di Salvo Geraci - Succede ad ogni nuova elezione. Con regolarità. Eppure, regolarmente, ogni volta che succede ci scandalizziamo. Ma è un affare che sta in piedi da tempo immemorabile, vorremmo dire da sempre. Si tratta della pratica odiosa di cercare di accrescere i propri voti (certamente non i consensi)
creando delle illusioni. Il danno che si fa non è calcolabile; ma è ancora peggiore se l'organizzazione assume i contorni di un'operazione quasi credibile. Il danno diviene estremo se si parla di lavoro. In qualsiasi forma. Il limite è posto soltanto dalla propria fantasia.
Call-center, ipermercati (ma possibile che sotto elezioni ce ne sia sempre qualcuno di prossima apertura?!).
Ed ancora: iniziative a progetto, Job-shearing [lavoro condiviso], attività micro imprenditoriali; in forma associativa, cooperativistica, come società di capitali e chi più ne ha, più ne metta.
È sempre un atto crudele; ma lo è maggiormente quando il lavoro è, già da tempo, la criticità con la quale si confrontano un giovane su tre in Italia ed addirittura uno su due nella a nostra felicissima isola. Sono giovani, in qualche caso già piuttosto maturi, che attendono un'occupazione per costruire una famiglia, per generare dei figli; e che sentono che il tempo sta loro sfuggendo dalle mani non potrà mai più essere recuperato.
Per questo ci fa male trovare nella mail o nella chat, proclami nei quali si garantiscono posti di lavoro per chiunque si aggreghi; e, per confermare il convincimento magari debole dei giovani, si usa un linguaggio che dà per scontato che chi parla sia uno che sta naturalmente dalla loro parte.
Si tratta di meccanismi preparati da gente che ha esperienza di comunicazione e, direi, soprattutto di manipolazioni. Del resto è facile fare breccia nell'animo di ragazzi che non aspettano altro che costruire una speranza per raggiungere, al più presto, il proprio obiettivo.
In alcuni casi, si chiede addirittura del danaro. Paradossalmente ciò sembra rendere più credibile la proposta. Molti tra questi giovani coinvolgono addirittura la famiglia, e i genitori addolorati nel vedere i figliuoli che così scoraggiati, danno fondo ai pochi risparmi, pur se nascondono un retropensiero, un tarlo che li rode... sarà per l'età avanzata, o per l'esperienza.
Bisogna insegnare ai nostri ragazzi a non cadere in queste trappole, pur sapendo che magari si rivolteranno contro di noi, anche perché gli organizzatori della proposta si danno molto da fare e fanno circolare la notizia di posti già assegnati e, nei casi estremi, usano pure delle comparse che giurano di prestare servizio presso amministrazioni pubbliche, para pubbliche, private e quant'altro si possa immaginare.
Il marchingegno probabilmente può rallentare l'insidia è quello stesso che viene adoperato da questi figuri per diffonderlo; il passa parola. Si, il passa parola che funziona tanto quando si tratta di diffondere notizie tendenziose e brutali, funziona anche per far correre di bocca in bocca il messaggio chiarificatore.
In ogni caso, infine, tutto sarà inutile se, in un arco ragionevole di tempo a partire da oggi, i giovani non troveranno un minimo spiraglio di speranza concreta, e, se non si dovesse trovare la soluzione, e si adottino politiche che consentano la redistribuzione della ricchezza, magari anche attraverso un salario sociale. Forse queste proposte scandalizzeranno qualcuno, ma, nel momento nel quale, la scintilla scoppierà, sarà così rapida che il falò ci raggiungerà tutti accomunando nella inevitabile nemesi, le buone e le cattive coscienze!
Salvo Geraci
01 marzo 2012
01 marzo 2012
io sn d'accordo cn questa persona nn solo promettono bugie ma c'e dell'altro ti invitano a pranzo x convincerti a farsi dare il voto nn c'e nulla di quello che dicono abbiamo avuto tanta fiducia a gente che adempisce e si fa i fatti suoi senza pensare al popolo gente mi ripeto apritevi gli occhi li abbiamo chiusi svegliamoci facciamo qualcosa x cambiare la nostra palermo
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