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sabato 10 marzo 2012

MA CHE FINE HA FATTO IL PDL?

PDL-261 a zero alle elezioni politiche del 2001. I sindaci delle maggiori città. I presidenti di quasi tutte le province. E così piccoli comuni e circoscrizioni. Nel 1994 il cavaliere scese in campo. Furono lanciati i club forza Italia, scoppiò l’entusiasmo e la corsa a chi li costituiva per primo.
Ovunque. Anche nei luoghi di lavoro.
Alla presentazione del movimento alla Fiera del Mediterraneo di Palermo, il 21 marzo del 1994, una marea di simpatizzanti di tutte le età, con una presenza femminile incredibile, riempiva le strade d’accesso e i viali della Fiera. Portare al petto le coccarde colorate e le spille del movimento era motivo d’orgoglio. All’interno dell’enorme padiglione pieno di gente, venivano proiettati, con sottofondo musicale, i numeri dei club sorti in tutta Italia. Gli schermi rimandavano le immagini di ogni regione con la classifica. E la Sicilia faceva la sua porca figura! A capo di tutto questo Gianfranco Miccichè.
E poi la rappresentanza siciliana nei governi nazionali. Ministri di primo livello, Sottosegretari, Presidenti di Gruppi Parlamentari. Una presenza siciliana fortissima di cui, però, è difficile trovare proficui effetti nelle terre di Sicilia. Sembra preistoria. E anche se Renato Schifani è la seconda carica dello Stato e Angelino Alfano da Ministro della Giustizia è diventato Segretario Nazionale del Pdl, tutto è cambiato. Irriconoscibile.
Ciò che resta del centro destra alla Regione, è all’opposizione. La gestione del Pdl in Sicilia è a quattro mani, Castiglione per l’area ex Forza Italia, e Nania per l’area ex An. A Palermo, a distanza di soli 58 giorni dalle elezioni per il Sindaco, non riescono a trovare e proporre un nome da contrapporre agli altri candidati già in aperta campagna elettorale.
Gianfranco Miccichè, un giorno si e l’altro pure, attacca gli ex amici e punta a riconquistare un ruolo con il suo “Grande Sud”. È stato determinante all’operazione ribaltone di Raffaele Lombardo. Il Pd ha colto al volo l’occasione ed è rimasto. Meglio al Governo, senza voti, che fuori. A Palermo punta su Massimo Costa, un candidato alternativo al Pdl, gradito al terzo Polo e a Lombardo.
Il presidente dell’Ars Francesco Cascio, intanto, tentenna. La sua è una decisione difficilissima. E anche se il Segretario Nazionale insiste cercando di allargare il consenso, il rischio di una sconfitta o di un difficile passaggio al secondo turno turba non poco lo scranno più alto del Parlamento siciliano.

E, addirittura, il neo segretario provinciale, Francesco Scoma, spinto dalla disperazione, non disdegnerebbe di confluire tra i sostenitori dell’enfant prodige Costa. Il quale, da abile sportivo, lancia messaggi di grande apertura per la salvezza di Palermo. Insomma, una grande coalizione, per Massimo Costa sindaco, con l’accordo di Francesco Cascio e compagnia cantando.
Amen.
***
10 marzo 2012

4 commenti:

  1. Per fare un grande movimento basta e avanza quello che ha fatto allora Berlusconi e i suoi amici e collaboratori; se ci pensiamo bene è stata un'avventura irripetibile; il lavoro organizzativo fatto da Dell'Utri & co. ha quasi del miracoloso. In brevissimo tempo l'Italia politica fu travolta da uno tsunami vero e proprio, e la gioiosa macchina da guerra di Occhetto dovette accomodarsi all'opposizione. Ma....un grande movimento è una cosa, un grande partito è ben altro; più grande è il partito e più grande ed efficiente deve essere il gruppo dei dirigenti che ne supportano e giustificano l'esistenza. In Forza Italia e poi nel PDL vennero imbarcati una quantità di persone che nemmeno sapevano cosa fosse la politica; gente che era nessuno e che tale è rimasta nonostante incarichi di prestigio e di governo. In pochi anni comunque i dirigenti della prima ora furono, giustamente, soppiantati da volti nuovi e magari alcuni di questi anche più preparati di quelli della prima ora. Ma se noi vogliamo fare una cernita, i dirigenti ben preparati, i politici di grande personalità nel PDL sono una merce rara; la maggior parte è gente mediocre che è sempre vissuta all'ombra del grande Capo. A questo dobbiamo aggiungere purtroppo che queste persone piccole piccole hanno imparato il peggio della politica, hanno imparato ad essere litigiosi, a tramare contro chi li ha tolti dall'anonimato, e per carità di patria non voglio parlare di chi si è fatto pescare con le mani nel sacco. L'assenza di grandi personalità, con qualche lodevole eccezione, tipo Alfano, e l'effetto di una campagna di stampa martellante, velenosa e fondamentalmente basata su tante falsità da parte del gruppo editoriale Repubblica L'Espresso insieme ad alcuni errori del premier hanno determinato un appannamento di immagine del partito stesso e una perdita di appeal nei confronti dell'elettorato. E pensare che basta poco per riconquistare i voti persi; è bastata la presa di posizione di Alfano di qualche giorno fa a fare risalire il PDL nei sondaggi. I voti fondamentalmente ci sono perchè l'Italia è un paese di moderati. Se il PDL a causa dei suoi errori e della pochezza dei suoi dirigenti non saprà riconquistarli, avrà consumato il più clamoroso suicidio politico di sempre, nella storia dell'Italia repubblicana.

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  2. E' VERO L'ITALIANO IN GENERALE ED IL PALERMITANO IN PARTICOLARE E' SENZ'ALTRO MODERATO.
    SIAMO STATI FASCISTI MA CON MODERAZIONE ,SOSTENIAMO O COMBATTIAMO LA MAFIA MODERATAMENTE ,RUBIAMO O CI FACCIAMO DERUBARE CON MISURA ,RISCUOTIAMO O PAGHIAMO IL PIZZO CON DISCREZIONE ,SOPPORTIAMO LE CLASSI POLITICHE CHE DA DECENNI CI GOVERNANO CON RASSEGNAZIONE , NON PROTESTIAMO ,NON CI INDIGNAMO ,NE' TANTOMENO LOTTIAMO PER QUALCUNO O QUALCOSA .
    GIA' QUESTE CARATTERISTICHE DA SOLE CI RENDONO MERITEVOLI DI APPREZZAMENTO E STIMA ,SIAMO UN POPOLO FIERAMENTE MODERATO .
    CERTO ABBIAMO AVUTO ANCHE NOI MELE MARCE O TESTE CALDE ,MA MOSCHE BIANCHE ,I PIU' SONO MORTI , MORTI INQUANTO NON MODERATI
    ED UN PO' TESTARDI .
    MORTI INVANO ,ANCHE PERCHE' NON CAPIVANO CHE AI MODERATI LE COSE STANNO BENE COSI' .

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  3. C'è per forza bisogno di spiegare che l'Italia è un paese di moderati perchè la sinistra è poco più del 30% circa dell'intero elettorato e la destra estremista è poca roba, e quindi tutto il resto appartiene per esclusione ad un area comunque moderata e disposta quindi a votare partiti non di sinistra nè comunque estremisti?

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  4. Ma alfano il nuovo che avanza è segretario pdl o segretario personale di berlusconi. La grande trovata di ingegno di non parlare di giustizia e televisione con monti e farina del suo sacco? o del caimano? Ma berlusconi che ha raccolto il consenso dei moderati (grazie all'etere gentilmente regalato da compare craxi) dove ci ha portati? Alla devastazione economica e morale! I moderati prima ci hanno portato mussolini ed alla guerra poi vent'anni di berlusconismo ed al default(fallimento!)Avanti con i moderati! volete portare a palermo un altro cammarata? Volete riesumare berlusconi? Magari lo volete presidente della repubblica? e come cetto la qualunque ci porterà "pilu pi tutti"! e bravi i moderati! Ma se il 92 per cento odia i politici ed i partiti ci sara un motivo? E se la recessione i licenziamenti la disoccupazione(la spesa alimentare è regredita a 30 anni fa!) dovesse condurre alla rivolta contro i palazzi e la casta? Riflettano i moderati forse è meglio riesumare andreotti e mamma dc o molto meglio uno cento o mille monti che anche se è un moderato non te lo fa pesare e ti fa inghiottire il taglio delle pensioni dicendo che è per i giovani! Chi ha figli che deve fare? abbozza... Ma tutto viene fatto con sobrietà perciò meglio un monti sobrio che un berlusconi fatto! La minorenne ruby docet! Mi firmo anonimus per semplicità.

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