mercoledì 16 novembre 2011

Un Monti per Palermo?

Monti-e-NapolitanoIl metodo Monti per il nuovo Sindaco di Palermo. Un’idea originale ora che il nuovo Presidente del Consiglio ha varato il “suo” Governo tecnico per la salvezza dell’Italia. E Giorgio Napolitano da uomo politico ultra navigato e padrone dei
meccanismi istituzionali e politici della Repubblica, ha vinto su tutti i fronti.
   Ha gestito da Capo di Stato “presidenziale” una crisi complicata, delicata e pericolosa nella quale i partiti hanno fatto dieci passi indietro o anche dieci avanti. Ma tutti insieme. E il risultato non cambia di una virgola.
   Abbiamo ascoltato le dichiarazioni guerrigliere di qualche leader di partito durate appena qualche giorno se non addirittura qualche ora. Poi tutto finito.
   Solo la Lega a tenere il fronte del no, dell’opposizione parlamentare, che in fondo è il sale della democrazia, e ci sta.
   Insomma, una sorta di messia, lontano anni luce dai meccanismi della politica partitica, ha in mano le sorti del Paese insieme ad una squadra di tecnici puri e duri. E i partiti a sostenerlo.
   A Palermo si vota tra qualche mese, nel 2012. Non c’è la borsa che va già e non ci sono nemmeno problemi di spread che salgono. Ma c’è tanta emergenza, c’è tanto degrado e c’è tanto bisogno di cambiare.
   Ogni giorno sorgono candidati e ipotesi di alleanze. Partiti e movimenti si agitano e propongo nomi e ipotizzano scenari sempre diversi.
   C’è fermento, c’è una consapevolezza e una voglia di partecipare più forte di prima e la gente desidera qualcosa, e qualcuno che sa di nuovo.
   Una guida e una personalità capace di andare oltre le squallide manovre dei partiti, delle gelosie e degli scambi elettorali. Un personaggio di livello diverso, per cultura, per onestà e per senso delle istituzioni.
   Capace di amare e capace di agire per questa città. E capace di rappresentare una speranza e un sogno. Che sappia ridare a Palermo l’orgoglio, la dimensione internazionale e culturale che merita.
   Palermo ha bisogno di un Monti per superare le emergenze per rimettersi in cammino, per riavviare lo sviluppo raccogliendo intorno a se le forze sane e le intelligenze che ci sono, svincolato da ogni pastoia.
   Ci vuole una rivoluzione culturale, un grande coraggio e uno spirito nuovo che spinga tutti i partiti, tutti, a fare un passo indietro e un passo avanti per lasciare al centro lo spazio per un nuovo Monti palermitano. Che con totale autonomia ma con il pieno sostegno di tutti avvii una nuova e splendida stagione per questa meravigliosa e sfortunata città.
   Ma resta un grandissimo problema, altrettanto difficile da risolvere. Chi è il nuovo Napolitano di Palermo che ha la forza e l’autorevolezza per fare tutto questo?
   No. Non possiamo e non dobbiamo accontentarci di una semplice, piccolacollina.
***
16 novembre 2011

11 commenti:

  1. Anche se concretamente non credo si approdi a nulla,il pensiero di Giangiuseppe che è quello di coltivare un sogno, lo trovo meglio rispetto a coltivare un incubo. La politica Palermitana non produce nulla da anni ed anni, paradossalmente oltre a non produrre nulla di buono non si distingue neppure in eccellenze negative che potrebbero essere utili nel caso qualcuno pensasse ad impegnarsi contro con rabbia. Palermo si è assopita quasi addormentata non spera non sogna non si arrabbia non partecipa con interesse a niente perché non crede a se stessa né tantomeno crede ad altri. Palermo la vedo come quelli che ad un certo punto della vita hanno perso la voglia di vivere e che chiedono solamente di non essere disturbati. Qualcuno con un piffero magico si faccia avanti. La politica del nulla si faccia da parte, e allora sono fiducioso che Palermo possa alzarsi e seguire il pifferaio, verso dove non lo so, ma certamente sarà meglio che lasciarsi morire. Adesso riflettiamo sull'idea del pifferaio e se ci convince proveremo in seguito a tracciarne l'identikit.

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  2. Carissimi Sergio e Giangiuseppe sono d'accordo con voi bisogna tornare a sognare così da poter stuzzicare tante anime dormienti, tante gente che magari potrebbe dare tanto per palermo.. ma che si è arresa.. Voglio immaginare grandi consultazioni, dibattiti, referendum, primarie.. una nuova linfa che rinnovi la nostra meravigliosa città.. se anzicchè pochi amici, fossimo tanti cittadini, spinti dall'amore per la nostra terra, per i nostri costumi, per le tradizioni.. tutto ciò potrebbe diventare realtà
    Giuseppe

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  3. ALL'ULTIMATA


    Buona l'idea di Gianni e poetiche le considerazioni di SeRgio.
    E adesso - in concreto - che si fa?
    'Qui si varrà la nostra nobilitate'!
    Basterebbe indicare 2 o 3 idee forti. Tirar fuori una certa dose di coraggio. Salute... ne serve molta per fare politica. Qualche euro...etc!
    Il nostro palermitano-tipo direbbe: "Minkia picciotti, quanti cuosi ci vuonnu! Ma sapiti chi vi dico? Sa futtissiru iddi... tanto su' tutti i stissi. All'ultimata... sta chiuviennu, cu mu fa fari di niesciri e vagnarimi?!

    SALVO GERACI

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  4. Palermo non ha un suo Monti , ha soltanto Monte Pellegrino e S. Rosalia .Condivido la proposta di Giangiuseppe e le osservazioni di Sergio e di Salvo . Personalmente comunque penso che oggi è meglio evitare di sognare e di affrontare la paura generata dall'incubo di una imminente catastrofe . E allora che fare ? Innanzitutto mettere i piedi a terra e ragionare con sangue freddo sui fatti ed i personaggi della Palermo di oggi . Le prossime elezioni saranno ad aprile 2012 , fra 5 mesi . Con il ritmo della politica attuale una eternità . Quindi c'è il tempo sufficiente per formulare un progetto concreto sostenibile e scegliere un Sindaco adatto per la sua realizzazione . Attenzione , i Signori dei poteri forti della città , in sintonia con il nuovo corso nazionale , proveranno a congelare gli equilibri politici attuali per darci al 90.mo minuto un pifferaio magico da seguire . Allora vigiliamo , e prepariamoci a scendere in campo per dare il nostro sostegno solo a quel progetto ed a quel candidato che cercherà di difendere il primato della politica sui tecnici ( dei fatti loro a spese dei cittadini ) .
    Pasquale Nevone

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  5. Purtroppo la costituzione non prevede la nomina di un consigliere comunale a vita, cosa che permetterebbe a qualche luminare di prendersi la responsabilità di fare qualche consultazione e/o proporre un programma politico.
    Non si brucerebbero nemmeno insigni professori (forse non porterebbe nessun onore e prestigio)e banchieri (forse nessun ritorno di capitali), magari perchè non abbiamo un Napolitano che proponga e se ne assuma la responsabilità.
    Parliamo sempre di passi indietro e passi avanti, di persone nuove o di vecchie ma Voi ne vedete in giro di proposte appena appena accettabili?
    Tutto quello che vedo o sento è sempre la solita tiritera. Il nuovo portato dal vecchio che propone ideali (tanto poi anche se non si realizzano chi paga?) e il vecchio con formule stantie che mirano a fare semplici clientele e null'altro.
    Occorrono, a mio avviso, nuovi stili e professionalità al di la dei partiti. Dovremmo fare delle liste civiche (come nei piccoli comuni) dove si possono inserire nominativi della Società Civile che possano scommettersi senza per questo appartenere a qualche partito.
    Abbiamo questo coraggio?
    Meditate gente, meditate.
    GIUSEPPE A.

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  6. GIOCHIAMOCELO A SORTE

    Mettiamo un'urna a piazza Politeama. CHIUNQUE voglia segnalare se stesso o un altro soggetto,entro un determinato lasso di tempo, lasci il proprio nominativo o di un altro, lasciando I propri estremi affinché non voti 2 volte.
    Alla fine si estraggano 10 nominativi che concorreranno per la sindacatura e 500 che concorreranno al voto per eleggere i 50 consiglieri. Ovviamente ogni segnalazione dovrà comprendere anche la segnalazione di un partito esistente o nuovo. E che la cabala ce "lo mandi buono"!

    SALVO GERACI

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  7. Un nome anzi un cognome davanti al quale palermo tutta dovrebbe inchinarsi,in questi gioeni gira sui giornali,anche se viene invischiato in poco nobili ragionamenti partitocratici di bassissimo livello.Vorrei che qualcuno anzi tanti palermitani dicessero alla persona di cui sto parlando di non trattare con nessun partito e con i nani che dicono di rappresentarli,ma di rivolgersi solamente ai palermitani onesti ,stufi ed incazzati per fare insieme una sorta di'' mission impossible''

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  8. L'INNOMINABILE

    Scusa, ma non cerco un Sindaco al quale i cittadini si debbano inchinare... la monarchia è finita da un pezzo. Semmai un Sindaco che abbia spirito di servizio nei confronti degli stessi!
    E poi chi è? L'Innominabile?
    Sembrano aspetti marginali, ma cominciamo da questi a cambiare le cose.

    SALVO GERACI

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  9. Caro sig. the fox,
    non capisco perchè dovrei inchinarmi a chicchessia e specialmente davanti a un cognome che seppur importante e/o imponente dovrebbe essere solo al servizio della Città.
    Chiunque si candidi alla carica di sindaco lo fa, innanzitutto, per prestigio personale e poi se riesce a farlo bene avrà anche il riconoscimento dei cittadini.
    Non è forse il popolo sovrano che decide e che comunque paga sempre di tasca propria?
    Meditate gente. meditate.
    GIUSEPPE A.

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  10. Non è un'idea originale, è una cosa raccapricciante...non mi voglio nemmeno dilungare a parlarne, politica vecchia per vecchi....che tristezza

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