di Pasquale Nevone - Facciamo il punto della situazione. Ormai è andata, rassegniamoci. La minestra grosso modo è questa: 3 candidati per la sinistra (Borsellino, Ferrandelli e forse uno di Orlando), 3 per il centro destra (Costa, Aricò, Caronia), più altri “cavalli pazzi” (Dragotto, Nuti, etc..).
Il famoso “Genio di Palermo “ rimane in esilio dalla sua città. Si vede che i cittadini in sintonia con lui sono davvero troppo pochi.
Ed allora, questi “piccoli indiani”, visto che i big cittadini della politica hanno deciso di non scendere in campo ma di fare solo quello che gli riesce meglio e cioè i “pupari”, vogliono dirci almeno quello che vogliono fare se avranno la fortuna (loro), la sfortuna noi, di essere eletti Sindaco?
Sabato mattina, 10 marzo 2012, anche il Cardinale di Palermo Paolo Romeo ha messo da parte la sua navigata diplomazia ed ha parlato forte e chiaro nella sua conferenza stampa sulle prossime elezioni amministrative 2012 di Palermo. Finalmente!
Non si è schierato apertamente, d’altra parte la diplomazia come la classe non è acqua, ma, avendo preso consapevolezza che la minestra è questa, ha “tirato una randellata” a tutto l’ambiente politico cittadino per dire la cosa apparentemente più semplice e quasi banale: signori candidati, ma ce lo volete illustrare il vostro programma sui bisogni e sulle urgenze più evidenti della nostra città?
I problemi, vecchi e nuovi, hanno assunto livelli preoccupanti di destabilizzazione sociale e, perfino, di ordine pubblico: il deficit della cassa comunale, l’evasione fiscale e delle tasse, i licenziamenti, la disoccupazione, la casa, l’assistenza sociale per gli handicappati, i malati, gli anziani, i rifiuti, i trasporti, l’inquinamento, l’emarginazione sociale, l’arretramento culturale, l’imbarbarimento dei rapporti sociali, la criminalità diffusa specialmente giovanile. Insomma: come ripristinare la convivenza civile, il decoro e la vivibilità? e cioè, in definitiva, l’immagine nazionale e internazionale della città?
A Palermo da tempo ormai non si tengono più convegni o congressi di livello internazionale. Perfino le navi da crociera non faranno più scalo da noi da giugno a settembre. Alla faccia della città del sole e del mare.
Un solo candidato ha dichiarato di ritenersi “problem solver”: Massimo Costa. Peccato che ha detto che per lui i problemi da risolvere sono i peccati ed i peccatori. Questa cosa non l’ha detta nemmeno il Cardinale. Perfino i suoi amici gli hanno consigliato di smetterla con queste affermazioni. Altri gli hanno ritirato il consenso. Sul Web ormai è il bersaglio preferito degli internauti.
Accogliamo l’appello del Cardinale Romeo, come rappresentante della Chiesa che Papa Paolo VI dichiarava “esperta in umanità”: i cittadini onesti e concreti di questa città chiedano ai “piccoli candidati” di darci almeno un “piccolo programma” in queste ultime settimane. Ma per favore: Libri dei sogni, NO Grazie!
PASQUALE NEVONE
13 marzo 2012
13 marzo 2012
Giustissimo! Dice bene l'autore dell'articolo.I "piccoli candidati” ci diano almeno un “piccolo programma”. "Ma per favore: Libri dei sogni, NO Grazie!" Si perchè finora di tutto si parla tranne che di cose da fare, come se Palermo non fosse piena di problemi. Come se 200 bare in attesa di essere seppellite fosse una cosa normale, una questione poco importante. Lo so che qualsiasi sindaco anche il primo della classe comne Costa, non ha la bacchetta magica e non può risolvere i problemi di questa disastratra città. ma almeno che ci dia la speranza e ci faccia credere di volerlo fare. I programmi spesso restano lettera morta ma servono a capire di che cosa srtiamo parlando, servono a capire come vorremmo Palermo. Senza libri dei sogni
RispondiEliminaNon vorrei passare per provocatore, ma credo che dovremmo preoccuparci di più se un candidato a sindaco di Palermo ci facesse l'elenco delle cose che ha in mente di fare rispetto a chi non ci mostra il suo programma. Palermo è un vero e proprio vaso di Pandora, un contenitore di tutti i vizi, le deficienze e i bisogni che opprimono le città del nostro Bel Paese e nello specifico la nostra Palermo con le sue particolarità e le negatività esclusive.
RispondiEliminaBasta scorrere l'elenco che si trova nell'articolo oggetto del mio commento per capire come non abbiano limiti i bisogni di questa città e di come sia difficile dovere stilare un programma operativo per chiunque voglia fare il sindaco di Palermo.
Un candidato coscienzioso e volenteroso dovrebbe soltanto stilare la lista di tutto quello che c'è da fare per risollevare le sorti della città, ma questa cosa sarebbe inevitabilmente soggetta a critiche di tutti i tipi. Se la lista dei buoni propositi si limitasse soltanto a tutto quello che umanamente un sindaco può fare, trattandosi di elenco inevitabilmente parziale, la critica più ovvia evidenzierebbe come tantissimi problemi da risolvere nemmeno siano stati citati nel programma; se invece detto programma contenesse veramente tutto quello che è' necessario realizzare, verrebbe inevitabilmente bocciato come un libro dei sogni, cui nessuno presterebbe fede. Una persona indubbiamente intelligente come Giulia Bongiorno, conosciuta la situazione, si è ben guardata dall'accettare la sua candidatura e dal farsi bruciare da un impegno al di sopra delle sue forze. Noi tutti conosciamo i bisogni della nostra città e ancor meglio li conoscono i nostri politici.
Ecco, in un certo senso dovremmo essere grati a tutti questi "volenterosi" che aspirano alla carica di sindaco di Palermo i quali o non sanno cosa li attende o il fascino del potere nei loro confronti è superiore alle eventuali difficoltà che incontreranno lungo il cammino...della serie, " Intanto faccio il sindaco e poi si vedrà".
Più che un libro dei sogni abbiamo bisogno di un libro delle realtà. Occorre solo dare delle priorità a tutte quelle mancanze assommatesi nel tempo, no non è difficile, i vari candidati girino per la città e si accorgeranno che ad ogni angolo di strada c'è qualcosa da fare.
RispondiEliminaLa verità invece è quella che questi signori (tutti) ci riempiono di belle parole, di bei progetti etc. etc.
Ma come faranno questi signori (tutti sic.) ad amministrare la città se non sanno, magari, quanto costa 1 Kg. di zucchero?
Meditate gente, meditate.
GIUSEPPE A.
Palermo ha una classe politica che e' l'esatta proiezione dei suoi cittadini .
RispondiEliminaPalermo ha votato il consiglio comunale attuale che credo sia la sua esatta e precisa volonta',da questo consiglio si sente rappresentata e questi consiglieri ha voluto.
Questo varra' anche per il sindaco ,il primo cittadino ,colui che vestira' la fascia tricolore ,sara' uno di quei magnifici faccioni che vediamo nei bellissimi 6x6 che abbelliscono palermo.
Decine di milioni di euro spesi per sporcare palermo .
quali sono i loro programmi?
Punto uno ,recuperare il danaro speso per sporcare palermo,
i punti 2-3-4-5-6-7-8-etc..etc... sono le solite cazzate.
Sollecitato dai commenti degli amici blogers vorrei tornare sull'argomento per fare un'ulteriore breve considerazione . Secondo me , il nostro diritto di cittadini elettori a chiedere ai candidati a Sindaco almeno un "piccolo programma" significa avere un documento ufficiale non solo breve , perchè sappiamo che non è vero che chi scrive di più è il migliore , ma chiaro e concreto . Insomma : abbiamo bisogno di un elenco di "soluzioni immediatamente operative" dei problemi della città , e non un elenco dei problemi medesimi perchè questi tutti li conosciamo benissimo e li viviamo sulla nostra pelle .
RispondiEliminaSu questa tempestività , purtroppo , rimango pessimista . Stamattina , infatti , dopo già 5 giorni dalla rottura nel Terzo Polo , a Piazza Croci c'è un manifesto elettorale di FLI che invita a votare COSTA Sindaco .
Chi sà che ne pensa il loro nuovo candidato ARICO'?