUO PRAGMATISMO, POSSONO FARE PAURA SE NON ADDIRITTURA DISGUSTARE.
QUESTO NON E' CERTO UN ASPETTO SECONDARIO, DETTO QUESTO PASSIAMO AI FATTI ED ALLE COSE CHE HA FATTO, SIA COME ATTIVITA' GOVERNATIVA, SIA COME POSIZIONAMENTO POLITICO, ALLORA AL NETTO DELLE SIMPATIE O ANTIPATIE PERSONALI, IL MIO GIUDIZIO SU LOMBARDO POLITICO E SU LOMBARDO PRESIDENTE NON E' NEGATIVO.
VORREI POI DISTINGUERE A PROPOSITO DEL SUO EX AMICO TOTO' CUFFARO, ED IL CUFFARISMO.
DUE COSE ASSOLUTAMENTE DIVERSE, DIVERSE PERCHE' L'UOMO CUFFARO NON E' COINCIDENTE CON IL SISTEMA CHE PORTA IL SUO NOME. TRAGICAMENTE NEGATIVO IL SISTEMA, DIVERSO E PIU' COMPLESSO IL GIUDIZIO SULL'UOMO.
Temo di sapere cosa accadrà alle elezioni regionali del 2013 . Gli elettori siciliani , disgustati dai partiti e dai politici ma ancora più impauriti dal richio di non avere neanche un uomo politico al quale rivolgersi , sia pure per avere l'illusione che una promessa di raccomandazione diventi soluzione certa dei propri problemi individuali , si tureranno il naso e voteranno personaggi impresentabili ma , proprio per questo , ritenuti "attendibili" "pro domo mea" . Il fascino del potere anche "criminale" , specie in Sicilia , esercita sulla stragrande maggioranza degli elettori una attrazione irresistibile . Scusate le mie affermazioni . magari mi prenderete per uno che delira , ma ho visto troppo spesso gli elettori siciliani mandare a quel paese ottimi candidati perchè , anche se rigorosamente veniva taciuto o negato , gli onesti e preparati vengono considerati " validi " ma "senza scagghiuni " . , come dire : " coglioni" . Invece , quello che "cunta" è magari " un curnutu" , ma è " intisu" ; quindi , hai visto mai che , turandomi il naso , mi risolve il mio problema ?
RispondiEliminaQuesta è la tragedia nazionale degli ultimi 20 anni , cioè dal 1994 .
Mi fermo quì . Scusate la crudezza dei termini , ma più si avvicinano le elezioni e più i "tecnici" risolvono problemi annosi a colpi di "vafanc...." dei partiti e con l'approvazione del popolo , più io mi sento esplodere .
condivido.
RispondiEliminaIl caro presidente Lombardo non gestisce solo l'MPA come proprietà privata ma è convinto che anche Palazzo D'Orleans è di sua proprietà. Sta distruggendo una ricchezza che è un bene di tutti i cittadini, con restauri assurdi. Forse non ricorda che deve abbandonarlo quel Palazzo.
RispondiEliminaDici bene Francesco . Altrocchè . Secondo voci ripetute sembra che l'appartamento privato a sua disposizione , appena restaurato al suo insediamento ,non era di suo gradimento , e , pertanto , lo ha fatto ri-ristrutturare con un spesa di altri € 100.000,00 ( però compreso di nuova rubinetteria esclusiva in oro di € 8.000,00 ) .
RispondiEliminaIl giornale di Sicilia ha pubblicato foto ed articolo dell'armadio blindato che ha fatto installare in una stanza accanto al salone dove tiene la giunta regionale per custodire in sicurezza ben 40 fucili di epoca , di sua proprietà comprati ad aste internazionali a Vienna . Che ci deve fare ? E , quando non sarà più Presidente ( perchè viva Dio accadrà prima o dopo ) se li porterà a casa sua o li regalrera al suo successore ?
Spero,con tutto il cuore di non sentir parlare più , dopo il rinnovo del Parlamento Siciliano del 2013, di Lombardo, nè come uomo, nè come politico, perché, a mio avviso vale molto poco in tutti e due i casi.
RispondiEliminaCome politico perché dopo essere stato eletto dal centrodestra ha rinnegato tutti e pur di continuare a stare a galla ha fatto alleanze con chiunque, con governi a breve scadenza, e come uomo perchè dopo aver ricevuto l'appoggio incondizionato di Cuffaro, non solo lo ha rinnegato, ma ha detto a destra e a manca di voler eliminare il cosiddetto cuffarismo, dove per tanti anni ha inzuppato il pane, e alla fine, però ce l'ha fatta , tutti gli uomini , le associazioni, i lavoratori e i politici che sono stati vicini a Cuffaro, tutti eliminati, alla faccia!!!!!.
ha eliminato il cuffarismo per sostituirlo con il lombardismo e il CATANISMO, già, perchè in quasi tutte le gare d'appalto vincono aziende catanesi, quasi l'80% dei concorsi hanno luogo in ospedali e aziende catanesi, le nomine più importanti e non,
sono appannaggio esclusivo di uomini dell'MPA o catanesi,la maggior parte delle riunioni o giunte di governo le fa a Catania.
Se potesse, Palazzo dei Normanni lo trasferirebbe a Catania, e per finire, nominare Catania Capoluogo Siciliano.
Ritengo che l'ismo, così come le vecchie correnti di partito, se indicativo di un pensiero politico che fa proselitismo sia un modo naturale per indicare la condivisione di un ideale o di un progetto. Certamente non è la stessa cosa per Arrafaele la stessa storpiatura del nome la dice lunga.
EliminaMeditate gente,meditate.
GIUSEPPE ARENA
Questa è la Regione. Dirigenti, capi di dipartimento, burocrati, uomini e donne che ricoprono posti di rilievo con competenze e grandi responsabilità, ma con scarsi risultati.
RispondiEliminaL’apparato regionale si trova a Palermo ma gli effetti dei provvedimenti amministrativi ricadono sull’intera Isola. La preparazione e il bagaglio culturale di coloro che gestiscono le risorse, dovrebbe essere elevato, dato che, lo scopo ultimo dell’amministrazione regionale è quello di promuovere e incoraggiare sviluppo sociale, civile ed economico della comunità.
Appunto per questo esistono diversi assessorati ognuno con competenze specifiche e con migliaia di impiegati, che lavorano (forse), per garantire ed assicurare il raggiungimento di una buona qualità di vita dei soggetti di cui si occupano. Tutto questo grazie, soprattutto, alle risorse economiche che spesso provengono dai fondi europei.
Ma invece cosa accade!
Esiste un Assessorato alla Formazione, dove non bastava solo un assessore e tanti dirigenti per occuparsi di formazione, è sorta la necessità di avere un esperto per studiare bene la riforma, ricompensandolo, per la sua elevata preparazione con una cospicua retribuzione. Ma alla fine tutte queste teste, non sono riuscite a trovare una soluzione per migliaia di dipendenti degli enti di formazione che si ritrovano senza lavoro. Il risultato qual è, che i primi non hanno problemi economici (e nemmeno di coscienza) i secondi sono in grande difficoltà per i ritardi nell’erogazione del sussidio della cassa integrazione.
Esiste un Assessorato all’Agricoltura, con tutto l’apparato, assessore, dirigenti ed esperti vari, mentre la Sicilia agricola, una volta granaio d’Italia, attraversa una crisi gravissima, imprenditori e coltivatori sono sul lastrico, intere famiglia devono abbandonare la terra e i giovani vanno via.
E così per l’Assessorato al Turismo. I flussi degli stranieri sono in diminuzione e, addirittura, strutture alberghiere di proprietà della Regione Siciliana sono state chiuse, con la conseguenza che decine di lavoratori si ritrovano disoccupati, mentre per gli alti vertici e per i responsabili politici nulla cambia. Ma la stessa storia si ripete per gli altri assessorati che dovrebbero operare per lo sviluppo della Sicilia.
Non si fa altro che parlare di politica, ma la politica a cosa porta?
A creare, bravissimi “parolai”, che non fanno altro che dire che sono innamorati, in questo momento della città di Palermo l’anno prossimo per le future elezioni regionali, lo saranno dell’intera Isola e poi una volta occupate le poltrone, loro questi uomini politici individueranno altri amici da inserire nei posti chiave dell’amministrazione regionale.
Una macchina inutile visto che i beneficiari sono tutti in crisi e gli amministrativi che esistono per garantire gli interessi della collettività, LAVORANO MALE, e fanno i propri interessi. E noi comuni cittadini, siamo sempre lì a guardare ed aspettare la persona giusta. Arriverà?