di Salvo Geraci - Un’influenza di stagione mi ha costretto a rimanere più del solito in casa e, tra l'altro, senza computer la cui linea era stata messa a dura prova dal maltempo. Avendomi vinto una rilevante abulia ho iniziato a seguire lo strumento di comunicazione che, più di ogni altro,consente la passività.
Tra le tante cose mi è capitato di indulgere più del dovuto sulla trasmissione dedicata ai talenti emergenti del nostro bel Paese, sempre meno caratterizzato dalla presenza di santi, poeti e navigatori e sempre più ricco di personaggi vogliosi soltanto di raggiungere una precaria popolarità che essi scambiano per successo.
Tra le tante cose mi è capitato di indulgere più del dovuto sulla trasmissione dedicata ai talenti emergenti del nostro bel Paese, sempre meno caratterizzato dalla presenza di santi, poeti e navigatori e sempre più ricco di personaggi vogliosi soltanto di raggiungere una precaria popolarità che essi scambiano per successo.
Come spesso accade sono rimasto ipnotizzato dalla trasmissione; non perché fosse interessante ma soltanto perché stimolava la mia curiosità morbosa, come del resto penso che accada alla maggior parte delle persone che seguono regolarmente questo tipo di trasmissioni.
Certo; mi sentivo giustificato dal fatto che su un tavolo molto professorale fossero seduti tre personaggi di rilievo nazionalpopolare: l’immaercescibile Gerri Scotti, la tetragona Maria de’ Filippi e Rudi Zerbi, che, a mio avviso e credo di molti altri, rappresenta l'inutilità sesquipedale!
Di fronte a questo parterre di pregio si esibivano ragazzotti e vecchietti più o meno bravi nel compiere qualcosa di particolare e soprattutto spettacolare. Normale amministrazione! Ma ciò che mi interessa sottolineare riguarda due eventi che appresso, in sintesi,riporto.
Uno riguardava un povero mangiatore di fuoco abbastanza bravo ma, che per ottenere almeno due dei tre consensi, necessari per superare il turno, arrivava a esagerare i numeri fino al punto di essere patentemente ustionato in bocca dal fuoco e a mostrare la faccia distorta in una smorfia occultata come possibile (eroismi inutili!). Ciò avveniva tra lo sguardo falsamente stupefatto/compiacente dei nostri tre eroi. La camera ovviamente dalla regia veniva sapientemente distorta dal mangiatore di fuoco.
Un altro evento: una studiosa di esoterismo, a quanto pare frequentatrice dell'Accademia delle belle arti di Palermo, si presenta per realizzare un dipinto (che poi sarà banalmente una traccia di donna con tre croci) da realizzarsi con sangue umano (proprio così!), del quale la poveretta (non potrei definirla altrimenti) garantiva l'autenticità senza però affermare qualcosa circa il fatto che il sangue fosse suo o di qualche altro sventurato; peraltro, richiesta del più che l'uso del sangue avrebbe attribuito al dipinto, farfugliava qualcosa di incomprensibile.
Ammetterete che questo è veramente al limite dell'inverosimile. La banda dei tre fingeva di consultarsi come per non consentire l'esecuzione del sacrificio; tuttavia, per quanto schifati, sì decidevano a dare corso alla rappresentazione "per rispetto del pubblico e della comunicazione". Sono ancora perplesso nel raccontarlo. Siamo o no alla vista della dissacrazione più becera poiché più inutile?!
Certo; a molti di noi viene in mente Orwell-1984, o meglio, Quarto potere dell'indimenticato Orson Welles. Ma quelli erano libri e film addirittura pedagogici poiché rappresentavano una fiction nel convincimento che tutto ciò mai sarebbe potuto realmente accadere e, in ogni caso, con la propria opera sperando di contribuire a che ciò mai effettivamente accadesse!
Ma non è tutto; in quest'orgia di televisione ho avuto modo di vedere alcuni brani de L’isola dei famosi. Il trionfo in grande stile del cattivo gusto. Il chitarraio di Berlusconi che gratifica Malgioglio di un sonoro "ricchione".Educativo vero?! E poi eccoli tutti dare il peggio di sè obiettivamente messi in difficoltà dall'asprezza dell'ambiente e dai morsi della fame.
Anch’essi, infatti, difronte a Vladimir Luxuria, in grande spolvero, e in edizione sadomaso, che minaccia di far tagliare e gettare via sostanziose fette di un trancio dicarne, anche loro dicevo, vengono costretti a far ruotare un enorme cubo di di legno per riuscire ad accaparrarsi ciò che alla fine fosse rimasto dalla lombata! E, per riuscire nell'intento, le donne, in particolare, si appendevano da un lato dal cubo rischiando vistosamente di esserne travolte ed evidentemente quasi inconsapevoli del pericolo di vita. Alla fine mi sono chiesto e mi chiedo ancora: ma tutto questo è successo mentre noi (bravi, adulti e benpensanti) eravamo dove? Come facciamo a lamentarci dell'imbarbarimento,del default culturale e sociale prima che economico? Peggio: vorrei dire il fallimento è antropologico poiché riguarda la specie e un grande salto generazionale nel vuoto!
Come facciamo a lamentarci dell'apatia dei nostri figli, della nostra gente, del popolo intero quando questo è ciò che gli somministriamo?
Ma attenzione: mentre avviene tutto ciò si cerca di sottacere le altre cose mostruose che il nostro Paese e forse tutto l'Occidente va intanto realizzando. In breve: un segretario amministrativo di partito che ruba all'insaputa di tutti (egli dice...), 18milionidi euro dei contribuenti dalla cassa del partito stesso. Ancora: il grande Countador, eroico ciclista vincitore di tante battaglie, è squalificato per uso di droghe. Infine: partite intere truccate fino al punto di far invalidare interi campionati sberleffando, tra l'altro, milioni di scommettitori onesti.
Quale classe politica vogliamo ed è possibile esprimere? Ci guardiamo attorno attoniti. Stavolta,probabilmente, non basterà portare in giro Santa Rosalia poiché ciò che accade è peggiore della peste; forse non servirà nemmeno andare a trovare la Santuzza nella sua caverna a Monte pellegrino percorrendo la vecchia strada inginocchio...
Caro Sergio, come quasi sempre concordo con quanto hai espresso in un recente commento ad un articolo. Come sempre sei stato conciso ed efficace. Un termine, in particolare, rappresenta bene tutto ciò che vorremmo dire di queste persone che hanno cambiato il mondo (e lo diremmo anche di noi se dovessimo considerarci corresponsabili): cialtroni!
In tutto questo andremo dignitosamente e responsabilmente a compiere il nostro dovere di buoni cittadini votando per un qualsiasi sindaco, per contribuire a tenere in piedi il palazzo mentre il puzzo dei cadaveri ci avvolge! E come questo palazzo, tanti altri... province, regioni e tutto quanto si può immaginare poiché tutto o quasi tutto è corrotto interamente o solo in parte. Ma lasciamo tempo al tempo.
E – come dice il nostro caro Giangiuseppe – ‘Amen’!
Salvo Geraci
09 febbraio 2012
A mio modesto parere,l'apatia dei nostri figli e della gente,oggi deriva dalla consapevolezza delle"mostruosità"di cui si legge e a cui spesso si è costretti ad assistere inermi...
RispondiEliminaLa gente però riesce ad alleggerirsi delle gravi difficoltà, soprattutto economiche, da cui può,per così dire, prendere le distanze anche per un momento,sorridendo dinanzi a quei programmi tv così leggeri e insulsi.La gente poco se ne importa del default culturale e sociale..e dell'imbarbarimento in cui si precipita...
E ,per dirla come Giangiuseppe,...Amen!
Emmag.
Su questo bell’articolo del mio amico Salvo Geraci vorrei poter commentare su tutti i punti interessanti che ha toccato, ma sono tanti e tutti interessanti e così attuali da riguardarci tutti indistintamente, sia grandi che piccoli.
RispondiEliminaPrima di tutto voglio dirti, Caro Salvo, che leggere i tuoi articoli, oltre che dare un beneficio al nostro intelletto, riesce a farci aprire gli occhi su argomenti che, spinti dalla abituale quotidianità nel viverli, non ci fa scorgere quelle spigolature sulle quali dovremmo seriamente riflettere, così come fai, in maniera eccelsa, tu.
Senza contare che ad ogni articolo scritto da te, caro Salvo, devo ricorrere necessariamente al vocabolario perché scorgo sempre nuovi vocaboli, stavolta (Immarcescibile, tetragona e sesquipedale), sei troppo Forte!!!
Ma andiamo all’articolo scritto da te.
Come sempre non riesco a trovare una sola frase con la quale sia in disaccordo, è come se i nostri modi di vedere e sentire viaggiassero sulla stessa lunghezza d’onda, sarà perché la sapienza, l’intelligenza e l’umiltà quasi mai possono essere contraddette, in sostanza non posso far altro che concordare su tutto.
Ciao Salvo.