Perché no. Perché Rita Borsellino non potrebbe essere il “Monti” di Palermo? Ha tutte le caratteristiche per farlo. Il solo cognome è già una garanzia. Un cognome nei confronti del quale lo Stato, la Sicilia, e Palermo, hanno un debito che non potrà mai essere ripagato.
Rita Borsellino ha dimostrato di volere fare sul serio, e con grande coraggio e schiettezza ha rifiutato l'accordo con il cosiddetto Terzo Polo e con Lombardo. Apriti cielo. “la Borsellino scelga con chi stare. Se con quelli che l’hanno eletta al Parlamento Europeo o invece no”. “È necessario un chiarimento. Rita deve chiarire meglio la sua posizione. Il Pd vuole allargare l’alleanza e vuole fare le primarie. Bisogna vedere se il no di Rita al terzo polo è aprioristico o se si può immaginare almeno un percorso in due tappe…”. E così via dicendo.
Le parole semplici e chiare di Rita Borsellino sembrano, invece, andare verso la giusta direzione. “È vero il segretario del Pd mi ha proposto la candidatura, ma non è stato l'unico segretario a chiedermelo. La mia candidatura è un discorso che parte da prima dell'estate. Altri partiti mi avevano avvicinato, e avevo detto di no. Poi ho incontrato i movimenti, ho incontrato più cittadini che sigle e il loro discorso mi ha coinvolto molto di più, ed è a loro che ho sentito il dovere di rispondere sì”.
E i partiti, invece, cosa fanno? Cercano in tutti i modi di ingabbiarla nel rigido sistema delle appartenenze. Degli schemi stantii che hanno fatto tanto male a Palermo come alla Sicilia e al Paese.
Ma se a Roma i partiti hanno fatto un passo indietro, accettando una soluzione fino a qualche giorno fa inimmaginabile, a Palermo tutto questo pare impossibile.
Rita Borsellino, però, può tentare l’avventura. Può fare sognare Palermo con una rivoluzione semplice. Può andare oltre la sua dichiarazione e rivolgersi direttamente ai cittadini, ai comitati spontanei, alle associazioni, ai giovani e alle donne desiderosi di un vero e profondo cambiamento.
Lei può fare questo miracolo. Ma solamente se ha il coraggio e la consapevolezza del suo ruolo e del risultato che può ottenere. Solo se saprà dire tanti no ai partiti assumendo in se la responsabilità, tutta, di un capovolgimento degli schemi tradizionali.
Solo se saprà sentire la voce più profonda della città vera, che grida e che ha voglia di partecipare ad una nuova, esaltante e splendida avventura. Ci provi davvero Signora Rita. Tantissimi palermitani la seguiranno. Ci provi.
Le parole semplici e chiare di Rita Borsellino sembrano, invece, andare verso la giusta direzione. “È vero il segretario del Pd mi ha proposto la candidatura, ma non è stato l'unico segretario a chiedermelo. La mia candidatura è un discorso che parte da prima dell'estate. Altri partiti mi avevano avvicinato, e avevo detto di no. Poi ho incontrato i movimenti, ho incontrato più cittadini che sigle e il loro discorso mi ha coinvolto molto di più, ed è a loro che ho sentito il dovere di rispondere sì”.
E i partiti, invece, cosa fanno? Cercano in tutti i modi di ingabbiarla nel rigido sistema delle appartenenze. Degli schemi stantii che hanno fatto tanto male a Palermo come alla Sicilia e al Paese.
Ma se a Roma i partiti hanno fatto un passo indietro, accettando una soluzione fino a qualche giorno fa inimmaginabile, a Palermo tutto questo pare impossibile.
Rita Borsellino, però, può tentare l’avventura. Può fare sognare Palermo con una rivoluzione semplice. Può andare oltre la sua dichiarazione e rivolgersi direttamente ai cittadini, ai comitati spontanei, alle associazioni, ai giovani e alle donne desiderosi di un vero e profondo cambiamento.
Lei può fare questo miracolo. Ma solamente se ha il coraggio e la consapevolezza del suo ruolo e del risultato che può ottenere. Solo se saprà dire tanti no ai partiti assumendo in se la responsabilità, tutta, di un capovolgimento degli schemi tradizionali.
Solo se saprà sentire la voce più profonda della città vera, che grida e che ha voglia di partecipare ad una nuova, esaltante e splendida avventura. Ci provi davvero Signora Rita. Tantissimi palermitani la seguiranno. Ci provi.
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17 novembre 2011
17 novembre 2011
Se fosse il "Monti" di Palermo, l'On. Borsellino quantomeno avrebbe preso in considerazione la possibilità di allearsi con il terzo polo invece vuole correre da sola. Auguri Onorevole, ricordi che per avere la maggioranza in consiglio necessita il 40 per cento dei voti
RispondiEliminaci sono troppe differenze tra Monti presidente del consiglio e la borselino sindaco, in fondo Monti è stato binominato:prima senatore a vita, e poi presidente del consiglio. e su di lui si sta concentrando una maggioranza bulgara indotta dalla situazione congiunturale e non certo voluta dalla libera volontà dei parlamentari. fare il sindaco significa invece costruirsi il consenso tra la gente e buona parte di esso ha sempre un passaggio di mediazione attraverso i partiti. io ancora non ho capito il senso di questa candidatura. voluta da Bersani in un contesto dove sono volate parole grosse tra la stessa e i potenziali alleati al comune già alleati alla regione e in particolare con Lombardo. voleva essere un segnale di rottura? sarebbe stato più serio e forse anche più produttivo uscire dalla maggioranza alla regione, candidando la Borsellino sindaco senza dover passare dalle primarie, invece questo vivere nel limbo, provocherà incertezze e contraddizioni fino all'ultimo e tutto questo giocherà a favore di leoluca orlando che certamente a sinistra godrà di una posizione chiara e a destra raccoglierà i voti dei nostalgici e dei pentiti che hanno votato cammarata. Poi una nota sulla borsellino, a me pare che alla sig.ra piaccia fare il candidato a tutto per poi non stringere niente. Io non la vedo come sindaco della quinta città di italia. ci vuole un impegno oltre l'ostacolo e una conoscenza della macchina comunale che non mi pare ella possa avere. il rischio è che se eletta continuerebbe ad essere usata quale simbolo che è,ma poi l'amministrazione reale andrebbe in mano a chi cerca in questi giorni di mettere le mani sulla città per farne un uso personale. E poi perchè non puntare sui giovani? nel PD da un anno Faraone si è proposto e parla alla città dei problemi della stessa, mi augurerei che anche a destra avenisse lo stesso, invece andremo nel futuro guardando al passato e sarà l'ennesima occasione persa.
RispondiEliminaenzo costanzo
è vero, "Quel" cognome fa tremare le vene nei polsi a chiunque sappia amare questa terra e il profumo di giustizie e libertà che forse mai come con la morte di "quell'uomo" abbiamo sentito spegnersi. Ma viviamo un momento troppo drammatico per lasciarci guidare da nostalgici periodi o da emozioni passeggere... I conti in rosso del nostro comune ,i disservizi, le atroci mancanze di questa Palermo non ce lo permettono.
RispondiEliminaAmo Rita Borsellino il suo modo composto e dignitoso di ricordare il fratello, il suo essere stata capace di guardarci in faccia con occhi commossi senza disprezzarci perchè suo fratello lo avevamo ucciso in qualche modo anche noi, lo continuiamo a fare ogni volta che ci pieghiamo al compromesso e alla "via piu semplice" per avere quello che CI SPETTEREBBE. Ma non basta...Abbiamo bisogno di competenze tecniche, di qualità che difficilmente possono essere attribuite a chi ha compiuto studi in materia assolutamente non attinenti, spero non risulti un attacco, non mi permetterei mai, ma credo che dobbiamo essere onesti con noi stessi, anche la sua età purtroppo credo risulti un limite, il governo Monti ha età media 63 anni, non voglio ridurla a puri dati numerici ma neanche dimenticare che DICIAMO CHE IL PAESE HA BISOGNO DI GIOVANI ma nessuno ha minimamente intenzione di dar loro una possibilità. Non ci arrendiamo a quello che sembra essere il meno peggio pretendiamo dai "nostri" partiti, ognuno dal proprio il meglio per Palermo, il meglio per il nostro futuro, il meglio per ognuno di noi
enzo costanzo ha detto: Io non la vedo come sindaco della quinta città di italia. ci vuole un impegno oltre l'ostacolo e una conoscenza della macchina comunale che non mi pare ella possa avere. il rischio è che se eletta continuerebbe ad essere usata quale simbolo che è,ma poi l'amministrazione reale andrebbe in mano a chi cerca in questi giorni di mettere le mani sulla città per farne un uso personale.
RispondiEliminaContinua Ilenia spatafora affermando: Abbiamo bisogno di competenze tecniche, di qualità che difficilmente possono essere attribuite a chi ha compiuto studi in materia assolutamente non attinenti....
Perche' si continua a pensare che la Borsellino non sarebbe in grado di affrontare una societa' cosi complessa come quella palermitana? Io credo che a molti faccia paura la sua serieta' ed incorruttibilità. A me piace pensare che possa essere finalmente una svolta per questa città perche' sa dire NO quando non e' convinta di quello che le viene proposto e poi....finalmente una DONNA sindaco!!!!
Anch'io come altri che mi hanno preceduto nei commenti dovrei dire no a Rita borsellino sindaco, no se dove essere l'espressione di una sintesi al ribasso tra pezzi di politica palermitana e regionale che a mio avviso non fa sognare nessuno anzi credo che sappia di "tappo" come un qualsiasi vino scadente già andato a male. Quindi per tornare all'alzata di Giangiuseppe che dimostra sempre di essere un cavallo di razza della politica quella con la "P" maiuscola, dico Rita Borsellino lasci fuori i partiti che vogliono forse darle e forse no "imprimatur" pelosi ed interessati si rivolga alla Palermo per bene che sente un grande debito morale nei confronti del nome che porta dando loro la possibilità di onorare quel debito. Se la signora Borsellino farà questo avrà valanghe di consensi anche da chi lei non immagina, e soprattutto rimarrà a mani libere e potrà comportarsi senza condizionamenti e senza ricatti, come riterrà opportuno. Poi riguardo alle conoscenze di macchine amministrative, di tecnicità burocratiche e cazzate varie avrà modo di farsi collaborare dal meglio esistente. Rita Borsellino avrà un solo compito che è quello di riportare a sventolare la bandiera della dignità in cima al CAMPANILE PIU' ALTO DELLA CITTA'. Se farà questo io sarò con lei senza se e senza ma.
RispondiEliminaBastasse il cognome di un EROE ad aggiustare tutto.
RispondiEliminaSono d'accordo con Emanuela di Chiara occorre una preparazione tecnica oltre che politica. Occorrono persone con i polsi fermi e carattere deciso.
La sig.ra Borsellino dovrebbe dire che cosa ha fatto in questo periodo che ha ricoperto la carica di parlamentare europeo. Fare un rendiconto dell'azione politica e cioè le proposte i progetti portati avanti e così via dicendo. Non mi pare, ad oggi, di aver letto o sentito qualcosa.
Non basta chiamarsi Borsellino per essere BORSELLINO...!!!
Meditate gente, meditate.
GIUSEPPE A.
Scusate sono d'accordo con Ilenia Spatafora e non con Emanuela di Chiara.
RispondiEliminaGIUSEPPE A.
La signora Borsellino non deve affatto essere un eroe né tantomeno nessuno può chiederlo, anche perché credo abbia già dato. Lei può rappresentare un simbolo, il simbolo di una città che cambia, ed in politica i simboli contano tantissimo.
RispondiElimina18 novembre 2011 19:05
Voglio ricordare a chi legge e a chi scrive una storia accaduta circa otto anni fa.Rita borsellino sfido'il re di sicilia e signore delle preferenze Toto' Cuffaro alla corsa per la presidenza della regione .Rita aveva la forza di un opinione pubblica tutta a suo favore,contro aveva tutto il resto di cose siciliane.Rita volava e volava tanto che i partiti che la ''sostenevano'' se ne resero conto ,infatti la mollarono,. si dissero in segreto ''megghiu toto' ca'si ci po' parrari,a chista cu cazzu a canusci''.Cosi' rita per fortuna perse ,, e vinse Toto' '' ca ci si po' parrari''.....e tutto ando' bene.Ma accadde anche ,almeno cosi' dicono che a Gianfranco Micciche'in preda ad una crisi di coscienza si e' chiesto,''ma chi minchia cumminavu?'',allora per rimediare propose ai parlamentari di eleggere Rita presidente dell'assemblea ,dicono che abbia ricevuto 88 telefonate ,praticamente tutti che gli dissero'' ma chi minchia dici ma a chista cu cazzu a canusci'megghiu guido ca' ci si po' parrari'',e per fortuna fu eletto guido ''ca' ci pottimu parrari''.Ora mi picerebbe se gianfranco vivesse un'altrta trans mistica' ma con esiti diversi.Dai Gianfranco...facci sognare appoggia rita.
RispondiEliminaFOCU RANNI
RispondiEliminaCollabisco con la posizione espressa dall'amico Sergio, vecchia "volpe" (!) della politica palermitana. Concordo con lui anche sull'intuito politico ed esperienza del grande Giangiuseppe, precisando, però, che nei quartieri nei quali sono vissuto da ragazzo, questa qualità era chiamata stranamente "fradiciume"! Se il perverso Gattuso (ma che animale è? un gatto incazzato?), infatti, non fosse venuto fuori con questa proposta che a me pare bislacca, con tutto il rispetto per la signora Borsellino ed il cognome che porta, io e tanti altri amici (bravo Giangiuseppe! sei riuscito a stanarci!) non saremmo stati costretti a prendere posizione e ad aprire il fuoco su di una gentile signora che però con la politica sembra non averci a che fare proprio niente! Comunque... La bagarre ormai è aperta; e dunque, espresso chiaramente e coraggiosamente il mio modesto parere, mi ritengo chiamato ad esprimere, come altre volte, alcune opzioni metodologiche ,per tentare di realizzare un abbozzo di identikit del candidato ideale a Sindaco di una città come Palermo; non so se mi spiego!
Primo punto fermo: il nuovo sindaco non dovrà somigliare per nulla, neanche fisicamente, a quello che abbiamo subito negli ultimi due mandati.
Secondo punto fermo: il candidato dovrà essere certamente una persona per bene, senza per ciò essere un "perbenista" o "bacchettone".
Terzo punto fermo: il fatto che sia una persona per bene non deve essere l'unica prerogativa richiesta, solo una precondizione sinceramente scontata; dovrà quindi avere anche altre qualità, possibilmente di quelle utili per governare la città.
Quarto punto fermo: il disgraziato (lasciatemi passare il termine, espresso con la massima empatia possibile) dovrà comunque fare i conti con una città nella quale la mafia esiste, vive bene, è radicata, vigile, incute timore e, soprattutto, ingerisce pesantemente in molte delle vicende comunali; e non mi riferisco solo a quelle che una volta venivano quasi accettate come fatti endemici, e perciò in qualche modo accettabile! Intendo naturalmente appalti e comunque tutto ciò che è connesso all'edilizia. Adesso la mafia, integrata dai colletti bianchi, alcuni dei quali probabilmente espressi dalle medesime amministrazioni pubbliche, si occupa un po' di tutto e con un piglio abbastanza manageriale. Si interessa di "partecipate", di commesse di servizi, di occupazione di ex-detenuti ed altri sventurati chiamati, in cambio di qualche mese di sub-lavoro, a scendere in piazza - quando richiesto - e spesso senza sapere neanche il motivo - solo per fare "massa critica" per l'approvazione (è solo un esempio) di una particolare legge, o di un decreto o regolamento.
Quinto punto fermo (ma come si riuscirà a sopravvivere al quarto?): non deve necessariamente essere un 'manager' di professione, ma se fosse uno che per capire almeno gli elementi peculiari del bilancio di un ente pubblico, non abbia bisogno dell'assistenza di consulenti, garantirebbe che di tutto ciò che vi fosse all'interno, egli d dovesse assumere tutta la responsabilità oltre che i meriti.
Sesto punto fermo (garantisco che non si tratta di un "Cicero pro domo sua"): che si avvalga pure di consulenti e collaboratori a diverso titolo (del resto un Sindaco-manager ha bisogno di una sua task-force, di un 'team' personale), ma - Vivaddio! - prenda con sè gente veramente competente, e non magari lo zio ragioniere o il figlio del potente presidente o direttore di una società pubblica collegata, per aver ricambiato il favore, cioè perché il predetto potente, a sua volta, affidi un incarico al proprio figliuolo o nipote).
Ci riserviamo di integrare con un settimo ed eventuali altri,in un secondo momento... e adesso la parola di nuovo a tutti gli amici.
Con osservanza,
SALVO GERACI
Attaccate la Borsellino, non vi piace Faraone, Ferrandelli per voi è un’arrivista, siete ancora alla ricerca dell’identikit del candidato ideale? Beccatevi Armao! http://www.livesicilia.it/2011/11/19/armao-non-sono-candidato-ma-se-me-lo-chiedessero/#comment-167586
RispondiEliminama che articolo è questo??? è propaganda, non è giornalismo. La Borsellino non ha NESSUNA esperienza politica e non sa nemmeno come si amministra un Comune....I simboli non cambiano le cose. e poi dietro di lei c'è Orlando lo sappiamo tutti...sarà una marionetta....
RispondiEliminaPensiero del Palermitano medio: una donna forte e indipendente è impossibile da concepire, pensare che dietro ci sia un uomo burattinaio è molto più rassicurante.
RispondiEliminaMessaggio agli amici, ai visitatori e ai commentatori.
RispondiEliminaPoliticaPrima è un mezzo, un luogo virtuale, dove chiunque, appassionato di Politica o solamente cittadino attento e interessato alle variabili della società, vuole dare un proprio contributo. Il blog, come sapete bene, è aperto a tutti, senza alcuna limitazione e/o registrazione, e pertanto, pur non entrando nel merito delle motivazioni personali, è buona norma evitare l'inserimento di commenti in forma anonima. Non c'è nessun motivo per farlo e ci fa ritornare indietro nel tempo. I pezzi qui scritti sono il frutto delle intime convinzioni di chi li fa e non hanno alcuna pretesa di indicare la strada a nessuno ne di fare propaganda a chicchessia. C'è, invece, la voglia di partecipare, di "dire" qualcosa che ha il sapore della Politica, che vuole riportare i cittadini vicino ai meccanismi che determinano le scelte, che desidera contribuire con semplicità e convinzione a riportare l'arte della Politica alla sua dimensione vera, al suo Primato. Inoltre, e finisco, i cosiddetti "articoli" non hanno nulla a che vedere con il giornalismo. PoliticaPrima non è, non può e non vuole essere alcuna testata giornalistica. Ci sono tanti siti on line, ben attrezzati di mezzi e staff giornalistici. PoliticaPrima è altro. Le motivazioni e le ragioni della sua presenza sul web sono ben spiegate nelle pagine iniziali. Basta leggerle senza pregiudizi e dietrologie.
Ma quali sarebbero le competenze tecniche degli altri candidati oltre la Borsellino questo è veramente necessario che i dubbiosi ce lo dicano una volta per tutte. Stiamo parlando di Ferrandelli e Faraone che non sanno dove mettere le mani...o quasi e che per la loro giovane età...o quasi non avrebbero come opporsi ai poteri oscuri...o quasi in agguato. Orlando ? Perchè non si presentava molto più onestamente prima ? Ah già, lui è il più toco di tutti.
RispondiEliminaAndatevi a guardare quello che sta facendo la Borsellino in Europa e poi se ne riparla.
Non vedo, francamente, alcuna analogia tra Monti e la Borsellino. Il primo è un tecnico che è stato investito dalla più alta carica del Paese per far fronte ad una grave emergenza cui la politica non ha saputo dare soluzioni valide e durature, e mira ad ottenere, con la sua squadra, la fiducia di tutti gli schieramenti politici dell'arco parlamentare. La seconda è invece una figura simbolica che evoca e raccoglie in sè la memoria della società civile di Palermo e rappresenta la portatrice sana di valori antimafia e di rigore morale di cui questa città a un grande bisogno. Io piuttosto la accosterei ( ma le analogie secondo me non funzionano in politica ) a De Magistris perchè, anche se quest'ultimo si è candidato come espressione politica di un'area ben definita ( IDV ) la sua investitura è andata ben oltre la logica degli schieramenti e dei paletti politici dei partiti, perchè è stata la investitura plebiscitaria della cittadinanza di Napoli ad eleggerlo.
RispondiEliminasarebbe bello vedere una sfida tutta al femminile.......vai simona vicari.....
RispondiEliminavolpe sono tuo figlioccio giuseppe "ti vo iri a curcari......
RispondiEliminann ha alcuna esperienza politica ma soltanto un cognome importante e nn per sue gesta o pensiero !! come anche la Falcone ma che rispetto infatti sicuramente è vicina alla politica ma almeno nn ha la presunzione di volerla fare senza alcuna esperienza ..... antonio gilio
RispondiEliminaVedo che è opinione comune che se uno è figlio di o fratello di o nipote di ne raccoglie onori e oneri. Ma siete sicuri che sia la realtà? Con questo non voglio parlare male della Sig.ra Borsellino, ma non pensiate che lei sia suo fratello! Qualcuno disse che non si usano i nomi di altri per farsi pubblicità, ma mi pare che così è!! Il Carissimo Paolo Borsellino malauguratamente è stato ucciso e non vi sono copie (purtroppo) dobbiamo farcene una ragione. Se vogliamo discutere del non voler fare alleanza col terzo polo do il mio pieno appoggio alla Sig.ra Borsellino, ma ormai nel PD comanda Lombardo.
RispondiEliminaNon leggo tutti i commenti di chi mi ha fino ad ora preceduto. Ciò per la mancanza di tempo ed anche perchè desidero dare un contributo schietto senza l'influenza di altri "opinionisti" liberi pensatori (speriamo). Con tutto rispetto per la signora Borsellino, ritengo, che la stessa dovrebbe compiere un atto di ragionevole e civico comportamento apartitico e fare un passo indietro per dare spazio a chi non è legato da lacci e lacciuoli (quasi impossibile) a partiti e partitini. Sicuramente la scelata sarà difficile, ma solo così potremo sperare di avere un futuro libero da fantasmi che ci perseguitano. Attenzione, ho detto appositamente fantasmi per non parlare di scheletri. Necessitano, a mio sommesso parere, persone politicamente asettiche che abbiano fatto esperienza lavorativa anche all'estero, e dare loro poteri illimitati. Ciò, soltanto se vogliamo uscire dal guado! CLAUDIO PERNA
RispondiEliminaNulla da eccepire alla caratura morale dell’On.le Borsellino, ma credo che una volta tanto dovremmo prendere spunto dalla politica americana dove, dopo una esperienza politica di anni, i personaggi di spicco si mettono da parte per fare spazio a volti nuovi, a nuove idee; senza questo "stile" americano non avremmo avuto la presidenza Obama. Per chiarire meglio il mio pensiero, ritengo che a Sindaco di Palermo vadano indicati (da tutti gli schieramenti, si badi bene!) persone nuove che abbiano una visione del futuro, concreta, ma nello stesso tempo "visionaria", abbiamo bisogno di credere che migliorare..."si può". Purtroppo vedo però in giro sempre gli stessi nomi, non basta essere onesti (come credo sia la Sig.ra Borsellino) è necessario credere in un futuro migliore e avere avuto esperienza reale di governo; non parlo di "tecnici": vorrei tornare ai politici che fanno i politici per passione, perchè credono nel valore delle idee e le portano avanti senza paura. Ritengo che la politica debba essere una missione (non ridete!!!) e per questo non dovrebbe dare privilegi ma costituire un "in più". Se fosse per me non pagherei i politici, darei a tutti un rimborso spese e una diaria per il lavoro fatto...vedreste come diminuirebbe il numero di chi vuole "mettersi in lista". Un saluto a tutti.
RispondiEliminaPietro Di Fiore
seb. caracozzo
RispondiEliminarispondo all''anonimo che Rita Borsellino ha tutte le carte in regola per farcela:L'onesta'
si legge nel suo viso e quanto bene vuole a questa nostra Palermo.. Sono sicuro che nn andrebbe a braccetto coi mafiosi..e po l'esperienza l'acquisira' con i suo bravi assessori onesti come lei...